Sono il solo a trovare delirante questo post?
Sono il solo a trovare delirante questo post?
Beh, io sono d'accordo, ma lo trovo anche del tutto in linea con il personaggio. Ha paura (a torto, secondo me) che si smetta a parlare di lui e qualcuno possa intravedere il cambiamento da un'altra parte, ed allora spara ad alzo zero.
A me invece pare del tutto evidente che le vittorie di Pisapia, De Magistris e Zedda siano arrivate anche perché i candidati hanno raccolto alcune delle istanze portate avanti da Grillo: sono - o meglio dovrebbero essere, se fosse in buona fede - anche sue vittorie, insomma, altro che "sistema".
In ogni caso, risultati veramente epocali.
Milano e Napoli sono sugli scudi, ma penso che le vittorie del centrosinistra a Cagliati e Trieste, città tradizionalmente di destra, valgano almeno altrettanto. (... e posso fare una piccola menzione anche per la mia Pordenone, dove il centrosinistra anomalo che governa la città da dieci anni si è cofnermato, nonostante la netta predominanza del centrodestra in tutte le altre competizioni recenti?)
Attenzione, però.
Secondo me non sono, o non sono soltanto, vittorie del centrosinistra, in senso classico.
Da un lato, perché prima ancora, come ha detto bene Viserion, sono evidenti sconfitte del centrodestra, di Berlusconi e dei suoi candidati, non a caso definiti "deboli" da lui stesso: la campagna delirante di Milano e l'autolesionismo evidente di Trieste (un candidato del PDL, uno della Lega, uno del centrodestra civico, uno dell'UDC separata dal terzo polo...), che avevo già denunciato, hanno avuto una buona parte in questo risultato.
Dall'altra, soprattutto a Napoli e Milano, credo si tratti di vittorie di De Magistris e di Pisapia, candidati tutt'altro che organici (neanche all'interno dei partiti che li hanno messi sugli scudi) e molto molto civici.
Secondo me è anche una sconfitta dei partiti, nella loro struttura tradizionale e nel loro modo di selezionare la classe dirigente - non a caso il centrodestra comincia a parlare di primarie, chissà se mai le farà " /> Ma non ci sono solo le primarie, visto che a Napoli non ci sono state (o meglio, stendiamo un velo pietoso su quelle che ci sono state), e a Torino e a Trieste ci sono state ma con un'esito già scritto.
Va sottolineato inoltre (ma andrebbe verificato dati alla mano, come sono sicuro Lord Beric farà sul suo blog) che c'è stata una larga disaffezione dal centrodestra, ma non ci sono stati più voti per il centrosinistra: come altre volte in passato, questa volta gli elettori di centrosinistra si sono mobilitati, e quelli di centrodestra sono stati a casa.
Le dinamiche dell'affluenza sono tali che difficilmente questo fenomeno si potrà ripetere alle politiche: come voteranno allora quelli che ora hanno dimostrato di essersi stufati di Silvio B. ma non hanno ancora trovato una nuova casa?
Asso pigliatutto cercasi
Affatto.Quel post è una st****ata.Punto.Sono il solo a trovare delirante questo post?
Lo dico da potenziale elettore del M5S:penso siamo arrivati al punto in cui il movimento è diventato migliore di colui che l'ha ispirato.E penso che,nel momento in cui questo voler essere per forza e costantemente "altro" da tutto il resto porterà a perdere l'occasione di attuare qualche cambiamento concreto,molti ragazzi inizieranno ad allontanarsi da Beppe e da questo suo modo di fare.
Non posso che quotare uno dei commenti al post:
Nessuna delle persone con un minimo di cervello sta festeggiando la fine dei problemi di Milano o di Napoli. Nessuno canta "sia lode al trionfatore" se capisce quanto siano radicati i problemi di questo paese.
Ma dico io.. ci consentirai un minuto di sano godimento nel poter assistere al tramonto di un ventennio di questo schifo?
E' ovvio che la strada davanti a noi è fin troppo lunga e tutta in salita. Il Movimento deve rimanere focalizzato e a rompersi il c**o. Il giorno che finiamo noi al ballottaggio, andremo a votare di conseguenza. Fino ad allora, si lavora con pazienza e si continua a costruire.
