"Noioso" detto così è un termine troppo vago e soggettivo. Non c'è molto che possa risponderti.Mentre nel primo non succede nulla (o quasi), ma non è mai veramente lento o noioso, e alla fine lascia il lettore con il fiato sospeso, il secondo è in molti punti noioso, scontato, ripetitivo e soprattutto vorrebbe lasciare il lettore come lo lascia il primo.
Lentezze e ripetitività? Mi sembra che più o meno si equivalgono. Trama poco movimentata e brodo allungato, appunto. In entrambi i casi. Ne ho già parlato abbastanza. Il fatto che tu non ritenga AFFC "mai veramente lento" mi sorprende un po', al di là di quanto possa piacere. In ADWD ci sono anche dei plot twist più eclatanti che in AFFC.
Scontatezza? Mah, così a occhio non vedo queste grandi differenze, ma bisognerebbe vedere che si intende.
Questo invece è un fattore da considerare. In effetti leggere il secondo libro di transizione di seguito può essere più deludente e pesante che leggere il primo.Ma se una volta il trucco può funzionare la seconda volta stufa.
Questo però è appunto un discorso che nulla ha che fare con la qualità in sè del libro. E' proprio quello di cui parlo quando dico che ci sono questioni esterne che accentuano la delusione e magari fanno apparire il libro peggiore di quello che è.Non solo, mentre alla fine di AFFC si poteva pensare che il prossimo libro sarebbe uscito a breve (all'uscita di AFFC Martin scriveva di avere già completato un terzo di ADWD, e avendo impiegato per scrivere il primo circa due anni, quindi era verosimile attendersi l'uscita del secondo entro un anno), adesso le prospettive più rosee sembrano indicare il 2016, se non più avanti, per TWOW.
Scoraggiante no? Di qui molte critiche al libro, di cui il 90% azzeccate imho.
Questo invece è un fattore da considerare. In effetti leggere il secondo libro di transizione di seguito può essere più deludente e pesante che leggere il primo.
Ma se una volta il trucco può funzionare la seconda volta stufa.
Beh, hai scritto poco. Il nocciolo è proprio qui. Un libro fatto da un 50% di pagine inutili, con una costruzione simile a quello precedente (scritto da un autore che ha dimostrato di essere capace di essere veramente originale). Squadra che vince non si cambia vale per lo sport, non per la letteratura.
Ad esempio i capitoli di Brienne in AFFC io potrei paragonarli all'attraversamento delle paludi di fronte a Mordor da parte di Frodo, Sam e Gollum. Oppure al percorso di avvicinamento al Colle Vento da parte dei quattro hobbit e di Aragorn. Apparentemente lenti, ma funzionali alla trama.
Parecchi capitoli di ADWD sono lenti, noiosi e scritti solo per riempire le pagine del libro.
beh 'parecchi'...a questo punto andrebbe specificato quali e dovresti raccogliere almeno una consenso di maggioranza su tutta la lista, ma da quanto ho letto finora in questo topic un consenso del genere ci sarà su due-tre capitoli (presi come interi) e non di più.
L'impressione è che ci siano capitoli piuttosto diversi in questo libro, che sono piaciuti a lettori diversi con gusti diversi. Forse la divisione orizzontale in POV non è risultata in due metà così organiche (e meno male).
Ad esempio i capitoli di Brienne in AFFC io potrei paragonarli all'attraversamento delle paludi di fronte a Mordor da parte di Frodo, Sam e Gollum. Oppure al percorso di avvicinamento al Colle Vento da parte dei quattro hobbit e di Aragorn. Apparentemente lenti, ma funzionali alla trama.
Parecchi capitoli di ADWD sono lenti, noiosi e scritti solo per riempire le pagine del libro.
Se parliamo di noia io la vedo così:
_ Capitoli di Jon. I migliori e i più interessanti di Jon. Prima la storyline di Jon era del tutto isolata dal contsto politico di westeros, adesso no. E per me il miglioramento c'è. Mi piace che lui debba barcamenarsi tra Stannis, bruti, GdN, Bolton, Melisandre, etc.... da un punto di vista dinamico trovavo più noiosi i discorsi di jon con il Vecchio Orso, le pattugliate indiffernziate, le pippe mentali di Sam, etc...
