Oddio, francamente non mi pare che per parlare della psicologia dei personaggi occorra per forza essere rinomati professori di letteratura. Mica si parla di fare un lavoro a quei livelli professionali. E non mi pare ci voglia chissà quale incredibile intellettualismo per dire ad esempio le cose che ho detto io su Jaime e su Jon " />Rispondo a te Arya perchè hai riassunto in breve un punto importantissimo. Secondo me un'enciclopedia degna di questo nome dovrebbe essere scritta in modo professionale. Ciò non significa trascurare l'aspetto letterario, rispetto a quello più propriamente "storico". Ma bisogna intenderci su cosa significa aspetto letterario, perchè se la tua idea di analisi letteraria è diversa dalla mia, facciamo fatica a capirci.
Un esempio di analisi letteraria potrebbe essere fatta, secondo me, nella voce Lyanna Stark. Dopo presentazione dei dati "storici" e genealogici si potrebbe aggiungere un paragrafo in cui si compara Lyanna alla protagonista di "una canzone per Lya" che molti ritengono essere una specie di abbozzo di questa figura. Perciò l'analisi letteraria, per me, è tutto, fuorchè un approccio sentimentale. Affrontare la caratterizzazione dei personaggi, presuppone una conoscenza invidiabile dei meccanismi tecnici della scrittura, lo studio dei meccanismi della sintassi, i vari livelli della scrittura ecc. Perciò credo che in un progetto aperto come questo sia difficilmente attuabile. Soprattutto un'analisi di questo tipo non varierà da persona a persona, come potrebbe essere invece il giudizio personale su alcuni personaggi. Quello è un approccio ancora diverso, e, imho, il più sbagliato che possiamo scegliere. Come diceva Balon un approccio letterario presuppone un lavoro di analisi e commento proprio delle opere letterarie, come le appendici ai capitoli dei Promessi Sposi o della Divina Commedia. Sicuramente questo tipo di approccio è molto più impegnativo di quello "storico" e sinceramente, chi di voi saprebbe applicarlo a quest'opera?
Tra l'altro, non è che chi scrive su Wikipedia abbia per forza chissà quale preparazione professionale.
Internet è così, non si richiedono ultraspecializzazioni per poter parlare delle cose. Se un lettore vuole leggere cose veramente professionali, con tutte le garanzie in merito, dovrebbe rivolgersi ad altri mezzi.
Dipende cose intendi per "tenere distinti". Su questo si dovrebbe poi discutere...e che se non si tengono distinti i due approci (storico vs letterario), l'effetto secondo me è bruttissimo...
Il mio punto è che IMHO occorre trattare anche l'aspetto psicologico-letterario.
...chi l'ha detto che BArristan è malinconico? a me non è mai venuto in mente, mi è sempre sembrato serio e ligio al dovere, non malinconico
Nessuno l'ha detto, nemmeno io =P Ho detto che Barristan dice che Rhaegar era malinconico.
Massì, con queste esatte parole no, l'ho buttata lì così per fare capire il concetto di incertezza sulla sua evoluzione che regna fra i lettori.oppure, mettere in una voce enciclopedia "staremo a vedere come finirà la faccenda con Ditocorto" non ci sta proprio...
Mah, non so, se ne potrebbe parlare...Io proporrei questa soluzione di compromesso: in tutti i personaggi adottare uno stile rigorosamente storico-biografico (quindi niente Barristan malinconico, Edmure insicuro sessualmente, Tywin così superbo da odiare il figlio nano), mentre per i PDV (dei quali invece possiamo conoscere oggettivamente pensieri/sentimenti) creare un apposita voce "approfondimento psicologico", e anche nei paragrafi biografici/riassuntivi delle loro avventure lasciare un certo spazio agli aspetti psicologici.
Per me qualche tratto caratteriale è giusto scriverlo anche sui personaggi non PdV. Ovviamente molto meno, per quanto è possibile e stando attenti.
Non scriverei le cose che dici tu Barristan e su Edmure. Su Tywin non scriverei "così superbo da odiare il figlio nano", è un tono troppo fazioso (e non ha nemmeno molto senso come frase, in quanto non vedo certo questo collegamento immediato tra odiare/non odiare e superbia/umiltà). Però "nutre ostilità per il figlio nano" sì. Poi la sicurezza dell'accordo assoluto non ci può essere mai. Qualcuno può sempre pensare che secondo lui invece Tywin tratta così Tyrion solo per scherzare e che è Tyrion è troppo un complessato, si offende per nulla e non capisce gli scherzi " /> Ma francamente... amen =P
Come poi organizzare i contenuti è un altro discorso. Io stavo parlando di cosa potrebbe mettere (nel sito in generale) e cosa no.sull'analisi strettamente letteraria (emerge il tema del viaggio... emerge la contrapposizione ideologica tra due civiltà) io eviterei come la peste di inserirle nelle voci dei personaggi.
alla più fare una sezione apposita, "temi e approfondimenti vari sull'opera letteraria"
Francamente non ci vedo nulla di male e di particolare nel mettere una frase come "emerge il tema di contrapposizione fra le due fazioni" in aggiunta alla spiegazione più diretta e specifica SPOILER ASOSa17d9e7fdf9cbe8a35cc4fe0697d1a81'a17d9e7fdf9cbe8a35cc4fe0697d1a81
Jon vede che i bruti la pensano così e così, le motivazioni dei GdN invece sono così e così, Jon ci riflette sopra.
. " />
Però "nutre ostilità per il figlio nano" sì. Poi la sicurezza dell'accordo assoluto non ci può essere mai. Qualcuno può sempre pensare che secondo lui invece Tywin tratta così Tyrion solo per scherzare e che è Tyrion è troppo un complessato, si offende per nulla e non capisce gli scherzi
secondo me invece non bisognerebbe scriverlo.
viceversa si potrebbe/dovrebbe scrivere, nella voce "Tyrion"
"Tyrion ritiene che suo padre nutra una forte ostilità verso di lui, per i motivi a,b,c e viste le umiliazioni subite x,y,z,"
anche sui bruti... stai facendo una specie di biografia su Jon, magari anche sottolineano aspetti psicologici
SPOILER fino asos
ea8620830fa6c575c9e1cc68a997d7f4'ea8620830fa6c575c9e1cc68a997d7f4
(Jon Snow, nato nel 283, bastardo di eddard stark... riflessivo, bel rapporto con Arya, gdn, iniziali difficoltà a integrarsi... partecipa alla spedizione oltre la barriera... passa dalla parte dei bruti su ordine di Qhorin nonostante conflitto interiore... comincia ad apprezzare alcuni aspetti dei bruti, come coraggio, libertà, arrivando a capire, se non simpatizzare in alcuni momenti, per la loro causa)
benissimo, però la frase dopo non puoi venirtene improvvisamente fuori con "in questa parte del libro emerge il classico topos della contrapposizione di civiltà, in cui il protagonista vede messe in discussione le sue convinzioni per abbracciare un più ampia visione relativista" e poi riprendere tranquillamente "Jon e Ygritte cominciano una relazione... scala la Barriera insieme alla squadra di Jarl"...
secondo me non è bello stilisticamente mischiare così le informazioni.
io avrei anche una proposta su come procedere con il lavoro di ricerca...
dopo aver stabilito quali devono essere le varie voci e i vari contenuti, invece di attribuire i compiti in base agli argomenti (tizio si occupa dell'araldica, caio di brandon stark, sempronio della guerra dell'usurpatore) non sarebbe meglio procedere per capitoli?
mi spiego: ad ognuno viene assegnato un certo capitolo, da leggere con estrema attenzione, e il suo compito è quello di individuare tutte le informazioni utili (quindi araldica, profezie, storia antica, sviluppi della trama ecc...) che emergono.
in questo modo forse la ricerca sarebbe più precisa, e si eliminerebbe il rischio di tralasciare informazioni importanti vista la quantità di materiale su cui lavorare (anche se il compito è apparentemente limitato, come trovare tutte le profezie o i sogni, è difficile e faticoso coprire tutta la saga)
certo il lavoro di coordinamento e sistemazione sarebbe un po' più lungo, ma ci sarebbe la quasi certezza di star procedendo in modo preciso e "pignolo", senza tralasciare nulla o quasi " />
Non sono tanto d'accordo.secondo me invece non bisognerebbe scriverlo.
viceversa si potrebbe/dovrebbe scrivere, nella voce "Tyrion"
"Tyrion ritiene che suo padre nutra una forte ostilità verso di lui, per i motivi a,b,c e viste le umiliazioni subite x,y,z,"
Per me questo è un "non pronunciarsi" po' troppo estremo.
SPOILER ASOS2ac6d518c40e4811af8be868bf6b5c49'2ac6d518c40e4811af8be868bf6b5c49
«Castel Granito a te» parlò con un tono freddo e piatto, un tono di morte. E poi aggiunse: «Mai».
Quell'unica, breve parola che rimase ad aleggiare tra loro. Enorme, tagliente. Velenosa.
"Conoscevo la risposta anche prima di porre la domanda" capì Tyrion. "Diciotto anni da quando Jaime è entrato nella Guardia reale, e mai, neppure una volta, io ho messo il problema sul tappeto. Devo averlo saputo. Devo averlo sempre saputo."
«Perché?» si costrinse a chiedere, pur essendo consapevole che suo padre avrebbe odiato la domanda.
