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D&D 4 edizione
G di Guardiano della notte
creato il 08 maggio 2008

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Inviato il 17 giugno 2008 12:39
Per la faccenda del BG, si parla di dettagli e di un minimo di storia, difficile concentrare tutto in meno di una pagina di Word

Non cosí difficile: dipende da quante cose scegli che abbia fatto il tuo personaggio (non è che tutti hanno avuto mille esperienze eclatanti), dipende da come lo scrivi (non vedo nulla di male nello scrivere il passato come elenco dei punti significativi nella vita), ecc.

 

 

Ovvio conta la qualità, ma in quella frase si legge benissimo: "non sforzatevi più di tanto a creare personaggi approfonditi e sfaccettati, in fondo non è cosi necessario"

Parla della non necessarietà di un passato complesso e di motivazioni estese, mi pare diverso da "personaggi approfonditi e sfaccettati"... magari sarà anche interpretabile cosí, ma il testo non dice quello.


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Inviato il 17 giugno 2008 12:58

Non cosí difficile: dipende da quante cose scegli che abbia fatto il tuo personaggio (non è che tutti hanno avuto mille esperienze eclatanti), dipende da come lo scrivi (non vedo nulla di male nello scrivere il passato come elenco dei punti significativi nella vita), ecc.

 

Oddio, l'elenco lo trovo un pò triste, sinceramente.

Non parlo tanto di esperienze, ma del parlare un pò della propria famiglia, della propria terra d'origine, e ovviamente di se stessi.

 

 

Parla della non necessarietà di un passato complesso e di motivazioni estese, mi pare diverso da "personaggi approfonditi e sfaccettati"... magari sarà anche interpretabile cosí, ma il testo non dice quello.

 

Anche qui, la profondità e la sfaccettatura di un personaggio sono in buona parte dati dalla sua storia e dalle motivazioni che lo spingono, quest'ultime in quanto riflesso della sua personalità.

Il famoso "da dove vieni, e dove vuoi arrivare".

 

Difficile che un PG che ha come background: "Sono un Nano figlio del Re dei Nani, e giro per il mondo per menar le mani", risulti essere molto profondo e sfaccettato.

Questo è un caso estremo, solo un esempio banale per far capire cosa intendo.


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Inviato il 17 giugno 2008 14:00

"Quando si gioca con un personaggio, non è important definire ogni cosa nei minimi dettagli, ma con lo svolgersi del gioco bisogna cominciare ad avere le idee più chiare su come si desidera che sia."

 

Manuale del giocatore 3.0

 

A me sembra dica più o meno la stessa cosa. Aggiungerei poi che la caratterizzazione del personaggio nella 3.0 è relegata in un capitolo a metà manuale, mentre nella4.0 viene affrontata nel primo capitolo, inoltre la scheda del personaggio 3.0 neanche ce l'ha lo spazio per il background, mentre quella della 4.0 presenta le voci "personalità", "atteggiamenti e aspetto", "background".

 

Per cui la critica non ha fondamenti. Semmai si può criticare D&D nella sua totalità, che sarebbe anche divertente

 

E poi dai, ci sono millemila cose da criticare nella quarta edizione. Perché inventarsene?


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Inviato il 17 giugno 2008 14:01

per me il vero problema di questa edizione è che NON si può definire D&D.

Hanno messo in cima il logo, hanno tenuto i beholder e Vecna, ma hanno stravolto il sistema magico, i ruoli delle classi, la semplicità e quel gusto un pò bricolage del gioco carta e penna che lavora di fantasia.

In sè potrà pure essere bello e divertente: e sicuramente tra qualche mese lo proverò.

Però avrei preferito che fosse chiamato in un altro modo, non certo D&D 4E :lol:

 

Si può comprare o è meglio lasciarla sullo scaffale?

 

direi che questo è il punto focale. La mia opinione è:

- se sei un nuovo giocatore (quindi sei presumibilmente giovane ed hai esperienze videoludiche tipo MMORPG) prendilo al volo

- se sei un vecchio giocatore lascialo lì a marcire, o al massimo prima leggilo con altri mezzi :(


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Inviato il 17 giugno 2008 14:06

Ho una idea: batteziamola con un altro nome. Suggerimenti?


