puoi anche darglielo adesso, ma non otterrai risultati.
insomma, non dico mica di non darglielo, ma le energie dovrebbe essere indirizzate in un'altra direzione, ben più proficua
Sono d'accordo con questo, ma non vedo a che serve dire che è peccato, e predicare l'astinenza. Ovvio che vien voglia di ridere in faccia, ti pare? Cosa penseresti, se tu fossi un africano? "Qui ci stanno prendendo per il c**o," ecco quello che penseresti.
Invece è l'unico modo di fare le cose. Sono i Grandi Progetti Sociali che non hanno mai funzionato.invece funzionano.
New Deal,
Dai, è diventato addirittura un luogo comune che il New Deal non ha funzionato: la crisi è finita con la WWII.
piano Marshall,
Gli USA che si compravano l'Europa?
Piani quinquennali di Stalin,
Buahahahahaha! :stralol:
la politica di Rudolph Giuliani contro la criminalità a NY,
Ohibo', qui concordo. :unsure:
rilancio della Germania est e altri ancora.
basta che ci sia volontà, mezzi e un obiettivo chiaro.
Mah... Io non mi riferivo esattamente a queste cose. Comunque, un po' di ragione su questo punto mi sento di dartela. Ma ancora non capisco perché, pur essendo abbastanza giuste le cose che dici, il papa faccia bene a scoraggiare l'uso del preservativo.
nel frattempo, siccome non sono la soluzione, diamoci da fare per scoraggiarne l'uso! Dopotutto, non sono una priorità. E anche questa è fatta: dai, spiegami ancora come risolvere i problemi dell'umanità con la forza delle idee che plasmano il mondo - non sto più nella pelle. Tu hai illuminato la mia via.non ho detto di scoraggiarne l'uso.
Ma è di questo che stiamo discutendo: perché scoraggiarne l'uso. Oh, concentrati! :wacko:
caschi e cinture e preservativi sono delle soluzioni temporanee, e neanche tanto efficaci (ci sono più incidenti mortali in Italia oggi, con cinture e caschi, o quarant'anni fa, quando i mezzi di trasporto erano diversi e la mentalità del guidatore medio era più rispettosa delle regole? sarei curioso di saperlo...).
vanno bene per tamponare l'emorragia, ma non sono la soluzione al problema.
neanche lontanamente.
D'accordo, ma perché scoraggiarli!!!! Oh, ma insomma, mi ascolti? :D
se poi non vogliamo risolvere il problema ma sentirci superficialmente a posto con la nostra coscienza, benissimo...
No, io sono d'accordo anche con scuole e ospedali, tranquillo... Ne stai facendo una questione speciosa. E tutto per giustificare il papa... :D
il Papa nella fattispecie (scoraggiare l'uso dei preservativi) sbaglia.
Ooooooohhh! Basta! Era tutto quello che volevo dire, OK? Ora spiegami perché lo fa.
ma è uno sbaglio che poco/nulla influisce sulla situazione africana.
e se promuovesse i preservativi, influirebbe comunque poco/nulla.
È uno sbaglio inammissibile, che dimostra che al papa del Terzo Mondo non gliene frega un beato. Vuole solo il controllo, e basta. Vuole "fedeli". Vuole soldi. Vuole potere per la sua istituzione. E questo atteggiamento spiega cose tipo come mai la chiesa spende molto poco del suo budget per combattere la povertà nel mondo.
preferisco il progetto di un radicale cambio di mentalità, unito alla costruzione di scuole/pozzi/ospedali.
Piacerebbe anche a me - come puoi sognarti che non mi piacerebbe? :(
Perché dovrei farlo personalmente? Se no "non vale"?
beh, personalmente avrebbe un altro peso.
ma anche fare genorose donazioni a associazioni umanitarie va bene.
Allora sono a posto. :D
La Chiesa uccide?
Beh sai, quando ci si oppone alla depenalizzazione dell'omosessualità...
