faremmo tutti meglio a giudicare nel merito i quesiti, invece di premiare o condannare col voto il B.
Personalmente quello sul legittimo impedimento è il quesito che mi interessa di meno......e voterei comunque SI,anche se il presidente "impedito" non fosse Berlusconi.È proprio il principio in sè che non mi piace per nulla.... ^_^
Sono contento però che anche chi non la pensa come me vada a votare per dire la sua, anziché scegliere la strada vigliacca dell'astensionismo. Buon voto!
Credo sia ingiusto definire vigliacco che sceglie _consapevolmente di non votare...
Sul Nucleare:
SI: le centrali nucleari (almeno fino a quando non verrà risolto il problema dello smaltimento delle scorie) non rappresenta un passo avanti, bensì due indietro.
Sull'acqua:
SI (x 2): non voglio neanche immaginare quello che potrebbero combinare i privati, con i cittadini sempre costretti a tappare i buchi.
Legittimo impedimento:
Forse NO: in realtà, sono ancora indeciso: il principio non mi da fastidio; cioè se il presidente del CDM o un ministro hanno un impegno istituzionale di un certo rilievo, può essere anche plausibile un rinvio.
Le modalità, però, mi lasciano perplesso oltre al fatto che le legge originaria prevedeva cose assurde (tipo quella dell'impegno continuativo...) che non condivido.
Il rinvio - infatti - andrebbe quantomeno concordato e non procrastinato nel tempo in modo automatico per un periodo determinato in modo casuale o automatico; e, comunque, non ritengo giusto escludere la possibilità al Giudice di valutare il motivo dell'impedimento considerato che non è previsto un elenco tassativo.
Deciderò all'ultimo, anche se ormai - dopo l'intervento della Corte Costituzionale - è una legge monca e, in ogni caso, molto più sensata.
Ho deciso: voterò SI a quello sul legittimo impedimento, NO a quello sul nucleare e scheda bianca/annullata per i quesiti sull'acqua.
L'astensione è prevista dalla Costituzione, è assolutamente legittima e il cittadino è liberissimo di esercitare questo diritto per qualsivoglia motivo. Non c'è nessun obbligo morale nel votare e se c'è qualcuno che pensa che ci sia è un problema suo.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Bho io certe volte proprio non capisco il modo di ragionare delle persone.
Tutti a lamentarsi sui danni che ha procurato Silvio e poi tutti a votare No al quarto quesito. In 65 anni non c'è stato un solo premier che abbia sentito la necessità di avere il legittimo impedimento per processi penali. Berlusconi fa una legge palesemente, spudoratamente e vergognosamente ad personam, e a tutti viene il dubbio che forse il legittimo impedimento sia utile per governare.
Tutti a lamentarsi sull'assurdità del tipo di centrali che si vogliono costruire in Italia, sulla pericolosità delle scorie, sull'incapacità italiana di gestire problemi come i rifiuti o i sismi e poi tutti a votare No al referedum sul nucleare perchè in un futuro remoto ci sarà la possibilità di costruire centrali di quarta generazione che si auto alimenteranno con i loro stessi rifiuti e bla bla bla. Peccato che la legge sia già stata fatta e non è per costruire questo tipo di centrali, anzi. Invece di fermare adesso questo scempio e tenerci la possibilità tra qualche anno di rifare un referendum sul nucleare, magari a tecnologia più avanzata, si va a votare no incrociando le dita.
Io davvero non riesco a capire.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
In generale non votare è una scelta politica legittima, certo, ma le elezioni sono valide sempre anche se voto solo io e il mio vicino di casa. I referendum invece vogliono il quorum e non andare a votare per farlo annullare secondo me è da vigliacchi, toglie anche agli altri la possibilità di esprimersi.
Andiamo tutti a votare e confrontiamoci sul merito delle questioni, anziché far saltare la consultazione.
Sui No la penso come Lady Lyanna. Boh, chi vi capisce.
Bho io certe volte proprio non capisco il modo di ragionare delle persone.
Tutti a lamentarsi sui danni che ha procurato Silvio e poi tutti a votare No al quarto quesito. In 65 anni non c'è stato un solo premier che abbia sentito la necessità di avere il legittimo impedimento per processi penali. Berlusconi fa una legge palesemente, spudoratamente e vergognosamente ad personam, e a tutti viene il dubbio che forse il legittimo impedimento sia utile per governare.