«Mi chiedi perché? Tu, che hai assassinato tua madre nel venire in questo mondo? Non sei altro che un essere deforme, deviato, disobbediente. Una piccola creatura disgustosa piena d'invidia, di lussuria e d'inganni di basso conio. Non posso provare che non appartieni a me, perciò le leggi degli uomini ti concedono il diritto di portare il mio nome e di ostentare i colori della mia nobile Casa. Per insegnarmi l'umiltà, gli dèi mi hanno condannato a guardarti mentre ti trascini avanti e indietro per il mondo, portando quell'orgoglioso leone che è stato il sigillo di mio padre, e di suo padre prima di lui. Ma né dèi né uomini potranno mai costringermi a permetterti di tramutare Castel Granito nel tuo bordello.»
«Il mio bordello?» A quel punto, per Tyrion fu chiaro come la luce dell'alba da dove veniva tutta quella bile. Strinse i denti con rabbia. «È stata Cersei. Ti ha detto lei di Alayaya.»
«È quello il suo nome? Lo confesso, non sono in grado di ricordare i nomi di tutte le tue puttane. Come si chiamava quella che hai sposato da ragazzo?»
«Tysha.» Tyrion sputò fuori la parola come una sfida.
«E quella bal****ca da soldati sulla Forca Verde?»
«Che cosa te ne importa?» Non avrebbe detto il nome di Shae davanti a lui.
«Niente, infatti. Non più di quanto m'importi se tutte loro sono vive o morte.»
«Sei stato tu a far frustare Alayaya.» Era un'affermazione, non una domanda.
«Tua sorella mi ha riferito delle tue minacce contro i miei nipoti.» La voce di lord Tywin era più gelida del ghiaccio. «Ha forse mentito?»
Tyrion non negò. «Ho fatto minacce, certo. Per tenere Alayaya al sicuro. In modo che i Kettleblack non la maltrattassero.»
«E per salvare la virtù di una pu***na, tu hai osato minacciare la tua stessa casata, il sangue del tuo sangue? È questo che mi stai dicendo?»
«Sei stato tu a insegnarmi che a volte una buona minaccia funziona più di un assalto. Non che Joffrey non mi abbia provocato e fatto venir voglia di batterlo fin troppe volte. Sei davvero tanto ansioso di frustare qualcuno, padre? Comincia con lui. Ma Tommen... Perché secondo te vorrei fare del male a Tommen? È un bravo ragazzo, sangue del mio sangue.»
«Anche tua madre lo era.» Lord Tywin si alzò all'improvviso, torreggiando su suo figlio, il nano. «Torna a letto, Tyrion. E non parlarmi mai più dei tuoi diritti su Castel Granito. Avrai la tua ricompensa, ma sarà quella che io riterrò adeguata ai tuoi servigi e al tuo lignaggio. Che non ci siano malintesi tra di noi, questo è stato il tuo ultimo oltraggio e me e alla Casa Lannister. Tu hai finito con le puttane. La prossima pu***na che trovo nel tuo letto, l'appendo a una forca con un nodo scorsoio.»
Sinceramente...
La questione del "come suona" è un'altra storia. Io stavo parlando del fatto di escludere o meno espressioni che suonano "un po' più letterarie", perchè si ritiene che ciò sia inadatto all'idea dell'enciclopedia in sè.anche sui bruti... stai facendo una specie di biografia su Jon, magari anche sottolineano aspetti psicologici
SPOILER fino asos
550eb7fb5351481d9e54d8862043b3c9'550eb7fb5351481d9e54d8862043b3c9
(Jon Snow, nato nel 283, bastardo di eddard stark... riflessivo, bel rapporto con Arya, gdn, iniziali difficoltà a integrarsi... partecipa alla spedizione oltre la barriera... passa dalla parte dei bruti su ordine di Qhorin nonostante conflitto interiore... comincia ad apprezzare alcuni aspetti dei bruti, come coraggio, libertà, arrivando a capire, se non simpatizzare in alcuni momenti, per la loro causa)
benissimo, però la frase dopo non puoi venirtene improvvisamente fuori con "in questa parte del libro emerge il classico topos della contrapposizione di civiltà, in cui il protagonista vede messe in discussione le sue convinzioni per abbracciare un più ampia visione relativista" e poi riprendere tranquillamente "Jon e Ygritte cominciano una relazione... scala la Barriera insieme alla squadra di Jarl"...
secondo me non è bello stilisticamente mischiare così le informazioni.
Per il resto, si vedrà... Può anche darsi che si debba evitare perchè suona male, per me queste sono cose da vedersi nel momento in cui si iniza a scrivere. Dipende da come sarà strutturato il testo nel complesso. Potrebbe anche esserci una separazione dalla narrazione in senso più stretto, con un paragrafo a parte in cui si parla in generale dell'aspetto più "interiore" di Jon.
