%d/%m/%Y %i:%s, ***Silk*** dice:
Non ci credo che tu non abbia visto WestWorld!
Attendo un tuo commento nell'apposito topic! XD
Ne ho sentito parlare così male (e avevo già trovato catastrofica la S2) che fatico a trovare il coraggio di guardare la S3. Perché il dolore nel vedere del tutto affondare una serie che alla prima stagione mi aveva stregato...
The Witcher è una roba assurda, un trash insensato, una sequela di schifezze così spudorata che non posso fare a meno di guardarla.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Ma perché consideri così brutta The Witcher? Per gli effetti speciali (criticati da tutti, a onor del vero) o per la storia?
Seriamente non saprei da dove cominciare...
L'intera estetica della serie, tolti gli addominali del protagonista e le tette di Yennefer, è orribile. Costumi, trucco-parrucco, oggetti di scena, tutto.
E' filmata, fotografata e montata come una serie economica degli anni '90. Veramente non c'è una inquadratura decente, è scolastica a livelli semplicemente inconcepibili per il 2020.
Il ritmo narrativo è completamente scompaginato, così come il tono della serie è bipolare, non sono mai riuscito a prendere minimamente sul serio le vicende dei protagonisti.
La scrittura è improponibile, i personaggi sono tagliati con una accetta neppure affilata, non ho sentito il minimo afflato empatico nei confronti di nessuno di loro.
La storia è risibile, sembra una sessione di D&D gestita da un DM manco particolarmente bravo.
Poi mi sono divertito a vederla e a commentarla con gli amici, ma siamo al livello de Il Segreto o giù di lì.
Per altro, il fatto che Alik Sakharov se ne fosse scappato a metà della produzione mi aveva fatto subito pensare male.
Fortunatamente dopo ho visto ATLANTA e ho ripreso un po' di fiducia nel genere umano...
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Io questa mediocrità non l'ho vista, anche se in effetti non potrei definirmi un inteditore di serie tv (non ne vedo quantità industriale ogni anno come molti qui). Però mi ha invogliato a leggere i libri, e questo è già tanto.
Il 8/6/2020 at 14:24, Manifredde dice:Sono ormai alla terza stagione di The man in the high castle, e devo dire che mi sta piacendo molto. La sto comunque trovando un pó lenta (o meglio, dai ritmi incostanti) e alle volte ho l'impressione che si approfondiscano sottotrame che nessuno ha chiesto e a cui nessuno é interessato. Ci sono inoltre alcuni personaggi che hanno un arco narrativo molto approfondito, ma che non si capisce dove voglia andare a parare:
A me piace molto il personaggio di Smith, é tridimensionale, sfacettato. Fedele al Reich ma non crudele, anzi a livello umano con amici e famiglia non puó che generarmi simpatia. Peró la parte della malattia del figlio sembrava fatta apposta per iniziare un percorso di cambiamento che tuttavia non é mai stato intrapreso. Quindi boh?
Giuliana non é malaccio come personaggio, ma per essere il protagonista é un pó "passiva": le ragioni per cui fa le cose che fa non sono mai davvero personali. Persino la decisione di sostituirsi alla sorella dopo che questa é morta non deriva da una vera necessitá interiore, ma solo il desiderio di scoprire perché la sorella é morta.
Infine, il ministro del commercio giapponese é troppo spesso impegnato in sottotrame soporifere.
Ho trovato straniante che i nazisti siano stati visti in maniera tutto sommato "neutrale": sono assolutamente a favore di narrazioni piú sottili di rappresentazioni caricaturali di personaggi e idee, e mi piacciono le storie che comunque mi destabilizzano e interrogano, ma non so se il nazismo possa prendere parte a questa sorta di "rivalutazione": é da condannare, sempre comunque e in qualsiasi forma. Superato questo ostacolo, la rivalitá tra giapponesi, nazisti e resistenza da vita ad interessanti intrecci.
