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D&D 4 edizione
G di Guardiano della notte
creato il 08 maggio 2008

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Guardiano della notte
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Inviato il 29 giugno 2008 23:00 Autore

Beh,in realtà più che cedere la propria energia,si tratta di trattenersi dall'usarla...in un certo senso,il mago di turno contrae un bot con Mystra :unsure: .

 

Quanto allo spazio sulla scheda per il passato,continuo a ritenere che NON sia stato un bene metterlo,per i motivi già detti.O si metteva uno spazio adeguato (una o due pagine)o non lo si metteva affatto.


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Inviato il 30 giugno 2008 9:42
Quanto allo spazio sulla scheda per il passato,continuo a ritenere che NON sia stato un bene metterlo,per i motivi già detti.O si metteva uno spazio adeguato (una o due pagine)o non lo si metteva affatto

Il problema è che "Uno spazio adeguato" è soggettivo, e secondo alcuni è meglio non avere una scheda in piú fogli. Ora, quello spazio dà al passato la dignità già detta (essendo sulla scheda, lo pone "ufficialmente" allo stesso livello delle caratteristiche); se lo spazio è poco, come già fatto in mille altri giochi (anche in D&D), ne si aggiunge, se basta meglio cosí. Metterlo mi pare avere pregi, ed eventualmente qualche difetto facilmente risolvibile (allego io una seconda pagina), mentre non metterlo ha il difetto che nulla potrà renderlo "Quella cosa che, come le caratteristiche, è talmente importante da essere sulla scheda"; non lo dico come critica, ma onestamente non riesco a capire perché "Niente spazio" sia meglio di "Poco spazio" (per chi tale lo considera) ^_^

 

La questione dei BOT mi lascia un po' perplesso :unsure:

 

Aggiunta: Ho trovato un gioco che veramente cerca di simulare la realtà dell'ambientazione, di essere realistico, ma non so quanto piacerebbe: Harnmaster. Ho letto solo accenni sulla generazione dei personaggi, ma si tira a caso su una tabella, e si ha qualcosa del tipo l'1‰ di essere figlio del Re o nobile (piú ricchi, con piú abilità, ecc.), e il 50% di essere schiavo o servo della gleba. Vantaggi dei secondi per compensare? Nessuno, è realistico che siano piú sfigati, e che siano di piú. Questo è solo un accenno, non so a quanti piacerebbe un gioco che cerchi di simulare a questi livelli (in D&D tutti partono dallo stesso livello; il che non è necessariamente realistico, a ben pensarci...) ^_^

Ora sto cercando di approfondire la cosa, sono curioso di vedere come si pone quel gioco verso il realismo.


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Inviato il 30 giugno 2008 14:15 Autore

Perchè "niente spazio" mi permette di usare quei centimetri quadrati per cose più utili al gioco:equipaggiamento, note, poteri vari,ecc. Il background,come ho già detto più volte altrove,può essere evitato in quanto non strettamente legato alla gestione meccanica del gioco.Se uno vuole,allora si prende il suo bello spazio e se lo scrive,come ho già detto altrove.

 

Sul gioco da te scoperto...potrà anche essere realistico,ma francamente credo sarebbero pochi i giocatori desiderosi di provare una cosa del genere.La maggior parte,credo,gioca per essere chi vuole,non chi decide un tiro di dado (questo mi ricorda la vecchia scatola introduttiva "Il dungeon di Zanzer" dell'OD&D,dove bisognava tirare per determinare nome e classe...).Quanto al partire dallo stesso livello,la cosa è perfettamente logica e realistica:quando si comincia una carriera,non si è a contatto solamente con chi è più esperto di noi,ma anche con novizi nostri pari...Poi che uno prosegua con loro oppure no è un altro discorso.


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Algor
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Inviato il 30 giugno 2008 16:49

Guardiano della notte grazie per aver nominato il Dungeon di Zanzer ^_^ quanti ricordi!

Per le la migliore edizione di sempre rimane AD&D, lasciava molto più spazio all'interpretazione, con buona pace di talenti e classi di prestigio.