_ Capitoli di Theon. Sono tra i migliori di ASOIAF, sia per l'evoluzione del personaggio, sia per introdurre da vicino quasi tutti gli eventi politici del Nord. I capitoli di Theon in cui faceva il bambino viziato mi annoiavano molto di più di quelli in cui è Reek.
_ Capitoli di Davos. Anche questi migliori di quelli precedenti, perchè introduce un personaggio parecchio interessante (manderly) e perchè si sposa bene con tutta la storyline nordica.
_ Capitoli di Dany. Sullo stesso livello di ACOK e ASOS, molto inferiori a AGOT. Dany ha avuto la sua evoluzione in un unico libro, negli altri si mantiene uguale a sè stessa in un contesto che è oggettivamente noioso. Ma da un punto di vista degli "accadimenti" non c'è affatto un rallentamento: c'è tutta la questione dell'Arpia, c'è il matrimonio, ci sono i draghi fuori controllo, qualcosa succede. Che poi sia poco interessante è vero, però non mi sembra tutto così "statico".
_ Capitoli di Tyrion. I peggiori, ma solo la seconda parte. Nella prima parte l'interazione con Connington, Aegon e tutto il resto della banda mi è piaciuto. Però è indubbio che nel complesso l'arretramento rispetto ai libri precedenti è notevole.
_ Capitoli di Bran. Anche qui migliori che nei precedenti libri. Ci sono delle visioni interessanti, finalmente scopriamo chi è il corvo e cominciamo anche a sapere qualcosa di più su mutaforma, figli della foresta, greenseer e altro. Decisamente i capitoli migliori di Bran.
_ Altri capitoli. Tutti di livello medio-buono. Ho apprezzato particolarmente Melisandre e Jon Connington, mi sono annoiato un po' con Jaime ma gli altri sono stati godibili.
_ Prologo ed epilogo. Molto belli, tra i migliori della saga.
Riassumendo, i capitoli e i POV in sè sono belli, il problema è come sono assemblati. Questo non è un problema secondario, perchè avere un'intera struttura sbagliata può nuocere gravemente alla lettura, ma non significa che il libro non sia in sè piacevole o che addirittura sia una schifezza. Martin ha fatto confusione, questo sì, ma che abbia perso il talento non sono d'accordo.
_ Altri capitoli. Tutti di livello medio
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ad esempio i capitoli di Brienne in AFFC io potrei paragonarli all'attraversamento delle paludi di fronte a Mordor da parte di Frodo, Sam e Gollum. Oppure al percorso di avvicinamento al Colle Vento da parte dei quattro hobbit e di Aragorn. Apparentemente lenti, ma funzionali alla trama.
Parecchi capitoli di ADWD sono lenti, noiosi e scritti solo per riempire le pagine del libro.
Mah... quando ho letto l'ultimo capitolo di Jaime ho pensato che saltando a piè pari i capitoli di Brienne in aFfC non avrei perso nulla: bastava mettere solo quello di Jaime e un po' di spiegone nel prossimo libro, magari con Brienne disperata che dice "L'ho fatto per salvare Pod!!! quando Catelyn li cattura.
Come ho già detto (e hanno detto anche altri) capitoli inconcludenti ci sono sempre stati, solo che erano inframmezzati a nozze rosse, battaglie delle acque nere, morti di drogo, ned ecc... (ben diverse da cliffhanger ridicoli).
Poi anche se i capitoli erano inconcludenti non è detto che fossero brutti... Indubbiamente Martin sa scrivere bene e di capitoli davvero brutti ce ne sono estremamente pochi...
Per sintetizzare un libro in un capitolo: eravamo tutti disposti a sopportare una descrizione di un pranzo di 77 portate con piccioni ripieni, torte di sanguinaccio e prugne alla pancetta se poi si ha l'enorme soddisfazione di vedere Joff che schiatta soffocato....
Questo però è appunto un discorso che nulla ha che fare con la qualità in sè del libro. E' proprio quello di cui parlo quando dico che ci sono questioni esterne che accentuano la delusione e magari fanno apparire il libro peggiore di quello che è.
Non solo, mentre alla fine di AFFC si poteva pensare che il prossimo libro sarebbe uscito a breve (all'uscita di AFFC Martin scriveva di avere già completato un terzo di ADWD, e avendo impiegato per scrivere il primo circa due anni, quindi era verosimile attendersi l'uscita del secondo entro un anno), adesso le prospettive più rosee sembrano indicare il 2016, se non più avanti, per TWOW.
