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Lo Stato e la laicità
di Joramun
creato il 10 ottobre 2008

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Tyrion Hill
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Inviato il 06 dicembre 2008 23:20

Hmmm può anche darsi... ci devo pensare...

 

Ma, in ogni caso, perchè parlare solo in linea di principio e non tenere conto della realtà fattuale? Perchè le questioni pratiche non dovrebbero rientrare nel discorso?

Non ho detto che non debbano entrare nel discorso - e infatti alla fine del messaggio faccio una precisazione in questo senso. Però innanzi tutto dobbiamo avere ben chiara la teoria, prima di andare in cerca dell'errore da correggere: e l'errore secondo me non è nella teoria, ma nel fatto che in Italia è in atto una... distorsione (ci sono in gioco gli interessi della chiesa, eccetera - eppure nemmeno questa distorione ancora basta a convincermi che le scuole private - incluse quelle cattoliche - non andrebbero finanziate).

Allora...

- Le scuole private sono veramente le migliori? E sì, parliamo nello specifico dell'Italia. Secondo quali dati sarebbero le migliori?

Secondo la quantità di gente che le sceglie. È la gente che deve decidere, non "i dati" (che nelle scienze sociali sono decisamente difficili da quantificare in modo completamente oggettivo).

E i voti che si prendono lì non hanno alcun significato, in quanto possono benissimo essere regalati e comprati. Non ha tanto senso giudicare una scuola in base a quanti bei voti e a quante insufficienze gli studenti prendono durante l'anno. Piuttosto, ho mostrato i dati riguardo agli esami di maturità (di stato, uguali per tutti) ed è emerso il contrario. Inoltre anche da qui sembra che le cose stiano diversamente. Visto che non sembrano affatto essere le migliori, in ogni caso perchè finanziarle?

Ma se tu stessa dici che i voti dati non significano nulla, perché poi li usi per mostrare che queste scuole "non sono le migliori"? Guarda, è la gente a decidere... Ti faccio un esempio: in alcune università americane hanno deciso che nei corsi di biologia non si insegna l'evoluzionismo, ma il creazionismo. Cosa credi che sia successo? A quelle università non si è iscritto praticamente nessuno. Nemmeno fedelissimi cristiani - perché sanno benissimo anche loro che se vogliono diventare biologi è meglio scegliere una università che insegni scienza, non religione. La gente è stupida, ma mai cosí stupida. È ovvio che il finanziamento è proporzionale alla dimensione della scuola, e quindi al numero degli iscritti, quindi il sistema si autocorregge...

- E in che modo poi i cittadini ricevono questi "aiuti"? Ci sono criteri come quelli delle borse di studio, che danno più aiuto a chi è più meritevole e più economicamente in difficoltà? Oppure semplicemente vengono abbassate un po' le tasse alte, dando la possibilità di studiare solo anche a chi "è comunque ricco, ma un po' di meno"? Anche questo è un punto fondamentale...

Certamente, ma è un altro punto. Io preferirei il sistema basato sulle borse di studio ai più meritevoli...

- E sì, il discorso pratico di quanto finanziare e di quali sono le priorità conta eccome. Inoltre, se vedo che mantengono i tagli alle scuole pubbliche, ignorando le proteste, e poi invece si continuano a dare soldi alla chiesa, non appena minaccia di protestare...

Il topic è "lo stato e la laicità". Se la realtà pratica mostra che lo stato tanto laico non è, perchè ciò non dovrebbe rientrare nel discorso?

Su questo sai che concordo con te. Non appoggio minimamente i tagli alla scuola statale a favore delle scuole private. Per me le scuole andrebbero finanziate in proporzione al numero di studenti iscritti, o qualcosa del genere...

 

 

E l'Universo potrebbe essere nato proprio in questo modo: senza causa, e senza bisogno di alcun "Dio".

E' quello che ho ripetuto non so quante volte parlando in termini kantiani.

È difficile sbagliare, se si segue Kant! ^_^

rimango convinto che possa anche non essere così: "causa" non deve essere per forza inteso come "effetto domino".