La Chiesa uccide?
Beh sai, quando ci si oppone alla depenalizzazione dell'omosessualità...
Non alla depenalizzazione dell'omosessualità ma al documento dell'ONU.
Credo che a proposito questo articolo sia particolarmente interessante: Link
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Non alla depenalizzazione dell'omosessualità ma al documento dell'ONU.
Credo che a proposito questo articolo sia particolarmente interessante: Link
Riporterò alcune dichiarazioni dell’“ingenuo” e umile servo della vigna del Signore:
Lettera indirizzata a tutti i vescovi della Chiesa cattolica, pubblicata nel 1986 dall’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede:
“Nella discussione che seguì la pubblicazione [si riferisce alla pubblicazione della Congregazione per la Dottrina della Fede del ’75, che ribadiva la tradizionale condanna degli atti omosessuali che "in nessun caso possono ricevere una qualche approvazione" anche se suggeriva prudenza nell'attribuire la piena responsabilità di questi atti agli omosessuali stessi.] furono proposte delle interpretazioni eccessivamente benevole della condizione omosessuale stessa, tanto che qualcuno si spinse fino a definirla indifferente o addirittura buona.
Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale.
Per questo motivo l'inclinazione stessa deve essere considerata come oggettivamente disordinata.”
Non solo; continuava dicendo che, se da una parte "le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente" bisogna precisare che "la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all'affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata"
Testo pubblicato sull'"Osservatore Romano", 1992:
“Includere la tendenza omosessuale fra le considerazioni sulla base delle quali è illegale discriminare può facilmente portare a ritenere l'omosessualità quale fonte positiva di diritti umani.
Ciò è tanto più deleterio dal momento che non vi è un diritto all'omosessualità che pertanto non dovrebbe costituire la base per rivendicazioni giudiziali.
Il passaggio dal riconoscimento dell'omosessualità come fattore in base al quale è illegale discriminare può portare facilmente, se non automaticamente, alla protezione legislativa e alla promozione dell'omosessualità.
L'omosessualità di una persona sarebbe invocata in opposizione a una asserita discriminazione e così l'esercizio dei diritti sarebbe difeso precisamente attraverso l'affermazione della condizione omosessuale invece che nei termini di una violazione di diritti umani fondamentali.”
ma la religione come si comporta? Praticamente nello stesso modo che qui condanna e reputa inaccattabile!
Ma non è tutto qui, il testo continuava dicendo:
"La tendenza sessuale di un individuo non è in genere nota ad altri, a meno che egli identifichi pubblicamente se stesso come avente questa tendenza o almeno qualche comportamento esterno lo manifesti.
Di regola, la maggioranza delle persone a tendenza omosessuale che cercano di condurre una vita casta non rende pubblica la sua tendenza sessuale. Di conseguenza il problema della discriminazione in termini di impiego, alloggio ecc. normalmente non si pone.
Le persone omosessuali che dichiarano la loro omosessualità sono in genere proprio quelle che ritengono il comportamento o lo stile di vita omosessuale essere "indifferente o addirittura buono", e quindi degno di approvazione pubblica.
È all'interno di questo gruppo di persone che si possono trovare più facilmente coloro che cercano di "manipolare la chiesa conquistandosi il sostegno, spesso in buona fede, dei suoi pastori, nello sforzo volto a cambiare le norme della legislazione civile", coloro che usano la tattica di affermare con toni di protesta che "qualsiasi critica o riserva nei confronti delle persone omosessuali è semplicemente una forma di ingiusta discriminazione".
Inoltre, vi è il pericolo che una legislazione che faccia dell'omosessualità una base per avere dei diritti possa di fatto incoraggiare una persona con tendenza omosessuale a dichiarare la sua omosessualità o addirittura a cercare un partner allo scopo di sfruttare le disposizioni della legge."