Scoraggiante no? Di qui molte critiche al libro, di cui il 90% azzeccate imho.
Non esula affatto. Un romanzo per essere tale deve avere un inizio e una fine. La storia può continuare in libri successivi, ma una parvenza di fine devi scriverla. Altrimenti hai solo un feuilleton. Ma in quel caso non puoi far uscire le varie puntate a distanza di anni.
AFFC è lento, forse un po' ridondante, però la struttura narrativa portava verso un crescendo che poi veniva lasciato parzialmente sospeso. La spiegazione era nella decisione di dividere in due il libro iniziale.
ADWD ripropone lo stesso copione, solo con molta meno polpa, e senza la giustificazione della divisione. Un romanzo di appendice di cui occorrerà aspettare anni per conoscere il seguito.
Un libro può essere scritto bene, ma questo da solo non basta.
Anch'io faccio parte della schiera dei delusi da ADWD, pur avendo a suo tempo apprezzato molto AFFC (non posso dire ai livelli di ACOK o ASOS, ma di sicuro almeno ai livelli di AGOT).
Nel mio caso penso sia più che altro una questione di gusti personali: di tutta la saga a me ha sempre appassionato moltissimo la guerra dei cinque re e tutto ciò che la riguardava, mentre le varie vicende alla barriera e ad est non mi hanno mai interessato un granché. In effetti, per molti versi, avrei di gran lunga preferito se queste parti non fossero mai neanche state inserite nella storia. Quindi, è abbastanza evidente il perché ADWD non mi sia piaciuto quanto i precedenti.
Ho letto molto volentieri i capitoli di Theon, angosciante la sua prigionia, terrificanti i Bolton (c'è da dire che Roose è un gran personaggio, dieci spanne sopra Ramsay, spero possa acquisire maggiore spazio in futuro) e davvero emozionante la sua fuga. Il capitolo in cui fugge con Jeyne da Grande Inverno penso sia il migliore di questo libro. Ho apprezzato molto anche i capitoli di Asha, già solo per il fatto di leggere le vicissitudini dell'esercito di Stannis. E pure il PDV di Davos l'ho trovato interessante, in realtà non accade nulla di davvero sorprendente (la messinscena di Manderly era abbastanza telefonata già da AFFC) però mi ha comunque fatto piacere tornare a leggere di lui, eppoi il grasso Manderly si rivela anche lui un mitico personaggione di cui vale la pena leggere. " /> E ho letto sempre molto volentieri anche i pochi capitoli di Jaime e Cersei.
Insomma, i capitoli che ho apprezzato sono stati quelli in qualche modo legati alle vicende dei Sette regni.
Viceversa, non ho potuto soffrire un buon 50% abbondante di libro. I capitoli di Dany in primis, lei è sempre peggio, un personaggio che ho mal sopportato in AGOT, che ho cominciato a detestare in ACOK e ASOS, e che ora disprezzo visceralmente. Una ragazzina stupida, e a cui finisce sempre tutto bene. O perché ha avversari patetici, o perché ha una fortuna sfacciata. Le sue vicende mi sembravano esattamente come una partita a uno dei vari videogame della Total War, con il giocatore umano ebete che per sopperire alla propria idiozia ha impostato la difficoltà al minimo e ha pure attivato i trucchi: chiaramente il giocatore, essendo ebete, non riesce a gestire decentemente nemmeno l'unica città che gli resta, e quindi l'economia comincia a collassare, la popolazione gli si rivolta contro e gli eserciti nemici si avvicinano. Allora l'intelligenza artificiale, che è stata impostata su difficoltà minima e che perciò vuole la vittoria del giocatore, deve letteralmente ingegnarsi per non fargli perdere la partita. Decide quindi di far fermare gli eserciti fuori dalle mura della città senza attaccare, accetta i vari stupidissimi trattati di pace proposti dal giocatore, e gli offre del tempo prezioso per permettergli di risollevarsi. Però, giusto per fargli vedere che il nemico non si sta girando i pollici e basta, effettua anche qualche tentativo di assassinargli il capofazione, in modo da tenerlo sempre apparentemente sulle spine. In realtà, tuttavia, l'IA non vuole che questi tentativi riescano per davvero, perché come detto spera nella vittoria del giocatore, e quindi li fa fallire appositamente... e come potrebbe non fallire l'avvelenamento di una ciotola di locuste al miele? Il giocatore comunque non ce la fa, è troppo ebete per vincere la partita onestamente, e dunque attiva i trucchi: immunità alle malattie e tre draghi invicibili.
