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Attacco a Londra?!
D di Damien Amfar
creato il 07 luglio 2005

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
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Inviato il 11 luglio 2005 13:35

Circa l'Afghnistan cito:

A partire dalla fine del 1995 Washigton appoggia con forza il progetto della statunitense Unocal per la costruzione di un gasdotto dal Turkmenistan al Pakistan attraverso l'Afghnistan controllato dai talebani. Fonte Ahmed Rashid

 

Cito ancora:

 

Settembre 1996: La Unocal presenta il rapporto di definizione sul gasdotto al presidente Niyazonv. La Unocal dice che darà aiuti umanitari ai signori della guerra afgani se accetteranno di formare un consiglio per la supervisione del progetto.

 

27 Settembre 1996: Kabul presa dai Talebani. Gli USA dichiarano che ristabiliranno presto le relazioni diplomatiche con l'Afghanistan.

 

1 Ottobre 1996: L'Unocal esprime l'appoggio alla presa di Kabul da parte dei talebani, affermando che ora il progetto della pipeline sarà facilitato. In seguito dirà di essere stata fraintesa.

 

26 Ottobre 1996: Il presidente Niyazov e la Unocal/Delta firmano un accordo che dà al gruppo il diritto esclusivo di formare un consorzio per la pipeline afgana. Robert Oakley, ex ambasciatore USA in Pakistan, presiede la prima riunione dell'Afghan Advisory Committee della Unocal.

 

Febbraio 1997: Una delegazione di talebani a Washington cerca il riconoscimento degli USA e si incontra con la Unocal. Una seconda delegazione di talebani si reca in Argentina ospite della Bridas. Al ritorno i talebani si incontrano a Gedda con il capo dell'intelligence saudita, il principe Turki.

 

Marzo 1997: La Unocal apre una sede a Kandahar e centri di formazione per afgani. La bridas apre una sede a Kabul mentre Carlos Bulgheroni visita Kabul e Kandahar.

 

8 Aprile 1997: I talebani annunciano che firmaranno il contratto per la pipeline con la compagnia che inizierà per prima i lavori. Il presidente della Unocal John Imle si dice sconcertato dalla dichiarazione dei talebani. La Unocal apre una nuova sede per l'Asia a Kuala Lumpur.

 

4 Gigno 1997: Primo incontro del gruppo di lavoro di Pakistan, Turkmenistan, Unocal e Delta a Islamabad.

 

28 Agosto 1997: I talebani annunciano che la Bridas (Compagnia Argentina) ha offerto per la pipeline condizioni migliori della Unocal (USA) e firmeranno presto un contratto con la Bridas. La Unocal si dichiara ancora in gara.

 

29 Dicembre 1997: Il Turkmenistan e l'Iran inaugurano un gasdotto di duecento Km con una capacità di 0.85 trilioni di metri cubi l'anno tra i due paesi.

 

21 Agosto 1998: La Unocal sospende il progetto della pipeline e ritira il personale da Islamabad e Kandahar dopo gli attacchi missilistici USA contro Osama bin Laden in Afghanistan.

 

12 Maggio 1998 Una delegazione di talebani firma accordi con il Turkmenistan per l'acquisto di gas ed elettricità.

 

Questo è solo un assaggio.

Posso continuare.

 

Quanto meno qualche dubbio dovrebbe venire.

 

Non posso citarvi tutte le fonti perchè starei qui due giorni.

Comunque cercate in google Ahmed Rashid e potrete trovare tutto quello che volete su lui e sulle fonti.

 

Ciao

Belli belli bellissimi.


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Inviato il 11 luglio 2005 14:36

Che gli americani avessero pesanti ingaggi economici era risaputo e credo che nessuno qui abbia detto il contrario.

:D


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Inviato il 11 luglio 2005 14:51

no ma forse è più chiaro.

 

Inoltre ci si interrogava sul perchè la risposta fosse sempre guerra......


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Iskall Ytterligare
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Inviato il 12 luglio 2005 19:37

Questo dovrebbe darci un'idea di chi sono dal punto di vista sociale gli attentatori o potenziali kamikaze...

 

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/.../11/wahir.shtml


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xaytar
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Inviato il 13 luglio 2005 3:12

l'articolo rispecchia tre cose:

 

1) il fatto che il giovane abbia Yasser come idolo non lo rende diverso da chi ai tempi del risorgimento aveva come idolo napoleone o garibaldi.

 

2) come prendono questa cosa i musulmani integrati? ci sono quelli che subiranno angherie e malumori pur contrastando il terrorismo, e non stanno affatto bene, altri che non vedevano l'ora che accadesse.

 

3) è sui giovani che bisogna puntare. non bisogna dare ai giovani il motivo per credere in queste cose. l'esempio di questo giovane è indicativo. finchè facciamo guerre che per noi sono giuste e per loro no, loro avranno dei giovani che crederanno in un loro "risorgimento", "vendetta" eccetera, gente che si arruola nei terroristi e gente che si sente bistrattata dall'occidente. che sia vero o no non è importante. la verità non è mai importata a nessuno, anzi forse nessuno l'ha mai scoperta. quel che conta non è cosa si sa, ma quello che la gente crede di sapere.

detto ciò vado a letto >_>


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Inviato il 13 luglio 2005 9:56

Quoto Xaytar.