Come dire che ci sono omosessuali "buoni" (che tengono nascosto il loro orientamento omosessuale), dagli omosessuali "cattivi" (che decidono di uscire dall'ipocrisia e di non nascondere più le loro preferenze sessuali).
Un'ultima cosa per Arya, tu mi fai delle domande che dovresti rivolgere direttamente a Dio!! >_>Non penso che mai nessuno ti potrà dare una risposta certa alla tua domanda.
Io invece so che ci sono tente discussioni e spiegazioni teologiche sull'inferno e sui "criteri" di dannazione/salvezza. E ho anche conosciuto cattolici che ne hanno parlato.
Tu invece non hai una posizione in merito... Ok chiaro :)
Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale.
Per questo motivo l'inclinazione stessa deve essere considerata come oggettivamente disordinata[/i].”
E già qui occorre una specificazione: secondo la morale cattolica. Perché secondo la mia morale (e spero quella di tante altre persone che usano in modo appropriato i loro neuroni) non c'è alcun elemento per definire tale comportamento "cattivo".
"la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all'affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata"
E sarebbe disordinata riguardo a cosa? All'ordine delle cose voluto da Dio? Benissimo, ammettiamo per assurdo che sia così... A questo punto però è doveroso ricordare che non si sceglie di essere omosessuali; quindi, se un soggetto ha certe tendenze le ha perché Dio, nel suo perfettissimo disegno divino, ha voluto che fosse così.
Non c'è dunque una contraddizione di fondo nel condannare questo "comportamento sessuale"?
Includere la tendenza omosessuale fra le considerazioni sulla base delle quali è illegale discriminare può facilmente portare a ritenere l'omosessualità quale fonte positiva di diritti umani.
Beh certo, per Hitler manco gli Ebrei erano portatori di diritti umani... Ma non perché fossero Ebrei, ma perché non erano considerati nemmeno umani. Stesso discorso vale per i neri al periodo della tratta degli schiavi. L'omosessualità è una diversità come tante, ergo va tutelata e non si può nemmeno immaginare di dire una cretinata simile a quella sopra riportata.
"Il passaggio dal riconoscimento dell'omosessualità come fattore in base al quale è illegale discriminare può portare facilmente, se non automaticamente, alla protezione legislativa e alla promozione dell'omosessualità.L'omosessualità di una persona sarebbe invocata in opposizione a una asserita discriminazione e così l'esercizio dei diritti sarebbe difeso precisamente attraverso l'affermazione della condizione omosessuale invece che nei termini di una violazione di diritti umani fondamentali.”
La discriminazione di un soggetto perché omosessuale è precisamente la violazione di un diritto umano fondamentale. Ci sono o ci fanno? >_>
"La tendenza sessuale di un individuo non è in genere nota ad altri, a meno che egli identifichi pubblicamente se stesso come avente questa tendenza o almeno qualche comportamento esterno lo manifesti."
Diciamola meglio: la tendenza sessuale è data per scontata, dato che si è portati a pensare che "normalmente" tutti siano eterosessuali. In alcuni soggetti ritardati, ciò porta all'elaborazione di un pregiudizio verso un tipo di sessualità diversa (leggasi omosessualità) da quella giudicata "normale". Se un omosessuale, volente o nolente, esterna anche in modo molto sottile questa sua diversità diventa oggetto di scherno, insulti, violenze... E nessuno fa niente, il che è a dir poco vergognoso.
Le persone omosessuali che dichiarano la loro omosessualità sono in genere proprio quelle che ritengono il comportamento o lo stile di vita omosessuale essere "indifferente o addirittura buono", e quindi degno di approvazione pubblica.
Ma quale approvazione? L'omosessualità va accettata, punto. Come si è (doverosamente) accettato che una persona possa avere la pelle scura o possa non essere cristiana.
Che poi l'eccesso risulti fastidioso sono perfettamente d'accordo... Per questo ricordiamoci sempre: la mia libertà finisce dove inizia quella altrui.