Quando fai così Beppe ti darei un cazzotto in testa. Finiscila,mi sembri un vecchio rinc****onito.
Io mi bevo un bicchiere alla salute del mio paese. Poi mi rialzo in piedi e rincaro la dose!
Sono il solo a trovare delirante questo post?
Beh, io sono d'accordo, ma lo trovo anche del tutto in linea con il personaggio. Ha paura (a torto, secondo me) che si smetta a parlare di lui e qualcuno possa intravedere il cambiamento da un'altra parte, ed allora spara ad alzo zero.
Credo sia troppo dare per scontata la malafede di Grillo. Non vedo neppure il “delirio” (a meno che non considerare “delirio” tutto il Grillo-pensiero).
Il post è coerente con quanto ha sempre affermato: secondo lui, chi rimane vincolato al sistema dei Partiti, dei tanti soldi elargiti ai politici, ai milioni di euro pubblici utilizzati per i rimborsi, ai politici di professione, ecc., va contro la sua idea di “politica dal basso”, senza soldi, con massimo due mandati, e così via.
Poi ricorda quelli che per lui sono errori e storture dei partiti che sostengono Pisapia (e cose per lui sbagliate del passato del neosindaco), e lascia anche margini per ricredersi: “ Se Pisapia fermerà almeno la costruzione mostruosa dell'EXPO 2015 insieme a quella di City Life, chiuderà gli inceneritori, taglierà del 75% gli stipendi degli assessori comunali, mi ricrederò, pensate che lo farà?”
Insomma, si può essere d’accordo o no, però che sotto ci siano soltanto motivi egoistici non è scontato.
Nemmeno io noto il delirio, o meglio non ne noto alcuna maggiorazione rispetto al passato. Grillo si è quasi sempre schierato contro qualcuno e in particolare (ma non soltanto) contro chi ha vinto. Questa volta è toccato a Pisapia. Se avrà torto o ragione di parlare in certi termini penso sia oggettivamente presto per dirlo, almeno in merito alle previsioni.
E noi possiamo dargli il beneficio del dubbio? Personalmente penso di sì, visto che condivido con lui la piena insoddisfazione negli altri schieramenti (quello che non abbiamo in comune è invece l'intolleranza che ho anche nei suoi riguardi).Se Pisapia fermerà almeno la costruzione mostruosa dell'EXPO 2015 insieme a quella di City Life, chiuderà gli inceneritori, taglierà del 75% gli stipendi degli assessori comunali, mi ricrederò, pensate che lo farà?
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Sono il solo a trovare delirante questo post?
Beh, io sono d'accordo, ma lo trovo anche del tutto in linea con il personaggio. Ha paura (a torto, secondo me) che si smetta a parlare di lui e qualcuno possa intravedere il cambiamento da un'altra parte, ed allora spara ad alzo zero.
Credo sia troppo dare per scontata la malafede di Grillo. Non vedo neppure il “delirio” (a meno che non considerare “delirio” tutto il Grillo-pensiero).
Il post è coerente con quanto ha sempre affermato: secondo lui, chi rimane vincolato al sistema dei Partiti, dei tanti soldi elargiti ai politici, ai milioni di euro pubblici utilizzati per i rimborsi, ai politici di professione, ecc., va contro la sua idea di “politica dal basso”, senza soldi, con massimo due mandati, e così via.
Poi ricorda quelli che per lui sono errori e storture dei partiti che sostengono Pisapia (e cose per lui sbagliate del passato del neosindaco), e lascia anche margini per ricredersi: “ Se Pisapia fermerà almeno la costruzione mostruosa dell'EXPO 2015 insieme a quella di City Life, chiuderà gli inceneritori, taglierà del 75% gli stipendi degli assessori comunali, mi ricrederò, pensate che lo farà?”
Insomma, si può essere d’accordo o no, però che sotto ci siano soltanto motivi egoistici non è scontato.