Boh " />
E poi che si fa? Ognuno scrive il riassunto delle informazioni di un capitolo e poi si crea la pagina tramite un "collage" di cose scritte da vari utenti? Mah... non mi sembra il massimo...io avrei anche una proposta su come procedere con il lavoro di ricerca...
dopo aver stabilito quali devono essere le varie voci e i vari contenuti, invece di attribuire i compiti in base agli argomenti (tizio si occupa dell'araldica, caio di brandon stark, sempronio della guerra dell'usurpatore) non sarebbe meglio procedere per capitoli?
mi spiego: ad ognuno viene assegnato un certo capitolo, da leggere con estrema attenzione, e il suo compito è quello di individuare tutte le informazioni utili (quindi araldica, profezie, storia antica, sviluppi della trama ecc...) che emergono.
in questo modo forse la ricerca sarebbe più precisa, e si eliminerebbe il rischio di tralasciare informazioni importanti vista la quantità di materiale su cui lavorare (anche se il compito è apparentemente limitato, come trovare tutte le profezie o i sogni, è difficile e faticoso coprire tutta la saga)
certo il lavoro di coordinamento e sistemazione sarebbe un po' più lungo, ma ci sarebbe la quasi certezza di star procedendo in modo preciso e "pignolo", senza tralasciare nulla o quasi " />
Se invece dopo questo lavoro di rilettura si assegnano i ruoli per le pagine, verrebbe fuori un lavoro doppio.
Mi pare si faccia molto prima ad affidare specifiche pagine ad alcuni utenti e quelli poi fanno le ricerche che servono loro. Ci si aiuta anche con internet. E ci sono sempre gli altri a far notare eventualmente delle dimenticanze/imprecisioni.
E anche il ritenere una determinata frase di un capitolo interessante o meno dipende fortemente dall'obiettivo che ci si pone. Se si deve rileggere, è meglio farlo avendo ben chiaro ciò che interessa.
Io sono piuttosto contraria alla suddivisione del materiale per libri / capitoli.
Una wiki su LOTR divisa in base ai tre libri ha senso? No.
E' utile dire in una riga in quale libro o capitolo succede, se vogliamo, per aiutare il lettore a ricercare il passo e leggerlo in originale.
Però questa è la "wiki del mondo di asoiaf" e non una "guida al lettore smemorato"...
non sto proponendo di impostare l'enciclopedia sui capitoli, ci mancherebbe, ma solo il lavoro di ricerca.
se vogliamo fare un lavoro fatto bene e originale (quindi non un copia-incolla da altri siti + minimo contributo personale) secondo me è difficile impostarlo sulla divisione delle competenze.
se ti dico: tu fai la guerra dell'usurpatore, per fare un bel lavoro devi metterti a rileggere TUTTO il libro.
non basta il "mi ricordo che se ne parlava qui e qua, andiamo a vedere", perchè sicuramente ti dimentichi e tralasci qualcosa, vista la mole del materiale.
secondo me sarebbe più semplice e veloce e garanzia di maggior precisione creare una tabellina delle voci, tipo
-sviluppi trama
-informazioni geografiche
-araldica
-storia
-profezie
-topos letterari che emergono
-introspezione psicologica del pdv
e poi applicarla ad ogni capitolo
una volta raccolto il materiale, selezionare e coordinare il tutto (il mio metodo non esclude comunque il controllo incrociato), ovviamente abbandonando il criterio di suddivisione per capitoli
A me l'idea di Balon piace moltissimo. Balon non parla di suddivisione dell'enciclopedia in libri/capitoli, ma di una suddivisione del lavoro in libri e capitoli. Come strutturare l'enciclopedia e come organizzare il lavoro sono due cose diverse.Io sono piuttosto contraria alla suddivisione del materiale per libri / capitoli.
Una wiki su LOTR divisa in base ai tre libri ha senso? No.
E' utile dire in una riga in quale libro o capitolo succede, se vogliamo, per aiutare il lettore a ricercare il passo e leggerlo in originale.
Però questa è la "wiki del mondo di asoiaf" e non una "guida al lettore smemorato"...
Prima si decidono le voci dell'enciclopedia.
Poi ciascuno legge bene un capitolo e ne estrae tutto il materiale rilevante per le varie voci.
In questo modo si creano delle "schede" per le varie voci dell'enciclopedia: notizie alla rinfusa, con indicazione della loro origine.
Una volta completato lo schedario per ciascuna voce, si puo' finalmente scrivere quella voce.
Naturalmente questo e' solo uno schema: nulla proibisce di andare a cercare notizie anche altrove, o di modificare ulteriormente ciascuna voce in futuro. Ma il modo migliore di procedere, per me, e' fondamentalmente quello indicato da Balon.
