Appunto.Chi vuole,se lo fa tutto quanto.Chi è interessato solo ad alcune avventure,fa solo quelle.Chi è interessato solo ad alcune avventure ma vuole modificarle,lo fa.Chi non lo ama,lo usa come comoda (ma presumibilmente costosa) carta igienica :huh: .
il white box praticamente lo ricordano in pochi
Il che non mi tocca, onestamente, che in pochi lo ricordino (oltre che essere logico, essendo di fatto il primo gioco di ruolo, e numericamente i giocatori erano quelli che erano) non toglie che di fatto il primo D&D, e non vedo che senso abbia ignorarlo, anche perché a questo punto si classificherebbe come non-D&D la vera prima edizione, e mi pare assurdo che D&D sia apparso dopo D&D... liberissimo di ignorarla, ma non vedo il senso di parlare di cambi rispetto alla prima edizione, con riferimento a una cosa che prima edizione non è; personalmente quindi non trovo valido quello che hai detto (con riferimento al tuo "tutto quello che ho detto io,è valido"), perché l'assunto su cui si basa è "La prima edizione non è la prima edizione"; libero di pensarla cosí, ma lo trovo un discorso fallato nella sua stessa base. A questo punto, io ignoro anche le scatole colorate: con tutti i giocatori che hanno iniziato dopo, quanti sanno che esistono, quanti le conoscono un minimo?
Del resto, tu stesso parli di modifiche all'ambientazione definita, come è arrivata ai giocatori: e il white box è stato pubblicato e commercializzato, quindi rientra perfettamente in quella definizione (anzi, ci rientra piú de Il Silmarillion, visto che la pubblicazione di questo non è una scelta dell'autore dovuta a un lavoro compiuto, mentre la pubblicazione del white box lo è). Col tuo stesso criterio dell'opera com'è arrivata, non ha senso ignorare il white box.
In ogni caso eventualmente andrò a rivedermi la seconda edizione, di cui dovrei ancora avere la scatola rossa (spero...), per cercare di capire se, con la sola conoscenza di quelle regole, riuscirei a giocare alla 3.5.
Questo mi porta a fare una domanda:cosa ne pensate del fatto che la 4th edition non sarà specificamente associata ad un'ambientazione?
Dipende da come la vedi: se si reputa D&D un sistema, allora non cambia nulla, diventerà uno dei tanti sistemi universali (anche se meno universale di altri, per l'assenza di componenti futuristiche, ecc.); se lo si considera anche un'ambientazione (come è Dragonlance), o un insieme di ambientazioni, questo potrebbe far dire "Non è D&D" (sempre che, nella prima edizione, ci fosse l'associazione con un'ambientazione, altrimenti si torna al solito discorso).
Tutto questo premettendo che, non avendo letto i manuali, mi baso su quell'unica frase, che in sé potrebbe essere totalmente insufficiente a una valutazione adeguata.
Perchè una fortezza sarebbe power player?
Ho detto che potrebbe esserlo, non che lo è. Il power player è quello che cerca di avere il personaggio potente (magari piú potente degli altri) in sé, che cerca in sé di averlo quanto piú invincibile possibile; se il volere (e l'ottenere) una fortezza rientra in questo schema, non è né piú, né meno (qualitativamente), power play che volere la spada Vorpal Affilata +4. Questo oltre quanto già detto da altri.
Parimenti, l'arrivare fino al trentesimo livello può essere power play, ma non necessariamente lo è, dipende dall'approccio: perché giocare per interpretare un mago di trentesimo sarebbe power play, e giocare per interpretarsi un mago di primo no?
Aprendo un breve OT non vedo cosa ci sia di male nel volere un personaggio potente, dato che è una delle cose che fanno di D&D il gioco che è. Se uno vuole giocare una chiavica ci sono un sacco di altri sistemi perfetti.
Sottolineo due cose: la prima, io non ho parlato di volere un personaggio potente, ma di volere un "personaggio potente (magari piú potente degli altri) in sé", ossia giocare per quello: se il mio personaggio vuole diventare figo, è ovvio che lo giocherò per quello, ma è perché lo sto interpretando; se penso che la storia avrebbe spunti migliori se il mio personaggio fosse figo, è ovvio che lo giocherò per quello, ma è perché voglio esplorare lo sviluppo narrativo. Diverso è il caso in cui si cerca il personaggio potente per avere il personaggio potente.