Causa di molte cose può essere l'Essenza, l'Essere delle cose stesse.

In verità io distinguerei... Nel senso: se mettiamo da parte il discorso di Tyrion, l'Essenza corrisponde alla cosa in sé, il che non ha nulla a che fare con altro (non riguarda cioè le relazioni che la cosa stessa instaura con le altre). Per uscire da questo problema seguendo il tuo punto di vista, devi ammettere che esiste un Dio-tutto che agisce secondo leggi ad esso immanenti... Il che ci riporta inevitabilmente ad una visione in termini panteismo naturalistico, spinoziano o schellinghiano che sia.

 

P.S.: ammettendo la possibilità che causa=essenza, stai ammettendo la possibilità dell'esistenza del noumeno... E siccome è appunto possibile ma non certo, stai anche dicendo che probabilmente è inconoscibile :wacko:

Ho trovato questa risposta meravigliosa... ho dovuto leggerla tre volte per capirla, ma alla fine ho capito che è proprio la cosa che ho in mente io. Solo che mi mancavano le parole per dirla! ;)

 

Semplicemente la materia non può non esistere. Se crei il vuoto, questo si riempie.

quindi tra un elettrone e il suo nucleo... è tutto un ribollire di particelle?

Sí.

comunque va bene, ipotizziamo che se crei il vuoto, questo si riempie di materia.

Pochissima, eh: beninteso! ^_^

propongo un'altra ipotesi, che andrebbe contro la comune idea di creazione (il Dio che plasma l'universo come creta viva ecc): Dio non ha creato la materia, Dio ha creato il vuoto.

Ma il vuoto è, secondo me, infinito sia nello spazio che nel tempo. Non ho bisogno di Dio.

Dio=causa prima incausata, meglio specificare

Non c'è problema, ti seguo.

sulla sanità è diverso: la scienza medica sempre quella è, non vedo la necessità di un pluralismo scientifico.

No, ci possono essere modi diversi di organizzare le cose. La medicina non offre una risposta unica a uno stesso problema. Poi c'è la ricerca, la sperimentazione... cosa ricercare? Cosa sperimentare?

 

Cioè, Dio ho creato il vuoto e quest'ultimo si è riempito spontaneamente di materia?

Ammessa (e non concessa) l'esistenza di un Dio creatore, e quindi di un inizio: Dio avrebbe creato le leggi che generano la Realtà.

 

Quindi, alla luce del Big Bang, diventa più ragionevole la causa prima, a mio avviso.

Nessuno sa veramente che cosa sia veramente il Big Bang, e se sia stato veramente un inizio.

Poi certo, tutto può essere. Tutto potrebbe essere stato creato anche da paperino.

infatti, chiamala come vuoi. Basta che sia la causa prima.

Vabbè, Balon, e allora chi ha creato Paperino?

 

Dipende se è stato scientificamente dimostrato che prima del Big Bang la realtà materiale non esisteva in assoluto.

Io non ho mai letto tale affermazione, poi non so. Anzi, so che ci sono teorie che sostengono che prima di questo universo ci siano stati altri universi, nati coi Big Bang e finiti coi Big Crunch (e che anche il nostro finirà così...).

Il Big Bang spiega l'origine del nostro Universo (così come'è comunemente inteso nei libri), non di tutta la realtà materiale. Chi lo dice che il nostro universo sia tutta la realtà materiale?

Ecco, questo discorso è corretto.


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Inviato il 08 dicembre 2008 19:01

Questo lo dice la Chiesa? :D ^_^

 

Scusa il ritardo per la risposta! ^_^

 

Durante le lezioni di Storia Economica, il prof. Landi ci ha fatto comprare il libro "L'obolo di S.Pietro" che parla delle finanze del Papato dal 1870 ad oggi e ci ha spiegato come ogni anno il Papa (dal Medioevo in poi) chiedesse prestiti (alle potenze cristiane) e puntualmente non li restituisse, quando l'indebitamento diveniva grave, cancellava i registri e ne apriva di nuovi! :D

I soldi venivano utilizzati per mantenere l'esercito, pagare i burocrati, mantenere la corte, le feste orgiastiche...

