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La poco cultura italiana
E di Eddard Seaworth
creato il 27 febbraio 2007

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Ashan 'Tyr
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Ashan 'Tyr
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Inviato il 01 marzo 2007 16:09
Lo dico perchè, come a molti umanisti che conosco, MI SEMBRA ti faccia paura il computer che si autoprogramma Se ho male interpretato, perdonami da subito.

 

uhm, un computer autoprogrammante, in grado di seguire la propria strada, magari in grado di decidere cosa gli piace e cosa no, e di comunicarlo, e in grado di sviluppare autocoscienza... beh, io un coso del genere non avrei più il coraggio di spegnerlo, perchè avrebbe sviluppato qualcosa di molto vicino alla vita...


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Gone
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Inviato il 01 marzo 2007 16:25

Sarebbe vita nel caso in cui potesse:

 

- lottare per la propria sopravvivenza

- replicarsi

 

Sono le due caratteristiche fondamentali identificate per parlare di vita, e prescindono dall'organico. Al punto che per alcuni fisici i virus dei pc sono vivi.

 

Perchè dovrebbe farti paura? Ti farebbe paura un figlio fatto di circuiti...?


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xaytar
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Inviato il 01 marzo 2007 16:42
La forma mentis della matematica è UNIVERSALE...

 

questo mi pare che pure gli stessi matematici odierni e gli scienziati sociali contemporanei l'abbiano confutato :lol:


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khal Rakharo
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khal Rakharo
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Inviato il 01 marzo 2007 17:05

Sarebbe vita nel caso in cui potesse:

 

- lottare per la propria sopravvivenza

- replicarsi

 

Sono le due caratteristiche fondamentali identificate per parlare di vita, e prescindono dall'organico. Al punto che per alcuni fisici i virus dei pc sono vivi.

 

Perchè dovrebbe farti paura? Ti farebbe paura un figlio fatto di circuiti...?

Vita? Di che vita stiamo parlando, please?

 

La scienza che studia la vita è la biologia, NON la fisica, e la definizione biologia di vita presuppone nascita, crescita, riproduzione, morte. I virus, quelli delle malattie, non sono infatti considerati esseri viventi perché non sono autosufficienti.

Prescindendo dall'organico si potrebbero avere forme di "vita" particolari, su cui credo che si debba ancora creare una vera scienza... se esiste mi piacerebbe venirla a conoscere.

 

Comunque, qualcosa che si spegne se stacco un cavo o tolgo una batteria, non mi convince come essere vivente.

 

 

Cmq, la cosa è completamente OT, se vogliamo andare oltre con questo (interessantissimo) argomento facciamolo altrove.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 01 marzo 2007 18:01

Io passo la mano, di fronte a certe frasi di agghiacciante rozzezza, fin troppo simili a manifestazioni di ignoranza eletta a sistema... che devo dire? Sprecare fiato?

Ognuno la pensi come vuole, poi i risultati nella vita li vedremo dopo.


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Gone
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Inviato il 01 marzo 2007 18:38

Io passo la mano, di fronte a certe frasi di agghiacciante rozzezza, fin troppo simili a manifestazioni di ignoranza eletta a sistema... che devo dire? Sprecare fiato?

Ognuno la pensi come vuole, poi i risultati nella vita li vedremo dopo.

 

:lol: beh, mi dispiace di essere così ignorante. Spero mi perdonerai, non avendo io avuto il beneficio del greco, mi devo ridurre a parlarti come faceva quel popolano di Socrate, a cui proprio mancavano le basi.

 

Iskall, mi dai dell'ignorante e dell'arrogante, e me lo tengo. Non ho intenzione di parlare in mia difesa, perchè chi ha occhi per intendere ha letto quello che doveva leggere, e chi invece parte dalla fine non mi ascolterà comunque. Ho fatto delle affermazioni molto specifiche, e ti ho contestato dei punti precisi.

Peccato non avere avuto uno straccio di risposta valida, o una risposta specifica che valesse i suoi bytes.

 

Quanto dico di sicuro ti farà male. Ti rimarrà indigesto, ti metterà l'amaro in bocca. Le mie tesi sono spietate e il modo in cui lo espongo tutt'altro che "italiano" e conciliante. Se non lo vuoi accettare non te ne faccio una colpa.

 

O forse sì, ma non sei la prima e non sarai l'ultima. Ci sono abituato ormai.

 

Sarebbe vita nel caso in cui potesse:

 

- lottare per la propria sopravvivenza

- replicarsi

 

Sono le due caratteristiche fondamentali identificate per parlare di vita, e prescindono dall'organico. Al punto che per alcuni fisici i virus dei pc sono vivi.

 

Perchè dovrebbe farti paura? Ti farebbe paura un figlio fatto di circuiti...?

Vita? Di che vita stiamo parlando, please?

 

La scienza che studia la vita è la biologia, NON la fisica, e la definizione biologia di vita presuppone nascita, crescita, riproduzione, morte. I virus, quelli delle malattie, non sono infatti considerati esseri viventi perché non sono autosufficienti.

Prescindendo dall'organico si potrebbero avere forme di "vita" particolari, su cui credo che si debba ancora creare una vera scienza... se esiste mi piacerebbe venirla a conoscere.

 

Comunque, qualcosa che si spegne se stacco un cavo o tolgo una batteria, non mi convince come essere vivente.

 

 

Cmq, la cosa è completamente OT, se vogliamo andare oltre con questo (interessantissimo) argomento facciamolo altrove.

 

Se ti va apri un topic apposito :) Però le due condizioni della vita sono quelle, l'autosufficienza non è contemplata dalla definizione formale, così come niente vieterà alla tecnologia di togliere le batterie a me o a te. La differenza, IMHO, è quantitativa, non qualitativa.


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 01 marzo 2007 20:13

:lol: beh, mi dispiace di essere così ignorante. Spero mi perdonerai, non avendo io avuto il beneficio del greco, mi devo ridurre a parlarti come faceva quel popolano di Socrate, a cui proprio mancavano le basi.

 

Iskall, mi dai dell'ignorante e dell'arrogante, e me lo tengo. Non ho intenzione di parlare in mia difesa, perchè chi ha occhi per intendere ha letto quello che doveva leggere, e chi invece parte dalla fine non mi ascolterà comunque. Ho fatto delle affermazioni molto specifiche, e ti ho contestato dei punti precisi.

Peccato non avere avuto uno straccio di risposta valida, o una risposta specifica che valesse i suoi bytes.

 

Quanto dico di sicuro ti farà male. Ti rimarrà indigesto, ti metterà l'amaro in bocca. Le mie tesi sono spietate e il modo in cui lo espongo tutt'altro che "italiano" e conciliante. Se non lo vuoi accettare non te ne faccio una colpa.

 

O forse sì, ma non sei la prima e non sarai l'ultima. Ci sono abituato ormai.

 

Veramente mica stavo pensando ai tuoi post... e non è certo per il beneficio del greco che non sono d'accordo con te. Tu dici delle cose secondo me sbagliate, ma sono certe affermazioni "buttate lì a piombo" che mi hanno convinta della perdita di tempo, non le tue tesi. E le risposte a quelle te le ho date, sono certi assunti che fanno scuotere la testa.

 

Che poi, arrogante quando mai l'avrei detto?

 

Mi spiace moltissimo deluderti, ma non mi stai facendo male. Puoi anche farmene una colpa se credi, ma non rifiuto le tue tesi per la loro spietatezza: è perchè partono da un concetto di utilità secondo me illogico.

E non voglio litigare con nessuno, ma le frasi peggiori non sono tue. Niente di personale, solo opinioni.

 

Ripeto, vedremo un giorno dove arriveremo e a cosa si potrà attribuire il nostro successo o la sua mancanza.


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Rapier
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Inviato il 01 marzo 2007 20:46

/moderator mode ON

 

Ok, adesso FERMI TUTTI.

 

Penso proprio che adesso si stia esagerando. Va bene difendere le proprie opinioni, ma evitando di provocare o di insultare.

 

Lo ripeto per la milionesima volta: NIENTE FLAMES, QUESTO IMPLICA NON PROVOCARE E NON RISPONDERE ALLE PROVOCAZIONI.

 

Spero di essere stato chiaro.


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Gone
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Inviato il 01 marzo 2007 21:34

:) beh, mi dispiace di essere così ignorante. Spero mi perdonerai, non avendo io avuto il beneficio del greco, mi devo ridurre a parlarti come faceva quel popolano di Socrate, a cui proprio mancavano le basi.

 

Iskall, mi dai dell'ignorante e dell'arrogante, e me lo tengo. Non ho intenzione di parlare in mia difesa, perchè chi ha occhi per intendere ha letto quello che doveva leggere, e chi invece parte dalla fine non mi ascolterà comunque. Ho fatto delle affermazioni molto specifiche, e ti ho contestato dei punti precisi.

Peccato non avere avuto uno straccio di risposta valida, o una risposta specifica che valesse i suoi bytes.

 

Quanto dico di sicuro ti farà male. Ti rimarrà indigesto, ti metterà l'amaro in bocca. Le mie tesi sono spietate e il modo in cui lo espongo tutt'altro che "italiano" e conciliante. Se non lo vuoi accettare non te ne faccio una colpa.

 

O forse sì, ma non sei la prima e non sarai l'ultima. Ci sono abituato ormai.

 

Veramente mica stavo pensando ai tuoi post... e non è certo per il beneficio del greco che non sono d'accordo con te. Tu dici delle cose secondo me sbagliate, ma sono certe affermazioni "buttate lì a piombo" che mi hanno convinta della perdita di tempo, non le tue tesi. E le risposte a quelle te le ho date, sono certi assunti che fanno scuotere la testa.

 

Che poi, arrogante quando mai l'avrei detto?

 

Mi spiace moltissimo deluderti, ma non mi stai facendo male. Puoi anche farmene una colpa se credi, ma non rifiuto le tue tesi per la loro spietatezza: è perchè partono da un concetto di utilità secondo me illogico.

E non voglio litigare con nessuno, ma le frasi peggiori non sono tue. Niente di personale, solo opinioni.

 

Ripeto, vedremo un giorno dove arriveremo e a cosa si potrà attribuire il nostro successo o la sua mancanza.

 

In questo caso, errore mio :lol: Si vede che ho frainteso.

 

Se quell'arroganza non era riferito a me ritiro quanto detto e rinnovo l'offerta per un caffè quando ne avrai voglia. Però in periferia che in centro ti pelano!


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Inviato il 01 marzo 2007 21:44

Se lo prendiamo quando ne ho voglia, ne prendiamo uno ogni cinque minuti! :lol:

Cmq aggiundicato :) :D :huh:


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Lyra
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Inviato il 02 marzo 2007 16:20

E' diventata una discussione da bar ;)

Lo studio della lingua greca non mi permette di capire meglio i greci, che hanno significato per noi giusto il 30% comunque... il restante è dato da Cristo, Paolo di Tarso, dall'Illuminismo, ma soprattutto dalla tecnologia.

Stiamo forse studiando l'ebraico per capire la bibbia, che pure è il libro che più ha influenzato la nostra cultura, al di sopra di ogni classico greco?

No. Per ragioni tradizionali.

Ti paresse poco il 30%! Su cui comunque ci sarebbe da discutere, se consideriamo basi della nostra cultura quella greca, latina e cristiano cattolica direi che siamo ben al di là del 30%, e i testi di riferimento sono tutti scritti in Greco e in Latino (tranne l'Antico Testamento che però per il Cristianesimo Cattolico ha un importanza secondaria rispetto ai vangeli). L'Illuminismo poi come lo si comprende senza studiare la letteratura? ;)

Per conoscere la cultura di un popolo imho bisogna studiarne la lingua. La differenza tra greci e latini portebbe essere racchiusa nell'etimologia dei verbi che usavano per indicare il tramonto del sole. Inoltre secoli di traduzioni hanno trasformato una corda in cammello! (la celeberrima frase di Cristo del cammello e della cruna dell'ago).

 

Perchè non farli convivere? Greco e matematica?

Perchè c'è poco tempo. Perchè le ore di scuola sono poche, e comunque sono già tante per i nostri studenti. Perchè dovendo scegliere fra due sistemi di allenamento scegli il migliore.

Che non è il greco, come ho argomentato a lungo in questo topic.

"Scarsità di risorse", in questo caso il tempo, come da fondamento logico della ricerca operativa.

Ma infatti ci sono scuole che privilegiano l'uno e l'altro studio senza dimenticare però il secondo. E come sistema di allenamento ti ho già detto che imho sono equivalenti. E contro il greco non puoi argomentare a ragion veduta dato che non l'hai studiato. ;)

 

3 ore di italiano a settimana sono tante

 

Tante? In generale no, ma in un ITI 3 ore di italiano sono del tutto inutili, soprattutto al triennio quando (probabilmente) non ci saranno studenti con intenzione di cambiare scuola.

Ripeto che lo studio della letteratura deve far parte di ogni tipo di scuola e non è mai inutile a livello formativo, quindi quelle tre orette sono sacrosante.


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Malkav
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Inviato il 02 marzo 2007 17:48

Alberoni dice:

 

"Certo, conoscono i cantanti, i calciatori, i politici, seguono i talk show e sfogliano i giornali. Ma questo tipo di cultura non consente di leggere e di capire un qualsiasi libro serio di saggistica o di filosofia. E chi non sa leggere questi libri non saprà mai nemmeno scrivere."

 

Ok, cantanti, calciatori, politici e talk show non c'entrano un benemerito con libri seri di saggistica e filosofia. Ma la seconda frase dice... chi non sa leggere questi libri... non saprà mai nemmeno scrivere? Scrivere cosa? Suppongo altri libri di saggistica e filosofia! La qual cosa, per uno che di saggistica e di filosofia non gliene può fregar di meno, non mi sembra tanto grave.

 

Ora io sono un caso a parte, io quando leggo voglio provare emozioni, e quindi metto romanzi e fumetti su tutte le mie librerie e saggistica e filosofia in cantina sotto gli stivali sporchi. Siamo su un forum basato su quella di Martin che è un'opera d'arte vera e propria quindi spero che un po' mi capirete. Secondo me inventarsi una storia come questa è una cosa davvero degna di attenzione, è arte e va goduta e apprezzata. Scrivere invece il proprio punto di vista sulla vita, ammesso e non concesso che interessi a qualcuno, lo può fare chiunque, e senza necessariamente conoscere i punti di vista altrui. C'è addirittura chi dice che la filosofia è una materia scientifica nel senso che non si può capire chi viene dopo se non si conosce chi è venuto prima. Penso che questo sia solo perchè chi è venuto dopo abbia avuto la brillante idea di esprimersi relativamente a chi l'ha preceduto. Le robe dette da Aristotele e Platone, Cartesio e Agostino, Kant e Hegel, Shopenhauer e Leibniz e Bergson, a parte il fatto che sono semplicemente speculazioni, interpretazioni e mezze verità sul senso della vita, sono riflessioni che venivano in mente a me da piccolo ancora prima di andare al liceo, e che possono venire in mente a chiunque. Scrivere il Signore degli Anelli, invece, non è da tutti. Nè tanto meno le Cronache. Né tanto meno comporre la Nona Sinfonia, dirigere Il Ritorno del Re, suonare Take The Time o disegnare Berserk. Comunque questa è solo la mia modesta opinione e in effetti non è affatto completa... per esprimere tutti i miei pareri dovrei... scriverci un saggio!

 

Per quanto riguarda la cultura. Ebbene, okay, la cultura non è calciatori, cantanti, politici e talk show (ancora ammettiamo e non concediamo...), ma la cultura, di certo, non è neanche saggi e filosofi. Comunque penso che la cultura italiana e molte altre si stanno evolvendo proprio in risposta alla tecnicizzazione e globalizzazione. Ammetto che se oggi l'Italia si rapporta nel mondo come mafia-baffi-neri-spaghetti-mandolino, e inoltre calcio come fulcro del business, politici ridotti a macchiette e Maurizio Costanzo con suo marito che se la comandano in tv, la nostra cultura è calata parecchio rispetto ai tempi di Dante e Michelangelo!

Che le capacità tecniche e pratiche siano al giorno d'oggi molto importanti è vero, ma c'entra ben poco secondo me. Alcuni nostri stessi politici ne sanno tanto di rivoluzione francese quanto di email e blog. E questo vale per un bel po' di italiani medi.

 

 

 

 

 

"Ti passo il file. Hai una penna?", le chiesi. Lei mi diede una biro.

(Voleva che glielo scrivessi a mano?)


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Ashan 'Tyr
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Inviato il 02 marzo 2007 18:29

ok, allora adesso dò una, sola, semplice motivazione per cui tre ore di italiano (quindi, comprendendo temi, letture e analisi dei testi) servono, e non poco...

 

CiAo a TuTTi..km vi va la vita???? io sn a casa kn accanto Ila disxata kn 300'000 paranoie x la testa..ma sxiamo ke siano ttt infondate.. menomale ke è sabato..è stata 1 settimana stra pesa..ke palleeeeeeeeeee!!!!!! kmq ank io sn triste xkè ci si avvicina smpr di + a

 

allora, ho preso un blog a caso... e posso assicurare che io ho visto, in un istituto tecnico, gente che scriveva in un modo estremamente simile a questo i temi e i compiti in classe di diritto.. e comunque ho visto davvero tanti post in altri forum, o blog, con "ho" e "hanno" senza acca, e tanti errori simili....

 

quindi, facendola semplice semplice:

 

STUDIARE LA LETTERATURA E LA FILOSOFIA SERVE PER IMPARARE A SCRIVERE IN ITALIANO.

 

e vi pare poco????

p.s: studiare il greco e il latino aiuta ad avere la forma mentis adatta per imparare in poco tempo le lingue straniere.. anche questo mi sembra un bell'obiettivo, no? ;)


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Inviato il 02 marzo 2007 19:12

STUDIARE LA LETTERATURA E LA FILOSOFIA SERVE PER IMPARARE A SCRIVERE IN ITALIANO.

 

Ma anche no ;)

 

Studiare grammatica e leggere qualunque cosa in italiano corrente serve per imparare a scrivere in italiano.

 

Come modello di italiano moderno, va benissimo qualunque romanzetto... e ancora meglio funzionano i romanzi di spessore, come il nostro buon Martin, che però di sicuro non si insegna a scuola. Caso personale - in un'estate, 52 romanzi fantasy. Voto di italiano salito di due punti, ma non erano certo dei capolavori.

 

(In onore alla qualità da bar di questa discussione, come fa presente la buona Lyra, Gone Berserk si scola quattro birre, intona un canto vichingo di guerra, amore violento e formaggio fuso, e si prepara a rispondere altrove)


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Inviato il 02 marzo 2007 19:27
Ti paresse poco il 30%! Su cui comunque ci sarebbe da discutere, se consideriamo basi della nostra cultura quella greca, latina e cristiano cattolica direi che siamo ben al di là del 30%, e i testi di riferimento sono tutti scritti in Greco e in Latino (tranne l'Antico Testamento che però per il Cristianesimo Cattolico ha un importanza secondaria rispetto ai vangeli). L'Illuminismo poi come lo si comprende senza studiare la letteratura? huh.gif

Per conoscere la cultura di un popolo imho bisogna studiarne la lingua. La differenza tra greci e latini portebbe essere racchiusa nell'etimologia dei verbi che usavano per indicare il tramonto del sole. Inoltre secoli di traduzioni hanno trasformato una corda in cammello! (la celeberrima frase di Cristo del cammello e della cruna dell'ago).

 

In effetti ci sarebbe da discutere. Voglio dire, in effetti sarà molto meno del 30% ;)

 

Nei fatti, il libro più stampato è la Bibbia. Il linguaggio più universale è la matematica. L'illuminismo, per quanto il sottoscritto lo ami, puoi pure non conoscerlo, a patto di conoscerne gli effetti e di capirli. Cosa che non vedo in molti umanisti onestamente.

 

Allora, studiamo l'ebraico? Studiamo i padri della chiesa e l'importanza che questa ha avuto nella formazione del diritto occidentale? Studiamo le ragioni (matematiche, economiche, tecniche, geografiche, antropologiche) della rivoluzione industriale (il grande evento della storia)?

 

Sono tutti elementi che hanno avuto più peso, su di noi, dei classici. Il mio amato Diogene ha ispirato ben poco la società. Così anche quella potenza di Socrate. Eraclito è bello da citare ma guai a fare come diceva o come faceva lui.

 

Per tradizione Lyra. Per fede. Ma se ci dobbiamo ridurre a sindacare sul termine "tramonto", non siamo più in filosofia, ma nel pieno splendore dei sofismi, IMHO.

 

Ma infatti ci sono scuole che privilegiano l'uno e l'altro studio senza dimenticare però il secondo. E come sistema di allenamento ti ho già detto che imho sono equivalenti. E contro il greco non puoi argomentare a ragion veduta dato che non l'hai studiato. wink.gif

 

Ti racconto una cosa.

Qualche tempo fa, discutevo di arti marziali. Facevo presente a un praticante di tai chi e di xing i che le sue arti marziali non prevedevano il combattimento a terra, e che quindi sarebbero trovati scoperti nel caso in cui ci si fosse arrivati. Che era sbagliato fare molte forme, e zero combattimenti, come facevano nelle loro palestre.

 

Mi venne risposto che le loro erano arti superiori, che studiate bene non richiedono la conoscenza del combattimento a terra, e che comunque i loro principi sono universali e quindi anche a terra funzionavano perfettamente. A spiegarmelo, a parlarmene, fu un americano su internet, un uomo di 200 kg circa, un afroamericano.

 

Andò a fare un allenamento, contro un atleta di 90 kg che invece di teorizzare si allenava molto. Le prese. I filmati di quello scontro sono su di un sito di arti marziali americano, e il bestione viene sballottolato da una parte all'altra del pavimento come fosse un bambola.

 

"Tu non pratichi la mia arte", mi aveva detto. Come puoi giudicare?

 

Chiusa questa parentesi introduttiva, didascalica, eseguiamo adesso un comodo test a scatola nera. Il test a scatola nera non è un artifizio logico, e non è un procedimento filosofico. E' un sistema ingegneristico per la valutazione dei sistemi e delle affermazioni degli stessi.

 

Io non ho studiato greco, quindi devo fidarmi delle tue affermazioni al riguardo? E' molto dubbio, come presupposto, ma diamolo per buono. Ti prendo come una fonte affidabile di informazioni sul greco. Sarai la mia Scatola Nera.

 

Io infilerò da un lato le domande, e otterrò dei risultati, le tue risposte, senza sindacare, però tu dovrai rispondere alle domande che ti farò in maniera coerente.

 

Le domande si riducono a una:

- Il greco ti aiuta a capire l'inserto economico del giornale più di economia?

 

Che è precisamente il punto originale del topic, la comprensione del mondo. Riesci a rispondere con un sì e un no netti, e poi a motivarli? Ti prego di essere molto precisa, ti ho fatto una domanda specifica, e gradirei che dessi sfoggio della tua capacità di analisi e di risposta coerente.


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