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L di Lord Alexander Stone
creato il 04 maggio 2009

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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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1717 messaggi
Inviato il 13 maggio 2009 23:16

Va bene, non piace come scrivo. Che dire...non si può piacere a tutti :unsure:

Comunque, tanto per sapere:cosa avrebbero dovuto dirsi, secondo voi, sti tizi? Illuminatemi! ^_^

Vorrei anche sapere perchè personaggi e situazioni sono "banali"...questa mi è proprio nuova ^_^

te l'ho detto. L'impaginazione così non va, innanzitutto va risistemata. Così cancella ogni ritmo.

 

banale, sì: due che si amano ma non possono amarsi perchè lui è un mostro, la lei lo ama, lui la ama.

E non essendo scritto (queso pezzo almeno) in maniera diversa, non vedo che ce ne si faccia di una storia che è già stata raccontata.

Su quel che avrebbero dovuto dirsi: la storia non è nulla di nuovo, i dialoghi son mosci (e forse è solo problema d'impaginazione, ripeto).

Dato che il resto non c'è, ovviamente non so come evolva. Prendi le mie affermazioni come ipotesi :wub:

 

Comunque ti richiedo: delle frasi che ti ho sottolineato cosa ne pensi ^_^ ?


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meloth
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meloth
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Inviato il 14 maggio 2009 0:46

In effetti il comportamento di Nemesis appare così ambiguo da sembrare stupido e incoerente, ma più avanti Rose scoprirà che non è così. Qui non si tratta del solito "ti amo, ti amo tanto, ma non ti merito". Qui c'è un grado di consapevolezza raggiunto da Nemesis che Rose, nella sua inesperienza, non ha ancora. Ovvero che due nature completamente opposte non possono stare insieme. Ciò non sminuisce i sentimenti dei due, anzi li rafforza! Entrambi sentono di essere diversi tra loro eppure simili, ma non riescono a trovare un punto di contatto, di fusione. Ho deciso di postare il capitolo seguente, che forse spiegherà meglio le cose.

ps: Aetheling è il secondo nome di Nemesis. Perdonatemi errori di punteggiatura e impaginazione, appena ho tempo li correggo! :unsure:

 

Rose si portò dentro quel dolore quasi fino ad impazzire. Non aveva voluto confidarsi con nessuno in famiglia, nemmeno con sua madre. Meg in un primo momento aveva sospettato di Nemesis, ma Rose aveva detto solo di essere andata a sbattere contro un albero senza coinvolgere il ragazzo. Si considerava l’unica responsabile di quello che le era accaduto, l’unica degna di qualche colpa. Se Nemesis non riusciva a confidarsi con lei, era per via del suo pessimo carattere, e questo bastava per lei a giustificare in parte la condotta del giovane. Quanto al resto, ovvero al mostro che era diventato, restava un mistero. Un mistero col quale Rose non voleva avere più niente a che fare. Ai colloqui, sebbene tutti gli insegnanti si espressero positivamente, non disse una sola parola né fece un sorriso di compiacimento. Ne riservò solo uno triste e breve a Gwenhyfar, che la rimbrottò affettuosamente riguardo la sua incompatibilità di carattere con le compagne. Sempre gentile e disponibile, la dolce Dama, eppure anche lei sofferente quella sera. Dopo l’ora di cena, durante la quale Rose non toccò praticamente nulla eccetto l’acqua, si presentò a casa Naescynn. Erano passati mesi da quando Rose lo aveva visto l’ultima volta, e fu molto sorpresa di rivederlo proprio in quell’occasione. Pareva che lo stregone si presentasse proprio nei momenti più delicati e meno opportuni. Meg, che lo conosceva fin da bambina, e Lea che ne era stata alunna si diedero subito da fare per mettere insieme i dolci rimasti e farlo pasteggiare come si addiceva ad un ospite della sua importanza. Rose invece non fu così entusiasta di ritrovarselo in casa, né tautomero esultò di gioia quando lui dichiarò di volerle parlare in privato per porgerle le sue scuse.

