Entra Registrati
Lo Stato e la laicità
di Joramun
creato il 10 ottobre 2008

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.

AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera
Guardiani della Notte
17764 messaggi
AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera



Guardiani della Notte

17764 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 11:17
Sai una cosa? Penso proprio di sí.

 

Non credevo che sarebbe mai successo su questo argomento, ma i discorsi di Sharingan e altri mi hanno aperto una breccia... Questo punto che hanno fatto mi sembra molto importante. Se l'educazione (e la sanità) è un diritto, è giusto (in linea di principio) che lo stato agevoli la scuola, privata o statale che sia. Il che garantisce la pluralità della cultura - anche questo è un punto molto importante. E ora capisco anche perchè paesi evoluti come il Regno Unito finanzino attivamente le scuole private.

 

Scusami, ma se un privato apre un ospedale, se tu fossi al governo lo agevoleresti, o l'ostacoleresti lasciando che "competa sul mercato" contro le strutture finanziate da te (lo stato)? Se lo finanzi, permetti alla gente di scegliere liberamente fra diverse cliniche e diverse scuole - e questa sí che è una competizione valida, che non consisterebbe nel trasformare "educazione" e "salute" in merci come tante altre. L'"educazione" non è un'auto o una villa al mare: a me va bene che uno che ha tanti soldi si compri l'auto più f**a e abbia la villaccia al mare, ma non mi va affatto bene che solo chi ha soldi possa andare nelle scuole o negli ospedali migliori. Certo, i soldi non sono infiniti, ma questo è un limite pratico che non rientra nella discussione: si finanzierà per quanto ragionevolmente possibile, non di più. Ma non trovo che finanziare sia sbagliato.

Hmmm può anche darsi... ci devo pensare...

 

Ma, in ogni caso, perchè parlare solo in linea di principio e non tenere conto della realtà fattuale? Perchè le questioni pratiche non dovrebbero rientrare nel discorso?

Allora...

- Le scuole private sono veramente le migliori? E sì, parliamo nello specifico dell'Italia. Secondo quali dati sarebbero le migliori? E i voti che si prendono lì non hanno alcun significato, in quanto possono benissimo essere regalati e comprati. Non ha tanto senso giudicare una scuola in base a quanti bei voti e a quante insufficienze gli studenti prendono durante l'anno. Piuttosto, ho mostrato i dati riguardo agli esami di maturità (di stato, uguali per tutti) ed è emerso il contrario. Inoltre anche da qui sembra che le cose stiano diversamente. Visto che non sembrano affatto essere le migliori, in ogni caso perchè finanziarle?

- E in che modo poi i cittadini ricevono questi "aiuti"? Ci sono criteri come quelli delle borse di studio, che danno più aiuto a chi è più meritevole e più economicamente in difficoltà? Oppure semplicemente vengono abbassate un po' le tasse alte, dando la possibilità di studiare solo anche a chi "è comunque ricco, ma un po' di meno"? Anche questo è un punto fondamentale...

- E sì, il discorso pratico di quanto finanziare e di quali sono le priorità conta eccome. Inoltre, se vedo che mantengono i tagli alle scuole pubbliche, ignorando le proteste, e poi invece si continuano a dare soldi alla chiesa, non appena minaccia di protestare...

Il topic è "lo stato e la laicità". Se la realtà pratica mostra che lo stato tanto laico non è, perchè ciò non dovrebbe rientrare nel discorso?

 

Del resto, ovviamente, concordo che in Italia tutta questa bella teoria va a farsi friggere, e che il finanziamento delle scuole private è solo un altro modo per riempire di soldi il vaticano. :wacko:

Ok.

Se la situazione fosse come all'estero, si potrebbe ancora parlarne. Ma visto che comunque le cose di fatto stanno diversamente...


A
Alekseij Targaryen
Confratello
Utente
3068 messaggi
Alekseij Targaryen
Confratello

A

Utente
3068 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 11:21

E l'Universo potrebbe essere nato proprio in questo modo: senza causa, e senza bisogno di alcun "Dio".

 

E' quello che ho ripetuto non so quante volte parlando in termini kantiani.

 

 

rimango convinto che possa anche non essere così: "causa" non deve essere per forza inteso come "effetto domino".

