Guardate quà...link.
Che bello sapere che il nostro governo non cesserà mai di propinarci leggi balorde,trovando sempre nuovi modi per stupirci... " />" />" /> ....facendo un paragone,è come se andando a comprare un coltello ti obbligassero a farti un mese di galera,perchè potresti utilizzarlo per ammazzare qualcuno..... " />" />" />
Queste sono le conseguenze del mettere a ricoprire incarichi importanti dei settanteni incompetenti,che su un computer nemmeno hanno mai messo le mani....mi dispiace solo che la cosa avrà ripercussioni sui commercianti italiani perchè io,e penso molti altri,alla mafia SIAE non dò manco un euro e farò i miei acquisti all'estero,via Internet.
Fermo restando che la SIAE è quello che è, e che in Italia tutto si trasforma in truffa, l'idea in sé non è sbagliata.
Naturalmente, se si applica questa strategia, copiare un CD o scannare un libro non dovrebbe essere più un reato. Ma visto che rimane un reato (a quanto mi risulta), questa è una vera e propria truffa. Soprattutto pensando che la maggior parte dei soldi resta, per l'appunto, "a palazzo". La SIAE (e gli enti analoghi) oggi risultano sempre più chiaramente superflui, visto che esistono esclusivamente per alimentare sé stessi - quando i soldi dovrebbero invece essere distribuiti agli autori (in proporzione alle vendite dirette di libri o CD, o in proporzione a quanto frequentemente sono scaricati da Internet, o secondo altri criteri da stabilire).
Comunque, la direzione da prendere, in linea di massima, sarebbe proprio questa: per non ostacolare una tecnologia che oggi permetterebbe di ridurre praticamente a zero i costi di distribuzione, e allo stesso tempo "premiare" (con soldi) gli autori che hanno prodotto le opere, la soluzione ideale sarebbe proprio quella di mettere una "tassa" sugli hard disk.
La tecnologia permette già oggi di abbattere i costi di distribuzione:se Jovanotti vuole venderti il suo Cd oggi non ha più bisogno delle Virgin (o chi per essa).....carica il file sul suo sito e te lo fa ascoltare.per non ostacolare una tecnologia che oggi permetterebbe di ridurre praticamente a zero i costi di distribuzione, e allo stesso tempo "premiare" (con soldi) gli autori che hanno prodotto le opere, la soluzione ideale sarebbe proprio quella di mettere una "tassa" sugli hard disk.
E poi io su un hard disk potrei metterci tonnellate di roba perfettamente legale....perchè mi si dovrebbe far pagare la tassa in maniera preventiva?Se vai al vivaio e compri i semi di papaia ti fanno pagare un sovraprezzo basato sull'ipotesi che dai semi farai delle papaie che poi venderai?E ridicolo....
E poi io su un hard disk potrei metterci tonnellate di roba perfettamente legale....perchè mi si dovrebbe far pagare la tassa in maniera preventiva?Se vai al vivaio e compri i semi di papaia ti fanno pagare un sovraprezzo basato sull'ipotesi che dai semi farai delle papaie che poi venderai?E ridicolo....
Le tasse sono tutte così. Tu paghi dei soldi ma non è affatto detto che con quei soldi tu avrai dei benefici immediati. Magari paghi le tasse per i mezzi pubblici ma usi sempre la macchina, tanto per fare un'esempio. Poichè ogni tassa va giustificata in qualche modo si sono inventati la motivazione della pirateria.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Non è la stessa cosa.pagando le tasse per i mezzi pubblici (o altro) so di versare una somma che comunque in qualche modo "mi ritorna" sotto forma di servizi.Le tasse sono tutte così. Tu paghi dei soldi ma non è affatto detto che con quei soldi tu avrai dei benefici immediati. Magari paghi le tasse per i mezzi pubblici ma usi sempre la macchina, tanto per fare un'esempio. Poichè ogni tassa va giustificata in qualche modo si sono inventati la motivazione della pirateria.
Qua parliamo di una somma (300 milioni di euro in totale,all'anno) che non ci ritorna nè ora nè mai perchè i soldi vanno alla SIAE,che non mi pare sia tenuta a reinvestirli in servizi.Ripeto che io potrei tranquillamente saturare il mio HD di foto di Natale e Capodanno (materiale non coperto da diritto d'autore per quanto ne so...) e sarei comunque costretto a pagare questo assurdo balzello.