Si sistemarono nella cucina del piano superiore, Rose adagiata su una lettiga e Naescynn seduto su una sedia di fronte a lei. Sorseggiava il caffè che le aveva preparato la ragazza, lodandone l’aroma ma conservando la sua solita voce nostalgica e triste e il suo sguardo malinconico. Lui e Merlino avevano gli stessi occhi, ma mentre quelli del Saggio erano vivaci e brillanti, i suoi erano vitrei e spenti. L'uomo-serpente tirò fuori da una vecchia sacca tabacco secco e cartucce, poi si mise a fare una sigaretta. Rose l'osservava piena di rabbia, le mani strette in grembo pronte a stringergli la gola. Bel modo di comportarsi, non c'erano dubbi. Lei era lì, sofferente e stanca, mentre lui invece di preoccuparsi si divertiva a preparare il tabacco da fumare. Rimase sconcertata quando lo stregone, accendendo per sè una pipa, porse la sigaretta proprio a lei. :<<Fuma, che scarichi la tensione>>le disse con tono serio, inalando a sua volta una grande boccata di fumo. Rose sorrise sprezzante, guardandolo come se fosse pazzo. :<<Ti pare che se una sigaretta fosse il rimedio ai miei problemi non sarei già diventata una fumatrice incallita? Non ho bisogno di questa roba>>sbottò irritata prendendo la cartuccia arrotolata col tabacco e gettandola sul mobile alle sue spalle. Lo stregone rise, ma era una risata spenta e triste. :<<Dopotutto, mi sbagliavo. Non assomigli affatto ai tuoi genitori, nè agli Heart. Sei la copia esatta degli avi di tua madre, purtroppo>>commentò con voce greve e preoccupata<<e io, come al solito, ho capito di sbagliarmi su di te troppo tardi>> <<Ma davvero?>>fece Rose accigliata<<allora ti sorprenderà sapere che fino ad ora me la sono cavata benissimo. Senza di te, stregone pazzo che mi hai lasciata sola in un mondo sconosciuto e pieno di psicopatici>> <<Ti riferisci ad Aetheling?>>chiese lui sorprendendola. La ragazza sgranò gli occhi e si issò a sedere, il corpo nuovamente invaso dalla tensione di poche ore prima. :<<Tu sai di lui?>>domandò scettica, lo sguardo fisso sul viso misteriosamente calmo dell'uomo. Naescynn non battè ciglio a quella sorpresa, ma si limitò ad annuire lentamente, gli occhi concentrati sugli anelli di fumo che faceva fluttuare di tanto in tanto nell'aria. Rose s'irritò molto. :<<Di solito, quando una persona si presenta in casa di un'altra, è solita per cortesia rispondere alle domande che le vengono rivolte>>disse piccata e lanciando uno sguardo truce allo stregone. Naescynn rivolse l'attenzione a lei solo dopo qualche minuto, quando ormai gli anelli di fumo erano svaniti nell'aria. :<<La vita è strana, cara Rose. Labile, vaga, fragile. Evanescente, come fumo nell'aria>>rispose l'uomo-serpente, producendo altri anelli di fumo<<basta un soffio di vento perchè tutto quello che si è costruito vada in rovina. Dopodichè, non rimane che vivere solo per se stessi>> <<Vivere così è triste>>osservò Rose con amarezza, i pensieri nuovamente rivolti a Nemesis. Lo stregone sospirò stancamente, buttò fuori il fumo aspirato e fissò la pipa pensoso. :<<Una volta lo pensavo anche io, sai?>>le disse con tono nostalgico<<fu così che mi comprai la pipa e iniziai a fumare, per non pensare troppo. Soprattutto all'amore. In ogni nuvoletta di fumo, un pensiero d'amore che sbiadisce e se ne va. E poi, ti dirai, cosa resta? Un ricordo, una pallida ombra di quello che è stato. Come gli aloni gialli sui muri delle case dei fumatori, quelle dannate macchie che non vanno più via. Così come l'odore del fumo, acre ed intenso. L'aria se ne impregna, continui a respirarlo anche quando l'aria lo spazza via. Il corpo se ne intossica e non può più farne a meno. Così è l'amore>> <<Sembra che tu stia giudicando l'amore come un veleno, ma non è così>>obbiettò la ragazza convinta. Lui le riservò uno sguardo di pura, dolorosa pietà.:<<L'amore è un veleno>>replicò l'uomo con tono grave<<e tu non lo sai ancora, nè puoi comprenderlo>> <<E tu?>>chiese la ragazza risentita<<tu che ne sai dell'amore?>> <<Forse nulla>>rispose Naescynn perfettamente calmo<<perchè l'amore l'ho incontrato solo due volte, e sono state troppo brevi per poter dare un giudizio appropriato. Ma conosco la passione, quella la conosco bene. E ti posso garantire che ormai l'unica forma di amore esistente e questa>> <<Perchè mi stai dicendo questo?Mi bastava già Merlino con i suoi racconti di passioni devastanti!>>interloquì Rose estremamente irata<<Se hai da dirmi qualcosa, dimmela e basta senza crearmi altri problemi. Ne ho già molti per conto mio, senza che ti ci metta anche tu>>aggiunse poi, decisa a terminare lì quella dolorosa conversazione.

