Tu sí, altri no: a parte la scelta del prezzo (magari l'autore li metterebbe piú alti, fossero anche solo 2÷5 Euro), conosco gente che per partito preso considera sbagliato il diritto d'autore, il dover pagare per fruire un'opera.Se questo database esistesse andrei sempre lì (perché trovo giusto pagare all'autore il dovuto - e quanto si dovrebbe pagare, per pezzo, tolti i costi di distribuzione e fattura dei DVD: 20 centesimi? Ma li pagherei più che volentieri!)
E allora, Mornon, non c'è altra scelta che la tassa.
La tassa però non convince del tutto nemmeno me; il primo dubbio che mi viene è: "Come dividere i soldi?". Prendiamo gli autori indipendenti: le loro opere sarebbero scaricabili, ma vedrebbero qualcosa? O in definitiva andrebbe tutto o quasi a quelli noti?
Il problema non è da poco: prendiamo gli autori di giochi di ruolo indipendenti. L'ente che raccoglie le tasse magari nemmeno saprebbe della loro esistenza, ma comunque le loro opere sarebbero scaricate. Come risolvere la cosa?
Hai ragione, Mornon: è un problema irrisolvibile, direi. Per questo arrivavo a ipotizzare un ente centralizzato, ma questo non toglierebbe (come giustamente hai sottolineato) il fatto che nulla vieterebbe di scambiarsi file al di fuori di questo ente.
Forse tutto questo sta a dimostrare che un'epoca è finita, e che quelli che sono contro il concetto di copyright hanno ragione: è obsoleto. I musicisti dovrebbero guadagnare i loro soldi con i concerti dal vivo (che avranno maggiore affluenza in proporzione a quanto sono stati apprezzati su internet). Gli scrittori... proprio non lo so. Mi viene da pensare a Martin che gira per il mondo a leggere i suoi soliti quattro capitoli dall'opera futura: dopotutto lo pagano per questo.
Sì, forse la soluzione è questa: rendersi famosi su internet, e poi girare, organizzare manifestazioni pubbliche, permettendo agli artisti di guadagnare con quelle.
Perché, come sempre accade quando una tecnologia diventa disponibile, diventa anche impossibile proibire di usarla. Forse questo è il futuro. E se ci pensi, nel passato (remoto) era così: è sempre stato così. Un artista non guadagnava in base al numero di copie vendute dello stesso esemplare, ma guadagnava sugli esemplari in sé. Faceva una statua, e la vendeva. Faceva un quadro, e lo vendeva. Suonava la sua musica ai concerti - poi chiunque la poteva suonare a sua volta, nessuno glielo proibiva. Uno scrittore scriveva una grande opera, e diventava un famoso letterato, e organizzava scuole, movimenti, ecc.
Forse è giusto così.
e invece no, non è per niente giusto.
i musicisti con le esibizioni live potrebbero anche farcela (ma magari a me fanno schifo le esibizioni live, o vivo in un paesino e devo farmi ogni volta 4 ore di treno per vederne una) ma libri, film, telefilm, videogiochi e un sacco di altri prodotti sono fot*uti.
rimarranno i colossi e gli amatori. La qualità si abbasserà considerevolmente.
io sono d'accordisimo con Sarkozy.
scarichi illegalmente? e io ti tolgo internet, ti do delle multe che per pagarle devi fare un mutuo e vedrai che tutti si danno una calmata.
" />
Molto carino, Balon, sulla carta. Ma è come proibire di aprire le finestre e far entrare la luce del sole, per proteggere i venditori di candele.
direi che gli interessi economici e culturali in gioco sono infinitamente più consistenti rispetto all'artigianato della cera.
non è mica difficile controllare quello che fai su internet. Di fatto lo fanno già.
Internet è uno dei più grandi strumenti di libertà, ma è un mezzo di controllo che il Big Brother di Orwell se lo sognava la notte.
se sgarri, parte la connessione.
non è mica tanto difficile.
Sono favorevolissima allo scaricare gratis, soprattutto perchè prima di pagare è giusto che uno possa verificare la qualità di quello che compra Poi, se la ritiene meritevole di essere pagata, la paga. Anche perchè i prezzi si fanno sempre più assurdi, specialmente delle nuove uscite. Inoltre la possibilità di scaricare gratis dà la possibilità di conoscere tantissime opere diverse, anche quelle più di nicchia, che altrimenti magari non avresti conosciuto, perchè introvabili nei negozi (ecco, questo è davvero assurdo: un'opera è fuori catalogo, non si trova più in assoluto in vendita, eppure non puoi nemmeno scaricarla " />), o perchè non potevi permetterti di fruire di così tante opere. L'arte è cultura, in questo modo la popolazione diventa più felice e più colta. Una prospettiva in cui l'arte si può diffondere più facilmente e diventa un diritto di tutti non mi dispiace affatto.
Non so se questo comporterebbe o meno l'abbassamento della qualità artistica. Ci sono artisti che hanno prodotti capolavori mentre ancora non erano famosi, non vendevano un cavolo e dovevano fare anche un lavoro "normale" per mantenersi (e che magari dopo, quando sono diventati ricchi, si sono lasciati andare a hanno iniziato a produrre schifezze). Potrebbe costituire anzi al contrario una maggiore "selezione": solo chi veramente ci tiene vorrà produrre qualcosa di artistico anche guadagnando poco o niente. Anche perchè, a pensarci bene, già adesso quando inizi a fare qualcosa di artistico sai che le tue possibilità di guardagnarci qualcosa (non parliamo poi di mantenersi solo con l'arte...) sono bassissime: se lo fai non è certo soprattutto per soldi. Poi, se è veramente bravo tanti veri appassionati probabilmente lo vorranno sostenere anche con qualche aiuto econimico, perchè lo ritengono meritevole e ci tengono alla sua arte, e perchè a un vero appassionato spesso viene voglia di avere in casa anche una copia "ufficiale" del CD/del DVD/del libro che tanto ama. Conosco tanta gente appassionata di musica che potrebbe averla tutta gratis scaricando e basta, ma che poi alle fiere del disco spende metà stipendio in CD.
Poi lo so benissimo che questo è un discorso che non ha garanzie nè certezze. Uno potrebbe metterlo in dubbio in tanti modi. Anch'io ho tanti dubbi in merito. Ma forse la realtà incontro cui stiamo andando è davvero questa.
non è mica tanto difficile.
Invece pare proprio di sì, visto che quasi tutti scaricano con la massima tranquillità :-P
Invece pare proprio di sì, visto che quasi tutti scaricano con la massima tranquillità
perchè nessuno controlla.
ma fare controlli sarebbe semplicissimo.
basterebbe cominciare mettendo sotto stretta vigilanza le connessioni a rapishare, megaupload, emule e una altra mezza dozzina di siti in una determinata zona geografica
per 3-4 mesi te ne stai buono buono, poi metti insieme i risultati e spedisci le multe
chi carica roba protetta da copyright si prende 5mila euro di multa a botta, chi la scarica 1000
altri 3-4 mesi buono buono, e poi di nuovo la stangata.
titoloni sui giornali, e vedrai che nessuno scarica più.
semplice, perfettamente legale, economicamente vincente
Una prospettiva in cui l'arte si può diffondere più facilmente e diventa un diritto di tutti non mi dispiace affatto
non è solo arte.
il 99% sono anche e soprattutto prodotti, che hanno un costo di produzione molto alto e vengono messi sul mercato in quanto c'è un ritorno economico.
Una prospettiva in cui il cibo (o qualunque altra cosa economicamente valutabile che ha comportato un lavoro e il cui produttore o il venditore esige il pagamento di un prezzo) si può diffondere più facilmente e diventa un diritto di tutti noi mi fa schifo, se questo comporta andare a rubare nei supermercati solo perchè è facile e ci sono pochi controlli.
E perché nessuno controlla? Te lo sei chiesto? Chieditelo.perchè nessuno controlla.Invece pare proprio di sì, visto che quasi tutti scaricano con la massima tranquillità
Ma non li fanno. Perché?ma fare controlli sarebbe semplicissimo.
