Ne ho sentito parlare e devo dire che mi interessava proprio...
Grazie per la presentazione davvero precisa, ero curiosa ma lo eviterò di certo allora perché non mi piace proprio nessuna di quelle cose mi hai evitato un disappunto
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
L'ho fatto apposta, visto che più volte alcuni di voi hanno recensito in modo pessimo alcune serie che io adoro per gli stessi motivi, così vi ho evitato di guardala per niente
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Questo sì che si chiama mettere le mani avanti
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ho finito ieri The Bletchley Circle: San Francisco. Ex addette alla criptoanalisi inglesi durante la seconda guerra mondiale si trasferiscono a San Francisco per investigare sull'omicidio di una amica. Lá si uniscono alle loro "controparti" americane per risolvere altri casi. Serie tv economica ma gradevole.
Ieri sera ho iniziato a vedere The I-Land su netflix. Se fai una serie in cui degli sconosciuti si svegliano improvvisamente su un'isola deserta NON puoi non aspettarti confronti con Lost. La massima cinematografica "non dire. Mostra!" rivela prepotentemente la sua veritá proprio in questo confronto, da cui questi primi 2 episodi ne escono massacrati. Invece che personaggi, abbiamo ruoli. Invece che differenze di opinioni e caratteriali, abbiamo imbecilli che fanno cose senza senso. Invece che mostrare la personalitá di ognuno, viene costantemente ripetuto a voce quello che noi dovremmo pensare di ognuno di essi. E con "essi" mi riferisco ad un gruppetto di trent'enni di bell'aspetto e in ottima forma fisica (si confronti con il cast variegato di Lost).
Con il terzo episodio c'é un improvviso cambio di prospettiva, quindi pernso che daró alla serie un'altra chance, ma la partenza é stata pessima, soprattutto considerando che poteva contare su un precedente illustre da cui attingere i segreti.
A titolo di esempio, é sufficiente confrontare il modo in cui Jack di Lost "si conquista" il suo ruolo di leader alla fine del pilot, e di come invece viene trattato l'argomento (fondamentale visto il setting) in I-Land: nel primo caso, il ruolo di Leader emerge naturalmente dalle azioni di Jack nella situazione di crisi iniziale: il suo sapere cosa fare, il suo prendersi cura dei superstiti, il suo affrontare con determinazione i primi ostacoli lo hanno reso automaticamente la persona a cui tutti poi, istintivamente, guardano. In I-Land, semplicemente qualcuno (che abbiamo giá visto tra l'altro non esserne degno) ad un certo punto inizia a dire a tutti cosa fare. E la protagonista, l'unica che abbia "agito" davvero fino ad allora, sebbene in modo blando, confuso e fortuito, viene invece ignorata (e peggio).
@Manifredde Grazie di avermi evitato una perdita di tempo.
Io invece ho appena finito Fleabag, che non so se era già stato recensito da qualcuno.
Racconta in prima persona le vicende amorose, familiari e lavorative di una giovane londinese problematica. Il taglio è comico e i commenti della protagonista alle sue vicissitudini rendono bene il suo punto di vista sulle cose. Ho riso un sacco e la puntata finale ci svela qualcosa della protagonista la cui prospettiva nelle puntate precedenti ti svia continuamente dal sapere la verità.
Attendo la seconda stagione, spero che abbiano altro da raccontare.
Consigliato.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Qualcuno ha visto Carnival Row? Sembra interessante
Ho solo letto che ha avuto pessime recensioni ma niente di più.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Io l'ho visto. L'idea di base è buona, ma lo sviluppo della storia è troppo rapido, c'è troppo poco spazio per le sottotrame che si snodano in soli otto episodi, e a farne le spese è la caratterizzazione dei personaggi (a parte i due protagonisti) e il modo in cui gli eventi si susseguono, anzi, si rincorrono tra di loro.
Ne hanno ordinato una seconda stagione, vediamo se riescono a trovare il ritmo giusto.
9 hours fa, Oathkeeper dice:@Manifredde Grazie di avermi evitato una perdita di tempo.
Io invece ho appena finito Fleabag, che non so se era già stato recensito da qualcuno.
Racconta in prima persona le vicende amorose, familiari e lavorative di una giovane londinese problematica. Il taglio è comico e i commenti della protagonista alle sue vicissitudini rendono bene il suo punto di vista sulle cose. Ho riso un sacco e la puntata finale ci svela qualcosa della protagonista la cui prospettiva nelle puntate precedenti ti svia continuamente dal sapere la verità.
Attendo la seconda stagione, spero che abbiano altro da raccontare.