Naescynn fece solo un cenno col capo, poi trasse dalla sacca da viaggio un oggetto luccicante d'oro. Lo tese verso Rose, dicendo solo:<<Te lo manda Aetheling, apparteneva alla stirpe di tua madre. Mi ha detto di darti delle spiegazioni, ma immagino che tu sia stanca di ascoltarne. Ragion per cui, me ne vado>>e si alzò, facendo le viste di andarsene. Rose lo trattenne afferrandolo per la manica della tunica, spinta dall'impulso del momento. Doveva e voleva sapere tutto su Nemesis. :<<Le esigo, le spiegazioni>>disse risoluta<<e non solo le sue>> <<Se proprio vuoi>>rispose semplicemente lo stregone, tornando al suo posto.

L'oggetto che Rose stringeva in mano era un ciondolo. Non aveva una fattura elaborata, eppure era il più bel gioiello che avesse mai visto. Tutto d'oro, lavorato in maniera da apparire lisco e delicato come seta al tatto, aveva il pendaglio a forma di cuore. Nel cuore, dalla cornice traforata, era incastonata una goccia d'ambra. La ragazza accarezzo la gemma con un dito, sentendo una potente energia fluire dentro di lei. Seppe, per istinto, che quel monile era davvero suo per diritto. :<<Bellissimo>>mormorò addolcendo il tono<<digli grazie da parte mia>>aggiunse poi mesta, allacciandosi il ciondolo al collo. :<<Non gli devi nulla, è tuo>>rispose l'uomo-serpente accorato<<lo è sempre stato. Lo custodivano gli elfi, ad Avalon. Lui te lo ha riportato>> <<Ciò non toglie che è pur sempre un regalo>>notò Rose quasi entusiasta del gesto nobile del giovane. Naescynn scostò la sedia dal tavolo e l'avvicinò a Rose, fino a sfiorarle le ginocchia con le sue. La guardò intensamente negli occhi, si schiarì la voce e disse:<<Vedo che sei innamorata, e profondamente delusa. Sei arrabbiata, e non senza ragione. Amareggiata dalla vita, da questa vita. Mi dispiace. In tutto questo, io ho una grande, grandissima responsabilità. Non perchè ti ho abbandonata nel momento del bisogno, questo no. Hai avuto amici che ti hanno protetta, e questo lo devi principalmente a me. Ma non posso negare che la colpa delle tue pene amorose sia mia. Sono stato io a farti conoscere Nemesis, se ben ricordi come si è presentato la prima volta che vi siete visti.Si, me lo ha raccontato>>anticipò Rose, ridendo<<era così felice. Diceva di aver trovato la ragazza dei suoi sogni, anzi di averla ritrovata. "Un angelo"mi diceva con gli occhi brillanti"è un angelo caduto dal cielo apposta per me". E io, nel mio amore di mentore, ho creduto che il tuo affetti lo avrebbe aiutato. Invece ho messo a repentaglio non solo la sua, ma anche la tua vita>> <<Io ho cercato di aiutarlo, devi credermi!>>esclamò d'un tratto Rose, la voce strozzata dalla sofferenza<<ma lui ha reagito in una maniera così violenta da lasciarmi esterrefatta. Non pensavo di potergli procurare una tale sofferenza. Perchè la colpa è mia, lo so. Mia e del mio brutto carattere. Ogni volta che qualcuno mi si avvicina, io lo faccio scappare. Il punto è che non riesco a scappare dalla mia natura, non so se mi capisci>> <<Ti capisco meglio di quanto tu creda>>rispose lui comprensivo<<ma sappi che la colpa non è tua. Io conosco bene Aetheling, l'ho allevato come fosse figlio mio. La fonte del suo malessere è un'altra, è nascosta dentro di lui>> <<Me lo ha detto, e so che io non posso risolvere i suoi problemi>>concordò Rose<<ma posso aiutarlo a fare chiarezza. Io voglio aiutarlo ad essere felice. Io lo amo, Naescynn, lo amo davvero>>e strinse forte l'uomo a sè, il corpo travolto da spasmi di disperazione. Lui la lasciò fare, attenendo che si calmasse, poi la scostò da sè e la scosse per le spalle. ;<<Non voglio giudicarti, non oso farlo. Potrei dirti che la tua è solo una cotta adolescenziale, che ti passerà collo scorrere del tempo. Vorrei dirtelo, e forse avrei anche ragione. Alla tua età è spesso così. Ma tu non sei una persona come tutte le altre, di questo me ne rendo conto. Cosa vuoi che ti dica, Rose?Fa male, lo so. Ti devasta, ti distrugge. Rimani senza forze. Però sappi che, se davvero lo ami, riemergerai. Toccherai il fondo, ti sembrerà di morire, e poi rinascerai>> <<Non riuscirò mai a dimenticarlo, mi conosco>>disse Rose debolmente<<quando amo, amo con tutta me stessa. Sarei pronta a dare qualsiasi cosa per lui in questo momento, ma devo conoscerlo. Devo sapere cosa mi nasconde. Non importa se poi non mi amerà più. Io voglio che sia felice, ovunque lui sia>> <<E questo è molto bello, ma non è possibile. Il segreto che Aetheling si porta dentro è devastante. Se tu lo conoscessi, sono sicuro che non riusciresti più ad amarlo>> <<Perchè? Cosa mi nasconde?Dimmelo!>>lo supplicò Rose, battendo i pugni sul suo petto con forza. Lo stregone si alzò e si allontanò da lei, proprio mentre Meg e Lea giungevano con i vassoi colmi di dolci. :<<Te ne vai di già?>>gli dissero in coro deluse, mentre lui si avviava verso la soglia. :<<Sono stanco, sarà per un'altra volta>>si limitò solo a rispondere, e poi scomparve senza dire nulla a Rose.