Altra questione: il libro e' scritto in inglese, c'e' il guaio delle "altierate", eccetera. A prima vista potrebbe sembrare un ostacolo minore - e invece e' enorme. La traduzione italiana e' piena di errori, e molti di questi non sono affatto minori, e alcuni travisano completamente il senso della storia, o lo spirito di un personaggio. Devo ammettere che mi fiderei poco dei risultati ottenuti da una ricerca (per capitoli, eccetera) fatta sul testo tradotto. Cosa ne pensate? Sono un "pedante"? " />
La divisione delle competenze però ci deve comunque essere. Altrimenti le pagine verrebbero fuori come dei collage pasticciosi.se vogliamo fare un lavoro fatto bene e originale (quindi non un copia-incolla da altri siti + minimo contributo personale) secondo me è difficile impostarlo sulla divisione delle competenze.
Se io voglio scrivere una pagina, devo scriverla io, e per questo devo inevitabilmente riferirmi anche ai capitoli direttamente. Devo rileggere anche personalmente quelle parti. Magari una nota di un'altra persona può aiutarmi ad orientarmi, mi fa capire dove precisamente devo rileggere. Però poi il lavoro dell'autore della pagina sarà comunque "suo personale".
No?
Tu dici che però, prima di tutto questo lavoro, ci deve essere un'altra fase preliminare "per capitoli".
Mah... non saprei... non sono del tutto convinta... mi sembra un appesantimento un po' eccessivo...
Mah, se dimentichi qualcosa è probabile che arrivi qualcun altro a segnalarlo. E' difficile che non se ne ricordi proprio nessuno... Purtroppo è anche vero che la comunità dei fans italiana è molto meno numerosa di quella americana...se ti dico: tu fai la guerra dell'usurpatore, per fare un bel lavoro devi metterti a rileggere TUTTO il libro.
non basta il "mi ricordo che se ne parlava qui e qua, andiamo a vedere", perchè sicuramente ti dimentichi e tralasci qualcosa, vista la mole del materiale.
Non saprei " />secondo me sarebbe più semplice e veloce e garanzia di maggior precisione creare una tabellina delle voci, tipo
-sviluppi trama
-informazioni geografiche
-araldica
-storia
-profezie
-topos letterari che emergono
-introspezione psicologica del pdv
e poi applicarla ad ogni capitolo
una volta raccolto il materiale, selezionare e coordinare il tutto (il mio metodo non esclude comunque il controllo incrociato), ovviamente abbandonando il criterio di suddivisione per capitoli
In ogni caso, se si fa così, mi pare meglio fare comunque prima una suddivisione di ruoli. E poi non "obbligare" qualcuno a rileggere forzatamente un preciso capitolo, ma piuttosto dargli la possibilità di scegliere i capitoli che gli sembrano più utili al suo compito. Poi, rileggendoli, segnala anche altre informazioni agli altri. In questo modo il lavoro si velocizza un po', perchè intanto può già iniziare a buttare già qualcosa sul tema che deve fare. In una sola lettura c'è direttamente una doppia utilità. Ad esempio, se io dico che voglio fare i personaggi e voglio iniziare con un personaggio X, piuttosto che rileggere il capitolo di un'altro, mi rileggo un capitolo di tale personaggio e segnalo pubblicamente anche altre informazioni.
Per me sì =PAltra questione: il libro e' scritto in inglese, c'e' il guaio delle "altierate", eccetera. A prima vista potrebbe sembrare un ostacolo minore - e invece e' enorme. La traduzione italiana e' piena di errori, e molti di questi non sono affatto minori, e alcuni travisano completamente il senso della storia, o lo spirito di un personaggio. Devo ammettere che mi fiderei poco dei risultati ottenuti da una ricerca (per capitoli, eccetera) fatta sul testo tradotto. Cosa ne pensate? Sono un "pedante"? " />
Pretendere per forza la lettura in lingua originale mi sembra veramente eccessivo ^^''
Poi molte delle altierate più clamorose sono già state segnalate sul forum.
Ovvio, se chi ha letto il libro originale vede qualcosa che non va, lo può dire.
Dopo aver letto i tuoi ultimi post ho capito ciò che intendevi. Non si parla di analisi letteraria, ma di analisi psicologica. " />Oddio, francamente non mi pare che per parlare della psicologia dei personaggi occorra per forza essere rinomati professori di letteratura. Mica si parla di fare un lavoro a quei livelli professionali. E non mi pare ci voglia chissà quale incredibile intellettualismo per dire ad esempio le cose che ho detto io su Jaime e su Jon " />
Rispondo a te Arya perchè hai riassunto in breve un punto importantissimo. Secondo me un'enciclopedia degna di questo nome dovrebbe essere scritta in modo professionale. Ciò non significa trascurare l'aspetto letterario, rispetto a quello più propriamente "storico". Ma bisogna intenderci su cosa significa aspetto letterario, perchè se la tua idea di analisi letteraria è diversa dalla mia, facciamo fatica a capirci.
Un esempio di analisi letteraria potrebbe essere fatta, secondo me, nella voce Lyanna Stark. Dopo presentazione dei dati "storici" e genealogici si potrebbe aggiungere un paragrafo in cui si compara Lyanna alla protagonista di "una canzone per Lya" che molti ritengono essere una specie di abbozzo di questa figura. Perciò l'analisi letteraria, per me, è tutto, fuorchè un approccio sentimentale. Affrontare la caratterizzazione dei personaggi, presuppone una conoscenza invidiabile dei meccanismi tecnici della scrittura, lo studio dei meccanismi della sintassi, i vari livelli della scrittura ecc. Perciò credo che in un progetto aperto come questo sia difficilmente attuabile. Soprattutto un'analisi di questo tipo non varierà da persona a persona, come potrebbe essere invece il giudizio personale su alcuni personaggi. Quello è un approccio ancora diverso, e, imho, il più sbagliato che possiamo scegliere. Come diceva Balon un approccio letterario presuppone un lavoro di analisi e commento proprio delle opere letterarie, come le appendici ai capitoli dei Promessi Sposi o della Divina Commedia. Sicuramente questo tipo di approccio è molto più impegnativo di quello "storico" e sinceramente, chi di voi saprebbe applicarlo a quest'opera?
Tra l'altro, non è che chi scrive su Wikipedia abbia per forza chissà quale preparazione professionale.
Internet è così, non si richiedono ultraspecializzazioni per poter parlare delle cose. Se un lettore vuole leggere cose veramente professionali, con tutte le garanzie in merito, dovrebbe rivolgersi ad altri mezzi.
Dagli esempi che hai fatto anche a Balon riguardo il rapporto tra Tyrion e Tywin mi pare di aver capito che ti interessa approfondire la caratterizzazione dei PdV inserendo una summa dei loro pensieri che nel corso dei libri ci fanno capire come si comportano. Non credo che una simile impostazione sia utile alla stesura di un progetto così ampio (è Beric ad averla definita la Wiki più completa scritta su Westeros, mi pare) perchè rischia di appesantire molto la stesura delle voci.
Dobbiamo spiegare ogni decisione dei nostri eroi analizzando come cambia la loro psicologia? Beh direi che abbiamo fin troppo materiale, che per essere analizzato richiederebbe anni di lavoro. Oppure scegliamo solo alcuni aspetti del loro carattere? Quindi potremmo rischiare di dimenticare qualcosa, o le voci potrebbero assumere diverso stile a seconda di chi le scrive.
Tenendo presente questa impostazione psicologica non si rischia di infarcire il testo storico, asettico, con proprie impressioni personali sul PdV? E' vero che come dici se uno vuole delle informazioni con un certo grado di professionalità non si rivolge certo ad una wiki, ma aprire la pagina di Jon e trovarci il testo di una soap opera con tanto di commenti delle sue azioni riportando citazioni dai libri, io lo eviterei volentieri. Quello di inserire la caratterizzazione dei personaggi, secondo me, è un falso problema, che verrà alla luce appena si inizieranno a scrivere le voci. Mantenendo un approccio storico, secondo me, la caratterizzazione emerge dalla mole di materiale trattato, senza bisogno di creare paragrafi incentrati sulla psicologia dei PdV.
Per il resto sono d'accordissimo con l'idea della "schedatura" dei capitoli portato avanti da Balon.
Magari potremmo iniziare a lavorare sui vari metodi di catalogatura dei dati e cercare di capire se i campi decisi da Balon sono sufficienti o no a creare la scaletta di una voce tipo.
Altra questione: il libro e' scritto in inglese, c'e' il guaio delle "altierate", eccetera
in effetti è un problema... anche se non credo sia così grave in vista del lavoro che stiamo per fare, che per quanto preciso e approfondito possa essere rimane pur sempre abbastaza generale (enciclopedico, appunto... " /> )
da quello che mi pare di capire Altieri, oltre a una ventina di errori grossolani e gravi (che credo ormai siano stati quasi tutti smascherati) interviene soprattutto con "frasi ad effetto" e particolari da lui ritenuti "gustosi"... come l'ormai leggendario "le tenebre stavano calando" oppure "ascia a lama doppia" quando nell'originale non ce n'è traccia... cose che per quanto fastidiose sono del tutto insignificanti in vista del lavoro che ci apprestiamo a fare
ovviamente meglio lavorare sui testi originali, ma se non si è in grado pazienza... magari sulle informazioni più importanti che emergono dai libri tradotti in effetti sarebbe meglio fare un controllo
Soprattutto PdV, ovviamente (e specialmente di PdV che hanno un numero considerevole di capitoli, non di quelli che ne hanno 1-2, che non considero "veri e propri personagig PdV". Dei nuovi PdV di AFFC considero veri e propri personaggi principali solo SPOIER AFFCcde5a851e0ad8787e6ee097b60f4a84e'cde5a851e0ad8787e6ee097b60f4a84eDopo aver letto i tuoi ultimi post ho capito ciò che intendevi. Non si parla di analisi letteraria, ma di analisi psicologica. " />
Dagli esempi che hai fatto anche a Balon riguardo il rapporto tra Tyrion e Tywin mi pare di aver capito che ti interessa approfondire la caratterizzazione dei PdV inserendo una summa dei loro pensieri che nel corso dei libri ci fanno capire come si comportano.