Causa di molte cose può essere l'Essenza, l'Essere delle cose stesse.

 

In verità io distinguerei... Nel senso: se mettiamo da parte il discorso di Tyrion, l'Essenza corrisponde alla cosa in sé, il che non ha nulla a che fare con altro (non riguarda cioè le relazioni che la cosa stessa instaura con le altre). Per uscire da questo problema seguendo il tuo punto di vista, devi ammettere che esiste un Dio-tutto che agisce secondo leggi ad esso immanenti... Il che ci riporta inevitabilmente ad una visione in termini panteismo naturalistico, spinoziano o schellinghiano che sia.

 

P.S.: ammettendo la possibilità che causa=essenza, stai ammettendo la possibilità dell'esistenza del noumeno... E siccome è appunto possibile ma non certo, stai anche dicendo che probabilmente è inconoscibile :wacko:


L
Lord Andrew Snowmane
Confratello
Utente
1018 messaggi
Lord Andrew Snowmane
Confratello

L

Utente
1018 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 11:24

Questo lo dice la Chiesa? ;) :wacko:

 

Scusa il ritardo per la risposta! ^_^

 

Durante le lezioni di Storia Economica, il prof. Landi ci ha fatto comprare il libro "L'obolo di S.Pietro" che parla delle finanze del Papato dal 1870 ad oggi e ci ha spiegato come ogni anno il Papa (dal Medioevo in poi) chiedesse prestiti (alle potenze cristiane) e puntualmente non li restituisse, quando l'indebitamento diveniva grave, cancellava i registri e ne apriva di nuovi! ^_^

I soldi venivano utilizzati per mantenere l'esercito, pagare i burocrati, mantenere la corte, le feste orgiastiche...

Ed è solo dagli anni settanta del '900 (da quando è stato ideato un piano d'investimento serio) che il Vaticano chiude in attivo.

Leggete "L'obolo di S.Pietro", è scritto bene ed è molto interessante.


L
Lord Lupo
Confratello
Utente
1626 messaggi
Lord Lupo
Confratello

L

Utente
1626 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 12:10

Lo Stato offre solo dei contributi non si accolla mica le spese che il privato sostiene...e poi l'obiettivo dello Stato non è competere (a livello economico, perlomeno) con il privato, bensì quello di innalzare il livello generale di una necessità che considera primaria (istruzione, sanità, ecc.), anche perchè il servizio che offre il privato può agevolare quello statale, nel senso di renderlo più fruibile ed efficiente, a patto che vi siano i necessari controlli.


S
Ser Balon Swann
Confratello
Utente
7698 messaggi
Ser Balon Swann
Confratello

S

Utente
7698 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 12:48
Semplicemente la materia non può non esistere. Se crei il vuoto, questo si riempie.

 

quindi tra un elettrone e il suo nucleo... è tutto un ribollire di particelle?

 

comunque va bene, ipotizziamo che se crei il vuoto, questo si riempie di materia.

 

propongo un'altra ipotesi, che andrebbe contro la comune idea di creazione (il Dio che plasma l'universo come creta viva ecc): Dio non ha creato la materia, Dio ha creato il vuoto.

 

 

Dio=causa prima incausata, meglio specificare

 

 

Le scuole private sono veramente le migliori? E sì, parliamo nello specifico dell'Italia. Secondo quali dati sarebbero le migliori? E i voti che si prendono lì non hanno alcun significato, in quanto possono benissimo essere regalati e comprati. Non ha tanto senso giudicare una scuola in base a quanti bei voti e a quante insufficienze gli studenti prendono durante l'anno. Piuttosto, ho mostrato i dati riguardo agli esami di maturità (di stato, uguali per tutti) ed è emerso il contrario. Inoltre anche da qui sembra che le cose stiano diversamente. Visto che non sembrano affatto essere le migliori, in ogni caso perchè finanziarle?

 

non sono migliori: sono diverse. Garantiscono il pluralismo clulturale ecc.

 

sulla sanità è diverso: la scienza medica sempre quella è, non vedo la necessità di un pluralismo scientifico.

 

forse però lo Stato finanzia anche la ricerca omeopatica, non saprei...