Ed è solo dagli anni settanta del '900 (da quando è stato ideato un piano d'investimento serio) che il Vaticano chiude in attivo.

Leggete "L'obolo di S.Pietro", è scritto bene ed è molto interessante.

 

Tranquillo,tanto io mi sono ricollegato solo ora causa raduno :D .Sembra un testo interessante...certo che chiedere prestiti per organizzare orge...chissà quale sarà stata la motivazione ufficiale...

 

lo Stato mi dà un servizio di sanità, io ne voglio un altro, non capisco perché debba pagarlo lo Stato.

La risposta a questa domanda ormai l'hanno data in molti (incluso me, che ho capito in ritardo). A me pare chiarissima.

 

Che sia chiara mi pare ovvio.Correggimi se sbaglio,ma tu sostieni che,dato che l'istruzione è un bene primario per lo Stato,esso lo promuove anche finanziando quelle istituzioni private che svolgono lo stesso servizio già svolto dallo Stato stesso.Quindi,lo Stato finanzia scuole private anche se ci sono quelle pubbliche, cliniche private anche se ci sono ospedali pubblici,ecc

Chiaro è chiaro.E' solamente che,come Mornon,non riesco a vederne la motivazione.Voglio dire,lo Stato finanzia quelle istituzioni private per invogliare i suoi stessi dipendenti pubblici a competere con le istituzioni private,migliorando l'efficienza?Le finanzia perchè ha i soldi che gli escono fuori dalle orecchie e in qualche modo occorre spenderli quei soldi? Le finanzia perchè è giusto e nobile finanziare cose di cui già si occupa? Le finanzia perchè quelle istituzioni private lavorano meglio di quelle pubbliche e allora tanto vale affossare quelle pubbliche,limitandosi ad esercitare un controllo su quelle private (in tal caso,ha ancora senso parlare di istituzioni pubbliche e private?)?

 

Certo, se i soldi ci sono. Se non ci sono pazienza - ma ho specificato anche questo nel mio messaggio precedente. Senti, se la cosa non ti piace, pace... La pensavo come te, e ora ho cambiato idea perchè le argomentazioni di Sharingan, Lupo e altri mi sembrano davvero corrette. Non mi sono mai vergognato di cambiare idea: per me non è una gara a chi ce l'ha più lungo. ^_^

 

Che Mornon abbia tecniche retoriche a volte pressanti è vero,ma addirittura che voglia fare a gara a chi ce l'ha più lungo (allo stato attuale delle Cronache,dovrebbe essere il gigante dei bruti),mi pare esagerato da insinuare. :D

 

A proposito della questione (sollevata da non ricordo chi...chiedo venia :D )circa il fatto che la Chiesa si sarebbe evoluta,ho oggi avuto eloquente dimostrazione,tramite un volantino dell'Arcigay distribuito in Piazza Maggiore a Bologna,di quanto questa "evoluzione" sia vera...Qualcuno ha seguito la vicenda del veto vaticano posto al condannare il reato di omosessualità come illegale?Si? Bene,perchè fino ad ora mi sfuggiva la motivazione ufficiale del gesto...che,nello specifico,sarebbe quella di "evitare discriminazioni nei confronti di quegli Stati che penalizzano l'omosessualità"...

In pratica,i compassionevoli togati affermano che è meglio evitare pressioni internazionali su questi ultimi stati,piuttosto che salvare la pelle a quelle persone che,per il loro orientamento sessuale,vengono ancora condannate a morte in diversi paesi...Che bello... ^_^


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Alekseij Targaryen
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Inviato il 08 dicembre 2008 20:57

In verità io distinguerei... Nel senso: se mettiamo da parte il discorso di Tyrion, l'Essenza corrisponde alla cosa in sé, il che non ha nulla a che fare con altro (non riguarda cioè le relazioni che la cosa stessa instaura con le altre). Per uscire da questo problema seguendo il tuo punto di vista, devi ammettere che esiste un Dio-tutto che agisce secondo leggi ad esso immanenti... Il che ci riporta inevitabilmente ad una visione in termini panteismo naturalistico, spinoziano o schellinghiano che sia.

 

P.S.: ammettendo la possibilità che causa=essenza, stai ammettendo la possibilità dell'esistenza del noumeno... E siccome è appunto possibile ma non certo, stai anche dicendo che probabilmente è inconoscibile ^_^

Ho trovato questa risposta meravigliosa... ho dovuto leggerla tre volte per capirla, ma alla fine ho capito che è proprio la cosa che ho in mente io. Solo che mi mancavano le parole per dirla! :D

 

Uh mama, di nuovo!!! ^_^ Non credo ai miei occhi!

 

Grazie Tyrion! ^_^


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Tyrion Hill
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Inviato il 08 dicembre 2008 21:17

Correggimi se sbaglio,ma tu sostieni che,dato che l'istruzione è un bene primario per lo Stato,esso lo promuove anche finanziando quelle istituzioni private che svolgono lo stesso servizio già svolto dallo Stato stesso.Quindi,lo Stato finanzia scuole private anche se ci sono quelle pubbliche, cliniche private anche se ci sono ospedali pubblici,ecc

Sí, dico proprio questo.

Chiaro è chiaro.E' solamente che,come Mornon,non riesco a vederne la motivazione.

La motivazione è che ci sono tanti modi diversi di fare scuola/sanità, e trovo sbagliato privilegiarne uno.

Voglio dire,lo Stato finanzia quelle istituzioni private per invogliare i suoi stessi dipendenti pubblici a competere con le istituzioni private,migliorando l'efficienza?

Lo stato finanzia le istituzioni private perché non sa (e non può sapere) quali sono i metodi che porterebbero ai maggiori benefici: quindi, democraticamente, lascia la scelta alla gente.

Le finanzia perchè ha i soldi che gli escono fuori dalle orecchie e in qualche modo occorre spenderli quei soldi?

Non c'è bisogno che i soldi "escano dalle orecchie", per finanziare: lo stato dividerà i soldi che ha fra la sanità/scuola pubblica e la sanità/scuola privata. Oltretutto, come già è stato fatto notare, sopprimendo il privato lo stato dovrebbe comunque sobbarcarsi le spese necessarie per fornire i servizi che non sono più forniti dal privato. In realtà non è che accettando di finanziare il privato si spenda di più. Si spende uguale, e in aggiunta si difende la possibilità di scelta fra diverse alternative.

 

Una cosa ti dico: sicuramente non voglio che educazione e salute siano un monopolio dello stato.

Le finanzia perchè è giusto e nobile finanziare cose di cui già si occupa?

Le finanzia perchè sa che non c'è solo un modo di fare una certa cosa.

Le finanzia perchè quelle istituzioni private lavorano meglio di quelle pubbliche e allora tanto vale affossare quelle pubbliche,limitandosi ad esercitare un controllo su quelle private (in tal caso,ha ancora senso parlare di istituzioni pubbliche e private?)?

Assolutamente no: le iniziative private non andrebbero favorite nei confronti di quelle statali.



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 08 dicembre 2008 22:04

Secondo la quantità di gente che le sceglie. È la gente che deve decidere, non "i dati" (che nelle scienze sociali sono decisamente difficili da quantificare in modo completamente oggettivo).

E' vero che è difficile da quantificare ecc ecc, ma questo criterio della "gente che decide" non mi convince per nulla. Ci sono ad esempio scuole e università un cui ti danno sfacciatamente il voto in base alla somma a che paghi (questo lo so per testimonianze dirette) e quelle in cui puoi tranquillamente non fare un tubo di niente e ti promuovono sempre perchè sei un buon cliente e paghi. E molti sanno benissimo questa cosa e ci vanno lo stesso, in queste scuole.

No, se si devono finanziare le scuole private perchè sono le migliori, occorre prima appurare che lo siano veramente. I criteri saranno approssimativi e riduttivi quanto vuoi, ma a questo punto preferisco così. Altrimenti non sono d'accordo.

 

Ma se tu stessa dici che i voti dati non significano nulla, perché poi li usi per mostrare che queste scuole "non sono le migliori"?

sono questioni diverse.

Non ha senso confrontare i voti di due scuole diverse e dire "questa scuola è migliore perchè gli studenti hanno voti più alti". Dipende tutto dai criteri con cui si danno voti. I voti potrebbero essere più alti perchè si danno voti alti più facilmente.

Ma se invece prendiamo studenti della scuola pubblica e privatisti che fanno la stessa prova e hanno la stessa gente che li valuta, allora è un altro discorso, non c'entra con quello che ho detto sopra. Poi è chiaro che i voti comunque non sono un criterio sufficiente e bla bla bla, ma almeno grossomodo a livello generale qualcosa diranno. E' l'unico modo che c'è per valutare.


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Inviato il 08 dicembre 2008 22:47

La motivazione è che ci sono tanti modi diversi di fare scuola/sanità, e trovo sbagliato privilegiarne uno.

 

Privilegiare lo Stato vorrebbe dire finanziare le scuole pubbliche ed ostacolare quelle private.Se quelle private sfruttano i loro soldi e lo Stato non le sostiene,dove sta il privilegio scusa?

 

Lo stato finanzia le istituzioni private perché non sa (e non può sapere) quali sono i metodi che porterebbero ai maggiori benefici: quindi, democraticamente, lascia la scelta alla gente.

 

La gente è ugualmente libera di scegliere anche se lo Stato non finanzia quelle istituzioni.Guarda fino ad ora: lo Stato non finanziava mi pare le scuole private eppure la gente continuava ad iscrivercisi.

 

Non c'è bisogno che i soldi "escano dalle orecchie", per finanziare: lo stato dividerà i soldi che ha fra la sanità/scuola pubblica e la sanità/scuola privata. Oltretutto, come già è stato fatto notare, sopprimendo il privato lo stato dovrebbe comunque sobbarcarsi le spese necessarie per fornire i servizi che non sono più forniti dal privato. In realtà non è che accettando di finanziare il privato si spenda di più. Si spende uguale, e in aggiunta si difende la possibilità di scelta fra diverse alternative.

 

Una cosa ti dico: sicuramente non voglio che educazione e salute siano un monopolio dello stato.

 

Scusa un attimo,lo Stato non sta sopprimendo il privato.Sopprimerlo vorrebbe dire eliminarlo,farlo chiudere. Se il privato si finanzia da sè (perchè privato,altrimenti sarebbe pubblico,ti pare?),continua ad esistere (se la legge di mercato lo consente).

 

Inoltre,non ho mai detto che educazione e salute debbano essere un monopolio statale.

 

Le finanzia perchè sa che non c'è solo un modo di fare una certa cosa.

 

Saperlo non vuol dire necessariamente finanziare.

 

Assolutamente no: le iniziative private non andrebbero favorite nei confronti di quelle statali.

 

Perchè,dare soldi pubblici ad istituzioni che già di loro ne ricevono (ergo,finiscono per avere più soldi di quelle pubbliche...il tutto sempre in una situazione di onestà,è chiaro...sarebbe parimenti possibile una situazione dove i privati languono ed il pubblico pigro e corrotto ingrassa)come lo chiami?


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Inviato il 08 dicembre 2008 22:53
Guarda fino ad ora: lo Stato non finanziava mi pare le scuole private eppure la gente continuava ad iscrivercisi.

 

Cioè tu credi che fino a questo Governo Berlusconi lo Stato non finanziava le private?

 

Perchè,dare soldi pubblici ad istituzioni che già di loro ne ricevono (ergo,finiscono per avere più soldi di quelle pubbliche...il tutto sempre in una situazione di onestà,è chiaro...sarebbe parimenti possibile una situazione dove i privati languono ed il pubblico pigro e corrotto ingrassa)come lo chiami?

 

Chi te l'ha detto che i privati ricevono gli stessi identici soldi delle pubbliche?


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 08 dicembre 2008 23:07
Cioè tu credi che fino a questo Governo Berlusconi lo Stato non finanziava le private?

 

Non come Ilvio avrebbe voluto fare/ha fatto.

 

Chi te l'ha detto che i privati ricevono gli stessi identici soldi delle pubbliche?

 

Hai i rendiconti finanziari per fare il calcolo e vedere chi riceve di più?Oppure per vedere chi guadagna di più?


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Inviato il 08 dicembre 2008 23:30
Non come Ilvio avrebbe voluto fare/ha fatto.

 

La legge che parifica le private alle pubbliche l'ha fatta il Governo di centrosinistra. Berlusconi aveva inizialmente tolto una quota alle private che poi ha ridato.

 

Hai i rendiconti finanziari per fare il calcolo e vedere chi riceve di più?Oppure per vedere chi guadagna di più?

 

 

Le private prendono più o meno mezzo miliardo. Le pubbliche non riesco a trovarle. Ma avevo letto che (nel complesso ovviamente prendono molto di più).

 

Ma voi siete d'accordo come fanno in Francia, Inghilterra?


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 09 dicembre 2008 1:04

Secondo la quantità di gente che le sceglie. È la gente che deve decidere, non "i dati" (che nelle scienze sociali sono decisamente difficili da quantificare in modo completamente oggettivo).

E' vero che è difficile da quantificare ecc ecc, ma questo criterio della "gente che decide" non mi convince per nulla. Ci sono ad esempio scuole e università un cui ti danno sfacciatamente il voto in base alla somma a che paghi (questo lo so per testimonianze dirette) e quelle in cui puoi tranquillamente non fare un tubo di niente e ti promuovono sempre perchè sei un buon cliente e paghi. E molti sanno benissimo questa cosa e ci vanno lo stesso, in queste scuole.

Ma sicuramente: tuttavia il sistema si autocorregge (come per le scuole americane dove a biologia si insegna il creazionismo). Nel mondo del lavoro si preferisce quello che esce da una scuola seria, non quello che esce da una scuola che non insegna nulla. La gente per lo più si orienterà accortamente...

No, se si devono finanziare le scuole private perchè sono le migliori, occorre prima appurare che lo siano veramente. I criteri saranno approssimativi e riduttivi quanto vuoi, ma a questo punto preferisco così. Altrimenti non sono d'accordo.

Ma è la gente stessa che deve decidere quali sono le scuole migliori - se no chi altro? Lo stato? ^_^ Certo, gli idioti esisteranno sempre, e quelli (se papà e mamma hanno i soldi) andranno nelle scuole dove i voti sono in vendita. Benissimo. Resteranno idioti.

Ma se tu stessa dici che i voti dati non significano nulla, perché poi li usi per mostrare che queste scuole "non sono le migliori"?

sono questioni diverse.

Non ha senso confrontare i voti di due scuole diverse e dire "questa scuola è migliore perchè gli studenti hanno voti più alti".

Ma è quello che hai fatto...

Dipende tutto dai criteri con cui si danno voti. I voti potrebbero essere più alti perchè si danno voti alti più facilmente.

Ma se invece prendiamo studenti della scuola pubblica e privatisti che fanno la stessa prova e hanno la stessa gente che li valuta, allora è un altro discorso, non c'entra con quello che ho detto sopra. Poi è chiaro che i voti comunque non sono un criterio sufficiente e bla bla bla, ma almeno grossomodo a livello generale qualcosa diranno. E' l'unico modo che c'è per valutare.

Scusa, allora non avevo capito che nelle tabelle che avevi citato gli studenti erano sottoposti alla stessa prova: in tal caso concorderei che il confronto dei voti sarebbe un criterio abbastanza valido.


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Inviato il 09 dicembre 2008 1:25

La motivazione è che ci sono tanti modi diversi di fare scuola/sanità, e trovo sbagliato privilegiarne uno.

Privilegiare lo Stato vorrebbe dire finanziare le scuole pubbliche ed ostacolare quelle private.Se quelle private sfruttano i loro soldi e lo Stato non le sostiene,dove sta il privilegio scusa?

Sto dicendo che, trattandosi di un diritto e non di una mercanzia, lo stato ha il dovere di sostenere chiunque abbia l'iniziativa di soddisfare questo diritto. Tu stai ragionando (inconsapevolmente) in termini di mercato - io no.

La gente è ugualmente libera di scegliere anche se lo Stato non finanzia quelle istituzioni.Guarda fino ad ora: lo Stato non finanziava mi pare le scuole private eppure la gente continuava ad iscrivercisi.

Sí, ma si iscrivevano i più ricchi. Sto palesemente partendo dal presupposto che il finanziamento dello stato alle scuole private agisca nel senso di renderle più accessibili a tutti - non solo ai ricchi. Di nuovo: agire nel senso di sottrarre all'educazione lo status di mercanzia, e renderla un diritto di tutti - pur mantenedo la pluralità.

Scusa un attimo,lo Stato non sta sopprimendo il privato.Sopprimerlo vorrebbe dire eliminarlo,farlo chiudere.

Hai ragione, qui ho esagerato.

Se il privato si finanzia da sè (perchè privato,altrimenti sarebbe pubblico,ti pare?),continua ad esistere (se la legge di mercato lo consente).

Lo vedi che ragioni in termini di mercato? Io parto da un presupposto differente: non voglio che l'educazione sia una merce. E tuttavia accetto l'iniziativa privata nell'educazione. Capisci il mio punto?

Inoltre,non ho mai detto che educazione e salute debbano essere un monopolio statale.

E non voglio nemmeno che sia puro mercato. L'educazione è un diritto. La competizione non deve avvenire sul mercato, ma sulla pura qualità a parità di prezzo.

Le finanzia perchè sa che non c'è solo un modo di fare una certa cosa.

Saperlo non vuol dire necessariamente finanziare.

È vero, ma lasciare le scuole private senza finanziamento significa che queste diventano mercato, e nel mercato le scuole migliori saranno quelle più costose, e quelle peggiori quelle meno costose - e la scuola statale stessa sarebbe uno dei tanti enti di questo mercato, quindi soggetta alle stesse dinamiche. Finirebbe che i ricchi si comprerebbero l'educazione migliore, e i poveri quella di serie B. Se l'educazione si intende che sia un diritto, questo sarebbe sbagliato.

Assolutamente no: le iniziative private non andrebbero favorite nei confronti di quelle statali.

Perchè,dare soldi pubblici ad istituzioni che già di loro ne ricevono (ergo,finiscono per avere più soldi di quelle pubbliche...il tutto sempre in una situazione di onestà,è chiaro...sarebbe parimenti possibile una situazione dove i privati languono ed il pubblico pigro e corrotto ingrassa)come lo chiami?

Lo chiamo parificazione. Poi, certo, se le scuole private rimangono accessibili solo ai ricchi nonostante i finanziamenti ricevuti, allora non sono più d'accordo. Magari sto parlando di un sistema che mi sono immaginato tutto da solo e non ho capito nulla di come vanno veramente le cose.



AryaSnow
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Inviato il 09 dicembre 2008 8:48

Ma sicuramente: tuttavia il sistema si autocorregge (come per le scuole americane dove a biologia si insegna il creazionismo). Nel mondo del lavoro si preferisce quello che esce da una scuola seria, non quello che esce da una scuola che non insegna nulla. La gente per lo più si orienterà accortamente...

...

Ma è la gente stessa che deve decidere quali sono le scuole migliori - se no chi altro? Lo stato? ^_^ Certo, gli idioti esisteranno sempre, e quelli (se papà e mamma hanno i soldi) andranno nelle scuole dove i voti sono in vendita. Benissimo. Resteranno idioti.

Il questo caso caso non ho affatto fiducia in questo sistema di autocorrezione.