Il sonno nel quale la ragazza piombò quella notte fu un sonno profondo e costellato di incubi terribili. Era costretta a rivivere l'incontro con Nemesis un'infinità di volte, e ogni volta era peggiore della precedente. Si sentiva inmprigionata in un nero abisso senza fondo, nel quale continuava a precipitare senza mai toccare il fondo. Al sonno poi si alternarono brevi periodi di dormiveglia, nei quali Rose cercava con tutte le sue forze di svegliarsi e porre fine a quel tormento. Tendeva disperatamente le braccia in avanti, agitandole nell'aria, ed emetteva lamenti convulsi. Ma una stanchezza mai provata fino ad allora s'impadroniva del suo corpo impedendole il risveglio, e lei credeva che quella stanchezza fosse la stanchezza che precede la morte. Eppure, non sapeva bene come,alle prime luci dell'alba si svegliò. Aprì gli occhi lentamente e li puntò sul viso pallido ed emaciato che aveva difronte. Fatico un po' a focalizzare il luogo in cui si trovava, ma le varie vettovaglie le fecero capire di essersi addormentata in cucina. Due occhi turchesi immensamente stanchi e rimpiccioliti la guardarono con pena, di tanto in tanto nascosti da palpebre pesanti. Una mano fredda e ruvida, ma dalla presa forte di guerriero, si posò sulla fronte della ragazza. Le labbra scolorite ma morbide dell'uomo si aprirono in un sorriso tirato, che deformò la pelle opaca, e una voce profonda disse:<<Ti sei svegliata, piccola. Come stai?>>. Rose credette, in un primo momento, che fosse ritornato Naescynn. Quando però si stropicciò gli occhi e si levò a sedere vide che i lineamenti erano, incredibile a dirsi, quelli di Merlino. :<<Sto meglio, ora che mi sono svegliata>>rispose Rose ancora mentalmente assente<<ma tu che hai fatto?Sembri un morto>> <<Oh, nulla di grave>>rispose Merlino col solito tono leggero<<solo diverse ore di sonno arretrato. Non mi mantengo giovane facilmente, sai? Ho bisogno di molto riposo e di medicine speciali. E qualche volta nemmeno questo basta>> <<Ho incontrato qualcuno che ha una cera peggiore della tua, se questo ti può rincuorare>>lo confortò Rose cupa<<e anche un carattere ben peggiore. Invece di aiutarmi, mi ha messo ancora più dubbi in testa. Lui è proprio...>> <<Si, lo so>>intervenne lo stregone<<è un tipo davvero insopportabile alle volte. Io lo conosco bene, Naescynn. Troppo bene, direi, anche se devo ammettere che rimango io quello più affascinante>>concluse poi con una strana risata amara. Rose lo guardò male, poi disse con tono di disapprovazione:<<Non dovresti dare giudizi su di lui, proprio tu che sei ancora più misterioso e pazzo. In realtà, tra te e lui non saprei proprio a chi dare il primo premio di stupidità e insensibilità. Ieri se ne è andato come se niente fosse, proprio quando gli avevo rivolto la domanda più importante>> <<Non essere così severa con lui>>l'ammonì il vecchio<<si sente già abbastanza in colpa per aver incoraggiato Nemesis a coltivare il suo amore per te>> <<Senti Myrddin, con te non ci sono segreti>>esordì Rose con tono pratico<<e non ho bisogno di sotteffuggi. Tu conosci bene Nemesis?>> <<Si, lo conosco molto bene. Sono il capo del suo ordine>> rispose sincero Merlino<<e in realtà sono io il principale responsabile della sua condotta verso di te>> <<Questo non m'importa. Ciò che mi preme ora è sapere cosa mi nasconde Nemesis. Se lo sai, devi dirmelo, altrimenti lo andrò a cercare e me lo farò dire da lui>>lo avvertì Rose, e dal tono lo stregone capiva che stava facendo sul serio. Rose vide una vena sulla tempia pulsargli quasi freneticamente,mentre le mani si contorcevano tra loro per la tensione. Lo aveva messo con le spalle al muro, non aveva vie di uscita. Tutta quella sofferenza infondo non era stata inutile, le aveva fatto tornare tutta la determinazione di cui era dotata. :<<Nemesis odia se stesso>>si decise finalmente a rispondere lo stregone, facendo un gran sospiro di liberazione<<e questo gli impedisce di amare gli altri come vorrebbe. Per questo a 21 anni, pur essendo bello e desiderato da molte fanciulle, non si è mai avvicinato a nessuna di loro>> <<Mentre parlavamo del suo misterioso problema, lui ha parlato di un mostro che vive dentro di lui. Sai a cosa si riferisce?