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Cristianesimo
L di Lord Andrew Snowmane
creato il 06 dicembre 2008

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Tyrion Hill
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Inviato il 15 dicembre 2008 22:07

Io non sono credente, ma rimango affascinato dal Duomo di Milano tutte le volte che ci passo sotto! Così come, conoscendomi, probabilmente rimarrò affascinato dalla Moschea Blu di Istanbul se un giorno andrò a visitarla. Per fare un esempio, banale se vuoi, ho provato rabbia e dolore quando ho appreso la notizia della distruzione dei buddha afgani...

Stessa cosa per me, fratello.

 

Queste opere sono belle, perché mostrano che cosa è capace di realizzare la passione umana. E a chi obbietta che oggi queste cose non si fanno più, vorrei far notare che queste opere straordinarie continuano a essere realizzate ancora oggi. Quando guardo lo space shuttle alzarsi in volo, o un robot semi-intelligente muoversi sulla superficie di Marte, provo la stessa sensazione di grande incanto che provo guardando la stupefacente architettura di una cattedrale.



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 15 dicembre 2008 22:21
anch'io sono per homo homini lupus. quella è la vera natura.

 

natura che però può essere parzialmente corretta tramite "lavaggio del cervello" (in senso buono) durante l'infanzia.

 

Invece non credo tale natura possa essere "accentuata" (salvo casi pazzeschi e sadici), perchè alla fin fine la sopraffazione è uguale in ogni tempo e in ogni luogo.

Attenzione: la sopraffazione è un fatto. Esso può essere causato da vari desideri. In sè essa non è indice nè di "uomo buono" nè di "uomo cattivo". E' un mezzo e spesso lo si usa/lo si è usato per il semplice fatto che ci sono individui con desideri in contrasto tra loro, dove l'interesse di uno richiede la sopraffazione dell'altro. Poi questi intessi possono essere dei più vari tipi. Posso sopraffare un tizio perchè quello sta minacciando qualcuno verso cui provo empatia (sopraffazione "moralmente positiva"), posso sopraffarlo perchè sono un sadico (questa invece è un caso di sopraffazione "moralmente negativa") o per sopravvviere (sopraffazione "moralmente neutra"). Il desiderio che mi guida è fortemente legato alla situazione e alla mia esperienza (e l'esperienza già di per sè, qualsiasi essa sia, costituisce un "artificio").

 

Il "lavaggio del cervello per essere buoni" è qualcosa che si poggia anche su una nostra naturale potenzialità di provare empatia. Ed esso è una delle esperienze che possiamo fare e che ci condizionano in un determinato modo. Anche un nazi che massacra ebrei ha avuto deteminate esperienze per arrivare a questo sadismo e odio gratuito.

 

perchè l'utilità dell'altruismo va e viene.

possiamo metterci insieme per andare a caccia di cervi, e sarà molto utile.

però se ti rompi la gamba, e quindi mi rallenti, è molto più utile lasciarti là a crepare.

gli alpinisti, in situazioni estreme, fanno ancora così.

ti rompi a 7000 durante una bufera? ciao.

 

l'istinto sarabbe anche "ti rompi in mezzo al bosco? ciao."

 

però, grazie a sovrastruttere di etiche (anche religiose) magari sono disposto a rinunciare alla caccia al cervo per riportarti al villaggio.

Non è solo una questione di sovrastrutture etiche. C'è anche un istinto verso l'altruismo per natura. E non mi riferisco a quello dato da altre cose che si possono guadagnare in seguito, c'è anche la capacità di percepire l'altruismo utile in sè, nel senso che proviamo empatia verso il nostro simile e ci dispiaciamo se sta male. Non sto certo dicendo che questo è l'istinto principale, però comunque esiste anche questo.

Cosa ci guadagna una madre ad accudire suo figlio piuttosto che lasciarlo crepare appena nasce? Sarebbe più egoistico evitare di sbattersi per proteggerlo e per nutrirlo. E non dirmi che lo fa perchè "vuole la perpetuazione delle specie", perchè 1)gli individui ad uno stadio estremamente primitivo non pensano minimamente a cose come "Oh, quando morirò ci saranno altri della mia stessa specie e faranno tante belle cose... che cosa affascinante, la mia specie continua *__*" . 2)a livello egoistico (nel senso stretto del termine) cosa dovrebbe fregare a uno di quello che succederà alla sua specie quando lui morirà? Tanto lui ormai sarà morto. Lo stesso desiderio di perpetuare la specie è fondato su un certo senso di empatia. La madre protegge suo figlio semplicemente perchè ha un istinto che la porta a "provare affetto" verso di lui, a empatizzare con lui. Esiste un istinto che è questo e basta. E' una caratteristica che è sopravissuta perchè è ovvio che la selezione naturale l'ha favorita: se non possiedo tale istinto naturale il figlio lo abbandono, non ho discendenti che mi sopravvivono e il mio patrimonio genetico non viene tramandato. Chi invece fa sopravvivere i suoi discendenti tramanda tale caratteristica.

Poi tale sentimento può arrivare ad estendersi verso una quantità maggiore o minore di simili. Sono le esperienza a determinare il modo in cui esso si estende. Ma il "seme" esiste già.

E tale istinto naturale viene tramandato di generazione in generazione perchè la selezione naturale (almeno in parte) lo aiuta. Oltre all'esempio del rapporto madre-figlio, anche a livello di branco possiamo fare un discorso simile. I branchi con più membri altruisti sono più avvantaggiati rispetto a quelli in cui ognuno si fa esclusivamente i c**i propri (e non prova empatia per gli altri). Sono branchi che funzionano meglio--->i loro membri hanno più probabilità di sopravvivere--->l'istinto dell'empatia" viene tramandato. Il fatto che tale istinto altruista sia arrivato fino a noi è senza dubbio dovuto esclusivamente al fatto che esso favorisce in qualche modo la sopravvienza, ma resta il fatto che l'individuo è capace di altruismo non solo perchè questo gli permettere di raggiungere altri traguardi, ma perchè c'è una certa capacità anche di provare piacere dall'altruismo in sè. C'è anche un istinto specifico alla base. Non è solo una "costruzione artificiale". Poi le esperienze possono farlo emergere di più o inibire di più, certo. Infatti l'educazione è importante. Inoltre possono anche esserci quelli in cui per natura è più marcato che in altri (così come possono esserci addirittura quelli che per natura non lo possiedono, chissà...).

Non è detto che tu con l'amico ci vada a caccia solo perchè insieme riuscite a cacciare meglio. Ci puoi andare anche perchè provi piacere pure dal fatto in sè di intrettanerci un rapporto di "benevolenza reciproca". E perchè ti piace leggere romanzi e guardare film? Uno dei motivi è sicuramente che vi trovi rappresentazioni di persone e più o meno "simili a te" e ti impersoni in loro, empatizzi con loro.

Lungi da me vedere l'umanità come "tanto buona e carina". L'istinto dell'altruismo non è mica l'unico movente dell'uomo. Non è nemmeno il principale. E' uno del moventi (e spesso è "sconfitto" da altri). Ma resta il fatto che c'è e non ha origine puramente "artificiale".

 

 

ora, più sovrastrutture indottrinate ci sono che predicano la compassione, anche partendo da presupposti diversi (legami di sangue, legami religiosi, legami etno-culturali, pura razionalità come dici tu) più io sono contento.

Chi lo dice che è meglio?

Sovrastruttura 1: "Sii compassionevole con gli altri uomini".

Svorastruttura 2: "Sìì, compassionevole con quelli che credono nel tuo stesso dio"

a) 20 persone sono indottrinate dalla sovrastruttura 1 e 20 dalla 2

b) 40 persone sono indottrinate dalla sovrastruttura 1 e nessuno dalla 2.

Perchè la situazione a) dovrebbe essere migliore? Anzi, io preferisco la b). Preferisco che ben 40 persone siano compassionevoli verso tutti gli uomini in generale.

Le idee della sovrastruttura 2 possono talvolta addirittura ostacolare quelle della 1, che io preferisco.

Se la sovrastruttura 1 predica un modello di compassione a mio parere migliore e nel complesso è un'ideologia migliore, preferisco che ci siano più persone che aderiscono alla sovrastruttura 1 e meno alla 2.


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Tyrion Hill
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Inviato il 15 dicembre 2008 22:44

Grandissima Arya, che messaggio straordinario... In particolare la descrizione del "gene altruista", e della corretta mescolanza delle influenze di natura e ambiente... Mah: perfetto. >_>


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 16 dicembre 2008 0:09
E dunque, Balon?

 

e dunque il Papato non è la miglior forma di Governo?

ovvio che non lo è, va benissimo per la gerarchia ecclesiastica e per portare avanti il messaggio divino, nessuno vuole il Papa Presidente della Repubblica.

 

 

L'istinto dell'altruismo non è mica l'unico movente dell'uomo. Non è nemmeno il principale. E' uno del moventi (e spesso è "sconfitto" da altri). Ma resta il fatto che c'è e non ha origine puramente "artificiale".

 

non dico di no, infatti come ho sempre detto alla base c'è la ricerca del piacere/fuga dal dolore, e se l'altruismo aiuta, ben venga.

 

ma per "stabilizzarlo", per cercare rendere una società complessa (quindi non più famiglia o tribù) ordinata e improntata al bene comune e all'empatia, bisogna andare oltre la semplice empatia istintiva, e introdurre concetti etici e morali e religiosi e quant'altro.

 

 

Sovrastruttura 1: "Sii compassionevole con gli altri uomini".

Svorastruttura 2: "Sìì, compassionevole con quelli che credono nel tuo stesso dio"

a) 20 persone sono indottrinate dalla sovrastruttura 1 e 20 dalla 2

b) 40 persone sono indottrinate dalla sovrastruttura 1 e nessuno dalla 2.

Perchè la situazione a) dovrebbe essere migliore? Anzi, io preferisco la b). Preferisco che ben 40 persone siano compassionevoli verso tutti gli uomini in generale.

 

beh, però si potrebbe anche verificare, se tu elimini la religione

c) 20 persone indottrinate da sovrastruttra 1, 20 persone che non sono compassionevoli con nessuno.


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Lochlann
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Inviato il 16 dicembre 2008 11:00

:lol: quindi secondo il tuo ragionamento: indottrinamento ====> compassione >_>


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.

200s6pw.jpg

"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.

I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"

"Yes" said Caladan Brood "you never learn."

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triex
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Inviato il 16 dicembre 2008 12:17

Peraltro avevo letto da qualche parte che vi sono diversi stadi di sviluppo della moralità, a seconda dell'età.

 

Non lo faccio perché sennò mi puniscono

Non lo faccio perché sennò non mi premiano

Non lo faccio perché mi hanno detto che è sbagliato

Non lo faccio perché è sbagliato

 

Insomma il bambino ha una etica basata sulla punizione e solo crescendo impara che ci sono cose che sono sbagliate anche se non ci fosse una punizione, e questa cosa permane anche in molti adulti. Insomma molti non arrivano all'ultimo stadio.

 

Io conosco persone che se sanno che non c'è pericolo di essere scoperti rubano.

 

La religione nel tempo passato era probabilmente un mezzo per diffondere l'etica e la morale. I 10 comandamenti, a parte il primo, sono condivisibili quasi da tutti.

 

Insomma c'era una educazione del tipo:

 

Se rubi vai all'inferno

Se non rubi vai in paradiso

Ti dico che rubare è sbagliato

Vedi anche tu che rubare è sbagliato, no?

 

Al giorno d'oggi non ci sarebbe più bisogno di una religione per questo obiettivo, in fondo abbiamo le leggi, dovrebbero educare anche a scuola e così via. Quindi si può dire che la religione è obsoleta da questo punto di vista >_>

 

Una domanda che non c'entra molto. Ma questo gene altruista esiste? Nel senso, c'è proprio uno specifico gene che determina il comportamento altruista? L'hanno trovato? Oppure l'altruismo si è evoluto e trasmesso come meme a livello puramente sociale e quindi determinato dall'educazione?


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Tyrion Hill
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Inviato il 16 dicembre 2008 22:09

Al giorno d'oggi non ci sarebbe più bisogno di una religione per questo obiettivo, in fondo abbiamo le leggi, dovrebbero educare anche a scuola e così via. Quindi si può dire che la religione è obsoleta da questo punto di vista >_>

Esatto. E poi (insisto) non funziona... Hai notato quanto sono tremendamente religiosi, camorristi e mafiosi? I simboli religiosi sono sempre andati per la maggiore, fra i criminali.

Una domanda che non c'entra molto. Ma questo gene altruista esiste? Nel senso, c'è proprio uno specifico gene che determina il comportamento altruista? L'hanno trovato? Oppure l'altruismo si è evoluto e trasmesso come meme a livello puramente sociale e quindi determinato dall'educazione?

Non esiste un gene preciso (non esiste quasi mai un gene preciso per qualcosa). Esiste piuttosto una costellazione di geni che, insieme, generano comportamenti, "effetti", che rendono più probabile l'esistenza di quegli stessi geni nella generazione successiva (ovviamente non gli stessi fisicamente, ma le loro copie esatte - che è quello che conta nel meccanismo evolutivo: i geni che provocano comportamenti dannosi alla loro diffusione nella generazione successiva, beh... scompaiono). Il comportamento altruista nei confronti dei famigliari, e soprattutto dei figli, ma anche dei fratelli e dei membri più giovani della famiglia, ovviamente è molto efficace per far sí che nella generazione successiva quei geni "altruisti" esistano ancora (perché i tuoi geni sono con più grande probabilità condivisi con i tuoi famigliari più stretti). Più lungimiranti ancora sono i geni che spingono ad "alleanze" ed amicizie - e quindi alla formazione di gruppi sociali - perché di nuovo questo aumenta considerevolmente la probabilità di esistenza di quei geni nella generazione successiva (perché gli individui, aiutandosi, vivono più a lungo e si riproducono di più).


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Lochlann
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Inviato il 16 dicembre 2008 22:10

A proposito della Chiesa, magari sono un po OT, cmq vorrei riportare quanto detto da Fini ansa

Subito si è alzato un polverone politico assurdo, e storici si sono levati a urlare da una parte e dall'altra.

Mi chiedo, ma se dopo nemmeno 70 anni stiamo ancora qua a decidere cosa sia successo veramente, come possiamo anche solo pensare di sapere cosa successe nell'antichita? >_>

Al di là della rispettabile presa di posizione della gente faccio mio un pensiero della Littizzetto riguardo alle polemiche su "Che tempo che fa" di Fazio : "Pazzesco: inviti un Nobel e nessuno se ne accorge, arriva il sottosegretario alla sottominchia e giù polemiche"

Le mie riflessioni conclusive sul fatto sono due: possibile che quello che ha detto Fini (il quale ultimamente non sembra per niente un ex-missino) sia una così grande caxxata?

E poi, al di là dell'argomento, per quanto magari interessante, all'interno della situazione odierna e del panorama politico/economico, possibile che ci si debba focalizzare su giudici che si scananno, attacchi a Chiese/moschee/sinagoghe da parte dei diversi partiti politici, i vari delitti che stanno campando milioni di programmi in seconda serata (per non dire gossip e reality vari), e bla bla bla, evitando (naturalmente parlo a livello politico e giornalistico eh, non del forum ^^), o perlomeno a mio parere non dando il dovuto peso, ai problemi reali che ci sono?


Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.

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Alekseij Targaryen
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Inviato il 16 dicembre 2008 22:22
Se posso dire la mia, homo homini lupus. Gli esseri umani tendono fondamentalmente ad essere egoisti e ad agire per sé (come tutti gli esseri senzienti, del resto)... Qualunque associazione fondino lo fanno per tutelare un interesse, ma non perché questo sia comune, ma perché esso riguarda anche l'individuo che all'associazione prende parte

io non sono d'accordo. secondo questo ragionamento allora non ci vuole la democrazia, ma sarebbe mooolto più efficace una dittatura illuminata..

 

Ma non è vero. Anzi. La maggior parte delle persone si dice favorevole alla democrazia perché tale forma di governo tutela i diritti di tutti... Quindi anche del proprio io. Inoltre, se tutti godono degli stessi diritti nessuno si sente in condizione di inferiorità e quindi non agisce (direttamente o indirettamente) in modo da crearmi disturbo. Dicasi egoismo >_>

 

 

Lo stesso desiderio di perpetuare la specie è fondato su un certo senso di empatia. La madre protegge suo figlio semplicemente perchè ha un istinto che la porta a "provare affetto" verso di lui, a empatizzare con lui. Esiste un istinto che è questo e basta. E' una caratteristica che è sopravissuta perchè è ovvio che la selezione naturale l'ha favorita: se non possiedo tale istinto naturale il figlio lo abbandono, non ho discendenti che mi sopravvivono e il mio patrimonio genetico non viene tramandato. Chi invece fa sopravvivere i suoi discendenti tramanda tale caratteristica.

[...].

E tale istinto naturale viene tramandato di generazione in generazione perchè la selezione naturale (almeno in parte) lo aiuta. [...]Il fatto che tale istinto altruista sia arrivato fino a noi è senza dubbio dovuto esclusivamente al fatto che esso favorisce in qualche modo la sopravvienza [...]

 

Il tuo discorso può anche reggere, ma a questo punto dobbiamo ammettere che qualunque animale si comporta così. Anzi, qualunque essere vivente si comporta così... Secondo Natura. La Natura stessa è dunque animata, almeno in parte, da altruismo. Ma questo altruismo cos'è, una caratteristica immanente? Trascendente? Divina?

 

 

PS

Vorrei solo far notare che il discorso "gene dell'altruismo" letto da un altro punto di vista diventa pericoloso... Si corre il rischio di giustificare geneticamente qualunque atteggiamento umano, compresi quello più negativo.



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 16 dicembre 2008 22:33
beh, però si potrebbe anche verificare, se tu elimini la religione

c) 20 persone indottrinate da sovrastruttra 1, 20 persone che non sono compassionevoli con nessuno.

Nel senso che per 20 persone l'educazione può fallire completamente?

Ma questo rischio di fallimento c'è in ogni caso, per qualsiasi modello.

Anche se cerchiamo di indottrinarne 20 con la 2 e 20 con la 1, potrebbero accadere cose come...

-20 persone sono compassionevoli con quelli della loro religione e 20 con nessuno.

-10 persone sono compassionevoli con tutti, 10 con quelli della loro religione e 20 con nessuno.

Ecc ecc ecc

 

Il tuo discorso può anche reggere, ma a questo punto dobbiamo ammettere che qualunque animale si comporta così. Anzi, qualunque essere vivente si comporta così... Secondo Natura. La Natura stessa è dunque animata, almeno in parte, da altruismo. Ma questo altruismo cos'è, una caratteristica immanente? Trascendente? Divina?

No, perchè dovrebbe valere per tutti gli animali/esseri viventi?

Mica se alcuni animali hanno determinati geni, allora devono avere tutti quei geni lì...

Il discorso sulla natura per me non è molto sensato. La natura per me è tutta la realtà, punto e stop. Tutto ciò che esiste è "interno alla natura".

 

Vorrei solo far notare che il discorso "gene dell'altruismo" letto da un altro punto di vista diventa pericoloso... Si corre il rischio di giustificare geneticamente qualunque atteggiamento umano, compresi quello più negativo.

Uhm, perchè?


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Inviato il 16 dicembre 2008 22:54
Il tuo discorso può anche reggere, ma a questo punto dobbiamo ammettere che qualunque animale si comporta così. Anzi, qualunque essere vivente si comporta così... Secondo Natura. La Natura stessa è dunque animata, almeno in parte, da altruismo. Ma questo altruismo cos'è, una caratteristica immanente? Trascendente? Divina?

No, perchè dovrebbe valere per tutti gli animali/esseri viventi?

Mica se alcuni animali hanno determinati geni, allora devono avere tutti quei geni lì...

Il discorso sulla natura per me non è molto sensato. La natura per me è tutta la realtà, punto e stop. Tutto ciò che esiste è "interno alla natura".

 

Ma sì che vale per tutti gli esseri viventi. Qualunque animale ad esempio ha l'istinto che lo porta alla riproduzione, così come tende ad associarsi in branchi o a praticare cure parentali se è nella sua Natura.

 

 

 

 

Vorrei solo far notare che il discorso "gene dell'altruismo" letto da un altro punto di vista diventa pericoloso... Si corre il rischio di giustificare geneticamente qualunque atteggiamento umano, compresi quello più negativo.

Uhm, perchè?

 

Perché così potremmo dire che gli intolleranti sono intolleranti geneticamente. Gli stupratori lo sono geneticamente. Gli assassini idem. E i folli come Hitler. Quindi, che colpa hanno? Sono nati con questi geni, non hanno scelto: è nella loro natura comportarsi così. Non possiamo punirli per questo, no?



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Inviato il 16 dicembre 2008 23:20
Ma sì che vale per tutti gli esseri viventi. Qualunque animale ad esempio ha l'istinto che lo porta alla riproduzione, così come tende ad associarsi in branchi o a praticare cure parentali se è nella sua Natura.

L'istinto è appunto quello che porta alla riproduzione, non di riproduzione. La riproduzione è una conseguenza, non uno scopo. L'istinto di riproduzione nel vero senso della parola non ce l'hanno, l'istinto è quello di fare sesso. E non tutti gli animali fanno sesso. Quelli che si riproducono in altri modi avranno altri istinti. Solo che la conseguenza sarà ancora la riproduzione.

Non tutti gli animali si associano in branchi e hanno cura dei parenti, comunque.

 

Perché così potremmo dire che gli intolleranti sono intolleranti geneticamente. Gli stupratori lo sono geneticamente. Gli assassini idem. E i folli come Hitler. Quindi, che colpa hanno? Sono nati con questi geni, non hanno scelto: è nella loro natura comportarsi così. Non possiamo punirli per questo, no?

Noi siamo geni+esperienza. Non è tutto geni, ci sono anche le esperienze.

Il concetto di "colpa" a questo livello infatti non esiste.

 

Mario ha fatto una cosa cattiva perchè è cattivo. Ma perchè è cattivo?

perchè è così di natura--->è colpa sua se è nato così?

perchè le sue esperienza lo hanno reso tale--->è colpa sua se gli sono capitate queste esperienze?

un po' per natura e un po' per esperienza--->è colpa sua se ha avuto una certa natura e ha fatto certe esperienze?

E anche se dici "Mario ha scelto di compiere un'azione cattiva", la questione si ripresenterebbe. Sarebbe la stessa cosa. Verrebbe da chiedere: ma perchè ha scelto di essere cattivo invece che buono? Poteva scegliere di essere buono, perchè non lo ha fatto?

Perchè è cattivo per natura--->...

...

ecc ecc

 

Questa è la descrizione della realtà di fondo, al di là del bene e del male.

Il discorso morale e il concetto di giustificazione deve essere fatto su un altro piano.


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Inviato il 16 dicembre 2008 23:30

Ma questo altruismo cos'è, una caratteristica immanente? Trascendente? Divina?

Utile...

Vorrei solo far notare che il discorso "gene dell'altruismo" letto da un altro punto di vista diventa pericoloso... Si corre il rischio di giustificare geneticamente qualunque atteggiamento umano, compresi quello più negativo.

Non c'è nessuna giustificazione (in senso morale), semplicemente si capisce "da dove viene" il nostro altruismo (che nella specie umana diventa anche consapevole). E non viene dalla religione. Mettiamola in altri termini: dovrei essere "buono" perchè è utile, o perchè qualcuno mi ha ordinato di esserlo - chissenefrega se è utile o no?

 

No, perchè dovrebbe valere per tutti gli animali/esseri viventi?

Mica se alcuni animali hanno determinati geni, allora devono avere tutti quei geni lì...

Esatto: le strategie di sopravvivenza variano enormemente da specie a specie - e in molte specie l'altruismo semplicemente non esiste. Ad esempio, invece di proteggere la prole, fanno un miliardo di uova al giorno, come le rane o i pesci.


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Ser Balon Swann
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Ser Balon Swann
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Inviato il 17 dicembre 2008 0:36
Nel senso che per 20 persone l'educazione può fallire completamente?

Ma questo rischio di fallimento c'è in ogni caso, per qualsiasi modello.

Anche se cerchiamo di indottrinarne 20 con la 2 e 20 con la 1, potrebbero accadere cose come...

-20 persone sono compassionevoli con quelli della loro religione e 20 con nessuno.

-10 persone sono compassionevoli con tutti, 10 con quelli della loro religione e 20 con nessuno.

Ecc ecc ecc

 

ecco, quindi, all'interno di un sistema di valori definito ma ampio, preferisco che ci siano il maggior numero di sovrastrutture etico morali possibili.

 

che pizza, alla fine si torna sempre al pluralismo, eh... >_>

 

 

 

 

 

sull'utilità: ogni azione avviene al fine di perseguire il proprio utile, a lungo o a breve termine (ti abbandono nel bosco con la gamba rotta o ti curo così puoi aiutarmi ancora?)

L'utile si può configurare in vari modi: ricerca del piacere dei sensi e/o fuga dal dolore e/o autoconsevazione e/o gratificare il propio ego), e può tradursi in azioni sia altruiste che egoiste (ti abbandono perchè sta calando la notte oppure ti resto accanto perchè mi sono affezionato?).

Credo che siamo tutti d'accordo su questo.

 

come dice Arya, la scelta dell'una o dell'altra dipende dall'istinto o dall'esperienza.

 

sull'istinto (o geni, o Natura insomma) è difficile lavorare direttamente.

molto più semplice lavorare sull'esperienza.

 

grazie a vari tipi di esperienza e all'imposizione di regole, con particolare rilievo all'educazione, si possono, a mio avviso, "strappare dall'istinto" alcune scelte egoiste, che sarebbero del tutto naturali in ambienti più "complessi".

insomma la tanto disprezzata parola "civilizzare".

 

con un sistema di regole coercitive, accompagnate da un forte riscontro etico, si possono indirizzare in condizioni favorevoli (quando i peggiori istinti egoistici si scatenano, non c'è regola che li possa fermare) alcuni aspetti (non tutti, perchè sarebbe utopico e alienante) e della ricerca del piacere/gratificazione dell'ego verso scelte altruiste, e non egoiste.

 

 

tuttavia, e qui entra in gioco nuovamente il mio pluralismo, personalmente credo che si possano ottenere risultati migliori se più sistemi di regole etiche vengono sovrapposti (purchè ci sia una coerenza di fondo), e più ce ne sono meglio è.

 

 

 

Riguardo al Cattolicesimo: , nonostante, e continuerò a ripeterlo, i fini e i risultati siano complessivamente lodevoli (sottrarre delle pulsioni istintive alcuni aspetti egoistici della natura umana) il suo errore è quello di voler inibire troppo e troppi istinti, causando forti malumori (v. eutanasia, sesso pre matrimoniale) e alienazione tra i suoi membri (v. pedofilia)

 

 

rimane sempre ferma la mia totale convinzione che torture/olocausti/crociate/gulag non siano minimamente da imputare al fallimento del sistema di regole etiche proposto dall'ideologia in questione, ma all'emergere incontrollato dei peggiori istinti di sopraffazione.

 

rimango infatti convinto che nel momento in cui l'SS spara in testa al bambino ebreo, il crociato abbatte mussulmani ebbro di saccheggio e l'inquisitore mutila il corpo perfetto della ragazza accusata di stregoneria, in quel momento nessuno di loro sta pensando al fuhrer, a Dio o al Papa, ma stanno cercando di placare la propria "impotenza" nutrendosi con l'orrore e della paura, e altri abissi irrazionali del genere...



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Inviato il 17 dicembre 2008 9:32

ecco, quindi, all'interno di un sistema di valori definito ma ampio, preferisco che ci siano il maggior numero di sovrastrutture etico morali possibili.

 

che pizza, alla fine si torna sempre al pluralismo, eh... :unsure:

Ma secondo il ragionamento che ho fatto anche col pluralismo si corrono quei rischi lì. In qualsiasi modo decidi di "indottrinare" qualcuno, c'è il rischio che l'educazione fallisca.

 

Vabbè, comunque io mai ho detto che ci deve essere un'unica verità e un'unica educazione. A me il pluralismo piace molto. Io voglio che ci siano tante correnti diverse dalla mia con cui confrontarmi. Come dice Mill:

- Se dopo aver ascoltato l'altro cambio idea perchè penso che abbia ragione lui, allora il confronto mi ha fatto bene perchè mi ha fatto arrivare ad una visione "più giusta" (almeno da quello che sembra...).

- Se non cambio idea, allora dopo questa "lotta" ho ottenuto un rafforzamento del mio punto di vista. Quindi ci ho comunque guadagnato qualcosa.

 

Però è ovvio che in una società voglio che prevalga la concezione che ritengo migliore e che quindi il cristianesimo non sia più qualcosa che rappresenta la maggioranza. A maggior ragione finchè la chiesa continua con certi dogmi ottusi e anacronistici...

 

Riguardo al Cattolicesimo: , nonostante, e continuerò a ripeterlo, i fini e i risultati siano complessivamente lodevoli (sottrarre delle pulsioni istintive alcuni aspetti egoistici della natura umana) il suo errore è quello di voler inibire troppo e troppi istinti, causando forti malumori (v. eutanasia, sesso pre matrimoniale) e alienazione tra i suoi membri (v. pedofilia)

Infatti. Questa è un'altra influenza negativa.

Reprimere più del giusto è controproducente.

 

rimane sempre ferma la mia totale convinzione che torture/olocausti/crociate/gulag non siano minimamente da imputare al fallimento del sistema di regole etiche proposto dall'ideologia in questione, ma all'emergere incontrollato dei peggiori istinti di sopraffazione.

 

rimango infatti convinto che nel momento in cui l'SS spara in testa al bambino ebreo, il crociato abbatte mussulmani ebbro di saccheggio e l'inquisitore mutila il corpo perfetto della ragazza accusata di stregoneria, in quel momento nessuno di loro sta pensando al fuhrer, a Dio o al Papa, ma stanno cercando di placare la propria "impotenza" nutrendosi con l'orrore e della paura, e altri abissi irrazionali del genere...

Gli istinti sadici nel profondo ci sono ed emergono quando si creano le occasioni giuste. La cieca fede in una religione o in determinate ideologie crea occasioni in più per permettere a tali istinti di emergere.

Allo stesso modo in cui ci sono invece casi in cui circostanze ed educazioni che fanno emergere la compassione e l'empatia.


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