Tornando agli altri PDV a est, ci sono Tyrion e Quentyn. Il folletto era tra i miei personaggi preferiti, con ADWD invece è precipitato. Non lo sopporto più. È un continuo piangersi addosso, bere, andare per bordelli, piangersi addosso di nuovo. Mi dispiace che non sia morto giustiziato ad Approdo. Poi onestamente mi aspettavo che arrivasse da Dany. Almeno, pensavo, la trama sarebbe svoltata. Va da Dany, decidono di partire per Westeros, e possiamo finalmente dimenticarci dell'est. E invece no, non arriva mai, ci sono soltanto descrizioni infinite su 'sto maledetto viaggio: non me ne frega assolutamente niente del fiume e delle sue correnti, dei barboni ammalati che tentano l'arrembaggio, o della septa che si fa il bagno. E alla fine di tutto ne ricaviamo solo l'incontro fortuito e poco credibile con Jorah, e l'arrivo nella combriccola di un'altra nana piagnona.
Già Quentyn mi è piaciuto un po' di più. Più che altro mi è piaciuta l'idea: Dorne sfodera l'asso nella manica, il principe azzurro in missione super-segreta, che alla fine si rivela una pippa e si fa ammazzare. Peccato che anche i suoi capitoli siano abbastanza noiosi. Ma penso sia soprattutto un problema dell'ambientazione orripilante. Già se fosse stato un viaggio tra i Sette regni (per esempio da Dorne ad Approdo) anziché all'est, sarebbe stato molto meglio.
Poi, la trovata di Aegon vivo è stata una pacchianata allucinante. Spero ci sia qualcosa sotto (come la teoria sul figlio di Illyrio o qualcosa del genere) altrimenti mi cadono le braccia. In compenso, almeno lui fa in mezzo libro quello che Dany non è riuscita a fare in cinque: è sbarcato a Westeros con una compagnia di mercenari, ha conquistato subito qualche castello, e si è fatto sentire prepotentemente. Continua così! Dimostra che persino il figlio del formaggiaio sa essere un Targaryen migliore di quella rimbambita!
Infine, la fetta rimanente del libro è occupata dalla Barriera. Non posso dire che i capitoli di Jon siano brutti. Di certo molto meglio rispetto a quelli di Dany o di Tyrion, però torno in sostanza a dire quello ho premesso all'inizio: a me delle vicende alla Barriera non è mai fregato niente. Gdn, Bruti, Elfi della foresta, Estranei,... farei un gran falò di tutti loro e festa finita. Quindi non è che mi interessasse molto leggere di Jon e delle sue vicissitudini. I primi capitoli li ho letti volentieri perché c'era Stannis, quelli seguenti un po' per Melisandre (anche se pure lei ora che è arrivata alla Barriera ha perso un po' di brio... a me piaceva quando filosofeggiava di vacche e cipolle con Davos) e un po' perché mi sarebbe andato bene tutto piuttosto di altri capitoli a est.
In sostanza, quindi, per quel che mi riguarda c'è stato un enorme passo indietro rispetto ai libri precedenti:
- Una parte, quella in qualche modo ancora legata alle vicende dei Sette regni e alla guerra dei cinque re, mi ha appassionato come sempre (i primi capitoli di Jon, tutti quelli di Theon, Asha, Davos, Jaime, Cersei, Connington, l'epilogo).
- La parte alla barriera (i restanti capitoli di Jon) non mi ha minimamente coinvolto. Non dico che mi sia dispiaciuto leggerla, semplicemente queste vicende proprio non mi interessano.
- La parte al di là della barriera (Bran) non fa proprio per me. High-fantasy misto new age... penso sia il genere che detesto di più in assoluto. Senza esagerare, se dovessi scegliere con una pistola puntata alla testa tra leggere un romanzo High-fantasy new age oppure un Harmony, scelgo il secondo.
- La parte a est mi ha fatto schifo (Tyrion e Dany).
- Tutti gli altri PDV minori li ho trovati più o meno passabili (Arya, Quentyn, Victarion, Areo), ma nulla di più.
Le sue vicende mi sembravano esattamente come una partita a uno dei vari videogame della Total War, con il giocatore umano ebete che per sopperire alla propria idiozia ha impostato la difficoltà al minimo e ha pure attivato i trucchi: chiaramente il giocatore, essendo ebete, non riesce a gestire decentemente nemmeno l'unica città che gli resta, e quindi l'economia comincia a collassare, la popolazione gli si rivolta contro e gli eserciti nemici si avvicinano. Allora l'intelligenza artificiale, che è stata impostata su difficoltà minima e che perciò vuole la vittoria del giocatore, deve letteralmente ingegnarsi per non fargli perdere la partita. Decide quindi di far fermare gli eserciti fuori dalle mura della città senza attaccare, accetta i vari stupidissimi trattati di pace proposti dal giocatore, e gli offre del tempo prezioso per permettergli di risollevarsi. Però, giusto per fargli vedere che il nemico non si sta girando i pollici e basta, effettua qualche tentativo di assassinargli il capofazione, in modo da tenerlo sempre apparentemente sulle spine. In realtà, tuttavia, l'IA non vuole che questi tentativi riescano per davvero, perché come detto spera nella vittoria del giocatore, e quindi li fa fallire appositamente... e come potrebbe non fallire l'avvelenamento di una ciotola di locuste al miele? Il giocatore comunque non ce la fa, è troppo ebete per vincere la partita onestamente, e dunque attiva i trucchi: immunità alle malattie e tre draghi invicibili.
" />
grandioso, se non fosse troppo lungo me lo metterei nella firma.
Ma allora diciamolo: non è ADWD che è calato...è colpa della presenza di Dany e delle lucertole: più ce n'è, più si abbassa la qualità totale! http://www.labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/rolleyes.gif
Che poi qualcosa di appena meno Mary Sue qui ogni tanto - ma tanto - si vede, anche in Dance...
No, io invece direi proprio che i capitoli di Brienne non sono apparentemente lenti, ma lo sono di fatto. Inoltre non vedo proprio che utilità abbia per la trama mettere così tanti suoi capitoli. Potevano benissimo essercene meno della metà, e forse addirittura nessuno, che la trama non ne avrebbe risentito. Non c'è nemmeno stata chissà quale evoluzione del personaggio, tra l'altro. Per non parlare del fatto che la storyline individuale del personaggio è partita solo in AFFC, quando già c'etano fin troppe storyline separate accumulate nei tre libri precedenti. (E lo sostengo pur essendo sempre stata quella che difende la parte di Brienne in AFFC. La apprezzo per via di altre cose, ma dire che è utile alla trama, che non è lenta e che non si dilunga...).Ad esempio i capitoli di Brienne in AFFC io potrei paragonarli all'attraversamento delle paludi di fronte a Mordor da parte di Frodo, Sam e Gollum. Oppure al percorso di avvicinamento al Colle Vento da parte dei quattro hobbit e di Aragorn. Apparentemente lenti, ma funzionali alla trama.
Parecchi capitoli di ADWD sono lenti, noiosi e scritti solo per riempire le pagine del libro.
Non sono per niente d'accordo. Un romanzo deve avere un inizio e una fine, ma questo fatto non c'entra con quando è uscito. Ma per me anche la qualità di un prodotto a puntate è qualcosa di separato dalle date di uscita. Un telefilm lo giudico a prescindere da questo. Anche perché la distanza tra una puntata e l'altra varia in base a mille fattori esterni che non c'entrano niente con la qualità. Posso seguire un telefilm nel corso della sua prima proiezione e posso comprarmi il cofanetto DVD 10 anni dopo a guardarmi tutta la stagione in un giorno. Questo rende il telefilm in sè di qualità superiore o inferiore? Non credo proprio, cerco sempre di separare il mio giudizio da questi fattori. Anche perché lo stesso prodotto posso rivedermelo per la seconda volta con un ritmo diverso, e allora dovrei pensarla diversamente ogni volta sulla qualità.Non esula affatto. Un romanzo per essere tale deve avere un inizio e una fine. La storia può continuare in libri successivi, ma una parvenza di fine devi scriverla. Altrimenti hai solo un feuilleton. Ma in quel caso non puoi far uscire le varie puntate a distanza di anni.
AFFC è lento, forse un po' ridondante, però la struttura narrativa portava verso un crescendo che poi veniva lasciato parzialmente sospeso. La spiegazione era nella decisione di dividere in due il libro iniziale.
ADWD ripropone lo stesso copione, solo con molta meno polpa, e senza la giustificazione della divisione. Un romanzo di appendice di cui occorrerà aspettare anni per conoscere il seguito.
Un libro può essere scritto bene, ma questo da solo non basta.
Idem per una saga, che i libri siano autoconclusivi o meno. Io l'ho iniziata quando è uscito AFFC e per ADWD ho dovuto aspettare degli anni, mentre i primi quattro me li sono letti tutti in pochi mesi. Cerco di rendere il giudizio sulla qualità indipendente. C'è chi invece segue la saga dal '96 e chi inizia a leggerla solo ora dopo averla scoperta con il telefilm. Tutte queste cose non c'entrano con il prodotto in sè. Per non parlare del fatto che si possono fare diverse riletture a ritmi diversi.
Poi ognuno è libero di vederla come vuole, ma io trovo più "giusto" guardare le cose con questa prospettiva. Anche perché in caso contrario avrei letto la saga solo quando sarebbe stata terminata, perché sarebbe ovvio che l'attesa peggiorerebbe le cose.
Ovviamente se qualcuno come Oggettivista non si è mai interessato alle storyline di Jon, Dany e Bran e ha sempre odiato le ambientazioni dell'est, è ovvio che per la maggior parte si romperà a leggere ADWD e su questo c'è poco da discutere.
Sarà che io ho la "fortuna" di apprezzare grossomodo tutti i personaggi principali, chi più chi meno.
Se vuoi capire cos'è il puro nulla leggi (o rileggi) Crocevia del crepuscolo di Jordan. Credimi, non c'è paragone. Martin si è perso nelle sottotrame, ma a livello stilistico rimane molto curato. I libri di Jordan dal 7 all'11 (con l'apice al 10) sono pieni di frasi o interi paragrafi (per non dire capitoli o in un caso UN LIBRO INTERO) che gridano "CANCELLAMI! SONO INUTILE! CANCELLAMI!". " />Martin è riuscito nell'impresa di scrivere 1800 pagine in 11 anni descrivendo il puro nulla: i bordelli di Volantis, i mattoni rossi di Mereen, le tartarughe giganti della Rhoyne e le riserve di salsicce della Barriera. È il nuovo Robert Jordan e proprio come La Ruota del Tempo finiranno le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Quindici anni fa doveva essere una trilogia. Poi è diventata una doppia trilogia. Poi 7 libri. Vedrete se non diventeranno 9. E gli ultimi due saranno completati da un altro scrittore "sulla base dei numerosi appunti lasciati da George RR Martin."
Questo per dire: state tranquilli che il margine di peggioramento è ancora molto ampio! " />
Il problema è la lentezza con cui scrive, se fosse più veloce 9 libri al posto di 7 non sarebbero un problema. Anche perché se vogliamo parlare di qualità, anche i primi 3 libri dovevano essere uno solo, ma nessuno se ne lamenta!
Devo dire che le ultime 3 pagine di questo topic sono davvero interessanti e sono uscite davvero tante emozioni e pensieri che ho avuto verso il libro.
Sarebbe da quotare ogni post perché ogni intervento meriterebbe un commento. Ma è stata scritto tanto e io sono un po' pigro. Quindi lascio perdere.
una delle cose che più mi ha colpito però è questa:
1. questa seconda fase di ASOIAF sia meno interessante a prescindere. Tutti noi abbiamo sempre divinizzato Martin perchè ha ucciso Ned, Robert, Drogo, Robb, Renly, Tywin, etc... ma nessuno si era mai chiesto che tagliare via tutti questi personaggi poteva essere fortemente deleterio per continuare la storia? Lo chiedo perchè leggo spesso nei commenti una volontà di ulteriori "sfrondate": e uccidi tizio, e uccidi caio, e uccidi sempronio.... il problema è che poi rimangono meno personaggi interessanti da far interagire.
Ecco! Questa è una cosa su cui ho riflettuto a lungo in questi mesi!
La trama di ASOIAF qual'è?
Nel senso, inizialmente c'è una guerra tra diverse fazioni, due principalmente, e per un certo senso il lettore si aspetta che la trama, prima o poi, verta su una vendetta da parte degli Stark verso i Lannister.
