Nessuno costringe la gente ad entrare in politica, nessuno costringe i politici ad assumere importanti ruoli istituzionali. E nessuno è indispensabile.
Credo che questo sia un concetto da scolpire nel granito e mettere davanti a tutte le sedi istituzionali.
Ieri non ci ho fatto caso,preso dall'euforia generale....ma oggi mi sono letto un po le reazioni politiche al referendum:
-Nella maggioranza era piuttosto prevedibile la reazione da "coda tra le gambe" del PDL,mentre mi ha lasciato perplesso il sostanziale silenzio della Lega (a parte Maroni... >_> ).Per il Carroccio sembrava quasi che il referendum manco esistesse,salvo poi sbraitare nel tardo pomeriggio verso gli alleati,dicendo che "sono stanchi di prendere sberle".Una reazione che mi lascia abbastanza perplesso.....
-Tra le opposizioni non mi è piaciuto tanto l'atteggiamento del PD,che è corso a prendersi meriti e visibilità per un referendum che non ha mai appoggiato apertamente se non dopo Fukushima.
Il tanto vituperato Di Pietro,l'estremista che non aveva altro da dire se non "via Berlusconi",alla fine è stato l'unico ad uscire davvero vincitore dal referendum:il suo partito ha raccolto le firme per un quesito e ha appoggiato fin da subito gli altri tre,mettendosi in gioco direttamente.E mentre ieri i colleghi del PD facevano a gara a chi esaltava di più i risultati del referendum (salvo poi utilizzarli 5 secondi dopo come mero espediente per chiedere le dimissioni del Berlusca),lui si è rifiutato di caricare politicamente il voto,lasciando spazio e meriti ai comitati.Ok che il fair play è comodo quando si vince....ma ho comunque apprezzato molto toni e contenuti.
Chi non ha veramente uno straccio di dignità politica sono gli esponenti del Terzo Polo:3 dei 4 quesiti che siamo andati a votare ieri,infatti,portano la firma loro (Ronchi per quello sull'acqua e uno dell'UDC,mi pare, per quello sul legittimo impedimento)....eppure ieri Casini e Rutelli e Fini non hanno avuto nessuna remora ad affermare che senza il loro fondamentale apporto il quorum non sarebbe mai stato raggiunto... >_>
Ma che..... :angry: :angry: :angry:
Voglio fare una analisi politica unicamente sul 4 Referendum quello sul Legittimo Impedimento. Ora se Berlusconi e la sua pseudo maggioranza alla "Scilipoti" avranno ancora il coraggio e la faccia di bronzo per non dire di peggio di tentare di approvare altre leggi fatte su misura per i processi del "Sultano di Arcore" allora non potrà più nascondersi dietro la copertura della volontà popolare che lo sostiene ma sarà come è sempre stato unicamente una macchia indelebile che quest'uomo lascia nella storia di questo paese. Non ci sono più scuse, vada nei processi e si difenda come qualsiasi cittadino. Ha i migliori avvocati e tutte le possibilità che il codice penale da alle difese. Naturalmente dovrebbe dimettersi, ma l'uomo più ricco d'Italia e tra i più ricchi al mondo è un codardo. Se come ossessivamente ripete si ritiene innocente nessun giudice potrà condannarlo, ma purtroppo per lui nel suo intimo sa di essere sporco e lercio come pochi altri e non si sottoporrà mai ad un giudizio e continuerà a farsi scudo della sua carica. Ma gli rimane solo quella. Gli Italiani stanno finalmente piano piano aprendo gli occhi e abbandonandolo. Nessun legittimo impedimento ora potrà salvarlo. Esca di scena si ritiri vada a passare la sua vecchiaia nelle sue innumerevoli ville ai tropici e faccia respirare questa nazione.
Gil Galad - Stella di radianza
E allora, cavillon cavilloni, sottoponiamo un altro referendum agli italiani: volete voi abrogare la norma che prevede trattamenti giudiziali diversi per persone che ricoprono un incarico istituzionale, come previsto dal principio secondo cui situazioni uguali vadano giudicate in modo uguale, e situazioni diverse in modo diverso?Dico solo che a livello legale non sono certo che il legittimo impedimento violi l'uguaglianza; del resto, la Corte Costituzionale non ha negato la cosa, l'ha riscritta.
Da parte mia, in generale la vedo come Lord Lupo: "se il presidente del CDM o un ministro hanno un impegno istituzionale di un certo rilievo, può essere anche plausibile un rinvio"; però credo che questo sia già possibile con l'attuale codice penale.