Non mi pare proprio che gli idioti siano un'eccezione, io temo proprio che la maggior parte di quelli che vanno in scuole private lo facciano perchè sono più facili e/o perchè fa figo.

E nel mondo del lavoro il diploma spesso è più un mero documento che altro.

Non ho affatto fiducia in questo "le scuole private con più iscritti sono le migliori", preferisco delle ricerche che tentano di valutare obbiettivamente, ad esempio confrontando i risultati dei vari studenti sottoposti ad una stessa prova.


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Inviato il 09 dicembre 2008 9:53
se invece prendiamo studenti della scuola pubblica e privatisti che fanno la stessa prova e hanno la stessa gente che li valuta

Se era la maturità, fanno la stessa prova, ma non hanno la stessa gente a valutarli ^_^

 

 

Ma voi siete d'accordo come fanno in Francia, Inghilterra?

Ossia? ^_^

 

 

Sto dicendo che, trattandosi di un diritto e non di una mercanzia, lo stato ha il dovere di sostenere chiunque abbia l'iniziativa di soddisfare questo diritto

Quindi anche una scuola di scientology (tanto per dirne una), stante che dia le basi previste dall'ordinamento? O ci deve essere qualche criterio di scelta?

 

 

non voglio che l'educazione sia una merce. E tuttavia accetto l'iniziativa privata nell'educazione

Ma se uno non può permettersi la retta, una scuola privata lo fa iscrivere gratuitamente? Se pubblico e privato devono essere equivalenti, se l'educazione non deve essere una merce, visto che una simile iscrizione gratuita è prevista nel pubblico dovrebbe essere prevista anche nel privato, no?


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 09 dicembre 2008 11:15

Il questo caso caso non ho affatto fiducia in questo sistema di autocorrezione.

Non mi pare proprio che gli idioti siano un'eccezione, io temo proprio che la maggior parte di quelli che vanno in scuole private lo facciano perchè sono più facili e/o perchè fa figo.

E nel mondo del lavoro il diploma spesso è più un mero documento che altro.

Non ho affatto fiducia in questo "le scuole private con più iscritti sono le migliori", preferisco delle ricerche che tentano di valutare obbiettivamente, ad esempio confrontando i risultati dei vari studenti sottoposti ad una stessa prova.

Si', in effetti penso che tu abbia abbastanza ragione su questo punto. Forse gli esami dovrebbero essere comuni?

 

Quindi anche una scuola di scientology (tanto per dirne una), stante che dia le basi previste dall'ordinamento? O ci deve essere qualche criterio di scelta?

Uhmmm... no, scientology no, cavolo... parlavo di educazione reale, non di indottrinamento religioso.

non voglio che l'educazione sia una merce. E tuttavia accetto l'iniziativa privata nell'educazione

Ma se uno non può permettersi la retta, una scuola privata lo fa iscrivere gratuitamente? Se pubblico e privato devono essere equivalenti, se l'educazione non deve essere una merce, visto che una simile iscrizione gratuita è prevista nel pubblico dovrebbe essere prevista anche nel privato, no?

Basta che sia "abbordabile". Non sarei rigido su questo punto...


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Inviato il 09 dicembre 2008 11:55
no, scientology no, cavolo... parlavo di educazione reale, non di indottrinamento religioso

Nel dire "stante che dia le basi previste dall'ordinamento" intendevo proprio l'educazione reale: metti che dia una cultura matematica, storica, ecc., come la scuola pubblica, ma in un ambiente improntato al credo di scientology: potrebbe accedere ai finanziamenti? Se i finanziamenti non vanno a tutti, qual è il criterio?

 

 

Basta che sia "abbordabile". Non sarei rigido su questo punto

Il problema diventa definire "abbordabile": se una scuola prende finanziamenti pubblici e deve essere equivalente a quelle pubbliche, volere che sia accessibile a tutti, e che quindi come la scuola pubblica non faccia pagare la retta a chi non può permetterselo, personalmente mi parrebbe logico ^_^


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