Ma in realtà, questa cosa, oltre non arrivare in senso proprio, arriva per vie traverse, per mano di altri, in un certo senso creando un anti climax.
Aparte Cersei, che sappiamo ha la sua parte in certi magheggi, i principali "cattivoni" dei lannister non ci sono più (Tywin e Joffrey) e quindi l'eventuale vendetta Stark perde senso. Cosa rimane? Un sacco di cose a dir la verità! Ma effettivamente, dopo ASOS il lettore rimane un attimo interdetto. E adesso?
Restano 2 macro trame attive (oltre al fatto che la guerra dei re non è comunque finita del tutto): l'arrivo dell'inverno, con gli estranei alla barriera, e il presunto ritorno di Daenerys. Due delle macro trame che, però, risultano essere le meno interessanti di tutta la saga (ok, questo a mio parere, però credo che cmq la trama degli "zombie" sia la più banale, potrà magari essere raccontata bene, ma resterà cmq qualcosa di poco interessante, rispetto a ciò che è stato raccontato prima).
Secondo me c'è un problema di fondo, ovvero che la tensione narrativa dei primi 3 libri si è conclusa con le nozze rosse o con la morte di Tywin. Quello che Martin deve fare è ricostruirne una nuova. ma che non è facile. Ci riesce forse al nord, con i Bolton, forse ora ci riuscirà con Connington. Vedremo
Poi è stato detto che Martin fa snobbismo. Io dico: ma magari!
La mia paura è molto peggiore: che abbia perso la sua verve creativa... magari con l'età non ha più voglia di raccontare come una volta. Insomma, un problema maggiore di quello prospettato. perché nella prima ipotesi lo fa apposta, e quindi c'è sempre la possibilità che ritorni in carreggiata... mentre per la seconda ipotesi... ahi ahi...
I discorsi sono collegati. I grossi eventi non sono altro che il modo in cui Martin ha finora soddisfatto le premesse di ciascun libro. Per soddisfarle, tuttavia, serve una conclusione.Le aspettative a cui mi riferisco non sono tanto quelle di avere un libro con un inizio, uno sviluppo e una fine, quanto quelle di vedere eventi grossi e/o vedere i propri personaggi preferiti essere come si vorrebbe che fossero.
Le premesse di Feast+Dance si chiamano Euron, Doran, Aegon. Finché non verrà giustificata la loro presenza, la storia non sarà completa.
Per i personaggi, la questione è diversa. Parliamo della versione romanzata del gap, una fase in cui molte personalità sarebbero rimaste congelate, in assenza di eventi clamorosi che le modellassero. Per dare ai personaggi una parvenza di evoluzione, quindi, Martin è intervenuto artificialmente: li ha fatti smarrire per poi farli tornare come prima. Stesso punto di arrivo, ma con l'illusione di un cambiamento. Vale per molti.
Capisco chi se ne lamenta, perché a volte la forzatura è evidente. Non sono d'accordo con chi dice che i personaggi sono stati stravolti, perché credo che lo scopo sia l'esatto contrario.
Non dico certo che non ha senso una transizione. Dico che non trovo stimolante, da lettore, scoprire che la quasi totalità delle pagine è dedicata ad essa.La transizione, in questo caso, ha senso anche perché una storia va raccontata, altrimenti non può essere coinvolgente. Per leggere il riassunto delle vicende non ho neanche bisogno di comprare il libro. Il problema è che prende troppo spazio (ma anche qui non vedo niente di scandalosamente eccessivo) e per questo il romanzo finisce prima del finale. Ma tra questo e dire che la transizione non ha senso ed è completamente prevedibile c'è una bella differenza...
Non perdiamo il senso delle proporzioni: sono mille pagine, un'enormità. Mille pagine sgravate dalla premessa e da diversi personaggi, eppure non sono bastate. Per me, questo è eccessivo.
E, sì, la storia (il gap romanzato, in realtà) l'ho trovata prevedibile a grosse linee, una volta capito il meccanismo. La quasi totalità è riassumibile in appena tre/quattro idee, ripetute di volta in volta con personaggi e situazioni differenti.
Devo dire che le ultime 3 pagine di questo topic sono davvero interessanti e sono uscite davvero tante emozioni e pensieri che ho avuto verso il libro.