Ritengo Grillo in malafede perché:
- Grillo non fa autocritica. Mai. Prima delle elezioni aveva accusato destra e sinistra di inciucio, dicendo che si erano messe d'accordo per spartirsi Torino e Milano. Si poteva intuire l'assenza di inciuci per il fatto che il PdL a Torino aveva candidato un giovane molto brillante e che la scelta di Pisapia a Milano sicuramente non era fatta per perdere, se non altro perché non l'avevano fatta i partiti. Ma tant'è, Grillo aveva detto che l'inciucio era stato fatto. Peccato che non sia andata così. Grillo non se l'è sentita di ritrattare la sua dichiarazione dell'altra settimana? Le proposte di ravvedimento non devono rimanere solo sulla carta, quindi mi aspettavo che Grillo dicesse "mi sono sbagliato, non c'è stato nessun inciucio, le candidature non erano state fatte per mantenere lo status quo". Invece non lo ha detto, ha detto che anzi ha trionfato "il sistema", che Pisapia fa parte del sistema, malgrado ciò contraddicesse la sua dichiarazione precedente in quanto prima aveva definito organica al sistema la spartizione delle poltrone di sindaco tra le coalizioni.
- Grillo agita le acque pretendendo dagli altri quello che non pretende dai suoi. Grillo chiede a Pisapia di tagliare del 75% lo stipendio di sindaco e assessori, ma gli va bene che Calise, consigliere comunale, se lo autotagli solo del 20%. Come mai? Un consigliere comunale prende così tanto meno di un assessore da giustificare una simile disparità di trattamento? O gli va bene quello che fanno i suoi e allora sarà contento se Pisapia li taglierà del 20% senza pretendere il 75%, oppure vuole proprio il 75% e allora dovrebbe criticare anche Calise. Usare due pesi e due misure è intellettualmente scorretto e offensivo.
- Grillo si rifiuta di vedere quello che buono fanno gli altri. La nuova giunta di Bologna è stata giudicata molto positiva - la migliore da almeno vent'anni - da parecchi analisti politici. OK, solo analisi sulla fiducia, bisogna vederla alla prova dei fatti. Bene. Il primo provvedimento di Merola come sindaco è stato l'abolizione dei pass auto per i politici nella ZTL cittadina. Esattamente un punto del programma del M5S felsineo. Visto che Grillo dice che il M5S non è un partito ma è la coscienza degli italiani, dovrebbe dispensare critiche ed elogi in maniera equilibrata e onesta. Invece nemmeno una parola su questo tema.
- Grillo esprime giudizi che non stanno né in cielo né in terra. Qual è la "colpa" del neosindaco di Milano? Essere stato avvocato* di De Benedetti. In che modo questa è una colpa? Un rapporto di lavoro è una colpa in qualche modo? Per essere duri e puri cosa dovevano fare? Pisapia doveva dire a De Benedetti "guarda, tu hai ragione, io credo che Berlusconi ti abbia scippato Mondadori corrompendo un giudice, ma visto che sei del PD non ti rappresento in tribunale"? " /> No, ma per favore, leggete quello che scrive Grillo. Grillo scrive che poiché Pisapia ha rappresentato De Benedetti come suo avvocato e poiché De Benedetti ha la tessera del PD, allora Pisapia fa parte del medesimo "sistema" di coloro che hanno mantenuto in vita Berlusconi per diciott'anni. Veramente un pessimo metro di giudizio. Poteva studiarsi la carriera di Pisapia come parlamentare e valutare di conseguenza il suo comportamento come politico, e invece se ne esce con questo giudizio secondo me del tutto folle.
*: Tra l'alto nel caso del Lodo Mondadori, il che vuol dire che è anche a causa di Pisapia - se la sentenza verrà confermata - che il futuro del panorama dei media in Italia subirà mutamenti, con la creazione di un terzo polo televisivo e/o con la messa sul mercato quantomeno di Einaudi.
Di sicuro, tenta di spingere per la rottura totale, e la costruzione di qualcosa di diverso (utopistico?). In questo senso, in effetti, va avanti come un tir, cercando di spazzare via tutto (anche il poco di positivo che potrebbe esserci), e di forzare l'equiparazione tra tutte le forze politiche. Magari è veramente convinto che questo "vento di novità" sia fasullo, e teme che la gente creda a questo "falso nuovo" e abbandoni il "vero nuovo" del Movimento 5 stelle.
E' vero che aveva detto che avrebbe vinto la Moratti e che era tutto organizzato, e non ha ritrattato. Di cose sbagliate ne ha dette tante negli anni (mi ricordo che anni fa attaccava internet!). Però, molte potrebbero essere soltanto esagerazioni di situazioni veritiere.
Il fatto che Pisapia fosse l'avvocato di De Benedetti, credo lo abbia sottolineato per mostrare come non sia un "uomo nuovo" (nel senso che vorrebbe lui, cioè "cittadino qualunque"), ma un personaggio ben inserito nel "sistema".
Penso che le domande importanti siano: 1) questo modo di fare è legato a un fine egoistico, o agisce così per raggiungere un obiettivo che pensa positivo per gli italiani? 2) a parte la questione della visibilità, quanto il movimento 5 stelle è legato alla figura di Grillo?
Diciamo che una volta ci scappavano un paio di str***ate in mezzo a parecchie cose giuste....ultimamente la tendenza si è invertita.... " />- Grillo non fa autocritica. Mai. Prima delle elezioni aveva accusato destra e sinistra di inciucio, dicendo che si erano messe d'accordo per spartirsi Torino e Milano. Si poteva intuire l'assenza di inciuci per il fatto che il PdL a Torino aveva candidato un giovane molto brillante e che la scelta di Pisapia a Milano sicuramente non era fatta per perdere, se non altro perché non l'avevano fatta i partiti. Ma tant'è, Grillo aveva detto che l'inciucio era stato fatto. Peccato che non sia andata così. Grillo non se l'è sentita di ritrattare la sua dichiarazione dell'altra settimana? Le proposte di ravvedimento non devono rimanere solo sulla carta, quindi mi aspettavo che Grillo dicesse "mi sono sbagliato, non c'è stato nessun inciucio, le candidature non erano state fatte per mantenere lo status quo". Invece non lo ha detto, ha detto che anzi ha trionfato "il sistema", che Pisapia fa parte del sistema, malgrado ciò contraddicesse la sua dichiarazione precedente in quanto prima aveva definito organica al sistema la spartizione delle poltrone di sindaco tra le coalizioni.
Ma non è un po prestino per fare i conti in tasca a consiglieri ed assessori..... " /> ....li hanno eletti solo l'altro ieri... " />Grillo agita le acque pretendendo dagli altri quello che non pretende dai suoi. Grillo chiede a Pisapia di tagliare del 75% lo stipendio di sindaco e assessori, ma gli va bene che Calise, consigliere comunale, se lo autotagli solo del 20%. Come mai?
Vero....e ribadisco che questa è la critica peggiore che muovo all'atteggiamento di Grillo.A me di fare la parte del "duro-e-puro-che-non-fa-alleanze-con-nessuno-perchè-i-partiti-fanno-tutti-schifo" mi interessa fino a un certo punto...è un aspetto secondario del M5S.Mi interessano moltissimo,invece,le proposte concrete che hanno reso questo movimento davvero alternativo:il Wi-Max,l'edilizia sostenibile,una nuova concezione dello sviluppo urbanistico e della mobilità cittadina,alcune riforme istituzionali...- Grillo si rifiuta di vedere quello che buono fanno gli altri. La nuova giunta di Bologna è stata giudicata molto positiva - la migliore da almeno vent'anni - da parecchi analisti politici. OK, solo analisi sulla fiducia, bisogna vederla alla prova dei fatti. Bene. Il primo provvedimento di Merola come sindaco è stato l'abolizione dei pass auto per i politici nella ZTL cittadina. Esattamente un punto del programma del M5S felsineo. Visto che Grillo dice che il M5S non è un partito ma è la coscienza degli italiani, dovrebbe dispensare critiche ed elogi in maniera equilibrata e onesta. Invece nemmeno una parola su questo tema.
Se ci sono esponenti che (sopratutto a livello locale) si impegnano a voler realizzare uno o più di questi punti,non mi va di perdere l'opportunità solo per poter giocare "a chi ce l'ha più puro "
Di sicuro, tenta di spingere per la rottura totale, e la costruzione di qualcosa di diverso (utopistico?). In questo senso, in effetti, va avanti come un tir, cercando di spazzare via tutto (anche il poco di positivo che potrebbe esserci), e di forzare l'equiparazione tra tutte le forze politiche. Magari è veramente convinto che questo "vento di novità" sia fasullo, e teme che la gente creda a questo "falso nuovo" e abbandoni il "vero nuovo" del Movimento 5 stelle.
