Sai quanto sono lunghi i programmi, quante materie ci sono, e se c'è la tesi finale? Perché diverse volte a far finire fuori corso (o ad aumentare non poco il fuori corso) è la tesi.
I programmi sono paragonabili a quelli che faccio io, per un corso abbiamo usato lo stesso libro anche.. ma la differenza è che io il libro devo, con qualche distinguo, impararlo..se non a memoria comunque non posso aprirlo; lui in USA (Berkeley per la precisione) lo usa come una sorta di manuale per preparare il progetto finale.
Il numero di materie è anch'esso paragonabile e c'è anche la tesi, che solitamente viene preparata nell'ultimo semestre in parallelo con gli ultimi corsi.
Però,a questo punto,non sarebbe meglio accorpare medie e superiori,anche per favorire una maggiore unitarietà degli altri programmi?
Uhm, sarebbe una grossa novità... io vedo più un gruppo composto da scuola dell'obbligo e un gruppo con un solo elemento composto dal liceo. Tre fasi: obbligo - liceo - uni, anche in relazione alle tre fasi di infanzia - adolescenza - giovinezza.
Certo è che dovrebbero consultarsi nel fare i programmi, non riproporli un po' più lunghi e in un italiano appena più complesso.
Vorrei aggiungere che la geografia è vergognosamente eurocentrica, la geografia extraeuropea è un optional. Viviamo in un mondo che sarà dominato dai paesi asiatici e non abbiamo quasi idea di come siano fatti? Anche in storia e letteratura dovremmo integrare: in storia perchè non si può capire l'Asia di oggi senza studiarne la storia (lo diciamo già dell'Europa o dell'America), in letteratura perchè è presunzione da parte nostra ritenere la nostra letteratura superiore alle altre e perchè loro per converso sono degli esperti di musica classica e arte occidentale...
Attenzione:è lo studente che ti dimostra di essere piu preparato e dotato degli altri,non sei tu che lo presupponi a priori.Per un insegnante gli alunni partono tutti dallo stesso livello:è discriminante creare una classe di migliori,fornirli di materiale di studio migliore,dargli gli insegnanti migliori ecc.....L'eccellenza,il raggiungere buoni risultati,non dovrebbero essere cose "esclusive"..........
Beh ma c'è un criterio per stabilire chi sono i migliori. Ci sono dei test, delle verifiche, si osservano i bambini... Del resto da noi ci sono persone di grande intelligenza che hanno pessimi voti perchè si annoiano a morte, a un certo punto devi tenere un passo standard per far progredire la classe e per qualcuno può essere un appiattimento che porta a cattivi risultati. Si fanno test e i più brillanti accedono all'istruzione migliore.
A me invece piace. Io ho una venerazione per le cose più cool, esclusive e selettive, perchè è la classica tanica di benzina sull'ambizione. In campo culturale e sportivo, non in settori più frivoli.
ma scusa, non eri tu quella contro l'economia dei pescecani, il libero mercato, l'ingiustizia sociale che deriva dalla prevaricazione del più debole sul più forte?
Cioè, a scuola e nello sport sì, ma nella vita di tutti i giorni no?
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Anche in storia e letteratura dovremmo integrare: in storia perchè non si può capire l'Asia di oggi senza studiarne la storia (lo diciamo già dell'Europa o dell'America), in letteratura perchè è presunzione da parte nostra ritenere la nostra letteratura superiore alle altre e perchè loro per converso sono degli esperti di musica classica e arte occidentale...
Mah......questi sono anche aspetti legati molto al contesto storico e sociale:magari fra 50 anni,con influenza da parte delle potenze orientali,la letteratura orientale verrà inserita nel programma di studi al liceo......ad oggi è innegabile che La Divina Commedia o I Fiori del Male abbiano avuto un influenza molto superiore sul nostro sviluppo culturale rispetto a,non so, "Oraga Haru" di Yataro Kobayashi,ed è per quello che si studiano......
Prendere spunto va bene,ma copiare pedissequamente tutto cio che viene fatto all'estero non mi pare una soluzione vincente,per il semplice fatto che non so quanto possa funzionare:se in Italia si studiano tanto le materie umanistiche è perchè il nostro patrimonio,da quel punto di vista,è secondo a nessuno.Nei programmi scoòastici giapponesi e americani,ad esempio,ho notato (poi magari funziona diversamente) che manca la filosofia come materia di insegnamento.Non è forse una pecca questa?