Consigliato.
Mi è piaciuto tantissimo, ho riso dall'inizio alla fine e sono molto contenta che sia stato premiato parecchio agli Emmy. Lei è un genietto e per me questa serie è una vera perla, con un Andrew Scott che, come al solito, lascia il segno. La seconda stagione è già disponibile in realtà (almeno in lingua originale), mentre la terza se non sbaglio dopo alcuni rumors è stata smentita dalla Waller-Bridge che ritiene che sia completa com'è e io devo dire che sono d'accordo.
23 hours fa, Oathkeeper dice:Grazie di avermi evitato una perdita di tempo.
Aspetta! Ieri ho visto un altro paio di episodi e vorrei parzialmente correggere quanto ho affermato in precedenza e sospendere il giudizio fino alla conclusione della serie. La ragione é semplice: The I-Land pare essere qualcosa di molto diverso da quanto ho inizialmente supposto dal pilot, e parrebbe (il condizionale é d'obbligo) essere meglio di quanto temessi. Potrebbe essere che i difetti che ho trovato nelle prime due puntate non fossero dovuti (necessariamente) a scarsa scrittura, ma semplicemente al fatto che la vita e le dinamiche sull'isola, cuore narrativo di Lost, non sono in realtá il focus di questa serie. Magari non sará un capolavoro, ma potrebbe essere comunque interessante, in base a dove va a parare.
Vi faró sapere.
Ho appena finito la quinta stagione di Peaky Blinders. Per me si conferma una serie eccellente, sopratutto la fruizione in lingua originale permette di apprezzare l’accento sporco britannico di inizi Novecento che gli attori sono stati chiamati ad imparare a riprodurre. L’epopea della famiglia Shelby a cavallo tra le due guerre mondiali è resa splendidamente, in questa stagione possiamo inoltre apprezzare l’introduzione di un nuovo villain che è già iconico: il carismatico Oswald Mosley, un politico pragmatico e senza scrupoli che abbraccia la causa nazifascista e che fin da subito si rivelerà un rivale all’altezza di Thomas Shelby. Tra i tanti volti nuovi anche un graditissimo ritorno. Voto 8.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
@Manifredde ok allora attendo il tuo giudizio definitivo
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
@Oathkeeper Ti diró: non un capolavoro, ma non quella schifezza che temevo. Non é certo la brutta copia di Lost (con cui condivide ben poco).
Peró, devo dirlo, poteva essere MOLTO di piú.
I misteri che vengono introdotti nei primissimi episodi vengono svelati praticamente subito. A che serve fare una serie tv dove i primi 2 episodi sono intrisi di enigmi, se al quarto episodio sveli tutto con un colpo di spugna e un bello spiegone? Nessuno di questi misteri é stato sviluppato, maturato e svelato con l'ingegno.
Inoltre viene sollevato un tema molto interessante, sulla recuperabilitá dei criminali e sui metodi con cui il recupero e la redenzione dei criminali puó essere attuata. Ci sono ottimi spunti, ma buttati lá. Ad esempio: se i criminali, all'arrivo sull'isola, non ricordano nulla di nulla, non possono volontariamente affrontare un percorso di recupero, espiazione e risarcimento. Non possono provare rimorso, obblighi, vergogna. Quindi quello non é un processo di recupero, é un esame sull'indole: quella persona é un criminale per indole, oppure é cosí solo per le circostanze?
Questo é un tema interessante: basterebbe distinguere i criminali a cui dare una seconda chance dalla loro indole? O bisogna considerare tutti come potenzialmente recuperabili? Si puó considerare valida una "seconda chance" data a qualcuno che neppure sa di aver fatto brutte cose in passato? Il rimorso e il senso di gratitudine nei confronti di una societá che concede una nuova possibilitá potrebbero essere i piú potenti motori verso un recupero.
Il tema "vale la pena spendere tanti soldi nel recuperare criminali invece che di spenderli nella loro cattura" é attuale e legittimo. Valeva la pena spendere un pó piú di tempo/impegno in questo scontro, invece che dare ad un texano malvagio e corrotto una delle due parti e ad una nobile scienziata l'altra.
Trovo molto poco credibile inoltre che una 55 enne che ha passato gli ultimi 20 anni in prigione possa battere nel corpo a corpo e nell'inseguimento 3 o 4 guardie armate.
Insomma, una serie monca che avrebbe secondo me avuto molto piú da offrire, ma che sembra essere stata prodotta da gente che non credeva poi molto nel progetto (ad esempio, la durata di 10 episodi, a me solitamente congeniale, qua non bastava).