Scuse, scuse, scuse :-P
Sperare in un libro con un inizio, uno sviluppo e una fine non significa avere aspettative alte. Voler leggere storie nuove con personaggi che si evolvono (anziché essere forzatamente alla ricerca di sé stessi e in vicende che sanno di déjà-vu), non è chiedere la luna. Il discorso sulle aspettative non sta in piedi, perché queste sono carenze evidenti.
Così come non sta in piedi quello sul romanzo di transizione. La transizione può avere senso, se non sai dove ti porta o in cosa consiste. Ma, nel momento in cui è tutto chiaro da subito (tizio deve governare per un tot di capitoli, caio deve spostarsi dal punto A al punto B, sempronio si addestra), il lettore non vive più le vicende; si limita a prenderne atto, con interesse ma poco coinvolgimento, in attesa di un evento ignoto che lo ripaghi alla fine. Ma l'evento non c'è o è solo accennato.
Dance non è la fase centrale di una saga. È la fase centrale di un solo romanzo. Da circa dieci anni, Martin ha pubblicato una serie di capitoli "al trancio", aggiustandoli alla bell'e meglio per avvicinarsi al formato del libro, ma senza la disciplina che aveva all'inizio. La delusione più grossa è proprio il fatto che tale romanzo non è ancora concluso, laddove i primi tre riuscivano a soddisfare le proprie premesse, pur non essendo autoconclusivi.
Le aspettative a cui mi riferisco non sono tanto quelle di avere un libro con un inizio, uno sviluppo e una fine, quanto quelle di vedere eventi grossi e/o vedere i propri personaggi preferiti essere come si vorrebbe che fossero. Inoltre anche i tempi di attesa influenzano le aspettative.Scuse, scuse, scuse :-P
Sperare in un libro con un inizio, uno sviluppo e una fine non significa avere aspettative alte. Voler leggere storie nuove con personaggi che si evolvono (anziché essere forzatamente alla ricerca di sé stessi e in vicende che sanno di déjà-vu), non è chiedere la luna. Il discorso sulle aspettative non sta in piedi, perché queste sono carenze evidenti.
La presenza di carenze comunque non l’ha messa in dubbio nessuno. Il disaccordo riguarda più che altro l’impressione che ha fatto il libro nonostante tali carenze.
Qui non ho proprio capito " />Così come non sta in piedi quello sul romanzo di transizione. La transizione può avere senso, se non sai dove ti porta o in cosa consiste. Ma, nel momento in cui è tutto chiaro da subito (tizio deve governare per un tot di capitoli, caio deve spostarsi dal punto A al punto B, sempronio si addestra), il lettore non vive più le vicende; si limita a prenderne atto, con interesse ma poco coinvolgimento, in attesa di un evento ignoto che lo ripaghi alla fine. Ma l'evento non c'è o è solo accennato.
Sì, questo è molto fastidioso.Dance non è la fase centrale di una saga. È la fase centrale di un solo romanzo. Da circa dieci anni, Martin ha pubblicato una serie di capitoli "al trancio", aggiustandoli alla bell'e meglio per avvicinarsi al formato del libro, ma senza la disciplina che aveva all'inizio. La delusione più grossa è proprio il fatto che tale romanzo non è ancora concluso, laddove i primi tre riuscivano a soddisfare le proprie premesse, pur non essendo autoconclusivi.
Infatti a livello di struttura generale, preso come prodotto singolo, il libro mi sembra abbastanza un disastro (struttura intesa non come coerenza, che per ora non si può dire che non regga, ma come gestione dello spazio dedicato alle varie parti della storia).
Ciò però non esclude la presenza di elementi singoli godibili e la possibilità di apprezzarlo per questi.
8 anni perché ADWD è il seguito di ASOS, che lessi nell'estate del 2003...8 anni per leggere ancora di John, Tyrion e Dany e mi sono ritrovato 'sta roba...mah...8 anni? Ne sono passati "solo" 6 dall'uscita di AFFC
Beh ragazzi...che le vostre aspettative non fossero alte...ne prendo atto...ma le mie lo erano. Alte. Cioè, fottutamente alte. 8 anni ho aspettato 'sto libro, nelle more:
Comunque ecco, secondo me i tempi di attesa hanno influenzato molto certi pareri delusi. Invece io cerco di separare il giudizio sul libro in sè da questi fattori esterni.