Sarebbe da quotare ogni post perché ogni intervento meriterebbe un commento. Ma è stata scritto tanto e io sono un po' pigro. Quindi lascio perdere.
una delle cose che più mi ha colpito però è questa:
1. questa seconda fase di ASOIAF sia meno interessante a prescindere. Tutti noi abbiamo sempre divinizzato Martin perchè ha ucciso Ned, Robert, Drogo, Robb, Renly, Tywin, etc... ma nessuno si era mai chiesto che tagliare via tutti questi personaggi poteva essere fortemente deleterio per continuare la storia? Lo chiedo perchè leggo spesso nei commenti una volontà di ulteriori "sfrondate": e uccidi tizio, e uccidi caio, e uccidi sempronio.... il problema è che poi rimangono meno personaggi interessanti da far interagire.
Ecco! Questa è una cosa su cui ho riflettuto a lungo in questi mesi!
La trama di ASOIAF qual'è?
Nel senso, inizialmente c'è una guerra tra diverse fazioni, due principalmente, e per un certo senso il lettore si aspetta che la trama, prima o poi, verta su una vendetta da parte degli Stark verso i Lannister.
Ma in realtà, questa cosa, oltre non arrivare in senso proprio, arriva per vie traverse, per mano di altri, in un certo senso creando un anti climax.
Aparte Cersei, che sappiamo ha la sua parte in certi magheggi, i principali "cattivoni" dei lannister non ci sono più (Tywin e Joffrey) e quindi l'eventuale vendetta Stark perde senso. Cosa rimane? Un sacco di cose a dir la verità! Ma effettivamente, dopo ASOS il lettore rimane un attimo interdetto. E adesso?
Restano 2 macro trame attive (oltre al fatto che la guerra dei re non è comunque finita del tutto): l'arrivo dell'inverno, con gli estranei alla barriera, e il presunto ritorno di Daenerys. Due delle macro trame che, però, risultano essere le meno interessanti di tutta la saga (ok, questo a mio parere, però credo che cmq la trama degli "zombie" sia la più banale, potrà magari essere raccontata bene, ma resterà cmq qualcosa di poco interessante, rispetto a ciò che è stato raccontato prima).
Secondo me c'è un problema di fondo, ovvero che la tensione narrativa dei primi 3 libri si è conclusa con le nozze rosse o con la morte di Tywin. Quello che Martin deve fare è ricostruirne una nuova. ma che non è facile. Ci riesce forse al nord, con i Bolton, forse ora ci riuscirà con Connington. Vedremo
Poi è stato detto che Martin fa snobbismo. Io dico: ma magari!
La mia paura è molto peggiore: che abbia perso la sua verve creativa... magari con l'età non ha più voglia di raccontare come una volta. Insomma, un problema maggiore di quello prospettato. perché nella prima ipotesi lo fa apposta, e quindi c'è sempre la possibilità che ritorni in carreggiata... mentre per la seconda ipotesi... ahi ahi...
Ecco,sono assolutamente d'accordo. Hai centrato il punto secondo me,esprimendo il dubbio a cui ancora non avevo dato forma. La tensione narrativa. L'ansia di leggere la pagina successiva,la voglia di divorare il libro,di ricominciarlo appena finito,tutti quei colpi di scena orchestrati in maniera geniale...Dopo ASOS le cose sono cambiate;va bene,il momento di transizione ci sta,però quando scrivi 3 libri che fanno il botto crei delle aspettative.Io sto ancora aspettando insomma..
se consideriamo anche AFFC, le pagine sono quasi 1.800
Non dico certo che non ha senso una transizione. Dico che non trovo stimolante, da lettore, scoprire che la quasi totalità delle pagine è dedicata ad essa.
Non perdiamo il senso delle proporzioni: sono mille pagine, un'enormità. Mille pagine sgravate dalla premessa e da diversi personaggi, eppure non sono bastate. Per me, questo è eccessivo.
magari i lettori abituali di fantasy (io non lo sono) saranno assuefatti a simili moli, ma insomma in 1.800 pagine ci entrano la divina commedia + iliade + odissea + parecchie tragedie di shakespeare...e martin santa pupazza non è riuscito a farci entrare la morte di Daario?! (oramai è la morte che attendo con più ansia, più di quella di Cat o Ditocorto, purtroppo sono consapevole che per Arya e Bran non vi siano speranze, di vederli schiattare, intendo)
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.