Economicamente sarebbe un totale disastro. Bloccare una tecnologia per preservare una tecnologia vecchia e superata è sempre stato un disastro. Perché l'uso di una nuova tecnologia ha ripercussioni enormi, e stimola la crescita di ulteriore tecnologia e ulteriori prodotti. Per cosa credi che HD di un Tera cominciano a vendersi come noccioline? Da dove credi che venga l'impulso per banda sempre più larga? Come mai si vendono CD vergini a tonnellate? La crescita economica è fatta di questo.titoloni sui giornali, e vedrai che nessuno scarica più.
semplice, perfettamente legale, economicamente vincente
Proprio per questa ragione si preferisce l'opzione di una tassa generalizzata: per risolvere il problema senza bloccare la tecnologia.
Tante cose possono comportare un lavoro senza essere ripagate dopo. Se faccio sport solo per passione, senza che ciò sia una professione che mi mantiene, svolgo un gran lavoro e non vengo mica pagato (anzi, la palestra costa anche tanto). Su milioni di artisti, solo lo 0,0001% riesce a vivere di questo. Molti non vengono pagati per niente per l'arte per cui faticano, la loro rimane una passione e basta. Eppure hanno faticato per produrla, molti hanno anche sborsato soldi per prendere lezioni, acquistare certi strumenti eccnon è solo arte.
il 99% sono anche e soprattutto prodotti, che hanno un costo di produzione molto alto e vengono messi sul mercato in quanto c'è un ritorno economico.
Una prospettiva in cui il cibo (o qualunque altra cosa economicamente valutabile che ha comportato un lavoro e il cui produttore o il venditore esige il pagamento di un prezzo) si può diffondere più facilmente e diventa un diritto di tutti noi mi fa schifo, se questo comporta andare a rubare nei supermercati solo perchè è facile e ci sono pochi controlli.
Perchè dobbiamo partire da una prospettiva in cui per un lavoro o delle spese bisogna essere ripagati per forza? Ci può essere anche un'altra prospettiva: tu sai che per il lavoro che fai hai un'alta possibilità di non essere pagato/essere pagato poco. Ci tieni lo stesso a farlo nonostante questo? Bene, falla, magari questo significa anche che hai sincera passione e c'è più probabilità che tu produca qualcosa di davvero bello. Se invece vuoi essere pagato per forza, se il tuo discorso è "o ricevo un consistente compenso, o non mi interessa", amen.
Ma di fatto le possibilità di vivere di arte sono bassissime, solo una minima percentuale ci riesce. Quindi non mi puoi dire che uno prende quella strada perchè vuole guadagnare tanto per forza. Sarebbe un cretino. E' come se contassi di mantenermi economicamente solo giocando al lotto.
Inoltre produrre un'opera letteraria non ha affatto un costo economico altissimo: chiunque sul suo pc può scriverne una. Costa andarsi a documentare prima di scrivere (perchè serve...), ma sono prezzi accessibili e... se non hai abbastanza passione per fare nemmeno quello cavoli tuoi :-P Costa tempo, ma anche qui se hai la passione lo fai, di fatto il 99,99% degli artisti lo fanno (e quelli che sono diventati grandi lo hanno fatto in passato).
Anche un brano musicale lo puoi registrare e mettere online, senza una grande casa discografica che ti stampa milioni di copie di CD.
I film vanno in onda prima al cinema e già con quello si guadagna parecchio. Poi c'è anche la possibilità di noleggiare, e qui il prezzo è talmente ridicolo da essere quasi nullo (il problema è che solo i film più commerciali di trovano a noleggio). Vengono trasmessi anche in TV, senza pagare qualcosa di specifico per vedere quei film, e tu puoi anche registrartelo in cassetta e rivederlo quanto vuoi.
Sui videogiochi non lo so, probabilmente lì la questione è più difficile... Ma anche se la cosa fosse possibile solo in alcuni campi, intanto lasciamo più liberi almeno quei campi :-P
Dopo, chi ha amato veramente quel prodotto e chi è un vero appassionato può avere anche una copia "ufficiale", esteticamente bella, comoda e da collezione. Può ordinarne direttamente una per sè, che verrebbe prodotta apposta per lui in cambio di un pagamento.
Poi è uno scenario che ha sicuramente delle pecche e nemmeno io ne sono convinta. Però è interessante. Attualmente tendo a preferirlo ad un'eventuale dittatura in stile 1984, al divieto di scaricare opere introvabili in vendita e all'obbligo di spendere tanti soldi a scatola chiusa. Inoltre, se di fatto nessuno fa abbastanza controlli da risolvere il "problema" di questi "furti", un motivo ci sarà. Forse davvero ci si sta muovendo in questa direzione. O forse anche una tassa generalizzata potrebbe essere una soluzione.
E perché nessuno controlla? Te lo sei chiesto? Chieditelo.
perchè trattasi di uno degli aspetti dannosi della democrazia.
se la maggior parte dei cittadini scarica, esso diventa un fenomeno tollerato e tollerabile.
una specie di consuetudine di formazione spontanea che rende di fatto legittimo ciò che è proibito per legge.
in un regime autoritario, questi fenomeni non sono un problema.
ma in un regime democratico invece sì. Nessuno vuole avere contro il 90% dei cittadini facendo controlli serrati e dando multe a destra e a manca.
Economicamente sarebbe un totale disastro. Bloccare una tecnologia per preservare una tecnologia vecchia e superata è sempre stato un disastro. Perché l'uso di una nuova tecnologia ha ripercussioni enormi, e stimola la crescita di ulteriore tecnologia e ulteriori prodotti. Per cosa credi che HD di un Tera cominciano a vendersi come noccioline? Da dove credi che venga l'impulso per banda sempre più larga? Come mai si vendono CD vergini a tonnellate? La crescita economica è fatta di questo.
proprio tu fai questo discorso? dovresti sapere che la GUERRA, se fatta come si deve, è in assoluto il miglior affare e il miglior impulso per la tecnologia.
facciamo la guerra?
Positivi, non dannosi.perchè trattasi di uno degli aspetti dannosi della democrazia.E perché nessuno controlla? Te lo sei chiesto? Chieditelo.
Mi sembra sacrosanto. La società cambia, le regole si adeguano. Tu sembri voler regole che prevengano il cambiamento (Platone, Hegel, siamo alle solite).se la maggior parte dei cittadini scarica, esso diventa un fenomeno tollerato e tollerabile.
una specie di consuetudine di formazione spontanea che rende di fatto legittimo ciò che è proibito per legge.
Già, i problemi sono ben altri! " /> E infatti i regimi autoritari correlano bene con la più totale stasi economica. QED.in un regime autoritario, questi fenomeni non sono un problema.
Meraviglioso! " />" />" />ma in un regime democratico invece sì. Nessuno vuole avere contro il 90% dei cittadini facendo controlli serrati e dando multe a destra e a manca.
Il problema è tutto in quel: "Se fatta come si deve"... " />proprio tu fai questo discorso? dovresti sapere che la GUERRA, se fatta come si deve, è in assoluto il miglior affare e il miglior impulso per la tecnologia.
facciamo la guerra?
Affatto....i gestori di Facebook e di altri grossi portali online hanno detto che "nel momento in cui un contenuto viene immesso sulla rete è materialmente impossibile impedire a chicchessia di raggiungerlo"......prospettiva ribadita anche da Nicholas Negroponte pochi giorni fà...ma fare controlli sarebbe semplicissimo.
Il migliore e più diffuso browser web del mondo (Firefox),è un prodotto di straordinaria qualità e assolutamente gratuito,e che si affermato negli anni sconfiggendo un prodotto (Explorer) che era di proprieta di una potentissima multinazionale che faceva dell'ideologia del profitto da te descritto il suo dogma.il 99% sono anche e soprattutto prodotti, che hanno un costo di produzione molto alto e vengono messi sul mercato in quanto c'è un ritorno economico.
E potrei fare lo stesso discorso per Ubuntu,Thunderbird,e per le centinaia di software liberi e gratuiti esistenti che nella maggioranza dei casi umiliano i corrispondenti a pagamento.
I film,come dice giustamente Arya,sono sopravvissuti all'avvento del VHS e dei DVD e non andranno in certo in crisi per l'avvento dello streaming via Web.E questo perchè andare al cinema è un esperienza del tutto diversa dal vedersi un film sul proprio monitor o televisore di casa.
Per i libri.....non vedo per Martin (o chi per esso) cosa dovrebbe cambiare nel vendere la propria opera tramite Mondadori,appioppandoti un cartonato di 22 euro,oppure venderlo tramite Amazon,tramite un comodo PDF da leggere a 5 euro sul tuo e-book .
Senza contare che già oggi è possibile scaricare da internet interi album da siti come Downlovers o vedere film in streaming da Flm Rewiew in maniera totalmente legale:ti viene solo chiesto di buscarti un minutino di publicità prima di iniziare a scaricare.
Una soluzione del genere,o anche tramite banner pubblicitari nei vari siti,non mi dispicerebbe.
Guarda Balon,te la metto giù in maniera piùttosto diretta:il noleggio e l'acquisto di DVD,quello dei CD musicali ecc...sono tecnologie superate,vecchie,dispendiose.Internet ha rivoluzionato le metodologie di diffusione e continuerà a rivoluzionarle:chiedi ad un qualsiasi esperto di informatica e ti risponderà che la Rete,per sua intrinseca costituzione,è inarrestabile.Se gli interessati non riescono ad adeguarsi a questa nuovo modo di concepire la fruizione di un opera vuol dire che sono braccia rubate all'agricoltura ed è ora che ci ritornino.....siano essi produttori,distributori o artisti (ma su questi ultimi sono fiducioso:il fatto che i contrari al file sharing siano gente come Lily Allen e James Blunt,mentre tra gli assolutamente favorevoli al download libero ci siano gente del calibro di Radiohead e Pink Floyd mi rassicura su quale sia la scelta dei veri artisti)
In italia la sentenza sul caso Peppermint ha stabilito che questa cosa non si può fare.basterebbe cominciare mettendo sotto stretta vigilanza le connessioni a rapishare, megaupload, emule e una altra mezza dozzina di siti in una determinata zona geografica
E perché nessuno controlla? Te lo sei chiesto? Chieditelo.
perchè trattasi di uno degli aspetti dannosi della democrazia.
se la maggior parte dei cittadini scarica, esso diventa un fenomeno tollerato e tollerabile.
una specie di consuetudine di formazione spontanea che rende di fatto legittimo ciò che è proibito per legge.
in un regime autoritario, questi fenomeni non sono un problema.
ma in un regime democratico invece sì. Nessuno vuole avere contro il 90% dei cittadini facendo controlli serrati e dando multe a destra e a manca.
sicuro che economicamente alla fin fine converrebbe bloccare la gente che scarica?
Alla fine nessuno potrebbe permettersi di comprare più ipod, lettorimp3, memorie di pc sermpre più grosse, hard disk esterni, pennine dati di riserva, dvd vuoti a pacchi da cento... visto quanto costa riepirli legalmente.
E il mercato dei componenti per pc poi? a parte chi ne ha bisogno per lavoro, schede grafiche e ram ultimo modello le comprano i videogiocatori, ma con quello che sota un videogioco originale appena uscito pochi possono permettersi di avere il parcogiochi completamente originale.
Alla fine la sony finì col dominare il mercato delle console perchè rispetto ai colleghi della nintendo, le playstation erano taroccabili.
E il mercato musicale? almomento vengono prodotti una caterva di gruppi, ma se dovessero basarsi solo sul mercato leale, riuscirebbero a vendere a sufficienza? Quanta gente c'è che acquista a scatola chiusa il cd di un gruppo esordiente?
E dico questo da persona che acquista comunque un bel po' di roba originale, anche se per potermelo permettere ho dovuto ingegnarmi. I videogiochi li compro solo usati o al massimo sfrutto le offerte 2X30 euro (nè la ps2 nè la ps3 che ho sono state taroccate), gli album li compro solo dopo averli ascoltati per bene online e li prendo usati, in offerta o da internet, i fumetti e i libri non li scarico, se non per dare un'occhita preventiva (ma solo coi fumetti, per i libri uso la rete delle biblioteche).
Però senza i vari assaggi gratis molti gruppi non li avrei mai scoperti (non ascolto generi che passano in tv), e senza le serie sottotitolate allimite dell'illegale non avrei mai visto e contribuito a diffondere svariate serie di cartoni animati.
Poi se potessi permettermelo comprerei tutto originale e buonanotte, ma bisognerebbe essere davvero nababbi. Poco tempo fa è uscita in italiano una serie di cartoni che avevo visto coi sottotitoli, ed essendomi piaciuta molto volevo comrparmela, ma per 5 episodi (serie da 24) volevano 26 euro " />