Non mi aspettavo molto semplicemente perché sapevo che ADWD sarebbe stata di fatto la seconda metà di AFFC, finalizzata a colmare l'altra metà del salto temporale.
Poi il discorso dell'aspettativa, il libro di transizione...il salto temporale...
Sono diventato fan di Martin perché ha scritto una trilogia di altissimo (ripeto, altissimo) livello, e io mi continuo (o forse continuavo) ad aspettare altri libri di qualità analoga, se si contro si è infognato in una situazione dalla quale non è riuscito a venir fuori se non con soluzione penose (perché AFFC e soprattutto ADWD abbondano di passaggi narrativamente penosi), legittimamente resto deluso.
Ieri ho rivisto la struttura di AFFC e ADWD, senza nemmeno grossi stravolgimenti nella trama ci stava tutto in un libro, ed avanzava pure spazio per mostrarci la Battaglia del Ghiaccio e la Battaglia del Fuoco, e magari pure la sorte di Jaime. Invece no, 115 Capitoli dei quali la metà decisamente sprecati.
Non mi voglio impelagare in una discussione, che sarebbe futile, nella quale paragoniamo un personaggio di un romanzo fantasy ad una figura storica e famo a gara a quale dei due è più ficoBeh, le conquiste di Dany non sono affatto paragonabili a quelle di Alessandro Magno, per il momento.Venendo a Dany, eh piffero ma se non è una dea della guerra chi cacchio lo sarebbe? Pare Alessandro Magno. Si trasforma in una lettrice di Top Girl? Ok, lo posso anche accettare (in realtà no, ma famo finta...) ma almeno dammi, nel corso di quei 360 inutili capitoli, uno straccio di giustificazione...
Comunque è stata parecchio aiutata e in più aveva i draghi. Ha anche avuto dei meriti, ma non così straordinari da renderla addirittura "dea della guerra". E meno male, perché sarebbe stato esagerato.
La spiegazione è che conquistare delle città è diverso dal governarle. La sua situazione era perticolarmente difficile, direi addirittura impossibile. Pretendeva di cambiare di punto in bianco delle tradizioni millenarie, imponendo la propria morale a un popolo a lei del tutto straniero (e per di più senza nemmeno scendere a troppi compromessi). Tutto questo però è abbastanza comprensibile, vista la giovane età. anche i suoi pensieri da bimbaminkia sono abbastanza in linea con i normali sentimenti di una quindicenne. Ne aveva anche prima. Già prima pensava a Daario, a Drogo, o ad esempio pensava al fatto che Jorah non fosse abbastanza attraente per lei. In ADWD la situazine difficile l'ha portata a cercare ancora di più consolazione in Daario. L'ho interpretato come l'istinto di una ragazza di 15 anni di fuggire mentalmente da delle responsabilità eccessive che si è assunta troppo presto, per dedicarsi agli interessi che normalmente ha una ragazzina di quell'età.
Con questo non dico che salvo del tutto la storyline di Dany. E' vero che a volte si è premuto troppo sul suo lato stupido/bimbominkioso. Ad esempio il capitolo VII (letto da poco) è davvero bruttino e palloso.
Però mi sembra eccessivo anche parlare di personaggio totalmente stravolto, almeno per ora.
Certo che Dany inizia l'ultimo capitolo di AGOT senza una lira, con un seguito di tre scalzacani e la prospettiva di passare i propri giorni in un gineceo di vecchie puzzolenti.
Alla fine di ASOS ha come seguito 8000 Immacolati, 3 draghi, 2 compagnie di ventura, 50.000 figli ed ha conquistato tre città. Beh, insomma, mica male per un'innocente ragazzina che non conosce le vie della guerra.
Poi all'improvviso rincoglionisce. Mah...
Tento, disperatamente, di farlo anche io. Infatti come fanboy sono depresso ma comunque felice di aver letto un nuovo libro, e mi gaso con Theon, il Vecchio Grifone e Barristan "Badass" Selmy.Anch'io sono una fangirl, però lo stesso mi sembra giusto cercare di tener separato il fanboyismo dal giudizio letterario.
Ah, e comunque sì, lo ammetto, sono un povero fan boy...
Dal punto di visto letterario sono orripilato.
P.S.: per un giudizio più compiuto dal punto di vista letterario, però, ti suggerirei di finirlo, il libro.