>>chiese Rose con vivo interesse. Merlino esitò, stringendo le mani intorno alla spalliera della sedia da far sbiancare le nocche, poi rispose a disagio:<<Lui lo chiama il Mostro, da sempre. Non posso dirti nemmeno io cosa sia veramente il Mostro, è difficile, più difficile di quanto tu possa immaginare. Ti posso solo dire che ogni volta che si arrabbia fino a distruggere tutto quello che ha davanti, quando odia all'orlo della pazzia e uccide col piacere di farlo, è il Mostro ad agire>> <<Un assassino? Ma non è possibile!>>esclamò sconcertata Rose<<Sicuramente ti sbagli. Nemesis può anche odiare se stesso, o forse odiare gli altri, ma uccidere per il piacere di farlo no. Io non ci credo>> <<Te lo avevo detto che non avresti capito, non puoi dire che non ti avevo avvisata!>>si spazientì lo stregone<<certe cose vanno capite a loro tempo, dopo un accurato studio>> <<E io voglio capire, voglio conoscere cos'è questo Mostro>> <<Rose, non puoi>>rispose severo Merlino<<per capire il Mostro, devi vederlo. Devi sentirlo dentro di te. E chi ha tentato è morto. Mettiti l'anima in pace>> <<Io voglio salvarlo!>>gridò la ragazza ostinata<<Lo so che ho solo 14 anni, e che molti non credono che alla mia età si possa amare una persona tanto da voler trascorrere con lei il resto della propria vita, ma io ti assicuro che amo veramente Nemesis>> <<Non lo sto mettendo in dubbio, ma nella vita spesso non tutte le strade sono destinate ad incrociarsi>>si giustificò Merlino<<e questo tu lo sai bene. E poi andiamo, sei troppo giovane per rinunciare alla libertà, a maggior ragione ribelle e orgogliosa come sei. Cosa credi che avresti concluso, se anche Nemesis ti avesse svelato il suo segreto?>> <<Gli sarei rimasta al fianco>> <<Per sempre? Rose, Nemesis è cresciuto in modo diverso da te. Lo hanno allevato gli elfi, è cresciuto secondo la loro cultura. Quando ti ha detto di amarti, in realtà per lui implicava una fedeltà completa e totale. Una sorta di proposta matrimoniale, per intenderci. Non mi dire che accetteresti di legarti ad un uomo così presto, perchè saresti un'ingenua nel credere di poter rinunciare alla tua adolescenza>>. Rose si alzò in piedi, scaraventando a terra la sacca del vecchio. Gli occhi erano terribili, fiammeggianti e fieri. :<<Vattene>>gli intimò con voce mortalmente calma<<vattene e non farti più vedere>>. Lo stregone corse a raccattare la borsa di pelle, impaurito per la prima volta in tutta la sua vita di una semplice apprendista. :<<Perdonami>>si scusò remissivo<<non sono più giovane da tanto tempo, e ho dimenticato quanto vigoroso può apparire l'infatuazione adolescenziale...>> <<Vattene e non tornare mai più>>lo interruppe brusca la ragazza, indicandogli col dito la porta<<hai ancora molto da imparare, vecchio>>. :<<Mi dispiace>>mormorò Merlino arrancando verso la porta della cucina e richiudendosela velocemente alle spalle, mentre il pentolino del latte veniva scaraventato con l'incantesimo "Iactare"da Rose proprio dove pochi secondi primi stava il vecchio. Poi la ragazza si chiuse in camera e non uscì per tutto il giorno, il corpo e la mente svuotati da ogni energia.