"Inoltre, vi è il pericolo che una legislazione che faccia dell'omosessualità una base per avere dei diritti possa di fatto incoraggiare una persona con tendenza omosessuale a dichiarare la sua omosessualità o addirittura a cercare un partner allo scopo di sfruttare le disposizioni della legge."
Perché gli etero invece questo non lo fanno? Siamo seri, su...
Tutte queste argomentazioni, peraltro deboli, oltre che fastidiose risultano oltremodo oltraggiose se portate avanti da un credo che si fregia di espressioni quali "amore", "fratellanza", "pace". Io resto profondamente disgustato, vi giuro che tutto questo mi dà il voltastomaco.
"La tendenza sessuale di un individuo non è in genere nota ad altri, a meno che egli identifichi pubblicamente se stesso come avente questa tendenza o almeno qualche comportamento esterno lo manifesti."Diciamola meglio: la tendenza sessuale è data per scontata, dato che si è portati a pensare che "normalmente" tutti siano eterosessuali. In alcuni soggetti ritardati, ciò porta all'elaborazione di un pregiudizio verso un tipo di sessualità diversa (leggasi omosessualità) da quella giudicata "normale". Se un omosessuale, volente o nolente, esterna anche in modo molto sottile questa sua diversità diventa oggetto di scherno, insulti, violenze... E nessuno fa niente, il che è a dir poco vergognoso.
Appunto. Ora, se la chiesa fosse realmente portatrice di "amore", "fratellanza", "pace", non direbbe "l'omosessuale puo' sempre tenere segreto il suo stato, e se si espone ca**i suoi", ma direbbe: "Non schernite, non insultate, non siate violenti nei confronti di un omosessuale". Perche' il vero peccatore e' chi schernisce, insulta, e porta violenza, e non certo chi ama - non importa quali siano le sue inclinazioni.
Tutte queste argomentazioni, peraltro deboli, oltre che fastidiose risultano oltremodo oltraggiose se portate avanti da un credo che si fregia di espressioni quali "amore", "fratellanza", "pace". Io resto profondamente disgustato, vi giuro che tutto questo mi dà il voltastomaco.
Anche a me: e' davvero disgustoso.
Riporterò alcune dichiarazioni dell’“ingenuo” e umile servo della vigna del Signore:
Lettera indirizzata a tutti i vescovi della Chiesa cattolica, pubblicata nel 1986 dall’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede:
“Nella discussione che seguì la pubblicazione [si riferisce alla pubblicazione della Congregazione per la Dottrina della Fede del ’75, che ribadiva la tradizionale condanna degli atti omosessuali che "in nessun caso possono ricevere una qualche approvazione" anche se suggeriva prudenza nell'attribuire la piena responsabilità di questi atti agli omosessuali stessi.] furono proposte delle interpretazioni eccessivamente benevole della condizione omosessuale stessa, tanto che qualcuno si spinse fino a definirla indifferente o addirittura buona.
Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale.
Per questo motivo l'inclinazione stessa deve essere considerata come oggettivamente disordinata.”
Non solo; continuava dicendo che, se da una parte "le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente" bisogna precisare che "la doverosa reazione alle ingiustizie commesse contro le persone omosessuali non può portare in nessun modo all'affermazione che la condizione omosessuale non sia disordinata"
Testo pubblicato sull'"Osservatore Romano", 1992:
“Includere la tendenza omosessuale fra le considerazioni sulla base delle quali è illegale discriminare può facilmente portare a ritenere l'omosessualità quale fonte positiva di diritti umani.
Ciò è tanto più deleterio dal momento che non vi è un diritto all'omosessualità che pertanto non dovrebbe costituire la base per rivendicazioni giudiziali.
Il passaggio dal riconoscimento dell'omosessualità come fattore in base al quale è illegale discriminare può portare facilmente, se non automaticamente, alla protezione legislativa e alla promozione dell'omosessualità.
L'omosessualità di una persona sarebbe invocata in opposizione a una asserita discriminazione e così l'esercizio dei diritti sarebbe difeso precisamente attraverso l'affermazione della condizione omosessuale invece che nei termini di una violazione di diritti umani fondamentali.”
ma la religione come si comporta? Praticamente nello stesso modo che qui condanna e reputa inaccattabile!
Ma non è tutto qui, il testo continuava dicendo:
"La tendenza sessuale di un individuo non è in genere nota ad altri, a meno che egli identifichi pubblicamente se stesso come avente questa tendenza o almeno qualche comportamento esterno lo manifesti.
Di regola, la maggioranza delle persone a tendenza omosessuale che cercano di condurre una vita casta non rende pubblica la sua tendenza sessuale. Di conseguenza il problema della discriminazione in termini di impiego, alloggio ecc. normalmente non si pone.
Le persone omosessuali che dichiarano la loro omosessualità sono in genere proprio quelle che ritengono il comportamento o lo stile di vita omosessuale essere "indifferente o addirittura buono", e quindi degno di approvazione pubblica.
È all'interno di questo gruppo di persone che si possono trovare più facilmente coloro che cercano di "manipolare la chiesa conquistandosi il sostegno, spesso in buona fede, dei suoi pastori, nello sforzo volto a cambiare le norme della legislazione civile", coloro che usano la tattica di affermare con toni di protesta che "qualsiasi critica o riserva nei confronti delle persone omosessuali è semplicemente una forma di ingiusta discriminazione".
Inoltre, vi è il pericolo che una legislazione che faccia dell'omosessualità una base per avere dei diritti possa di fatto incoraggiare una persona con tendenza omosessuale a dichiarare la sua omosessualità o addirittura a cercare un partner allo scopo di sfruttare le disposizioni della legge."
Come dire che ci sono omosessuali "buoni" (che tengono nascosto il loro orientamento omosessuale), dagli omosessuali "cattivi" (che decidono di uscire dall'ipocrisia e di non nascondere più le loro preferenze sessuali).
D'accordo. Questo però non significa che la Chiesa uccida o veda positivamente l'uccisione degli omosessuali.
E già qui occorre una specificazione: secondo la morale cattolica. Perché secondo la mia morale (e spero quella di tante altre persone che usano in modo appropriato i loro neuroni) non c'è alcun elemento per definire tale comportamento "cattivo".
Ognuno parla per sè.
Non c'è dunque una contraddizione di fondo nel condannare questo "comportamento sessuale"?
Bisogna vedere da chi è provocato il il disordine. Magari l'ideologia cattolica ritiene che dietro queste tendenze ci sia Satana. E comunque la tendenza non è peccato, al contrario dell'atto. E' come quando un'etero ha voglia di masturbarsi: è peccato se lo fa, non se lo pensa.
L'omosessualità è una diversità come tante, ergo va tutelata e non si può nemmeno immaginare di dire una cretinata simile a quella sopra riportata.
Va tutelata sì ma in che modo? I matrimoni gay sono una forma di tutela?
La discriminazione di un soggetto perché omosessuale è precisamente la violazione di un diritto umano fondamentale. Ci sono o ci fanno?
Non è questo il punto. Vuol dire che la diversità sessuale non può essere fonte di diritto. Premettendo che sono a favore di alcuni diritti per le coppie gay (ma non tutti), facendo questo ragionamento, un giorno potrebbero richiedere particolari diritti i bisessuali, i poligamici, i feticisti, etc... cioè l'orientamento sessuale deve essere per forza fonte di diritto?
"La tendenza sessuale di un individuo non è in genere nota ad altri, a meno che egli identifichi pubblicamente se stesso come avente questa tendenza o almeno qualche comportamento esterno lo manifesti."