P.P.S.: leggo che il "vecchio" (discutemmo assai ai tempi di AFFC) Ilyn Payne concorda con me...beh...pessimo segno... " />
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Non sono d'accordo. Non direi che sia tutto chiaro fin da subito. Alcune parti sono chiare, alcune forse si potevano tagliare, ma ci sono anche diversi avvenimenti forse poco eclatanti/emozionanti ma importanti per mandare avanti la storia e non prevedibili fin dall'inizio. Penso all'incontro con Bloodraven e i figli della foresta, la comparsa del presunto Aegon, le vicende dei bruti, ecc. Un po' come gli eventi delle isole di Ferro e di Dorne in AFFC. Non erano battaglie e non coinvolgevano i personaggi principali, si trattava più che altro di tirare i fili per preparare il gran finale. Credo che capiremo meglio cosa fosse necessario e cosa no solo leggendo i prossimi libri e vedendo dove portano le diverse trame. Solo così potremo valutare se ci sarebbero state soluzioni migliori.Così come non sta in piedi quello sul romanzo di transizione. La transizione può avere senso, se non sai dove ti porta o in cosa consiste. Ma, nel momento in cui è tutto chiaro da subito (tizio deve governare per un tot di capitoli, caio deve spostarsi dal punto A al punto B, sempronio si addestra), il lettore non vive più le vicende; si limita a prenderne atto, con interesse ma poco coinvolgimento, in attesa di un evento ignoto che lo ripaghi alla fine. Ma l'evento non c'è o è solo accennato.
La transizione, in questo caso, ha senso anche perché una storia va raccontata, altrimenti non può essere coinvolgente. Per leggere il riassunto delle vicende non ho neanche bisogno di comprare il libro. Il problema è che prende troppo spazio (ma anche qui non vedo niente di scandalosamente eccessivo) e per questo il romanzo finisce prima del finale. Ma tra questo e dire che la transizione non ha senso ed è completamente prevedibile c'è una bella differenza...
La trama è diventata troppo complicata e i personaggi si sono allontanati troppo per contenere tutto in un libro solo senza fare un riassunto ridicolo di quello che succede. Ma in fin dei conti non è Martin che non è più capace di scrivere, è Martin che cerca di risolvere adesso i problemi che prima ha creato. Un po' come per la questione delle età dei personaggi: ha evitato di risolvere il problema della loro crescita durante i primi libri e quando ha cercato di affrontarlo...era troppo tardi e sappiamo cos'è successo (gap di 5 anni ecc).
Ma infatti dopo ASOS anch'io probabilmente da AFFC mi sarei aspettata molto di più. Ma dopo AFFC, sapendo che ADWD sarebbe stato una specia di AFFC 2, non mi aspettavo affatto il livello di ASOS.8 anni perché ADWD è il seguito di ASOS, che lessi nell'estate del 2003...8 anni per leggere ancora di John, Tyrion e Dany e mi sono ritrovato 'sta roba...mah...
Poi il discorso dell'aspettativa, il libro di transizione...il salto temporale...
Sono diventato fan di Martin perché ha scritto una trilogia di altissimo (ripeto, altissimo) livello, e io mi continuo (o forse continuavo) ad aspettare altri libri di qualità analoga, se si contro si è infognato in una situazione dalla quale non è riuscito a venir fuori se non con soluzione penose (perché AFFC e soprattutto ADWD abbondano di passaggi narrativamente penosi), legittimamente resto deluso.
Comunque non credo affatto che AFFC e ADWD siano "di altissimo livello", ma nemmeno "brutti" o addirittura "orribili".
Ma tutto questo anche grazie a parecchio aiuto esterno e parecchi vantaggi dati non dai meriti.Non mi voglio impelagare in una discussione, che sarebbe futile, nella quale paragoniamo un personaggio di un romanzo fantasy ad una figura storica e famo a gara a quale dei due è più fico
Certo che Dany inizia l'ultimo capitolo di AGOT senza una lira, con un seguito di tre scalzacani e la prospettiva di passare i propri giorni in un gineceo di vecchie puzzolenti.
Alla fine di ASOS ha come seguito 8000 Immacolati, 3 draghi, 2 compagnie di ventura, 50.000 figli ed ha conquistato tre città. Beh, insomma, mica male per un'innocente ragazzina che non conosce le vie della guerra.
