Sicuramente andrò a votare.
Vorrei però lanciare una provocazione: é giusto che si faccia votare alla gente (con una cultura bassa/media o alta che sia) sul nuclerare considerando che la maggior parte delle persone non ha la minima idea di cosa sia? (non sto dicendo che non sanno cosa sia il nucleare, capiamoci....). Ho parlato con diversi amici che parlavano convintissimi di votare si e non avevano assolutamente alcun tipo di conoscenza scientifica in merito! Fa molto "Abbasso Fukushima e Chernobyl" >_>
Detto questo penso che voterò SI nel punto riguardante il nucleare, per il semplice fatto che il programma, una volta realizzato, risulterebbe già vecchio, e perchè la gestione delle centrali nucleari nel nostro paese mi metterebbe alquanta paura. :wacko:
Ho parlato con diversi amici che parlavano convintissimi di votare si e non avevano assolutamente alcun tipo di conoscenza scientifica in merito! Fa molto "Abbasso Fukushima e Chernobyl"
Uno che conosco ha inoltrato un'email dicendo di votare sí ai referendum perché... altrimenti Berlusconi ci guadagna. Altre argomentazioni: zero.
Piaccia no o, il tifo entra anche in queste cose.
Sicuramente andrò a votare.
Vorrei però lanciare una provocazione: é giusto che si faccia votare alla gente (con una cultura bassa/media o alta che sia) sul nuclerare considerando che la maggior parte delle persone non ha la minima idea di cosa sia? (non sto dicendo che non sanno cosa sia il nucleare, capiamoci....).
E' giusto che il voto politico di una persona consapevole, intelligente, onesta e informata valga quanto quello di una persona ignorante, sciocca, disonesta e disinformata?
Non è giusto, è la democrazia.
Domanda a proposito della privatizzazione della distribuzione dell'acqua. Ma non è che poi salta fuori (o è già saltata fuori) qualche normativa europea per cui la privatizzazione si dovrà fare lo stesso?
La normativa vigente in materia di acqua (quella aggiornata diciamo al 2006) prevede la possibilità di privatizzare il servizio di gestione dell'acqua.
Invece il Decreto Ronchi impone la privatizzazione, salvo eccezioni su cui tornerò tra poco.
Imporre la privatizzazione cosa significa?
Significa che potranno accedere al servizio della gestione della risorsa idrica solo aziende a capitale interamente privato oppure a capitale misto. Nelle aziende di questo secondo tipo la quota privata deve essere pari ad almeno il 40%. Questo implica che tutte le attuali aziende pubbliche oppure miste con capitale privato inferiore al 40% saranno estromesse da qualsiasi gara o appalto se non si adegueranno.
Nel breve termine questo porterà ad una messa sul mercato molto alta di quote delle municipalizzate. Tale messa sul mercato, unita alla frenetica ricerca di un compratore, permetterà la loro collocazione a prezzi bassissimi, con vantaggio per i soliti noti della speculazione finanziaria e svantaggio per le casse degli enti pubblici a cui le aziende appartenevano. Una sorta di aggiotaggio legalizzato, se mi passate il paragone.
Come se non bastasse, entro il 2014 la quota privata dovrà salire almeno al 60%, ed entro il 2016 al 70%, con nuove collocazioni forzate sul mercato e conseguenti svendite.
Quali sono le eccezioni di cui parlavo poco sopra? Il comma 2 dell'art. 15 del Decreto Ronchi ammette la possibilità, per particolari condizioni economiche e/o geografiche, la gestione a capitale pubblico. Cosa significa, tradotto in soldoni? Che lo Stato si terrà le zone economicamente poco convenienti, tipo le Madonie o il Gennargentu, mentre le grandi conurbazioni tipo Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Modena-Bologna e via dicendo finiranno nelle mani dei privati. Uno scorporo peggio che Alitalia.
Infine, il capitolo del profitto. La norma oggetto del referendum consente all'operatore privato il diritto a realizzare un profitto, adeguando le tariffe in tal senso. In particolare, tale operatore non è tenuto in alcun modo ad investire in qualità del servizio per avere diritto al profitto, quindi di fatto sono autorizzate storture tipo alzare le tariffe per ovviare alle perdite idriche oppure alzare le tariffe per rispondere ad un uso più moderato ed ecologicamente sostenibile dell'acqua!
