Senza voler offendere nessuno, ma questo guardare ai sistemi scolastici esteri con cotanta e acritica venerazione è proprio da provinciali (è la definizione di provincialismo, eh... non è un flame o altro)...
In effetti l'Italia rispetto al mondo è un po' "in provincia". I grandi centri dello sviluppo mondiale non sono qui. Non sto dicendo di venerare il sistema scolastico dell'Altrove in genere, ma di prenderne gli elementi migliori. Del sistema svizzero mi piacciono moltissimo (venerazione?) alcune cose, ma non approverei mai la mancanza di cultura umanistica. Secondo me l'Altrove dovrebbe essere tutto il mondo e includere anche noi. Personalmente non considero il "qui" come la terra in cui sta una pianta, ma come un parcheggio necessario alla mia vita biologica e (in futuro) il luogo del cuore, la tana, il nido, il centro della mia identità. Ma questa è la casa nel suo contesto, se parliamo di un Qui come mio contesto sociale, quello dovrebbe tendere a essere il mondo. Questo vale per me che sono già adulta, ma se parliamo di ragazzini in formazione vanno orientati verso un atteggiamento cosmopolita, perchè le cose che oggi noi notiamo come cambiamenti per loro saranno l'ovvietà.
il sistema scolastico italiano di base è ottimo, e continua a sfornare brillanti fisici, chimici, intellettuali, storici e giuristi.
Ai test dell'OCSE ci vanno i migliori studenti, quelli che da noi diventeranno i "brillanti fisici". Perchè non riescono a piazzarci bene in alto in classifica?
Io sono dell'idea che i nostri migliori siano eccezioni personali e infatti vanno altrove.
ormai troppi, troppi scassoni scelgono il liceo scentifico o classico solo perchè è cool, con il risultato di creare una massa di mediocri senza arte ne parte (al liceo non studiano, e non imparano nemmeno un lavoro come ragioniere, geometra, perito) e far scadere di molto la qualità dei licei.
Non so se lo scelgano per quello, onestamente non so proprio su cosa si basino queste scelte.
Di sicuro se quelli di cui parli venissero bocciati di santa ragione alla generazione dopo passerebbe la voglia.
Ora, selezionare i bambini alle elementari o alle medie è una semplice follia, perchè ci sono fattori (timidezza, sviluppo ritardato, inconsapevolezza) che possono far passere un bambino molto intelligente per un emerito cretino e viceversa.
Queste cose sono verissime, per me infatti dovrebbe esserci una permeabilità costante. Io alle medie in francese ero un disastro, alle superiori non avevo rivali. Sarebbe giusto passare da un tipo di "training" a uno più elevato nel momento in cui la persona si sviluppa. Senza però proibire a chi si sveglia prima di cominciare prima a fare sul serio.
Questo mi fa pensare a un'altra cosa: come può fare il sistema per non premiare i puri secchioni?
Se ci sono 10 posti per un corso, di cui 5 riempiti da persone brillanti che si applicano, gli altri 5 posti li lasciamo a bovini che studiano bovinamente o a cinque menti sveglie che non si applicano?
ne abbiamo 4-5 di ottime a livello internazionale, una dozzina di molto buone e specializzate. Come Svezia, Francia, Germania e Stati Uniti.
Però le nostre ottime sono scarse in confronto alle loro ottime :lol:
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Con le università poi, direi che ci equipariamo e spesso superiamo il resto del mondo: ne abbiamo 4-5 di ottime a livello internazionale, una dozzina di molto buone e specializzate. Come Svezia, Francia, Germania e Stati Uniti.
A me invece pare di ricordare una ricerca che diceva l'esatto opposto:link
Ed ecco un link integrativo che chiariasce la posizione degli atenei italiani in quella classifica:link
:lol: :lol: :lol:
A me invece pare di ricordare una ricerca che diceva l'esatto opposto:linkEd ecco un link integrativo che chiariasce la posizione degli atenei italiani in quella classifica:link
con tutto il rispetto per le univeristà dello Utah e di Austin in Texas (non più di un anno fa ho conosciuto due universitari di Austin, Texas... gente simpatica e alla mano, ma che più normale non si può, tendente più allo studio bovino che alla genio incostante... cioè, avranno delle buone università in America, ma non aspettiamoci che producano geni tutti i giorni... )
credo che la Bocconi, la Normale di Pisa, la Cattolica e il San Raffaele di Milano siano ancora un tantino superiori...
e hanno messo la Sorbona, la mitica università di Parigi, al 52° posto, preceduta dall'UNiversità della Florida... dai, è chiaramente una ricerca filo-americana in modo scandaloso...
In realtà era una ricerca fatta da un universita di Shangai,quindi tutti sti dubbi di filo americanismo mi paiono un po esagerati.....
Ecco comunque un altra classifica dove sono meglio spiegati i parametri con cui vengono dati i "voti" alle varie facolta:link
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Beh, gli Americani hanno tolto i Cinesi dalla lista dei paesi cattivi cattivoni, e i cinesi decantano la magnifica istruzione dell'america. Sono cose che si fanno, ma non bisgna dare troppo peso a queste ricerche.
Inoltre, quello che non mi convince è che l'Università di Bologna, che secondo questa ricerca dovrebbe essere la prima d'Italia, è considerato ormai dagli italiani stessi molto decaduta e notevolemte inferiore ad altri atenei
Valorizzare i piu bravi non vuol dire penalizzare quelli che lo sono meno
Strettamente parlando sí, perché se A ha qualcosa in piú di B, per riflesso B ha qualcosa in meno di A: se A, per valorizzare le sue capacità, ha una visita guidata che gli illustra meglio la storia italiana, e B no, B è stato penalizzato.
Sul fatto di fare (quasi) solo test scritti: e la capacità oratoria? E il valutare il ragazzo anche in funzione di quello che dice, strutturando l'esame su di esso? :lol:
Sulle classifiche delle università: io da un lato sento dire che istituti come il Politecnico di Torino (e di Milano) sono ottime scuole, dall'altra non appaiono mai in simili classifiche; c'è qualcosa che mi perplime, onestamente :lol:
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Strettamente parlando sí, perché se A ha qualcosa in piú di B, per riflesso B ha qualcosa in meno di A: se A, per valorizzare le sue capacità, ha una visita guidata che gli illustra meglio la storia italiana, e B no, B è stato penalizzato.
Si,ma la differenza sostanziale con il sistema cinese è l'apertura:li si dice "chi supera questo test è piu dotato,è piu inteliggente e il suo insegnamento sara sempre migliore di quello di chi non ha superato il test."
Invece si dovrebbe creare un sistema per cui (restando nell'esempio) il ragazzo che non ha partecipato alla visita guidata oggi,impegnandosi,studiano,approfondendo,possa andare alla visita guidata del mese successivo.
Se nel test fatto a settembre A ottiene un punteggio migliore di B,ciò non vuol dire che la cosa debba ripetersi nel test di dicembre o in quello di marzo.....per questo dico che la soluzione che preferisco è quella di creare dei gruppi di approfondimento aperti,il cui ingresso è subordinato ad una serie di risultati che TUTTI hanno la possibilita di conseguire........
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Vorrei aggiungere che la geografia è vergognosamente eurocentrica, la geografia extraeuropea è un optional. Viviamo in un mondo che sarà dominato dai paesi asiatici e non abbiamo quasi idea di come siano fatti? Anche in storia e letteratura dovremmo integrare: in storia perchè non si può capire l'Asia di oggi senza studiarne la storia (lo diciamo già dell'Europa o dell'America), in letteratura perchè è presunzione da parte nostra ritenere la nostra letteratura superiore alle altre e perchè loro per converso sono degli esperti di musica classica e arte occidentale...
Concordo sul fatto di dover includere maggiormente i paesi extraeuropei in fatto di geografia e storia.Io adoravo le parti di storia relative ad Usa e Asia,nonchè all'Africa e all'Oceania.
Per quanto riguarda la letteratura,sarei si curioso di conoscere l'alta letteratura di altri paesi,ma non tutta,perchè se ci aggiungiamo pure la nostra,il programma diventerebbe mostruosamente enorme.E la cosa migliore,per me,è conoscere bene ALMENO la propria letteratura,per poter poi,se uno vuole ed ha la mente sufficientemente aperta (cosa che si dovrebbe acquisire proprio leggendo i classici della letteratura occidentale),aprire anche altre letterature.
Sul valore della nostra letteratura però non transigo,è ancora nettamente superiore a tutte le altre e non tanto per una questione di valori morali o estetici (che dovrebbero poi essere gli unici a guidare la scelta,Harold Bloom docet),perchè sono certo che magari un cinese possa trovare superiore,sotto questo punto di vista,le opere di qualche grande scrittore del suo paese.E' superiore invece perchè la sua influenza ha plasmato il nostro mondo,il mondo occidentale,che è poi quello che ha influenzato anche i paesi emergenti e li ha spinti a confrontarsi con noi...Che si guardi questo confronto da un punto di vista positivo (tu paese occidentale mi ispiri ed io imparo da te quello che di buono c'è,ma mantenendo la mia specificità) o negativo (tu cattivo paese occidentale mi hai dominato a lungo,ora ti faccio vedere chi è che comanda),è innegabile che le culture extraeuropee si siano dovute tutte,prima o poi,confrontare con la nostra (e infatti la nostra letteratura è studiata dovunque).Per noi questo confronto non è avvenuto perchè la loro cultura ha inciso scarsamente sulla nostra civiltà,tant'è che uno come me,che pure ha studiato letteratura inglese all'univ e magari può conoscere un autore occidentale anche solo di nome pur non avendolo mai studiato (tipo Proust o Kerouac),non sa assolutamente niente di quali siano i classici della letteratura giapponese.
Domanda: se chiedo a un studente cinese medio chi era Petrarca, o Hegel, me lo sa dire?
Poi sul fatto che vivremo in un mondo dominato dagli asiatici, è tutta da vedere. Anzi per altri 30 anni minimo è probabile che sarà l'occidente a farla da padrone.
La Cina sicuramente rallenterà, e forse collasserà pure... ci sono tensioni interne da non sottovalutare, e l'impatto della loro economia sull'ambiente è assolutamente catastrofico.
La mia personale teoria è che tra trent'anni saranno quasi tutti morti di cancro ai polmoni, ma anche senza scendere così nel catastrofico, l'economia, la tecnologia e la cultura occidentale nel suo insieme è ancora in grado di tenere in pugno la cina e la corea...
Forse no.....cosi come tu o io non sapremmo dire un acca sulla loro storia della letteratura.....il punto è che fermare la conoscenza in storia,letteratura e geografia agli Urali potrebbe essere penalizzante per gli studenti di domani che si troveranno a vivere in una societa multietnica.Anche senza tirare in ballo il dominio del mondo,è comunque qualcosa di limitante in termini culturali,che poi si realizza anche in handicap sul mercato del lavoro,tagliare fuori dal proprio bagaglio di conoscenze praticamente mezzo mondo.
Uno studente giapponese studia lingua e letteratura inglese;perchè non dovrebbe accadere viceversa? :lol:
Io a dire la verità non capisco una cosa: voi esaltate il modello orientale (e in parte quello americano), perchè la caratteristica principale di questo modello è sfornare una sfilza di tecnici preparatissimi e davvero competenti nel loro campo, ma ignoranti come delle capre in tutto il resto e, non dico asserviti al sistema, ma molto conformisti.
Poi, pur volendo applicare questa specializzazione selettiva anche in Italia, vorreste tuttavia che al già di per sè poco utile studio della letteratura tedesca o francese si aggiungesse anche quella cinese e giapponese... mah...
Inoltre io rimango dell'idea che la scuola sia importante, ma non così importante... se uno vuole acculturarsi con la filosofia coreana o la storia giapponese, può farlo altrettanto bene anche fuori dall'orario scolastico.
Più che corsi speciali e selezionati per baby-genietti, non sarebbe meglio potenziare le biblioteche e l'informazione via internet? (magari dotando di pc gli studenti meno danarosi?)
In questo modo l'equità sociale che ci contraddistigue sarebbe salva: chi vuole approfondire lo fa, ma senza "togliere nulla" agli altri
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Io a dire la verità non capisco una cosa: voi esaltate il modello orientale (e in parte quello americano), perchè la caratteristica principale di questo modello è sfornare una sfilza di tecnici preparatissimi e davvero competenti nel loro campo, ma ignoranti come delle capre in tutto il resto e, non dico asserviti al sistema, ma molto conformisti.
Niente affatto.......non è per quello che mi piacciono certi aspetti dei sistemi scolastici stranieri:la mia idea è quella di prendere spunto per migliorare il nostro sistema scolastico.....quello giapponese dei test periodici è un buon metodo di valutazione,e secondo me varrebbe la pena di adottarlo anche da noi (sarebbe un ottimo pungolo per la motivazione dello studente),magari con l'aggiunta di altre iniziative (come ho spiegato prima);mi piacerebbe che l'istruzione (anche universitaria)fosse gratuita anche da noi,come avviene in Svezia;modificherei la struttura dei corsi di studi per enderla piu simile a quella usata in Inghilterra......cosi come mi piacerebbe che le altre nazioni dessero maggior spazio alle materie umanistiche come facciamo noi......
Poi, pur volendo applicare questa specializzazione selettiva anche in Italia, vorreste tuttavia che al già di per sè poco utile studio della letteratura tedesca o francese si aggiungesse anche quella cinese e giapponese... mah...
Non capisco cosa c'entri la selettivita col fatto di studiare piu o meno materie;comunque mi pare difficile negare l'utilita che lo studio delle lingue straniere avrà nel bagaglio di conoscenze degli studenti del futuro.
Inoltre io rimango dell'idea che la scuola sia importante, ma non così importante... se uno vuole acculturarsi con la filosofia coreana o la storia giapponese, può farlo altrettanto bene anche fuori dall'orario scolastico.
La scuola non è importante........è fondamentale:imparare da soli,senza una guida ne la possibilita di una verifica delle conoscenze acquisite,non porta all'acquisizione di conoscenze serie,e rimane tutto a livello di hobby......
Il problema dall'asilo sono le maestre ignoranti, io sono rimasto traumatizzato quando a 4 anni ho scoperto che la mia maestra non se ne intendeva di automezzi e non sapeva cosa fosse la chiglia di una nave, quando l'ho scoperto ha perso tutta la (poca) credibilità che aveva ai miei occhi di bambino:P. Traumi personali a parte non credo abbia grossi problemi....
Il problema della scuola Elementare-Media Italiana o equivalente nei paesi anglosassoni et simil... (oltre che quello dell'asilo che qui si fa sentire) è il livellamento verso il basso, ciò fa si, come effetto negativo, che di anno in anno sia sempre un pochino peggio... Parldo di scuola pubblica, nelle private ognuno è un caso a se, ma in europa mediamente non si discostano molto da quella pubblica. Paletti fissi. Ridateci l'esame in 2° Elementare con prova di DETTATO, di LETTURA e sulle 4 OPERAZIONI.
La scuola superiore invece ha pontenzialità superiori ma è strutturata male il 2+3 funziona pessimamente, provoca gente "incagliata" al 3° anno...che alla fine bisogna far passare perchè da qualche parte deve andare etc...i primi due anni si potrebbero fondere in uno..chi ce la fa va avanti, chi no va a fare altro (magari diventerà un ricco elettricista al posto di un liceale prerditempo-perdianno...vitalizio universitario).
4 Anni, si studia meglio, si finisce prima, si impara di più.
Università: se guadagnamo un anno dalla scuola superiore possiamo far sparire il pessimo 3+2 ottenendo un più sensato 4+2.
Dove con 4 impari quello che c'è da imparare, il corso di laurea per essere DOTTORE IN... il +2 per chè vuol iniziare a far qualcosa di più spefico ed autonomo, corsi in maniera più dinamica etc...poi il Phd etc...
A ciò aggiungiamoci un po' delle solite storie sulla meritocrazia, ma non dimentichiamo che bisogna creare anche ambienti che rendano attorno alle università, grandi aziende che investano nella ricerca con le quali cooperare etc...
Mi votate come ministro dell'Istruzione???
Mal che vada poi vado a fare il Sindaco di Milano >>
La scuola "orientale" è l'ultima moda...ma gira voce che tutto sommato i Cinesi non è che abbiano questa preparazione molto strutturata e profonda...alla fine sono dei superperiti e stop.
Aggiuntina: un altra carenza culturale della scuola Italiana è l'ignoranza che lascia in campo musicale, salvo il piffero alle medie io non ho fatto nulla.. in altri paesi invece suonare uno strumento, e l'intendersene anche di musica in quanto materia "culturale" è cosa normale...fino all'università!
Breaking news, ho appena visto i compiti in classe di francese di seconda media, curiosamente un test di geografia francese.
Ho chiesto alla giovane prof come mai.
E' successo che un giorno, per caso, ha chiesto ai bambini dove fosse la Manica. Nessuna risposta, a parte qualche incerto dito puntato verso il Mediterraneo.
Test di geografia francese, un pretesto per fargli studiare qualcosa mentre lei valutava la proprietà di esprimersi per iscritto in lingua. C'era anche la cartina muta su cui indicare i paesi che confinano con la Francia.
A quanto pare al posto della Svizzera c'è il Lussemburgo, e per chi si chiede dove sia finito il paese elvetico sappiate che è un'enclave del Belgio.
*no comment*
Non capisco cosa c'entri la selettivita col fatto di studiare piu o meno materie;comunque mi pare difficile negare l'utilita che lo studio delle lingue straniere avrà nel bagaglio di conoscenze degli studenti del futuro.
la specializzazione, non la selettività (anche se sono in qualche modo legate... è più difficile selezionare basandosi su 15 materie rispetto a 3)
Non si possono studiare 5 lingue con letterature annesse e in più fare anche matematica, filosofia confuciana, storia del mondo... cioè, si potrebbe anche, ma cade la specializzazione...
Già fare 5 ore di latino e 3 di scienze in un liceo scientifico mi sembra esagerato... (io facevo così, non so nel resto d'Italia)... se poi ci mettiamo pure la storia dei cinesi...
La scuola non è importante........è fondamentale:imparare da soli,senza una guida ne la possibilita di una verifica delle conoscenze acquisite,non porta all'acquisizione di conoscenze serie,e rimane tutto a livello di hobby
non sono d'accordo... gran parte delle mie conoscenze non deriva certo dai professori, ma da libri che ho letto, le discussioni con gente preparata e altre cose extra-scolastiche.
I miei professori hanno senza dubbio avuto il merito di stimolare la mia curiosità in molti campi, ma se uno si vuole costruirsi una cultura completa e solida non può certo basarsi solo sulla scuola