sì, auto sfasciate, vetrine sfondate, città al rogo. Tutta Roma bruciata dai contestatori, i temibili studenti cattivoni, tutta gentaglia
Se metti "Genova" al posto di "Roma" sono cose già successe
sì, auto sfasciate, vetrine sfondate, città al rogo. Tutta Roma bruciata dai contestatori, i temibili studenti cattivoni, tutta gentaglia
Se metti "Genova" al posto di "Roma" sono cose già successe
certo genova, erano studenti e professori a sfasciare le vetrine. Che paragone fuorviante e assolutamente fuori luogo. Ritenta, sarai più fortunato.
sì, auto sfasciate, vetrine sfondate, città al rogo. Tutta Roma bruciata dai contestatori, i temibili studenti cattivoni, tutta gentaglia
Se metti "Genova" al posto di "Roma" sono cose già successe
Vabbè dai, ma non possiamo neanche solo lontanamente paragonare il G8 a questa cosa della Sapienza.
C'erano tanti studenti, probabilmente una serie di decerebrati...che non mancano nei collettivi di cui sopra, faccio 1+1 e guarda caso mi viene 2.
Edit/ è vero non si possono paragonare, ma quanto è successo a livello di città poteva succedere a livello degli edifici dell'ateneo
C'erano tanti studenti, probabilmente una serie di decerebrati...che non mancano nei collettivi di cui sopra, faccio 1+1 e guarda caso mi viene 2.
stai generalizzando, e non mi va di continuare questo giochino del uno+uno due, e del due + due quattro. E' chiaro che l'esempio che porti è errato, ed è un tentativo di fare un bel minestrone per attaccare collettivi, compagni, e professori. Che argomento interessante ^_^
Proprio no, meglio tornare a parlare di cose concrete e non superficiali.
Mi son piaciuti molti interventi, ne quoto due in particolare
Il termine ''fascismo'' l'ho usato in senso esteso... avrei potuto dire ''prepotenza''... questa gente dei collettivi che si definisce di sinistra ha invece gli stessi metodi del Ventennio fascista...
Sono deluso anche io... il fatto è che quei mentecatti adesso sono convinti di aver fatto un'impresa e di aver contribuito alla laicità dello Stato mentre l'unico risultato sarà quello di inasprire gli animi e di far sorgere l'ennesima polemica politica... certo che uno Stato che non è in grado di permettere al Papa di parlare non ci fa proprio una gran figura...
Questa è l'evidenza. Spesso, però, in Italia si rinuncia a far rispettare la legalità per timore di quello che potrebbe succedere. Del resto, non mi pare sia un gesto pacifico occupare aule universitarie, oppure minacciare "azioni eclatanti". Io penso - ma non ne ho conferma, sia chiaro - che vi fosse il fondato timore che potessero verificarsi incidenti, per questo è stato consigliato al papa di rinunciare (in un primo momento, infatti, il Vaticano avena confermato la presenza). Questa impressione è scaturita anche sentendo i tipici commenti idioti ed ipocriti dei vari rappresentanti politici...del tipo: siamo indignati, ma è meglio così...
Evidentemente abbiamo ancora molto da imparare dal resto dell'Europa. Inoltre questo gesto come già detto, sancisce la sconfitta delle idee che propugnavano i "dissidenti", parte minoritaria ma evidentemente molto attiva. Francamente resto molto amareggiato da italiano prima che da cattolico
Risposta lunga, ma c'è tanto cui replicare ^_^
il fatto che non contenga riferimenti al discorso di Parma non significa che l'ispirazione per questa sceneggiata non venga da quell'episodio visto che tutti gli studenti e i professori coinvlti non fanno che ripetere come un mantra quella questione
Se quello che ha fatto partire il tutto non porta quel discorso a motivazione, il fatto che tutti ripetano tale motivazione significa che è quello che ha fatto piú presa, non che la motivazione iniziale presentata, ossia quella che ha ispirato, per usare le tue parole, la protesta fosse quella: si sarà pure aggiunta la questione di Galileo, ma visto che la lettera che ha fatto partire il tutto, compresa la seconda lettera, non ne parlava, la "motivazione ispiratrice" non è stata quella.
Su Odifreddi, per quanto sotto certi aspetti esagerato, ha comunque trattato l'argomento basandosi sui testi del cristianesimo/cattolicesimo, riportando anche teorie sostenute da studiosi del campo: non so se hai letto il suo libro, ma in esso porta delle riflessioni a mio parere estremamente interessanti. Quindi perché rifarsi anche a lui non andrebbe bene?
scuse che poi non vedo perchè debbano essere dovute a meno che si sancisca che le colpe di gente nata centinaia di anni fa ricadano sui successori
Se non erro le scuse non erano del Papa, ma della Chiesa; e visto che è un'istituzione che va avanti nei secoli, e visto che sono i cattolici stessi a parlarne come un'istituzione "eterna" (fino alla fine dei tempi) o quasi, direi che la tua argomentazione cada...
Torno inoltre a ripetere quanto detto sulla libertà di parola, che non ha avuto risposta: «la libertà di parola non implica il diritto di usare qualunque mezzo (inteso come edifici, giornali, radio, ecc., anche non nostri) per diffondere il proprio pensiero: uno è libero di dire la sua idea, ma io non ho l'obbligo di aiutarlo a diffonderla. Altrimenti, a questo punto L'Osservatore Romano non potrebbe rifiutarsi di pubblicare un mio ipotetico articolo in cui insulto la Chiesa e tutto ciò in cui crede, o altrimenti lederebbe la mia libertà di parola». "Libertà di parola" non significa che qualcuno (chiunque sia) debba avere accesso a qualsiasi mezzo/edificio per diffondere le sue idee. Altrimenti potrei scrivere per chiedere la disponibilità di una sala del Vaticano per un discorso contro il cattolicesimo; probabilmente non riceveri nemmeno risposta, ma per quanto detto sopra non penso che questo lederebbe la mia libertà di parola.
Senza contare che ogni volta si salta fuori con il discorso che il Papa deve tacere sulla politica, sulla società e tutto il resto. La Chiesa fa parte della società come ne fa parte chiunque di noi, e può dire quello che vuole
Non propriamente quello che vuole, ma non perché è il Papa: è un capo di Stato, non un cittadino come me e te, e quindi come qualunque altro capo di Stato deve rispondere ai limiti propri dei capi di Stato; all'interno di questi sí, può dire quello che vuole, anche se magari incoerente con lo stesso cattolicesimo, cosí come però chi è contrario a quello che dice può farlo notare. Come già detto in passato, se volesse uscire da quei limiti avrebbe solo da rinunciare all'essere capo di Stato. Se non lo fa, non ha senso protestare quando qualcuno si lamenta che ha travalicato i limiti di un capo di Stato.
Sottolineo una cosa: quando qualcuno si lamenta delle sue ingerenze (almeno per quanto riguarda diversi degli intervenuti in altre discussioni), lo fa non perché è il Papa, ma perché è un capo di Stato: se venisse meno la parte "Papa" le lamentele rimarrebbero, se venisse meno la parte "capo di Stato" no; per ricollegarmi a un tuo intervento successivo, molti degli intervenuti nelle discussioni passate hanno parlato di ingerenza quando viene dal Papa (capo di Stato), non da altri preti (non capi di Stato). Quindi non confondiamo le due cose.
Sulla difesa della vita, reputo che possano esserci persone intelligenti e pro-pena di morte, la dicotomia non mi convince; del resto, non vorrei ricordare male, ma mi pare che questo stesso Papa abbia detto che un cattolico può essere favorevole alla pena di morte (sottolineo che vado a memoria, eventualmente cercherò conferme).
non ti mettere in mezzo se il Papa richiama la tua morale a non fare certe cose
Un attimo: se il Papa dice "Non si dovrebbe usare l'eutanasia" richiama la mia morale a non fare una cosa, se dice "L'eutanasia deve rimanere illegale" auspica il mantenimento di un'imposizione (alla faccia del libero arbitrio), a prescindere da cosa pensi la morale del singolo; cosa ben diversa, onestamente, e nel secondo caso, quando ci si ricada, parlare di semplice richiamo alla morale mi pare decisamente inesatto.
non mi sento responsabile di ciò che ha fatto Mussolini e neanche le Istituzioni Italiane dovrebbero esserlo e così per me vale anche per la Chiesa e Galileo
Mussolini, pre-Repubblica; istituzioni italiane, post-Repubblica. È un'altra istituzione, onestamente non mi pare una differenza da poco.
La protesta dei docenti è stata una buffonata anticlericale. La Sapienza non è loro e non avevano alcun diritto di impedire a chi non la pensava come loro di accettare le loro tesi
Avevano tutto il diritto di dirsi contrari all'invito, e l'hanno fatta tramite una lettera, non tramite processioni irriverenti; siamo al punto in cui non posso nemmeno spedire una lettera in cui chiedo di non invitare qualcuno?
Per come la vedo io siamo all'assurdo, primo perchè sappiamo bene il tipo di protesta che ne sarebbe uscita (non raccontiamoci le favole..nessuno aveva intenzione di ascoltare e poi ribattere..volevano solo fare casino e non farlo parlare); secondo perchè non è compito dei professori decidere chi vada a parlare nell'università. Ognuno ha i suoi compiti: i mod hanno il compito di moderare, non gli utenti...allo stesso modo non sono i professori a decidere gli inviti
Ma hanno il diritto di dire la loro; siamo all'assurdo su due fronti: uno è quello che dici tu (se veramente volevano fare casino al punto di zittirlo), l'altro è che la lettera dei docenti venga definita "ingiusta", "buffonata" o simili, come se non avessero il diritto di dire la loro...
Ho più volte argomentato le mie motivazioni perciò non me la sento di aggiungere altro. Tu non puoi assolutamente obbligarmi a rispondere a cosa vuoi tu e come vuoi tu... io ho fatto un discorso generico se poi qualcuno di voi si sente tirato in ballo non è colpa mia, chi non si riconosce in quella descrizione che ho fatto non dovrebbe sentirsi offeso...
Sei liberissimo di non rispondere alle mie domande, ma scrivendo
Diciamo le cose come stanno. Molti, anche qui dentro, odiano il Papa e lo disprezzano e lo [CUT]
tu hai esplicitamente accusato diverse persone di questo forum di:
- essere dei mentitori consapevoli
- aver dato degli imbecilli, e quindi insultato, ai credenti
Sono cose estremamente gravi. Quindi, puoi gentilmente segnalare i punti che ti hanno portato a formulare queste accuse nei confronti di altri utenti del forum?
Grazie.
Si certo che hanno il diritto di dire la loro, infatti non mi ha dato nessun fastidio la lettera.. Quello che mi ha infastidito sono state le azioni e le pseudo minacce che sono seguite
Mi sono vista un po' di videointerviste. A me sembra che il problema sollevato dagli studenti fosse "non vogliamo il capo di stato vaticano che viene qui a parlare senza un preciso tema e senza una veste precisa".
In pratica non sono contrari alla visita di un leader religioso (che ne so, dalai lama in italia), ma alla presenza di un capo di stato estero che più volte si è espresso su cosa dovrebbe essere legale o illegale in italia.
Su cose come la via frocis, a me gli sfottò quando c'è bisogno di argomentazioni serrate e coerenti sanno sempre di cattivo gusto, ma non è questo il punto: si può anche un po' sbeffeggiare qualcuno che ha definito malati di mente i "froci" in questione. Insomma, se l'è anche cercata.
Su Galileo, non c'è bisogno di cercare fra le virgole: il punto è che le convinzioni del papa riguardano la subordinazione della scienza alle verità religiose rivelate di cui lui è il depositario, e capisco che degli scienziati possano non prenderla molto bene.
Resto dell'idea che il tutto si sia risolto in un boomerang, si potevano fare le cose in maniera molto più fine e rispettosa, restando ugualmente stroncanti. E il vittimismo della disdetta non migliora le cose.
Diciamo le cose come stanno. Molti, anche qui dentro, odiano il Papa e lo disprezzano e lo dileggiano. Per me già questo è incivile. La questione è tutta qui. C'è chi, come me, crede che determinate persone dovrebbero essere ascoltate con rispetto per quello che rappresentano e dicono mentre ci sono altri che non ritengono di aver alcun riguardo per i religiosi perchè sono convinti che la religione sia una buffonata e che chi crede sia un emerito imb****le. Questa è la verità. Se raccontate altro sapete di mentire.
Qualcuno già mi ha preceduto nel citare questo passo, comunque il rispetto non è dovuto a prescindere, ma bisogna prima guadagnarselo. E ci mancherebbe altro.
Se qui dentro c'è qualcuno che non rispetta il dott. Ratzinger (mi chiamo in causa in prima persona, visto che mi dichiaro anticlericale) avrà i suoi buoni motivi per farlo, mi auguro. Idem con patate per quelli che lo rispettano.
Inoltre non faccio parte del primo "gruppo" di persone che nomini tu (quello composto da chi crede che determinate persone dovrebbero essere ascoltate con rispetto per quello che rappresentano e dicono), ma allo stesso tempo non mi sento nemmeno di appartenere al secondo gruppo (quello composto da altri che sono convinti che la religione sia una buffonata e che chi crede sia un emerito imb****le). Sai mica se c'è un terzo gruppo per racchiudere gente come me? ^_^
Infine sto dicendo cose diverse dalle tue, ma non so di mentire (o non me ne rendo conto); sai mica aiutarmi a trovare i miei errori?
Nel passato Giovanno Paolo II fu invitato alla Camera e lui fece un discorso a favore dell'indulto. Ebbene proprio grazie a quelle parole ci siamo buscati l'indulto cosa che mi ha alquanto irritato. Perchè nessuno ha protestato allora?
Premessa: cercate di non fare chilometrici quote "a cascata", ma citate solo le parti che volete citare, sennò leggere tutto diventa un'impresa...
Per l'indulto protesto ora ed ho protestato allora.
Come ho espresso dissenso ogni qualvolta Papa Giovanni Paolo dicevaqualcosa su cui non ero d'accordo (mi viene in mente la vicenda-Gay Pride, ora come ora); il rispetto che avevo per lui (ebbene si...) certo non mi impediva di dire "non sono d'accordo", quando lo pensavo.
Spero di esser stato esauriente. ^^
Questa è l'evidenza. Spesso, però, in Italia si rinuncia a far rispettare la legalità per timore di quello che potrebbe succedere. Del resto, non mi pare sia un gesto pacifico occupare aule universitarie, oppure minacciare "azioni eclatanti". Io penso - ma non ne ho conferma, sia chiaro - che vi fosse il fondato timore che potessero verificarsi incidenti, per questo è stato consigliato al papa di rinunciare (in un primo momento, infatti, il Vaticano avena confermato la presenza). Questa impressione è scaturita anche sentendo i tipici commenti idioti ed ipocriti dei vari rappresentanti politici...del tipo: siamo indignati, ma è meglio così...
In merito ai motivi della cancellazione, fonti del Viminale fanno sapere che l'annullamento della visita del Papa all'ateneo romano è stata una scelta, maturata nel primo pomeriggio di martedì, dettata da motivi di opportunità e non da possibili problemi di sicurezza. Tutte le misure atte a garantire la piena sicurezza e l'ordinato svolgimento della visita di Benedetto XVI alla Sapienza erano state messe a punto nel corso del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica riunitosi in mattinata, specificano dal Viminale. Secondo alcune fonti che in mattinata avevano preso parte al comitato provinciale per la sicurezza, alla presenza anche della gendarmeria vaticana, dietro la cancellazione della visita ci sarebbe un problema più di immagine che di sicurezza per l'incolumità del Santo Padre.
Il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha voluto mettere in chiaro insomma che l’annullamento della visita «non è avvenuto per ragioni di sicurezza». In mattinata gli studenti della Rete per l’autoformazione avevano occupato il rettorato dell’Università. E il rettore Renato Guarini aveva confermato di aver dato «agli studenti la possibilità di utilizzare, il giorno della visita del Pontefice, uno spazio all’interno della città universitaria, tra il piazzale della Minerva e la facoltà di Lettere, per riunirsi e dialogare delle problematiche di loro interesse».
Organizzeranno cortei, campagne di comunicazione e daranno vita a "gesti eclatanti" come diffondere a tutto volume musica dance e house dalla piazza davanti all'ingresso dell'università, uniti contro "l'oscurantismo" di Ratzinger con una distinzione tra i collettivi dell'ultrasinistra che annunciano "l'assedio sonoro", e le liste vicine al Pd presenti nell'ateneo che "si dissociano da una protesta strumentale". Sulla sponda opposta, i giovani universitari cattolici si preparano invece con una veglia di preghiera.
Mah...
Mi sembra che la cosa più "eclatante" promessa sia stata quella della musica, voluta solo dalla frangia estremista della manifestrazione. Sicuramente non lo approvo, ma di ragioni fondate per temere addiruttura per l' incolumità fisica del papa non ne trovo...
Se dobbiamo ragionare:
ci sono stati casi di manifestazioni violente--->la prossima manifestazione sarà probabilmente violenta
beh... è una supposizione totalmente personale. Non mi sembra corretto considerare "incivile violazione della liberttà" ogni protesta e manifestazione in base a questo ragionamento.
Di fatto il diritto alla manifestazione esiste, prove concrete di progetti violenti non ce ne sono, la sicurezza è stata garantita, il Viminale ha detto che le motivazioni erano diverse da quelle della presunta mancata sicurezza.
Il Vaticano ha scelto di annullare la visita di sua spontanea volontà, senza prove di rischi concreti e con tutte le garanzie e assicurazioni. Non è stato obbligato a fare tale scelta e dunque la libertà di venire non è stata negata. Sarebbe stata negazione di libertà vietare di protestare.
Poi nemmeno io personalmente avrei partecipato alla manifestazione, però di fatto farla non viola nessuna libertà. L' avrei potuta chiamare "violazione della libertà" se si fosse effettivamente verificato un casino tale da impedire al papa di farsi sentire con il microfono all' interno dell' aula (sentire è un diritto degli studenti che sono venuti per ascoltare), infatti qualcuno avrebbe dovuto avere il compito far rispettare la disciplina e tenere la situazione sotto controllo. Ma il Vaticano ha annullato la visita, quindi non abbiamo modo di sapere se effettivamente il Papa sarebbe riuscito a tenere il suo discorso per quelli che lo vogliono sentire. Se lo voleva, per me avrebbe potuto tranquillamente venire a fare il suo discorso. Di ragioni così terribili da giustificare l' annullamento della visita non ne vedo. A me sa di vittimismo.
Comunque ok, il succo è questo:
-Personalmente non condivido nessuna delle opposizioni alla visita
-Considero però legittime sia le lettere dei professori sia le forme di manifestazione non volte a impedire concretamente il discorso
-Considero illegittimo l' assedio sonoro (però sono convinta che ci fossero tutti mezzi per evitarlo)
Insomma, nel globale mi sembra eccessivo, improprio, scorretto parlare di "scandalosa offesa alla libertà da parte dei laicisti". I professori in particolare non hanno violato un bel niente, non penso che siano stati loro a parlare di assedio sonoro tramite musica house XD.
Va bene, siamo all'assurdo: "Dopo lo sconcio della Sapienza di Roma ci attendiamo che vengano assunte iniziative per allontanare dall'ateneo i professori ancora in servizio che hanno firmato quel vergognoso manifesto. Questa dimostrazione di intolleranza non può restare priva di conseguenze. M. Gasparri (AN)" (da http://econonviolenza.blogspot.com/2008/01...sori-de-la.html).
Va bene, siamo all'assurdo: "Dopo lo sconcio della Sapienza di Roma ci attendiamo che vengano assunte iniziative per allontanare dall'ateneo i professori ancora in servizio che hanno firmato quel vergognoso manifesto. Questa dimostrazione di intolleranza non può restare priva di conseguenze. M. Gasparri (AN)" (da http://econonviolenza.blogspot.com/2008/01...sori-de-la.html).
Mmm...quindi esprimere un'opinione costituisce giusta causa di licenziamento? ^_^
Beh, spero che Gasparri sia stato uno dei pochi che non abbia parlato di "attentato alla libertà di parola" a seguito delle proteste. :D
Va bene, siamo all'assurdo: "Dopo lo sconcio della Sapienza di Roma ci attendiamo che vengano assunte iniziative per allontanare dall'ateneo i professori ancora in servizio che hanno firmato quel vergognoso manifesto. Questa dimostrazione di intolleranza non può restare priva di conseguenze. M. Gasparri (AN)" (da http://econonviolenza.blogspot.com/2008/01...sori-de-la.html).
No comment ^_^