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La tolleranza ha dei limiti
S di Ser Garlan Tyrell
creato il 06 giugno 2005

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MezzoUomo
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Inviato il 09 giugno 2005 15:00
è ovvio e scontato se si conosce un minimo di processi culturale che i primi ad integrarsi sono americani, spagnoli ed inglesi, per secondi cinesi e africani, per ultimi arabi. ma è una questione di tempo, non di volontà.

Ale, quando vedrai un cinese integrato in Italia fammi un fischio.....perchè io faccio fatica a credere possa accadere.


Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.

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Benjen Stark
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Inviato il 09 giugno 2005 15:02
Quando lavoravo in comune vedevo tanti immigrati: quelli che facevano tutto in regola erano quelli che ottenevano meno... quelli che sfruttavano i trucchetti, facevano i gradassi, mentivano o non lavoravano vivevano certamente meglio.

 

Mi sembra un quadro perfetto del nostro paese, sostituendo la parola immigrati con italiani...


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Dayan
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Inviato il 09 giugno 2005 15:06
Parlare di extracomunitari in generale non ha senso, perchè le differenze tra le varie comunità sono enormi,

su questo hai pienamente ragione.

 

 

Se in Italia ci fosse la metà degli sbirri (GdF+PS+Carabinieri) ma tutti lavorassero come si deve, le cose sarebbero mooooooooooolto diverse.

Va anche detta una cosa però. Perchè un poliziotto dovrebbe risciare la vita facendo seriamente il proprio dovere per arrestare un criminale, con il risultato che una settimana dopo (al max) il giudice lo scarcera?

Prima della polizia, va riformato il sistema giudiziario a mio avviso.

 

Per i milanesi: ma la situazione è davvero così terrificante? Milanesi che frequentano Bologna parlano di situazioni (in centro, ovviamente Milano ha una periferia degradata che giocoforza Bologna non ha, ma mi pare che la periferia milanese faccia ca***e da prima dell'arrivo degli extracomunitari.) analoghe, ed a me la situazione di Bologna pare forse non allegra ma non tale da giustificare tanto terrore.

 

Non voglio fare apparire Milano come un girone dantesco. Dico solo che girando per Milano non hai mai la sensazione di essere "al sicuro". E sto parlando solo dal punto di vista della delinquenza.

Se vogliamo parlare invece della vita + "normale" (se mi passate il termine), vi faccio un piccolo esempio.

 

Per anni io ho viaggiato sulla linea 90/91 per andare al lavoro. I milanesi sanno che sono 2 filobus che su cui ci si trova mediamente 80 - 90% di extracomunitari, e il resto italiani.

Fin qui, niente da dire ci mancherebbe. Il siparietto divertente, avviene all'arrivo dei controllori.

 

Mi è capitato più volte che su questi filobus (pieni all'inverosimile negli orari critici), all'arrivo dei controllori mi ritrovassi con altro 6 o 7 persone a viaggiare.

 

Dico, ma vi sembra integrazione questa?

Sì, ovvero che gli extracomunitari in generale si sono adeguati subito ai nostri lati negativi, tipo fare i furbi (dove l'italiano medio eccelle di suo). :wacko:


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azael
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Inviato il 09 giugno 2005 15:18
Mi sembra un quadro perfetto del nostro paese, sostituendo la parola immigrati con italiani...

Sapevo che qualcuno lo avrebbe detto! :wacko:

 

Ti rispondo che semplicemente, al di la' dei pregiudizi (lo svizzero che fa il cioccolato e l'italiano furbo), io di italiani che han fatto quello che facevano quegli immigrati non ne ho mai conosciuti... non so su 7000 abitanti al 90% italiani ho una certa idea di cosa sia una anomalia e cosa sia invece una "cosa comune".

 

Ciao,

 

Roberto

 

P.S.: la famiglia di immigrati che viveva con i sussidi e con le elemosina del sindaco aveva una figlia che andava all'asilo pubblico, con il bus del comune (mentre altre persone al bus non hanno potuto accedere perche' non c'erano posti)...


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Brandon
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Inviato il 09 giugno 2005 15:22

Quoto Xaytar

 

penso che intendesse questo: "ci vuole tempo e pazienza, poi le cose confluiscono"

 

L'ora di ginnastica e' un esempio banale. Si vuole far diventare un problema banalita' di questo genere?

(Battuta per sdramatizzare: magari e' una soluzione per dar lavoro a tanti prof che non l'hanno. hehehehe)

 

ho gia detto in un mio messaggio che l'integrazione e' lenta e ci vuole pazienza e (aggiungo) molto coraggio.

Ho gia detto che la volonta' di integrazione deve esserci da entrambe le parti e mi sembra chiaro che sia tra gli italiani sia tra gli immigrati ci siano quelli che non desiderano l'integrazione.

 

Ci sono gli estremisti tra gli italiani e tra le comunita' immigranti.

Io preferisco parlare con i moderati per trovare una via accettabile di integrazione. Sara' compito mio (non mio ma in generale) mitigare chi tra i miei concittadini alza la voce, come sara' compito del mio interlucutore moderato fare altrettanto.

 

Io sono in Inghilterra e in fin dei conti l'integrazione sta funzionando.....ci vorranno forse altre due tre generazioni.....ma alla fine si arrivera' ad una confluenza.

Questo non significa che smetteranno di esistere quelli che alzeranno la voce e faranno casino ogni volta che soffia il vento da ovest (in Inghilterra sempre), significa solo che le culture si integrano.

 

Ciao


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Dayan
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Inviato il 09 giugno 2005 15:28
se non sbaglio adel smith non è il rappresentante dei musulmani, ma il "capo di un movimento islamico di integrazione" o qualcosa del genere, che se non sbaglio conta lui e suo fratello come membri....

 

E' possibile che mi sia sbagliato, nel caso ritiro tutto. Magari me lo sono sognato o ho ricevuto info errate, mipareva avesse un incarico più "ufficiale", sebbene sembrasse strano anche a me.

Ad ogni modo, se ho detto una inesattezza, rettifico subito :wacko:

so sorry :sbav:

 

tornando a noi...

 

perchè non esiliare pure i criminali italiani allora?  se togliamo gli immigrati italiani e quelli stranieri via dall'italia, il risultato dovrebbe essere assenza di criminalità...

su dai... sai benissimo la risposta. Anche se mi concedo una piccola provocazione... Se nessuno accetterebbe i nostri delinquenti, perchè noi dovremmo con quelli degli altri?


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Ser Garlan Tyrell
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Inviato il 09 giugno 2005 15:29 Autore

 

Per i milanesi: ma la situazione è davvero così terrificante? Milanesi che frequentano Bologna parlano di situazioni (in centro, ovviamente Milano ha una periferia degradata che giocoforza Bologna non ha, ma mi pare che la periferia milanese faccia ca***e da prima dell'arrivo degli extracomunitari.) analoghe, ed a me la situazione di Bologna pare forse non allegra ma non tale da giustificare tanto terrore.

Guarda Mezzo,non utilizzo la parola terrificante perkè è eccessivo (in Iraq la situazione è terrificante),ma è fortemente preoccupante e inquietante. Il coprifuoco scatta automatico in certe zone della città,di gente in giro la sera se ne vede sempre meno,solo giovani che girano per locali,ma oltre a quelli e,appunto, extracomunitari , niente.

Come ha detto Dayan non mi sento più sicuro e sono soprattutto preoccupato ogni volta ke penso ke ci son le mie sorelle o la mia ragazza in giro da sole,specie dopo gli ultimi avvenimenti.

Sono accampati praticemente ovunque,rapine,furti,molestie,risse,vandalismo,tutto ciò è sempre + frequente e si vanno prepotentemente ad aggiungere a i problemi ke abbiamo già.

 

perchè non esiliare pure i criminali italiani allora?  se togliamo gli immigrati italiani e quelli stranieri via dall'italia, il risultato dovrebbe essere assenza di criminalità...

 

Bè,ma Ale ke significa,quelli sono criminali nostri ed è giusto ke li sistemiamo noi in galera,io non parlo di eslilio solo per ki è un criminale in Italia(parlo di extracomunitari),ma anke per ki è in Italia illegalmente,senza alcun permesso


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Morgil
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Inviato il 09 giugno 2005 15:41

Ale, quando vedrai un cinese integrato in Italia fammi un fischio.....perchè io faccio fatica a credere possa accadere.

il fischio te lo faccio io! :wacko::sbav:

 

quà ad iglesias si sono integrati perfettamente!!!anzi dopo i primi anni di sconcerto e sospetto si sono fatti un buo nome nella popolazione grazie alla loro onestà!!(e ai prezzi stracciati!!! :D )


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Inviato il 09 giugno 2005 15:44

le proposte?

Maggiore forza di polizia,

Maggiore diplomazia,

cip sottocutanei di riconoscimento,

il DNA archiviato nei centri di calcolo?

(ovvio che sto facendo dell'ironia)

Qualsiasi cosa, ma fate delle proposte su cui si possa discutere altrimenti e' tutto limitato al dire "e' brutto e cattivo e la maestra dovrebbe metterlo in castigo". :D

 

Ciao :wacko::sbav:


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xaytar
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Inviato il 09 giugno 2005 16:56
è ovvio e scontato se si conosce un minimo di processi culturale che i primi ad integrarsi sono americani, spagnoli ed inglesi, per secondi cinesi e africani, per ultimi arabi. ma è una questione di tempo, non di volontà.

Ale, quando vedrai un cinese integrato in Italia fammi un fischio.....perchè io faccio fatica a credere possa accadere.

hai ragione, ma il mio primo secondo e ultimo era proprio in ambito temporale....a mio pareri quelli che avranno bisogno di più tempo sono gli arabi...

i cinesi li ho messi per secondi proprio perchè da alcune parti tentano di isolarsi (a mò di colonia, solo scambi commerciali) e da altre parti tipo l'esempio di morgil si sono integrati bene...tuttavia è una questione di tempo, imho.

 

E' possibile che mi sia sbagliato, nel caso ritiro tutto. Magari me lo sono sognato o ho ricevuto info errate, mipareva avesse un incarico più "ufficiale", sebbene sembrasse strano anche a me.

Ad ogni modo, se ho detto una inesattezza, rettifico subito 

so sorry

 

tranquillo, poi ci sta che anch'io abbia detto una cosa errata, magari ricordo male, tuttavia ricordo che molti islamici gli andarono contro...

 

su dai... sai benissimo la risposta. Anche se mi concedo una piccola provocazione... Se nessuno accetterebbe i nostri delinquenti, perchè noi dovremmo con quelli degli altri?

 

Bè,ma Ale ke significa,quelli sono criminali nostri ed è giusto ke li sistemiamo noi in galera,io non parlo di eslilio solo per ki è un criminale in Italia(parlo di extracomunitari),ma anke per ki è in Italia illegalmente,senza alcun permesso

 

la domanda era scherzosa :P semplicemente per mettere delle distinzioni:

ad esempio, i tizi che hanno stuprato, li ributterei subito nel loro paese (tralasciando discorsi su pene di morte linciaggio, ho fatto un esempio di delitto grave).

altri che invece fanno dei crimini "minori" e che magari lo fanno perchè "costretti", in un certo qual modo dalla loro condizione sociale ed economica, proverei invece a riabilitarli come i criminali italiani...insomma una via di mezzo tra rimandare tutti a casa e fare le "puttane d'europa"...

è innegabile che sia regolamentato a cavolo nel nostro paese: tuttavia la fedina penale la guarderei con una certa razionalità, perchè tra i "criminali" ci saranno quelli che si meritano, da un certo punto di vista, di essere rispediti a casa, altri invece un tentativo di riabilitazione per poter essere utili alla nostra società.


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Mornon
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Inviato il 09 giugno 2005 17:01
non farlo ti prego o parlerei troppo

 

Magari non è nemmeno come la pensi tu :D

 

 

penso che intendesse questo: "ci vuole tempo e pazienza, poi le cose confluiscono"

 

E nell'immediato? I problemi mi pare ci siano, e sono comunque da considerarsi.

 

 

perchè non esiliare pure i criminali italiani allora?

 

Se il ragionamento è "Se delinquono rimandiamoli a casa", l'italiano dove lo rimandi, essendo la sua casa l'Italia? :D


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Inviato il 09 giugno 2005 17:14

ma i problemi che vedi sono quelli di avere delle ore in piu' magari nel pomeriggio per il "nuovo gruppo"? se sono di quest'ordine non li considero problemi.... :D


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xaytar
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Inviato il 09 giugno 2005 18:14
non farlo ti prego o parlerei troppo

 

Magari non è nemmeno come la pensi tu :D

 

cioè? :D

 

 

penso che intendesse questo: "ci vuole tempo e pazienza, poi le cose confluiscono"

 

E nell'immediato? I problemi mi pare ci siano, e sono comunque da considerarsi.

 

nel caso specifico non è un "problema" dai...si fa ore di ginnastica diversa laddove la pretendessero testardamente...si prova a farli desistere...quelli che la vogliono testardamente tra 50 anni nn la vorranno più...

per gli altri problemi più gravi la situazione nn è complessa, il fatto che l'integrazione risolverà da sola non era intesa a : non facciamo niente ora, tanto tutto si sistemerà. lavoriamo per le altre cose tipo criminali, vedi risposta sopra :D

 

 

perchè non esiliare pure i criminali italiani allora?

 

Se il ragionamento è "Se delinquono rimandiamoli a casa", l'italiano dove lo rimandi, essendo la sua casa l'Italia? :D

 

anche qui vedi risposta sopra :D


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Inviato il 09 giugno 2005 18:22
il mio fruttivendolo paki parla italiano perfino con la figlia!!

 

E' per caso quello che sta in Via delle Lame?


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Mornon
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Inviato il 09 giugno 2005 18:32
ma i problemi che vedi sono quelli di avere delle ore in piu' magari nel pomeriggio per  il "nuovo gruppo"? se sono di quest'ordine non li considero problemi

 

Non saranno problemi enormi, ma sono comunque problemi: metti che una classe si spezzi in tre, causa etnie diverse, secondo la domanda "Vogliamo fare ginnastica da soli"; significa far lavorare almeno un professore tre volte tanto, con relativi costi (e necessità di nuovi professori, nel caso sforino le ore settimanali).

I problemi non sono avere ore in piú, ma i costi che queste ore comporterebbero; chi li paga, chi vuole farla a parte?

 

 

cioè?

 

Vedrai, cercherò di buttare giú due righe :D

 

 

nel caso specifico non è un "problema" dai...si fa ore di ginnastica diversa laddove la pretendessero testardamente

 

Non sarà un problema grosso, ma ancora mi chiedo chi si dovrà accollare i costi causati da chi pretende di fare una materia separatamente... loro? Salvo creare classi unicamente di un'etnia/credo, ma non so quanto vada a favore dell'integrazione...


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