Domanda: com'é che sembra che esista soltanto Berlino e NY/San Francisco? Gli stati uniti dovrebbero essere una provincia remota, eppure sembra che al di lá del quartier generale di Berlino, tutto il resto venga fatto in america. Nulla in Italia, in Francia, in Spagna, in Inghiltera, quasi come se non esistessero neppure
A parte questo, per il momento é una serie che seguo con piacere: ben fatta (non "lussuosa", ma quando c'é bisogno dell'effetto, di solito é di qualitá da decente a buona). I personaggi e le situazioni sono trattati con rispetto e serietá e alcuni personaggi sono particolarmente interessanti.
Attori in genere molto in forma. Ho trovato Rufus Sewell e l'attrice che interpreta la moglie (Chelah Horsdal, pare) particolarmente espressivi.
A me aveva colpito
1)gli americani dell'est sembrano essere stati nazificati senza grossi problemi.
2)il personaggio migliore è l'ispettore kido che si destreggia molto bene tra l'essere un nazionalista/repressore spietato e un uomo capace di essere onorevole anche con persone che i giapponesi considererebbero infimissime.
Sui tuoi dubbi posso dire
1)come serie americana non è strano che si concentri sugli usa e poco più.
2) la premessa che il reich e il Giappone si sono divisi il mondo e gli usa è da accettare tramite sospensione dell'incredulita' (anche solo per una questione di logistica sarebbe impossibile)
3)su Jon Smith che rimane fedele alla Germania anche dopo la vicenda del figlio, la s4 darà una risposta.
4)un po' come Vikings, ci tengono a darsi un'aria filosofica indugiando sugli aspetti più mistici, che sono anche più lenti nello svolgersi
3 hours fa, MezzoUomo dice:Seriamente non saprei da dove cominciare...
L'intera estetica della serie, tolti gli addominali del protagonista e le tette di Yennefer, è orribile. Costumi, trucco-parrucco, oggetti di scena, tutto.
E' filmata, fotografata e montata come una serie economica degli anni '90. Veramente non c'è una inquadratura decente, è scolastica a livelli semplicemente inconcepibili per il 2020.
Il ritmo narrativo è completamente scompaginato, così come il tono della serie è bipolare, non sono mai riuscito a prendere minimamente sul serio le vicende dei protagonisti.
La scrittura è improponibile, i personaggi sono tagliati con una accetta neppure affilata, non ho sentito il minimo afflato empatico nei confronti di nessuno di loro.
La storia è risibile, sembra una sessione di D&D gestita da un DM manco particolarmente bravo.
Poi mi sono divertito a vederla e a commentarla con gli amici, ma siamo al livello de Il Segreto o giù di lì.
Per altro, il fatto che Alik Sakharov se ne fosse scappato a metà della produzione mi aveva fatto subito pensare male.
Fortunatamente dopo ho visto ATLANTA e ho ripreso un po' di fiducia nel genere umano...
Eh come ti quoto... hai colto benissimo le pecche!
Questo in particolare è stato anche il mio problema maggiore:
"il tono della serie è bipolare, non sono mai riuscito a prendere minimamente sul serio le vicende dei protagonisti" e penso che lo sia stato anche per molti altri che poi hanno abbandonato.
Ciononostante direi un merito agli attori che comunque fanno il loro nonostante i limiti della storia, anzi deve essere pure difficile sembrare credibili o per lo meno non ridicoli con questi difetti a monte.
Eccepisco solo su una cosa: non tutte le inquadrature sono così brutte, io per esempio ho trovato molto bello il piano sequenza (non sono sicura del nome) del combattimento finale del primo episodio, interessante per lo stile nuovo (combattimenti fantasy cosi non ne avevo mai visti se non forse un qualcosa in king arthur) e videogiocoso.
L'estetica è al 99% effettivamente orrenda ma mi era piaciuta la campagna promozionale.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Sì hai ragione, infatti i primi episodi (in particolare il pilot) non sono così tremendi. Andato via Sakharov c'è stato un continuo peggioramento, le ultime due puntate sono surreali nella loro bruttezza.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Concordo sul pilot, effettivamente sarebbe stato un disastro se facevano un bordello già con quello anche tra le inquadrature nella radura con Renfry e Geralt ce ne sono alcune di quasi ispirate, salvo il difetto che il loro dialogo più importante non viene mai ripreso con entrambi sullo schermo ma solo alternando loro 2 di profilo e questa è una cosa che in generale mi dà sempre fastidio perché non permette di avere una visione d'insieme dei personaggi coinvolti e le loro reazioni in contemporanea.