Beh ma c'è un criterio per stabilire chi sono i migliori. Ci sono dei test, delle verifiche, si osservano i bambini... Del resto da noi ci sono persone di grande intelligenza che hanno pessimi voti perchè si annoiano a morte, a un certo punto devi tenere un passo standard per far progredire la classe e per qualcuno può essere un appiattimento che porta a cattivi risultati. Si fanno test e i più brillanti accedono all'istruzione migliore.
E proprio questo è il punto:l'istruzione "migliore" bisogna garantirla a tutti......tutti hanno diritto al professore piu preparato,alle aule migliori,alle attrezzature piu moderne......la meritocrazia può essere garantita anche senza ricorrere a metodi come quello cinese che,per me,è nè più nè meno che "eugenetica scolastica"......
:stralol: :stralol: :D
l'istruzione "migliore" bisogna garantirla a tutti......tutti hanno diritto al professore piu preparato,alle aule migliori,alle attrezzature piu moderne......la meritocrazia può essere garantita anche senza ricorrere a metodi come quello cinese che,per me,è nè più nè meno che "eugenetica scolastica"
A questo punto dove come e quando inseriresti la meritocrazia? :stralol:
Beh.....si potrebbe introdurre il sistema giapponese dei test periodici,cosi da evidenziare gli alunni maggiormente dotati con maggiore precisione e in maniera meno "rigida",e su di loro avviare dei progetti mirati,tipo approfondimenti,attivita speciali (non so,una visita al museo per chi è piu dotato in storia dell'arte......),cose cosi........quello che mi interessava era evidenziare che secondo me gli alunni devono partire con le stesse possibilità (quella visita al museo dovrebbe essere garantita ai "migliori",ma a tutti dovrebbe essere data la possibilita di accedere tra i "migliori")..........
Senza contare che,se applicato con la giusta serietà e rigore,anche quello delle promozioni e delle bocciature è un sistema meritocratico........
:stralol: :stralol: :D
Beh.....si potrebbe introdurre il sistema giapponese dei test periodici,cosi da evidenziare gli alunni maggiormente dotati con maggiore precisione e in maniera meno "rigida",e su di loro avviare dei progetti mirati,tipo approfondimenti,attivita speciali
Il che porterebbe però al fatto che i migliori avrebbero le lezioni in classe (in cui magari si annoierebbero), piú altre attività che andrebbero ad aggiungersi, usando ulteriore tempo; non sarebbe uno spiegare piú cose, ma un aggiungere un'ulteriore spesa di tempo per ovviare al fatto che in classe non lo si valorizza :stralol:
quella visita al museo dovrebbe essere garantita ai "migliori",ma a tutti dovrebbe essere data la possibilita di accedere tra i "migliori"
Mi pare molto simile a "L'ingresso nella scuola d'élite dovrebbe essere garantita ai 'migliori', ma a tutti dovrebbe essere data la possibilità di accedere tra i 'migliori'" :stralol:
Mi pare molto simile a "L'ingresso nella scuola d'élite dovrebbe essere garantita ai 'migliori', ma a tutti dovrebbe essere data la possibilità di accedere tra i 'migliori'"
No,perchè in quel caso a coloro a cui non sia permesso di entrare nella scuola di èlite non verrebe garantito il diritto ad avere l'istruzione migliore possibile..........
Nella scuola "a 5 stelle" ci devono entrare tutti.....che poi in quella scuola si organizzino dei corsi di approfondimento e progetti speciali per valorizzare i piu dotati è un altro paio di maniche..........
No,perchè in quel caso a coloro a cui non sia permesso di entrare nella scuola di èlite non verrebe garantito il diritto ad avere l'istruzione migliore possibile..........Nella scuola "a 5 stelle" ci devono entrare tutti.....che poi in quella scuola si organizzino dei corsi di approfondimento e progetti speciali per valorizzare i piu dotati è un altro paio di maniche
Direi di no: se fai un corso di approfondimento, allora l'istruzione di chi lo segue è migliore di quella di chi non lo segue, quindi non garantisci il diritto che tu stesso dici dover essere garantito. Entrambi i metodi, seppur con strade diverse, arrivano a quello: qualcuno ha un'istruzione migliore di qualcun altro.
Inoltre, quanto dici ora non risponde all'altro punto: col metodo da te proposto i migliori verrebbero penalizzati, in quanto dovrebbero impiegare il doppio del tempo (in classe coi ritmi normali, e poi in privato con ritmi loro) per imparare le stesse cose. Se non è giusto che ci siano gradi di qualità di istruzione diversi, questo è giusto?
Non si tratta di applicare la meritocrazia per attribuire istruzione "migliore" o "peggiore": giustamente, tutti meritano infrastrutture, materiali, docenti ottimali. Quel che cambia è il livello didattico, che dovrebbe essere adattato al livello degli studenti. È assolutamente giusto (e "democratico" o "socialista" per chi faceva confronto con la politica) dare un'istruzione adeguata agli studenti.
Il problema vero sta nel giudicare gli allievi. Un sistema che non mi sembra male è la suddivisione che esiste in III e IV media svizzera: per alcune materie (francese, tedesco, matematica) esistono due corsi paralleli, Attitudinale e Base. Nel primo si approfondiscono maggiormente i temi, ed è ovviamente più impegnativo. La scelta viene fatta dagli studenti stessi, su consiglio degli insegnanti (e a condizione di un certo voto); è possibile cambiare corso anche durante l'anno (a discrezione degli insegnanti) e se ben ricordo non ci sono conseguenze successive, vale a dire che la scelta del corso non è un determinante per l'accesso alle scuole superiori (ma potrei sbagliarmi), solo una raccomandazione.
In generale, penso che l'unico vero problema della scuola sia trovare un equilibrio tra l'esigenza di specializzazione (che è la cosa più giusta del mondo) e l'esigenza di guidare l'allievo verso la scelta ottimale; la prima si realizza scegliendo presto, la seconda scegliendo tardi.
Aggiungo qua una descrizione del sistema scolastico ticinese (visto che in Svizzera l'organizzazione scolastica varia da cantone a cantone, anche se c'è in progetto di armonizzare... progetto che non mi piace molto, tra parentesi).
Tre anni di scuola materna, dai 3 ai 5: non obbligatoria ma molto frequentata.
Scolarizzazione obbligatoria a partire dai 6 anni (non esiste la possibilità di iniziare a 5 come in Italia).
5 anni di elementari, dai 6 a 10
4 anni di scuole medie, dagli 11 ai 15. Iskall suggeriva di accorparla alle elementari creando il ciclo obbligatorio, che corrisponde all'infanzia, mentre l'adolescenza corrisponde al liceo; io ritengo invece che l'adolescenza e la pubertà corrispondano di più a questo periodo, per cui è giusto separarlo dall'infanzia.
A 15 anni termina la scolarizzazione obbligatoria: un allievo che non abbia finito le medie ma ha compiuto i 15 anni può lasciare la scuola.
Seguono vari tipi di formazione: scuole professionali, apprendistato, scuole superiori tra cui il liceo (e alcune scuole equivalenti). Durata del liceo, 4 anni. Possibilità di scegliere tra scientifico (fisica-matematica oppure biologia-chimica), economico (scelta da lazzaroni :P) e linguistico (francese, tedesco, inglese, spagnolo, latino e greco). L'organizzazione del liceo è unico per la svizzera.
Come si vede già solo dalle direzioni, il nostro liceo è parecchio differente: molto più orientato sulle scienze e sulle lingue (in Svizzera ormai è necessario), molto meno sull'umanesimo (filosofia poca, letteratura italiana ridicola, straniera... solo nei corsi linguistici, storia e geografia appena sufficienti). Personalmente sarei a favore dell'introduzione di alcuni curricula umanistici, o almeno all'ampiamento dell'offerta; ma trovo giusto che le scienze abbiano una maggiore importanza. Le lezioni liceali non sono assolutamente cattedratiche. Ci sono poche interrogazioni orali, si fanno quasi solo test scritti (il che ha vantaggi e svantaggi. Tra i vantaggi il tempo di lezione in più). Altro non saprei, se ci sono domande rispondo :stralol:
Infine l'università, che per quasi tutte le facoltà è stata assimilata al modello di Bologna 3+2 (ca**ata). Gli esami possono essere scritti o orali; io ho sempre avuto solo scritti, e poche presentazioni. Ci sono poche sessioni di esami: io ne ho una alla fine di ogni semestre e una di recupero in settembre. A Zurigo ci sono solo due possibilità di superare ogni esame, dopo la seconda ciao ciao; il tempo per superare gli esami obbligatori della triennale è limitato (il doppio del tempo minimo, ossia 6 anni); e vanno superati tutti gli esami per passare all'anno successivo. È uno dei sistemi più esigenti della Svizzera. In compenso il voto dell'esame ha poca importanza, non esiste la media, basta la sufficienza. Le lezioni sono prevalentemente cattedratiche ma c'è la possibilità di interagire e dialogare con domande e risposte.
Spero di aver dato un quadro chiaro...
Notare una cosa: khal dice che i mezzi dovrebbero essere uguali per tutti (qui si potrebbero aprire discorsi sulla necessità e/o possibilità, da parte dello Stato e/o privati, di investire di piú su chi è piú dotato :stralol: ), poi si differenzia sul livello didattico; detto quello, direi che o si differenziano gli alunni (chi nella classe col livello didattico A, chi in quella col livello didattico B), oppure, per i motivi detti, si va a penalizzare chi è piú dotato, cosa che non so quanto senso abbia. Ponendo, per evitare tale penalizzazione, la divisione, passiamo al punto che hai detto farti orrore:
La scuola cinese è estremamente selettiva. Quasi ovunque esistono due ordini di scuole: le scuole chiave o modello, destinate agli allievi più dotati, e le scuole per gli alunni normali. La selezione inizia alla fine della scuola materna, con un esame di ammissione alla scuola elementare che già identifica i bambini destinati a un corso di studi privilegiato. L'esame d'ammissione alla scuola secondaria inferiore, ufficialmente abolito con l'estensione a nove anni della scolarità obbligatoria, è ancora in vigore in alcune regioni.
In quel pezzo non dice che le scuole chiave hanno necessariamente mezzi migliori, potrebbero benissimo essere scuole in cui c'è un livello didattico piú approfondito, a parità di mezzi; il che però è esattamente quanto detto sopra. A questo punto, visto che il tuo moto di orrore era incondizionato, se fosse cosí (e dal poco che so non è cosí) ti farebbe lo stesso orrore?
Il mio moto di "orrore" era dovuto principalmente alla frase:
La selezione inizia alla fine della scuola materna, con un esame di ammissione alla scuola elementare che già identifica i bambini destinati a un corso di studi privilegiato
Mi sa tanto di "se devo investire e spendere del tempo,lo faccio con i genietti e degli altri chissenefrega".....che è l'equivalente scolastico degli spartani che buttavano giu dalla rupe i bambini deformi o troppo deboli.....
Valorizzare i piu bravi non vuol dire penalizzare quelli che lo sono meno,e mi pare che questo sia esattamente quello che succede nel sistema cinese.La meritocrazia c'è in molti paesi,anche in quelli che non adottano metodi come quelli attuati in cina.........
:stralol: :stralol: :D
E vai con un'altra carrellata! :D
Sul discorso meritocratico, il sistema svizzero è ottimo. Se io ho capacità superiori in francese, perchè devo annoiarmi durante le ripetizioni delle cose di base spiegate in modo banale alla classe di (per me) caproni? Corso Attitudinale. E se io in matematica non ne azzecco una neanche a tirare i dadi, perchè devo guardare la lavagna chiedendomi di che damn sta parlando e magari interrompere per chiedere spiegazioni e irritare chi stava seguendo e si deve fermare per far brucare la capra? Corso Base.
Sul piano teorico ha ragione Mornon, c'è il problema del doppio del tempo dedicato allo studio per chi si meriterebbe a parità di tempo di fare cose più avanzate. E inoltre per la parità di qualità dello studio anche gli altri dovrebbero fare le visite e gli approfondimenti, che magari sarebbero utili per stimolare il loro interesse.
Fermo restando quel che ha detto il khal, le infrastrutture e i docenti devono essere ottimali per tutti.
Ci sono poche interrogazioni orali, si fanno quasi solo test scritti
In Asia è così, tranne che per l'inglese (che comunque i giapponesi non sanno parlare... ne darei la colpa al sistema se non fosse che i coreani sono eccellenti).
filosofia poca, letteratura italiana ridicola, straniera... solo nei corsi linguistici, storia e geografia appena sufficienti
Questi andrebbero incrementati, senz'altro. Soprattutto storia e geografia, visto il peso della geopolitica oggi e il ruolo particolare della Svizzera in quanto paese neutrale.
Il sistema di selezione universitaria è perfetto, sia nei tempi massimi che nelle ripetizioni degli esami che nel passaggio all'anno successivo. Invece non so come mai basti la sufficienza, visto che per i Master e i Dottorati esteri ti chiedono di essere uno "straight-A student".
Nei programmi scoòastici giapponesi e americani,ad esempio,ho notato (poi magari funziona diversamente) che manca la filosofia come materia di insegnamento.Non è forse una pecca questa?
Penso che in Giappone integrino in letteratura, perchè include la letteratura filosofica come i classici di Confucio.
In America no, tipico pragmatismo, ed è una pecca.
rispetto a,non so, "Oraga Haru" di Yataro Kobayashi,ed è per quello che si studiano......
/me commossissima :stralol:
ho dovuto torcere il filo per un po' prima di recuperare che si tratta di Kobayashi Issa, per cinque secondi qualcuno mi ha dato biada da masticare in fatto di haiku...
/me pure happiness :stralol:
Ora veniamo al punto :D
Questo è sicuramente vero per quanto riguarda la comprensione della cultura in cui viviamo, che si è formata su Dante più che sul Kojiki. Però in questo ambito c'è da notare che sempre più spesso interagiremo con persone la cui mentalità e cultura non ha niente a che fare con Dante.
Oltre a questo c'è il discorso educativo, per cui una panoramica culturale ristretta agli autori migliori della letteratura mondiale anzichè dispersiva su autori marginali purchè della nostra cultura è molto più adatta allo sviluppo della personalità del ragazzino. Senza contare che sempre in campo educativo sarebbe un potente antidoto al razzismo. E' impossibile non rispettare popolazioni che hanno un simile background, e infatti loro rispettano noi e la nostra cultura. Con la differenza che conoscono l'opera e sanno suonare strumenti classici occidentali.
Senza voler offendere nessuno, ma questo guardare ai sistemi scolastici esteri con cotanta e acritica venerazione è proprio da provinciali (è la definizione di provincialismo, eh... non è un flame o altro)...
detto questo, il sistema scolastico italiano di base è ottimo, e continua a sfornare brillanti fisici, chimici, intellettuali, storici e giuristi.
Io vi assicuro, sono stato quasi per un intero anno in un college americano di ottimo livello con americani, cinesi, coreani, giapponesi, sud-americani, russi e europei vari, e nessuno aveva la preparazione globale che avevamo io e gli altri due italiani. Sono iper-specializzati (soprattutto in materie scientifiche) ma come cultura generale (storia, filosofia, letteratura eccetera) valgono forse un buon studente di seconda media.
Ora, selezionare i bambini alle elementari o alle medie è una semplice follia, perchè ci sono fattori (timidezza, sviluppo ritardato, inconsapevolezza) che possono far passere un bambino molto intelligente per un emerito cretino e viceversa.
Il problema del nostro sistema scolastico comincia proprio dopo le medie, con la scelta delle scuole superiori: ormai troppi, troppi scassoni scelgono il liceo scentifico o classico solo perchè è cool, con il risultato di creare una massa di mediocri senza arte ne parte (al liceo non studiano, e non imparano nemmeno un lavoro come ragioniere, geometra, perito) e far scadere di molto la qualità dei licei.
Forse, anzi sicuramente, bisognerebbe introdurre test di ammissione rigorosi per le scuole superiori, ed escludere con maggiore severità gli ormai immancabili fancazzisti.
Con le università poi, direi che ci equipariamo e spesso superiamo il resto del mondo: ne abbiamo 4-5 di ottime a livello internazionale, una dozzina di molto buone e specializzate. Come Svezia, Francia, Germania e Stati Uniti.