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Inviato il 13 luglio 2005 11:54
l'articolo rispecchia tre cose:

 

1) il fatto che il giovane abbia Yasser come idolo non lo rende diverso da chi ai tempi del risorgimento aveva come idolo napoleone o garibaldi.

 

Concordo sui punti 2) e 3), ma l'1) mi lascia alquanto perplesso >_>

questo ragazzo, Wahir, idolatra tale Yasser per il quale partecipare alla Jihad è stato lo scopo più grande della vita. Sono parole forti che denotano, imho, un background culturale fortemente influezato dal fondamentalismo religioso. Inoltre, mi convinco sempre più che dietro questi giovani ci sia una organizzazione - paragonabile diciamo a quella mafiosa - che muove la fila di ogni cosa. Quelle dichiarazioni fatte da un giovane di soli 19 anni mi han fatto venire i brividi perchè si intravede la convinzione e la lucidità. Se domani qualche gruppo fondamentalista volesse reclutarlo accetterebbe senza esitare.

Napoleone era solo un uomo (anche se si credeva simile a Dio); certo era seguito ma perchè era un capo carismatico senza rivali in quel determinato periodo storico; può essere vero che fosse un idolo per i giovani del tempo (non so se ci sono delle prove che lo dimostrano) ma si trattava di una cosa effimera destinata comunque a finire. Questi giovani musulmani non smetteranno mai fino a quando la guerra santa non è vinta e tutti sappiamo cosa succederebbe se ciò avvenisse. Garibaldi poi, imho, non c'entra niente ^_^


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Damien Amfar
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Inviato il 13 luglio 2005 13:19 Autore

Quoto Lord.

 

In particolare mi hanno colpito due frasi una del giornalista, l'altra di Wahir stesso.

 

Wahir è un «borderline». Non è ancora perso nelle perversioni mentali dell'estremismo islamico, ma le sfiora, le accarezza.

 

Questa secondo me è specchio della nostra debolezza. Considerare chi idolatra un assassino (perchè aldilà del relativismo culturale Ale c'è una differenza fondamentale tra l'Iraq e l'Italia del tempo: gli USA se ne andranno, nel rispetto delle direttive ONU, e quindi non sono un esercito in conquista :D ) un "border-line" e non come un estremista è da pazzi, da irrealisti. Quel ragazzo è TOTALMENTE parte di quel substrato sociale che permette ai terroristi di impiantarsi e vivere nelle nostre società, causando quel che sappiamo. Ed è su questo che dobbiamo lavorare, aldilà della prevenzione del terrorismo vero e proprio, perchè finchè ci saranno mussulmani del genere, che fiancheggiano certe posizioni radicali e jihadiste, ci saranno i muhjaedin (o come si scrive ^_^ ).

 

un modo per superare le differenze nazionali, riconoscersi musulmani». Musulmani britannici? «No, musulmani e basta».

 

Il che significa che è possibile superare le differenze nazionali SOLO tra gli abitanti di stati islamici. Il che significa che il caro Wahir non ha nessuna intenzione di integrarsi. E questo rafforza quanto sopra, ovvero il fatto che si debba combattere la volontà di non integrazione. Questo non perchè non si rispetta la chiusura dell'Islam, ma semplicemente perchè è diretta conseguenza della nostra legislazione e della nostra cultura. E non vedo perchè si debba accettare di venir meno a noi stessi quando il nostro interlocutore non ha la minima intenzione di farlo su alcun punto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz >_>


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xaytar
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Inviato il 13 luglio 2005 14:12
Garibaldi poi, imho, non c'entra niente

 

o si fa l'italia o si muore.

lui non sarebbe forse morto per il suo ideale?


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Inviato il 13 luglio 2005 14:43
o si fa l'italia o si muore.

lui non sarebbe forse morto per il suo ideale?

 

L'Italia, appunto. L'deale di una nazione di _italiani_. Si chiama autodeterminazione dei popoli, di quello italiano in questo caso. Garibaldi sarebbe morto, certo. Ha chiesto ad altri il sacrificio per essere liberi. Non tutti lo hanno seguito. In ogni caso, era la volontà di tutto il popolo italiano a non essere più governato da gente straniera.

Con tutto il rispetto xay, non mi sembra che i casi siano paragonabili. Imho, naturalmente >_>

 

Il che significa che è possibile superare le differenze nazionali SOLO tra gli abitanti di stati islamici. Il che significa che il caro Wahir non ha nessuna intenzione di integrarsi. E questo rafforza quanto sopra, ovvero il fatto che si debba combattere la volontà di non integrazione. Questo non perchè non si rispetta la chiusura dell'Islam, ma semplicemente perchè è diretta conseguenza della nostra legislazione e della nostra cultura. E non vedo perchè si debba accettare di venir meno a noi stessi quando il nostro interlocutore non ha la minima intenzione di farlo su alcun punto.

 

sottoscrivo; anche perchè è quanto ho sostenuto in altre discussioni ^_^


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xaytar
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Inviato il 13 luglio 2005 16:40
L'Italia, appunto. L'deale di una nazione di _italiani_. Si chiama autodeterminazione dei popoli, di quello italiano in questo caso. Garibaldi sarebbe morto, certo. Ha chiesto ad altri il sacrificio per essere liberi. Non tutti lo hanno seguito. In ogni caso, era la volontà di tutto il popolo italiano a non essere più governato da gente straniera.

Con tutto il rispetto xay, non mi sembra che i casi siano paragonabili. Imho, naturalmente

 

io invece non vedo così tanta differenza...anche noi nel risorgimento abbiamo sparso sangue austriaco e vario, perchè ci sentivamo sottomessi...

loro si sentono sottomessi dal nostro apparato culturale e considerano eroe chi combatte contro di esso. ma vabbè, poco cambia trovare somiglianze e diseguaglianze. semplicemente non divido il mondo in buoni e malvagi, ma in amici miei e nemici miei. fin troppe volte si associa il nemico al malvagio :P


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Damien Amfar
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Inviato il 13 luglio 2005 17:14 Autore
anche noi nel risorgimento abbiamo sparso sangue austriaco e vario, perchè ci sentivamo sottomessi...

 

Perchè gli austriaci spezzavano la nostra patria e se la tenevano per loro. Cosa che gli americani non mi pare facciano, se non sbaglio in Afghanistan si è votato, e non lo hanno fatto gli americani >_>

 

Che loro si sentano oppressi culturalmente può anche essere, ma che questo sia basato su qualcosa di fattuale è ben diverso. Ci sono anche casi in cui magari è legittimo, ma altri in cui la cosa è più dubbia. Per inciso l'Iraq non sembra uno di questi, dei 17000 combattenti catturati dalle milizie angloamericane solo 600 (!) sono di origine iraqena. Ovvero le persone che stanno combattendo sono mosse da un ideale che va aldilà dei confini nazionali e che magari è anche contro la volontà della popolazione iraqena (e anzi è probabile visto che la maggioranza degli islamici non sono terroristi che si sentono così "oppressi dall'occidental cultura").

 

Non è questione di buoni e cattivi, è questione di cosa è accettabile e cosa no. Una bomba in metrò, per far sì che un islamico si integri (o per far sì che un basco si integri, la mia posizione è identica) non è assolutamente accettabile.

 

 

 

 

 

 

 

Ciauz ^_^


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Inviato il 13 luglio 2005 17:19

Credo Dam che tu abbia centrato il problema.

 

Questi estremisti mi sembra non combattano per una nazione, ma per un ideale che non ha confini nazionali.

Forse un ideale spirituale.

 

Una spiritualità contorta magari, addirittura azzarderei senza fondamento.

 

Comunque concordo con Xay.


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Inviato il 13 luglio 2005 17:40
io invece non vedo così tanta differenza...

anche noi nel risorgimento abbiamo sparso sangue austriaco e vario, perchè ci sentivamo sottomessi...

loro si sentono sottomessi dal nostro apparato culturale e considerano eroe chi combatte contro di esso. ma vabbè, poco cambia trovare somiglianze e diseguaglianze. semplicemente non divido il mondo in buoni e malvagi, ma in amici miei e nemici miei. fin troppe volte si associa il nemico al malvagio :P

io continuo a vederna molta invece ^_^

gli austriaci hanno _occupato_ la nostra nazione, volevamo cacciarli (per questo gli abbiamo combattuti) non sottomettere la loro cultura alla nostra come stavano facendo loro...

secondo me, non si sentono sottomessi (perchè dovrebbero dal momento che godono di tutti i benefici che questo offre) dal nostro 'apparato culturale' ma vogliono imporci il loro, con la forza se necessario e pensando che questo sia lo scopo più nobile della loro vita >_>... questo, come ha detto giustamente Mike, è inaccettabile.

Infine, io non giudico un estremista islamico 'malvagio', non c'entra niente imho...egli è un criminale della peggior specie, un assassino di gente inerme (sarebbe quasi un complimento definirlo 'malvagio'). In quanto tale va giudicato e punito e non in quanto musulmano.


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Inviato il 13 luglio 2005 17:44 Autore

Ok, allora possiamo dire che il Papa ha sbagliato a chiedere perdono per le Crociate in Terra Santa?! >_>

 

E' questo il punto, che si può fare una guerra (uccidendo civili) per una religione?! E si può accettarlo, di più, dichiararlo come legittimo, in nome di un'apertura multiculturale non propiamente condivisa?! Non ho capito. Mi sembra di essere il primo che propugna il rispetto dell'altrui modo di vivere, ma questo è ben lontano dal lasciare che qualcuno mi faccia saltare in aria mentre vado bellamente dalla mia ragazza in autobus. Oppure anche l'istinto di conservazione è una creazione culturale e quindi non si può agire neanche in base a quello!? ^_^

 

No ditemi, perchè se si è così convinti che non si possa far nulla senza cadere in contraddizione mi rassegno ^_^

 

 

 

 

 

 

Ciauz :D


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