Ti posso assicurare che il fenomeno è piùttosto comune....quando iniziarono a circolare le prime copie piratate di Word,Microsoft scelse consapevomente (pur avendo tutta la possibilità di farlo,allora) di non intentare causa contro i possessori di tali copie pirata.Alla fine la sony finì col dominare il mercato delle console perchè rispetto ai colleghi della nintendo, le playstation erano taroccabili.
Potendo cosi usufruire di Word ad un prezzo molto inferiore alle 100.000 lire richieste allora per acquistare la copia originale,moltissimi si dotarono della copia pirata,e Word fini con l'affermarsi come il formato più diffuso per i documenti di testo.
E questo ragionamento da vere facce di c**o lo fanno in molti.
La legge sul copyright è nata come forma di censura:Nel 1557 Mary Tudor aveva concesso il monopolio del diritto di stampa all'associazione inglese dei librai proprio per evitare che questi o altri stampassero libri critici su di lei o sul suo sistema di governo.conosco gente che per partito preso considera sbagliato il diritto d'autore
Da Wiki:
Le prime normative sul diritto di copia (copyright) furono emanate dalla monarchia inglese nel XVI secolo con la volontà di operare un controllo sulle opere pubblicate nel territorio. Col diffondersi delle prime macchine automatiche per la stampa, infatti, iniziò ad affermarsi una libera circolazione fra la popolazione di scritti e volumi di ogni argomento e genere. Il governo, poiché la censura era all'epoca una funzione amministrativa legittima come la gestione della sicurezza pubblica, avvertì il bisogno di controllare ed autorizzare la libera circolazione delle opinioni. Ragion per cui fondò una corporazione privata di censori - la London Company of Stationers (Corporazione dei Librai di Londra) - i cui profitti sarebbero dipesi da quanto fosse stato efficace il loro lavoro di censura filo-governativa.
Agli Stationers (ovvero gli editori) furono concessi i diritti di copia (copyright, appunto) su ogni stampa, con valenza retroattiva anche per le opere pubblicate precedentemente. La concessione prevedeva il diritto esclusivo di stampa, e quello di poter ricercare e confiscare le stampe ed i libri non autorizzati, finanche di bruciare quelli stampati illegalmente.] Ogni opera, per essere stampata, doveva essere registrata nel Registro della corporazione, registrazione che era effettuabile solamente dopo un attento vaglio ad opera del Censore della corona o dopo la censura degli stessi editori. La corporazione degli editori esercitava perciò a tutti gli effetti funzioni di polizia privata, dedita al profitto e controllata da parte del governo.
Ogni nuova opera veniva annotata nel registro della corporazione sotto il nome di uno dei membri della corporazione il quale ne acquisiva il “copyright”, ovvero il diritto esclusivo sugli altri editori di pubblicarla; una corte risolveva le eventuali dispute fra membri. Il diritto sulle copie (copyright), perciò, nasce come diritto specifico dell'editore, diritto sul quale il reale autore non può quindi recriminare alcunché né guadagnare di conseguenza.
Nel successivo secolo e mezzo la corporazione dei censori inglesi generò benefici per il governo e per gli editori: per il governo, esercitando un potere di controllo sulla libera diffusione delle opinioni e delle informazioni; per gli editori, traendo profitto dal proprio monopolio di vendita. Sul finire del XVII secolo, però, l'imporsi di idee liberali nella società frenò le tradizionali politiche censorie e causò una graduale fine del monopolio delle caste editrici.
Temendo una liberalizzazione della stampa e la concorrenza da parte di stampatori indipendenti ed autori, gli editori fecero valere la propria moral suasion sul Parlamento. Basandosi sull'assunto che gli autori non disponessero dei mezzi per distribuire e stampare le proprie opere (attività all'epoca assai costosa e quindi riservata a pochi), mantennero tutti i privilegi acquisiti in passato con un'astuzia: attribuire ai veri autori diritti di proprietà sulle opere prodotte, ma con la clausola che questa proprietà potesse essere trasferita ad altri tramite contratto. Di lì in poi gli editori non avrebbero più generato profitto dalla censura sulle opere, ma semplicemente dal trasferimento dei diritti firmato (più o meno volontariamente) dagli autori, trasferimento in ogni caso necessario per la altrimenti troppo costosa pubblicazione delle opere.
Su queste basi, nel 1710 venne perciò emanata la prima norma moderna sul copyright: lo Statuto di Anna (Statute of Anna).
Piccolissimo edit.........solo perchè ho trovato un paio di cose che,pensando a quanto detto prima,mi hanno strappato più di una risata:sono entrambe news uscite oggi...link 1 e link 2
Notate differenze?.......... " />" />" />
Ti posso assicurare che il fenomeno è piùttosto comune....quando iniziarono a circolare le prime copie piratate di Word,Microsoft scelse consapevomente (pur avendo tutta la possibilità di farlo,allora) di non intentare causa contro i possessori di tali copie pirata.Alla fine la sony finì col dominare il mercato delle console perchè rispetto ai colleghi della nintendo, le playstation erano taroccabili.
Potendo cosi usufruire di Word ad un prezzo molto inferiore alle 100.000 lire richieste allora per acquistare la copia originale,moltissimi si dotarono della copia pirata,e Word fini con l'affermarsi come il formato più diffuso per i documenti di testo.
sì, sì, ho fatto l'esempio delle console perchè era il primo che mi venisse in mente " />
ma windows in generale non si era diffuso perchè più "open" del collega mac più che per una questione di pirateria?
Comuqnue a me andrebbe pure bene pagarla una tassa, purchè poi scaricare sia legale. Se deve pagare e poi di sopra comrpare roba legale che senso ha? Mi andrebbe bene una cosa del tipo: chi vuole scaricare qualuqnue cosa vada a versare tot euro all'ufficio x e ogni 10 anni ripaghi. Se ti becco a scaricare senza aver pagato prima la tassa ti multo.
Così pagherei am avrei un servizio.
Però preferirei sempre un'organizzazione un minimo migliore, magari che fossero i musicisti stessi a fornire l'album gratis in formato mp3 (magari allegando mp3 vari di altri gruppi sotto la stessa casa discografica, per far pubblciità) e poi se uno vuole si compra quello in digipack e con formato audio decente. Per i libri farei lo stesso, se uno vuole prennde gratis i primi capitoli, se gli piace molla un apio di euro o più a seconda della lunghezza per avere il pdf completo, oppure va in libreria e lo compra direttamente.
Per i film, là è un po' diverso, io se posso li vado a vedere al cinema, perchè tra impianto di casa e impianto come si deve non c'è paragone (se e quando sarò nababba mi costruirò una sala cinema personale, con macchinetta per i pop corn compresa), e sono contrarissima allo scaricare film che non sia già usciti in dvd o altro; ma già adesso se uno volesse comprarsi legalmente un film a pochi euro, il modo lo trova. Considerando che a meno di essere cinefili stretti sono pochi i film che uno si va a comprare, si può campare benissimo come anche è adesso.
gestori di Facebook e di altri grossi portali online hanno detto che "nel momento in cui un contenuto viene immesso sulla rete è materialmente impossibile impedire a chicchessia di raggiungerlo"......
non me ne frega niente di impedire a chicchessia di raggiungerlo... può raggiungerlo chi vuole.
a me interessa che chi lo immette (e chi lo raggiunge) si prende una multa record.
sicuro che economicamente alla fin fine converrebbe bloccare la gente che scarica?
Alla fine nessuno potrebbe permettersi di comprare più ipod, lettorimp3, memorie di pc sermpre più grosse, hard disk esterni, pennine dati di riserva, dvd vuoti a pacchi da cento... visto quanto costa riepirli legalmente.
E il mercato dei componenti per pc poi? a parte chi ne ha bisogno per lavoro, schede grafiche e ram ultimo modello le comprano i videogiocatori, ma con quello che sota un videogioco originale appena uscito pochi possono permettersi di avere il parcogiochi completamente originale.
Alla fine la sony finì col dominare il mercato delle console perchè rispetto ai colleghi della nintendo, le playstation erano taroccabili.
sicuri che economicamente alla fin fine converrebbe bloccare la gente che ruba?
pensa, pensa che fantastico mercato essi alimentano: allarmi, serrature, cancelli, sistemi di sicurezza... con annessi inventori, tecnici e installatori, centralinisti e numeri verdi... cani da guardia, addestratori di cani da guardia, museruole, cibo per cani, canili e dipendenti di canili... armi da fuoco, produttori di armi da fuoco, rivenditori di armi da fuoco, proiettili (per le potenziali vittime e per gli stessi criminali: guadagno doppio!).
senza pensare alle forze di polizia... oltre alle migliaia di ragazzi che trovano un lavoro sicuro e rispettabile, pensiamo a tutto quello che ci gira intorno... macchine, tecnologia avanzata, vestiti e divise, appartamenti... e poi tutto il sistema giudiziario: carceri, giudici, avvocati, psicologi criminali e infantili, preti e rieducatori.
e via discorrendo.
e voi vorreste rinunciare a tutto questo IMMENSO GIRO DI SOLDI? e perchè mai? infondo si tratta di qualche rumeno che di tanto in tanto scippa una vecchia, o entra in casa di qualcuno, gliela devasta (e allora via con i falegnami, idraulici, nuovi divani, nuovi cassetti, nuove misure di sicurezza) ma infondo si accontenta di qualche ninnolo e la società in generale ne beneficia 1000 volte tanto.
cos'è mai la difesa della PROPRIETA' (perchè questo è il copyright, fondamentalmente) e di un opinabile senso di giustizia quando L'ECONOMIA GIRA? niente, figuriamoci.
Ma anche no....il copyright si applica alle idee,e le idee non vanno protette,vanno diffuse.E poi ho già spiegato poco sopra quali siano,storicamente,le ragioni di una legge sul copyright.cos'è mai la difesa della PROPRIETA' (perchè questo è il copyright, fondamentalmente)
E ho anche fatto esempi eccellenti di prodotti distribuiti con enorme successo senza seguire l'ideologia del profitto che ti sta tanto a cuore.O per lo meno cercando di trovare soluzioni alternative.
Inoltre ho aggiunto che i grandi artisti come Pink Floyd e Radiohead non sono affatto spaventati dalla diffusione libera delle opere,anzi la incoraggiano.