Questa non mi piace. Perchè non distingue da caso a caso. Gli esibizionisti ci sono da tutte le parti: anzi di solito i gay sono forse più reticenti a rivelare la propria sessualità.
"Non schernite, non insultate, non siate violenti nei confronti di un omosessuale"
Questo lo dicono.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Ognuno parla per sè.
Appunto, allora la Chiesa parli per sé e si tenga le cose per sé... Perché poi i fanatici che vanno in giro a massacrare i gay ci sono, te lo posso assicurare.
Bisogna vedere da chi è provocato il il disordine. Magari l'ideologia cattolica ritiene che dietro queste tendenze ci sia Satana. E comunque la tendenza non è peccato, al contrario dell'atto. E' come quando un'etero ha voglia di masturbarsi: è peccato se lo fa, non se lo pensa.
Il discorso "la tendenza è peccato" è una gran cretinata... Un conto son le cose che scelgo di fare (atti volontari) un conto quelle che non posso cambiare perché fanno parte di me. Se un individuo è gay non lo è per scelta, quindi o lo si accetta così com'è in quanto creatura di Dio oppure Dio ha sbagliato. E allora prenditela con Dio.
Va tutelata sì ma in che modo? I matrimoni gay sono una forma di tutela?
Sì, ma io mi riferivo ad altro... A qualcosa di ben più a monte. Tutelare significa difendere la libertà dell'individuo di poter essere gay senza vivere con frustrazione o paura la sua situazione. E' inconcepibile che un qualuqnue Paese libero e democratico si fregi di tali aggettivi se non presenta delle leggi che puniscano in modo severo chi discrimina un altro essere umano per il suo orientamento sessuale. E' inaccettabile.
Non è questo il punto. Vuol dire che la diversità sessuale non può essere fonte di diritto. Premettendo che sono a favore di alcuni diritti per le coppie gay (ma non tutti), facendo questo ragionamento, un giorno potrebbero richiedere particolari diritti i bisessuali, i poligamici, i feticisti, etc... cioè l'orientamento sessuale deve essere per forza fonte di diritto?
Non c'entra un fico, perché tutta la diatriba è nata da questo: la Chiesa si è opposta alla depenalizzazione dell'omosessualità, non ai PaCS/matrimoni gay/quelchecavolovuoitu.
Questo lo dicono.
E dove?
E comunque la tendenza non è peccato, al contrario dell'atto. E' come quando un'etero ha voglia di masturbarsi: è peccato se lo fa, non se lo pensa.
Io ricordavo che si pecca in pensieri, parole, opere e omissioni. Uno dei comandamenti vieta persino di desiderare (la donna e la roba degli altri). Nota che l'effettivo rubare è già contemplato in un comandamento differente.
I matrimoni gay sono una forma di tutela?
Ovviamente sí.
"Non schernite, non insultate, non siate violenti nei confronti di un omosessuale"Questo lo dicono.
Ma non lo fanno. I documenti citati da Lord Jon sono scherno e insulto e violenza nei confronti degli omosessuali. E comunque, citami dove lo dicono...
Premettendo che sugli altri punti non mi esprimo perchè Alekseij Targaryen e Tyrion Hill hanno espresso quella che è anche la mia idea, e quindi sarei ripetitivo, ma volevo aggiungere alcune precisazioni:
D'accordo. Questo però non significa che la Chiesa uccida o veda positivamente l'uccisione degli omosessuali.
>_> Ci mancava pure questo! Ma in quegli scritti, si capisce che Palpatine si sforza di indossare una maschera, ma lo fa talmente male da risultare grottesca. Eppure a te sembra una bella cosa. Il messaggio che voleva lanciare era chiarissimo.
Riguardo al primo scritto che ho riportato, ho letto che il testo proseguiva con chiare istruzioni agli uomini di Chiesa europei ed americani su come comportarsi in modo pratico con gli omosessuali della loro comunità (anche in caso di richiesta d'aiuto): le istruzioni erano che non andavano aiutati. Non ho trovato il testo originale, ma riprovo a cercarlo e lo posto.
In ogni caso, Tyrion ha ricordato che si pecca anche con le omissioni.
Non è questo il punto. Vuol dire che la diversità sessuale non può essere fonte di diritto. Premettendo che sono a favore di alcuni diritti per le coppie gay (ma non tutti), facendo questo ragionamento, un giorno potrebbero richiedere particolari diritti i bisessuali, i poligamici, i feticisti, etc... cioè l'orientamento sessuale deve essere per forza fonte di diritto?
Com'è che era? :) "accettando le coppie di fatto arriveremo ad accettare l'incesto e il cannibalismo". Con questo ragionamento non riesco neanche ad immaginare quali possano essere le conseguenze pensate da alcune persone nel riconoscere diritti anche agli omosessuali.
L'orientamento religioso è fonte di diritto, a volte in modo vergognoso, spudorato. Stando al tuo ragionamento, l'orientamento religioso deve essere per forza fonte di diritto? Così potremmo arrivare a considerare legale che alcuni gruppi religiosi facciano uso di sostanze stupefacenti normalmente illegali perchè affermano che è la loro religione che glielo impone... (pensi sia una cosa esagerata? Negli USA è successo, c'è una sentenza...)
"accettando le coppie di fatto arriveremo ad accettare l'incesto e il cannibalismo". Con questo ragionamento non riesco neanche ad immaginare quali possano essere le conseguenze pensate da alcune persone nel riconoscere diritti anche agli omosessuali.
L'orientamento religioso è fonte di diritto, a volte in modo vergognoso, spudorato. Stando al tuo ragionamento, l'orientamento religioso deve essere per forza fonte di diritto? Così potremmo arrivare a considerare legale che alcuni gruppi religiosi facciano uso di sostanze stupefacenti normalmente illegali perchè affermano che è la loro religione che glielo impone... (pensi sia una cosa esagerata? Negli USA è successo, c'è una sentenza...)
però il problema esiste: il diritto ad essere diversi è iper-tutelato, tanto che è illegittimo trattare con norme uguali categorie disomogenee.
ma è difficile "quantificare" questo diritto a essere diversi... dove ci si ferma? che criterio si usa per stabilire quali "diversità" tutelare e quali no? da un punto di vista logico e astratto ogni diversità ha la sua dignità (i cannibali... perchè non dovrebbero aver diritto a cibarsi dei morti? non fanno male a nessuno)
secondo me l'unico criterio veramente valido in questo caso è il volkgeist, lo spirito del popolo o, in termini più laici, la costituzione materiale, l'insieme di valori/fini alla base della società.
se per la società gli omosessuali non devono essere tutelati in modo particolare, ottimo e così sia.
se invece devono essere tutelati con norme ad hoc, ottimo e così sia.
ovviamente ogni associazione/ideologia/religione/forza politica è liberissima di influenzare la società come meglio crede
ho solo una cosa da dire riguardo la faccenda dell'omosessualità: disgustosa. non voler depenalizzare una semplice tendenza sessuale porta, in occidente, magari semplicemente a non prevedere i matrimoni gay (e anche qui ci sarebbe da discutere, ma lasciamo), in altri paesi meno democratici porterebbe al REATO di omosessualità. perchè, ricordiamocelo, non tutti i paesi hanno effetivamente abolito il reato di omosessualità. il discorso riguardante la discriminazione nemmeno lo tocco, non c'è bisogno. ribadisco, DISGUSTOSO, e mortificante.
una cosa, invece, mi ha fatto riflettere, ed è la posizione della chiesa sulla pillola abortiva. ora, premetto che io sono favorevole a mantenere TALE E QUALE la legge sull'aborto, voglio poi arrivare ad un altro discorso. in sostanza, il messaggio che ha lanciato la chiesa è qst: per noi l'aborto è peccato ed è risaputo. ora, c'è la libertà di compiere questo peccato, e la rispettiamo obtorto collo. però, la pillola abortiva rischia di passare come una specie di contraccettivo, banalizzando l'aborto e quindi togliendogli quella dimensione di sofferenza che una donna subisce abortendo. ora, qst è a mio modo di vedere condivisibilissimo. perchè purtroppo l'aborto, per una donna, è doloroso. ma il dolore (psicologico prima di tutto)aiuta in 2 modi. il primo, potrebbe portarla a tenere il bambino, facendo prevalere l'istinto materno. il secondo, di sicuro la porterà a stare più attenta a gravidanze non volute, il che non guasta. ora, se la nuova pillola prende piede, il rischio è che una gravidanza indesisderata passi per malattia, con la conseguenza che passa l'idea "una pillola e passa la paura". con la conseguenza ulteriore che non ci saranno maggiori attenzioni, e quindi diffusione non solo di gravidanze ed aborti facili, ma anche di malattie veneree.
ora, il discorso che voglio fare, al di là delle posizioni nel merito, è sul ruolo della chiesa, preso nei 2 argomenti. sul primo, la chiesa chiede di giudicare naturalmente cattiva una tendenza sessuale, chiedendo una discriminazione di fatto e di diritto. si pone in modo del tutto autoritario e non dialogante con il mondo laico. o è così o è così. nel secondo caso, invece, assume una posizione che porta al dialogo, porta a RIFLETTERE. come dicevo nel thread sulla laicità, c'è modo e modo di inserire la religione nella società (non nella politica): e il modo in cui si è scelto di farlo per la pillola abortiva è, secondo me, quello giusto. la domanda è: perchè non è SEMPRE così?
secondo me l'unico criterio veramente valido in questo caso è il volkgeist, lo spirito del popolo o, in termini più laici, la costituzione materiale, l'insieme di valori/fini alla base della società.
se per la società gli omosessuali non devono essere tutelati in modo particolare, ottimo e così sia.
se invece devono essere tutelati con norme ad hoc, ottimo e così sia.
Per la società tedesca del primo Novecento gli Ebrei non andavano tutelati, i risultati li conosciamo tutti. "Ottimo e così sia"? >_>
in altri paesi meno democratici porterebbe al REATO di omosessualità
In circa 90 Paesi del mondo tale reato esiste già, ed in molti è punito con la morte. Ecco perché la Chiesa non si può permettere di opporsi alla richiesta di depenalizzazione dell'omosessualità, perché nel farlo sta praticamente dicendo a quei Paesi che possono continuare a massacrare degli individui sulla base del loro orientamento sessuale.
la domanda è: perchè non è SEMPRE così?
Perché la legge sull'aborto ormai c'è, è stata approvata con un referendum popolare e quindi è difficile (se non impossibile) modificare radicalmente lo stato delle cose solo "perché lo dice il Papa/la Chiesa". Il dibattito sull'omosessualità è invece ancora aperto, ed è molto più semplice buttare benzina sul fuoco piuttosto che mettere in moto il proprio buon senso.
purtroppo hai ragione su tutta la linea... è mortificante, alexjei....
piccolo commento finale: credo che stiamo facendo confusione. ho letto molti commenti che dicevano: la tendenza sessuale non può essere fonte di diritti, e così via. ora, non è che la tendenza sessuale sia fonte di diritti, almeno non nel senso di creare leggi speciali, tipo quote gay.... la tendenza sessuale semplicemente NON è fonte di diritti, ma nemmeno deve essere fonte di discriminazione. tutto qui. poi, estendere dei diritti a certe categorie di persone è un'altra questione, ma se il discorso di fondo è la discriminazione o meno, allora possiamo metterla così: nè la religione, nè la tendenza politica, filosofica, o sessuale, possono essere la base per una limitazione dei diritti o per una discriminazione. stop. e mi sembra più che ragionevole