La seconda: "diverso", non "peggiore", o "negativo". Ho spiegato perché giocare un personaggio di trentesimo non è necessariamente power play, e perché avere (o volere) una fortezza può esserlo, ma non ho espresso giudizi: se uno si diverte cosí, ben venga. L'unica cosa, come detto in passato, che mi perplime un po' è quando l'interpretazione è assente, quando magari uno se ne frega proprio; mi perplime un po' perché sono giochi di ruolo, ossia dove si interpreta un ruolo, e se questo viene meno mi sembra che vengano un po' snaturati.
Il che non mi tocca, onestamente, che in pochi lo ricordino (oltre che essere logico, essendo di fatto il primo gioco di ruolo, e numericamente i giocatori erano quelli che erano) non toglie che di fatto il primo D&D, e non vedo che senso abbia ignorarlo, anche perché a questo punto si classificherebbe come non-D&D la vera prima edizione, e mi pare assurdo che D&D sia apparso dopo D&D... liberissimo di ignorarla, ma non vedo il senso di parlare di cambi rispetto alla prima edizione, con riferimento a una cosa che prima edizione non è; personalmente quindi non trovo valido quello che hai detto (con riferimento al tuo "tutto quello che ho detto io,è valido"), perché l'assunto su cui si basa è "La prima edizione non è la prima edizione"; libero di pensarla cosí, ma lo trovo un discorso fallato nella sua stessa base. A questo punto, io ignoro anche le scatole colorate: con tutti i giocatori che hanno iniziato dopo, quanti sanno che esistono, quanti le conoscono un minimo?Del resto, tu stesso parli di modifiche all'ambientazione definita, come è arrivata ai giocatori: e il white box è stato pubblicato e commercializzato, quindi rientra perfettamente in quella definizione (anzi, ci rientra piú de Il Silmarillion, visto che la pubblicazione di questo non è una scelta dell'autore dovuta a un lavoro compiuto, mentre la pubblicazione del white box lo è). Col tuo stesso criterio dell'opera com'è arrivata, non ha senso ignorare il white box.
In ogni caso eventualmente andrò a rivedermi la seconda edizione, di cui dovrei ancora avere la scatola rossa (spero...), per cercare di capire se, con la sola conoscenza di quelle regole, riuscirei a giocare alla 3.5.
Tutto sta nel vedere se per "prima edizione" s'intende "prima edizione effettivamente pubblicata" o "prima edizione ad aver avuto un significativo impatto nella comunità dei giocatori"...E' lo stesso problema del giudicare un'opera letteraria sulla base del suo primo abbozzo in forma diversa... Conta come prima opera il breve racconto pubblicato dall'autore quando era ancora immaturo o il racconto definitivo che tutti conoscono e amano e che ha fatto iniziare la leggenda di quell'autore? Io,personalmente,propendo per la seconda ipotesi.
In un certo senso,prima edizione potrebbe a questo punto essere meglio specificato come "prima significativa edizione" o "prima edizione ad aver contato".
Volevo inoltre chiedervi cosa ne pensate dell'attuale veste grafica della scheda del personaggio?A me sembre ben fatta,a parte il solito scarso spazio per i tesori...Che ci volete fare,quando uno è abituato a scrivere la sezione della pecunia trasportata,quella lasciata nel castello,quella nascosta nella foresta, quella investita nella taverna...
Per quanto riguarda la mia 3.0,sto attualmente lavorando sulla scheda del pg per renderla più agile e comoda da usare...se solo i programmi di grafica fossero più facili da usare...Mio cugino m'ha installato un programma apposito,ma il procedimento è ancora troppo lento ed impreciso...Alla fine dovrò ricorrere al buon vecchio "forbici e colla e fotocopie"...
Mi piace questa scheda compatta, c'è quasi tutto quello che serve. Per i poteri, gli incantesimi e gli oggetti magici però serve avere un altro posto dove scriverli.
Probabilmente pensano alle carte.
Tutto sta nel vedere se per "prima edizione" s'intende "prima edizione effettivamente pubblicata" o "prima edizione ad aver avuto un significativo impatto nella comunità dei giocatori"
"Prima edizione" significa "prima edizione", ossia la prima edita; poi uno può anche considerare la prima edizione la 3.5, ma questo non toglie che di fatto non lo sia, e discutere riferendosi a essa come alla prima edizione inficia il discorso.
Inoltre, nessuna edizione ha avuto, nella comunità dei giocatori, piú impatto del white box: prima della sua edizione, il gioco di ruolo non esisteva. Dopo, sí. Prima, la comunità non c'era. Dopo, per quanto magari piccola sí. Direi che difficilmente si può avere un impatto maggiore della stessa creazione della comunità. Se ha creato la comunità, direi decisamente che è stata la "prima significativa edizione", la "prima edizione ad aver contato". L'incremento relativo è stato infinito. Onestamente, sostenere che l'edizione che di fatto ha creato la comunità di giocatori non è stata significativa, non ha contato, mi sembra assurdo. Anche perché, torno a dire, allora il white box non era D&D?
Del resto, cosa sia significativo può pure essere soggettivo, mentre almeno cosa è prima edizione si può controllare: basta vedere la prima volta che è stato edito. E, come detto, con gli stessi criteri da te presentati non ha senso ignorare il white box.
E non è questione del giudicare un'opera letteraria in base a un abbozzo, perché il white box è stato pubblicato in quanto opera finita, non è un abbozzo rimasto lí a futura memoria.
cosa ne pensate dell'attuale veste grafica della scheda del personaggio?
Non l'ho ancora vista, la scheda che ho usata era fatta a mano da triex.
Non l'ho ancora vista, la scheda che ho usata era fatta a mano da triex.
Si ma era bella vero? >_>
"Prima edizione" significa "prima edizione", ossia la prima edita; poi uno può anche considerare la prima edizione la 3.5, ma questo non toglie che di fatto non lo sia, e discutere riferendosi a essa come alla prima edizione inficia il discorso.Inoltre, nessuna edizione ha avuto, nella comunità dei giocatori, piú impatto del white box: prima della sua edizione, il gioco di ruolo non esisteva. Dopo, sí. Prima, la comunità non c'era. Dopo, per quanto magari piccola sí. Direi che difficilmente si può avere un impatto maggiore della stessa creazione della comunità. Se ha creato la comunità, direi decisamente che è stata la "prima significativa edizione", la "prima edizione ad aver contato". L'incremento relativo è stato infinito. Onestamente, sostenere che l'edizione che di fatto ha creato la comunità di giocatori non è stata significativa, non ha contato, mi sembra assurdo. Anche perché, torno a dire, allora il white box non era D&D?
Del resto, cosa sia significativo può pure essere soggettivo, mentre almeno cosa è prima edizione si può controllare: basta vedere la prima volta che è stato edito. E, come detto, con gli stessi criteri da te presentati non ha senso ignorare il white box.
E non è questione del giudicare un'opera letteraria in base a un abbozzo, perché il white box è stato pubblicato in quanto opera finita, non è un abbozzo rimasto lí a futura memoria.
Tecnicamente parlando,ancor prima del white box esisteva,sempre a cura del dinamico duo Gygax+Arneson (credo...o forse era il solo Gygax?),"Chainmail".
Inoltre,il fatto che il white box possa essere la prima edizione,cambia relativamente poco la questione.
Se è vero che i punti cardine da essa affermati (classi di giocatore,dadi da lanciare,sviluppo della storia deciso dal DM)sono rimasti intatti in tutte le edizioni,è però vero che gli sviluppi immediatamente seguenti portarono il gioco ad arricchirsi di particolari considerati poi da quel momento fondamentali.La white box uscì nel 74 o 75,ma già dopo un paio d'anni erano usciti supplementi che aumentavano le classi esistenti. Aggiungici il fatto che già nel 77 si ebbe la divisione tra D&D e AD&D con la prima edizione di AD&D e capirai come,su quel nucleo iniziale,si siano innestate le altre edizioni.Ognuna di queste ha aggiunto qualcosa,specialmente da quando l'albero iniziale si è diviso in due tronchi: D&D e AD&D.
La 3.x ha preteso di riunire i due rami col suo nome,ma essa di fatto continua più la tradizione di AD&D che quella dell'OD&D.
La 4th edition sarebbe potuta essere un grandissimo ritorno alla semplicità dell'OD&D se solo avesse avuto l'ardire di tornare alle 4 classi base,usando la genialata dei poteri per far sviluppare specializzazioni varie.In parole povere,vuoi fare il Ranger?Prendi il tuo Guerriero e scegli poi poteri adeguati.Vuoi fare il druido?Beccati il chierico e scegli poteri adeguati.Questo avrebbe reso il gioco molto più semplice e vicino all'OD&D.
Invece hanno voluto continuare sulla strada della 3.x pretendendo di fare cose "più semplici e meno porche".Le combo però usciranno anche coi poteri...Senza contare il fatto che,tradendo alcuni degli elementi principali dello "stile AD&D" che la 3.x segue (multiclassi libere,sistema a slot,razze tradizionali),finiscono per tradire anche lo stile AD&D.
Insomma,non seguono nè uno stile nè l'altro,ma ne creano uno tutto loro.Il che può anche starci,solo che quello stile non mi piace.E non mi venissero a dire che è invece "un ritorno alla semplicità dell'OD&D" oppure "un'evoluzione della 3.x",perchè non mi pare essere nessuno dei due.
La 4th edition è vicina alla prima edizione solo nel senso in cui qualunque gdr basato su classi può
esserlo,quello più basilare.
Nel mentre,mi informerò sul sito 25edition per vedere se hanno in programma di far uscire qualche regolamento per gestire le battaglie campali,nel caso lo saccheggerò...Ne ho creato uno io e ne ho anche scaricato un altro,ma sono sempre in cerca di miglioramenti...
Non l'ho ancora vista, la scheda che ho usata era fatta a mano da triex.Si ma era bella vero? >_>
Ovvio :stralol:
il fatto che il white box possa essere la prima edizione,cambia relativamente poco la questione
È vero che prima di D&D esisteva Chainmail (creato da Gygax e Perren), ma era un gioco di miniature, non di ruolo, quindi non rientra nel discorso né come prima edizione di D&D, né come eventuale primo gioco di ruolo.
A parte questo, non condivido che il white box cambi relativamente poco la questione: visto che è la prima edizione di D&D, e quindi è D&D, il fatto che il numero di allineamenti sia diminuito, nella quarta, non vedo come possa togliergli lo status di D&D, visto che è un ritorno alle origini. Non dico che non si siano innestate altre edizioni, e io stesso ho detto che già solo Grayhawk ha cambiato non poco le cose, ma come detto non vedo come un ritorno al primo D&D possa togliere lo status di D&D; significherebbe che il primo D&D non era D&D...
Sottolineo nuovamente che non discuto che non ti piaccia, quello che mi lascia perplesso è il discorso secondo cui la quarta non sarebbe D&D (per tutti i motivi e con tutte le considerazioni già fatte); e dire che sia un'evoluzione della 3.5 non mi sembra sbagliato, visto che comunque su di essa si basa, bisogna vedere se questa evoluzione è stata un miglioramento o un peggioramento.
Senza contare il fatto che,tradendo alcuni degli elementi principali dello "stile AD&D" che la 3.x segue (multiclassi libere,sistema a slot,razze tradizionali),finiscono per tradire anche lo stile AD&D
Ma sei stato tu, quando si sono sottolineate le differenze tra AD&D e D&D 3.5, a dire che (vado a memoria) proprio per quelle differenze c'è stato il cambio di nome; se D&D 3.5 segue AD&D, allora o non ha senso il cambio di nome per i forti cambi avuti nel sistema, o non ha senso il ritorno al nome "D&D" :stralol:
È vero che prima di D&D esisteva Chainmail (creato da Gygax e Perren), ma era un gioco di miniature, non di ruolo, quindi non rientra nel discorso né come prima edizione di D&D, né come eventuale primo gioco di ruolo.A parte questo, non condivido che il white box cambi relativamente poco la questione: visto che è la prima edizione di D&D, e quindi è D&D, il fatto che il numero di allineamenti sia diminuito, nella quarta, non vedo come possa togliergli lo status di D&D, visto che è un ritorno alle origini. Non dico che non si siano innestate altre edizioni, e io stesso ho detto che già solo Grayhawk ha cambiato non poco le cose, ma come detto non vedo come un ritorno al primo D&D possa togliere lo status di D&D; significherebbe che il primo D&D non era D&D...
Sottolineo nuovamente che non discuto che non ti piaccia, quello che mi lascia perplesso è il discorso secondo cui la quarta non sarebbe D&D (per tutti i motivi e con tutte le considerazioni già fatte); e dire che sia un'evoluzione della 3.5 non mi sembra sbagliato, visto che comunque su di essa si basa, bisogna vedere se questa evoluzione è stata un miglioramento o un peggioramento
Il fatto è che per me la 4th edition si configura solamente come un parziale ritorno a D&D,perchè cambia cose che,a mio giudizio,caratterizzano D&D da sempre.Un ritorno parziale che,a mio giudizio,finisce per essere un cambiamento,perchè tralascia elementi che invece considero fondamentali.Tutto qua.
Ma sei stato tu, quando si sono sottolineate le differenze tra AD&D e D&D 3.5, a dire che (vado a memoria) proprio per quelle differenze c'è stato il cambio di nome; se D&D 3.5 segue AD&D, allora o non ha senso il cambio di nome per i forti cambi avuti nel sistema, o non ha senso il ritorno al nome "D&D"
Il cambio di nome da AD&D a D&D 3.0 (che precede 3.5 >_> )è stato fatto perchè c'erano stati si dei cambiamenti a livello di meccaniche del gioco (essenzialmente,una semplificazione di tutto l'insieme e l'eliminazione di molte ridondanze),tali da giustificare quindi un cambiamento del nome.Allo stesso tempo,però,non si erano tradite quelle linee guida che rendevano AD&D diverso da OD&D (multiclassamento libero,i 9 allineamenti,le classi...sebbene qui sia stato aggiunto lo stregone...barbaro e monaco erano previsti,se non ricordo male,in uno di kit specialistici di AD&D). In poche parole,la 3.x ha mantenuto intatte le caratteristiche di AD&D ma allo stesso tempo ne ha cambiato quello che era unanimemente riconosciuto come il suo peggior difetto,cioè la pesantezza.E' quindi un cambiamento e una conservazione allo stesso tempo.
La 4th invece,pur conservando elementi della 3.x,ha cominciato a cambiare anche quegli elementi che la 3.x aveva in comune con AD&D,configurandosi come un allontanamento da AD&D.Per quanto detto prima,poi, ha allo stesso tempo "tradito" anche elementi dell'OD&D che persino AD&D aveva mantenuti intatti (flavour delle classi,slot incantesimi).
Non discuto che molti possano ritenere le somiglianze come rappresentanti le cose più importanti di D&D,dico solo che per me le cose importanti comprendono elementi che,essendo stati soppressi dalla 4th,mi portano a non amarla molto.Tutto qua.
La tua incomprensione,Mornon,deriva forse dal fatto che per te gli elementi importanti sono invece quelli che la 4th ha conservato.Oppure che,pur essendoci stati dei cambiamenti,questi hanno riguardato cose che per te non erano poi così fondamentali oppure che meritavano di essere cambiate.
http://dnd4.com/wp-content/uploads/2008/05...ctersheet4e.pdf <---- Questa è la scheda in formato pdf
Per quanto riguarda la questione: E' dungeons and dragons oppure no... a mio parere è una discussione un po' inutile xD
Ci sono i dungeon? Sì
Ci sono i draghi? Sì
E cosa vuoi di più? Un tucano?
Anche in Vampiri: the Requiem hanno tolto cose fondamentali come la generazione, ma non per questo non è più Vampiri... finché i succhiasangue ci sono^^
Più che inutile (una discussione non è mai inutile,anche solo per il piacere del conversare),direi ripetitiva. Quoto in tal senso il tuo intervento,trota.
Sulla scheda 4th,noto subito il poco spazio per le lingue,almeno per quanto riguarderà l'ambientazione FR. Apprezzabile invece il grigio di sfondo che collega le caratteristiche al tiro salvezza apposito.