L
Lord Andrew Snowmane
Confratello
Utente
1018 messaggi
Lord Andrew Snowmane
Confratello

L

Utente
1018 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 13:03

Cioè, Dio ho creato il vuoto e quest'ultimo si è riempito spontaneamente di materia?



AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera
Guardiani della Notte
17764 messaggi
AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera



Guardiani della Notte

17764 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 13:11

Scusate ma tutti i discorsi sulla causa prima ecc ecc c'entrano così tanto con la laicità dello stato? =P

 

Vabbè, comunque...

comunque va bene, ipotizziamo che se crei il vuoto, questo si riempie di materia.

 

propongo un'altra ipotesi, che andrebbe contro la comune idea di creazione (il Dio che plasma l'universo come creta viva ecc): Dio non ha creato la materia, Dio ha creato il vuoto.

 

 

Dio=causa prima incausata, meglio specificare.

Ma perchè ipotizzare che dio ha creato il vuoto e/o la materia? Perchè non dire che il vuoto e la materia semplicemente ci sono sempre stati? E' più ragionevole. Rasioio di Occam.

Poi certo, tutto può essere. Tutto potrebbe essere stato creato anche da paperino.

 

non sono migliori: sono diverse. Garantiscono il pluralismo clulturale ecc.

Non sono d'accordo col finanziarle solo per una questione di differenza. Il pluralismo culturale a questo punto è favorito da 13346456 cose.

A maggior ragione se in fatto di preparazione sono peggiori e praticamente vendono voti.


S
Ser Balon Swann
Confratello
Utente
7698 messaggi
Ser Balon Swann
Confratello

S

Utente
7698 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 13:29
Non sono d'accordo col finanziarle solo per una questione di differenza. Il pluralismo culturale a questo punto è favorito da 13346456 cose.

 

evidentemente i padri costituenti tra quelle 13346456 cose hanno deciso che la scuola e la religione (e altre materie costituzionali, come libertà di espressione ecc) erano le più influenti e le più importanti per la formazione e il mantenimento di una società pluralista, e meritavano ben altra attenzione riespetto alle altre 13346454 cose.

 

 

 

Ma perchè ipotizzare che dio ha creato il vuoto e/o la materia? Perchè non dire che il vuoto e la materia semplicemente ci sono sempre stati? E' più ragionevole.

 

perchè non è più ragionevole. Per me l'infinito spazio-temporale non è per niente ragionevole.

Basandosi sulla teoria "standard" del Big Bang, credo che ragionevolemnte cadano sia l'infinto spaziale che l'infinito temporale. Rasoio di Occam.

Quindi, alla luce del Big Bang, diventa più ragionevole la causa prima, a mio avviso.

 

 

Poi certo, tutto può essere. Tutto potrebbe essere stato creato anche da paperino.

 

infatti, chiamala come vuoi. Basta che sia la causa prima.



AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera
Guardiani della Notte
17764 messaggi
AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera



Guardiani della Notte

17764 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 13:44
evidentemente i padri costituenti tra quelle 13346456 cose hanno deciso che la scuola e la religione (e altre materie costituzionali, come libertà di espressione ecc) erano le più influenti e le più importanti per la formazione e il mantenimento di una società pluralista, e meritavano ben altra attenzione riespetto alle altre 13346454 cose.

E per me questa specifica questione non è affatto una priorità così grande e secondo me tale scelta è data più che altro dal non voler scontentare la chiesa.

 

perchè non è più ragionevole. Per me l'infinito spazio-temporale non è per niente ragionevole.

Basandosi sulla teoria "standard" del Big Bang, credo che ragionevolemnte cadano sia l'infinto spaziale che l'infinito temporale. Rasoio di Occam.

Quindi, alla luce del Big Bang, diventa più ragionevole la causa prima, a mio avviso.

Dipende se è stato scientificamente dimostrato che prima del Big Bang la realtà materiale non esisteva in assoluto.

Io non ho mai letto tale affermazione, poi non so. Anzi, so che ci sono teorie che sostengono che prima di questo universo ci siano stati altri universi, nati coi Big Bang e finiti coi Big Crunch (e che anche il nostro finirà così...).

Il Big Bang spiega l'origine del nostro Universo (così come'è comunemente inteso nei libri), non di tutta la realtà materiale. Chi lo dice che il nostro universo sia tutta la realtà materiale?

 

infatti, chiamala come vuoi. Basta che sia la causa prima.

No, per me la causa prima in senso temporale è proprio irragionevole.

Perchè?

Allora...

X=causa prima.

X causa l'universo (nel senso comune del termine).

Quindi ad un certo punto X è passata dallo stato del non causare niente al compiere l'atto di causare l'universo.

Perchè? Se il nostro ragionamento è basato sul cercare le cause, ci deve essere una causa pure per questo. Se io faccio una torta di mele, ci deve essere un motivo che mi ha spinto a farla. Anzi, in realtà quello che spinge la nostra ragione ad applicare il principio di casualità non è lo stato di una cosa, ma il movimento. Perchè per uno stato basta affermare che esso c'è sempre stato.

Se invece diciamo che è stata solo una questione di caso, non vedo perchè ragionare in termini di "puro caso" proprio e solo riguardo a X. Il solo fatto di parlare di "causa prima" è già per definizione un discorso in chiave deterministica.


M
Mornon
Confratello
Utente
7689 messaggi
Mornon
Confratello

M

Utente
7689 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 14:00
Durante le lezioni di Storia Economica, il prof. Landi ci ha fatto comprare il libro "L'obolo di S.Pietro" che parla delle finanze del Papato dal 1870 ad oggi e ci ha spiegato come ogni anno il Papa (dal Medioevo in poi) chiedesse prestiti (alle potenze cristiane) e puntualmente non li restituisse, quando l'indebitamento diveniva grave, cancellava i registri e ne apriva di nuovi

Molto cristiano :wacko:

 

 

I soldi venivano utilizzati per mantenere l'esercito, pagare i burocrati, mantenere la corte, le feste orgiastiche

C'è però da dire che molte di queste spese (una corte, feste orgiastiche, ecc.) non hanno molto senso, parlando di cattolicesimo, quindi che anche avessero chiuso in passivo avrebbe peso fino a un certo punto: se chiudesse in passivo per aver finanziato lo sterminio di un'etnia, non sarebbe motivo di chiedere ulteriori soldi ^_^

 

 

l'obiettivo dello Stato non è competere (a livello economico, perlomeno) con il privato, bensì quello di innalzare il livello generale di una necessità che considera primaria (istruzione, sanità, ecc.), anche perchè il servizio che offre il privato può agevolare quello statale, nel senso di renderlo più fruibile ed efficiente, a patto che vi siano i necessari controlli

Qui torno a sottolineare che io stesso ho detto che, laddove manchi il servizio pubblico, finanziare il privato può anche avere senso; il mio discorso è laddove sia presente e bastevole il pubblico e ci si affianchi comunque il privato: è in un simile caso che non vedo il senso dei finanziamenti. Ma questo proprio perché lo scopo dello Stato è alzare il livello generale: se le sue strutture bastano, invece che dividere i soldi tanto vale investire nelle sue strutture per migliorarle (manutenzione, cambio di strumentazione, ecc.).

 

 

propongo un'altra ipotesi, che andrebbe contro la comune idea di creazione (il Dio che plasma l'universo come creta viva ecc): Dio non ha creato la materia, Dio ha creato il vuoto

A leggere il testo originario della Bibbia, a memoria Dio non ha creato la Terra, ha semplicemente plasmato qualcosa di preesistente ^_^

 

 

sulla sanità è diverso: la scienza medica sempre quella è, non vedo la necessità di un pluralismo scientifico

Ma diverso è l'approccio dei diversi medici (c'è quello piú portato a operare e quello piú portato a rimandare il piú possibile l'operazione, per esempio), nonché il livello qualitativo. Inoltre ci sono anche diverse terapie: per dire, ogni reparto di oncologia supporta tutte le possibili terapie contro il cancro?

 

 

Ma perchè ipotizzare che dio ha creato il vuoto e/o la materia? Perchè non dire che il vuoto e la materia semplicemente ci sono sempre stati? E' più ragionevole

Di per sé l'idea di qualcosa che esiste da sempre cozza contro la comune logica ed esperienza, essendo abituati a un mondo finito e in cui le cose iniziano e finiscono.

Tra l'altro, su Le Scienze del mese scorso anticipava un articolo che è apparso questo mese (che devo ancora leggere) dicendo "Secondo la gravità quantistica a lopp, il tempo potrebbe essere esistito anche prima del Big Bang", il che implica teorie secondo cui questo non è vero; se cosí fosse, parlare di qualcosa che esiste "da sempre" in assenza di tempo suona strano ;)

 

 

Quindi ad un certo punto X è passata dallo stato del non causare niente al compiere l'atto di causare l'universo.

Perchè? Se il nostro ragionamento è basato sul cercare le cause, ci deve essere una causa pure per queste. Se io faccio una torta di mele, ci deve essere un motivo che mi ha spinto a farla

In altre discussioni sono stati portati possibili perché, ma direi di spostarci altrove per continuare questo discorso ^_^


S
Ser Balon Swann
Confratello
Utente
7698 messaggi
Ser Balon Swann
Confratello

S

Utente
7698 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 14:17
Dipende se è stato scientificamente dimostrato che prima del Big Bang la realtà materiale non esisteva in assoluto.

 

no, non è stato dimostrato e non credo sia neanche vero.

 

il fatto è che secondo la teoria standard (o la teoria Beric, non so, vado a memoria) prima del Big Bang non esisteva il tempo.

E se il nostro Universo è il Tutto, la quantità di materia è per forza finita.

E anche se si creano le particelle virtuali... anche la "quantità di vuoto" è finita, no?

 

 

Anzi, so che ci sono teorie che sostengono che prima di questo universo ci siano stati altri universi, nati coi Big Bang e finiti coi Big Crunch (e che anche il nostro finirà così...).

 

anche questo secondo me non risolve il problema, perchè ci si può chiedere come è cominciata questa catena

 

 

Chi lo dice che il nostro universo sia tutta la realtà materiale?

 

nessuno, potrebbe essere contenuto nell'elettrone di un atomo di un filo d'erba di un altro Universo.

Ma anche questo non risolve il problema, anzi ne crea solo di nuovi.

 

Perchè? Se il nostro ragionamento è basato sul cercare le cause, ci deve essere una causa pure per questo.

 

un atto di volontà.

ovviamente bisogna presupporre la totale libertà della causa prima, e separarla dal circuito deterministico.

per questo la causa prima è identificata spesso con Dio, un entità completamente libera nei fini e onnipotente.

 

 

meglio ri-spostarsi su Dio e la Scienza, in effetti...

 

E per me questa specifica questione non è affatto una priorità così grande e secondo me tale scelta è data più che altro dal non voler scontentare la chiesa.

 

è vero, ma io stavo parlando di legittimità costituzionale, non della bontà della scelta politica in questione, che è evidentemente abbastanza scandalosa.

 

 

 

 

Ma diverso è l'approccio dei diversi medici (c'è quello piú portato a operare e quello piú portato a rimandare il piú possibile l'operazione, per esempio), nonché il livello qualitativo. Inoltre ci sono anche diverse terapie: per dire, ogni reparto di oncologia supporta tutte le possibili terapie contro il cancro?

 

ma mentre in ottica culturale/sociologica il pluralismo è un valore importante (più idee circolano, meglio è), in ottica scientifica (e quindi medica) non si è forse alla ricerca del "metodo corretto"? insomma, se per curare i tumori la chemio si rivela meglio degli impacchi di reliquie, in questo caso sì che non ha senso finanziare scienze mediche alternative.

 

Sulla scuola invece non è un discorso di cosa sia meglio o peggio, in quanto l'obiettivo è il pluralismo di idee, fondamenta della democrazia.



AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera
Guardiani della Notte
17764 messaggi
AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera



Guardiani della Notte

17764 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 14:27

no, non è stato dimostrato e non credo sia neanche vero.

 

il fatto è che secondo la teoria standard (o la teoria Beric, non so, vado a memoria) prima del Big Bang non esisteva il tempo.

E se il nostro Universo è il Tutto, la quantità di materia è per forza finita.

E anche se si creano le particelle virtuali... anche la "quantità di vuoto" è finita, no?

Tyrion ha detto che quella cosa della non-esistenza del tempo non è proprio esatta... In ogni caso, se entriamo nel campo della non-esistenza del tempo, mi pare che la mente umana non riesca proprio a fare alcun tipo di ragionamento e che non potremmo dire nulla di nulla in tale ambito. Il concetto di causalità stesso è legato al concetto di tempo (e al movimento).

E perchè il nostro universo dovrebbe essere per forza il Tutto? Perchè la quantità di materia del Tutto deve essere per forza limitata? E, se anche fosse spazialmente limitata, perchè dovrebbe esserci un limite temporale alla sua esistenza?

 

anche questo secondo me non risolve il problema, perchè ci si può chiedere come è cominciata questa catena

Ce lo si può chiedere, ma la catena potrebbe essere anche infinita.

E, se si dà una risposta a com'è cominciata, questo "cominciare" potrebbe essere a sua volta parte di un'altra catena.

Per me una causa prima in assoluto non ha senso, è tutto un eterno movimento.

 

 

nessuno, potrebbe essere contenuto nell'elettrone di un atomo di un filo d'erba di un altro Universo.

Ma anche questo non risolve il problema, anzi ne crea solo di nuovi.

Dipende da cosa intendi per "problema".

 

un atto di volontà.

ovviamente bisogna presupporre la totale libertà della causa prima, e separarla dal circuito deterministico.

per questo la causa prima è identificata spesso con Dio, un entità completamente libera nei fini e onnipotente.

Come ho già detto, se tutto ciò che vedo è determinismo, allora per me è irragionevole pensare a qualcosa di diverso. Se tutto è determinismo + caso, allora è irragionevole pensare a qualcosa di diverso. Ed è irragionevole pure pensare alla nostra volontà stessa come a qualcosa di diverso. Rasoio di Occam.

In ogni caso, perchè c'è stato tale atto di volontà? Perchè dio prima si faceva allegramente i cavoli suoi e ad un certo punto gli è venuta voglia di creare il mondo? C'è comunque un eterno movimento. Non è ragionevole dire "ecco, a questo punto le cose stavano così, STOP, prima non c'era niente di diverso).

Inoltre bisogna presupporre che la causa prima sia un essere intelligente (= "libertà/volontà"). E per quale motivo presupporre questo invece del contrario?

 

è vero, ma io stavo parlando di legittimità costituzionale, non della bontà della scelta politica in questione, che è evidentemente abbastanza scandalosa.

Ok.

 

Va bene, SPOSTIAMOCI SU DIO E SCIENZA (per questioni non inerenti alle scuole private ecc)


S
sharingan
Confratello
Bannato
12774 messaggi
sharingan
Confratello

S

Bannato
12774 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 15:36
No. Non credo che gli aspetti "materiali" abbiano in assoluto la priorità su quelli "culturali". Non ho mica fatto parlato di questo. Destinare una certa parte dei soldi alla cultura, anche togliendone un po' a questioni più "materiali" va benissimo. Non voglio che una società diventi una mera macchina lavorativa. Anche perchè poi la gente stessa deve votare e la cultura (tendenzialmente) dovrebbe aiutare a scegliere "con più saggezza". La cultura (nelle sue varie manifestazioni) è ciò che dovrebbe permettere di attenuare almeno in parte gli svantaggi della democrazia.

 

Anche io la penso così. Infatti il mio era un discorso per assurdo. Giustamente ogni cittadino/categoria di cittadini ha esigenze diverse. Lo Stato (soprattutto quando ha risorse limitate) sceglie quale esigenze favorire. Mi sembra però logico che in un periodo di vacche magre si prediliga il "pane" al "teatro".

 

Poi boh, anche ad esempio da QUI non è che veda 'sta gran superiorità delle scuole private...

 

In quell'anno non c'era stata ancora la riforma del Governo D'alema. Erano molto più "povere" e non avevano il riconoscimento pubblico. Comunque quali sono i dati che ti lasciano più perplessa?

 

Inoltre, cito da qui, le scuole cattoliche sono state definite "pubbliche non statali": in che senso?

 

Su Wikipedia c'è questo:

 

Il DM 261/98 ed il DM 279/99 (Ministro della Pubblica istruzione Luigi Berlinguer, Democratici di Sinistra), ed il testo unico “concessione di contributi alle scuole secondarie legalmente riconosciute e pareggiate” che li converte in legge, costituiscono il presupposto per la successiva sistematica e regolare concessione di finanziamenti alle scuole private.