Ho perfettamente capito tutto il ragionamento e il principio che c'è dietro. MA, la questione è che, siccome siamo in Italia e ci sono persone che approfittano di certi principi, e siccome non sono questioni fondamentali, si tagliano e via.
Tu Bersani (cambio soggetto così non sembra un accanimento ad personam) hai un processo mentre sei Presidente del Consiglio? Ti dimetti dalla carica, la lasci a una Rosy Bindi qualsiasi del tuo partito, ti difendi nelle sedi opportune e poi, se vieni considerato innocente e fai ancora in tempo, riprendi il tuo posto.
Nessuno costringe la gente ad entrare in politica, nessuno costringe i politici ad assumere importanti ruoli istituzionali. E nessuno è indispensabile.
Ps: Fosse per me, farei una legge per cui i politici debbano essere seguiti 24 ore su 24 da rappresentanti dei cittadini, che venga osservata ogni azione, che venga resa trasparente ogni iniziativa. Addio loschi affari, bustarelle ecc.
Violazione della privacy? Stress da controllo?
Nessuno ti obbliga, cedi il posto all'altro che si accolla la cosa.
Chi firma sto quesito referendario? :D
Io no.
E i rappresentanti dei cittadini chi li controlla allora? Chi ci garantisce che a loro volta non prendano bustarelle per chiudere un occhio?
E comunque da elettore di sinistra mi è capitato spesso di discutere con amici riguardo alle cose da te proposte e sinceramente non mi trovo d'accordo. Ovvero un conto è "l' illegittimo impedimento" un conto è pretendere che qualcuno si ritiri dalla vita politica per un'accusa e non per una condanna.
Così facendo secondo me si corre davvero il rischio che a fare politica siano le aule di giustizia e non il Parlamento. Con i tempi della giustizia italiana un De Villepin (assolto) si sarebbe potuto scordare di partecipare alla vita polita per almeno un paio di legislature.
Ti chiedo sinceramente tu lo trovi giusto?
E non tanto nei confronti di De Villepin quanto nei confronti dei francesi che sarebbero privati di una possibilità di scelta.
E volendo pensare male si potrebbe scentemente eliminare un avversario politico scomodo semplicemente in base a delle accuse prima ancora che siano provate.
Trovo curioso come dopo 30 di Berlusconi in Italia ci si trovi ad avere una Destra avversa alla magistratura ed una Sinistra giustizialista. Non so se questa situazione si trovi in altri paesi.
Così facendo secondo me si corre davvero il rischio che a fare politica siano le aule di giustizia e non il Parlamento. Con i tempi della giustizia italiana un De Villepin (assolto) si sarebbe potuto scordare di partecipare alla vita polita per almeno un paio di legislature.
Ti chiedo sinceramente tu lo trovi giusto?
E non tanto nei confronti di De Villepin quanto nei confronti dei francesi che sarebbero privati di una possibilità di scelta.
E volendo pensare male si potrebbe scentemente eliminare un avversario politico scomodo semplicemente in base a delle accuse prima ancora che siano provate.
Trovo curioso come dopo 30 di Berlusconi in Italia ci si trovi ad avere una Destra avversa alla magistratura ed una Sinistra giustizialista. Non so se questa situazione si trovi in altri paesi.
Sì, lo trovo giusto. Perchè coerente con l'idea che non debbano essere le persone a fare la politica, ma le idee e i programmi.
Il personalizzare la politica ha creato in mostri che ancora vediamo.
Non devono esistere "avversari politici", devono esistere idee politiche differenti e programmi alternativi. Se un cavaliere non può tenere un vessillo, poco male: lo lascia nelle mani di un altro alfiere, e si va avanti.
E' il vessillo che conta, non la mano che lo impugna. Il giustizialismo non c'entra niente.
Che odio la parola giustizialista.
Pretendere il rispetto della legge da parte di tutti - nessuno escluso - è spirito democratico, è civiltà.
Niente di personale con Nameless, eh, è proprio il concetto che mi irrita, soprattutto perché si presta a pessime strumentalizzazioni (in genere da parte dei disonesti che se ne fanno scudo).
Si ma qui non la farebbero idee e programmi lo farebbe la delazione..
Nel caso di De Villepin il suo principale accusatore è stato Sarko suo rivale all'interno del partito.
Facciamo un esempio io e Metamorfo concorriamo per le primarie del P.D.B (partito della Barriera) casualmente escono delle accuse su Metamorfo a causa di alcuni scambi di voti a favore di Joramun per Mister Barriera. Tu a quel punto diresti "Va bene vai pure avanti tu, tanto abbiamo le stesse idee, buona fortuna amico ci rivediamo tra 15 anni appena finito il processo, a proposito ma tu non c'entri proprio nulla?" oppure vorresti poter difendere le tue idee e cercare ti portarle avanti?
Facendo un esempio più concreto, Del Turco Oliviero (centrosinistra) è stato costretto circa 3 anni fa alle dimissioni da Governatore dell'Abruzzo per uno scandalo sulla sanità. Qui potrei sbagliarmi ma non credo che il processo sia ancora iniziato, nel frattempo però ci sono state nuove elezioni regionalia seguito delle dimissioni vinte dal centrodestra e quindi quel vessillo di cui parlavi mi sa che al Pd dopo essere caduto sia rimbalzato in fascia protetta...
Per Nato Dalla Tempesta (scusa ma sono lento a scrivere ed ho visto tardi la risposta).
Anch'io odio la parola giustizialista, ed è proprio per questo che sono un pò preoccupato da quello che sta succedendo in Italia.
Dal rispetto del diritto di tutti, anche dei politici che rimangono cittadini, passa il mio concetto di civiltà. Il mio concetto di processo equo per tutti significa processi veloci, e l'impossibilità di nascondersi dietro non precisati impegni di governo per continuare a rinviare le udienza, la perdità di diritti solo sulla base di accuse sinceramente mi spaventa un pò.
Che odio la parola giustizialista.
Pretendere il rispetto della legge da parte di tutti - nessuno escluso - è spirito democratico, è civiltà.
Niente di personale con Nameless, eh, è proprio il concetto che mi irrita, soprattutto perché si presta a pessime strumentalizzazioni (in genere da parte dei disonesti che se ne fanno scudo).
Qui non si parla di rispetto della legge. Si discuteva del fatto che un politico si debba dimettere con solo una semplice accusa. Ora si può legittimamente pensare che chi è semplicemente indagato si debba dimettere, ma cosa c'entra il rispetto della giustizia? Se io sono indagato non sono di certo automaticamente uno che non rispetta la giustizia. Poi il politico potrebbe anche valutare che per la posizione ricoperta è meglio dimettesi, ma non vedo davvero come questo debba essere un obbligo. Io il potere di decidere chi sta a Palazzo Chigi non voglio darlo a un PM e il fideismo incondizionato che alcuni mostrano verso tutto ciò che ha a che vedere con la magistratura mi lascia molto perplesso.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Sì, lo trovo giusto. Perchè coerente con l'idea che non debbano essere le persone a fare la politica, ma le idee e i programmi.Il personalizzare la politica ha creato in mostri che ancora vediamo.
Non devono esistere "avversari politici", devono esistere idee politiche differenti e programmi alternativi. Se un cavaliere non può tenere un vessillo, poco male: lo lascia nelle mani di un altro alfiere, e si va avanti.
E' il vessillo che conta, non la mano che lo impugna. Il giustizialismo non c'entra niente.
Guarda....anche io sono assolutamente d'accordo con l'idea che bisogna spersonalizzare la politica e mettere progetti e programmi politici prima di leader e nomenclature.Però anche quello di identificare una persona come la più adatta a portare avanti una determinata linea è un diritto dell'elettore.Restando alla tua metafora,io potrei pensare (per mille motivi) che Tizio è meno forte e resistente di Caio,e che quindi farà cadere il vessillo dopo tre passi:la mia priorità non cambierebbe ( voglio solo che il vessillo sia il più visibile e alto possibile),ma nel mio ragionamento rientrerebbe anche uan valutazione su quale sia il miglior portabandiera.
Senza contare che anche i diritti del "portabandiera vanno rispettati:ok che può essere sostituito,perchè l'importante sono i progetti e i valori.....ma non sarebbe più giusto (magari la giustizia è proprio uno dei valori simboleggiato dal vessillo,no? ;) ) togliergli tale incarico solo se è davvero dimostrato che non è adatto a svolgerlo?
Uscendo dalla metafora,ritengo che il ruolo fondamentale debba essere svolto dai partiti:si dovrebbe obbligare per legge le segreterie a candidare solo incensurati,e a pagare in prima persona se viene dimostrata la colpevolezza di uno dei loro.Una volta che il criminale è eletto è ovvio che si crea il conflitto istituzionale (per quanto ci sarebbe da chiedersi perchè i cittadini italiani hanno dimenticato che giudici e i magistrati perseguono i criminali nel loro nome e nel loro interesse).....è prima che debbono essere effettuati i controlli.
Il problema non è il fideismo verso i magistrati, tutti sbagliano. Il problema è che se vuoi/devi contestare una decisione processuale ci vorrebbe almeno una tesi, e non un "magistrati comunisti!!!111"
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."