Ma del resto,come dicevano in un altro forum,se la loro intenzione è quella di far fallire le aziende italiane,ca**i loro.Basta comprare HD (e computer...e cellulari....e Ipod) in Svizzera e il gioco è fatto.
A proposito di Ipod (e altri prodotti Apple)....pensavo alla bella batosta che si beccheranno i suoi possessori:per evitare beghe con la stramaledettissima SIAE,infatti,loro i brani che scaricano da Itunes li pagano già!....quindi ora si troveranno costretti a pagare la mazzetta alla SIAE per la memoria dell'Ipod,un altra mazzetta per l'HD del pc (per quelli da 1tb,ormai comuni,sono quasi 60 euro in più),e a pagare comunque i brani che scaricano da ITunes...... " />" />" />
Secondo questo discorso (ho quotato dal link) se scrivo un libro e me lo salvo su una chiavetta usb per copia di sicurezza dovrei pagare i diritti a me stesso? magari raddoppiati perché utilizzo un supporto che crea una copia di mia opera? " />La SIAE non la chiama "tassa" ma "diritto d´autore" e come tale dovrebbe essere riconosciuto completamente - o quasi - a chi crea le opere.
Questa me l'avevano già raccontata tutte le volte...e non si è mai verificata: io, i prezzi di dischi, cassette, cd e via dicendo li ho visti solo crescere...la SIAE afferma che questa tassa è un vantaggio per il consumatore in quanto permetterebbe di fruire delle opere a costi estremamente più bassi rispetto a quelli dell´originale.
Come mi disse un commerciante che vendeva musica quando lanciarono sul mercato i cd protetti, che un computer non poteva leggere e quindi inascoltabili senza lettore: "in questo modo danneggi solamente gli acquirenti onesti, cioè quelli che comprerebbero anche il cd originale, ma che non cacciano fuori quarantamila lire ogni giorno. Senza le tasse imposte dalla siae i cd costerebbero almeno la metà, e la gente che li compra aumenterebbe e non avrebbe bisogno di copiarli per trovarli senza spendere tanto."Poichè ogni tassa va giustificata in qualche modo si sono inventati la motivazione della pirateria.
Sì, ma io non ascolto (e non voglio ascoltare) Jovanotti. Voglio che ogni opera musicale o letteraria che sia mai stata scritta o composta venga resa legalmente disponibile in rete. Tecnologicamente oggi è possibile, ma non si potrà mai fare se non si generalizza il servizio facendo pagare i diritti d'autore attraverso una tassa generalizzata.La tecnologia permette già oggi di abbattere i costi di distribuzione:se Jovanotti vuole venderti il suo Cd oggi non ha più bisogno delle Virgin (o chi per essa).....carica il file sul suo sito e te lo fa ascoltare.
Il tuo discorso è profondamente asociale: è identico al discorso che farebbe uno che, non avendo figli e non intendendo averne, dice "Perché dovrei pagare le tasse per asili nido e scuola?". Il punto è che viviamo in una società, e convenzionalmente dividiamo i costi per tutti i servizi, inclusi quelli che non usiamo. La risposta di Sharingan è assolutamente corretta.E poi io su un hard disk potrei metterci tonnellate di roba perfettamente legale....perchè mi si dovrebbe far pagare la tassa in maniera preventiva?Se vai al vivaio e compri i semi di papaia ti fanno pagare un sovraprezzo basato sull'ipotesi che dai semi farai delle papaie che poi venderai?E ridicolo....
Con questo non voglio dire (e l'ho già specificato) che in questo momento le cose siano corrette, e che quella della SIAE non sia una truffa vera e propria. Tanto è vero che scaricare musica da internet resta illegale. Non metto in dubbio che si tratti di una truffa. Spero che tu sia riuscito ad afferrare quello che sto dicendo.
E io ti ho già detto che la tecnologià oggi disponibile permette di eliminare ogni tipo di intermediario,governativo o aziendale che sia.Voglio che ogni opera musicale o letteraria che sia mai stata scritta o composta venga resa legalmente disponibile in rete. Tecnologicamente oggi è possibile, ma non si potrà mai fare se non si generalizza il servizio facendo pagare i diritti d'autore attraverso una tassa generalizzata.
Vuoi ascoltare i Deep Purple,leggere le Cronache e simili?Vai sul sito dell'artista in questione,dove l'artista avrà caricato la sua opera,e paghi il download direttamente a lui.
Non c'è bisogno di alcuna tassa calata dall'alto.
Non ti sei preso briga di leggere la mia di risposta,però.........ho già detto che ritengo sia giusto che una persona che non abbia figli e che non intenda averne paghi la tassa sugli asili nido,poichè da essa trae un beneficio,un servizio,per quanto solo a livello potenziale e ipoteticoIl tuo discorso è profondamente asociale: è identico al discorso che farebbe uno che, non avendo figli e non intendendo averne, dice "Perché dovrei pagare le tasse per asili nido e scuola?". Il punto è che viviamo in una società, e convenzionalmente dividiamo i costi per tutti i servizi, inclusi quelli che non usiamo. La risposta di Sharingan è assolutamente corretta.
Il discorso di questa tassa è del tutto diverso:non solo la versi senza avere in cambio alcun servizio,neppure a livello potenziale,ma la tassa stessa è basata su un ragionamento assurdo (basato su una scarsissima conoscenza del ambito tecnologico e multimediale da parte di chi la tassa l'ha proposta) che ti ritiene preventivamente colpevole di un reato che non è assolutamente detto che tu commetta utilizzando quello strumento.
E più simile all'esempio che ho fatto all'inizio:è come se ti facessero fare un mesetto di galera quando compri un coltello perchè potresti usarlo per ammazzare qualcuno.
EDIT:ho modificato il titolo della discussione per renderla più ampia,visto che ho anche trovato quest'altra news non certo felice.
Il decreto prende spunto dalla sentenza del Tribunale di Roma che dava ragione a Mediaset contro Youtube.
E siamo messi molto male se dei giudici se ne escono con sentenze cosi stupide.
Ho detto che voglio tutto. La cosa che dici oggi dipende da una simpatica iniziativa di un pugno di autori. So benissimo che oggi quella tecnologia esiste già - l'ho detto nel mio primo messaggio... Solo che attualmente il suo uso libero è illegale. Quello che mi piacerebbe un sistema di distribuzione dove l'autore non abbia scelta: deve mettere le sue opere su internet, in siti appositi mantenuti da determinati enti, se vuole che siano distribuite. E occorre anche qualcuno che raccolga e metta a disposizione anche tutte quelle opere i cui autori sono morti, o non rintracciabili. Voglio tutto, anche la sigla di Carosello degli anni '60 e "Ariva i Barbari" di D'Amico (cantautore veneziano degli anni '70). O se no indicami un sito legale da dove potrei scaricare queste cose pagando i diritti d'autore... Il punto è che ci sono cose non disponibili legalmente, e per averle non hai altra scelta che scaricarle illegalmente (semplicemente perché le case editrici non le distribuiscono più, non considerandole vantaggiose economicamente - chi vuoi che compri D'Amico oggi, a parte me e altri 34 veneziani ultracinquantenni?).E io ti ho già detto che la tecnologià oggi disponibile permette di eliminare ogni tipo di intermediario,governativo o aziendale che sia.
Vuoi ascoltare i Deep Purple,leggere le Cronache e simili?Vai sul sito dell'artista in questione,dove l'artista avrà caricato la sua opera,e paghi il download direttamente a lui.
Non c'è bisogno di alcuna tassa calata dall'alto.
Pensavo che tu rifiutassi anche la soluzione generale da me proposta.Non ti sei preso briga di leggere la mia di risposta,però.........Il tuo discorso è profondamente asociale: è identico al discorso che farebbe uno che, non avendo figli e non intendendo averne, dice "Perché dovrei pagare le tasse per asili nido e scuola?". Il punto è che viviamo in una società, e convenzionalmente dividiamo i costi per tutti i servizi, inclusi quelli che non usiamo. La risposta di Sharingan è assolutamente corretta.
Ma anche qui ottieni un servizio (parlo della mia soluzione generale, non del caso SIAE da te presentato ovviamente).ho già detto che ritengo sia giusto che una persona che non abbia figli e che non intenda averne paghi la tassa sugli asili nido,poichè da essa trae un beneficio,un servizio,per quanto solo a livello potenziale e ipotetico
Ma non ho detto anch'io che questa cosa è assurda, proprio perché copiare è tuttora illegale? Qui sfondi una porta aperta...Il discorso di questa tassa è del tutto diverso:non solo la versi senza avere in cambio alcun servizio,neppure a livello potenziale,ma la tassa stessa è basata su un ragionamento assurdo (basato su una scarsissima conoscenza del ambito tecnologico e multimediale da parte di chi la tassa l'ha proposta) che ti ritiene preventivamente colpevole di un reato che non è assolutamente detto che tu commetta utilizzando quello strumento.
Ti ho già dato ragione su questo, al mio primo messaggio. Il mio punto era che, comunque, in questa direzione si dovrà andare. Legalizzazione + tassa.E più simile all'esempio che ho fatto all'inizio:è come se ti facessero fare un mesetto di galera quando compri un coltello perchè potresti usarlo per ammazzare qualcuno.
come se ti facessero fare un mesetto di galera quando compri un coltello perchè potresti usarlo per ammazzare qualcuno.
beh, più o meno... le licenze per il porto d'armi e simili sono soggette a imposte anche abbastanza elevate...
No...allora non ho capito... " />Il mio punto era che, comunque, in questa direzione si dovrà andare. Legalizzazione + tassa.
La soluzione che io propongo è che un artista inserisca il proprio materiale su internet,direttamente e senza passare per nessun ente esterno,e che tu che vuoi accedere a quel materiale ne paghi la fruizione direttamente a lui.Che io sappia una cosa del genere è perfettamente legale:se io domani scrivo una canzone e voglio permetterne l'ascolto sul mio sito previo pagamento lo posso fare.
Se non si può fare una cosa del genere,allora la legge in materia fa più schifo di quanto pensassi e va cambiata.
Non capisco perchè sei pi favorevole ad una soluzione "centralizzata" e preferiresti che questo pagamento avvenisse tramite tassa,piuttosto che in maniera diretta... " />
Riguardo al decreto Romani:non so se ci si rende conto di quanto sia pericoloso e ridicolo paragonare un provider web ad un editore.....spero che la sentenza venga distrutta in appello o che venga portata di fronte alla corte di giustizia europea visto che è una palese violazione della legge sul broadcasting. E non essendo Youtube italiano non sarà possibile ribaltare le sentenze europee con decreti legge come nel caso Europa7. " />" />" />
Soluzione meravigliosa, infatti, se non fosse che funzionerebbe solo con l'arte prodotta oggi. Io voglio anche quella di ieri.No...allora non ho capito... " />Il mio punto era che, comunque, in questa direzione si dovrà andare. Legalizzazione + tassa.
La soluzione che io propongo è che un artista inserisca il proprio materiale su internet,direttamente e senza passare per nessun ente esterno,e che tu che vuoi accedere a quel materiale ne paghi la fruizione direttamente a lui.Che io sappia una cosa del genere è perfettamente legale:se io domani scrivo una canzone e voglio permetterne l'ascolto sul mio sito previo pagamento lo posso fare.
L'ho detto: perche' occorre un ente che raccolga e digitalizzi tutte le opere di ieri, fino alle piu' sconosciute e dimenticate. E non c'e' solo questo: trovare quello che cerco sarebbe piu' facile se tutto il materiale venisse raccolto in un unico database (per esempio, se voglio trovare tutte le interpretazioni esistenti di "I Can't Give You Anything But Love" mica devo essere costretto a passare otto ore sulla Wikipedia, farmi una lista, e poi cercare il sito di Ella Fitzgerald, Lena Horne, Louis Armstrong, Samuel Bechet, ecc., ecc., - naturalmente col Mulo questa sarebbe una cosa che faresti in un istante, e questo dimostra che con la tecnologia disponibile oggi si possono fare anche tutte le cose che dico io e non solo quelle (molto limitate) che dici tu - pur con il difetto di non pagare i diritti d'autore: ergo occorre un ente centralizzato). E anche questo lavoro organizzato andrebbe pagato.Non capisco perchè sei pi favorevole ad una soluzione "centralizzata" e preferiresti che questo pagamento avvenisse tramite tassa,piuttosto che in maniera diretta... " />
Oh, poi certo l'ente centralizzato piace poco anche a me: in pratica non funzionerebbe cosi' bene, in effetti. Dovrebbe essere una cosa collettiva, tipo IMDB, dove tutti abbiano il diritto di spedire all'archivio centrale il proprio contributo. Poi un gruppo di organizzatori o supervisori potrebbero limitarsi a classificare il pezzo, identificare a chi si debbano pagare i diritti d'autore, e metterlo quindi a disposizione di tutti.