Poi capisco di essere noioso,ma potresti almeno provare a leggere quello che scrivo....
Premessa: questa analogia non regge. Te lo dimostro: io non mi sognerei mai di dire una cosa tipo "Mettiamo una tassa sul possesso dei grimaldelli, e legalizziamo il furto". È chiaro che non sta in piedi.sicuri che economicamente alla fin fine converrebbe bloccare la gente che ruba?
Qui stiamo invece parlando di duplicazione. Oggi la duplicazione non costa nulla (è la nuova tecnologia). Vietarla è, quindi, un assurdo, perché comporta un costo maggiore (di distribuzione) maggiore a carico della società. E anche dell'ambiente.
Sarebbe come se uno avesse inventato un modo di teleportarsi da un luogo all'altro, e proibirlo per non far collassare il mercato delle automobili.
Che bel mondo... Il problema è che, a parte forse a te e a pochi altri, non piacerebbe a nessuno. È un pochino come il tuo esempio della guerra: anche quella porta a vantaggi economici ("se fatta bene"... " /> ), peccato che non piaccia a molti. All'inizio magari sembra tutto bello e grandioso, poi cominciano a piovere le bombe...pensa, pensa che fantastico mercato essi alimentano: allarmi, serrature, cancelli, sistemi di sicurezza... con annessi inventori, tecnici e installatori, centralinisti e numeri verdi... cani da guardia, addestratori di cani da guardia, museruole, cibo per cani, canili e dipendenti di canili... armi da fuoco, produttori di armi da fuoco, rivenditori di armi da fuoco, proiettili (per le potenziali vittime e per gli stessi criminali: guadagno doppio!).
senza pensare alle forze di polizia... oltre alle migliaia di ragazzi che trovano un lavoro sicuro e rispettabile, pensiamo a tutto quello che ci gira intorno... macchine, tecnologia avanzata, vestiti e divise, appartamenti... e poi tutto il sistema giudiziario: carceri, giudici, avvocati, psicologi criminali e infantili, preti e rieducatori.
e via discorrendo.
Ma è chiaro che non è solo una questione economica: c'è anche modo e modo di arricchire una società. Con nuove tecnologie pacifiche è meglio, anche perché promette di essere rieletti. " />e voi vorreste rinunciare a tutto questo IMMENSO GIRO DI SOLDI? e perchè mai?
Francamente questo monopolio dell'arte (perché questo è il copyright, fondamentalmente) è tempo che sia spezzato. Mi è piaciuto molto il discorso di Seetharaman Toral, e anche di AryaSnow, a sottolineare il fatto che sono le case produttrici a decidere che cosa dobbiamo/possiamo leggere, ascoltare, vedere. Internet in questo senso è una vera liberazione.
Ma anche no....il copyright si applica alle idee,e le idee non vanno protette,vanno diffuse.E poi ho già spiegato poco sopra quali siano,storicamente,le ragioni di una legge sul copyright.
scusa, ma questa storia della libera circolazione delle idee e dell'arte sono tutte caxxate.
Ubunto e Firefox e bella compagnia sono ecomiabili, dei vari paladini dei progresso e del libero pensiero, meritevoli di eterna beatitudine.
bravi, come sono bravi coloro che fanno volontariato, regalano i loro beni ai poveri e donano il sangue e gli organi.
non sono ironico, si tratta veramente di brave persone.
però se io NON VOGLIO regalarti ciò che è mio, ciò che ho prodotto, direttamente o indirettamente... beh, non mi puoi cominciare a parlare di idee e libertà di espressione per giustificare il tuo miserabile latrocinio, perchè non tutti possiamo o vogliamo vivere di santità come il signor Firefox.
E' del tutto legittimo pretendere di essere pagati per il proprio lavoro, e se tu non lo fai non appellarti a principi di etica giusnaturalista... di che sei un ladro di bassa lega che ti fa più onore.
tutti abbiamo scaricato, tutti abbiamo rubato una mela dall'albero del vicino: non sto certo qui a fare l'immacolato e non condanno nessuno. La tentazione è forte, le leggi sono contraddittorie e le misure coercitive sono nulle.
però è scandaloso non riaffermare con decisione il valore intangibile della proprietà, e il diritto a farsi pagare e essere pagati da chi vuole usufruire delle nostre proprietà.
come direbbe il mastino, non stiamo qui a dirci che la nostra mer*a non puzza di mer*a...
sicuri che economicamente alla fin fine converrebbe bloccare la gente che ruba?
perchè l'analogia non regga è stato già detto sopra. Comuqnue rimane la domanda: perchè non si fa nulla? Forse appunto perchè allo stato attuale è più conveniente così (i ladri e gli assassini che io sappia cercano di arrestarli, e ci sono interi corpi di forze dell'ordine istituiti per questo, verso la pirateria non esiste nulla)? Sul serio,c hi avrebbe i soldi per riempire la memoria di un ipod da 16 GB con brani sparsi? Ti ci compri un'automobile.
Comunque, riguardo il discorso "è giusto chiedere di essere pagati per ciò che si crea" io sarei d'accordo: a me va benissimo (e difatti lo faccio) pagare l'obolo a chi crea qualcosa che mi piace. Non sono d'accordo con chi prentende il tutto, gratis e sempre in nome di una sorta di bulimia da ascolto/visione.
A parte casi rari di persone che effettivamente essendo grandi appassionati fanno un consomu assurdo di musica, libri e film, i comuni mortali, con un minimo di sforzo, ce la fanno benissimo a sostenere la spesa.
Certo, a qualcosa bisogna rinunciare: non è che posso rifarmi il guardaroba e in contemporane riempire una libreria nuova, a meno che non sono nababba.
Io non sono d'accordo col ragionare "se posso averlo gratis, è giusto che me lo prenda e investa i soldi in qualcos'altro", il problema che trovo io è la sporporzione di prezzo.
Internet e la pirateria attualmente sono un utilissimo mezzo per selezionare tra milel proposte quelle su cui vorremmo davvero investire, oppure conoscere tutto ciò che non è blockbuster e bestseller. E per la diffusione di informazioni riguardo la roba di nicchia (ma neanche tanto) non è che ci si può affidare solo a quei fortunati nababbi che comrpano tutto a scatola chiusa, se attualmente non è difficile scovare titoli e quant'altro è perchè tanti possono "assaggiare".
Poi rimane che non sono d'accordo con chi non paga mai e mai, non lo trovo corretto. Io appena trovo in offerta un cd che mi piace lo accatto, o cerco di mettere soldi da parte per farlo.
Ma perchè una persona con medie entrate economiche non è libera di "azzardare" acquisti? Diamine, un cd non in offerta in grandi catene come mondadori o feltrinelli costa minimo 18 euro, nei paeselli i prezzi salgono a 20-25. Un videogioco ne costa 70, e oggi a parte eccezioni (rpg, roba che consenta di sfidare altri giocatori, etc) hanno una durata media di una ventina di ore. Per i libri per fortuna il mercato è più vario, però sempre che alcune case editrici praticamente non sanno cosa significhi "edizione economica".
E di tutti questi soldi che verso, alla fine quanti euro vanno effettivamente ai musicisti, o agli scrittori?
Perchè non cercare di realizzare un sistema meno costoso per tutti e consentire alla gente di comprare più roba? Non è che sarebbe una cosa poi così impensabilmente complicata.
Ad esempio, cosa costerebbe rendere disponibili per lo scaricamento gratuito la metà o almeno i primi capitoli di ogni libro che si vende? O mettere prezzi più bassi sulla vendita di film o serie televisive in dvd, dato che alla fin fine dei pezzi di plastica sono e ci mangiano sopra davvero tanto, come prezzo? davvero, una serie di cartoni animati senza nessuna edizione particolare o contenuti extra come si pretende che la gente la compri se la si fa pagare più di 100 euro? Uno potrà farlo una volta nella vita per la propria serie preferita, ma poi basta.
per i film per chi abita in una città con un buon sistema di biblioteche il problema film non sussiste, io ogni volta prendo in prestito i film da lì e qulli al cinema li vado a vedere o aspetto (assoluatemte quelli non li scaricherei mai), ma chi non ha queste opportunità? Si spende 15/25 euro la volta, oppure va avanti a noleggi, che nei paeselli sono parecchio sforniti e l'unico modo per vedere altri film è comprarli?
Oppure è il solito discorso che conviene uguale che 20 persone comprino un oggetto che costa 50 euro piuttosto che 40 persone che lo comprano a metà prezzo? Perchè preoccparmi che più persone possibile posseggano originale il cd/film/libro X e ne traggano piacere se tanto ne basta la metà per guadagnarci su?
Okay, le ditte stanno là per vendere, a loro che gliene frega, basta che vanno in guadagno... però non esiste nemmeno per sbaglio un minimo di interesse per le esigenze dei consumatori, almeno qui in Italia (all'estero non saprei).
Premessa: questa analogia non regge. Te lo dimostro: io non mi sognerei mai di dire una cosa tipo "Mettiamo una tassa sul possesso dei grimaldelli, e legalizziamo il furto". È chiaro che non sta in piedi.
lascia perdere le tasse.
l'analogia regge benissimo:
PUNTO PRIMO: ci sono dei beni, questi beni appartengono a qualcuno. Quel qualcuno ha il diritto di disporne come meglio crede: venderli, regalarli, metterli in commercio secondo la normativa vigente.
visto che la normativa vigente tutela questo qualcuno attraverso il copyright, chi acquista il bene violando il copyright commette un illecito, nè più nè meno di uno scippatore. Punto. Questo sul piano del diritto.
PUNTO SECONDO: Sul piano dei principi, possiamo discutere sulla bontà del copyright. Mi sembra che la maggior parte della gente non contesti il suo non essere giusto o equo, ma lo ritenga sacrificabile in vista di un maggior benessere e sviluppo tecnologico. Qui ritorna l'analogia: perchè tentare di estirpare la criminalità organizzata, quando questa alimenta un così grande giro d'affari?
La risposta: perchè alla maggior parte della gente non piace la criminalità, ma gli piace scaricare gratis.
Quindi è tutto una questione di cosa piace e cosa non piace alla massa? Con la tutela dei diritti delle singole categorie ci puliamo il fondoschiena?
Inoltre, non c'entrano niente i mezzi di distribuzione: se i dvd e le macchine sono superati dai film via internet e dal teletrasporto, nessuno li userà più e non c'è modo di evitarlo.
Il signor Fiat e il signor Dvd dovranno chiudere baracca e burattini. E' il progresso e il la concorrenza.
Ma resta il fatto che il signor Teletrasporto ha tutti i diritti di farsi pagare per la sua invenzione.
Il punto è è che molti invece rivendicano di usufuruire gratuitamente e senza esservi autorizzati (indipendentemente dal mezzo di distribuzione) del frutto del lavoro altrui.
Questo è, per principio, inaccettabile.
Ma non mi sembra che sia solo questo il punto: il punto è che molti rivendicano di usufuruire gratuitamente e senza esservi autorizzati (indipendentemente dal mezzo di distribuzione) del frutto del lavoro altrui.
Questo è, per principio, inaccettabile.
ma anche per me. Ritengo che l'obolo vada pagato (e anche se uno per filantropia non lo vuole, finchè si tratta di programmi e cose simili okay, ma per un supporto fisico comunque è giusto pagare).
Ma mi piacerebbe anche le varie ditte e lo stato mi dessero i mezzi e le opportunità per pagfarlo a quante più persone possibile, questo obolo. Non che ci mangino sopra l'ira di dio (vedere post precedente).
Io vorrei pagare, ma nonostante non sia affatto povera non posso: qualcuno lo pago, ma non quanti vorrei. E per quello che riesco a fare sempre siano lodati l'usato, e rivendite online e le biblioteche. Altrimenti non avrei mai potuto permettermi una consolle di videogiochi, ad esempio (avrei dovuto ricorrere alla pirateria, ma non ho mai voluto).
Allo stato attuale solo chi è ricco oppure benestante con solo sè stesso da mantenere può permettersi un discreto numero di cd, film e libri (non nell'arco dell'intera vita chiaramente).
Mi sta bene che a qualcosa bisogni rinunciare, però con i prezzi attuali bisogna rinunciare a davvero tanto roba, e questo va a discapito degli autori stessi, soprattutto se esordienti. Perchè non dare una mano a tutti quanti, che tanto la maggior parte del denaro non la prendono nemmeno gli autori?
Nella fiction su Salvo D'Acquisto c'è "il cattivo" che conclude un suo discorso in Parlamento con queste stesse parole.....ma parliamo di metà novecento....però se io NON VOGLIO regalarti ciò che è mio, ciò che ho prodotto, direttamente o indirettamente... beh, non mi puoi cominciare a parlare di idee e libertà di espressione per giustificare il tuo miserabile latrocinio, perchè non tutti possiamo o vogliamo vivere di santità come il signor Firefox.
E' del tutto legittimo pretendere di essere pagati per il proprio lavoro, e se tu non lo fai non appellarti a principi di etica giusnaturalista... di che sei un ladro di bassa lega che ti fa più onore.
tutti abbiamo scaricato, tutti abbiamo rubato una mela dall'albero del vicino: non sto certo qui a fare l'immacolato e non condanno nessuno. La tentazione è forte, le leggi sono contraddittorie e le misure coercitive sono nulle.
però è scandaloso non riaffermare con decisione il valore intangibile della proprietà
Sono contrario alle leggi sul copyright,è vero......ma se ti fossi preso la briga di leggere quello che ho scritto nei post precedenti,avresti notato che a me va benissimo che tu Artista voglia farti pagare per quello che produci....quello che io dico (auspico) è che in questa "transazione" dobbiamo essere io che voglio ascoltare il tuo CD/vedere la versione in DVD del tuo film/giocare al tuo gioco,e tu creatore che me lo vuoi vendere.
Tutte gli intermediari (dalla dannata SIAE alle case discografiche,cinematografiche,ecc...) devono sparire.Internet li ha resi obsoleti,cosi come le leggi sul copyright che ne tutelavano gli interessi.
I primi dovrebbero tornare all'agricoltura,e le seconde andrebbero riformulate (non cancellate) in maniera congrua alle nuove tecnologie.
Lo sai perchè Internet è tanto osteggiata da conservatori e reazionari vari?Per due motivi fondamentali:
1-perchè con internet la stessa logica di profitto è minacciata:la Rete oggi rende possibile una sorta di "nuovo baratto",per cui io cantante posso farmi il mio album e metterlo a disposizione,gratis,sul web....dall'altra parte del mondo c'è un gruppo di programmatori che sta progettando un software per,non so,progettare nani da giardino....e anche loro lo distribuiranno gratis via web.Io potrò usare il loro software e loro potranno ascoltare le mie canzoni e tutti saranno contenti......tranne forse le varie EMI e Virgin che,come ho detto prima,torneranno ad arare i campi come è giusto che sia.
2-perchè internet permette(rebbe) davvero di far emergere chi merita.Se Gegia e Lyli Allen aprissero oggi un sito dove fosse possibile ascoltare/comprare/noleggiare le loro canzoni,usufruirebbero di una piattaforma che permetterebbe a entrambe di partire da una situazione di assoluta parità.Non ci sarebbe una delle due pompatissima dalle case discografiche,non ci sarebbe MTV che ripropone a manetta le canzoni di una delle due per smerciarla a una fracca di ragazzine sceme......sarebbero solo loro,gli utenti di Internet e il valore delle loro canzoni.
E per questo che,come dicevo prima,artisti come Lili Allen sono contrari al file sharing e si augurano che le major e i diritti sul copyright durino in eterno....senza sarebbero nulla.....
Una controprova di quanto dico la si può ritrovare proprio in ambito letterario,guarda un pò:mentre la Troisi e la Mayer insozzano gli scaffali della maggior parte delle librerie d'italia,su internet le loro opere,prive del doping pubblicitario portato avanti dalla dannata Mondadori, sono trattate con il rispetto che meritano (lo stesso che io do al mio zerbino,per dire).
Ah....un altra cosa......
link......quelli di Firefox non sono affatto dei benefattori.Solo gente che ha capito per tempo che forse anche il modo per far soldi è cambiato.Ubunto e Firefox e bella compagnia sono ecomiabili, dei vari paladini dei progresso e del libero pensiero, meritevoli di eterna beatitudine.
bravi, come sono bravi coloro che fanno volontariato, regalano i loro beni ai poveri e donano il sangue e gli organi.
non sono ironico, si tratta veramente di brave persone.
Semmai sono Sony e Microsoft,che usano la pirateria e le console tarocche per permettere ai loro prodotti di diffondersi per poi lamentarsi delle copie pirata e del copyright, a dire che la loro m**da non puzza di m**da.come direbbe il mastino, non stiamo qui a dirci che la nostra mer*a non puzza di mer*a...
E poi sei pregato di non appioppare agli altri i cinismo che ti piace tanto.
Tu pensa pure che il motivo per cui tutti difendono internet è quello di tutelare il loro download settimanale di pornazzi e "Gears of War".....i motivi per cui io la ritengo tra le invenzioni più importanti del secolo sono anche altri....e sono totalmente d'accordo (viste anche le ultime vicende di Haiti e sopratutto dell'Iran) con la proposta di Nicholas Negroponte link
quello che io dico (auspico) è che in questa "transazione" dobbiamo essere io che voglio ascoltare il tuo CD/vedere la versione in DVD del tuo film/giocare al tuo gioco,e tu creatore che me lo vuoi vendere.
e io voglio non voglio chiquita e supermercati, o le banane me le da direttamente il coltivatore colombiano oppure le rubo.
è questo che stai dicendo?
tu sei avanti, Joramun, in economia come in politica come nel sociale... però spesso sei così avanti che ti ritrovi più indietro di tutti.
oggi come oggi per ogni aritsta che sia qualcosa in più che un simpatico amatore NON E' POSSIBILE bypassare case discografiche, case editrici e compagnia.
i costi di produzione, di distribuzione, la pubblicità, l'assistenza legale di cui necessitano gli artisti, e un miliardo di altre cose, richiedono un'organizzazione centralizzata, che solo i "grandi intermendiari" possono garantire, mentre il popolo del Web ancora non può.
forse tra dieci anni non sarà più così, ma oggi come oggi il copyright è necessario, così come è necessario per gli artisti affidarsi agli intermediari.
tu non distingui cosa potrebbe essere il futuro da cosa invece è il presente.
il signor James Cameron non avrebbe mai potuto realizzare Avatar senza l'ausilio della grandi case di produzione, così come il signor Cliff Bleszinski non avrebbe mai potuto realizzare Gears of War senza l'appoggio, l'organizzazione e le finanze della Microsoft... il fatto che tra 10 anni ci riuscirà grazie al nuovo sistema economico basato sul baratto virtuale non ti giustifica: sei e rimani un ladro e un immorale, se scarichi illegalmente il suo prodotto.
Semmai sono Sony e Microsoft,che usano la pirateria e le console tarocche per permettere ai loro prodotti di diffondersi per poi lamentarsi delle copie pirata e del copyright
certo, e Kennedy è stato ucciso dagli Alieni, l'uomo non è mai andato sulla luna e l'attentato del 11 settembre è stato organizzato da Bush e dai servizi segreti israeliani per realizzare il loro grande disegno di dominio sul mondo.
James Cameron avrebbe fatto comunque Avatar,per distribuirlo e proiettarlo nei cinema.E ho già detto prima che questo caso non attiene al discorso che sto facendo,che non riguarda il film visto al cinema.il signor James Cameron non avrebbe mai potuto realizzare Avatar senza l'ausilio della grandi case di produzione, così come il signor Cliff Bleszinski non avrebbe mai potuto realizzare Gears of War senza l'appoggio, l'organizzazione e le finanze della Microsoft... il fatto che tra 10 anni ci riuscirà grazie al nuovo sistema economico basato sul baratto virtuale non ti giustifica: sei e rimani un ladro e un immorale, se scarichi illegalmente il suo prodotto.
Non hai letto la parte in cui citavo i vari Downlovers e Film Rewiew,dove il download e lo streaming dei film e della musica è gratuito e legale,vero?
Ma anche no.....link.oggi come oggi per ogni aritsta che sia qualcosa in più che un simpatico amatore NON E' POSSIBILE bypassare case discografiche, case editrici e compagnia.
i costi di produzione, di distribuzione, la pubblicità, l'assistenza legale di cui necessitano gli artisti, e un miliardo di altre cose, richiedono un'organizzazione centralizzata, che solo i "grandi intermendiari" possono garantire, mentre il popolo del Web ancora non può.
forse tra dieci anni non sarà più così, ma oggi come oggi il copyright è necessario, così come è necessario per gli artisti affidarsi agli intermediari.
La tecnologia di Internet permette di abbatter i costi e parificare le opportunità.Oggi,non domani.
Non sono deliri complottisti i miei....se hai tempo scaricati il libro del giornalista informatico Paolo Attivissimo Da Linux a Windows.certo, e Kennedy è stato ucciso dagli Alieni, l'uomo non è mai andato sulla luna e l'attentato del 11 settembre è stato organizzato da Bush e dai servizi segreti israeliani per realizzare il loro grande disegno di dominio sul mondo.
Quell'episodio è riportato da dirigenti che lavoravano in Microsoft.E attivissimo a scritto un paio di libri volti interamente a smontare teorie complottiste come quelle citate da te,quindi è "al di sopra di ogni sospetto".
Se vuoi ti riporto cosa anche peggiori sui famosi programmi nascosti che Microsoft infilava nei suoi sitemi operativi,del tipo:
Sempre dal libro di Attivissimo.In Windows 98, cliccate su Start, scegliete Impostazioni e poi tenete premuto il tasto Ctrl cliccando su Barra delle
applicazioni e menu Avvio: compare una scheda extra, intitolata Opzioni barra del desktop, che però non
funziona. È un avanzo lasciato nella fretta di pubblicare Windows 98, o forse un anticipo delle correzioni già
previste per le versioni successive.
• In Windows 95 si può scoprire dove si nascondono i nomi degli autori del sistema
operativo. Cliccate sul Desktop col pulsante destro del mouse e scegliete Nuovo e poi Cartella. Assegnate alla
cartella il nome "and now, the moment you've all been waiting for". Poi cambiate il nome della cartella in "we
proudly present for your viewing pleasure" e cambiatelo ancora in "The Microsoft Windows 95 Product Team!".
Ora aprite la cartella: vedrete un'animazione con i nomi dei programmatori che hanno creato Windows 95. Ora
sapete chi maledire quando Windows fa le bizze.
• Ancora più impressionante: in Excel 97 è nascosto un giochino. Aprite un foglio di calcolo nuovo, andate alla riga
95, selezionatela tutta cliccando sul numero di riga e poi premete il tasto Tab per raggiungere la colonna B. Poi
cliccate sul menu Guida e scegliete Informazioni su. Tenete premuti i tasti Ctrl, Alt e Maiusc
contemporaneamente e cliccate su Supporto prodotto. Compare un vero e proprio videogioco in stile Quake,
intitolato "la sala delle anime tormentate" (Hall of Tortured Souls): in fondo alla sala scorrono i nomi dei
programmatori. Tornate sui vostri passi e digitate excelkfa. Il muro scompare e, se riuscite a percorrere una
passerella a zig zag, vedrete le foto delle "anime tormentate".
James Cameron avrebbe fatto comunque Avatar,per distribuirlo e proiettarlo nei cinema.E ho già detto prima che questo caso non attiene al discorso che sto facendo,che non riguarda il film visto al cinema.
Non hai letto la parte in cui citavo i vari Downlovers e Film Rewiew,dove il download e lo streaming dei film e della musica è gratuito e legale,vero?
Ma anche no.....link.
La tecnologia di Internet permette di abbatter i costi e parificare le opportunità.Oggi,non domani.
ripeto, non me ne frega niente sul COME ottieni il prodotto, downlovers, radiohead gratis eccetera: se le leggi vengono rispettate, il proprietario ha il suo ritorno economico, e si ritiene soddisfatto, tutti sono felici e nessuno dice niente.
però se il proprietario invece vuole, per i mille motivi che possono esserci, usufruire della tutela del copyright (legittimo, no?) e vendere il suo prodotto in un altro modo (legittimo, no) tu hai due opzioni
1. comprarlo alla sue condizioni e consumarlo (e di riflesso appoggiando la sua scelta di mercato, che dunque adotterà anche in futuro)
2. non comprarlo e non consumarlo (e di riflesso penalizzando la sua scelta di mercato, che dunque abbandonerà in futuro scegliendone una più redditizia)
se invece te lo procuri illegalmente e lo consumi, tramite contrabbando o contraffazione, ti metti dalla parte del torto, e diventi un semplice ladro
Se vuoi ti riporto cosa anche peggiori sui famosi programmi nascosti che Microsoft infilava nei suoi sitemi operativi,del tipo
ok, come i messaggi subliminali della Disney.
ma io rimango dell'idea che siano goliardate di qualche programmatore/disegnatore burlone, piuttosto che un GRANDE DISEGNO COMPLOTTISTA ideato dai massimi vertici dell'azienda...
In questa discussione il "piano del diritto" non c'entra nulla, dato che è proprio la cosa che si vuole modificare. Per farti un esempio: se fossimo negli anni '60 e stessimo discutendo della segregazione razziale negli USA, sarebbe ridicolo intervenire dicendo: "Se un negro in un bus si siede nella parte riservata ai bianchi commette un illecito. Punto. Questo sul piano del diritto".PUNTO PRIMO: ci sono dei beni, questi beni appartengono a qualcuno. Quel qualcuno ha il diritto di disporne come meglio crede: venderli, regalarli, metterli in commercio secondo la normativa vigente.
visto che la normativa vigente tutela questo qualcuno attraverso il copyright, chi acquista il bene violando il copyright commette un illecito, nè più nè meno di uno scippatore. Punto. Questo sul piano del diritto.
Il punto è che esistono le ribellioni, e le rivoluzioni, che sono cosa buona e giusta. Qui stiamo parlando di una rivoluzione tecnologica che sta rendendo - volenti o nolenti - obsolete alcune vecchie regole. Che sono quindi da togliere di mezzo.
A questo mi pare che ti sia stato risposto non una, ma dieci volte. La criminalità organizzata (come la guerra) crea più miseria di quanta ne riesca a eliminare. Un mondo fondato sul "saccheggio" è economicamente inefficiente, nel suo complesso (lo so, ne abbiamo già parlato e tu mi hai spiegato che non te ne frega niente, tu conti solo il guadagno di chi vince - ma qui sto solo spiegandoti perché una soluzione che crea più ricchezza di quanta ne elimini finisce con l'essere preferibile, nonostante la mentalità criminale di alcuni).PUNTO SECONDO: Sul piano dei principi, possiamo discutere sulla bontà del copyright. Mi sembra che la maggior parte della gente non contesti il suo non essere giusto o equo, ma lo ritenga sacrificabile in vista di un maggior benessere e sviluppo tecnologico. Qui ritorna l'analogia: perchè tentare di estirpare la criminalità organizzata, quando questa alimenta un così grande giro d'affari?
Alla gente piace liberarsi dai tiranni. È una sua buffa mania. In questo caso, la gente si libera spontaneamente dalla tirannia delle case editrici e produttrici. Se hai seguito i link postati da Joramun, devi avere notato che la cosa funziona benone, e gli artisti che si adeguano fanno lo stesso un pacco di soldi...La risposta: perchè alla maggior parte della gente non piace la criminalità, ma gli piace scaricare gratis.
Non credo che il signor Teletrasporto rischierà mai di ritrovarsi povero (vedi link Firefox postato da Joramun).Quindi è tutto una questione di cosa piace e cosa non piace alla massa? Con la tutela dei diritti delle singole categorie ci puliamo il fondoschiena?
Inoltre, non c'entrano niente i mezzi di distribuzione: se i dvd e le macchine sono superati dai film via internet e dal teletrasporto, nessuno li userà più e non c'è modo di evitarlo.
Il signor Fiat e il signor Dvd dovranno chiudere baracca e burattini. E' il progresso e il la concorrenza.
Ma resta il fatto che il signor Teletrasporto ha tutti i diritti di farsi pagare per la sua invenzione.
No, questa è una giusta e inevitabile ribellione contro un sistema ormai svelatosi come superato e ingiusto.Il punto è è che molti invece rivendicano di usufuruire gratuitamente e senza esservi autorizzati (indipendentemente dal mezzo di distribuzione) del frutto del lavoro altrui.
Questo è, per principio, inaccettabile.
A questo mi pare che ti sia stato risposto non una, ma dieci volte. La criminalità organizzata (come la guerra) crea più miseria di quanta ne riesca a eliminare. Un mondo fondato sul "saccheggio" è economicamente inefficiente, nel suo complesso (lo so, ne abbiamo già parlato e tu mi hai spiegato che non te ne frega niente, tu conti solo il guadagno di chi vince - ma qui sto solo spiegandoti perché una soluzione che crea più ricchezza di quanta ne elimini finisce con l'essere preferibile, nonostante la mentalità criminale di alcuni).
ah, ma è molto più raffinato.
non si tratta di legalizzare la criminalità, e nemmeno eliminarla.
si tratta di mantenere il conflitto perenne tra criminalità e reazione alla criminalità.
se domani sparissero tutti i criminali, la nostra economia subirebbe un tracollo senza pari.
così come se venisse pienamente legalizzata.
stessa cosa per le malattie: hai idea del giro di affari che c'è dietro? industrie farmaceutiche e bella compagnia? anche qui: eliminare la malattia? un tracollo finanziario mai visto. Tutti malati? la società va a scatafascio.
l'equilibrio degli opposti è la strada più redditizia.
io però tornerei volentieri a vivere ignudo nella savana, se fosse il prezzo da pagare per niente più criminalità e niente più malattie.
Non credo che il signor Teletrasporto rischierà mai di ritrovarsi povero
ma sì che lo diventerà.
grandi aziende gli ruberanno la sua invenzione, la duplicheranno a tutto spiano e a lui non resterà niente.
senza il copyright, domani noi della Barriera potremmo metterci a scrivere il libro finale di ASOAIF, finirlo in 3 mesi e piazzarlo su uno dei siti di Joramun, proprio come i radiohead.
noi forse diventiamo ricchi, e Martin probabilmente è fregato.
Ti sembra giusto nei confronti di Martin? ti sembra equo?
tecnicamente anche adesso si potrebbe fare (anche se in frode alla legge)... ma sai chi salva Martin dal proliferare di contraffazioni, oltre alla normativa del copyright?
le grandi case editrici, che lo tutelano sul piano legale, economico e pubblicitario, garantendogli comunque una cospicua fetta di mercato.