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Il Grande Iulio
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Il Grande Iulio
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Inviato il 14 maggio 2009 7:15

 

Scusa se faccio le pulci al tuo libro su questi punti che possono sembrare poco importanti, ma, secondo me, i particolari sono quelli che rendono una storia credibile. ^_^

 

Hai pienamente ragione: anch'io penso che un libro, anche se fantastico, debba avere una base credibile (è l'esempio di "io sono leggenda" di matheson) che lo renda più bello. E per le pulci, non preoccuparti, ho scritto qui l'inizio del mio testo proprio per trovarle: io, come autore, faccio fatica a trovare, e ad accettare, i miei errori. ^_^ Se c'è qualcuno che me li indica, sono più spinto a correggerli.

 

beh, vediamo se verrà fuori un buon minestrone allora ^_^

 

Sarà un bel minetrone. Spero solo che a inserirci troppe cose poi perda leggibilità. :unsure:


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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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Inviato il 14 maggio 2009 12:39

beh, se il problema è il troppo, a sfoltire non ci vuole nulla...è un problema serio quando si hanno ingrendienti a sufficienza giusto per una minestrina ^_^.

Tieni conto che la saga di Erikson è tanto farcita da sembrare un minestrone con aggiunta di polpettone, eppure resta bellissimo.

 

tu posta, che se risulta noioso ci pensiamo noi a distruggere tutto con perfidia e violenza :unsure:

 

 

Per mariateresa: non ovrrei sembrare insiestente, ma dovresti sistemare l'impaginazione, così distruggi tutto il ritmo del brano, risulta troppo compatto e i dialoghi diventano illegibili.

Non so se sia un problema che nasce quando fai copia-incolla dal file originale o che, però ti consiglio vivamente di sistemare questo aspetto ^_^


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 14 maggio 2009 13:07

Hai pienamente ragione: anch'io penso che un libro, anche se fantastico, debba avere una base credibile (è l'esempio di "io sono leggenda" di matheson) che lo renda più bello. E per le pulci, non preoccuparti, ho scritto qui l'inizio del mio testo proprio per trovarle: io, come autore, faccio fatica a trovare, e ad accettare, i miei errori. :unsure: Se c'è qualcuno che me li indica, sono più spinto a correggerli.

Molte volte se non le vedi vuol dire solo che sei troppo vicino. ^_^

Stephen King dice che finita la bozza di un libro bisogna buttarsi subito su un altro progetto e allontanarsi, anche emotivamente, da ciò che si è fatto fino a quel momento. Fai sedimentare le cose e quando le vedrai con occhio più distccato gli errori balzeranno agli occhi, te lo garantisco. ^_^


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Alexander
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Alexander
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Inviato il 14 maggio 2009 14:00 Autore
Molte volte se non le vedi vuol dire solo che sei troppo vicino.

Stephen King dice che finita la bozza di un libro bisogna buttarsi subito su un altro progetto e allontanarsi, anche emotivamente, da ciò che si è fatto fino a quel momento. Fai sedimentare le cose e quando le vedrai con occhio più distccato gli errori balzeranno agli occhi, te lo garantisco.

 

infatti è il ragionamento della maggiorparte degli scrittori; bisogna vedere i propri brani dal punto di vista di lettore.

 

Devo supporre che non ci sono poeti nel forum della Barriera? :unsure:


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Il Grande Iulio
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Il Grande Iulio
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Inviato il 14 maggio 2009 15:11
Molte volte se non le vedi vuol dire solo che sei troppo vicino.

Stephen King dice che finita la bozza di un libro bisogna buttarsi subito su un altro progetto e allontanarsi, anche emotivamente, da ciò che si è fatto fino a quel momento. Fai sedimentare le cose e quando le vedrai con occhio più distccato gli errori balzeranno agli occhi, te lo garantisco.

 

infatti è il ragionamento della maggiorparte degli scrittori; bisogna vedere i propri brani dal punto di vista di lettore.

 

 

Farò come dite: devo però ammettere che "distaccarmi" dalla mia opera mi viene piuttosto difficile; è la prima volta che provo a scrivere qualcosa di impegnativo, e quindi sono molto preso da questo lavoro. Alle persone cui ho fatto leggere la parte che ho scritto finora (non molte pagine, per la verità) ha fatto una buona impressione; per citare un noto proverbio, chi comincia bene è già a metà dell'opera. :unsure:


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 14 maggio 2009 16:26

Devo supporre che non ci sono poeti nel forum della Barriera? ^_^

Alexander mi spiace ma la poesia non fa proprio per me e non saprei nemmeno dirti se le tue sono buone o meno. :unsure:

Una cosa però mi piace nei componimenti poetici: la possibilità di concentrare in poche immagini diversi livelli di significato. Secondo me è questo ciò che rende una poesia davvero una forma d'arte, non la metrica, non le figure retoriche, ma la capacità di creare connessioni tra elementi diversi, che la prosa può avere solo in un contesto più ampio. ^_^

 

 

Farò come dite: devo però ammettere che "distaccarmi" dalla mia opera mi viene piuttosto difficile; è la prima volta che provo a scrivere qualcosa di impegnativo, e quindi sono molto preso da questo lavoro. Alle persone cui ho fatto leggere la parte che ho scritto finora (non molte pagine, per la verità) ha fatto una buona impressione; per citare un noto proverbio, chi comincia bene è già a metà dell'opera.

Ma allora finiscilo finchè hai una storia da raccontare. Cerca di farlo il più velocemente possibile prima di dimenticare qualche particolare o prima di dubitare della tua idea. E' inutile stare adesso a discutere su qualche capitolo. Poi stampa tutto in un formato ben leggibile e mettilo in un cassetto per un paio di mesi e dopo che sarai sicuro di esserti "distaccato" inizia a correggerlo. Dai che ce n'è ancora tanta di strada da fare. ^_^


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Tyrion Hill
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Bannato
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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 14 maggio 2009 16:59

Alexander mi spiace ma la poesia non fa proprio per me e non saprei nemmeno dirti se le tue sono buone o meno. :unsure:

Una cosa però mi piace nei componimenti poetici: la possibilità di concentrare in poche immagini diversi livelli di significato. Secondo me è questo ciò che rende una poesia davvero una forma d'arte, non la metrica, non le figure retoriche, ma la capacità di creare connessioni tra elementi diversi, che la prosa può avere solo in un contesto più ampio. ^_^

Ma, potente Thoros, io ti amo!!! ^_^ E' esattamente quello che penso anch'io della poesia. Comunque credo che anche Lord Alexander la pensi cosi'.


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zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 14 maggio 2009 17:18

Alexander mi spiace ma la poesia non fa proprio per me e non saprei nemmeno dirti se le tue sono buone o meno. ^_^

Una cosa però mi piace nei componimenti poetici: la possibilità di concentrare in poche immagini diversi livelli di significato. Secondo me è questo ciò che rende una poesia davvero una forma d'arte, non la metrica, non le figure retoriche, ma la capacità di creare connessioni tra elementi diversi, che la prosa può avere solo in un contesto più ampio. :wub:

Ma, potente Thoros, io ti amo!!! :wub: E' esattamente quello che penso anch'io della poesia. Comunque credo che anche Lord Alexander la pensi cosi'.

 

 

/me ringrazia per la stima e ridistribuisce amore fraterno a tutti i Barrieristi.

 

^_^ :wub: :wub:

 

/me ritorna serio

 

Semplicemente sono talmente impedito in poesia :unsure: che molte volte non riesco proprio a distinguere una poesia mediocre da un capolavoro e mi capita di capire l'importanza e la bellezza di un componimento solo dopo aver letto anche l'analisi testuale su un libro o le considerazioni sulla poetica dell'autore. ^_^


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Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
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S

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Inviato il 14 maggio 2009 17:21

 

 

Devo supporre che non ci sono poeti nel forum della Barriera? ^_^

 

eh, che i poeti son rari :unsure:

 

come dissi anche prima, essendo il tuo un genere di poesia che io non ho mai apprezzato, non so dirti se siano buoni componimenti o no...non mi hanno fatto venire il latte alle ginocchia, ed è già qualcosa.

 

Comunque adoro la poesia quando con poche o meglio ancora pochissime parole riesce a dire almeno il triplo delle cose.

Tipo questa, stravedo per lei ^_^

 

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-

questa morte che ci accompagna

dal mattino alla sera, insonne,

sorda, come un vecchio rimorso

o un vizio assurdo. I tuoi occhi

saranno una vana parola,

un grido taciuto, un silenzio.

Così li vedi ogni mattina

quando su te sola ti pieghi

nello specchio. O cara speranza,

quel giorno sapremo anche noi

che sei la vita e sei il nulla

 

Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Sarà come smettere un vizio,

come vedere nello specchio

riemergere un viso morto,

come ascoltare un labbro chiuso.

Scenderemo nel gorgo muti.


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Calinn Vojnngat
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Inviato il 14 maggio 2009 21:22
Qui c'è un grado di consapevolezza raggiunto da Nemesis che Rose, nella sua inesperienza, non ha ancora. Ovvero che due nature completamente opposte non possono stare insieme. Ciò non sminuisce i sentimenti dei due, anzi li rafforza! Entrambi sentono di essere diversi tra loro eppure simili, ma non riescono a trovare un punto di contatto, di fusione.

 

Ora, io non ho letto i testi che hai postato, ma questa bene o male è la trama della bella e la bestia :P L'amore è una tematica che è stata servita in tutte le salse, è difficile scrivere una storia d'amore che non sia banale, o meglio, che non lo sembri. In genere è per questo che non amo le storie romantiche, sono trite e ritrite e non hanno scampo dall'esserlo.

 

Comunque, io personalmente non riesco a leggere dei testi di narrativa al pc, ci ho provato ma non ci riesco. Mi accodo alla richiesta di Triex di fare uso di questa cosa chiamata "punto e a capo", o anche dei cosiddetti "paragrafi". L'assenza di paragrafi (secondo la mia esperienza) denota l'assenza di una struttura interna del testo, di uno schema concettuale, che è quello che rende scorrevole e facilmente assimilabile un testo (sempre secondo la mia esperienza :P).


Your ears and my eyes / Machinery of discord
If art is a world within ourselves / Baby we’re living on distant planets
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meloth
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Inviato il 15 maggio 2009 19:43

Purtroppo per capire veramente le mie storie bisognerebbe leggere tutto il libro, perchè i vari pezzi sono strettamente collegati tra loro e interdipendenti. Amarsi è più facile di quanto sembri, ma pochi riescono a capirlo. Odio le storie esageratamente elaborate, con quegli amori impossibili che sembrano trovare sempre un pretesto per estinguersi, oppure dove ci si ama senza problemi. La trama dell'amore fra Rose e Nemesis potrà anche essere banale, effettivamente ricalca i clichè, ma se la si legge tutta è vera e tangibile. Ed è molto triste, non avrà un vero lieto fine, lo dico da subito. La mia, del resto, non lo ha avuto. >_>

Si tratta di una storia che comincia con la classica infatuazione o colpo di fulmine da parte di Rose, mentre per Nemesis è un sentimento già concreto e ben definito fin dall'inizio. Lo dimostra il fatto che lui non si sente attratto da nessun'altra donna, mentre Rose...beh, è un po' lunatica in fatto di attrazione, come me! ^_^ Ma, ribadisco, nutre comunque un sentimento speciale e profondo per Nemesis. E si rende conto di preferirlo ad ogni altro ragazzo, ma a quel punto è troppo tardi. O, come sarebbe meglio dire, troppo presto. Perchè nessuno dei due riesce a fidarsi completamente dell'altro, entrambi vogliono contare solo sulle proprie forze e non riescono a comprendersi. Ancora, ritengono che uno non potrà mai capire e sopportare l'altro.(in misura maggiore Nemesis). Se avessi fatto il tipico amore adolescenziale che subito inizia e, spesso, altrettanto presto finisce avrei fatto una roba alla Moccia. E, dopo la Troisi, e il nome che meno amo sia pronunciato.

PS:al fine di farmi conoscere, ho deciso di partecipare ad un contest indetto in occasione dell'uscita della secondo parte di La Ragazza Drago della Troisi. Di lei non m'importa, di avere qualche opportunità in più...beh si, mi importa e come! :blink:

Quando finirò di comporre il racconto breve da mandare, mi aiutate con dei suggerimenti?


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Calinn Vojnngat
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Inviato il 15 maggio 2009 21:14

Si, ma non capisco perchè ai commenti rispondi semplicemente rispiegando di cosa parla il tuo racconto invece di prendere in considerazione le critiche che ti vengono mosse, magari argomentando le tue motivazioni in maniera un pò più esaustiva che "eh ma non potete capire se non leggete tutto". L'autocritica è una cosa fondamentale per migliorare, ma non mi sembra che tu ne abbia poi tanta. A me la trama non ispira, il tuo italiano non mi è sembrato brutto ma l'organizzazione del testo lascia sicuramente a desiderare, ma non capisco perchè dovrei prendermi la briga di leggere un testo che non mi ispira (per la cronaca, sono dell'opinione che le scaffalate di fantasy scritti da ragazze ventenni e di libracci sui vampiri di cui è piena la Feltrinelli della mia città, non necessitino di essere riempite ulteriormente). C'è qualcos'altro oltre alla storia d'amore? Cos'ha di peculiare il tuo racconto? E' incentrata su loro e basta? Insomma, se non mi interessano i racconti romantici ho qualche motivo per leggere il tuo scritto?


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 15 maggio 2009 21:19

Quoto Calinn.

Il detto "truth is better than fiction" non vale come un assoluto. Il fatto che sia una storia vera non significa che sia appassionante o anche solo interessante. Può essere bello leggere una storia ordinaria se è scritta in modo straordinario, ma il tuo modo di impostare i dialoghi è molto povero. La scelta dei nomi ha qualche ragione particolare? Perchè così mi sembrano banali.

Inoltre le cose che hai spiegato per rispondere a Calinn dovrebbero essere nel testo, si dovrebbero capire leggendo. Non dovrebbero essere dette a parte. Tieni conto che per comprare un libro in genere si legge una pagina a caso o la prima pagina, si sfoglia un po' e si decide. Se un ipotetico lettore apre a caso il libro sullo scaffale e legge quello che hai postato qui, non lo compra.

 

Quanto al contest... sei davvero disposta ad essere associata a quell'ambiente pur di avere più possibilità? Scrivi per pubblicare o per fare della letteratura?


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