Cersei e Brienne
. Però, se un personaggio non-PdV ha una certa caratterizzazione, per quello che si può dire su di lui senza scadare in interpretazioni troppo personali e indirette, mi pare giusto parlare un po' dei loro tratti caratteriali.
Riguardo al primo punto, io non faccio una divisione netta tra "analisi letteraria" e "analisi psicologica".
Al contrario, per me è importante proprio per un progetto veramente ampio. La caratterizzazione dei personaggi è una delle colonne portanti della saga. Tagliarla fuori è un po' come snaturarne il senso, mutilarla di una parte assolutamente fondamentale.Non credo che una simile impostazione sia utile alla stesura di un progetto così ampio (è Beric ad averla definita la Wiki più completa scritta su Westeros, mi pare) perchè rischia di appesantire molto la stesura delle voci.
.Dobbiamo spiegare ogni decisione dei nostri eroi analizzando come cambia la loro psicologia? Beh direi che abbiamo fin troppo materiale, che per essere analizzato richiederebbe anni di lavoro. Oppure scegliamo solo alcuni aspetti del loro carattere? Quindi potremmo rischiare di dimenticare qualcosa, o le voci potrebbero assumere diverso stile a seconda di chi le scrive
Come fare le cose di preciso si vedrà nel momento della stesura, vediamo come viene... analizzare tutte le decisioni, detto così, ovviamente no. Non è che si deve analizzare la decisione di Jon di fare una pisc***a " />
Per il resto, secondo me ti fai preoccupazioni un po' esagerate. A me sembra una cosa fattibilissima, sinceramente.
Ho già spiegato come la vedo a riguardo obiezioni.Tenendo presente questa impostazione psicologica non si rischia di infarcire il testo storico, asettico, con proprie impressioni personali sul PdV? E' vero che come dici se uno vuole delle informazioni con un certo grado di professionalità non si rivolge certo ad una wiki, ma aprire la pagina di Jon e trovarci il testo di una soap opera con tanto di commenti delle sue azioni riportando citazioni dai libri, io lo eviterei volentieri.
Per me si può mantenere un buon livello di equilibrio e buon senso.
Secondo me no. Se non parli della psicologia, essa non emerge mica a sufficienza dai riassunti delle pure azioni.Mantenendo un approccio storico, secondo me, la caratterizzazione emerge dalla mole di materiale trattato, senza bisogno di creare paragrafi incentrati sulla psicologia dei PdV.
Boh, mi pare che invece ci siano un po' di preoccupazioni eccessive in senso contrario.
Al massimo, se proprio vediamo che viene fuori una schifezza, si può lasciar perdere. Ma ora come ora non vedo difficoltà così grandi " />
Sulla suddivisione del lavoro in capitoli, ora ho capito. E preferisco il classico stile wiki, con una persona che ne sa di un argomento e scrive una voce su quello. Il rischio se no è quello di creare una voce composta da dieci piccoli contributi di persone diverse, efficientemente organizzate ma che richiedono un supervisore per omologare la voce. Non sarebbe meglio che le tot persone che sono appassionate (e quindi conoscono) un tale aspetto o personaggio ne scrivano la voce correggendosi e integrandosi a vicenda? Come in wiki in cui chiunque può correggere una voce o espanderla.
Sull'analisi psicologica dei personaggi io mi atterrei strettamente alle informazioni oggettive, a costo di risultare scarni. Il rischio di dare interpretazioni personali, o peggio contraddittorie se ci sono più mani a scrivere, è alto.
Sul testo originale, per me fa fede quello. Come ha detto Balon molte altierate intaccano la struttura narrativa dei capitoli e in questo caso non ci danno fastidio. Però se dobbiamo descrivere Sansa va detto che ha i capelli auburn, non si può proporre l'unicorno come parte della storia etc...
La cosa più ovvia è che chi è a conoscenza del testo inglese e delle altierate le segnali: "occhio che in italiano sul tale argomento ha preso una cantonata, quando scrivete la pagina raccontatela giusta".
Sulla suddivisione del lavoro in capitoli, ora ho capito. E preferisco il classico stile wiki, con una persona che ne sa di un argomento e scrive una voce su quello. Il rischio se no è quello di creare una voce composta da dieci piccoli contributi di persone diverse, efficientemente organizzate ma che richiedono un supervisore per omologare la voce. Non sarebbe meglio che le tot persone che sono appassionate (e quindi conoscono) un tale aspetto o personaggio ne scrivano la voce correggendosi e integrandosi a vicenda? Come in wiki in cui chiunque può correggere una voce o espanderla.
va bene, dipende tutto dal livello di completezza e affidabilità che si vuole raggiungere.
il metodo wiki in questo senso non è proprio il massimo.
ovviamente non sono escluse integrazioni e correzioni... non è un aut aut, è solo che... quanti siamo a conoscere veramente bene le cronache? 6/7? e le conosciamo veramente bene in ogni loro aspetto? o solo negli aspetti che ci interessano?
con questo metodo un po' anarchico si rischia che alcuni voci vengano fuori benissimo, mentre altre trasandate perchè nessuno ha voglia di farsi il mazzo di riprendere in mano l'intera saga per trovarsi i punti di svolta della psicologia di Brandon Stark...
sarebbe anche un metodo più "equo"... ognuno si fa una ricerca completa nel suoi capitoli, dall'araldica all'introspezione. Ciò che piace e ciò che non piace. Solo in questo modo si può raggiungere una certa completezza e un equilibrio fra le varie voci.
il che comunque non esclude correzioni e integrazioni, ripeto... " />
Ma mi sa che Balon poi vuole che a fare una voce sia una specifica persona ed una persona che è appunto interessata di più a tale voce, non un mero "suprevisore a caso". Però ritiene che anche una lettura generale (per capitoli) sia molto utile, in modo da segnalare i punti in cui si parla di tale argomento e che allo specifico addetto possono essere sfuggiti. Ho capito bene?Sulla suddivisione del lavoro in capitoli, ora ho capito. E preferisco il classico stile wiki, con una persona che ne sa di un argomento e scrive una voce su quello. Il rischio se no è quello di creare una voce composta da dieci piccoli contributi di persone diverse, efficientemente organizzate ma che richiedono un supervisore per omologare la voce. Non sarebbe meglio che le tot persone che sono appassionate (e quindi conoscono) un tale aspetto o personaggio ne scrivano la voce correggendosi e integrandosi a vicenda? Come in wiki in cui chiunque può correggere una voce o espanderla.
Così forse va abbastanza bene. Per velocizzare il lavoro, io propongo di organizzare i capitoli da rileggere anche in base ai ruoli assegnati prima, come ho spiegato. Ad esempio, se a te interessano gli estranei e senti l'esigenza prima di tutto di rileggere un certo capitolo in cui se ne parla molto, rileggi quello e ci segnali anche informazioni su altre cose. Ad esempio "qui si parla anche di come è stata costruita la Barriara", così chi deve parlare della Barriera va a vedersi quel preciso punto e sa che lì c'è qualcosa di importante per lui.
Anche perchè probabilmente non su tutti gli argomenti ci sarà qualcuno di così appassionato da ricordarsi proprio tutto l'utile.
Ah, comunque scrivere una sola voce (a maggior ragione se dedicata ad un personaggio, ma anche in generale) a due mani non mi sembra affatto una grande idea. Verrebbe fuori troppo un pasticcio.Sull'analisi psicologica dei personaggi io mi atterrei strettamente alle informazioni oggettive, a costo di risultare scarni. Il rischio di dare interpretazioni personali, o peggio contraddittorie se ci sono più mani a scrivere, è alto.
Esatto.La cosa più ovvia è che chi è a conoscenza del testo inglese e delle altierate le segnali: "occhio che in italiano sul tale argomento ha preso una cantonata, quando scrivete la pagina raccontatela giusta".
Ecco, su questo non sono molto d'accordo. Mi pare giusto alleggerire e velocizzare il lavoro lasciando una certa libertà di scegliere i capitoli da rileggere.sarebbe anche un metodo più "equo"... ognuno si fa una ricerca completa nel suoi capitoli, dall'araldica all'introspezione. Ciò che piace e ciò che non piace. Solo in questo modo si può raggiungere una certa completezza e un equilibrio fra le varie voci.
Se io sto per scrivere la pagina su Bran, mi sembra molto più sensato privilegiare me per la lettura dei suoi capitoli, non uno che sta per scrivere la pagina dedicata ai Dothraki.
Poi le segnalazioni non è che devono essere fatte spiegando tutte le informazioni dettagliate. Si dice più o meno a cosa una parte si riferisce e si segnala dove essa si trova. Chi si occupa di quella specifica voce dovrebbe poi rileggersi quella parte personalmente. Altrimenti il testo verrebbe fuori troppo "artificiale".