 

Ai primi livelli è dura per tutti,combattenti inclusi.E un mago è,prima ancora di usare la magia,uno che usa il cervello...se l'incantesimo non è stato usato bene o è già finito,allora usa il cervello e quello che ha.

Verissimo, ma un combattente ha comunque corazza e armatura, e maggiori punti ferita. Ricorderai, visto che anche tu sei della "vecchia scuola" che nei manuali si sottolineava come i guerrieri fossero i personaggi che avessero maggiori capacità di sopravvivenza in un Dungeon.

Pienamente d'accordo con te sull'uso del cervello - e qualche numero l'ho sempre fatto in tal senso :unsure:

Se io fossi un mago nato a Shadowdale, e conoscessi solo due incantesimi di I livello, mi sentirei pronto ad entrare con un gruppo anche in un casolare abbandonato - che potrebbe essere la tana di un topo gigante come un avamposto di Drow?

Sull'esperienza: credo di averne accumulata parecchia, ma considera l'invasione di centinaia di mostri resistenti agli incantesimi o a determinati elementi : ogni mattina la meditazione è un pescare dal mazzo...

Molto utile in tal senso il talento che permette di mutare l'elemento magico (immagino la faccia di un drago rosso quando gli lancio una palla di... ghiaccio! ^_^ ) peccato che in termini di slot costi un botto...

 

Del resto ognuno di noi tende a frequentare persone che non si discostino troppo dai suoi valori più profondi,no? O vuoi farmi credere che,ammettendo ad esempio che tu nutra rispetto per la vita altrui,frequenteresti un assassino?

 

Ma è proprio questo che intendevo dire!

Peccato che molti giocatori -spesso inesperti- scelgano l'allineamento malvagio perchè "fa figo". Ma tu dormiresti accanto ad un tizio una volta appurato che è un "Neutral Evil"?

Piuttosto aiuterei una Medusa a rifarsi la messa in piega!

Per questo ho sconsigliato e sempre sconsiglierò i Master a far giocare allineamenti malvagi, a meno che il giocatore in questione non sia veramente esperto e interpreti il suo pg alla Jena Plinsky, non alla Pietro Gambadilegno...


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Guardiano della notte
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Inviato il 30 giugno 2008 23:02 Autore

Che poi solo noi in Italia chiamiamo quel personaggio Jena,nell'originale è Snake Plinsky...decisamente più cool :unsure: ..."Call me Snake"... ^_^

 

Ricordo cmq la sottilineatura dei manuali sui guerrieri,al tempo poteva anche essere vero,oggigiorno forse in un dungeon se la caverebbe meglio un ladro.

Credo cmq che anche il guerriero di 1° livello potrebbe avere i suoi grooossi problemi col casolare abbandonato,tana di topi o avamposto drow che sia.

Sul talento di metamagica che dici tu (Sostituzione Energetica)non costa slot in più,ma sei vincolato ad un solo tipo di elemento che puoi cambiare...In questo senso è decisamente meglio la capacità dell'arcimago (e vorrei vedere...è pure arcimago)di cambiare elemento a piacimento e sul momento.

 

Ragionando in termini di avventuriero nel mondo D&Desco,credo che non si potrebbe mai dire sulla collaborazione (temporanea s'intende) con un malvagio,ma certamente non dormirei accanto a lui... Concordo poi sul fatto che molti vogliano scegliere i malvagi perchè fa figo,perchè ti senti più indipendente... In realtà,travisano il concetto stesso di allineamento come è scritto,poichè questo permette di deviare dalla linea di comportamento,non è granitico come concetto...Il malvagio,con la sua aria di "faccio quello che mi pare",sembra essere più affascinante...Personalmente credo che il male sia una schiavitù ben peggiore di quella (presunta) del bene,soprattutto perchè si spaccia per maggiormente libero...


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Inviato il 30 giugno 2008 23:40
Personalmente credo che il male sia una schiavitù ben peggiore di quella (presunta) del bene,soprattutto perchè si spaccia per maggiormente libero...

 

Questa merita di entrare negli aforismi della mia firma!!!

 

"Call me Snake"
Difatti cosa ha tatuato sul braccio? Problemi di doppiaggio hanno fatto il resto...