Chi è a favore del NO dice che senza la garanzia di un profitto i privati scapperebbero. Posso dare anche ragione su questo punto, ma quantifichiamo questo profitto. La norma oggetto del referendum prevede il 7%. Ora, pensate un attimo. Quale banca, investimento, bond o altro vi da il 7% con la garanzia assoluta di ottenere tale profitto (perché la gente l'acqua *deve* usarla)? A tassi del genere ci possono arrivare i bond portoghesi o greci, ma senza alcuna garanzia di ripianamento del debito... Perché la legge dovrebbe garantire ai soliti noti una fonte di guadagno così sicura e facile?
Per non parlare poi delle inevitabili storture di questo sistema. Ammettiamo che io sia un privato interessato ad entrare in questo business. Non ho i soldi. Allora cosa faccio? Mi metto d'accordo con una banca, mi faccio fare un prestito agevolato al 4%, e con il mio tasso di guadagno che lo Stato mi fissa al 7% ripago il debito e mi ci faccio anche dei soldi alle spalle degli utenti, dal momento che il mio profitto è garantito senza alcun investimento in contropartita. Si spalanca insomma la porta a speculazioni puramente finanziarie sulla pelle dei cittadini.
La normativa europea citata da Exall, che a quanto riportato dalla Consulta entrerebbe automaticamente in vigore in caso di abrogazione dei passaggi oggetto del referendum, prevede che le gare di appalto siano aperte a tutti i soggetti, quindi anche a quelli a capitale pubblico e misto a maggioranza pubblica che il Decreto Ronchi invece vuole escludere o privatizzare forzosamente.
Terminati i dati mi permetto un commento personale: forzare per legge una privatizzazione di questo genere viola qualsiasi norma di buon senso del liberismo e del liberalismo. Se questa è la rivoluzione liberale promessa dal governo c'è veramente da piangere.
La vergogna del TG1 e del TG2 non ha limiti. :wacko: :wacko: Hanno lanciato dei servizi sui referendum indicando date sbagliate della consultazione il 13 e 14 Giugno anziché il 12 ed il 13. Secondo voi sarà stato un errore casuale o l'avranno fatto intenzionalmente? >_> La risposta per me non può che essere scontata, stanno cercando in tutti i modi di boicottare il raggiungimento del quorum, ma ai giornalisti della Rai è rimasta qualche vertebra o sono totalmente prostrati alla volontà di Berlusconi. E' assolutamente uno schifo, i direttori dei due TG andrebbero sospesi per qualche tempo. Ah! Dimenticavo non siamo negli Stati Uniti, ma in Italia e soprattutto in quella di "Re Silvio".
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=5Prab77OvLs
Gil Galad - Stella di radianza
Voterò
NO al referendum sul nucleare: pur condividendo le preoccupazioni di chi, prima di me, ha scritto che in un Paese come il nostro la gestione delle scorie e la serietà nella costruzione in una zona intensamente sismica è un rischio, penso di dover votare non guardando ai politici attuali, di destra o sinistra che siano, ma guardando a ciò che teoricamente è un bene per il mio Paese ed i miei figli. Non abbiamo fonti di energia, con le rinnovabili (ho i pannelli fotovoltaici, non sono contrario a priori) attualmente forse riesco ad illuminare il Molise; perciò, incrociando le dita, voterò NO.
SI al referendum sulla privatizzazione dell'acqua: sono contrario ad affidare la gestione di beni primari a privati.
NO al referendum sulle tariffe del servizio idrico: spero (che illuso) che un maggior profitto nelle casse dei gestori pubblici si traduca in alcune zone d'Italia in un miglioramento del servizio ed una diminuzione degli sprechi.
SCHEDA BIANCA al referendum relativo al legittimo impedimento:
In un Paese normale B. sarebbe in galera da 15-20 anni.