Tutti a lamentarsi sull'assurdità del tipo di centrali che si vogliono costruire in Italia, sulla pericolosità delle scorie, sull'incapacità italiana di gestire problemi come i rifiuti o i sismi e poi tutti a votare No al referedum sul nucleare perchè in un futuro remoto ci sarà la possibilità di costruire centrali di quarta generazione che si auto alimenteranno con i loro stessi rifiuti e bla bla bla. Peccato che la legge sia già stata fatta e non è per costruire questo tipo di centrali, anzi. Invece di fermare adesso questo scempio e tenerci la possibilità tra qualche anno di rifare un referendum sul nucleare, magari a tecnologia più avanzata, si va a votare no incrociando le dita.
Io davvero non riesco a capire.
Neppure io.
Chi tiene al nucleare dovrebbe essere il primo a votare sì. Questo governo non farà mai il nucleare, neanche se dovesse "vincere" il NO questo weekend, sarà soltanto un trucchetto alla ponte di messina per rubare soldi pubblici. E se lo farà, lo farà a membro di cane alla maniera italiana. Quindi perchè giocarci l'eventuale possibilità di un nucleare pulito e sicuro del futuro?
Io conosco soltanto un motivo per non dire 4 sì: è troppo poco abrogare quelle leggi, bisogna fare di più.
Questo governo non farà mai il nucleare, neanche se dovesse "vincere" il NO questo weekend, sarà soltanto un trucchetto alla ponte di messina per rubare soldi pubblici.
Lo penso anch'io: lo scopo è quello di spartirsi la torta. Dovessero anche far finta di iniziare a farlo, decidendo i luoghi dove piazzare le centrali, inizierebbero le manifestazioni e le rivolte dei paesi limitrofi al posto scelto.
E fra una procrastinazione e l'altra, passeranno gli anni, i politici attuali avranno già pappato sugli appalti, e saran usciti dalla politica (molti dalla vita, dato che sono anziani). I nuovi politici se ne laveranno le mani.
Bho io certe volte proprio non capisco il modo di ragionare delle persone.
Tutti a lamentarsi sui danni che ha procurato Silvio e poi tutti a votare No al quarto quesito. In 65 anni non c'è stato un solo premier che abbia sentito la necessità di avere il legittimo impedimento per processi penali. Berlusconi fa una legge palesemente, spudoratamente e vergognosamente ad personam, e a tutti viene il dubbio che forse il legittimo impedimento sia utile per governare.
Ma chi è tutta questa gente che vota no al legittimo impedimento :huh: Io ho contato solo Balon e Lord Lupo. Entrando nel merito, se una persona (ipotesi) spera che Silvio continui a governare mi sembra logico che non voti a favore dell'abrogazione di una norma che lo aiuta. Che poi alla fine sappiamo benissimo che i discorsi sul SI e sul NO sono pura accademia. Il nocciolo della questione è quorum o non-quorum, chi va a votare a stragrande maggioranza vota SI a tutti i quesiti.
Tutti a lamentarsi sull'assurdità del tipo di centrali che si vogliono costruire in Italia, sulla pericolosità delle scorie, sull'incapacità italiana di gestire problemi come i rifiuti o i sismi e poi tutti a votare No al referedum sul nucleare perchè in un futuro remoto ci sarà la possibilità di costruire centrali di quarta generazione che si auto alimenteranno con i loro stessi rifiuti e bla bla bla. Peccato che la legge sia già stata fatta e non è per costruire questo tipo di centrali, anzi. Invece di fermare adesso questo scempio e tenerci la possibilità tra qualche anno di rifare un referendum sul nucleare, magari a tecnologia più avanzata, si va a votare no incrociando le dita.
Premetto che di nucleare ne capisco quasi zero, io in questo caso ne faccio un discorso meramente ideologico-politico. Le centrali nucleari in Italia non si faranno mai, con nessun Governo, di nessun colore, referendum o non referendum. Non ho mai creduto che B. potesse davvero arrischiarsi in un'impresa del genere. Troppo rischio di perdita di consenso. Lui questi rischi li prende solo quando si tratta di scavallare i processi, altrimenti non si mette contro la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica. Detto questo, penso che votare NO adesso significa automaticamente dire NO anche a qualsiasi ipotesi futura. Tecnicamente non è così, ma penso sia piuttosto inevitabile che una bocciatura di questo referendum faccia desistere i politici italiani, che non sono esattamente dei Cuor di Leone. Voto NO perchè di fronte al dubbio pericolo/progresso ogni tanto preferisco puntare sul progresso. Il gioco al tanto peggio tanto meglio mi convince poco. Tanto comunque le centrali non le vedremo mai comunque, quindi il dibattito è del tutto accademico.
In generale non votare è una scelta politica legittima, certo, ma le elezioni sono valide sempre anche se voto solo io e il mio vicino di casa. I referendum invece vogliono il quorum e non andare a votare per farlo annullare secondo me è da vigliacchi, toglie anche agli altri la possibilità di esprimersi.
Andiamo tutti a votare e confrontiamoci sul merito delle questioni, anziché far saltare la consultazione.
Vigliacchi o non vigliacchi, è un legittimo stratagemma per raggiungere un obiettivo. La possibilità di esprimersi esiste comunque.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Il problema è che le centrali non si faranno mai ma se il progetto va avanti:
- spenderemo un mucchio di soldi per appaltare i lavori ai soliti noti
- pagheremo un mucchio di penali quando i progetti salteranno, sempre ai soliti noti
E stiamo parlando di tasse.
Sul fatto che votare SI chiuda ogni strada futura, a parte che la legge dice diversamente, gli esempi passati dicono chiaramente che la volontà del popolo sovrano conta come il due di picche con briscola a cuori.
- Abolizione del Ministero dell'Agricoltura --> Mi risulta che ci sia attualmente un Ministro dell'Agricoltura
- Sistema elettorale maggioritario --> Abbiamo un proporzionale con soglia di sbarramento e premio di maggioranza
Ed erano referendum degli anni '90, mica roba preistorica.
Ovvio, il nucleare non è la stessa cosa, come non sarebbero la stessa cosa divorzio o aborto, ma sono convintissimo che nel momento in cui si arrivasse ad un nucleare sicuro, pulito e senza problemi di approvvigionamento (basterebbe un metodo per estrarre a buon prezzo l'uranio disciolto nell'acqua marina) la gente sarebbe la prima a volerlo, quindi i politici non si tirerebbero certamente indietro. :)
Mi faccio pubblicità, comunque ho scritto quattro articoli tra il 2010 ed il 2011 che, esaminando i temi dell'indipendenza energetica, della sostenibilità ambientale e delle scorie (su questo tema ne ho scritti due), mostrano la mia opinione sul nucleare di III generazione, ovvero quello su cui andremo a votare domenica e lunedì: link 1, link 2, link 3, link 4.
I referendum sono anche un'occasione per dare un segnale alla classe dirigente.
Che raggiungano o no l'obiettivo, che le centrali si facciano o no, è importante che gli elettori chiamati ad esprimersi dicano cosa pensano! Poi i governi potranno anche andare avanti, ma lo faranno platealmente contro la volontà popolare. Se sono contrario al nucleare ma non vado a votare o voto No perché "tanto si farà comunque" mi faccio del male da solo perché in caso di sconfitta del referendum la lettura sarà "il popolo è con il governo" e io gli avrò dato una mano pur essendo contrario.
Si vota per affermare un principio, innanzitutto.
L'astensione è prevista dalla Costituzione, è assolutamente legittima e il cittadino è liberissimo di esercitare questo diritto per qualsivoglia motivo. Non c'è nessun obbligo morale nel votare e se c'è qualcuno che pensa che ci sia è un problema suo.
A me sembra di ricordare da parte tua più di un passaggio contro Grillo (e altri) quando invitava la gente a non andare a votare alle politiche...ricordo male?
Comunque sull'astensionismo la penso esattamente come Gramellini:
L’altra sera, guardando Ballarò, mi sono stropicciato gli occhi. L’ecologista Bonelli e il liberista Giannino discutevano di referendum. Ma non come accade di solito in tv. Quei due sapevano di cosa stavano parlando. Tanto da sollevarsi dal tema specifico, l’acqua, alle grandi questioni ideali: quando il Pubblico non funziona, è meglio cambiare il Pubblico o cedere il passo al Privato? Questa è la politica che mi piace. E perciò ho la massima stima di chi domenica e lunedì voterà Sì come Bonelli o No come Giannino. Merita rispetto anche chi si asterrà per disinteresse, sebbene il nucleare, la gestione di un bene primario come l’acqua e l’uguaglianza davanti alla legge siano questioni su cui ogni cittadino dovrebbe cercare di formarsi un’opinione.Chi invece non sopporto sono gli astenuti biforcuti. Quelli interessati ai referendum. Interessatissimi. Ma che proprio per questo, dopo aver cercato di vanificarli spingendoli alla soglia dell’estate, si asterranno al puro scopo di farli fallire. Per giustificarsi, costoro tirano in ballo la volontà dei Padri Costituenti. Ma chiunque vada a rileggersi i lavori preparatori della Costituzione scoprirà che il quorum del 50% degli aventi diritto al voto fu inserito come clausola di autodifesa contro i referendum di scarsa presa popolare, non come trappola per consentire ai contrari di truccarsi da disinteressati. Questa gherminella viene usata solo in Italia. Ed è anche per infliggere una lezione a certi azzeccagarbugli da strapazzo che domenica e lunedì non andrò al mare.
Boh...non capisco:se sei convinto che si debba rispondere NO al referendum sull'acqua ( e vista l'importanza dell'argomento,diciamo che non capisco due volte... :unsure: ),perchè non impegnarsi nel dire "andiamo tutti a votare NO"?Alla fine l'obiettivo politico è quello....mah!
Ma guardate che - in un referendum abrogativo così come concepito in Italia - anche il non-andare-a-votare è una manifestazione legittima di una propria scelta.
Perchè il fine del quorum è di evitare che una minoranza della popolazione possa abrogare una legge nazionale approvata - in virtù del principio della democrazia rappresentativa - dalla maggioranza dei votanti.
Quindi, considerato che le leggi in discussione sono state approvate dalla coalizione che rappresenta la maggioranza della popolazione italiana è assolutamente legittimo che l'elettore che approva l'operato dell'attuale legislatore possa scegliere di non andare a votare.
Certo potrebbe anche andare e votare no, ma considerarlo un vigliacco se non lo fa mi pare assurdo. Le opinioni vanno rispettate sempre e comunque.
Poi si può discutere sulla possibilità di correggere l'attuale sistema referendario (ci sono diverse proposte) ma ora è così ed è puerile innescare ogni volta lo solita diatriba.
Io, per esempio, vado a votare per SI, pur avendo votato per l'attuale maggioranza perchè non concordo con le leggi da questa adottate; in caso contrario difficilmente avrei partecipato al voto, ma non mi sentirei per nulla un vigliacco perchè agirei consapevolmente nel rispetto di un principio sacrosanto e definirei un _ignorante_ colui che dovesse sostenere il contrario. Oppure la costituzione afferma che chi non va a votare il referendum è un vigliacco?
Bisogna imparare ad essere più pacati e riflessivi prima di fare certe affermazioni, altrimenti non riusciremo mai (e noi, essendoci giovani, abbiamo il dovere di provarci) a migliorare le cose.
Per quanto concerne, invece, lo stupore di alcuni riguardo al NO sul legittimo impedimento, vorrei aggiungere un paio di cose a quanto detto prima.
Premesso che è un falso problema (tanto se pure viene abrogata questa, ne tireranno fuori un'altra), piuttosto inviterei i più integralisti a riflettere sul fatto che l'attuale legge è stata già depotenziata e dall'intervento della Corte Costituzionale che l'ha resa molto più sensata ed equilibrata, sopratutto perchè prevede un ruolo attivo del giudice sulla sindacabilità del "legittimo impedimento" invocato dal richiedente.
La mia indecisione deriva proprio da tale considerazione, cioè - mi domando: meglio mantenere una legge che, attualmente, si presenta equilibrata e rispettosa della costituzione oppure abolirla per ritrovarcene - domani - un'altra assurda?
Io continuo a riflettere un altro po' e - sinceramente - mi stupisco a mia volta dello stupore di chi si stupisce per tale motivo ;-)
Il problema è sempre il solito: la volontà della maggioranza di non cambiare una legge potrebbe (dovrebbe?) essere rappresentata dal no: se la maggioranza dei votanti è d'accordo con la legge, vincerà il no; dov'è il problema?
Se chi avrebbe votato no si astiene per far saltare il referendum, di fatto si sta appropriando dei voti di quelli veramente indecisi o disinteressati, e non sono poi certo che lo scopo del quorum fosse di trasformare - di fatto - indecisi/disinteressati in no. Se lo scopo del quorum è proteggere la decisione presa dal Governo rappresentante la maggoranza, allora mi pare ridondante con la possibilità di votare no.
Però...
potrebbe anche andare e votare no, ma considerarlo un vigliacco se non lo fa mi pare assurdo. Le opinioni vanno rispettate sempre e comunque
in caso contrario difficilmente avrei partecipato al voto, ma non mi sentirei per nulla un vigliacco perchè agirei consapevolmente nel rispetto di un principio sacrosanto e definirei un _ignorante_ colui che dovesse sostenere il contrario
:huh: