Ma assolutamente no, visto che il 99% degli artisti già non ricevono un tubo per il lavoro.
ma cosa vuol dire... quelli che si vogliono far pagare ricevono quello che stabiliscono sia il valore del loro lavoro, e tu non dovresti poterne usufruirne senza pagare
Non basta, perchè spesso la musica ha bisogno di essere ascoltata più volte per capire se vale, specialmente quella più complessa o di generi a cui non si è abituati. Inoltre andrebbe ascoltata in un contesto tranquillo, non in un negozio superaffollato.
ma dai... e poi cosa vuoi ancora? che vengano nella tua cameretta a suonare live? così forse potresti cominciare a capire se vale...
Ma non è vero... per usare una cosa "una volta e tanti saluti" esistono le biblioteche o i noleggi
e allora usa biblioteche e noleggi, che sono legali
Evidentemente viviamo su pianeti diversi. Il mio si chiama Terra - e il tuo?
scusa tu non glieli dai per "pietà"? è povera gente di solito... non ricchi comunque.
Insomma non penso che i top-manager la domenica vadano a fare i mimi...
e qui si parlerebbe proprio di "mollare i 50 cent" a miliardari "sulla grande strada che è il Web" dopo aver ascoltato una loro canzone (tipo Bono, Madonna eccetera).
scusa, ma non ci penso proprio
a) L'opera è disponibile solo a pagamento: 10 persone comprano. Tutti gli altri non comprano perchè non hanno soldi.
b) L'opera è disponibile anche gratis: 10 persone comprano. Altre 10 che non hanno i soldi lo scaricano gratis.
Materialmente non c'è nessun danno. Non si perde niente rispetto alla situazione a) e non cambia di una virgola il tempo e il lavoro speso dall'autore. Stanno solo meglio più persone.
il punto b) è completamente irrealistico. I 10 che comprano diventano forse 3.
e il danno c'è.
Ma assolutamente no. Il 99% di quelli che vorrebbero essere pagati non ottengono un centesimo, perchè nessuno compra ciò che fanno. E in ogni caso, attualmente non sono certo gli artisti a stabilire il prezzo, nè ciò che guadagnano è proporzionale al lavoro, ma al numero di persone attirate.ma cosa vuol dire... quelli che si vogliono far pagare ricevono quello che stabiliscono sia il valore del loro lavoro, e tu non dovresti poterne usufruirne senza pagare
La proporzione tra lavoro-guadagno non c'è, così come non c'è il diritto di ricompensa per il lavoro in sè. Quindi non è un principio che può essere usato come argomentazione.
No, questo non ha la minima utilità per capire quanto vale il CD " />ma dai... e poi cosa vuoi ancora? che vengano nella tua cameretta a suonare live? così forse potresti cominciare a capire se vale...
Per i CD purtroppo non ci sono. Se ci fossero già sarebbe una gran cosa. Per le altre cose andrebbero benissimo, ma ovviamente solo se sono disponibili le opere che stai cercando (nei noleggi dei film ad esempio c'è pochissima roba).e allora usa biblioteche e noleggi, che sono legali
Questo non c'entra nulla con il discorso, il senso era un altro, se rileggi da dov'è partito precisamente.il punto b) è completamente irrealistico. I 10 che comprano diventano forse 3.
e il danno c'è.
Il punto è che se scarichi qualcosa che non avresti comprato in ogni caso, nella pratica non fai alcun danno. Le proiezioni irralistiche/realistiche non c'entrano niente.
La proporzione tra lavoro-guadagno non c'è
la proporzione lavoro-guadagno è una cavolata applicata all'arte.
un novello scrittore può doversi sbattere 10 ore al giorno per un anno per completare la sua saga fantascientifica, che poi pubblicherà su internet con guadagni irrisori...
mentre il grande pittore o il grande cantante basta che butti giù qualcosa in 2-3 giorni, ci metta il nome ed ecco che arrivano i miliardi.
nondimeno, tu paghi il loro prodotto (e quindi il loro lavoro).
Per le altre cose andrebbero benissimo, ma ovviamente solo se sono disponibili le opere che stai cercando (nei noleggi dei film ad esempio c'è pochissima roba).
le novità ci sono tutte.
nessuno si incaxxerebbe se tutti si limitassero a scaricare via col vento o al limite anche un film uscito da uno-due anni.
il problema è proprio lo scaricare le ultime novità, i film appena usciti al cinema e le serie tv andate in onda 10 ore prima.
Il punto è che se scarichi qualcosa che non avresti comprato in ogni caso, nella pratica non fai alcun danno
troppo comodo.
se rubi qualcosa che il proprietario non avrebbe comunque usato, nella pratica non fai nessun danno, ma sono cose da fare? no, non direi.
questi discorsi mi ricordano un caso di scuola tipico dell'economia; ad esempio, perchè nessun privato costruisce un faro che aiuta le navi a arrivare in porto, e poi chiede alle navi che l'hanno usato di pagargli il servizio? perchè la maggior parte delle navi, pur avendo usufruito dell'aiuto del faro, lo negherà.
dirà "ah, ma io non l'ho visto il tuo faro;" oppure ancora meglio, come direbbe capitan AryaSnow "ah, ma io non volevo usarlo in ogni caso... l'ho provato e non mi piaceva la luce".