Il governo D’Alema bis con la legge 62/2000 sancisce l’entrata a pieno titolo nel sistema di istruzione nazionale delle scuole private, che pertanto devono essere trattate “alla pari” anche sul piano economico. La legge prevede anche:

l’applicazione anche alle scuole paritarie del trattamento fiscale riservato agli enti senza fini di lucro;

l'istituzione di fatto dei buoni scuola statali (stanziamento di 300 miliardi di lire a decorrere dal 2001);

l'aumento di 60 miliardi di lire dello stanziamento per i contributi per il mantenimento di scuole elementari parificate;

l'aumento di 280 miliardi di lire dello stanziamento per le spese di partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato;

lo stanziamento di un fondo di 7 miliardi di lire per le scuole che accolgono disabili (per la scuole pubbliche l’accoglimento dei disabili è da sempre obbligatorio).

Il governo Berlusconi, ministro Letizia Moratti, con il DM 27/2005 apporta alla Legge 62/2000 le seguenti modifiche:

non si parla più di “concessione di contributi” ma di “partecipazione alle spese delle scuole secondarie paritarie”;

è abbassata la soglia di alunni per classe (da 10 a 8) per l’accesso ai contributi;

vengono innalzati i livelli massimi dei contributi (12.000 euro per una scuola media inferiore, 18.000 per una scuola media superiore);

sono più che raddoppiati i finanziamenti per i progetti formativi (da circa 6 milioni di euro ad oltre 13 milioni).

Nel 2005 l'ammontare dei contributi alle scuole non statali è di circa 500 milioni di euro (si veda la circolare ministeriale 38/2005).

 

Che competizione sarebbe, visto che pagherebbe sempre lo Stato? Non dico che sia costituzionalmente illegittimo fare tali finanziamenti, solo non capisco perché a questo punto non sarebbe meglio che tutte le risorse per la sanità dello Stato venissero investite nelle sue strutture, per fargli dare un servizio migliore:

 

Ma lo Stato finanzia comunque di più il pubblico/statale.

 

lo Stato mi dà un servizio di sanità, io ne voglio un altro, non capisco perché debba pagarlo lo Stato.

 

Lo Stato paga solo una parte, il resto lo paga il privato. Se il privato non ci fosse pagherebbe tutto lo Stato.

 

E i voti che si prendono lì non hanno alcun significato, in quanto possono benissimo essere regalati e comprati.

 

Come nel pubblico.

 

Piuttosto, ho mostrato i dati riguardo agli esami di maturità (di stato, uguali per tutti) ed è emerso il contrario.

 

Gli esaminatori non sono uguali per tutti. Quando ho fatto io la maturità la commissione era tutta interna. Un po' difficile essere bocciati. Adesso com'è? Mista?

 

Inoltre anche da qui sembra che le cose stiano diversamente. Visto che non sembrano affatto essere le migliori, in ogni caso perchè finanziarle?

 

Questo è interessante. Però bisognerebbe anche chiedersi il motivo perchè in Italia funziona poco e all'estero invece no. Magari da noi questi finanziamenti sono più scarsi.

 

Comunque lo Stato non deve solo dare ma anche ricevere. Se i soldi spesi non danno benefici dovrebbe chiedere il conto. Come in tutte le cose bisognerebbe premiare chi se lo merita.

 

Aggiungo anche che queste indagini comparative mi lasciano un po' perplesso. Che la scuola della Giordania sia meglio dell'Italia.... :wacko: Tanto per dirne una l'Organizzazione Mondiale della Sanità dice che l'Italia ha il secondo miglior sistema sanitario del mondo, mentre per l'Europa siamo peggiori dei Paesi dell'Est....

 

Il topic è "lo stato e la laicità". Se la realtà pratica mostra che lo stato tanto laico non è, perchè ciò non dovrebbe rientrare nel discorso?

 

Il fatto è che laicità è un termine per nulla pratico. Cosa significa che in pratica lo Stato non è laico?

 

Ma questo proprio perché lo scopo dello Stato è alzare il livello generale: se le sue strutture bastano, invece che dividere i soldi tanto vale investire nelle sue strutture per migliorarle (manutenzione, cambio di strumentazione, ecc.).

 

Per cercare sempre il meglio.

 

E poi ho trovato questo sulla Stampa:Link

 

Metto in corsivo le parti che ritengo più interessanti:

 

A chi però dovesse vedere le scuole private come un’anomalia italiana, è bene sapere che l’Italia è molto al di sotto della media Ocse in quanto ad iscritti in tutti i tipi di scuole ed è superata di gran lunga da Spagna, Francia, Portogallo, Regno Unito, e Germania.

 

In base al dossier 2008 sulla scuola di Legambiente «se le scuole statali vedono il segno meno davanti a ogni voce, le scuole paritarie vedono un progressivo aumento nei finanziamenti con una cifra totale che passa da 332 milioni di euro del 2001 a quasi 547 milioni, per un aumento del 64%. Inoltre dal 2002 vengono introdotti i buoni scuola per chi iscrive un figlio alla scuola paritaria.

 

Bisogna anche ricordare però che nel frattempo è aumentato anche il numero delle scuole paritarie e che prima del taglio deciso da questo governo Berlusconi, solo un altro esecutivo aveva tagliato risorse agli istituti paritari: il governo Berlusconi per effetto di un ricorso alla Corte Costituzionale da parte dell’Emilia Romagna, mentre con Prodi nel 2006 i fondi erano stati riportati al livello precedente dal ministro dell'epoca, Giuseppe Fioroni, cattolico, della Margherita.

 

L’associazione genitori delle scuole cattoliche (Agesc) che rappresentano il 60% delle scuole paritarie lancia poi una provocazione. Ricorda che «se le nostre scuole dovessero improvvisamente chiudere e il milione di studenti, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, si iscrivesse negli istituti statali», lo Stato dovrebbe prevedere oltre sei miliardi di euro in più di spesa.

 

A questo altro link si trovano un po' di dati: Link

 

Insomma il succo è che conviene anche allo Stato l'esistenza delle scuole private sostenute dallo Stato perchè così risparmia esso stesso. Mi sembra un discorso sensato.


 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

L
Lord Andrew Snowmane
Confratello
Utente
1018 messaggi
Lord Andrew Snowmane
Confratello

L

Utente
1018 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 17:48

Ora la commissione d'esame è mista: 3 interni, 3 esterni + un presidente esterno = 3 interni vs. 4 esterni.


T
Tyrion Hill
Confratello
Bannato
3429 messaggi
Tyrion Hill
Confratello

T

Bannato
3429 messaggi
Inviato il 06 dicembre 2008 22:36
se un privato apre un ospedale, se tu fossi al governo lo agevoleresti, o l'ostacoleresti lasciando che "competa sul mercato" contro le strutture finanziate da te (lo stato)? Se lo finanzi, permetti alla gente di scegliere liberamente fra diverse cliniche e diverse scuole - e questa sí che è una competizione valida, che non consisterebbe nel trasformare "educazione" e "salute" in merci come tante altre

Che competizione sarebbe, visto che pagherebbe sempre lo Stato?

L'ho spiegato. Qui sopra.

Non dico che sia costituzionalmente illegittimo fare tali finanziamenti, solo non capisco perché a questo punto non sarebbe meglio che tutte le risorse per la sanità dello Stato venissero investite nelle sue strutture, per fargli dare un servizio migliore:

Ma non è solo una questione di quantità di soldi: è anche questione di idee, inventiva, creatività. Di modi diversi di organizzare una cosa.

lo Stato mi dà un servizio di sanità, io ne voglio un altro, non capisco perché debba pagarlo lo Stato.

La risposta a questa domanda ormai l'hanno data in molti (incluso me, che ho capito in ritardo). A me pare chiarissima.

A questo punto deve pagare anche se voglio andare a curarmi all'estero, perché quelli in Italia non mi vanno bene?

Certo, se i soldi ci sono. Se non ci sono pazienza - ma ho specificato anche questo nel mio messaggio precedente. Senti, se la cosa non ti piace, pace... La pensavo come te, e ora ho cambiato idea perchè le argomentazioni di Sharingan, Lupo e altri mi sembrano davvero corrette. Non mi sono mai vergognato di cambiare idea: per me non è una gara a chi ce l'ha più lungo. :wacko:


Messaggi
547
Creato
16 anni fa
Ultima Risposta
13 anni fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE