Ragazzi io vi sento sempre lamentarvi di Altieri, ma l'avete letto "Il cavaliere errante"?? La traduzione in italiano edita da Sper & Kup è terribile. Altieri è un sogno paragonato a quella di F. Di Foggia. Meglio smetterla di lamentarsi di Altieri, non lo cambierei x niente. Magari a volte si inventa quelche passaggio, ma l'atmosfera dei libri dello zio la sa ricreare con affascinante fedelta. W Altieri. :lol:
Ciao
Bry ;)
Ragazzi io vi sento sempre lamentarvi di Altieri, ma l'avete letto "Il cavaliere errante"?? La traduzione in italiano edita da Sper & Kup è terribile. Altieri è un sogno paragonato a quella di F. Di Foggia. Meglio smetterla di lamentarsi di Altieri, non lo cambierei x niente. Magari a volte si inventa quelche passaggio, ma l'atmosfera dei libri dello zio la sa ricreare con affascinante fedelta. W Altieri. :lol:
Ciao
Bry ;)
scusa, zio Bry, però non posso essere d'accordo...
il fatto che ci sia peggio in giro, non giustifica un lavoro superficiale, e ricco di personalissime aggiunte, per quanto fedele nello spirito rievocato(ossia... che a una lettura anch'essa superficiale sembra tutto a posto, ma sce si ferma ai particolari, cosa necessaria con GRRM, tragedia!).
il fatto che la Nestlè faccia una politica inumana, non giustifica la Delmonte, o se preferisci, l'operato di Totò Riina, non giustifica l'operato di Cutolo...
un traduttore deve fare bene a prescindere. se poi la sua casa editrice non lo supporta con revisori decenti, cavoli suoi e della casa editrice. ma molte, se non quasi tutte, non sono sviste(che quindi sono imputabili ai traduttori schifosi), ma consapevoli reinterpretazioni che il traduttore, reinventatosi autore, aggiunge per gli affari suoi(perchè se non conosce la differenza tra purple e black, o tra buck e unicorn, non merita di tradurre neppure le figurine dei puffi. a sto punto che scelga tra essere un cialtrone o uno che aggiunge troppo durante la traduzione)!
io smetterò di comprare le cronache Mondadori fino a che non ci sarà una edizione migliore!
scusa, zio Bry, però non posso essere d'accordo...
il fatto che ci sia peggio in giro, non giustifica un lavoro superficiale, e ricco di personalissime aggiunte, per quanto fedele nello spirito rievocato(ossia... che a una lettura anch'essa superficiale sembra tutto a posto, ma sce si ferma ai particolari, cosa necessaria con GRRM, tragedia!).
il fatto che la Nestlè faccia una politica inumana, non giustifica la Delmonte, o se preferisci, l'operato di Totò Riina, non giustifica l'operato di Cutolo...
un traduttore deve fare bene a prescindere. se poi la sua casa editrice non lo supporta con revisori decenti, cavoli suoi e della casa editrice. ma molte, se non quasi tutte, non sono sviste(che quindi sono imputabili ai traduttori schifosi), ma consapevoli reinterpretazioni che il traduttore, reinventatosi autore, aggiunge per gli affari suoi(perchè se non conosce la differenza tra purple e black, o tra buck e unicorn, non merita di tradurre neppure le figurine dei puffi. a sto punto che scelga tra essere un cialtrone o uno che aggiunge troppo durante la traduzione)!
io smetterò di comprare le cronache Mondadori fino a che non ci sarà una edizione migliore!
Non dico di eleggerlo miglior traduttore dell'universo. Ma permetti che se devo scegliere lo preferisco a uno che traduce Septon in Settone???? ^_^
Non dico di eleggerlo miglior traduttore dell'universo. Ma permetti che se devo scegliere lo preferisco a uno che traduce Septon in Settone???? ^_^
;) :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: non me lo ricordavo!!!!!!!!!!!!! :stralol: :stralol: :stralol: :stralol: :stralol:
ma ovvio Bry... beati monoculi in regno caecorum...
ma pur sempre di orbi parliamo... io vorrei un traduttore che ci vesesse da tutti e due gli occhi, figuratamente parlando!
La traduzione in italiano edita da Sper & Kup è terribile
Beh, Sperling&Kupfer, come Newton Compton, è da sempre una garanzia di traduzioni (per modo di dire) oscene....
io smetterò di comprare le cronache Mondadori fino a che non ci sarà una edizione migliore!
Dubito fortissimamente che qualcuno si prenderà la briga di ritradurre tutte le cronache...
In generale io sono più del partito che vede il traduttore come un "secondo autore" specialmente se, come in questo caso, è a sua volta scrittore.
Spiacente Marzio, ma non sono d'accordo...a meno che tu non intenda "secondo autore" nel senso di "colui che deve rendere in un'altra lingua quello che l'autore ha detto nella propria", ma senza stravolgerne il significato.
Tolkien, letto nella traduzione di Quirino Principe o Alliata di Villafranca è bellissimo...ma solo fino a quando non lo confronti con l'originale e scopri inesattezze e cambiamenti che un ragazzino alle scuole medie non avrebbe compiuto. Tolkien tradotto da Saba Sardi è bello, ma perfino in italiano suona ridondante e talmente aulico ed arcaico da sfiorare il ridicolo. Posso farti qualche esempio (non posso citare, non ho il libro qui, quindi vado a memoria)?
Ne "Il Silmarillion" gli Elfi Noldor stanno abbandonando Valinor, e vengono intercettati da Mandos. La versione in italiano di Saba Sardi è "c'è chi dice trattarsi di Mandos, araldo - e non dei minori - di Manwe". Peccato che in inglese sia: "ALCUNI DICONO CHE FOSSE LO STESSO MANDOS, E NON QUALCHE ALTRO ARALDO MINORE DI MANWE".
Te ne potrei citare a bizzeffe: dai lupi che diventano volpi agli scudi che diventano elmi, alle poesie tagliate, etc.
Che una traduzione non regga di fronte all'originale è una cosa valida quasi per tutte le opere, fantasy e non, ma questo non significa che debba necessariamente "crollare" ad ogni pagina. Un tempo pensavo che uno scrittore avrebbe dovuto avere un certo rispetto nel tradurre le opere di un'altro...ma non ci credo più.
Cesare Pavese traduceva meravigliosamente e senza cambi, aggiunte o tagli, ma era forse l'unico scrittore italiano a conoscere davvero la letteratura americana ed a parlare inglese correntemente....e nonostante tutto questo ricorreva al vocabolario e si consultava con altri. Elio Vittorini riusciva a fare disastri, trasformando i transitivi in riflessivi ("Le avventure di Gordon Pym"). Il traduttore del "mistero di Erwin Drodd" di Dickens ha massacrato l'opera e l'ha resa quasi illeggibile...ha anche spiegato perchè, ma le sue spiegazioni non mi convicono!
Ultimo esempio: la casa editrice Iperborea, che pubblica quasi esclusivamente letteratura scandinava, mi ha fatto penare quasi due anni e mezzo l'uscita di un libro del premio Nobel Eyvind Jonsson. Sono arrivato al punto di inviare una mail alla titolare, che mi ha gentilmente risposto spiegando che "il libro è difficile GIA' IN LINGUA ORIGINALE, ed il lavoro per tradurlo IN MODO ACCURATO E SENZA STRAVOLGERE QUANDO SCRITTO DALL'AUTORE ha allungato a dismisura i tempi." e stiamo parlando di una piccola casa editrice, i cui traduttori sono però altamente specializzati in quello specifico settore (non potrebbe essere diversamente, avendo a che fare con lingue quali svedese, norvegese ed islandese, che non sono sulla bocca di tutti), e nonostante tutto questo si sono presi tutto il tempo, hanno fatto ricontrollare il lavoro da madrelingue per ottenerne un riscontro incrociato. La Mondadori ha a che fare con un autore che scrive in inglese, cioè una lingua che è molto più parlata e per la quale è più facile trovare buoni lettori e traduttori...anche per un semplice lavoro di ricontrollo...e questo NON va certo a loro merito.
che traduce Septon in Settone????
Giousto per curiosità...voi come lo leggete? dove cade l'accento?
Sèttone? o Settòne?
A me piace di più il primo...
Ragazzi io vi sento sempre lamentarvi di Altieri, ma l'avete letto "Il cavaliere errante"?? La traduzione in italiano edita da Sper & Kup è terribile.
Che ha di tanto scandaloso quella traduzione? A me sembra onestissima. Si vede che in quel caso non c'è stato un buon lavoro di revisione perché ogni tanto ci sono errori veniali, ma il senso dell'originale viene rispettato. Sèttone (lo pronuncio così) è semplicemente lo stesso termine ma italianizzato, cosa non strana visto che la radice è latina (da septem, sette, con ovvio riferimento al dio dai sette volti).
Ragazzi io vi sento sempre lamentarvi di Altieri, ma l'avete letto "Il cavaliere errante"?? La traduzione in italiano edita da Sper & Kup è terribile.Che ha di tanto scandaloso quella traduzione? A me sembra onestissima. Si vede che in quel caso non c'è stato un buon lavoro di revisione perché ogni tanto ci sono errori veniali, ma il senso dell'originale viene rispettato. Sèttone (lo pronuncio così) è semplicemente lo stesso termine ma italianizzato, cosa non strana visto che la radice è latina (da septem, sette, con ovvio riferimento al dio dai sette volti).
Non ha stravolgimenti, tuttaltro. Tuttavia certe cose se tradotte letteralmente suonano proprio male!...vedi Sèttone, corretta la traduzione, ma è bruttina. Il libro deve saper creare anche un'atmosfera.
Ciao
Bry ^_^
Capisco l'amarezza dei molti che si sobbarcano l'onere perverso di leggere il libro in lingua originale e poi di riprenderlo in mano nella versione italiana. "non l'avrei tradotto così", "pocro Giuda, vuol dire questo e non quello", "ma dove c.... è finista questa frase" sono frasi che fanno parte del repertorio di un duplice lettore. Faccio però una considerazione. Il libro in italiano fila e su questo non ci piove. Non voglio sembrare pressapochista, ma mi sembra già un buon successo. Pensate a Jordan, violentato dalla Ciocci a ogni pagina. Lei cerca di rimanere fedele al testo, ma ne esce un guazzabuglio di inesattezze e cappelle. Forse Altieri si prenderà troppe libertà, ma penso che la prima cosa da considerare in una traduzione sia la scorrevolezza del testo. E tutto sommato in questo non mi sembra abbia toppato.
Le traduzioni cattive sono altre, quelle che ti fanno inc***are pagina dopo pagina e che ti fanno catapultare in libreria a comprare l'edizione originale per cercar di capire se è lo scrittore ad essere una bestia, o il traduttore.
Poi, come sempre, de gustibus
Personalmente apprezzo molto la traduzione di Altieri, ovvero come riesca a riproporre l'atmosfera martiniana. Se aggiunge, poi, le sue fantasie, amen, ciò che conta è il risultato, e riesce bene.
Ciò che mi dispiace, però, è la sua incoerenza (vedi Goodbrother che diventano Buonfratello, diminutivi che diventano gatti...ecc) Questo mi infastidisce molto essendo una fan che, come molti altri, tiene molto al rendimento generale dell'opera. Con sviste di questo tipo si perde scorrevolezza. Se fosse solo una tantino più attento ai particolari, la sua traduzione risulterebbe, secondo me, molto pregevole.
Credo che a volte serva apporre piccole modifiche, ma solo quando necessario.
be io, non sono ancora all altezza di leggere libri cosi in inglese, non lo capirei pienamente (ho provato a leggere harry potter, e il risultato era che ho dovuto rileggerlo in italiano..^^)...cmq non disdegno affatto le traduzioni, ti fanno entrare nella storia, molto probabilmente meno ke il vekkio martin...ma orami..mi tocca ^_^
baci
Sono andato a vedere l'appendice con le varie case, il motto dei greyjoy pare sia "noi non sappiamo tessere". ^_^
Io ricordo BENISSIMO che era "noi non seminiamo", ovvero "we do not sow". Tra l'altro questo é molto più azzeccato per la loro indole piratesca... ^_^
Sì sì questo "seminare-cucire" (sow-sew) è un brutto errore, peraltro corretto più tardi (nella mia edizione del terzo libro c'è già "Noi non seminiamo"). Sowing the seeds of love..