Forse il buon costruttore di fari troverà abbastanza capitani onesti da sopravvivere... ma non potrà mai competere con un faro costruito da un ente pubblico, che per tutte le navi che entrano in porto a una certa ora mette una tassa fissa.
ovviamente questo sistema funziona se TUTTI i porti mettono una tassa fissa.
Il porto furbone che non lo fa sarà pieno di navi che attraccano in quel porto invece che negli altri... ma i fari servono, i fari costano, costruire fari e farsi pagare è una cosa buona e giusta.
gli sciocchi capitani diranno: ha, guarda quegli st******i di enti pubblici monopolisti che fanno i cartelli e mettono le tasse sui fari... andiamo tutti in quel porto dove non ci fanno pagare per il faro.
per un po' funzionerà tutto alla grande, ma poi tutti smetteranno di costruire fari e gli sciocchi capitani coleranno a picco sulle scogliere.
quindi è giusto costringere anche il porto furbone a far pagare la tassa sui fari.
imho quello che proponete (ovvero affidarsi completamente all'onestà e alla sincerità della gente) è da stupidi.
i radiohead guadagneranno qualcosa, perchè è la novità e i Joramun di questo mondo vorranno dimostrare che il sistema funziona.
ma quando tutti i gruppi, tutti i film, tutti i libri, tutti i videogiochi del pianeta saranno scaricabili gratuitamente e pagabili a discrezione del consumatore... tutti si daranno al pazzo download (tipo 400 download al giorno, ce n'è di roba bella) e quasi nessuno pagherà (o si pagherrà una miserrima percentuale delle cose scaricate, visto che ce ne saranno a miliardi e disponibili con un clic).
E gli artisti saranno tutti più o meno dei gran pezzenti.
A parte quelli che si daranno alla qualità superiore, a prezzi esorbitanti e accessibile a pochi.
tipo, i grandi quadri e le grandi sculture non sono scaricabili via internet.
Nota di Darklady, occhio al linguaggio Balon, al limite usa gli asterischi.
Boh, io scrivo dalla Germania - non so com'è in Italia. Qui se la biblioteca cittadina non ha un libro puoi riempire un formulario e chiedere che la biblioteca lo compri. Tempo due giorni arriva. Per giunta nelle biblioteche trovi anche musica in CD e film.Sulle biblioteche, giusto per dire un paio di differenze non trascurabili: la biblioteca deve avere il libro e deve averlo disponibile, mentre scaricando da Internet questo non capita;
Sai perché è possibile? Perché paghiamo le tasse. Ma guarda un po', che strano, vero?
Francamente, a me piace averlo su carta. Credo che sia un gusto molto diffuso. Come mi piace avere il CD originale. Poi posso dire di essere un grande collezionista di DVD e Blue Ray - ho comprato centinaia di film (i soldi li ho, adoro anche spenderli così), tanti che in effetti non so più dove metterli. Credi che non abbia mai scaricato? Ma certo che l'ho fatto: per orientarmi, per decidere cosa comprare.prendendolo in prestito in biblioteca lo si ha per un quindici giorni/un mese, scaricandolo da Internet lo si ha per sempre.
Come diceva Guccini, ed è una morte un po' peggiore. Per come sono fatto, trovo estremamente offensiva questa tua frase. Non è colpa tua, lo so che non capisci.1) Mai detto: ho parlato di bene vitale, e mentre l'Uomo non vive senza cibo, senza libri non muore.1) Rispondendo ad Arya a un certo punto hai detto che la cultura non è un bene essenziale
2) Hai parlato di "scegliere" come spendere i propri soldi, e hai fatto l'esempio della discoteca a 100 km di distanza, dove un piatto di spaghetti costa 10/12 euro: uno sceglie di spendere 40 euro così, quindi lo preferisce a comprare un CD di buona musica. A mio parere qui ci sarebbe da obbiettare A) sul costo esagerato degli spaghetti, appaiato a quello ugualmente esagerato del CD, denunciando l'iniquità di entrambi, e B) non do' affatto per scontato che uno debba scegliere fra avere una vita sociale o starsene chiuso in casa ad ascoltare il suo CD - entrambe le cose sono essenziali
3) Gli artisti di strada si esibiscono, accettando le offerte spontanee del pubblico. C'è chi dà tanto, chi poco, chi niente. Se osservi abbastanza a lungo la scena, ti accorgerai che di fronte a buona musica, o a un buono spettacolo, la gente non sa resistere: paga volentieri. L'artista questo lo sa: per questo esistono gli artisti di strada. Ora la strada è diventata enorme: Internet. Gli unici artisti che si oppongono a questo (per ovvie ragioni) sono i pessimi artisti, come ha già ben sottolineato Joramun
Lo sapevo: ho sopravvalutato la probabilità che tu avresti capito. Cultura è anche e soprattutto quello che succede adesso. È il nostro modo di comunicare, di creare legami, perché condividiamo qualcosa. Per dirla banalmente, non posso andare in giro senza sapere chi sono i Bullets for Valentine, ad esempio. Non rimorchio citando solo la Divina Commedia. Devo risultare parte di questa società, non di quella di ieri, e se non so quello che succede sono un ignorante. Quando non c'era internet, per supplire a questo malanno (perché si è giovani, non si hanno soldi), un amico che ce l'aveva ti prestava il disco e tu lo duplicavi in cassetta. Che in quei tempi illuminati, e meno isterici di ora, era legale. Quello che era illegale era copiare per rivendere come vero. "A scopo di lucro". QUELLA era la pirateria - guadagnare sul lavoro di altri, e non copiare per sé stessi in cassetta. Voi non vi rendete conto di che cosa significa, per un vecchio come me, vedere voi giovani discutere se è giusto o non è giusto copiare o no: è una cosa che mi devasta dentro. Vedere quanto sapete essere ottusamente ligi a una regola assurda, che non è mai esistita nella storia umana come si pretende che esista oggi. Gente come AryaSnow, o Joramun, o Seetharaman Toral, è la sola che tiene in me viva la fiammella della speranza che un minimo di intelligenza, di pensiero autonomo, di buon senso, ancora esiste in questo derelitto pianeta.La cultura è importante, ma quella differenza a mio parere non è da trascurare.
Inoltre, ho detto e sottolineato come ci siano innumerevoli opere fruibili senza pagare; quindi, la cultura c'è lo stesso. Come detto, la scelta non è tra pagare e non leggere, ma tra pagare e fruire di opere libere (che sono un'enormità, tra libere di per sé e quelle su cui è scaduto il diritto d'autore).
Ma piantala... Un artista si mette di sua volontà su un altro piano. Ma che vuole fare, il commerciante? E allora non è un artista, basta. Che vada a fare in c.... L'artista non sceglie proprio nulla, è (e deve essere) nelle mani di chi può amarlo o meno. Perché è di amore che si parla qui, ca**o. Per questo, e solo per questo, la gente paga spontaneamente quando sente o vede una cosa bella. È il discorso degli artisti di strada, che né tu né Balon avete capito.3) Può essere; ma, e qui rispondo anche al quarto punto, il fatto è che per me la scelta se l'opera è gratuita o no deve partire dall'artista.
È stato così nel 99% della storia dell'umanità. Questa idea di commercializzare l'arte è una piccola ed effimera parentesi della storia umana, che sta già inesorabilmente finendo, che ti piaccia o no. La verità è che esiste un tentativo di controllare tutto, anche l'arte, commercializzandolo. E ci si prova anche con l'istruzione e con la salute!!! Questa è la verità! Ci stanno togliendo tutto - e non c'è altro di veramente serio e reale da dire se non questo. E a questo è giusto ribellarsi. Quella stessa tecnologia che ha dato ai potenti l'illusione di poter controllare tutto gli si sta ritorcendo contro. Internet (nata come mezzo di comunicazione non-intercettabile a scopi militari) gli è scappata di mano. E se volessero chiuderla non ci riuscirebbero - non foss'altro che per tutta la pubblicità di me**a che loro stessi ci hanno messo dentro.In altri termini (qui credo che stiamo dicendo cose molto simili, ma con terminologie diverse; è questo che intendevo nello scorso messaggio): nel processo decisionale sicuramente entrano entrambi; il diritto che per me il fruitore non ha è di dire "Mi prendo l'opera e ti pago il prezzo che voglio io, fosse anche nulla".
Quello che non capite è che il mondo, grazie a internet, sta tornando "normale". La follia del controllo, in realtà, è finita. Siamo in troppi. Alla faccia vostra.
ma il problema dei noleggi non sono le novità. Una volta uno s'è finito di vedere i quattro blockbuster, se vuole un film meno famoso o più datato non lo può noleggiare. Io per fortuna alliceo avevo ben due amici cinefili da cui attingere di tutto e di più, ma il noleggio del paese lo avevo esaurito in poco tempo. Che comunque anceh tra le novità non è che portava tutto ciò che usciva, ma solo quella decina di titolo strafamosi e al 70% inutili (le varie commedie idiote, per capirci).
le novità ci sono tutte.
nessuno si incaxxerebbe se tutti si limitassero a scaricare via col vento o al limite anche un film uscito da uno-due anni.
qua d'accordissimo che un film ancora in salanon vada scaricato, per principio non lo faccio.il problema è proprio lo scaricare le ultime novità, i film appena usciti al cinema e le serie tv andate in onda 10 ore prima.
eh, grazie che un quadro o una scultura non si possono scaricare, sono pezzi unici. Al massimo mi stampo in copisteria un0immagini di un dipinto.ma quando tutti i gruppi, tutti i film, tutti i libri, tutti i videogiochi del pianeta saranno scaricabili gratuitamente e pagabili a discrezione del consumatore... tutti si daranno al pazzo download (tipo 400 download al giorno, ce n'è di roba bella) e quasi nessuno pagherà (o si pagherrà una miserrima percentuale delle cose scaricate, visto che ce ne saranno a miliardi e disponibili con un clic).
E gli artisti saranno tutti più o meno dei gran pezzenti.
A parte quelli che si daranno alla qualità superiore, a prezzi esorbitanti e accessibile a pochi.
tipo, i grandi quadri e le grandi sculture non sono scaricabili via internet.
In ogni caso quello che proponi come catastrofico non è altro che la situazione attuale, solo che adesso gli scaricamenti per lamaggior parte della roba sono illegali. Però non mi pare che stia avvenendo il tracollo del sistema economico.
Ma poi, ripeto... attualmente uno paga per il servizio pfferto dalla casa editricie, non paga l'artista. Se si fa a meno del servizio offerto dalla casa editrice, perchè uno dovrebbe paare?
L'artista si mette d'accordo con una casa di distribuzione che gli produce il disco/edita e stampa il libro in cambio della maggior parte delricavato della vendita, e il consumatore se vuole l'oggetto materiale lo paga alla casa. Ma se lacopia materiale, prodotta dalla casa di produzine non la vuole, perchè l'autore dovrebbe essere contrario a non ricavarne denaro, che tanto i soldi non li becca lui? Teoricamente uno scrive/compone per creare qualcosa di bello e perchè smania che gli altri lo condividano, non per farci soldi. Sono pochi gli artisit fortunati che non hanno un secondo lavoro, per lamaggior parte è un hobby (almeno per gli scrittori; per icompositori è un po' diverso ma comunque siam lì).
Certo che è una cavolata, e infatit non c'è. Così come è una cavolata pagare un artista solo perchè ha fatto un lavoro.la proporzione lavoro-guadagno è una cavolata applicata all'arte.
...
nondimeno, tu paghi il loro prodotto (e quindi il loro lavoro).
Io pago il risultato. Se non posso verificarlo bene prima di pagare, pago comunque per il risultato in cui spero. Se compro qualcosa è perchè penso che mi piacerà (perchè ne ho sentito parlare bene, perchè è il mio genere ecc), faccio una previsione e prevedo che il risultato sia buono. Non pagherei mai invece un risuotato che penso sia cattivo solo perchè "poverino, ha fatto un lavoro e va ricompensato".
La differenza è che potendo vedere l'opera prima puoi verificare molto meglio il risultato, senza l'alto rischio di delusione. E c'è anche la possibilità di comprare cose che prima non avrei mai comprato, perchè potendole vedere prima gratis posso conoscere e apprezzare molte più cose che prima non avrei conosciuto.
Non so per cosa ci si inc***a e non mi importa. Il punto è che ora come ora in ogni caso è vietato scaricare qualsiasi cosa, persino cose che non esistono nemmeno più in vendita. Certi aspetti della legge sono oltre i limiti del ridicolo.le novità ci sono tutte.
nessuno si incaxxerebbe se tutti si limitassero a scaricare via col vento o al limite anche un film uscito da uno-due anni.
il problema è proprio lo scaricare le ultime novità, i film appena usciti al cinema e le serie tv andate in onda 10 ore prima.
Non sono da fare perchè nella pratica il danno probabilmente lo fai. Se il proprietario la cosa se la tiene vuol dire che in qualche modo gli serve, o almeno pensa che forse in futuro forse gli servirà. Tu rubandogliela lo privi della possibilità di usarla. Magari domani gli servirà tantissimo, e non ce l'avrà più.se rubi qualcosa che il proprietario non avrebbe comunque usato, nella pratica non fai nessun danno, ma sono cose da fare? no, non direi.
Invece scaricando non privi nessuno di niente, perchè sono cose riproducibili all'infinito a costo zero.
Paragone privo di senso, perchè questa frase applicata al faro è ovviamente assurda per tante ragioni " />"ah, ma io non volevo usarlo in ogni caso... l'ho provato e non mi piaceva la luce".
Invece un prodotto artistico non ha la minima utilità oggettiva (e di certo non determina il pericolo o meno per la vita di qualcuno), è tutto altamente soggettivo e del tutto basato sui gusti del singolo, che hanno alte probabilità di essere davvero incompatibili con il prodotto. Inoltre ogni fruitore del prodotto decide se comprare o meno, mentre l'usare il faro o meno coinvolge anche passeggeri innocenti che non hanno deciso niente.
Comunque non so cosa succederebbe con la libertà totale di scaricare gratis. Tanti magari fallirebbero, altri al contrario potrebbero emergere perchè scoperti grazie a internet e non pubblicizzati prima. Molto probabilmente sarebbe assai più difficile diventare ricchi sfondati, e sarebbe più difficile anche riuscire a vivere bene facendo solo arte.
Penso però che in ogni caso difficilmente ci sarà la Morte dell'Arte, anche perchè già ora un sacco di artisti continuano a produrre anche senza guadagnare un centesimo, oppure non guadagnando così tanto da poterlo fare come unico lavoro. Fare un altro lavoro oltre a quello artistico è cosa diffusissima e normalissima, e chi ha davvero passione continua a fare arte lo stesso.
Inoltre ci sono almeno alcuni campi in cui puoi guadagnare un casino di soldi anche al di là della vendita del prodotto (i musicisti con i concerti... guardacaso però proprio nella musica viene data meno possibilità di provare prima di comprare).
E in ogni caso, libertà totale o meno, le cose ora come ora non stanno bene e ci sarebbero comunque un bel po' di cose da modificare.
Esattissimo: e così il porto dove non fanno pagare il faro si riempie di soldi. Risultato: nessuno fa pagare il proprio faro. I cartelli, come detto, sono instabili...questi discorsi mi ricordano un caso di scuola tipico dell'economia; ad esempio, perchè nessun privato costruisce un faro che aiuta le navi a arrivare in porto, e poi chiede alle navi che l'hanno usato di pagargli il servizio? perchè la maggior parte delle navi, pur avendo usufruito dell'aiuto del faro, lo negherà.
dirà "ah, ma io non l'ho visto il tuo faro;" oppure ancora meglio, come direbbe capitan AryaSnow "ah, ma io non volevo usarlo in ogni caso... l'ho provato e non mi piaceva la luce".
Forse il buon costruttore di fari troverà abbastanza capitani onesti da sopravvivere... ma non potrà mai competere con un faro costruito da un ente pubblico, che per tutte le navi che entrano in porto a una certa ora mette una tassa fissa.
ovviamente questo sistema funziona se TUTTI i porti mettono una tassa fissa.
Il porto furbone che non lo fa sarà pieno di navi che attraccano in quel porto invece che negli altri... ma i fari servono, i fari costano, costruire fari e farsi pagare è una cosa buona e giusta.
gli sciocchi capitani diranno: ha, guarda quegli stronzoni di enti pubblici monopolisti che fanno i cartelli e mettono le tasse sui fari... andiamo tutti in quel porto dove non ci fanno pagare per il faro.
Col cavolo: perché chi decide unilateralmente di costruire un faro gratis diventa ricco, dato che tutte le navi vanno lì. Quindi tutti si mettono a costruire fari gratis...per un po' funzionerà tutto alla grande, ma poi tutti smetteranno di costruire fari e gli sciocchi capitani coleranno a picco sulle scogliere.
ma il problema dei noleggi non sono le novità. Una volta uno s'è finito di vedere i quattro blockbuster, se vuole un film meno famoso o più datato non lo può noleggiare. Io per fortuna alliceo avevo ben due amici cinefili da cui attingere di tutto e di più, ma il noleggio del paese lo avevo esaurito in poco tempo. Che comunque anceh tra le novità non è che portava tutto ciò che usciva, ma solo quella decina di titolo strafamosi e al 70% inutili (le varie commedie idiote, per capirci).
se uno vive in un paesino sperduto paziena.
però i blockbuster e simili si trovano in qualunque cittadina sopra i 5000 abitanti... credo che le ultime novità (insomma quasi tutti i film degli ultimi 1-2 anni) siano noleggiabili dal 95% della popolazione italiana.
In ogni caso quello che proponi come catastrofico non è altro che la situazione attuale, solo che adesso gli scaricamenti per la maggior parte della roba sono illegali. Però non mi pare che stia avvenendo il tracollo del sistema economico.
no perchè, anche se in minor quantità rispetto al passato, libri, dvd, cd e videogiochi continuano a vendere un sacco.
ma se si mettesse tutto o quasi su internet (imdb un semplice clic soddisfatto o non paghi una cippa) il trend sarebbe quello.
nota: è questa la strada. I Dvd, i Cd puntano sempre più sui contenuti extra, interviste, contenuti scaricabili solo se si è in possesso della copia originale eccetera... e costano sempre di più.
Col cavolo: perché chi decide unilateralmente di costruire un faro gratis diventa ricco, dato che tutte le navi vanno lì. Quindi tutti si mettono a costruire fari gratis...
esatto. Nota però che il numero di navi è sempre uguale, e ora che adesso tutti fanno fari gratis, tornerà a distribuirsi in modo omogeneo tra i vari porti.
quindi
1. quello che ha avuto la bella pensata del faro gratis perde un fracco di soldi visto che non ha più il "monopolio" (ahah!)
2. tutti quelli che hanno scimmiottato questo genio costruendo fari gratis, finiscono sul lastrico, visto che costruire un faro costa una barca di soldi
non è vero. Io stavo in un paesello di 25 mila abitanti, pieno di negozi e pub. Ma in tutta la provincia, a parte nel capoluogo, non esisteva un noleggio "vero". Tra l'altro, questi noleggi erano la summa dell'illegalità: non c'era una sola versione noleggio, ti vendevano roba piratata,ti modificava le consolle di videogiochi, ti procuravano a 5 euro film nuovi e originali ovviamente senza scontrino nè niente e provenienti da chissà quale giro, noleggiavano materiale pirata. E comunque blockbuster costa 5 euro, mica spiccioli.
se uno vive in un paesino sperduto paziena.
però i blockbuster e simili si trovano in qualunque cittadina sopra i 5000 abitanti... credo che le ultime novità (insomma quasi tutti i film degli ultimi 1-2 anni) siano noleggiabili dal 95% della popolazione italiana.
no perchè, anche se in minor quantità rispetto al passato, libri, dvd, cd e videogiochi continuano a vendere un sacco.
ma se si mettesse tutto o quasi su internet (imdb un semplice clic soddisfatto o non paghi una cippa) il trend sarebbe quello.
nota: è questa la strada. I Dvd, i Cd puntano sempre più sui contenuti extra, interviste, contenuti scaricabili solo se si è in possesso della copia originale eccetera... e costano sempre di più.
attualemnte su internet c'è già praticamente tutto, ti può scaricare roba esaurita o sconosciutissima. Fumetti, libri, libri scolastici e universitari, film,serie tv, videogiochi, tutto quello che vuoi.
Però appunto cd, libri e dvd continuano a vendere, perchè?
Perchè se una cosa ti piace, non ti accontenti di un file. Vuoi qualcosa da rimirare, da toccare con mano.
Comuqnue uno si può scaricare anche i contenuti extra, anche delle serie tv, quindi non è questione di maggiori contenuti, è questione di forma estetica.
Io stavo in un paesello di 25 mila abitanti, pieno di negozi e pub. Ma in tutta la provincia, a parte nel capoluogo non esisteva un noleggio "vero". Tra l'altro, questi noleggi erano la summa dell'illegalità: non c'era una sola versione noleggio, ti vendevano roba piratata,ti modificava le consolle di videogiochi, ti procuravano a 5 euro film nuovi e originali ovviamente senza scontrino nè niente e provenienti da chissà quale giro, noleggiavano materiale pirata. E comunque blockbuster costa 5 euro, mica spiccioli.
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bel posto la tua provincia
Perchè se una cosa ti piace, non ti accontenti di un file. Vuoi qualcosa da rimirare, da toccare con mano.
appunto; roba di qualità "superiore", completa, un bel cofanetto plastificato con tutta la serie, o la mappa del videogioco eccetera.
più piazzi roba su internet, più salirà la qualità e il prezzo della roba fuori.
Ergo, l'economia vola...più piazzi roba su internet, più salirà la qualità e il prezzo della roba fuori.
Giustizia.esatto. Nota però che il numero di navi è sempre uguale, e ora che adesso tutti fanno fari gratis, tornerà a distribuirsi in modo omogeneo tra i vari porti.
Non finiscono sul lastrico, prendono il giusto. È il mercato.quindi
1. quello che ha avuto la bella pensata del faro gratis perde un fracco di soldi visto che non ha più il "monopolio" (ahah!)
2. tutti quelli che hanno scimmiottato questo genio costruendo fari gratis, finiscono sul lastrico, visto che costruire un faro costa una barca di soldi
non penso che altrove stiano messi poi tanto meglio. E comunque, paradossalemnte se uno vuole volesse vedere film che non siano i cinepanettoni o i blockbuster più insulsi, se non ha una grande multisala vicino non può. Se poi volesse vedere dei film, sempre novità, ma più di nicchia, o abita in grandissimi centri o non può. e paradossalmente se volesse comprarli, oricorre alnoleggio magagnaro o a qualche rivenditore online o non può. Per i cd c'è solo il rivenditore internet, ma a comrare a quel modo c'èancoramotla gente che non si fida,e poi è scomodo. Non è come uscire,andare al negozio e accattare.
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bel posto la tua provincia
Io ogni volta che scendo a casa ho la disperazione cinematografica perchè nell'intera provincia non c'è un solo cinema cher trasmetta film che non siano "il titolo del momento", per tutto il resto c'è da spararsi.
Anni fa volevo vedere lettere da ivo Jima, lo trasmettevano solo a 50 km di distanza nel capoluogo.Per citare un titolo che dic erto non era di nicchia.
Ogni votla che volevo comprar eun cd,anche a costo di pagarlo 20euro,andavo al negoziante q quello diceva "questo genere il mio fornitore non lo tratta". E no nera mica musica trobale dello zaire, roba anzi pure conosciuta.
Ah, poi comunque il venditore di cd, tutt'ora se vende anche materiale pirata,sia di film che di cd. Ora con la storia dei dowload gratuiti ci guadagna motlo meno, immagino,ma fino a poca fa si faceva i meglio soldi. Una volta gli acquistammo per un regale un dvd incartato e all'intero c'era il disco sbagliato, chissà purelui da dove prendeva la roba.
E i noleggi comunque rispecchiano questa distribuzione: a parte un buon settore horror per i ragazzini, per lo più portano blockbuster,commediole e cinepanettoni. Se uno volesse noleggiare una novità ma che non sia stata molto "commerciale" non potrebbe.
appunto; roba di qualità "superiore", completa, un bel cofanetto plastificato con tutta la serie, o la mappa del videogioco eccetera.
più piazzi roba su internet, più salirà la qualità e il prezzo della roba fuori.
Purtroppo non è vero nemmeno questo. Non fanno i cofanetti dei videogiochi (a parte rarissimi casi), solo alcuni gruppi fanno la doppia edizione del cd (che comunque costa di più di quella normale), nei film mettono materiale extra ma che nella maggior parte dei casi è solo ciarpame. QUando è roba davvero buona, di solito l'extra si paga di più.
Visto che a scaricare ormai ci riuscirebbe anche mio padre (mia madre no che deve ancora imaprare a chudere lechiamate sul cellulare), perchè non fare leggi e aggiustare la situazione di modo che l'attuale protezione non sia tutta verso le case distributrici ma verso i consumatori, per fare in modo che non debbano ricorrere a metodi illegali? Obblighi qualunque centro che abbia più di 5000 abitanti ad avere una biblioteca ben fornita di libri e film, ad esempio. Obblighi case editrici e discografiche a metterea disposizione per il dowload gratuito almeno la prima metà dell'oepra (sepoi l'autore vuoleemttere tutto quanto,faccia pure),obblighi a non superare un certo prezzo e imponi che debba svalutarsi nel breve periodo (per quanto riguarda cd, dvd e vidogochi).
E con questi obblighi, le case distributrici potrebbero pure trovare il modo di farsi pubblicità tramite questi download:alleghi pubblicità, estratti di altri libri ed album, buoni per l'acquisto di un altro libro se ti comprano quello che hanno scaricato.
Si potrebbero inventare tante cose.
Ergo, l'economia vola...
anche se fosse (e secondo me non è, perchè fare arte diventerà un pessimo affare in generale, per pochi un buon affare, quasi per nessuno un lucroso affare), ma abbiamo visto (vedi eterna vacanza alle maldive) che l'economia in sè e per sè non conta niente.
piano piano su internet rimarrà non dico la spazzatura ma i prodotti di qualità non eccelsa.
il bello di quest'ultimo periodo era che, all'equo prezzo di 15-20€, tutti potevano permettersi la miglior musica possibile, o il libro dello scrittore più bravo del momento, o l'ultimo film in alta qualità.
non sarà più così (anzi per molte cose non è più così)... finirà esattamente come con i supermercati: roba dignitosa eh, ma la qualità sta altrove. E a prezzi elevati.
peccato, perchè mi sembrava che ci tenessi al "cultura per tutti o morte"...
Non finiscono sul lastrico, prendono il giusto. È il mercato.
il mercato degli imbecilli. Se non rimettono una tassa devono passare al "buon capitano, il nostro faro ti ha aiutato vero? dacci ciò che ritieni equo".
ma in breve falliranno tutti, perchè i capitani che non gli danno niente diventeranno sempre più ricchi e i caritatevoli capitani che dividono i loro profitti con i proprietari dei fari sempre più poveri. finchè rimarranno solo i capitani furbi e razionali e per i proprietari di fari sarà ora di chiudere baracca e burattini " />
anche se fosse (e secondo me non è, perchè fare arte diventerà un pessimo affare in generale, per pochi un buon affare, quasi per nessuno un lucroso affare), ma abbiamo visto (vedi eterna vacanza alle maldive) che l'economia in sè e per sè non conta niente.
piano piano su internet rimarrà non dico la spazzatura ma i prodotti di qualità non eccelsa.
il bello di quest'ultimo periodo era che, all'equo prezzo di 15-20€, tutti potevano permettersi la miglior musica possibile, o il libro dello scrittore più bravo del momento, o l'ultimo film in alta qualità.
equo prezzo 15/20 euro? Se sei nababbo.
Ma da quandoi n qua i prezzi in certi settori garantiscono qualità? Nel mercato alimentare magari sì, e anche in quello della moda, delle automobili e di qualsiasi utensile dove c'èuna questione di materiali e manodopera, ma per l'arte... non al puoi quantificare. Non può stabilire che 10 brani di nilla pizzi devono costare meno di 10 brani dei pink floyd.
Attualemte vedo agli stessi prezzi opere (film, libri, videogiochi, cd) urende e opere bellissime. Se effettivante ci fosse una differenza di prezzo tra roba di qualità e altra meno sarebbe già meglio, peccato non sia mai stato così.
Comquneu riguardo ilfallimento generalizzato dovutoallo scaricare...già attualemte si scarica da un bel po', però non vedo tutti questi ex discografici a chiedere l'elemosina sui marciapiedi. Non vedo nemmeno editori.
ma aldilà di questo, perchè tutelare in toto loro e per nulla i cittadini? Perchè solo pochi fortunati possono avere libri e film in prestito a volontà, o poter comprare legalmente o a prezzi accessibili film, giochi e quant'altro?