Immagina se IMDB fosse completato da un bottone "Film Download": questo e' il futuro, solo che al momento e' illegale.
In linea ideale concorderei, in linea pratica no: che l'autore metta l'opera acquistabile dal sito non significa che questa verrà comprata; anzi, conosco molte persone che la scaricherebbero comunque altrove.Vai sul sito dell'artista in questione,dove l'artista avrà caricato la sua opera,e paghi il download direttamente a lui.
Non c'è bisogno di alcuna tassa calata dall'alto
Se tramite quella tassa diventasse legale scaricare, potenzialmente potresti avere film senza pagarli; onestamente, non vedo la differenza col vantaggio potenziale che ha chi paga tasse per asili nido senza avere figli.ho già detto che ritengo sia giusto che una persona che non abbia figli e che non intenda averne paghi la tassa sugli asili nido,poichè da essa trae un beneficio,un servizio,per quanto solo a livello potenziale e ipotetico
Il discorso di questa tassa è del tutto diverso:non solo la versi senza avere in cambio alcun servizio,neppure a livello potenziale
La positività o meno di tale tassa è un altro discorso, ma non ho chiaro che differenza vedi, in quanto a vantaggio potenziale, tra i due casi (salvo che ti stessi riferendo al pagare la tassa mantenendo l'illegalità dello scaricare).
Beh...si...è quello che prevede questa legge.... " />" />La positività o meno di tale tassa è un altro discorso, ma non ho chiaro che differenza vedi, in quanto a vantaggio potenziale, tra i due casi (salvo che ti stessi riferendo al pagare la tassa mantenendo l'illegalità dello scaricare).
Eventualità possibiissima anche con la soluzione "centralizzata" suggerita da Tyrion.....che però non elimina tutto il sistema di intermediari che spesso è la vera causa del costo sproporzionato di Cd e DVD.In linea ideale concorderei, in linea pratica no: che l'autore metta l'opera acquistabile dal sito non significa che questa verrà comprata; anzi, conosco molte persone che la scaricherebbero comunque altrove.
D'accordo sul discorso della semplificazione che porterebbe una soluzione di questo tipo,non sul discorso della reperibilità:sul web già oggi hai praticamente tutto lo scibile umano a portata di un paio di click.L'ho detto: perche' occorre un ente che raccolga e digitalizzi tutte le opere di ieri, fino alle piu' sconosciute e dimenticate. E non c'e' solo questo: trovare quello che cerco sarebbe piu' facile se tutto il materiale venisse raccolto in un unico database
Mai sentito parlare di Google?per esempio, se voglio trovare tutte le interpretazioni esistenti di "I Can't Give You Anything But Love" mica devo essere costretto a passare otto ore sulla Wikipedia, farmi una lista, e poi cercare il sito di Ella Fitzgerald, Lena Horne, Louis Armstrong, Samuel Bechet, ecc., ecc.,
IMDB è uno dei tanti esempi,come Wikipedia o Linux,del fatto che Internet sia basato sulla condivisione,su persone che mettono a disposizione materiale e conoscenze senza chiedere nulla in cambio.Cosa molto diversa dall'istituire un ente apposito di stipendiati.Oh, poi certo l'ente centralizzato piace poco anche a me: in pratica non funzionerebbe cosi' bene, in effetti. Dovrebbe essere una cosa collettiva, tipo IMDB, dove tutti abbiano il diritto di spedire all'archivio centrale il proprio contributo.
Non so...gli sviluppatori di Ubuntu oggi distribuiscono gratuitamente un sistema operativo fatto coi controca**i,ma dal tuo ragionamento è come se tu dicessi di preferire Microsoft,perchè "è giusto pagare".
Questo è il presente (lo streaming è pratiamente quello che dici te,a parte il atto che non trasporti fisicamente il file sul tuo HD),solo che al momento la legge è indietro di 30 anni buoni rispetto agli strumenti tecnologici che si trova ad amministrare.Immagina se IMDB fosse completato da un bottone "Film Download": questo e' il futuro, solo che al momento e' illegale.
Non vedo perché: la sola ragione per cui si scarica "altrove" è che è centinaia di volte più semplice che andare a cercarsi sito per sito (ogni sito con le sue interfacce differenti, le sue convenzioni di pagamento, ecc.) quello che si vuole. La centralizzazione in un database uniforme risolverebbe questo svantaggio - incluso il pagamento all'autore. Se questo database esistesse andrei sempre lì (perché trovo giusto pagare all'autore il dovuto - e quanto si dovrebbe pagare, per pezzo, tolti i costi di distribuzione e fattura dei DVD: 20 centesimi? Ma li pagherei più che volentieri!).Eventualità possibiissima anche con la soluzione "centralizzata" suggerita da Tyrion.....In linea ideale concorderei, in linea pratica no: che l'autore metta l'opera acquistabile dal sito non significa che questa verrà comprata; anzi, conosco molte persone che la scaricherebbero comunque altrove.
Certo, ma non è legale scaricarlo (poi stai sviando, non stiamo parlando di scibile umano, ma di opere protette da copyright).D'accordo sul discorso della semplificazione che porterebbe una soluzione di questo tipo,non sul discorso della reperibilità:sul web già oggi hai praticamente tutto lo scibile umano a portata di un paio di click.
Sì, ne ho sentito parlare. Stai quindi dicendomi che dovrei andarmi a cercare tutti questi siti individualmente, separandoli dagli altri milioni di risultati inutili della ricerca, e poi navigare di sito in sito (ammesso di avere trovato anche il sito di Lena Horne dal quale possa scaricare a pagamento il suo "I Can't Give You..."), cercare in ciascuna pagina le sue particolari modalità di ricerca, di download, di pagamento? Ci metterei ore - mentre col Mulo sistemerei la faccenda in circa 30 secondi.Mai sentito parlare di Google?per esempio, se voglio trovare tutte le interpretazioni esistenti di "I Can't Give You Anything But Love" mica devo essere costretto a passare otto ore sulla Wikipedia, farmi una lista, e poi cercare il sito di Ella Fitzgerald, Lena Horne, Louis Armstrong, Samuel Bechet, ecc., ecc.,
La tecnologia, come dicevo all'inizio, esiste - ma non è certo quella che indichi tu. Tuttavia quella che permette di fare le cose che dico io, al momento è illegale.
È diversa per forza, visto che qui stiamo parlando di materiale copyrighted. Davvero non vedi la differenza?IMDB è uno dei tanti esempi,come Wikipedia o Linux,del fatto che Internet sia basato sulla condivisione,su persone che mettono a disposizione materiale e conoscenze senza chiedere nulla in cambio.Cosa molto diversa dall'istituire un ente apposito di stipendiati.Oh, poi certo l'ente centralizzato piace poco anche a me: in pratica non funzionerebbe cosi' bene, in effetti. Dovrebbe essere una cosa collettiva, tipo IMDB, dove tutti abbiano il diritto di spedire all'archivio centrale il proprio contributo.
No, mi spiace, ma non è questo il mio ragionamento: questo è quello che tu dai mostra di avere capito del mio ragionamento. Io non sto dicendo che una musica vale l'altra, e non dico "ascolta Rihanna a pagamento perché è giusto pagare, che te ne fai di Mozart gratis". Quello che stai dicendo mi sembra totalmente assurdo.Non so...gli sviluppatori di Ubuntu oggi distribuiscono gratuitamente un sistema operativo fatto coi controca**i,ma dal tuo ragionamento è come se tu dicessi di preferire Microsoft,perchè "è giusto pagare".
Che la legge sia indietro di 30 anni buoni rispetto alla tecnologia esistente è fuori di dubbio, e non è certo questo che sto discutendo qui. Io sto parlando di scaricare legalmente sul mio HD un film in High Definition, e guardarmelo in santa pace dopo avere pagato il dovuto.Questo è il presente (lo streaming è pratiamente quello che dici te,a parte il atto che non trasporti fisicamente il file sul tuo HD),solo che al momento la legge è indietro di 30 anni buoni rispetto agli strumenti tecnologici che si trova ad amministrare.Immagina se IMDB fosse completato da un bottone "Film Download": questo e' il futuro, solo che al momento e' illegale.
Se pensi che il mio suggerimento di centralizzare in un unico database (con vari mirror ovviamente) tutti i film, tutta la musica, tutti i libri degli ultimi 100 anni, può darsi che tu abbia ragione: sarebbe molto più facile realizzare questa cosa in modo simile a come sono stati realizzati Wikipedia o IMDB. Ma allora non c'è scelta: occorre 1) legalizzare, e 2) far pagare una tassa generica sull'accesso a tutte queste opere. Dovresti seriamente affrontare questo punto, secondo me.