Poi all'improvviso rincoglionisce. Mah...
Lei di suo resta pur sempre una ragazzina inesperta, nonostante i pregi che le si possono attribuire.
(Ma meno male, perché altrimenti sarebbe stato un pessimo personaggio proprio in ASOS).
In sintesi: i fattori che le hanno permesso di salire così in alto non mi sembrano così in contraddizione con il fare pensieri "bombominkiosi" e l'essere una cattiva governante. (Anche se nel capitolo 7 la bimbominkiaggine è stata davvero esagerata).
Sicuramente. Anche se mi sono spoilerata davvero parecchio e molte delle critiche si riferiscono a cose che ho già letto o che comunque so già.P.S.: per un giudizio più compiuto dal punto di vista letterario, però, ti suggerirei di finirlo, il libro.
Ma infatti dopo la delusione AFFC la mia intenzione era di non comprare ADWD in inglese ma aspettarlo serenamente in italiano, magari in edizione economica
Poi non ho resisto, anche per la voglia, non lo nascondo, di avere l'occasione di postare su un forum dove mancavo da anni ma al quale sono molto affezionato
Ecco, non sono pentito aver di ceduto alla tentazione solo per il piacere di forumeggiare sulla barriera
Il libro non l'ho trovato né brutto né orribile, ma segna un temo irreversibile scadimento qualitativo (soprattutto dal punto di vista letterario, mi ripeto, ci sono delle soluzioni narrative davvero molto molto povere) della saga che mi ha deluso tantissimo
Mi dispiace scrivere sempre le stesse cose, ma prima di ADWD ho riletto tutta la saga dall'inizio alla fine e dopo ASOS c'è un crollo verticale che stento a capire come altri lettori non vedano, quando leggo che ADWD sarebbe paragonabile qualitativamente a ACOK e/o non molto inferiroe ad ASOS mi chiedo se il mio inglese non sia così pessimo che abbia letto un altro libro e non me ne sia accorto
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Il crollo verticale lo vedo nel senso che c'è una differenza qualitativa notevole tra ASOS e AFFC+ADWD, ma non tra AFFC e ADWD (che mi sembra su un livello uguale e forse anche superiore rispetto al predecessore).
AFFC e ADWD li trovo pur sempre godibili. Se la saga proseguisse su questi livelli per tutti i libri rimanenti, allora sono d'accordo col fatto che scadrebbe rispetto al passato (ma non significa che automaticamente smetterebbe di piacermi, dipende). Però ho la speranza che dopo la fine di questo periodo transitorio e del problema del salto temporale mancato, il livello diventi più alto. Magari non sarà così, ma ci sono motivi per sperarlo.
Su ACOK sfondi una porta aperta. E' addirittura il mio libro della saga preferito, quindi...
Io concordo con chi sostiene che il libro è scritto bene, ma concordo maggiormente con chi lo valuta complessivamente mediocre e tirato troppo per le lunghe.
Cosa è successo in AFFC e ADWD che non poteva essere riassunto come flash-back nell'idea originale che aveva Martin dellla struttura della saga? Nulla o poco più. Forse la morte (se morte c'è stata) di Jon.
I ricordi della ribellione di Robert e degli eventi che l'hanno preceduta sono tra le cose più belle che emergono dai primi tre libri. Non poteva fare altrettanto con gli eventi dei cinque anni che sarebbero dovuti trascorrere tra la fine dei prim tre libri e i successivi? Anche perchè se dovevano passare cinque anni qualche motivo c'era. Adesso rischia dover scrivere anche i successivi quattro prima di poter passare al succo degli eventi. O di stravolgerli nuovamente.
Finire questo libro per me è stato difficile. Perchè in troppi capitoli ho perso l'entusiasmo. Peggio che per AFFC.
Il crollo verticale lo vedo nel senso che c'è una differenza qualitativa notevole tra ASOS e AFFC+ADWD, ma non tra AFFC e ADWD (che mi sembra su un livello uguale e forse anche superiore rispetto al predecessore).
al di là del discorso soggettivo (a me AFFC è piaciuto un miliardo di volte più di ADWD..e non solo, lo trovo anche scritto trecento volte meglio), quello che percepisco nella lettura di ADWD in maniera nettissima è che è stato pubblicato, per assurdo, troppo presto.
voglio dire che è un libro che avrebbe un MOSTRUOSO bisogno di mesi di lavoro di editing. modifiche ai capitoli, eliminazione di interi passaggi, soppressione di qualche capitolo e forse persino di un paio di POV. non solo, alcuni dei capitoli soppressi da ADWD e spostati in TWOW, avrebbe dovuto inserirli.
in ogni caso, si 'sente' proprio l'errore madornale dell'aver voluto evitare il 'gap' riempiendo il tempo con eventi assolutamente privi di senso, interesse, e soprattutto che lui NON AVEVA PROGRAMMATO.
Si percepisce nettissimamente la parte davvero 'pensata' (REEK su tutti) da quello che è un improvvisato riempitivo (tutta Daenerys, metà Tyrion, Asha & il ridicolo banchiere braavosiano), metà di ogni capitolo di Jon, tutta Arya, il cui apprendistato il vecchio Martin lo avrebbe omesso, trasformando un pessimo Cliffhanger (Arya senza vista) in un'ottima chiusura (Arya che riappare solo in TWOW a fine apprendistato, ricordando via via parte dell'addestramento)
Non è difficile capire quel che è successo. Lui inizia a scrivere, dopo ASOS, il libro "ADWD". Vuole introdurre i Dorniani e gli Uomini di Ferro, e farci vedere attraverso altri POV, Brienne tra tutti, le conseguenze della Guerra dei 5 Re, con cambi di atmosfera e persino di stile di descrizioni. Inizia a scrivere e scrivere, i capitoli vengono fuori azzecatissimi (IMHO!!!) e si accorge che c'è davvero TROPPA roba. Quindi, dato che vuole dei libri a loro modo 'autoconclusivi' nella struttura, e non può fare 'ADWD parte 1' e 'ADWD parte 2', decide di dividere non i capitoli, ma i POV, scelta che si rivela terribilerrimissima. Perchè a quel punto deve pubblicare un secondo libro. E quei POV che non hanno nulla da fare "nell'immediato", e che in un ipotetico MAXI-LIBRO avrebbero avuto solo 3-4 capitoli, hanno ora bisogno di taaaaanta brodaglia. E la brodaglia peggiore è Daenerys, insieme all'insubibile Tyrion-Jorah, la cui improvvisazione è davvero tangibile. Sembra quasi che Martin ammetta: "devo solo far arrivare Tyrion da Daenerys. Ce lo farei arrivare e basta, ma i miei 3 'protagonisti' devono avere almeno 10 capitoli a testa nel libro. E quindi...allungare, allungare, allungere.
E il risultato, per me, è un libro peggiore non solo dei primi, ma anche, e nettissimamente, di AFFC " />
athanasius mi hai rubato le parole dalla tastiera, per altro sono concetti che da qualche parte avevo espresso anche io...
ADwD da l'impressione di un libro uscito per disperazione, riscritto tipo 7 od 8 volte (anche perché non ci possono volere 6 anni a scrivere un libro di 1.000 pagine, di cui almeno 300 o 400 già scritte, essù...) ed alla fine chiuso alla bella e meglio, perché tanto non se ne usciva più...
AFFC e ADWD dovevano e potevano essere un unico libro, Martin in buona fede ha invece pensato di no, preso anche da una certa foga di volerci far vedere tutto e tutti. Il risultato sono due libri molto disomogenei come livello (a capitoli scritti davvero bene se ne affiancano altri imbarazzanti), troppo lunghi, con una trama eccessivamente diluita e chiusi sostanzialmente solo da cliffhanger
Ma se AFFC è a mio avviso un libro ancora accettabile, vuoi perché era di concetto un libro di passaggio, vuoi perche comunque tutti i capitoli singolarmente sono scritti bene (ad esempio Brienne la trovo insopportabile e penso che la sua radicale eliminazione avrebbe grandemente giovato alla trama, ma i suoi capitoli sono eccezionali), ADWD è al minimo minimo sindacale, e forse sotto. Solo tre esempi: il capitolo di John fotocopia di quello di Sam in AFFC, l'incontro di Tyrion e Jorah Mormont (livello di improbabilità tale da far raggiungere la velocità della luce alla Cuore d'Oro...), l'intera linea narrativa di Quentin Martell, il pov più inutile e sfigato ed ingiustificato del libro.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Mmmm...a me i capitoli di Jon non sono sembrati brodaglia, lunghi, allungati pure, si ma tutti utili o necessari. Al personaggio se certo non alla trama.
E fino a questo libro Jon l'ho sempre ritenuto un pg maldescritto e un brutto pdv (oltre che antipatico come personaggio, e quello rimane ma in quest'ottica va benissimo ^^): non mi pare un'impresa da poco riuscire a 'migliorare' un pg, ma certo se vale solo per una lettrice su milioni ^^'...
Quasi stesso discorso per Arya: non erano capitoli indispensabili, ma nessun capitolo alla fine lo è, per la trama. Allora si poteva benissimo far fuori Davos, Jaime, Cersei, persino Theon...
In sè i due capitoli della minikiller sono molto belli, e molto densi anche se non 'succede' niente tutti e due.
Per Dany è vero invece :P. E per Areo...quel capitolo si poteva vedere in flashback.
Mmmm...a me i capitoli di Jon non sono sembrati brodaglia, lunghi, allungati pure, si ma tutti utili o necessari.
yep. non a caso ho scritto come allungamento e brodaglia "metà di ogni capitolo di Jon" e non "metà dei capitoli di Jon". Volevo proprio dire che i suoi capitoli sono eventi (utili, ma pochi) e taaaanta brodaglia, che non è in alcun modo assimilabile alle 'informazioni interessanti & fatti secondari' dei libri precedenti
ma non voglio farne una questione di singoli POV. è propria l'atmosfera del libro tutto che sa di improvvisato, e in alcuni casi persino di 'stonato' rispetto alla melodia suonata fino a quel momento " />
Personalmente vedo in AFFC e ADWD una tristissima deriva "Robert Jordan". Succede a molti scrittori fantasy. Creano il loro mondo, hanno successo e poi perdono la testa. Si convincono che il lettore sia più interessato al mondo in sé e ai virtuosismi descrittivi (leggi "noia prolissa e danubiana"), e non agli avvenimenti che vi avvengono. Dimenticano l'ingrediente che aveva decretato il loro successo: il fattore epico della storia. Tolkien lo sapeva benissimo, infatti ha deciso di scrivere Il Silmarillion, che non è un romanzo ma una descrizione dettagliatissima del suo mondo e della sua mitologia. Mentre il Signore degli Anelli è epica. Vuoi sapere quanto è grande il membro degli elfi? Leggi il Silmarillion. Vuoi leggere una storia? Leggi Il Signore degli Anelli.
Martin è riuscito nell'impresa di scrivere 1800 pagine in 11 anni descrivendo il puro nulla: i bordelli di Volantis, i mattoni rossi di Mereen, le tartarughe giganti della Rhoyne e le riserve di salsicce della Barriera. È il nuovo Robert Jordan e proprio come La Ruota del Tempo finiranno le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Quindici anni fa doveva essere una trilogia. Poi è diventata una doppia trilogia. Poi 7 libri. Vedrete se non diventeranno 9. E gli ultimi due saranno completati da un altro scrittore "sulla base dei numerosi appunti lasciati da George RR Martin."
PS: a Hemingway son bastate 90 pagine per vincere il Pulitzer e il Nobel. Da uno che è stato definito il "nuovo Tolkien" aspettarsi qualche avvenimento degno di nota in ben 1800 pagine non mi sembra fuori luogo.
AthanasiusPernath, io condivido per molti versi le critiche verso ADWD, ma... mi sembrano tutti problemi che ADWD ha in comune con AFFC " />
In entrambi i casi ci sono contenuti che avrebbero dovuto essere riassunti attraverso ricordi, e che sono stati descritti più nei dettagli perchè Martin ha improvvisamente cambiato idea. Come conseguenza c'è in entrambi i libri parecchio brodo allungato o comunque storyline che era meglio riassumere in meno spazio. E c’è anche poco movimento nella storia generale, perché è ovvio che il periodo di transizione che in origine doveva essere solo riassunto attraverso ricordi non è il momento ideale per far avvenire le vicende più cruciali e forti. La natura dei due libri mi sembra pressoché identica, cambiano solo i personaggi e le storyline su cui ci si concentra (e lì è questione di gusti, se ne può discutere fino all'infinito senza arrivare da nessuna parte). In entrambi i casi penso ci sia parecchia roba non programmata fin dall'inizio, almeno non così nei dettagli.
In entrambi i casi vedo il bisogno di parecchio editing, per ottenere maggiore sintesi e dei finali più degni di tal nome.
Così come in AFFC sarebbero dovuti esserci capitoli spostati ad ADWD o anche oltre. Soprattutto storyline di Arya, Jaime, Cersei e Brienne si interrompono bruscamente, senza che i personaggi abbiamo concluso un preciso percorso della propria vita. Vengono interrotte addirittura con cliffhanger da quattro soldi.non solo, alcuni dei capitoli soppressi da ADWD e spostati in TWOW, avrebbe dovuto inserirli.
In base a cosa lo percepisci? In base alla preferenza personale verso i capitoli? Beh, allora si può dire tutto il contrario di tutto.Si percepisce nettissimamente la parte davvero 'pensata' (REEK su tutti) da quello che è un improvvisato riempitivo (tutta Daenerys, metà Tyrion, Asha & il ridicolo banchiere braavosiano), metà di ogni capitolo di Jon, tutta Arya, il cui apprendistato il vecchio Martin lo avrebbe omesso, trasformando un pessimo Cliffhanger (Arya senza vista) in un'ottima chiusura (Arya che riappare solo in TWOW a fine apprendistato, ricordando via via parte dell'addestramento)
Io al momento di Theon ho letto 5 capitoli e non trovo affatto che siano tutti indispensabili alla trama generale (e non serviva che fossero tutti così lunghi). A livello di trama è successo pochino, in realtà. Tre capitoli invece di cinque sarebbero abbondantemente bastati. Se andiamo al di là della trama, hanno una notevole forza drammatica e sono importanti da un punto di vista introspettivo e come percorso personale del personaggio. Qui però si va molto nel soggettivo, perché per motivi simili possono piacere anche altri capitoli oggettivamente non troppo utili alla trama nuda e cruda.
E' un discorso simile a quello che si può fare per Brienne. A me piace molto il personaggio e piace il tema di fondo dei suoi capitoli, ma obiettivamente ci sono motivi ancora maggiori per dire che i suoi capitoli sono narrativamente troppi e inutili. E' una storyline che non è mai stata tra le principali, che ha preso una propria strada separata solo in AFFC. Nel viaggio si percorre uno spazio limitatissimo attraverso zone sempre uguali. Al momento è persino da vedere se qualla storyline ha una qualche utilità narrativa in generale (mentre l'importanza di personaggi come Tyrion e Dany è più palese, anche perché tra l’altro sono protagonisti fin dall'inizio). Paradossalmente, Tyrion percorre uno spazio molto più vasto e inesplorato, quindi obiettivamente ci sono dei motivi in più per dedicargli così tanti capitoli. Tra l'altro nei suoi capitoli assistiamo a un plot twist di importanza enorme, mentre nei capitoli di Brienne non vediamo niente di paragonabile. Anche il "tema della distruzione provocata dalla guerra" volendo si potrebbe dire che è già stato ampliamente trattato coi capitoli di Arya in ACOK e ASOS, e che ripeterlo di nuovo è inutile.Perchè a quel punto deve pubblicare un secondo libro. E quei POV che non hanno nulla da fare "nell'immediato", e che in un ipotetico MAXI-LIBRO avrebbero avuto solo 3-4 capitoli, hanno ora bisogno di taaaaanta brodaglia. E la brodaglia peggiore è Daenerys, insieme all'insubibile Tyrion-Jorah, la cui improvvisazione è davvero tangibile. Sembra quasi che Martin ammetta: "devo solo far arrivare Tyrion da Daenerys. Ce lo farei arrivare e basta, ma i miei 3 'protagonisti' devono avere almeno 10 capitoli a testa nel libro. E quindi...allungare, allungare, allungere.
A me sono piaciuti (a tratti anche tantissimo, e il personaggio di Brienne mi piace un sacco), ma non posso oggettivamente dire che sono proprio "utili" o che non si dilungano troppo.
L'allungamento lo sento sia un AFFC che in ADWD soprattutto con i personaggi che hanno avuto tanti capitoli tutti per loro (e questo non significa necessariamente che quei capitoli mi piacciano meno): da una parte ci sono Cersei, Dany e Jon (allungamento di tipo "periodo in cui un personaggio cerca di governare, senza che succedano eventi particolarmente forti, con mille dettagli diplomatici e amministrativi"), dall'altra Brienne, Jaime e Tyrion (allungamento di tipo "personaggio che viaggia da un luogo all'altro").
Per quanto riguarda l'allungamento del viaggio, paradossalmente proprio Tyrion è quello narrativamente più giustificato ad avere più capitoli. Questo non significa che debba piacere di più (anzi, può benissimo fare schifo, mentre si possono adorare i viaggi di Jaime e Brienne), ma ora mi sto limitando a parlare di brodo allungato e utilità ai fini della narrazione, a prescindere da cosa piace di più a me o ad altri.
Per i capitoli governativi, è proprio questione di gusti. In realtà è vero che la politica di Westeros è più utile e centrale rispetto alla politica di Meeren, ma non si può dire che sia poco utili le vicende della Barriera. In tutti i casi comunque alla fine a livello di storia non succede abbastanza da meritare tutti quei capitoli. Si tratta di periodi governativi transitori, che possono interessare o meno per il tema del governo preso in sé, o per il personaggio.
Il resto dei personaggi ha avuto molti meno capitoli per ciascuno. Quasi tutti potevano essere riassunti attraverso ricordi, ma possono anche considerarsi interessanti dal punto di vista del percorso personale dei personaggi a seconda dei gusti.
La mancanza di un finale soddisfacente è presente in entrambi i libri. C'è in entrambi i casi la sensazione di libro interrotto prima del dovuto, con personaggi che non hanno concluso un capitolo della propria vita per iniziarne uno nuovo (a differenza dei primi tre libri).
In entrambi i casi ci sono cliffhanger di dubbio gusto e troppe finte morti (direi che AFFC e ADWD hanno allestito insieme, per certi personaggi, il meccanismo "sembra morto, ma non lo è").
A pensarci bene, anche in ACOK e in ASOS ci sono state svariate storyline lente poco utili alla trama generale, così come storyline con più capitoli di quanti servivano (anche se l'allungamento del brodo in media è aumentato notevolmente in AFFC e in ADWD). A me sinceramente storyline del genere non annoiano di per sè, per questi motivi. Non ho per forza bisogno che succeda sempre qualcosa di grosso ed esplosivo per mantenere vivo il mio interesse.
Quello che rende AFFC e ADWD più noiosi secondo me non è la presenza di storyline in cui succede poco, ma l'assenza (da qualche parte) di alcuni eventi grossi e movimentati (non per forza in tutte le storyline, ma almeno in alcune) che diano un senso di soddisfazione complessiva finale e controbilancino le storyline più lente e staccate dalla trama centrale. Queste però non sono colpe imputabili a una storyline specifica o a un capitolo specifico, ma un problema della struttura generale.
Ehm, sorry per il papiro. Soffro anch'io di Martinite.
Cito solo questo passaggio per brevità, ma dovrei citarne altri per amore di replica. Secondo me c'è una grossa differenza tra AFFC e ADWD. Mentre nel primo non succede nulla (o quasi), ma non è mai veramente lento o noioso, e alla fine lascia il lettore con il fiato sospeso, il secondo è in molti punti noioso, scontato, ripetitivo e soprattutto vorrebbe lasciare il lettore come lo lascia il primo.La mancanza di un finale soddisfacente è presente in entrambi i libri. C'è in entrambi i casi la sensazione di libro interrotto prima del dovuto, con personaggi che non hanno concluso un capitolo della propria vita per iniziarne uno nuovo (a differenza dei primi tre libri).
In entrambi i casi ci sono cliffhanger di dubbio gusto e troppe finte morti (direi che AFFC e ADWD hanno allestito insieme, per certi personaggi, il meccanismo "sembra morto, ma non lo è").
Ma se una volta il trucco può funzionare la seconda volta stufa.
ADWD consiste in 2-300 pagine utili e il resto fuffa. Non solo, mentre alla fine di AFFC si poteva pensare che il prossimo libro sarebbe uscito a breve (all'uscita di AFFC Martin scriveva di avere già completato un terzo di ADWD, e avendo impiegato per scrivere il primo circa due anni, quindi era verosimile attendersi l'uscita del secondo entro un anno), adesso le prospettive più rosee sembrano indicare il 2016, se non più avanti, per TWOW.
Scoraggiante no? Di qui molte critiche al libro, di cui il 90% azzeccate imho.