In un Paese normale la gente dovrebbe indignarsi di una parte di magistratura che opera facendo acqua da tutte le parti, si ghettizzi ogniqualvolta si parla di modificare il "sistema giustizia" e usi il suo potere per scopi politici.
Ergo, siccome questo è un falso problema, i problemi della giustizia sono davvero altri, voterò scheda bianca.
Scheda bianca... è facilmente compilabile a valle ;)
Comunque, il discorso di Lord Beric è convincente. Ho posto il problema dopo che me l'avevano fatto notare.
Adesso, a parte questo, direi che da una parte le bestialità dei tg 1 e 2 spingono nettamente ad andare a votare per mera ripicca, dall'altra le pubblicità della campagna del si e i servizi di tg3 per andare a votare (con tanto di canzoncine sui treni) spingono nettamente verso l'astensione per la stessa ripicca :D
Spero alla fine prevalga il senso civico :D
Sicuramente andrò a votare.
Vorrei però lanciare una provocazione: é giusto che si faccia votare alla gente (con una cultura bassa/media o alta che sia) sul nuclerare considerando che la maggior parte delle persone non ha la minima idea di cosa sia? (non sto dicendo che non sanno cosa sia il nucleare, capiamoci....).
E' giusto che il voto politico di una persona consapevole, intelligente, onesta e informata valga quanto quello di una persona ignorante, sciocca, disonesta e disinformata?
Non è giusto, è la democrazia.
La tua provocazione, Drogon, è legittima ma l'unica risposta possibile è quella di Metamorfo.
Ciononostante, nel caso in questione (referendum abrogativo), l'introduzione del famigerato quorum ha proprio la funzione di "filtro" (se mi passate il termine); per cui chi non ritiene sufficientemente importanti i quesiti o semplicemente ritiene di non possedere la cultura sufficiente a decidere in che modo votare, può tranquillamente _non_ recarsi alle urne.
Piuttosto, i nostri politici fingono di ignorare che il quorum basato sull'attuale numero di aventi diritto al voto iscritti alle liste elettorali non è attendibile e - per questo motivo - tende a falsare i risultati elettorali nel caso in cui il margine di voto per considerare ammissibili i referendum fosse ridotto.
penso di dover votare non guardando ai politici attuali, di destra o sinistra che siano, ma guardando a ciò che teoricamente è un bene per il mio Paese ed i miei figli
Ci sono anche ragioni tecniche a sostenere il sí (non ultimo che il combustibile potrebbe finire prima del fine vita delle centrali), non solo quelle politiche del "Siamo in Italia"; prima di decidere cosa votare, consiglio di approfondire anche quelle (poi liberi di votare no, ovviamente, ma almeno lo si fa con maggiore consapevolezza).
Mi è venuta in mente un'ulteriore cosa relativa al referendum sull'acqua.
In una società pubblica, o comunque in cui la parte pubblica è predominante, il finanziamento viene in parte tramite le tariffe, legate al consumo del bene venduto, in parte grazie alle tasse.
In una società privata o comunque a maggioranza privata, il finanziamento viene dalle tariffe (salvo sussidi statali comunque non garantiti).
Questo cosa significa? Che in una società pubblica parte del servizio viene pagato in maniera proporzionale all'utilizzo, e parte in maniera proporzionale alla ricchezza del cittadino, visto che le tasse seguono il criterio di progressività.
Con la privatizzazione delle società di gestione questo viene a cadere.
Personalmente ritengo che il principio di solidarietà sia un elemento importantissimo della vita sociale, quindi per me questo passaggio è un'ulteriore motivazione per votare SI.
Voterò
NO al referendum sul nucleare: pur condividendo le preoccupazioni di chi, prima di me, ha scritto che in un Paese come il nostro la gestione delle scorie e la serietà nella costruzione in una zona intensamente sismica è un rischio, penso di dover votare non guardando ai politici attuali, di destra o sinistra che siano, ma guardando a ciò che teoricamente è un bene per il mio Paese ed i miei figli. Non abbiamo fonti di energia, con le rinnovabili (ho i pannelli fotovoltaici, non sono contrario a priori) attualmente forse riesco ad illuminare il Molise; perciò, incrociando le dita, voterò NO.
Col nucleare c'è poco da incrociare le dita. Anche solo il dubbio che possa essere gestito male dovrebbe farci tremare. E poi chi ha detto che teoricamente è un bene? Intanto non risolve il problema della dipendenza energetica perché dovremmo comunque importare l'uranio (risorsa esauribile) con ulteriori problemi di sicurezza legati al trasporto di materiali radioattivi. Il concetto di votare a prescindere dalla classe dirigente mi sfugge, è come sposarsi a prescindere dallo sposo, se mi passate la metafora.
SCHEDA BIANCA al referendum relativo al legittimo impedimento:In un Paese normale B. sarebbe in galera da 15-20 anni.
In un Paese normale la gente dovrebbe indignarsi di una parte di magistratura che opera facendo acqua da tutte le parti, si ghettizzi ogniqualvolta si parla di modificare il "sistema giustizia" e usi il suo potere per scopi politici.
Ergo, siccome questo è un falso problema, i problemi della giustizia sono davvero altri, voterò scheda bianca.
Oltre al fatto che le schede bianche in Italia sono manipolabili, che la magistratura usi i suoi poteri per scopi politici è esattamente quello che l'imputato B cerca di farci credere da 17 anni. Ed è ovviamente una balla gigantesca.
Sono contento però che anche chi non la pensa come me vada a votare per dire la sua, anziché scegliere la strada vigliacca dell'astensionismo. Buon voto!
Intanto non risolve il problema della dipendenza energetica perché dovremmo comunque importare l'uranio (risorsa esauribile) con ulteriori problemi di sicurezza legati al trasporto di materiali radioattivi. Il concetto di votare a prescindere dalla classe dirigente mi sfugge, è come sposarsi a prescindere dallo sposo, se mi passate la metafora.
Scusa, non risolvere ma ridurre.
Il concetto di votare a prescindere dalla classe dirigente mi sfugge, è come sposarsi a prescindere dallo sposo, se mi passate la metafora.
L'esempio calza se parli di votazioni politiche. Per quanto riguarda il referendum no; non mi interessa chi ha proposto il referendum, quale governo è attualmente in carica, mi interessa il quesito in sè. anche se dal tono di alcune risposte deduco che sia più importante annullare leggi del governo nemico piuttosto che entrare nel merito dei quesiti referendari.
Oltre al fatto che le schede bianche in Italia sono manipolabili...
Il post di Exall mi aveva infatti fatto dubitare sulla decisione di votare scheda bianca. Annullerò la scheda.
...che la magistratura usi i suoi poteri per scopi politici è esattamente quello che l'imputato B cerca di farci credere da 17 anni. Ed è ovviamente una balla gigantesca.
Liberissimo di pensarla diversamente da me. Lungi da me, e penso che si capisca dal mio post, difendere una persona indifendibile; stavo solo constatando, a mio avviso, un dato di fatto.
Secondo me noi italiani siamo da tempo immemore malati di mancanza di equilibrio razionale; l'avversario sportivo, ideologico, politico non è appunto un avversario ma un nemico da sconfiggere con ogni mezzo: fascismo/antifascismo, neri/rossi, Inter/Juve/Milan, berlusconiani/antiberlusconiani.
In Italia o si difende Mr. B-unga ogni minchiata che dice/fa, oppure lo si attacca a prescindere; sembra quasi che sia il motore che ci porta avanti.
A entrambi gli schieramenti suggerirei di pensare che il bunga ha quasi 75 anni e, se non la rossa di Milano (in tutti i sensi :figo: ) , prima o poi l'esserino nero con la falce, conoscente di Scuotivento, arriverà anche per lui. Perciò magari faremmo tutti meglio a giudicare nel merito i quesiti, invece di premiare o condannare col voto il B.
Buon voto anche a te!
Scusa, non risolvere ma ridurre
Spostare, piú che ridurre: che si importi petrolio o uranio, la dipendenza non è che cambi; quello che cambia è il Paese da cui si dipende. Per ridurla, dovremmo avere in Italia il combustibile.
Centrali di quarta generazione ^_^
E abbiamo il combustibile persino in Italia :D