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Educazione nel mondo
I di Iskall Ytterligare
creato il 27 maggio 2008

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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 27 maggio 2008 1:50 Autore

Ripartendo da uno spinoff di un topic sul sistema scolastico italiano, ho ripescato un articolo che a suo tempo mi aveva colpito:

http://www2.polito.it/didattica/polymath/h...inaBatteUSA.htm

In sintesi gli americani importano il sistema scolastico cinese per recuperare punti nella classifica mondiale.

Voi come valutate questa scelta? Dice qualcosa di utile per l'Italia, che è addirittura dietro agli USA in classifica?

Vorrei provare a selezionare le esperienze migliori confrontando i metodi didattici dei paesi con più successo per creare da un lato il sistema educativo ideale, dall'altro ricavare spunti per migliorare quello italiano. In tutto questo credo sia importante tenere in considerazione l'impatto sulla ricerca e lo sviluppo della mancanza di talenti.

A voi :D


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Inviato il 27 maggio 2008 10:55

Discussione interessante, ma purtroppo non ho esperienza di sistemi scolastici diversi dal nostro, perciò non posso dare un contributo.

 

Qualcuno di voi ha studiato all'estero (intendo anche scuole primarie o secondarie)?



joramun
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joramun
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Inviato il 27 maggio 2008 12:33

Allora....... :stralol: ......

Ecco come è strutturato il sistema scolastico inglese:link

Quello giapponese:link

Quello francese:link

Quello americano:link

Quello australiano:link

Quello canadese:link

Quello indiano:link

Quello cinese:link

Quello brasiliano:link

....uffff.......e quello egiziano:link

 

Fatto........ho incluso i sistemi scolastici di tutti i continenti,per dare un quadro che fosse il piu completo possibile......spero risulti utile.....

 

@iskall:la mia domanda del'altro topic non voleva affatto essere polemica.......davvero vorrei sapere come mai,secondo te che conosci bene la cultura,il Giappone ha il piu alto livello al mondo di suicidi sotto i 30 anni......e se pensi che l'impostazione culturale (e anche scolastica) c'entri qualcosa...... :stralol:

 

:D :D :D


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Guardiano della notte
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Inviato il 27 maggio 2008 13:08

Io quando sono stato all'estero (dal 1988 al 1990),per la precisione in Bahrein (piccolo emirato del Golfo Persico,situato su un'isola),ho frequentato la scuola americana locale.In pratica,ho frequentato l'equivalente della nostra 3a e 4a elementare.

Mi sono trovato molto bene nella scuola,non solo perchè le infrastrutture erano decisamente superiori alle nostre (avevamo persino la piscina sul tetto della scuola :stralol: ),ma anche perchè lo studio comprendeva molte scelte e gli insegnanti erano ben preparati.

Va cmq detto che,almeno a mia conoscenza,le nostre elementari sono ottime,i problemi semmai iniziano a partire da medie e superiori.Inoltre,a livello di programma,il programma americano era (forse è ancora?) più indietro rispetto al nostro di pari livello (tant'è che,finite le lezioni,mia madre mi faceva seguire a casa il programma italiano...doppio studio :stralol:...però grazie a lei ho passato tranquillamente l'esame da privatista per accedere alla 5a elementare in Italia)ed eccessivamente settorializzato fin dai bassi gradi,laddove invece da noi si predilige una maggiore ampiezza di vedute.

 

Nel complesso,direi che i maggiori investimenti in infrastrutture dovrebbero essere eseguiti subito da noi,abbinati però ad una maggiore preparazione del corpo docente fin dagli anni universitari (la SSIS è vista da molti che la frequentano come un ingiusto ritardo di ingresso nel mondo del lavoro e come un obolo versato allo Stato,sostenendo che sia meglio prevedere corsi di formazione ad hoc da inserire fin dagli studi universitari).


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Alekseij Targaryen
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Alekseij Targaryen
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Inviato il 27 maggio 2008 14:23

Prevedo tempesta...


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Iskall Ytterligare
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Iskall Ytterligare
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Inviato il 27 maggio 2008 14:27 Autore

Fatto........ho incluso i sistemi scolastici di tutti i continenti,per dare un quadro che fosse il piu completo possibile......spero risulti utile.....

Ben fatto, omonimo! :D

 

@iskall:la mia domanda del'altro topic non voleva affatto essere polemica.......davvero vorrei sapere come mai,secondo te che conosci bene la cultura,il Giappone ha il piu alto livello al mondo di suicidi sotto i 30 anni......e se pensi che l'impostazione culturale (e anche scolastica) c'entri qualcosa...... :D

Sorry mi era uscita di testa :stralol:

L'impostazione culturale c'entra sicuramente, in Giappone il suicidio è sempre stato un mezzo valido per la risoluzione di problemi non altrimenti risolvibili:

- inconciliabilità fra honne e tatemae, sentimento e dovere sociale (doppio suicidio d'amore)

- impossibilità di recuperare dopo avere "perso la faccia" (suicidio se indagati, o samurai che trasgrediscono l'etichetta)

- riscatto dalla sconfitta per essere ammessi nella memoria dei posteri in modo positivo (suicidio dopo una sconfitta in battaglia, suicidio scolastico)

DISCLAIMER: lo so che sono accenni grossolani, i concetti di honne, tatemae e perdere la faccia sono molto meno semplicistici di come ho scritto qui per praticità

Per capire puoi immaginare quale sarebbe l'alternativa: non ci si può più presentare a testa alta nel proprio gruppo sociale di riferimento (famiglia, quartiere) e non c'è modo di riparare perchè la "seconda possibilità" in Giappone praticamente non esiste.

Il problema è che nel caso dei risultati scolastici molte di queste situazioni insuperabili non esistono. Si tratta di episodi marginali, temporanei, in casi estremi può trattarsi di un 8 anzichè un 10. In questo caso entrano in gioco altri fattori, tipicamente il disagio adolescenziale e il ricatto affettivo imposto dalle madri che si sacrificano platealmente per gli studi dei figli (es. stare sveglia finchè il figlio non ha finito di studiare, cioè le 2 di notte). La causa principale dei suicidi è da ricercarsi nel bullismo scolastico, soprattutto nell'impossibilità di denunciarlo, piuttosto che nella mancata riuscita (che pur esiste).

Va inoltre segnalato che in Corea hanno un sistema simile ma un tasso di suicidi basso, proprio perchè non esiste la cultura del suicidio rituale.

 

il programma americano era (forse è ancora?) più indietro rispetto al nostro di pari livello

Confermo, USA e Canada sono un anno indietro esatto rispetto al programma italiano.

 

per la precisione in Bahrein

ti odio :stralol:

/me se ne va brontolando qualcosa che assomiglia a "Dubai"...


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Ser Balon Swann
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Inviato il 27 maggio 2008 14:29

Dubai non è negli emirati arabi? :stralol:


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{Spettro}
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Inviato il 27 maggio 2008 17:51

Piccolo disclaimer

 

che questa discussione non diventi come quella chiusa pochi giorni fa. Restiamo IT senza scadere nel flame.

Prevedo tempesta...

Messaggi come questo sono da evitare. Per le previsioni del tempo c'è Giuliacci.



joramun
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joramun
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Inviato il 27 maggio 2008 18:21
Ben fatto, omonimo!

Figurati,omonima! :stralol:

 

Due osservazioni veloci su quello che ho letto nei vari link:

 

1)-

E’ facile rendersi conto di come la struttura della scuola inglese sia piramidale e come negli ultimi anni la specializzazione in alcune materie diventi molto più estrema che in Italia, dove in tutti gli ordini di scuola si studiano più o meno le stese cose. E’ altrettanto chiaro che questo maggiore approfondimento specifico va a scapito della cultura generale del ragazzo, che però è indirizzato verso una conseguente carriera universitaria con più solide basi per la sua particolare facoltà.

Vero.........e aggiungo anche che a mio parere la struttura dei programmi scolastici è uno dei limiti piu grossi presenti nel nostro sistema.Prendiamo lo studio della storia:cosa si studia alle medie?La storia dalle origini ai giorni nostri.E al liceo?La stessa cosa,uguale e identica,solo "piu approfondita".Non sarebbe meglio studiare le nozioni (date,avvenimenti,battaglie e roba varia) neglio anni precedenti e dedicarsi alla critica storica negli anni del liceo?

Non c'è continuita degli studi tra un livello e l'altro,ci si limita aripetere cose gia fatte e rifatte.......

 

2)-

Gli studenti giapponesi chiamano, non a torto, il loro sistema scolastico shiken jigoku, ossia inferno degli esami: mentre in Italia è difficile uscire dall'università, in Giappone è difficile entrare. Se un corso di laurea dura, sempre in Giappone, quattro anni, lo studente conseguirà la laurea (che non prevede la discussione della tesi) in quattro anni poiché gli studenti vengono sottoposti periodicamente a prove scritte (in Giappone le prove orali sono poche o nulle) che consentono loro di seguire passo passo il programma.

Sarebbe una cosa da provare:in questo modo si evita il fenomeno,tipicamente italiano,del ca+++ggio per un intero anno e di un mese tappati in casa a studiare.......aggiungo che non per forza un tale modello è "piu difficile",visto che facendo esami a intervalli regolari (piuttosto che l'esamone finale) si studia una parte del programma piuttosto che tutto il libro (o i libri).

 

3)-Anche gli altri sistemi sono imperfetti:quello americano sara anche piu meritocratico,ma il grosso dell'istruzione e della specializzazione (cit. link) viene affidata alle Università (PRIVATE!),determinando una tremenda discriminazione nella fromazione del lavoro specializzato e qualificato.Inoltre,proprio tale livello di specializzazione dei corsi universitari fa si che lo studente americano sia preparatissimo nella specifica materia di competenza,ma dotato di una cultura generale appena mediocre.

 

4)-

nella scuola primaria è gradito un forte coinvolgimento dei genitori lungo tutto il percorso didattico dei propri figli, tanto che esistono all’interno della scuola dei comitati di genitori che partecipano alle riunioni degli insegnanti per decidere insieme attività e piani didattici da intraprendere. Ma molti sono anche i genitori che in particolare nella scuola pubblica partecipano volontariamente e attivamente dando una mano in cucina o al bar, facendo da assistenti agli insegnanti per le attività extra scolastiche o l’organizzazione di particolari eventi (ad esempio la raccolta di fondi per la ricerca sul cancro o la settimana della sicurezza stradale e così via...).

No comment........da noi i genitori si fanno vedere solo per cazziare il prof che mette il voto basso al pargolo......avremmo solo da imparare..... :stralol:

 

5)-

La scuola cinese è estremamente selettiva. Quasi ovunque esistono due ordini di scuole: le scuole chiave o modello, destinate agli allievi più dotati, e le scuole per gli alunni normali. La selezione inizia alla fine della scuola materna, con un esame di ammissione alla scuola elementare che già identifica i bambini destinati a un corso di studi privilegiato. L'esame d'ammissione alla scuola secondaria inferiore, ufficialmente abolito con l'estensione a nove anni della scolarità obbligatoria, è ancora in vigore in alcune regioni.

D'accordo la selettività......ma a me questo passaggio fa semplicemente orrore......

 

6)-Per quello che ho potuto notare,siamo quelli che danno il maggiore spazio alle materie umanistiche;gli altri paesi puntano molto piu di noi sulle discipline scientifiche.Su cosa pensate si basi questa scelta?

 

:D :D :D


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Kalel
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Inviato il 27 maggio 2008 18:48

Io mi limito a identificare come uno dei limiti maggiori del nostro sistema la quasi totale mancanza di meritocrazia, sia per quanto riguarda gli studenti che per quanto riguarda i professori o le singole scuole.

 

Gli altri paesi possono avere difetti legati alla struttura dei programmi, oppure alle discriminazioni economiche, ma il livello qualitativo di studenti e soprattutto dei professori è tenuto sotto stretto controllo ed è questo che fa la differenza. I programmi sono secondari.

nel sistema inglese se una persona vale e ha un livello anche minimo di risorse economiche(ma questo è universale) avrà generalmente un buon percorso scolastico e di carriera, da noi no.


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Blackfyre
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Inviato il 27 maggio 2008 19:09

Io non ho esperienze di studio all'estero (purtroppo) ma ho molti amici che (parlo di livello universitario) sono andati all'estero in Erasmus. A quanto ho capito in Italia siamo gli unici rimasti dove durante le lezioni i professori non interagiscono (o lo fanno pochissimo) e soprattutto non danno possibilità di produrre ricerche, tesine, programmi in maniera individuale. Specialmente per chi fa materie scientifiche è molto importante valutare la capacità di risolvere un problema senza doverlo copiare bovinamente da quello fatto dal professore 5 minuti prima.

 

Un mio amico è negli USA da settembre e mi ha spiegato un po' come è lì..ovvero segui le lezioni, fai i compiti, poi c'è il mid-term exam e poi c'è la parte finale. Spesso si tratta di consegnare un lavoro, tipo tesina, presentazione o un programma e il tutto è fatto in maniera rigorosamente personale (anche perchè gli americani sono molto corretti da questo punto di vista a quanto pare). Lui si è trovato molto bene e mi ha assicurato che se uno ha "i mezzi cerebrali" riesce a primeggiare.

 

E' vero che la retta universitaria costa uno sproposito ma con una media alta è l'università che investe su di te e va a recuperare i fondi con donazioni da privati, pubblico ai campionati universitari di football/hockey/tutto il resto e soprattutto dalle rette dei ricchi stupidi.

 

Per la didattica discorso simile in Svezia dove però le rette sono più basse (o inesistenti se non ricordo male)..e anche l'Olanda è sugli stessi standard.

 

Poi negli USA il concetto di "appello" è molto diverso che qua. Noi siamo abituati ad almeno 6 appelli in un anno per ogni materia e non è strano finire fuori corso. Là invece l'esame o lo sostieni a fine corso o lo sostieni l'anno dopo, quindi finisce presto solo chi effettivamente segue e resta in pari.


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Inviato il 27 maggio 2008 19:25
- impossibilità di recuperare dopo avere "perso la faccia" (suicidio se indagati, o samurai che trasgrediscono l'etichetta)

Se indagati, anche se innocenti?

 

 

aggiungo anche che a mio parere la struttura dei programmi scolastici è uno dei limiti piu grossi presenti nel nostro sistema

Sicuramente non sono perfetti, ma una forte specializzazione anche alle superiori non significa chiedere a un quattordicenne di decidere cosa vorrà fare all'università (cinque anni dopo, ben che vada), quando magari non ne ha idea?

 

 

Sarebbe una cosa da provare

Togliere la tesi da un lato toglie un lavoro personale di ricerca e approfondimento, dall'altro accorcia i tempi: soprattutto certe tesi, sperimentali e/o su argomenti innovativi, portano via una marea di tempo :stralol:

 

 

Poi negli USA il concetto di "appello" è molto diverso che qua. Noi siamo abituati ad almeno 6 appelli in un anno per ogni materia e non è strano finire fuori corso. Là invece l'esame o lo sostieni a fine corso o lo sostieni l'anno dopo, quindi finisce presto solo chi effettivamente segue e resta in pari

Sai quanto sono lunghi i programmi, quante materie ci sono, e se c'è la tesi finale? Perché diverse volte a far finire fuori corso (o ad aumentare non poco il fuori corso) è la tesi.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 27 maggio 2008 21:51 Autore
cosa si studia alle medie?La storia dalle origini ai giorni nostri.E al liceo?La stessa cosa,uguale e identica,solo "piu approfondita".Non sarebbe meglio studiare le nozioni (date,avvenimenti,battaglie e roba varia) neglio anni precedenti e dedicarsi alla critica storica negli anni del liceo?

Questo è un grosso problema, anche perchè toglie motivazione: "ah sì questo l'ho già visto".

Secondo me sarebbe ancora meglio frazionare il programma nei 5+3 anni e poi per chi fa il liceo riprenderlo compattato nei 5 con un'impostazione di tipo storiografico.

 

D'accordo la selettività......ma a me questo passaggio fa semplicemente orrore.....

A me invece piace. Io ho una venerazione per le cose più cool, esclusive e selettive, perchè è la classica tanica di benzina sull'ambizione. In campo culturale e sportivo, non in settori più frivoli.

Quello che ci vorrebbe è una maggiore mobilità: d'accordo motivare i pargoli fin dal'inizio, ma uno matura con i suoi tempi. Un ragazzino di una media ordinaria deve poter tentare l'accesso a un liceo chiave, o uno studente di uno scalcagnato liceo l'accesso a un'università prestigiosa.

 

Per quello che ho potuto notare,siamo quelli che danno il maggiore spazio alle materie umanistiche;gli altri paesi puntano molto piu di noi sulle discipline scientifiche.Su cosa pensate si basi questa scelta?

Mi sa che c'entra con lo sviluppo della ricerca e quindi dell'industria e con lo sviluppo finale del paese. Avere tanti ingegneri brillanti, chimici brillanti, matematici brillanti, permette poi di avere in casa i cosiddetti "cervelli" (è un po' truce come termine) da impiegare nelle aziende interne.

Personalmente lo capisco ma lo trovo rischioso, specialmente in un mondo sempre più globale è pericolosissimo mettere in secondo piano le discipline umanistiche, che sono patrimonio dell'umanità.

In quest'ottica ha senso un percorso scolastico iper-specialistico, ma oltre al fatto che va a detrimento della cultura generale delle persone che forma, va sottolineato che pretende una consapevolezza che a quell'età non si può pretendere.

In Giappone però non conta quasi niente quello che fai, ma da dove arrivi: poi il lavoro lo impari sul posto di lavoro. Chiaramente questo non riguarda discipline come la medicina, ma quasi tutte le altre. La domanda a fine medie non è "che scuola sceglierai?" ma "in che scuola andrai?". Anche perchè c'è una flessibilità nella scelta delle materie e dei corsi da seguire che permette di costruirsi un programma abbastanza personalizzato.

 

Se indagati, anche se innocenti?

Ni, è abbastanza raro che venga fuori uno scandalo su un personaggio di rilievo se non c'è sotto qualcosa. Il bottegaio accusato di aver evaso il fisco ha una pressione molto inferiore rispetto al manager vagamente sospettato della stessa cosa.

E' la stessa dinamica per cui i suicidi avvengono fra studenti di scuole di ottimo livello e quasi mai fra studenti di scuole inferiori.


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Guardiano della notte
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Inviato il 27 maggio 2008 22:08
Questo è un grosso problema, anche perchè toglie motivazione: "ah sì questo l'ho già visto".

Secondo me sarebbe ancora meglio frazionare il programma nei 5+3 anni e poi per chi fa il liceo riprenderlo compattato nei 5 con un'impostazione di tipo storiografico.

 

Per quanto riguarda la storia,si potrebbe fare storia antica nelle elementari, medievale/ moderna/ conteporanea nei 3 anni delle medie rispettivamente,per poi riprendere in toto il discorso alle superiori. Però,a questo punto,non sarebbe meglio accorpare medie e superiori,anche per favorire una maggiore unitarietà degli altri programmi?

 

A me invece piace. Io ho una venerazione per le cose più cool, esclusive e selettive, perchè è la classica tanica di benzina sull'ambizione. In campo culturale e sportivo, non in settori più frivoli.

Quello che ci vorrebbe è una maggiore mobilità: d'accordo motivare i pargoli fin dal'inizio, ma uno matura con i suoi tempi. Un ragazzino di una media ordinaria deve poter tentare l'accesso a un liceo chiave, o uno studente di uno scalcagnato liceo l'accesso a un'università prestigiosa.

 

Secondo me occorre fornire una qualità scolastica di base alta,sicuramente più di quanto è adesso,in modo che il livello medio sia migliorato.Poi,occorrerebbe anche prevedere istituti di formazione di alta qualità perchè anche chi ha ambizione deve poter soddisfare le sue qualità.Si parla spesso dello studente che non riesce e ok,ma qualcuno pensa anche a quelli che invece soffrono per mancanza di docenti,programmi e sbocchi adeguati alle loro capacità?Moralmente ed egoisticamente (il paese ha bisogno di gente così),anch'essi meritano un'istruzione adeguata.

Attualmente sto studiando Tolkien e ho letto la sua carriera studentesca ed accademica:scuola privata (King Edward's School)grazie a borsa di studio,università di Oxford grazie a borsa di studio,pausa di 2 anni (soldato nella prima guerra mondiale...sopravvisse alla battaglia delle Somme...tanto di cappello :stralol: ),poi ripetizioni private ad Oxford per mantenere famiglia,lettore di inglese a Leeds,professore a Leeds,quindi titolare di cattedra ad Oxford (a soli 33 anni)...Mi domando cosa ne sarebbe stato,ai giorni nostri,di una persona simile in Italia...



joramun
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Inviato il 27 maggio 2008 22:13

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A me invece piace. Io ho una venerazione per le cose più cool, esclusive e selettive, perchè è la classica tanica di benzina sull'ambizione. In campo culturale e sportivo, non in settori più frivoli.

Quello che ci vorrebbe è una maggiore mobilità: d'accordo motivare i pargoli fin dal'inizio, ma uno matura con i suoi tempi. Un ragazzino di una media ordinaria deve poter tentare l'accesso a un liceo chiave, o uno studente di uno scalcagnato liceo l'accesso a un'università prestigiosa.

Attenzione:è lo studente che ti dimostra di essere piu preparato e dotato degli altri,non sei tu che lo presupponi a priori.Per un insegnante gli alunni partono tutti dallo stesso livello:è discriminante creare una classe di migliori,fornirli di materiale di studio migliore,dargli gli insegnanti migliori ecc.....

L'eccellenza,il raggiungere buoni risultati,non dovrebbero essere cose "esclusive"..........

:stralol: :stralol: :D


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