Cosa pensate dell'azione della Maggioranza (e di parte dell'Opposizione?) per sabotare i referendum?
Il referendum sul nucleare che si vorrebbe eliminare, con la già manifestata volontà di riaffrontare la questione poco dopo, vi sembra una truffa ai danni dei cittadini?
La motivazione ufficiale per non far votare i cittadini è che "ora ci sarebbe l'emotività per i fatti del Giappone". E' giusto che un Governo tolga il diritto di voto, decidendo quale sia la posizione "emotiva" e la capacità di giudizio del popolo?
Peraltro, a poco più di un mese dal voto, ancora non è possibile sapere quanti saranno i quesiti referendari.
La RAI fa firmare agli artisti una liberatoria che vieta di parlare del Referendum: non deve essere accennato, neppure per stimolare i cittadini ad effettuare il loro diritto/dovere di voto. Anche al concerto del 1 maggio, gli artisti sul palco hanno dovuto firmare tale liberatoria.
Da sempre, l'obiettivo di chi vuol far fallire il voto abrogativo nei referendum, punta al non raggiungimento del quorum. Anche in questo caso, la strategia è questa: impedire che i cittadini vengano informati, e non si rechino alle urne.
Molti sono d'accordo sul fatto che Berlusconi sarebbe anche disposto a sacrificare il nucleare e l'acqua, pur di far saltare il quorum e impedire che gli italiani votino contro il legittimo impedimento (pare che gli italiani interessati al nucleare siano molti di più di quelli interessati al legittimo impedimento).
L'ignoranza trionferà anche stavolta?
La RAI fa firmare agli artisti una liberatoria che vieta di parlare del Referendum: non deve essere accennato, neppure per stimolare i cittadini ad effettuare il loro diritto/dovere di voto
Leggevo che il 4 Maggio è arrivato il regolamento che gestisce proprio come affrontare l'argomento sui canali RAI, "Approvato con i voti favorevoli di maggioranza e opposizione, e l’unico voto contrario del radicale Beltrandi, il quale ribadisce come in realtà esso contenga molti limiti alla partecipazione al dibattito" (però, quel referendum è "l’applicazione di quello già esistente sulla par condicio in periodo elettorale ai prossimi referendum").
LA REPUBBLICA:
Acqua, nuova mossa del governo
un'Authority contro il referendum
L'iniziativa per "isolare" il quesito sul legittimo impedimento. L'esecutivo spiega: "Un regolatore indipendente sulla gestione ai privati"di SILVIO BUZZANCA
ROMA - Il governo, dopo quello sul nucleare, tenta di "depotenziare" anche i due referendum sull'acqua e rendere inoffensivo quello sul legittimo impedimento. La mossa di Palazzo Chigi passa attraverso una norma inserita nel "decreto sviluppo economico", approvato ieri, che crea l'Autorità per l'acqua. Una novità che i comitati promotori dei quesiti hanno subito denunciato come "una farsa ideata al solo scopo di delegittimare il voto popolare". Con Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, sicuro che "i referendum si faranno lo stesso nonostante i ladri di democrazia siano tornati in azione".
La nascita dell'Autorità per l'acqua è stata annunciata da Giulio Tremonti, ma è toccato a Stefania Prestigiacomo chiarire gli scopi del nuovo organismo. "Era necessario completare la riforma creando un organismo di controllo forte. Ci saranno più garanzie per cittadini e per l'ambiente, più poteri regolatori sulle tariffe e sanzionatori per perseguire ogni possibile abuso", ha spiegato il ministro dell'Ambiente.
REFERENDUM, L'APPELLO DEI GIURISTI 1
Il senso vero dell'operazione l'ha chiarito però Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico. "La decisione del governo - ha spiegato il membro del governo - testimonia che ci muoviamo nel solco del principio di sussidiarietà: acqua come bene pubblico, regolazione indipendente, gestione in concorrenza e investimenti. Il referendum non sarà superato legalmente ma lo sarà nei fatti".
Dunque in questo caso, al contrario del quesito sul nucleare, l'obiettivo non sembra impedire il voto sul referendum con una nuova norma. La tattica è, invece, creare confusione nell'opinione pubblica, lanciando il messaggio che recarsi alle urne è inutile perché il governo è già intervenuto.
Mossa che, a sentire i sondaggisti sentiti da "il manifesto", sembra vincente. Ora come ora il quorum ai referendum è in forte dubbio. Effetto dell'oscuramento mediatico della vicenda e del passare del tempo dall'incidente nucleare di Fukushima. Tuttavia, se la Cassazione decidesse di ammettere il quesito sul nucleare, il quorum potrebbe tornare alla portata dei referendari.
Serve tuttavia molta informazione in tv. Ma su questo terreno quella che mercoledì sembrava una vittoria del fronte referendario, l'approvazione del regolamento tv da parte della Vigilanza sulla Rai, si è trasformata in un boomerang. Antonio Di Pietro, ieri, si è accorto che le norme approvate stabiliscono "che la trasmissione delle tribune televisive e radiofoniche riservate ai referendum e nonché dei messaggi autogestiti debba iniziare a partire dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale".
Così, denuncia Di Pietro, ci sarebbe una perdita di altre due settimane di informazione. E al 16 maggio slitterebbero anche gli spot su quando e come si vota. Della cosa si è accorto anche Marco Beltrandi, radicale eletto nel Pd, che ha votato no al regolamento. Beltrandi spiega che lo slittamento degli spot informativi al 16 maggio è frutto dell'approvazione di emendamento del Pdl che era stato riformulato proprio su quell'aspetto. Quanto basta all'Idv per chiedere l'immediata riconvocazione della Vigilanza e l'annuncio di un immediato ricorso al Tar.
NOTIZIA IMPORTANTE: Il referendum sul nucleare si farà
Speriamo che l'effetto Fukushima non sia già svanito e che spinga a recarsi alle urne abbastanza persone da raggiungere il quorum.
L'affanno con cui gli uomini del PDL ripetono che il referendum non è un voto politico, fa ben sperare.
Domanda. Un eventuale si nel referendum sul nucleare, bloccherebbe le porte anche alla costruzione di centrali nucleari di IV generazione e/o a fusione?
Sono abbastanza convinto che voterò SI al referendum sul legittimo impedimento e NO a quello sul nucleare. Sono molto incerto invece riguardo a quelli sull'acqua. Di norma le privatizzazioni mi trovano abbastanza d'accordo e in questo caso si tratterebbe solo di privatizzare la gestione dell'acqua e non l'acqua stessa, ma vorrei comunque saperne di più. Se fossi ancora incerto potrei votare scheda bianca ai quesiti sull'acqua perchè comunque non mi va di usare l'astensione per farli fallire.
Penso che l'affluenza sarà più alta del solito, ma non tale da far scattare il raggiungimento del quorum. Prevedo un 40-45% di affluenza.
PS.: quando dico SI e NO mi riferisco ovviamente all'abrogazione della legge in esame
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Domanda. Un eventuale si nel referendum sul nucleare, bloccherebbe le porte anche alla costruzione di centrali nucleari di IV generazione e/o a fusione?
Certo
io voterò Sì (abrogare) il nucleare, perchè non siamo capaci di gestire la spazzatura, figuariamoci le scorie nucleari.
Slogan esagerati a parte, in questo momento le strutture statali mi sembrano effettivamente in uno stato abbastanza confusionale (vari scandali della protezione civile, grandi opere proclamate ma che non vanno avanti, ricostruzione dell'aquila fatta alla stracaxxo ecc.) e imbarcarsi in una operazione come il nucleare, che richiede grande serietà responsabilità, mi sembra un po' rischioso.
E se fare le cose alla carlona può anche essere tollerabile con la stragrande maggioranza delle cose, con il nucleare non lo è.
voterò Sì anche per l'acqua, perché economicamente è una sciocchezza(qui sono semplici nozioni di matematica-economia) privatizzare la gestione beni come l'acqua. Ne resentirà sia l'efficenza che la qualità.
Anche qui: se i treni di mer*a posso sopportarli, l'acqua è troppo importante.
Per il legittimo impedimento forse voterò No, per semplice cinismo: tanto il Berlusca il modo per svicolare lo trova sempre, è troppo potente. Se gli togli il legittimo impedimento un'altro modo per restare impunito lo trova. Al 101%. Quindi tanto vale prenderne atto, lasciarlo tranquillo e sperare che faccia qualcosa di diverso invece di continuare a cercare nuovi espedienti pararsi le chiappe.
Vivessi in un altro Stato (o anche nell'Italia di 15-20 anni fa) probabilmente voterei l'esatto contrario, ma il ultimamente il nostro Stato mi sembra un po' troppo mafioseggiante-clientelarista e dotato di una classe dirigente scarsotta... insomma non mi smebra ci siano le condizioni adatte affinché riforme di questa portata e a così alto impatto siano condotte in porto senza conseguenze negative.
Domanda. Un eventuale si nel referendum sul nucleare, bloccherebbe le porte anche alla costruzione di centrali nucleari di IV generazione e/o a fusione?
Certo
Nonostante che le centrali di IV generazione non dovrebbero produrre scorie di lungo termine e quelle a fusione non ne producono proprio?
Bella martellata sui gioielli di famiglia.
Eventuali fonti in merito?
Andrò a votare, ed ovviamente voterò 4 SI!
Gil Galad - Stella di radianza
Domanda. Un eventuale si nel referendum sul nucleare, bloccherebbe le porte anche alla costruzione di centrali nucleari di IV generazione e/o a fusione?
Certo
Nonostante che le centrali di IV generazione non dovrebbero produrre scorie di lungo termine e quelle a fusione non ne producono proprio?
Bella martellata sui gioielli di famiglia.
Eventuali fonti in merito?
Che io sappia, non esiste nessuna distinzione rispetto alle tipologie di centrali.
In ogni caso, dovessero passare i "sì", tra 5 anni sarebbe possibile riproporre la questione.
Nonostante che le centrali di IV generazione non dovrebbero produrre scorie di lungo termine e quelle a fusione non ne producono proprio?Bella martellata sui gioielli di famiglia.
Quando e se inventeranno la fusione nucleare,eventualmente ri-esamineremo la questione ^_^
Inventata è inventata da tempo. In California stanno realizzando la prima centrale che dovrebbe essere in grado di ottenere un guadagno d'energia dalla fusione.