E' vero che aveva detto che avrebbe vinto la Moratti e che era tutto organizzato, e non ha ritrattato. Di cose sbagliate ne ha dette tante negli anni (mi ricordo che anni fa attaccava internet!). Però, molte potrebbero essere soltanto esagerazioni di situazioni veritiere.
Ma è un po' quello che fanno tutti i partiti... ciascuno si propone come l'unico salvatore della patria, no? La novità di Grillo non doveva essere quella di non manipolare la realtà, di non forzare gli eventi per piegarli alla pubblicità del partito? E invece a me pare proprio che si sia comportato esattamente come chi dice di disprezzare.
Il fatto che Pisapia fosse l'avvocato di De Benedetti, credo lo abbia sottolineato per mostrare come non sia un "uomo nuovo" (nel senso che vorrebbe lui, cioè "cittadino qualunque"), ma un personaggio ben inserito nel "sistema".
Quindi scusa, pensi che aver assistito De Benedetti nella sua professione di avvocato renda Pisapia, come dice Grillo, parte del "sistema"?
Se si scoprisse che Bugani, il candidato cinque stelle di Bologna fotografo di professione, era stato assunto da Prodi per le foto del matrimonio del nipote (per dire) anche Bugani sarebbe parte del "sistema"?
A me la valutazione sul rapporto di lavoro sembra un metro di giudizio ridicolo. Se Grillo deve trovare un simile pretesto per definire Pisapia parte del "sistema" non riesco a ritenerlo credibile, e anzi la mia impressione è che sia un attacco del tutto pretestuoso.
1) questo modo di fare è legato a un fine egoistico, o agisce così per raggiungere un obiettivo che pensa positivo per gli italiani?
Grillo batte sempre sui programmi. Bene. Se non avesse fini egoistici non dovrebbe avere problemi a far risaltare il buono che fanno gli altri, così come - giustamente - fa risaltare quello che sbagliano a fare. Invece lavora a senso unico, e in questo per me pecca di onestà intellettuale, cercando di presentare il M5S come unico salvatore della patria sulla base di argomentazioni incomplete. Esattamente come fanno tutti gli altri partiti, ma Grillo in teoria ha la pretesa di offrire qualcosa di più.
2) a parte la questione della visibilità, quanto il movimento 5 stelle è legato alla figura di Grillo?
Sul logo del MoVimento 5 Stelle campeggia "beppegrillo.it".
L'unica tipologia di manifesto elettorale del MoVimento che ho visto a Torino era un primissimo piano di Grillo.
Ai comizi dei candidati (almeno di quelli principali, vedi Bologna) è sempre in prima linea sul palco. Anzi, diciamo che sono spettacoli di Grillo a cui incidentalmente partecipano i candidati del MoVimento, visti gli spazi e i tempi...
La realtà, almeno per me che la vedo da fuori, è quella di un M5S che sfrutta al meglio la popolarità di Grillo per farsi conoscere e votare usando il suo nome, il suo sito, il suo volto e la sua comicità, salvo poi dissociarsi unicamente nei passaggi che non fanno comodo.
Più che altro bisognerebbe capire cosa vuol fare davvero Grillo. Anche Bossi all'inizio voleva spaccare tutto e poi ha finito per essere inglobato dal sistema. Lo stare da soli, duri e puri funziona all'inizio ma poi se non usi il consenso che hai acquisito tutto rimane molto fine a sè stesso. Prendersi un 3-4-5-6-7% e poi non utilizzarlo, non stringere alleanze alla lunga fa capire all'elettore che il voto dato al M5S è inutile. Ma analogamente aderire in pianta stabile a uno degli schieramenti in campo provocherebbe l'accusa di aver tradito gli ideali tradizionali del movimento. E' un rebus difficilmente scioglibile ma che penso vada affrontato prima o poi.
Certo Grillo può anche scommettere tutto sul fallimento del sistema che gli permetterebbe così di infilarsi nel vuoto creato. Ma l'azzardo è praticabile? E poi è davvero auspicabile il crollo del sistema (sempre che esista un "Sistema" vero e proprio, cosa a cui non credo nella maniera più assoluta)? Il crollo della Prima Repubblica da molti era visto come una vera e propria liberazione, ma poi è arrivato Berlusconi.
Sono comunque contento che Pisapia si sia da subito smarcato da Vendola, che il giorno della vittoria aveva fatto un discorso arrogante e pretenzioso, quasi a voler mettere il cappello sulla vittoria di Milano.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Più che altro bisognerebbe capire cosa vuol fare davvero Grillo. Anche Bossi all'inizio voleva spaccare tutto e poi ha finito per essere inglobato dal sistema. Lo stare da soli, duri e puri funziona all'inizio ma poi se non usi il consenso che hai acquisito tutto rimane molto fine a sè stesso. Prendersi un 3-4-5-6-7% e poi non utilizzarlo, non stringere alleanze alla lunga fa capire all'elettore che il voto dato al M5S è inutile. Ma analogamente aderire in pianta stabile a uno degli schieramenti in campo provocherebbe l'accusa di aver tradito gli ideali tradizionali del movimento. E' un rebus difficilmente scioglibile ma che penso vada affrontato prima o poi.
Certo Grillo può anche scommettere tutto sul fallimento del sistema che gli permetterebbe così di infilarsi nel vuoto creato. Ma l'azzardo è praticabile? E poi è davvero auspicabile il crollo del sistema (sempre che esista un "Sistema" vero e proprio, cosa a cui non credo nella maniera più assoluta)? Il crollo della Prima Repubblica da molti era visto come una vera e propria liberazione, ma poi è arrivato Berlusconi.
Sono comunque contento che Pisapia si sia da subito smarcato da Vendola, che il giorno della vittoria aveva fatto un discorso arrogante e pretenzioso, quasi a voler mettere il cappello sulla vittoria di Milano.
Infatti, la scelta è difficile, anche perchè se continua col "tutto o niente", sarà niente.
L'idea dovrebbe essere quella di entrare nel sistema, senza corrompere lo spirito del Movimento, per cambiarlo dall'interno.
Che un "sistema" nella politica italiana esista, mi sembra appurato: consiste nella volontà comune di rafforzare i privilegi della classe politica, di privilegiare le scelte politiche che portino soldi nella politica, il creare un professionismo politico, il lasciar penetrare in Parlamento e nei posti chiave dei pregiudicati (e aiutarli in altre sedi: vedi gli indulti), il tagliare il legame tra rappresentante e rappresentato ecc.
Anche il bipartitismo accusatorio è una piaga, perchè porta a continui ribaltoni, e permette ad ogni governo di rimanere inerte, accusando l'altra parte di avergli lasciato la patata bollente, per poi scaricargliela di nuovo la volta successiva.
Inoltre, come tutti sanno, la sinistra, pur avendone più volte l'occasione, non ha mai fatto niente per tamponare le falle del Berlusconismo, e questo ha senso soltanto pensando a un sistema che permetta a tutti di avvantaggiarsi di ciò.
Quello di Berlusconi non era un vero cambiamento, perchè a livello di strutturazione politica non c'era un cambiamento, ma si parlava soltanto di un ricambio delle persone.
Come se ne parla ora. Presto vedremo se questa "novità" esisterà davvero, o se sono soltanto parole.
Nel caso dell'idea di Grillo, una diversa costruzione della struttura politica ci sarebbe davvero. Se poi sia una cosa concretamente attuabile e positiva per cittadini, non è dato sapere.
Allora gente, visto che ci siamo messi un po' tutti a parlarne mi sembrava evidente il bisogno di dare uno spazio tutto suo all'argomento. Nella scelta dei post da spostare ho preso quelli nei quali si parlava esclusivamente o in netta predominanza di Grillo e del suo partito. Adesso potete, possiamo sviscerare l'argomento senza restrizioni riguardanti le sole elezioni milanesi.
Buona continuazione.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Il problema è che quando si ha un seguito come il suo non ci si può permettere di fare sparate simili, oltretutto non ammettendo l'errore (esplicitamente: "Ho sbagliato qui e qui"); vogliamo ricordare l'AIDS che potrebbe essere una bufala? La Biowashball? Eolo? I telefonini cuoci-uova (ottimo modo per generare panico ingiustificato)? Vogliamo ricordare le sparate che ha fatto?E' vero che aveva detto che avrebbe vinto la Moratti e che era tutto organizzato, e non ha ritrattato. Di cose sbagliate ne ha dette tante negli anni (mi ricordo che anni fa attaccava internet!). Però, molte potrebbero essere soltanto esagerazioni di situazioni veritiere
Parla di cose che non conosce, fa sparate assurde, non ammette di sbagliare, perché no, lui ha ragione; che affidabilità può avere, una persona simile? Non fa politica, fa demagogia.
Grillo ha una visibilità grandissima, e ne abusa; quindi no: se voleva porsi come una figura positiva nella negatività della politica, ha fallito alla grande.
Se accettasse una simile idea sparate come quella contro Pisapia diventerebbero ancora piú assurde.L'idea dovrebbe essere quella di entrare nel sistema, senza corrompere lo spirito del Movimento, per cambiarlo dall'interno
Il personaggio Grillo è controverso. Ma soffermarsi soltanto sulla persona potrebbe essere restrittivo: sia perchè, tra le idee e i comportamenti sbagliati, in questo potrebbe esserci del giusto, sia perchè (ufficialmente) Grillo non dirige il Movimento, e non sceglie i candidati, ma si presta soltanto come cassa di risonanza mediatica.
Dunque, oltre che sul comico, bisognerebbe discutere sul senso del Movimento 5 stelle in sè, sugli scopi e i programmi.
Da quello che ho capito, l'idea nel lungo periodo, sarebbe quella di sostituire il sistema attuale dei Partiti, con una rappresentatività più diretta (che amministrino cittadini non coinvolti nei soliti giri di potere, che non superino le due legislature per permettere il ricambio ed evitare il formarsi di grumi di potere, che ricevano stipendi come impiegati medi, ecc.).
Nel breve periodo, lo scopo principale consiste nel far entrare propri rappresentanti come consiglieri nei Comuni e nelle Province, allo scopo di portare a conoscenza dei cittadini, tramite il web, ogni azione compiuta dalle giunte. L'altro scopo, ovviamente, è quello di stimolare le amministrazioni e provare ad applicare qualche punto del loro programma.
Quindi, piuttosto che farsi domande sui monologhi di Grillo e sui modi, forse bisognerebbe chiedersi se le idee del Movimento, sul breve e sul lungo periodo siano concretamente realizzabili o utopistiche, positive o negative.
Soltanto? Nel momento in cui ti rifai a una persona, oltretutto senza distanziarti ma magari appoggiando le sue posizioni, "soltanto una cassa di risonanza" perde di significato: si rifanno a lui, lo portano nei loro eventi, non si distaccano e appoggiano ciò che dice. Non ha quindi senso giudicare il programma senza considerare l'uomo-simbolo di chi quel programma lo porta.soffermarsi soltanto sulla persona potrebbe essere restrittivo: sia perchè, tra le idee e i comportamenti sbagliati, in questo potrebbe esserci del giusto, sia perchè (ufficialmente) Grillo non dirige il Movimento, e non sceglie i candidati, ma si presta soltanto come cassa di risonanza mediatica
Inoltre, non ho mai negato che tra le sparate assurde ci possa essere qualcosa di giusto, ma a fronte di simili sparate perde ogni credibilità: come faccio a fidarmi di quello che dice, visto che ha dimostrato piú volte di parlare di ciò che non conosce? Di dire una cosa e il suo contrario? Di non ammettere i propri errori? Di non ammettere i meriti altrui? Se lui vuole ottenere una cosa e un altro la ottiene, è un bene; se è un male, allora gl'interessava non il raggiungimento di quella cosa, ma la pubblicità che derivava dal dire di volerla raggiungere.
Farsi domande sulle posizioni assunte da Grillo è imprescindibile, nel valutare una realtà che si lega cosí strettamente a lui, finché tale realtà non si distaccherà esplicitamente e totalmente da lui; io posso chiedermi tutto quello che voglio sulla validità delle idee, ma non ha senso farlo come se Grillo fosse un signor nessuno senza nessun legame con quelle idee.piuttosto che farsi domande sui monologhi di Grillo e sui modi, forse bisognerebbe chiedersi se le idee del Movimento, sul breve e sul lungo periodo siano concretamente realizzabili o utopistiche, positive o negative