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Inviato il 17 giugno 2008 15:15

E poi dai, ci sono millemila cose da criticare nella quarta edizione. Perché inventarsene?

 

Non mi invento nulla, è una cosa che tutti quelli con cui ne ho parlato hanno notato :lol:


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Inviato il 17 giugno 2008 15:19
Oddio, l'elenco lo trovo un pò triste, sinceramente.

Non parlo tanto di esperienze, ma del parlare un pò della propria famiglia, della propria terra d'origine, e ovviamente di se stessi

Io non trovo triste l'elenco, se è funzionale a quello che è lo scopo del passato :lol:

Comunque, sul passato in generale: non mi pare d'aver mai scritto nulla sulla terra d'origine, e se non è rilevante non vedo neppure il punto nel farlo (si può fare perché piace, ovvio, ma non lo vedo necessario, né influente sulla qualità del passato), e sulla famiglia ben poco. Per il passato di un personaggio che sto giocando ora a Vampiri: il Requiem (anche se vista la natura dei personaggi il discorso è particolare) non ho scritto nulla né sulla famiglia (manco ho deciso chi sono i suoi genitori, ora che ci penso), né sulla terra d'origine, eppure lo reputo un gran passato (stessa cosa il master e i giocatori che ne sanno qualcosa), forse il miglior personaggio che ho visto (idem).

 

 

Anche qui, la profondità e la sfaccettatura di un personaggio sono in buona parte dati dalla sua storia e dalle motivazioni che lo spingono, quest'ultime in quanto riflesso della sua personalità.

Il famoso "da dove vieni, e dove vuoi arrivare"

Ma quel pezzo non dice di non dare motivazioni, ma che non è necessario dare motivazioni estese; ossia, anche se sono stringate, anche se sono schematiche, non è che sia un problema. Il caso estremo che porti a mio parere non rientra nella casistica, perché non porta proprio motivazioni (cosa diversa dal dire che non sono necessarie motivazioni estese), né porta un passato (cosa diversa dal dire che non è necessario un passato complesso). Gli aggettivi spero non siano messi lí a caso :(

La mia impressione è che, magari perché influenzati da una cattiva nomea/qualità/percezione, e/o perché non si apprezzano le modifiche fatte, si dia alla frase un'interpretazione negativa che, nella sua letteralità, onestamente non mi sembra esserci, e anzi viene negata da altre cose, come la struttura della scheda.


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Inviato il 18 giugno 2008 22:53 Autore

Ho una idea: batteziamola con un altro nome. Suggerimenti?

 

Il nome ideale sarebbe Neo D&D.Perchè di fatto deriva da D&D per diverse cose,ma lo stravolge al punto tale che di fatto finisce per creare un nuovo gioco.

 

Quanto allo spazio dedicato al BG sulla scheda,lo trovo inutile.Per la semplice ragione che,se proprio devo scrivere un BG,mi prendo un banalissimo foglio di carta,una matita (penna per i più tecnologici) e scrivo il BG. Che poi voglia scrivere una breve presentazione ("Nato a...,addestrato da...,ambisce a...") o una storia complessa ("Sappi o principe,che negli anni in cui..."),sta al giocatore.La scheda deve contenere informazioni utili al gioco a livello di meccanica:caratteristiche, oggetti, denaro, PE, conoscenze fatte, annotazioni,ecc.Per il BG,meglio un foglio specifico.Anche perchè l'elenco che finisce per uscir fuori con quest'edizione è triste,se si pensa che ci sono magari giocatori che vorrebbero sviluppare meglio la cosa.E poi,in 12 anni di gioco di ruolo,non ho mai visto giocatori portarsi il foglio del BG con sè,spillato sulla/ coincidente con la scheda. Il BG si scrive,si stampa,lo si da al DM che lo legge (per ispirarsi nel creare avventure) e poi fine.Se il giocatore se lo vuole leggere,glielo si da,ma non è una cosa che deve sempre portarsi con sè,non serve ai fini del finire l'avventura (a meno che il PG non sia così smemorato dallo scordarsi per quale motivo ha deciso di sterminare tutti gli halfling del mondo).


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Inviato il 18 giugno 2008 23:32

Io lo chiamerei "World of D&D" ricordando che è figlio di D&D e di WoW :stralol:


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Inviato il 19 giugno 2008 3:22

Ok gdn, ma non ve ne va bene una allora. :stralol:

 

Io trovo che quello spazio sulla scheda renda l'interpretazione davvero parte del gioco.