Esperienza mia, qui non c'è una simile certezza; inoltre, come detto, resta che prendendolo dalla biblioteca non lo hai per sempre.io scrivo dalla Germania - non so com'è in Italia. Qui se la biblioteca cittadina non ha un libro puoi riempire un formulario e chiedere che la biblioteca lo compri. Tempo due giorni arriva. Per giunta nelle biblioteche trovi anche musica in CD e film
Certo: a te piace averlo su carta; hai idea di quante persone conosco che invece lo scaricano e basta, fregandosene di averlo fisicamente?
Ma infatti una simile mentalità mi trova d'accordo; visto che però realisticamente c'è anche chi scarica e non compra anche se ha adorato l'opera, reputo che vada tenuto in considerazione.Credi che non abbia mai scaricato? Ma certo che l'ho fatto: per orientarmi, per decidere cosa comprare
Del resto, tu stesso eri d'accordo con tasse e simili per far pagare l'opera far arrivare soldi agli autori; io sto semplicemente dicendo quello: si deve considerare che c'è chi non paga, in modo che gli autori ricevano comunque qualcosa.
Invece capisco cosa vuoi dire, ma mi pare innegabile che prima venga il cibo, poi la cultura; semplicemente perché senza cibo non si legge nemmeno. Per quanto concordi con quanto dici sulla cultura, sono su due gradini leggermente diversi; se per questo vuoi pensare che non capisca... libero di crederlo.Come diceva Guccini, ed è una morte un po' peggiore. Per come sono fatto, trovo estremamente offensiva questa tua frase. Non è colpa tua, lo so che non capisci
Ma ci tengo a sottolineare quanto ho detto sulle differenze tra i vari "Non ho i soldi"; argomento su cui sto ancora cercando di capire come spendere meno di 40 Euro per mangiare fuori (in un posto in cui si mangia tanto con molto meno) dovrebbe essere rinunciare alla vita sociale; o perché sarebbe giusto che uno che sceglie di non lavorare (e non per altri impegni) possa scaricare perché per una sua scelta non ha soldi.
Se vuoi pensare che io sia ottusamente ligio non posso farci nulla, ma ho ragionato - e tanto - su questo argomento, mettendo in dubbio diverse volte le conclusioni cui sono arrivato; non coincidono con le tue, ma questo non significa che io sia ottusamente ligio. Ma, di nuovo, libero di crederlo.Vedere quanto sapete essere ottusamente ligi a una regola assurda, che non è mai esistita nella storia umana come si pretende che esista oggi
Inoltre, faccio notare come io stesso mi sia detto in disaccordo con la regola come esiste oggi, quindi decisamente non pretendo che sia cosí; solo che i miei commenti in tal senso, comprensivi di un'ipotesi di modifica, sono lí, ignorati, in attesa di commenti.
Per la cronaca: sono talmente ligio, ma talmente ottusamente ligio, che ho scaricato libri per valutarli; talmente ligio a una regola assurda che... non la seguo. Un casino ligio. Semplicemente, se un libro mi piace poi lo compro. E non vedo perché dovrei ricevermi dell'ottuso solo perché avendo apprezzato l'opera reputo sia giusto pagare l'autore.
Stesso discorso per gli artisti di strada: il fatto che non concordi non significa che non abbia capito. E sottolineo che tu dici che la gente non sa resistere e paga volentieri chi è bravo; ci posso fare qualcosa se la mia esperienza mi dice che può essere cosí, ma può anche non esserlo? Conosco non poca gente che non è cosí; sarò stupido, sarò ottuso, non capirò quello che vuoi dire e solo per questo non ne comprenderò l'Ovvia Verità. Ma non posso fare a meno di pensare che chi non paga nemmeno gli autori che adora debba essere considerato, nel discutere di queste cose.
Uno può scrivere per il motivo che vuole; personalmente concordo col discorso che fai sulle case editrici, ma non concordo che si paghi solo il servizio dato dall'editore e non l'autore. Per quanto mi riguarda, ho comprato direttamente dall'autore dei giochi di cui avevo già il manuale, perché reputo giusto che il lavoro - che mi è piaciuto - venga pagato.Teoricamente uno scrive/compone per creare qualcosa di bello e perchè smania che gli altri lo condividano, non per farci soldi
Aggiunta:
"Gente come AryaSnow, o Joramun" si è detta d'accordo con la mia proposta, o almeno con punti di essa; per esempio, un limitato periodo di diritto d'autore, scaduto il quale si può scaricare liberamente.Gente come AryaSnow, o Joramun, o Seetharaman Toral, è la sola che tiene in me viva la fiammella della speranza che un minimo di intelligenza, di pensiero autonomo, di buon senso, ancora esiste in questo derelitto pianeta
Se gente come loro, che tiene viva in te quella fiammella, trova quantomeno accettabili quelle mie idee, tanto mancante di intelligenza, pensiero autonomo (come se arrivare a conclusioni come le mie implicasse l'assenza di pensiero autonomo...) e buon senso, tanto ottusamente ligio a un sistema assurdo, forse non sono.