Il problema degli episodi finali è collegato al tono generale della serie un "vorrei essere epico" ma non ci riesco a causa appunto della bipolaritá generale (troppo cupa e troppo comica, forse anche involontariamente)
e anche di una certa pezzenteria di fondo (assedio di Cintra? Ne vogliamo parlare? 2 secondi per espugnare una città che si preparava da anni alla guerra e la cui unica difesa è un muro invisibile eretto da un mago che per mantenerlo deve sporgersi dalla finestra?). Qui però non capisco se sia un problema della serie o della storia.
Riguardo i protagonisti e i personaggi in generale, invece, ripensandoci a me non sembrano neanche tagliati con l'accetta, non sembrano praticamente nulla... non si capisce nulla delle loro motivazioni (Geralt in primis, a parte il fatto che dovrebbe essere tenebroso/tormentato ma che è buono come ci sbattono in faccia ogni 2x3 io continuo a non capire una miccia di lui) che ok all'inizio ci può stare ma verso la fine dovrebbe anche intuirsi qualcosa... invece siamo praticamente al punto di partenza e forse neanche quello perché nel frattempo alcuni fanno cose che vanno contro quello che hanno sempre professato (vedi Yennefer che aiuta la maga nonostante il suo odio per lei e il posto in cui è stata addestrata).
Ho visto comunque che adesso Matiosky fa il commento agli episodi in compagnia di Immanuel Casto e, nonostante mi sia scaduto molto Matiosky nel tempo, avevo trovato molto godibili i suoi commenti a Game of Thrones, soprattutto validi quelli con l'apporto di Immanuel che si soffermava anche sull'analisi tecnica e non solo sulla facile ironia.
Sarei curiosa di sentire questi a The Witcher ma non so se farmi del male XD
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
"Power resides where men believe it resides. No more and no less."
Ah si, avevo visto il trailer e mi ispirava.
Però a volte i trailer sono ingannatori
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Sembra interessante, peccato che Artù sia interpretato da un attore di colore.
9 hours fa, alexxxk dice:Sembra interessante, peccato che Artù sia interpretato da un attore di colore.
Ormai è d'obbligo il blackwashing su tutto, altrimenti si è omofobi e razzisti.
Comunque il trailer è promettente, gli darò una possibilità.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Anche se in effetti chissà perchè il mito arturiano deve essere sempre rimaneggiato e pasticciato. Chissà se anche questa volta ci sarà la derivazione romana.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ho guardato la prima di Curon. Penso che sarà anche l'ultima.
Disclaimer: sono allergico al cinema/tv italiani. Un brivido mi corre lungo la schiena quasi sempre quando iniziano a parlare, e anche dal punto di vista tecnico, anche se sono migliorati parecchio, ho sempre la sensazione che cerchino di scimmiottare gli americani con un decennio di ritardo.
Detto questo, potevo non guardare una serie ambientata presso il suggestivo "campanile di Resia", a 45 minuti da qui? Certo che no! Munito di forza di volontà e di mezzo chilo di cortisone mi sono cimentato. E il resto lo metto sotto spoiler.
Dal punto di vista tecnico, nulla da dire. Sembra una tra le tante serie tv europee recenti, vedi Dark e compagnia. Non mi sono assolutamente chiare alcune scelte fotografiche, come nel prologo dove ci sono una dozzina di lampade accese, e oltre a queste, luci nascoste di tutti i colori che pare di essere al luna park. Come ambientazione poteva ricordare Hill House, ma non lo dico perchè il confronto sarebbe impietoso. Ops.
La recitazione. Niente, non riesco ad abituarmici, mi spiace. Frasi biascicate, o appena mormorate, penso di non aver capito una frase ogni 3. La protagonista sembra cavarsela, nonostante i dialoghi che le danno (vedi dopo), ma gli altri, mamma mia. Non voglio essere eccessivamente impietoso, deve essere anche una mia forma mentale.
I dialoghi. I DIALOGHI!!!! Santo cielo, I DIALOGHI!!! Ma che roba è??? La prima scena che vede i protagonisti in auto, la prima scena in assoluto, infodump come se piovesse!!! Ma che bisogno c'era??? 5 minuti dopo sono a casa del nonno che non sapeva del loro arrivo, ogni spiegazione allo spettatore poteva essere data in quella occasione, mentre lo si spiegava al nonno!!! Che bisogno c'era di fare infodump nella primissima scena, tra l'altro persino la madre ad un certo punto dice "ne abbiamo già parlato tante volte"!!
Ora, i polli gonfiati saranno anche più grossi, ma non sono più buoni. Inserire una parolaccia ogni 5 parole normali non aumenta la qualità dei dialoghi. Come in praticamente ogni serie tv italiana in cui mi sono imbattuto, i dialoghi sono bizzarri: per nulla interessanti, capacità di sintesi 0 e non sembrano focalizzarsi sull'economia della scena. Non è che perchè è un teenager e ci butti dentro qualche c***o allora hai un buon dialogo. Da questo primo episodio potresti togliere il 50% dei dialoghi e funzionerebbe benissimo. Infatti, le scene che funzionano meglio sono quelle silenziose.
La fiera dei luoghi comuni: la figlia ribelle e molto "teenager", i bulli il primo giorno di scuola, il nonno che fa il misterioso, l'ex amore che non si vedeva da tempo, etc etc. Poi, lo dico per completezza, a Curon i "nativi" non parlano con cadenza veneta: si chiama Sùdtirol-Alto Adige per una ragione.
L'ambientazione dov'è? Ci sono alcuni scorci del lago, perlopiù notturni, ma altro non si vede! Lo confronto con altre serie, vedi Black Spot, La foresta, Bordertown, se ben ricordo anche Dark, sono piene di paesaggi: l'ambientazione è un personaggio a sè stante, serve a trasmettere minaccia, claustrofobia o, al contrario, meraviglia e bellezza. In una serie chiamata Curon, Curon la devi far vedere subito! Non credo di aver visto neppure l'albergo da fuori, nonostante metà dell'episodio si svolga là e quello è il centro del mistero. Come se in Hill House non facessero vedere L'esterno di Hill House!
Comportamenti insensati a catinelle. La sorella che la prima cosa che fa appena arrivata a scuola è attaccare briga, la mamma che si preoccupa di mettere la felpa al figlio e che la figlia non stia troppo con il cellulare ma che poi non dice nulla ai figli che sono fuori tutta la notte in un posto nuovo con chissà chi. C'è il padre dei ragazzi da cui la protagonista sembra scappare, ma non si capisce assolutamente perchè (centrerà qualcosa? O è solamente un modo per inserire la "povera famiglia vittima di un marito/compagno violento"?)
Quando la protagonista vede il lupo fa notare al padre, che cerca di addestrarlo, che non è un cane, ma un "c***o di lupo"). Bene, evidentemente lei che è via da 17 anni sa meglio di lui cosa può e non può fare con un lupo.
I ragazzi che fanno un rave party in un bunker (mai sentiti, non escludo che li facciano davvero) e che vanno in massa con le auto nel bosco. Siccome quelli sono compagni di classe e hanno 17 anni, chi guida? Perchè non siamo negli USA..
Mah, non lo so. Fosse stato americano sarei probabilmente meno critico, ma non necessariamente mi sarebbe piaciuto. La storia potrà anche intrigare, ma l'esecuzione proprio non riesco a digerirla. Dialoghi poco efficaci, alcuni momenti registici involontariamente umoristici, personaggi nè simpatici nè (in gran parte) antipatici.
Non lo so: qualcuno lo ha visto? Migliora? Per quanto mi riguarda, mi sono tolto la curiosità e non andrò avanti. Peccato: alcuni elementi interessanti c'erano senz'altro.
Uhm mamma! Dalla tua recensione sarei curiosissima di vedere un tale disastro (mi fa pensare ai recenti tentativi di scimmiottare appunto le serie TV americane visti per esempio in Il nome della rosa - orrendo!) ma purtroppo il mio rinnovo a Netflix aspetterà ancora parecchio. C'è anche il film sui Fire Saga disponibile ora
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi