L'esempio forse più lampante è questo: un nucleo di uranio è instabile, si sa che non regge a lungo (per questo si dice che è radioattivo). Esiste una probabilità (una probabilità reale, "quantistica", non dovuta a nostra ignoranza del sistema, ma inerente al sistema stesso) che si spezzi entro un certo periodo di tempo. Ma quando succederà? Nessuno lo sa. Potrebbe persino non succedere mai. A un certo punto, tac!, succede! Perché? Quale è stata la causa?
non saprei... forse il fatto che il nucleo dell'Uranio si instabile? la sua stessa Essenza è causa del suo Destino.
Perdonami per i termini eccessivamente tecnici e scientifici ^_^
Un altro aspetto, che forse ti interesserà: il vuoto assoluto è impossibile. Esiste una probabilità che si creino particelle dal nulla (è una conseguenza diretta del principio di indeterminazione di Heisenberg). Qualche miliardesimo di secondo più tardi queste particelle si distruggono di nuovo (si chiamano "particelle virtuali"). Tuttavia se ne creano e se ne distruggono in continuazione, quindi in ogni istante ci sono sempre particelle che esistono. Cosa le causa? Nulla. Di qui alla nascita dell'Universo: potrebbe essere semplicemente una grossa creazione (fluttuazione quantistica nel vuoto). La causa? Nessuna...
ma l'hai trovata tu stessa la causa: il principio di indeterminazione di Heisenberg.
forse è proprio la legge "divina" che cercavamo... :blush:
però per l'appunto non mi pare che significhi nulla di effettivo... Sono parole
e il Verbo si fece carne...
ok, adesso sto facendo come Nietzche e sparo solo caxxate ad effetto, però se non l'hai già fatto ti consiglio di approfondire il povero Hegel, non sui manuali ma integrale, perchè, anche se alla fine non condividerai le sue conclusioni, avrai letto le parole del più grande e affascinante intelligenza astratta (forse luciferiana) di tutti i tempi. :yeah:
e il povero zio George allora? ^_^
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Legittimità costituzionale degli stessi cosa? :blush: ^_^
dei finanziamenti alle scuole private :D
Ti consiglio di guardarlo: il documentario è della BBC, personalmente reputo sia interessante, e si riallaccia a testimonianze, interviste e processi; poi ovviamente la scelta se crederci o no, o se lasciare la cosa in sospeso perché si reputa di non poter valutare, sta al singolo, ma penso valga la pena di guardarlo ^_^
cercherò di farlo...
Il senso è descrivere quello che per me è un abuso del quorum, e spiegare perché vedo tale abuso contrario ai principi della democrazia. Poi è una mia idea, passibilissima di errore, ma trovo che un simile abuso significhi rifiutare il confronto, rifiutare di vedere cosa vuole la maggioranza, e cercare di imporre la propria idea a prescindere dai numeri, cose che non mi sembrano molto democratiche.
Ora, ovviamente l'esempio che ho portato qualche messaggio fa è semplificato, e non sto dicendo che l'intervento della Chiesa abbia portato a una simile cosa, non so; ma era mirato a ottenere una simile cosa, quindi l'intenzione mi pare decisamente impositiva, chi se ne frega di vedere quello che vuole la maggioranza. Personalmente, non mi sembra un atteggiamento rispettoso dei principi democratici.
Sinceramente faccio fatica a capire...come puoi considerare un abuso del quorum il non andare a votare se è insita nell'istituto la possibilità di farlo :yeah:
Rifiutare il confronto? io posso non andare a votare per diverse ragioni tra cui quella non indifferente di voler lasciare le cose come stanno visto che un Parlamento regolarmente eletto ha già legiferato sul tema...
Io resto con il mio amico Kant, vero padre del pensiero moderno, vera uscita dalla barbarie e dalla follia, verso una reale speranza.
Su questo concordo anche io...
L'esempio forse più lampante è questo: un nucleo di uranio è instabile, si sa che non regge a lungo (per questo si dice che è radioattivo). Esiste una probabilità (una probabilità reale, "quantistica", non dovuta a nostra ignoranza del sistema, ma inerente al sistema stesso) che si spezzi entro un certo periodo di tempo. Ma quando succederà? Nessuno lo sa. Potrebbe persino non succedere mai. A un certo punto, tac!, succede! Perché? Quale è stata la causa?non saprei... forse il fatto che il nucleo dell'Uranio si instabile? la sua stessa Essenza è causa del suo Destino.
Perdonami per i termini eccessivamente tecnici e scientifici :blush:
Non c'è problema per i termini "tecnici", conosco questa futile ossessione per "l'essenza"... :yeah:
L'instabilità del nucleo di uranio è sicuramente la causa del fatto che il nucleo decade... ma non è la causa del quando decade. Capisci? (Non occorre che rispondi, lo so che hai capito benissimo...)
Un altro aspetto, che forse ti interesserà: il vuoto assoluto è impossibile. Esiste una probabilità che si creino particelle dal nulla (è una conseguenza diretta del principio di indeterminazione di Heisenberg). Qualche miliardesimo di secondo più tardi queste particelle si distruggono di nuovo (si chiamano "particelle virtuali"). Tuttavia se ne creano e se ne distruggono in continuazione, quindi in ogni istante ci sono sempre particelle che esistono. Cosa le causa? Nulla. Di qui alla nascita dell'Universo: potrebbe essere semplicemente una grossa creazione (fluttuazione quantistica nel vuoto). La causa? Nessuna...ma l'hai trovata tu stessa la causa: il principio di indeterminazione di Heisenberg.
Stesso identico errore commesso sopra... ma siccome è identico, te lo conto come uno! :D
però per l'appunto non mi pare che significhi nulla di effettivo... Sono parole
e il Verbo si fece carne...
ok, adesso sto facendo come Nietzche e sparo solo caxxate ad effetto, però se non l'hai già fatto ti consiglio di approfondire il povero Hegel, non sui manuali ma integrale, perchè, anche se alla fine non condividerai le sue conclusioni, avrai letto le parole del più grande e affascinante intelligenza astratta (forse luciferiana) di tutti i tempi. ^_^
No, no, no... la vita è breve, non posso sprecare il mio tempo a leggere un filosofo occupato a giustificare l'irrilevanza dell'individuo! ^_^
come puoi considerare un abuso del quorum il non andare a votare se è insita nell'istituto la possibilità di farlo
Non è il fatto che si faccia, ma il perché viene fatto: magari sbaglio, possibilissimo, ma l'approccio "Sono per il no, ma non vado a votare perché il referendum salti" è un atteggiamento che non mi piace: mi pare partire dall'idea che magari i sí sarebbero la maggioranza, e allora perché rischiare, arrivando al "Sono di piú i sí o i no?"? Personalmente mi sembra andare contro il principio del confronto, troverei piú corretto "Sono per il no, voto no".
Aggiunta:
E' far crescere i propri bambini in un ambiente impregnato di sani principi cristiani, una disciplina tutta diversa, un rapporto con lo studente diverso eccetera eccetera
Nulla in contrario, ma che se la paghino, non vedo perché dovrebbe pagarla lo Stato ^_^
E poi, come detto, nessun problema: lo Stato mette il 70% (numeri a caso) delle spese? Incassa il 70% delle rette. Partecipa alle spese, partecipa agli utili, com'è logico e normale che sia.
È un ennesimo caso di "legge applicata alla lettera" in modo da rinnegarne lo spirito.
No, no, no... la vita è breve, non posso sprecare il mio tempo a leggere un filosofo occupato a giustificare l'irrilevanza dell'individuo!
ma guarda che è un esperienza di vita! :blush:
L'instabilità del nucleo di uranio è sicuramente la causa del fatto che il nucleo decade... ma non è la causa del quando decade. Capisci? (Non occorre che rispondi, lo so che hai capito benissimo...)
sì ho capito, ma l'Essenza non è una causa gerarchicamente superiore (ho capito che l'Essenza non viene apprezzata qui ^_^ , ma al momento non trovo un vocabolo più adatto)? nel senso, il nucleo dell'uranio è instabile di suo. Inoltre, il suo essere microscopico, la sua Essenza di nucleo atomico, lo rende soggetto al caso, con le ovvie conseguenze (il caso dominerà il quando, il dove, il come ecc).
Nulla in contrario, ma che se la paghino, non vedo perché dovrebbe pagarla lo Stato
perchè lo Stato tutela e promuove la biodiversità socio-culturale-educazionale, eccetera eccetera...
diritto a essere diversi e via discorrendo.
il problema non è affatto semplice: molti ritengono che l'uguaglianza sostanziale sia solo una deroga al principio di uguaglianza formale (e quindi, una volta ripristinata l'uguaglianza, tutta la normativa di favore debba sparire, pena diventare essa stessa fonte di disugaglianza).
tuttavia l'Italia sembrerebbe più orientata verso il concetto di uguaglianza sostanziale come qualcosa di inscindibile dall'uguaglianza formale, l'unico modo per realizzarla veramente.
Da qui tutti i privilegi a scuole private, a minoranze linguistiche che nuotano comunque nell'oro, e via discorrendo.
Opinabile? certo.
Incostituzionale/illegittimo? no di certo.
Su Wikipedia ho trovato questo:
Nelle legislazioni civili contemporanee degli stati occidentali viene solitamente riconosciuto all'insegnamento impartito nelle scuole cattoliche valore equivalente a quello delle corrispondenti scuole pubbliche. Per questo le scuole cattoliche rientrano nel novero delle cosiddette "scuole paritarie".
Nel mondo gli istituti scolastici cattolici sono circa 250 mila con poco meno di 42 milioni di allievi.[2]
Poi questo:
In Inghilterra e Galles le scuole cattoliche sono circa 2.360, frequentate da circa 840.000 alunni (statistiche del 2003 [1] [2]). Il finanziamento ricade sullo stato e sul Catholic Education Service, organismo della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles.
Quindi che lo Stato finanzi le scuole cattoliche non è solo un fatto italiano. Ovviamente uno può anche pensare che ciò sia sbagliato però succede anche altrove. Quindi anche in questo caso: la laicità c'entra davvero qualcosa?
Aggiunta ho trovato anche questo link: http://www.foe.it/Objects/Pagina.asp?ID=1021 Da questo articolo si evidenzia come l'appoggio della Francia alle scuole cattoliche sia un fatto positivo: aumenta l'integrazione, rende i genitori più sicuri, le famiglie sono più soddisfatte, crea scuole più efficenti, etc.... quindi perchè un Governo non dovrebbe puntare su queste visto l'elevato standard? Perchè uno dovrebbe essere obbligato a scegliere la scuola statale visto che potrebbe avere qualcosa di meglio?
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
cmq io mi riferivo alle scuole private in generale, non solo alle cattoliche.. la loro parificazione alle pubbliche magari non mi trova d'accordo, se hanno contributi propri, cmq se è per tutelare precisi valori allora capisco..
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Personalmente mi sembra andare contro il principio del confronto, troverei piú corretto "Sono per il no, voto no".
Interessante il "principio del confronto", sembra una rivisitaizone in chiave moderna della "sfida a duello" :blush:
In ogni caso ho capito il tuo punto di vista, attento però a non confondere una questione di "senso civico" con una di "senso democratico".
E' sbagliato - imho - costringere qualcuno a votare. Come è sbagliato sindacare le motivazioni individuali circa l'esercizio di un diritto (quello di voto).
cmq io mi riferivo alle scuole private in generale, non solo alle cattoliche.. la loro parificazione alle pubbliche magari non mi trova d'accordo, se hanno contributi propri, cmq se è per tutelare precisi valori allora capisco..
finanziando il privato, lo Stato persegue il fine di promuovere la crescita culturale della Nazione che rappresenta un valore, in linea di principio. Poi è ovvio che se - nella pratica - si verificano storture ed abusi il discorso cambia. Per questo - come dicevo a Guardiano della notte - discuterei più concretamente delle modalità con cui avvengono questi finanziamenti più che sulla legittimità costituzionale degli stessi. Imho, naturalmente. ^_^
perchè lo Stato tutela e promuove la biodiversità socio-culturale-educazionale, eccetera eccetera
Manca però la risposta all'altra metà della considerazione: paga lo Stato? Bene. Lo Stato però incassa le rette in misura proporzionale a quanto ha speso (ha messo il 70% delle spese, incassa il 70% delle rette) ^_^
perchè un Governo non dovrebbe puntare su queste visto l'elevato standard? Perchè uno dovrebbe essere obbligato a scegliere la scuola statale visto che potrebbe avere qualcosa di meglio?
Viene naturale fare la stessa domanda sulla sanità: perché uno dovrebbe essere obbligato a scegliere la sanità pubblica, in caso possa avere qualcosa di meglio? E, nel caso, lo Stato dovrebbe pagare questo qualcosa?
Comunque, se tutti i soldi spesi nel privato fosse spesi nel pubblico quest'ultimo non vedrebbe alzarsi il suo standard?
E' sbagliato - imho - costringere qualcuno a votare. Come è sbagliato sindacare le motivazioni individuali circa l'esercizio di un diritto (quello di voto)
Sono d'accordo, non voglio costringere nessuno a votare, del resto sarebbe impossibile obbligare chi è per il no a votare no (sottolineo che non sto dicendo che, se si potesse sapere, allora sarei favorevole all'obbligo); volevo solo spiegare cosa e perché vedo come un abuso :blush:
discuterei più concretamente delle modalità con cui avvengono questi finanziamenti
Qualcuno ha dati sul dove vadano questi finanziamenti e sul loro ammontare?
E' vero che dare più possibilità di studiare in una scuola privata in un certo senso è un bene per la società perchè promuove la possibilità di una più varia formazione individuale e bla bla bla.
Però secondo questo ragionamento si dovrebbe finanziare praticamente tutto. A questo punto posso volere anche gli aiuti economici per poter girare il mondo ed andare in posti come l'Australia. E magari anche per fare un anno di vita da milionaria. Anche questa è pur sempre un'esperienza di vita, in qualche modo può benissimo essere un arricchimento interiore ed aiutarmi a vedere il mondo con una prospettiva in più.
Il punto è che i soldi dello stato sono limitati. In teoria può essere positivo finanziare un sacco di cose, ma di fatto si devono fare delle scelte. E sinceramente ritengo che le priorità debbano essere ben altre che aiutare chi vuole andare in una scuola privata e avere una formazione "particolare".
L'istruzione è un valore costituzionale, quello di viaggiare in giro per il mondo oppure spendere soldi nel modo più veloce possibile non mi sembra, con tutto il rispetto di trova in queste attività un "arricchimento interiore". In ogni caso occuperebbero, in una ipotetica classifica delle priorità, tra le ultime posizioni ^_^
Per quanto riguarda il discorso generale sulle priorità è chiaro che fa parte delle prerogative della politica indicare quali siano ed in che ordine vanno perseguite. Ciò determina, infatti, le conseguenti scelte elettorali dei cittadini.
L'istruzione è un valore costituzionale, quello di viaggiare in giro per il mondo oppure spendere soldi nel modo più veloce possibile non mi sembra, con tutto il rispetto di trova in queste attività un "arricchimento interiore". In ogni caso occuperebbero, in una ipotetica classifica delle priorità, tra le ultime posizioni ^_^
L'istruzione è un valore costituzionale, infatti deve essere garantita a tutti.
Ma è un valore costituzionale il fatto di poter scegliere di istruirsi in qualsiasi scuola costosa si vuole?
Comunque non sto discutendo quale possibiilità fra il fare una vita da milionario, viaggiare e andare in una scuola da figli di papà/ferventi cattolici sia una priorità maggiore.
Il concetto è che trovo che tutte e tre queste priorità siano in una posizione assai bassa. Non mi interessa nemmeno fare una classifica tra di esse, visto che in ogni caso concretamente lo stato dovrebbe destinare i suoi soldi da ben altre parti.
perchè un Governo non dovrebbe puntare su queste visto l'elevato standard? Perchè uno dovrebbe essere obbligato a scegliere la scuola statale visto che potrebbe avere qualcosa di meglio?Viene naturale fare la stessa domanda sulla sanità: perché uno dovrebbe essere obbligato a scegliere la sanità pubblica, in caso possa avere qualcosa di meglio? E, nel caso, lo Stato dovrebbe pagare questo qualcosa?
Comunque, se tutti i soldi spesi nel privato fosse spesi nel pubblico quest'ultimo non vedrebbe alzarsi il suo standard?
Il discorso va bene anche sulla sanità. Se lo Stato ritiene che la sanità debba avere un'importanza superiore all'istruzione allora faccia quel che gli pare. Probabilmente se questa pratica del finanziamento delle scuole cattoliche ha così successo in Paesi diversi si vede che il rapporto soldi/spesi benefici ottenuti è positivo.
Comunque riguardo alla seconda domanda. Non mi pare. Io vedo che nel settore pubblico c'è un gran sperpero di denaro.
Il punto è che i soldi dello stato sono limitati. In teoria può essere positivo finanziare un sacco di cose, ma di fatto si devono fare delle scelte. E sinceramente ritengo che le priorità debbano essere ben altre che aiutare chi vuole andare in una scuola privata e avere una formazione "particolare".
E' un discorso secondo me minimalista. Quando una cosa non piace si dice sempre "le priorità sono altre". A questo punto dovremmo per esempio chiedere l'abolizione del Fondo Unico per lo Spettacolo: insomma in epoca di crisi perchè lo Stato dovrebbe finanziare i film o il teatro? Meglio dare il "pane" alla gente. O buttare via soldi nel settore pubblico: la mia impressione è che si ragioni troppo in termini di quantità di denaro. "Dacce i soldi" è diventato il nuovo motto, poi come questi soldi vengono spesi interessa a nessuno.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »