Su insistenza quasi patologica di un mio amico, ho anche iniziato a vedere The Mandalorian. Il taglio e la narrazione sono quelli di un western e lo apprezzo molto perché trovo si leghi bene al mondo di Star Wars post Episodio VI, dove è presente una situazione geopolitica ancora non del tutto stabile. Molto azzeccato Pedro Pascal nel ruolo, che per forza di cose deve recitare solo tramite la voce e il corpo. Da quello che ho capito, lo show partì come un prodotto di nicchia ma poi ha avuto un enorme e inaspettato successo.
Ho finito la prima stagione di Slow Horses, tratta da Un covo di bastardi, primo della serie romanzi di Mick Herron dedicati a Jackson Lamb, una versione maleodorante, sudaticcia ma non meno geniale di George Smiley, una leggenda dell'MI5 esiliata e condannata a gestire una squadra di agenti che hanno commesso un errore di troppo in servizio e sono finiti a vegetare nel Pantano, la sezione di Lamb. I libri (al momento in Italia ne sono arrivati solo due) sono assolutamente imperdibili, e la serie è ottima. Consigliatissimi, entrambi.
Finito di vedere Stranger Things 4 stagione. Anni luce dalla seconda, direi la piú bella dopo la prima. Ci sono diverse banalitá e non tutto é azzeccato IHMO, ma finalmente i personaggi sono interessanti e simpatici, la recitazione (anche a vederlo doppiato) mi é parsa molto buona e l'azione non si fa mancare, ma senza mai dimenticare il lato piú umano delle vicende.
Non un capolavoro, ma lo promuovo senza dubbio.
Ho visto anche i primi episodi di Cabinet of Curiosities. Ho sensazioni discordanti: da una parte sembra un recupero dell'horror antologico degli anni 80 (creepshow, i racconti dalla cripta etc). D'altra parte nessuno degli episodi fino ad ora si é dimostrato davvero interessante: non fanno paura (quell'horror non fa piú paura, io credo), non é originale, non mi pare abbia livelli interpretativi particolari o punti di vista affascinanti (alla black mirror, per dire): é quello che vedi.
Sembra quasi come se Del Toro avesse recuperato un tipo di televisione a cui é nostalgicamente affezionato e lo abbia riproposto, sperando che altri come lui ne siano ancora interessanti.
A parte questo, é sicuramente ben fatto e si lascia tutto sommato guardare.
@Manifredde Anche tu hai la sensazione che in ST
abbiano finito per retconnare il personaggio di Martin Brenner? Sarà che sono passati anni da quando ho visto la S1, ma mi pare di ricordare che avesse delle intenzioni molto più oscure, mentre qui di fatto lotta per salvare il mondo, pur con tutti gli scheletri nell'armadio che si ritrova. Oppure è una falsa impressione dovuta al fatto che a inizio serio si capiva poco di quello che fossero i suoi veri obiettivi?
Intanto, dopo aver finito le S1 di The Mandalorian e Daredevil, ho iniziato la miniserie The New Pope. Di Sorrentino non so assolutamente nulla ma trovo l'aspetto tecnico e il cast molto indovinato. Devo ancora capire nel dettaglio le tematiche affrontante, anche perché non si tratta di uno show facile (e meno male). Per ora mi pare venga affrontanto il tema della distanza tra Uomo e Dio per mezzo del punto di vista del giovane Papa del titolo, ancora alla ricerca dei genitori che lo hanno abbandonato. Certe volte ho anche l'impressione che per mezzo di alcune particolari inquadrature a dei simboli religiosi Sorrentino voglia comunicare qualcosa, ma mi sfugge.
E' un periodo in cui non trovo una serie tv da guardare e quindi sono passato al "revival". Mi sono rivisto:
@Euron Gioiagrigia Si, anche io sono stato un pó perplesso circa la resa di quel personaggio. Peró, come per te, anche io la 1 non la ricordo poi granché da questo punto di vista, e la 2 e la 3 le ho fondamentalmente rimosse, quindi mi sono detto che ricordavo male io.
Il modo in cui peró lo hanno fatto é stato secondo me efficace, aprendo un cerchio e poi chiudendolo ottimamente.
Il 24/11/2022 at 11:11, MezzoUomo ha scritto:Sarà dura raddrizzarla per la S2.
Io, non so perché, sono assurdamente fiduciosa sulla seconda stagione. Le ultime tre puntate della prima mi hanno ribaltato il risultato alla Borghese.
Anch'io ultimamente ho guardato un po' di roba su Netflix:
@Pongi 1899 l'ho iniziata, e ora che mi dici che é degli stessi autori di Dark capisco perché anche questa sia cosí scura. Il mio tv ha ormai 10 anni o quasi, bellissimi colori, ma un pannello IPS che non conosce i neri: se le scene sono scure, é un misto di grigi dove non si capisce una mazza.
Peró non mi dispiaceva.
Katla mi é piaciuta davvero molto.
@Manifredde Dark l'avevo trovata affascinante ma esageratamente difficile da seguire. Troppo cervellotica, e io non avevo voglia di star lì con carta e penna per capire chi era chi nei vari piani temporali.
Questa è più semplice, non perché gli enigmi non ci siano ma perché vengono svelati in modo progressivo e quindi è più facile tenerne le fila. Visivamente è bellissima: io non l'ho trovata affatto buia, ma la guardo sul PC e ho uno schermo molto grande e molto luminoso.
1899 spero di riuscire a recuperarla a breve.
Anche io avevo letto di questa scelta assurda di doppiare in italiano tutto, anche quando serve che i personaggi si esprimano nel loro idioma... non capisco come abbiano potuto non rendersi conto che così avrebbero cambiato proprio il senso delle scene.
@ryer ma infatti. Cito ad esempio una scena che c'è nella prima puntata:
Un ragazzo entra in un salone pieno di gente urlando aiuto, mia sorella non riesce a partorire e sta morendo, c'è un medico? Nessuno se lo fila, ma anzi lo acchiappano e cercano di sbatterlo fuori. Uno si dice guarda che manica di str***i, solo perché sono ricchi e lui è povero. In realtà il motivo è che lui urla in danese e nessuno lo capisce, quindi si limitano a pensare che sia un matto.
Scene così ce ne sono in continuazione, senza contare l'effetto di straniamento dato da questa moltitudine di lingue (credo una decina) che anch'esso si perde completamente.
Oggi ho iniziato a vedere 1923 il prequel di Yellowstone e il sequel di 1883
Ottimo pilot speriamo continui così
"Power resides where men believe it resides. No more and no less."
Ho finito ieri Peripheral. Bella é bella, ben fatta é ben fatta.
Ma non ci capisco nulla!
Nel finale soprattutto mi sembrava di essere diventato (piú) stupido. E si che mi sono divertito con film come Coherence, Prime, Triangle, e nei film di Nolan non ho mai trovato particolari difficoltá.
Ma in questo, proprio capire chi fosse chi, cosa facesse, quali fossero le motivazioni mi é risultato ostico, ho trovato tutto molto confuso.
Vabbé, la serie mi é piaciuta comunque, perché é evidente che é fatta bene e con serietá.
Io ho finito The Recruit, serie Netflix un pò cazzarona su un giovane avvocato della CIA delegato alla gestione dei ricatti che l'Agenzia subisce da chi è in difficoltà e minaccia di rivelare informazioni top secret se non verrà tolto dai guai. Ben fatta, colonna sonora orrenda, secondo me, ma nel complesso è una serie divertente.