 

Considerato che c'è sempre gente che usa d&d per picchiare mostri e basta, perlomeno saranno tentati di scrivere ALMENO quell'elenco. :stralol:

 

Voi interpretate negativamente ogni cosa. :stralol:


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Inviato il 19 giugno 2008 10:31
Il nome ideale sarebbe Neo D&D.Perchè di fatto deriva da D&D per diverse cose,ma lo stravolge al punto tale che di fatto finisce per creare un nuovo gioco

Allora propongo Neo Neo (Neo, ecc.) D&D, perché dubito che i cambiamenti dalla 3.5 alla 4 siano poi piú impattanti di quelli dalla prima alla 3.5, passando per AD&D.

 

 

Quanto allo spazio dedicato al BG sulla scheda,lo trovo inutile.Per la semplice ragione che,se proprio devo scrivere un BG,mi prendo un banalissimo foglio di carta,una matita (penna per i più tecnologici) e scrivo il BG

È vero, il passato si può scrivere dovunque; ma allora a che serve la scheda?, anche quella si può scrivere dovunque. È una differenza concettuale, lo spazio per il passato messo direttamente nella scheda lo rende importante nel sistema, è qualcosa "degno di stare nella scheda" al pari delle caratteristiche, che ben pochi, se qualcuno, ignora (nel senso "non gli dà valori", "le lascia in bianco") al momento di creare il personaggio.

Poi, tutto si può vedere negativo, ma onestamente mi pare che si parta prevenuti e si arrivi a considerare male qualunque cosa, pure le modifiche che vanno nel senso dell'interpretazione e dell'approfondimento.

 

 

La scheda deve contenere informazioni utili al gioco a livello di meccanica:caratteristiche, oggetti, denaro, PE, conoscenze fatte, annotazioni,ecc.

E in quale modo nome, cognome, capelli, occhi, razza, divinità (pure razza e divinità: non è che sia difficile tenerle a memoria, e in quanto a meccaniche avere il nome scritto non è che faccia chissà cosa), ecc., sarebbero utili a livello di meccanica? Allora togliamo tutto, tranne le cose strettamente utili a quello.

 

 

in 12 anni di gioco di ruolo,non ho mai visto giocatori portarsi il foglio del BG con sè,spillato sulla/ coincidente con la scheda. Il BG si scrive,si stampa,lo si da al DM che lo legge (per ispirarsi nel creare avventure) e poi fine

Giusto un esempio col personaggio di Vampiri che ho citato precedentemente, ho il passato nella stessa cartellina della scheda, e lo tiro fuori ogni volta che gioco. E anche non fosse cosí, per quale motivo il fatto di averlo dietro sarebbe un male? Se poi partiamo dal presupposto che "non serve ai fini del finire l'avventura", ripeto le domande di cui sopra: non mi pare che il colore dei capelli, o il nome, ecc., siano poi cosí determinanti.


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Inviato il 19 giugno 2008 10:41

Perdonate l'intrusione ma:

 

 

Il nome ideale sarebbe

in 12 anni di gioco di ruolo,non ho mai visto giocatori portarsi il foglio del BG con sè,spillato sulla/ coincidente con la scheda. Il BG si scrive,si stampa,lo si da al DM che lo legge (per ispirarsi nel creare avventure) e poi fine

 

 

Giusto un esempio col personaggio di Vampiri che ho citato precedentemente, ho il passato nella stessa cartellina della scheda, e lo tiro fuori ogni volta che gioco. E anche non fosse cosí, per quale motivo il fatto di averlo dietro sarebbe un male? Se poi partiamo dal presupposto che "non serve ai fini del finire l'avventura", ripeto le domande di cui sopra: non mi pare che il colore dei capelli, o il nome, ecc., siano poi cosí determinanti.

 

 

Mornon, parli una lingua diversa da GDN, o sono io che non ho capito una ceppa? T'ha appena scritto che il BG serve per dare al master una guida per creare avventure in linea col passato del PG... :stralol:


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Inviato il 19 giugno 2008 10:46
Mornon, parli una lingua diversa da GDN, o sono io che non ho capito una ceppa?

Semplicemente la parte che citi parla di ispirazione nel creare l'avventura, mentre io rispondevo a dove dice che "non serve ai fini del finire l'avventura": la creazione dell'avventura da parte del master, e la sua conclusione da parte del PG, sono due cose diverse :stralol:

 

Se il giocatore se lo [il passato] vuole leggere,glielo si da,ma non è una cosa che deve sempre portarsi con sè,non serve ai fini del finire l'avventura

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Inviato il 19 giugno 2008 23:22 Autore

Ok gdn, ma non ve ne va bene una allora. :D

 

Io trovo che quello spazio sulla scheda renda l'interpretazione davvero parte del gioco.

 

Considerato che c'è sempre gente che usa d&d per picchiare mostri e basta, perlomeno saranno tentati di scrivere ALMENO quell'elenco. :(

 

Voi interpretate negativamente ogni cosa. ;)

 

E invece,se uno vuole solo picchiare i mostri? Io non interpreto negativamente,dico solo che quello spazio può essere usato per cose più proficue,se proprio volevano rivoluzionare positavamente il gioco,allora potevano anche fare una scheda da due fogli,che occuperebbe meno spazio dell'attualmente prevista scheda E miniature E carte da gioco.

 

Poi, tutto si può vedere negativo, ma onestamente mi pare che si parta prevenuti e si arrivi a considerare male qualunque cosa, pure le modifiche che vanno nel senso dell'interpretazione e dell'approfondimento.

 

Ti pare proprio male,visto che considero ad esempio positivamente il fatto che la 4a abbia ridotto il peso (ai fini del potere dei PG)degli oggetti magici o anche le sfide di abilità (sebbene continui a pensare che si potrebbero gestire anche con solo un tiro) o la riduzione delle abilità (sebbene non a questi livelli e con queste regole di avanzamento)o la guida del DM che da suggerimenti per i novelli DM (sebbene noi della vecchia guardia ce la siamo cavata anche senza una guida che ci dicesse certe cose)...

 

Inoltre,questa cosa di considerare sempre superiore l'interpretazione e l'approfondimento rispetto a tutto comincia a darmi sui nervi.Io ho cominciato a giocare giocando soprattutto powerplay,inteso come puro stile EUMATE condito con spruzzi di interpretazione.Successivamente ho aggiunto sempre più l'interpretazione fino a trovare un equilibrio che,come giocatore,mi soddisfacesse.Ora,come DM,vedo i miei giocatori divertirsi mischiando EUMATE e interpretazione ma a favore del primo punto.

E per me va bene così,perchè se uno si diverte non ha alcuna importanza che metta l'accento sull'interpretazione.In quel momento,il giocatore sta interpretando un ruolo nel senso forse più meccanico ma anche (per lui)divertente.Quando ero giocatore ne ho incontrati a dozzine di giocatori che erano maestri di interpretazione e che si sentivano sempre in dovere di rimarcare la loro superiorità rispetto a me e ai miei amici solo perchè noi avevamo un modo di divertirci diverso dal loro (diverso anche nel senso che non ce ne fregava un cavolo di come si divertivano gli altri...noi ci divertivamo,loro si divertivano,tutti felici e contenti).

Quando sento quindi certe osservazioni,colgo spiacevoli assonanze con quelle critiche.A te piacerà anche l'interpretazione Mornon,ma per me essa è solo uno degli elementi del gioco,perfettamente alla pari con gli altri e sicuramente,in quanto legata così profondamente al giocatore,meritevole non di un misero quadratino sulla scheda ma di un foglio tutto per sè.

 

E in quale modo nome, cognome, capelli, occhi, razza, divinità (pure razza e divinità: non è che sia difficile tenerle a memoria, e in quanto a meccaniche avere il nome scritto non è che faccia chissà cosa), ecc., sarebbero utili a livello di meccanica? Allora togliamo tutto, tranne le cose strettamente utili a quello.

 

Il nome scritto piace a tutti vederlo,definisce chi è il tipo su quella scheda.Le altre cose sono opzionali,però mentre posso decidere in ogni momento che il mio PG abbia 2 fratelli invece di 2 sorelle (a meno che la cosa non abbia già avuto implicazioni nell'avventura o nella campagna),sarebbe meglio che cose come l'aspetto fisico (per evitare faccende tipo "Signore,il mago umano pelato con gli occhi rossi ha lasciato questa pergamena" "Non vedo maghi umani pelati con occhi rossi,solo maghi umani dalla lunga chioma bionda e occhi azzurri"),l'allineamento (che nel gioco è importante anche a fini pratici ed effetti) e la divinità (che può essere importante in meccaniche di gioco per certe classi, mentre nei FR è importante per tutti)siano segnate fin da subito.

Del BG,volendo,se ne può fare anche a meno.Della descrizione del personaggio,non tanto.Che poi la scriva il PG sulla sua scheda o il DM su un suo foglio,non cambia le cose.


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Inviato il 24 giugno 2008 9:47
E invece,se uno vuole solo picchiare i mostri?

Nulla gli vieta di farlo, ma sei stato tu a dire che è meglio che le cose siano previste, e al massimo non si usano, piuttosto che non averle, e doversele inventare; a questo punto, per lo stesso ragionamento meglio avere lo spazio per il passato e non usarlo, piuttosto che non averlo :D

 

 

Ti pare proprio male,visto che considero ad esempio positivamente il fatto che la 4a abbia ridotto il peso (ai fini del potere dei PG)degli oggetti magici o anche le sfide di abilità (sebbene continui a pensare che si potrebbero gestire anche con solo un tiro) o la riduzione delle abilità (sebbene non a questi livelli e con queste regole di avanzamento)o la guida del DM che da suggerimenti per i novelli DM

Volevo dire "quasi qualunque cosa", non "qualunque cosa" :D

 

 

questa cosa di considerare sempre superiore l'interpretazione e l'approfondimento rispetto a tutto comincia a darmi sui nervi

Mi sa che hai equivocato: come detto, è vero che considero importante l'interpretazione, perché è un gioco di ruolo, ossia con la base nell'interpretare un ruolo; ma ho anche detto sia che non è necessario chissà quale approfondimento, sia che se uno vuole giocare a picchiare mostri, e si diverte, non c'è problema, ha tanta dignità quanto la migliore interpretazione. Solo, per me, se viene meno il ruolo, il gioco di ruolo è un po' "snaturato".

 

 

Il nome scritto piace a tutti vederlo,definisce chi è il tipo su quella scheda.Le altre cose sono opzionali,però mentre posso decidere in ogni momento che il mio PG abbia 2 fratelli invece di 2 sorelle (a meno che la cosa non abbia già avuto implicazioni nell'avventura o nella campagna),sarebbe meglio che cose come l'aspetto fisico (per evitare faccende tipo "Signore,il mago umano pelato con gli occhi rossi ha lasciato questa pergamena" "Non vedo maghi umani pelati con occhi rossi,solo maghi umani dalla lunga chioma bionda e occhi azzurri"),l'allineamento (che nel gioco è importante anche a fini pratici ed effetti) e la divinità (che può essere importante in meccaniche di gioco per certe classi, mentre nei FR è importante per tutti)siano segnate fin da subito.

Del BG,volendo,se ne può fare anche a meno.Della descrizione del personaggio,non tanto.Che poi la scriva il PG sulla sua scheda o il DM su un suo foglio,non cambia le cose

Ma non sono cose utili a livello di meccanica; quello che volevo sottolineare, comunque, è che (1) avendo messo quello spazio sulla scheda gli ha dato una dignità "è sulla scheda", dandogli un'importanza "ufficiale" pari a caratteristiche e simili, e a mio parere poco non è; e (2) se andiamo a vedere cos'è utile a livello di meccaniche, allora le cose che ho elencato non è che abbiano questa grande utilità.

Che poi il passato sia piú opzionale della descrizione... a esperienza mia, non condivido, se non altro perché il passato (o almeno la psicologia) serve fin dall'inizio per decidere almeno in parte come giocarsi il personaggio, perché è cosí, mentre l'aspetto fisico di norma può anche essere deciso nel momento in cui eventualmente serva (nel tuo esempio, nel momento in cui il PNG descrive il mago).

Parentesi: non è che il nome scritto piace a tutti vederlo, è che visto che c'è lo spazio lo si scrive; personalmente, ricordo almeno un personaggio sulla cui scheda per un bel pezzo non ho scritto il nome. Averlo scritto o no, non è che mi cambi poi molto.


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