 

Un giocatore AD&D mi descrisse il suo personaggio neutral evil così : cattivissimo, ma leale col gruppo e non avrebbe mai tradito la parola data.

Questo personaggio ha riscosso il mio placet.

 

Quanto al partire dallo stesso livello,la cosa è perfettamente logica e realistica:quando si comincia una carriera,non si è a contatto solamente con chi è più esperto di noi,ma anche con novizi nostri pari...

 

Vero: datemi la classica locanda :unsure: e un pugno di giovani avventurieri, invece dei soliti romanzi con UN solo protagonista ( bestemmia per chi gioca a D&D).

Senza contare che chi gioca personaggi di razze particolari per la classe difficoltà parte da livelli inferiori, mi pare.


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Inviato il 01 luglio 2008 13:42
Perchè "niente spazio" mi permette di usare quei centimetri quadrati per cose più utili al gioco:equipaggiamento, note, poteri vari,ecc. Il background,come ho già detto più volte altrove,può essere evitato in quanto non strettamente legato alla gestione meccanica del gioco.Se uno vuole,allora si prende il suo bello spazio e se lo scrive,come ho già detto altrove

Il che non toglie che allora, come detto, anche spazi per il nome, per la divinità, ecc., sarebbero meglio usati per poteri e simili (spazi comunque già previsti), "in quanto non strettamente legato alla gestione meccanica del gioco", eppure ci sono, nessuno protesta, e anzi hai difeso almeno parte di quei campi; de gustibus, ma non condivido che sarebbe un utilizzo migliore, né che spazi per nome e simili abbiano piú "diritto" di essere sulla scheda rispetto al passato :unsure:

 

 

potrà anche essere realistico,ma francamente credo sarebbero pochi i giocatori desiderosi di provare una cosa del genere.La maggior parte,credo,gioca per essere chi vuole,non chi decide un tiro di dado

Ma infatti io stesso ho detto "non so a quanti piacerebbe un gioco che cerchi di simulare a questi livelli", il mio punto è proprio che si parla tanto di realismo, ma poi i giochi che piú puntano al realismo non so quanto piacerebbero.

 

 

Quanto al partire dallo stesso livello,la cosa è perfettamente logica e realistica:quando si comincia una carriera,non si è a contatto solamente con chi è più esperto di noi,ma anche con novizi nostri pari...Poi che uno prosegua con loro oppure no è un altro discorso

Vero: ma come uno non è a contatto solo con esperti, non è nemmeno a contatto solo con novizi: per quale motivo tutti di primo livello, e mai uno di secondo? Può capitare, è perfettamente realistico, che un gruppo sia formato da personaggi di livello diverso (e infatti avanzando capita), quindi sarebbe realistico anche la possibilità (notare che non ho detto "non è realistico", ma "non è necessariamente realistico") di partire da livelli diversi. O, se non altro, con esperienza diversa (tu da 50 punti, io da 75, ecc.), perché mi pare decisamente poco realistico che il gruppo sia casualmente formato da N persone con esattamente la stessa identica esperienza.

 

 

Personalmente credo che il male sia una schiavitù ben peggiore di quella (presunta) del bene,soprattutto perchè si spaccia per maggiormente libero

Di fatto, potendo scegliere se e quando infrangere le leggi, se e quando fare quello che vuoi con le persone, sei piú libero; poi si può discutere se questo sia un bene o no.

 

 

Un giocatore AD&D mi descrisse il suo personaggio neutral evil così : cattivissimo, ma leale col gruppo e non avrebbe mai tradito la parola data

Ma questo è Legale Malvagio ^_^



Neshira
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Neshira
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Inviato il 01 luglio 2008 15:08

O, se non altro, con esperienza diversa (tu da 50 punti, io da 75, ecc.), perché mi pare decisamente poco realistico che il gruppo sia casualmente formato da N persone con esattamente la stessa identica esperienza.

 

Con che coraggio dici ad un giocatore tu parti con meno possibilità degli altri perchè mi serve un po' di realismo ^^?

Se te lo chiede esplicitamente un giocatore esperto che vuole divertirsi (capita!) ok, altrimenti la motivazione è ovvia...

 

Di fatto, potendo scegliere se e quando infrangere le leggi, se e quando fare quello che vuoi con le persone, sei piú libero; poi si può discutere se questo sia un bene o no.

sembra che parliate di caos e legge non di bene emale. Da tutti i vostri post mi pare che anche nelal 4 la distinzione non sparisca. E sono d'accordo con non-mi-ricordo-chi che diceva che il male è stringente almeno quanto il bene. Il massimo della libertà si ha con il CN...

 

 

Un giocatore AD&D mi descrisse il suo personaggio neutral evil così : cattivissimo, ma leale col gruppo e non avrebbe mai tradito la parola data

Ma questo è Legale Malvagio :unsure:

 

Già ^_^


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Inviato il 02 luglio 2008 0:00 Autore

In effetti quel personaggio non mi pare tanto un NE,direi piuttosto un LE.

 

Di fatto, potendo scegliere se e quando infrangere le leggi, se e quando fare quello che vuoi con le persone, sei piú libero; poi si può discutere se questo sia un bene o no.

 

Io sto dicendo che anche il malvagio POTREBBE essere limitante quanto il buono in quanto dovrebbe essere costretto a fare sempre il malvagio,anche quando non volesse...ma poichè IN REALTA' gli allineamenti permettono deviazioni dalla linea di condotta (come ho ripetuto allo sfinimento),il problema non si pone...

 

Vero: ma come uno non è a contatto solo con esperti, non è nemmeno a contatto solo con novizi: per quale motivo tutti di primo livello, e mai uno di secondo? Può capitare, è perfettamente realistico, che un gruppo sia formato da personaggi di livello diverso (e infatti avanzando capita), quindi sarebbe realistico anche la possibilità (notare che non ho detto "non è realistico", ma "non è necessariamente realistico") di partire da livelli diversi. O, se non altro, con esperienza diversa (tu da 50 punti, io da 75, ecc.), perché mi pare decisamente poco realistico che il gruppo sia casualmente formato da N persone con esattamente la stessa identica esperienza.

 

Quoto Neshira,se vuoi imporre al gruppo una cosa del genere,accomodati pure.Deve essere il giocatore a scegliere se vuole fare una cosa così.E poi,i giocatori si fanno partire dallo stesso livello perchè così almeno si sentono più uniti: "insieme si comincia,insieme si finisce".

Quanto al realismo...può andare anche a farsi bruciare.Il realismo a tutti i costi è pericoloso tanto quanto la videogiocosità a tutti i costi.E poi chi dice che sia più realistico partire con esperienza diversa?

 

Il che non toglie che allora, come detto, anche spazi per il nome, per la divinità, ecc., sarebbero meglio usati per poteri e simili (spazi comunque già previsti), "in quanto non strettamente legato alla gestione meccanica del gioco", eppure ci sono, nessuno protesta, e anzi hai difeso almeno parte di quei campi; de gustibus, ma non condivido che sarebbe un utilizzo migliore, né che spazi per nome e simili abbiano piú "diritto" di essere sulla scheda rispetto al passato

 

Quelli spazi sono minimi e,per i motivi già detti,li ritengo anche più utili di un pari spazio minimo per il background.Questo trarrebbe maggior beneficio,piuttosto,da uno spazio adeguato,come già detto.


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Inviato il 02 luglio 2008 1:21
Quoto Neshira,se vuoi imporre al gruppo una cosa del genere,accomodati pure

Ora ti chiederei di citarmi dove ho detto che vorrei imporlo ai giocatori, visto che non l'ho mai detto; mi cito, «infatti io stesso ho detto "non so a quanti piacerebbe un gioco che cerchi di simulare a questi livelli", il mio punto è proprio che si parla tanto di realismo, ma poi i giochi che piú puntano al realismo non so quanto piacerebbero». In altri termini, moltissimi giocatori parlano di realismo e dicono di volere giochi quanto piú realistici possibile, ma di fronte a un gioco che tratti il realismo a quei livelli non so quanti lo apprezzerebbero. Questo non vuol dire "Lo voglio imporre ai giocatori", vuol dire "Non so quanti lo apprezzerebbero".

Aggiunta: Considerate comunque che l'esempio portato è un sistema che prevede espressamente una diversità alla partenza, e che prevede che tale diversità non deve essere una scelta del giocatore; criterio valido per il gioco specifico, ovviamente, ma in tal caso tale scelta non è opzione del giocatore.

 

 

E poi,i giocatori si fanno partire dallo stesso livello perchè così almeno si sentono più uniti: "insieme si comincia,insieme si finisce"

Mai detto il contrario, ma è ovvio che se io non dico che imporrei una simile cosa, e il mio discorso viene letto come un inno alla sua imposizione, il tutto viene stravolto ^_^

A parte che personalmente non mi sentirei meno unito, se partissi piú forte/debole di un altro.

 

 

chi dice che sia più realistico partire con esperienza diversa?

È piú probabile che due persone abbiano una quantità di esperienza diversa, o che abbiano la stessa, identica, precisa quantità di esperienza? Sbaglierò, ma mi pare ovvio che il primo caso sia piú probabile, che due persone abbiano un'esperienza quantitativamente esattamente identica mi pare decisamente improbabile, e su N persone esistenti al mondo mi pare decisamente piú probabile che due tra esse abbiano diversa esperienza.

 

 

Quelli spazi sono minimi e,per i motivi già detti,li ritengo anche più utili di un pari spazio minimo per il background.Questo trarrebbe maggior beneficio,piuttosto,da uno spazio adeguato,come già detto

Minimi, ma non per questo utili "in quanto non strettamente legato alla gestione meccanica del gioco", quindi con lo stesso identico diritto di essere sulla scheda rispetto allo spazio per il passato, secondo le stesse motivazioni da te portate.

Inoltre, quanto dici non significa che non tragga benefici da uno spazio a tuo parere non adeguato; e, visto che lo spazio per i poteri ci sia, non capisco perché sarebbe meglio togliere quel beneficio, anche se potrebbe essere maggiore. Non è una critica, liberissimo di pensarlo, ma il discorso "Meglio nessun beneficio che uno minore" non mi convince.

 

Ho provato un po' (molto poco) la quarta edizione, e al momento devo dire che (1) non trovo nulla di irreale nell'impulso curativo, e (2) la questione dei poteri a volontà, oltretutto senza malus per usarli, non è che mi convinca molto.


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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 02 luglio 2008 17:22
Vantaggi dei secondi per compensare? Nessuno, è realistico che siano piú sfigati, e che siano di piú.

 

ahahahha bellissimo ^_^



Neshira
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Neshira
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Inviato il 02 luglio 2008 19:36

mmm...è un gioco che probabilmente piacerà a pochi, e quei pochi molto esperti e saturi di personaggi fortissimi che salvano il mondo.

 

Già un certo gioco in cui si 'torna indietro' fino a morire invece di progredire tira meno degli altri, nonostante un'ambientazione bellissima, sia lode agli Antichi ^^

 

Un altro gioco dove si interpretano degli sfigati poi già esiste (vedi firma più sotto ^^) e anche quello è decisamente di nicchia: ma almeno lì sono tutti sfigati allo stesso livello.

 

Questo va decisamente oltre, e forse anche fuori, nel senso che un gioco dove non si è tutti nelle stesse condizioni di partenza imho perde una delle caratteristiche stesse dei giochi, e diventa qualcos'altro...e non tiratemi in ballo il poker come controesempio perchè quello è un vizio, non un gioco :P


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Inviato il 02 luglio 2008 20:37

Discorso livelli di esperienza: personalmente preferisco l'uguaglianza dei livelli, è un piccolo sacrificio da fare al gioco. Avrebbe senso che fossero più "esperti" i giocatori veterani di D&D, ma temo che questo alimenterebbe rancori e piagnistei.

Non dimentichiamo tuttavia che l'esperienza rimane sempre soggettiva- e così diamo un tocco di realismo: anche se partono tutti dallo stesso livello il "bagaglio" che ciascuno si porta dietro non sarà mai uguale.

 

Sì, i malvagi sono più liberi... di vivere eternamente braccati, sempre ai margini della società, fino a quando un pugnale trapasserà la loro gola nel sonno per pochi spiccioli...


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Inviato il 02 luglio 2008 23:03 Autore

Ma no Algor,il malvagio è libero di fare come vuole...fino a che non incontra quel simpatico,innocente oste che altri non è se non il guerriero di 20° livello NB che si è ritirato a vita privata,aprendo una locanda,giusto perchè si era rotto di fare tutte quelle avventure...

Il malvagio è un essere il cui unico scopo è quello di convertirsi (una possibilità non si nega a nessuno,persino Melkor/ Morgoth l'ha avuta) oppure perire sotto i colpi dei buoni (/me good inside).

 

È piú probabile che due persone abbiano una quantità di esperienza diversa, o che abbiano la stessa, identica, precisa quantità di esperienza? Sbaglierò, ma mi pare ovvio che il primo caso sia piú probabile, che due persone abbiano un'esperienza quantitativamente esattamente identica mi pare decisamente improbabile, e su N persone esistenti al mondo mi pare decisamente piú probabile che due tra esse abbiano diversa esperienza.

 

Beh,posso sempre far partire un avventuriero con 10 PE e gli altri con 0 (magari quel tipo ha ucciso un topo crudele...).Durante l'avventura guadagneranno tutti 1000 PE ed avanzeranno nella stessa maniera.Questo sarebbe giusto secondo quanto sostieni tu,ma non cambierebbe assolutamente niente ai fini del gioco,tranne il fatto che magari qualcuno potrebbe risentirsi anche per quei 10 PE in più...In definitiva,alle ortiche il realismo (che del resto non è mai stata la preoccupazione in cima a D&D)e ben vengano i personaggi che partono tutti con 0 PE (perchè sono tutti delle schiappe e devono crepare insieme al primo incontro... /me evil DM mode on).

 

Minimi, ma non per questo utili "in quanto non strettamente legato alla gestione meccanica del gioco", quindi con lo stesso identico diritto di essere sulla scheda rispetto allo spazio per il passato, secondo le stesse motivazioni da te portate.

Inoltre, quanto dici non significa che non tragga benefici da uno spazio a tuo parere non adeguato; e, visto che lo spazio per i poteri ci sia, non capisco perché sarebbe meglio togliere quel beneficio, anche se potrebbe essere maggiore. Non è una critica, liberissimo di pensarlo, ma il discorso "Meglio nessun beneficio che uno minore" non mi convince.

 

Per i motivi già detti,li ritengo cmq più utili del bg.Sempre per i motivi già detti,ritengo un beneficio minimo equivalente alla sua totale assenza.

 

Ho provato un po' (molto poco) la quarta edizione, e al momento devo dire che (1) non trovo nulla di irreale nell'impulso curativo, e (2) la questione dei poteri a volontà, oltretutto senza malus per usarli, non è che mi convinca molto.

 

L'impulso curativo me lo devo ancora spiegare a livello di logica,perchè la spiegazione del manuale non mi convince affatto.Ok che i PF rappresentano tutto un insieme di fattori che stanno a significare la tua resistenza al combattimento (e già qui ci sarebbe da dire:questo vuol dire che un guerriero ha più fortuna di un mago in combattimento?Sono riusciti a quantificare la fortuna?),ma come giustificano il fatto che uno "recupera la capacità di rimanere in vita"? Loro dicono che "il personaggio cerca dentro di sè una riserva di vitalità",ma finchè lo fai una volta per scontro,potrei anche capirlo (e non del tutto? Se hai questa volontà di vivere,perchè non la consideri di base nel tuo totale di punti ferita?)...Non capisco però perchè uno possa usare l'healing surge quante volte vuole una volta che si è riposato...Cos'è,si circonda di un'aura luminosa e inizia a rigenerare? Oltre al fatto che una meccanica del genere allunga di un bel po' i combattimenti,già privati di quella mortalità (=verosimiglianza)che avevano prima.

Quoto sui poteri a volontà...Mi sono divertito a leggere di triex e dei suoi infiniti dardi incantati...nessuno dei quali peraltro colpiva decentemente. ^_^


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Mornon
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Inviato il 03 luglio 2008 0:24
Questo va decisamente oltre, e forse anche fuori, nel senso che un gioco dove non si è tutti nelle stesse condizioni di partenza imho perde una delle caratteristiche stesse dei giochi, e diventa qualcos'altro

Non condivido, non è scritto da nessuna parte che un gioco, per essere tale, deve avere condizioni di partenza paritarie; anzi, in campagna che ho giocato e che gioco i personaggi non sono partiti tutti con lo stesso livello di esperienza.

 

 

Discorso livelli di esperienza: personalmente preferisco l'uguaglianza dei livelli, è un piccolo sacrificio da fare al gioco. Avrebbe senso che fossero più "esperti" i giocatori veterani di D&D, ma temo che questo alimenterebbe rancori e piagnistei

Ovviamente, volendo applicare una simile cosa si dovrebbero avere giocatori in grado di accettarla; ma la maggiore esperienza non sarebbe da dare ai piú esperti, quanto ai piú... dipende dal sistema (può essere un tiro di dado, può dipendere dal passato del personaggio, ecc.).

 

 

Non dimentichiamo tuttavia che l'esperienza rimane sempre soggettiva- e così diamo un tocco di realismo: anche se partono tutti dallo stesso livello il "bagaglio" che ciascuno si porta dietro non sarà mai uguale

Vero, proprio per questo ho detto "quantitativamente identica": se ipotizziamo di poter tradurre l'esperienza totale in un numero, mi pare irreale che tutti abbiano lo stesso identico numero.

 

 

posso sempre far partire un avventuriero con 10 PE e gli altri con 0 (magari quel tipo ha ucciso un topo crudele...).Durante l'avventura guadagneranno tutti 1000 PE ed avanzeranno nella stessa maniera.Questo sarebbe giusto secondo quanto sostieni tu,ma non cambierebbe assolutamente niente ai fini del gioco,tranne il fatto che magari qualcuno potrebbe risentirsi anche per quei 10 PE in più

Ma infatti il mio discorso era sull'esperienza e sul livello; in altri termini (numeri a caso), 80% di iniziare di primo, 15% di iniziare di secondo, 5% di iniziare di terzo, e all'interno di ogni livello ognuno inizia con un tot casuale di esperienza. A mio parere, sarebbe piú realistico. Poi, torno a dire, non sto dicendo che cosí sia necessariamente un bene, semplicemente, come già detto, l'ho portato come esempio di gioco realistico che pochi giocatori, anche tra quanti dicono "Voglio il realismo, quanto piú realismo possibile!", accetterebbero.

 

 

Per i motivi già detti,li ritengo cmq più utili del bg.Sempre per i motivi già detti,ritengo un beneficio minimo equivalente alla sua totale assenza

E per i motivi già detti non concordo, perché per lo scopo piú utile che vedo io, ossia far sí che il passato sia "Quella cosa talmente importante da stare sulla scheda, cosí come le caratteristiche" (che nessun giocatore considera trascurabile), basta una riga. Quanti giocatori ci sono che guardano alla scheda per vedere cosa è piú importante? Direi che non sono pochi, e tutti questi giocatori, guardando alla scheda, ora vedranno il passato come cosa "piú importante". A memoria non ricordo perché tu non sia d'accordo con questo (i motivi sul "Non serve per le meccaniche", ecc., non negano questa utilità) ^_^

 

 

L'impulso curativo me lo devo ancora spiegare a livello di logica

Per la loro spiegazione dovrei leggere il manuale, per una spiegazione basta ipotizzare una rigenerazione personale.

 

 

Quoto sui poteri a volontà...Mi sono divertito a leggere di triex e dei suoi infiniti dardi incantati...nessuno dei quali peraltro colpiva decentemente

Io ho colpito con solo uno, gli altri avevano tiro massimo cinque ^_^ Ora vedrò se approfondire maggiormente 'sta cosa dei poteri a volontà, sotto certi aspetti potrebbe non essere male; vero è che, finché dà bonus e nessun malus, che senso ha usare l'attacco base?


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