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Licia Troisi
F di Fingolfin
creato il 16 maggio 2005

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Doran Nymerios
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Doran Nymerios
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Inviato il 18 maggio 2005 23:11
Purtroppo ho due difetti: la tendenza eccessiva all'autocommiserazione e allo scoraggiamento nonchè una propensione piuttosto marcata all'ira. Il senso del discorso di Mezzuomo l'ho capito, il mezzo con cui è stato espresso, quando l'ho letto ieri sera, mi sembrava canzonatorio in senso deteriore. Colpa sicuramente dei giramenti di scatole derivatio dalla lettura del messaggio in cui mi veniva data della raccomandata.

Oggi, a mente un filo più fredda, direi che la querelle s'è risolta: ci siamo chiariti, a me il travaso di bile è passato grazie ad un (breve) sonno ristoratore, tutti quanti abbiamo imparato qualcosa.

Io che dovrei evitare di farmi girare le scatole e contare fino a dieci prima di scrivere, voi che magari è il caso di scindere, come dice Andrea, l'uomo dal libro. Il libro è in discussione, visto che in mano a tutti ed è ben noto, la persona no, visto che nessuno mi conosce.

A presto.

Licia

nonostante la citazione, che sembra una ripresa del flame, intenderei usarla a fini funzionali, e quindi pienamente in topic. Almeno così credo.

 

Vedi, Licia, Fingolfin non è il solo a trovare i tuoi dialoghi, la tua narrazione priva di pathos. Eppure, a quanto dimostri con questa risposta (tanto dal punti di vista contenutistico quanto formale), sembri sapere dare sfogo eccome alle tue emozioni.

 

Mi chiedo io, allora, perchè sforzarsi di ottenere una narrazione così distante quando la tua emotività così prorompente è a portata di mano? Scusa, ma l'imnpressione che ricavo dal leggere le tue pagine e il tuo post è questa:

 

:D

 

vale a dire: un totale senso di assimetria e di non corrispondenza. Devo essere ssincero: il tuo primo romanzo non mi è piaciuto per nulla.... e ho come l'impressione di capire ora perchè. E' freddo, artificiale, per nulla riflesso di te stessa.

Magari mi sbaglio... perdona se sembro giudicare TE in quanto persona... il che ovviamente non è: si giudica solo ciò che si vede. Beh, in questo caso vedo due esempi totalmente e diametralmente opposti.

Io sono dell'opinione che uno scrittore possa tentare differenti esperimenti stilistici, debba al limita, ma che mai si possa separare da se stesso.

Lo dico per averlo sperimentato di prima persona.

Magari questo non vale per te... non sta comuqnue a me avere la parola finale sulla questione.

 

 

Entrando un po' più concretamente nel tema di quella che Fin e io riteniamo pochezza dei dialoghi, visto che chiedi cosa si intende, direi che, piuttosto spesso, nonostante la tua intenzione di rendere la psicologia attraverso il dialogo, il dialogo stesso si riduce in vuote banalità, tipo saluti e convenevoli, per poi passare alla narrazione impersonale per descrivere lo scambio di battute più sensato. Ora, fermo restando che un dialogo lo si può rendere anche in forma espositiva/narrativa/descrittiva (o come diavolo vogliamo choiamarlo), il dialogo in presa diretta è una potente arma nelle mani del narratore: il pathos è facile a perdersi se il dialogo è presentato nel modo sbagliato.

Inoltre, per lo stesso motivo, tendi troppo facilmente a entrare con la tua "telecamera" nel cuore dei personaggi, rivelnadone stati d'animo e risoluzioni quando sarebbe auspicabile veicolare queste impresseioni attraverso dialoghi o pensieri più profondi.

 

Queste almeno sono le mie opinioni...

 

Se puoi/vuoi farne tesoro, ben venga: non ti dico certo queste cose per amore di conversazione, nè per spirito di insulto.


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Leida80
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Inviato il 19 maggio 2005 10:06

La freddezza di cui parli mi risulta una critica del tutto nuova, e soprattutto strana, visto che scrivere le Cronache per me è stata un'esperienza di vita più ancora che di scrittura, e dentro c'ho messo praticamente tutto di me. È un libro che ho sentito moltissimo, con un alto tasso di coinvolgimento, motivo per cui le critiche mi colpiscono profondamente; quel libro rappresenta il mio modo di vedere e intepretare la vita. Direi anzi che un problema è proprio l'eccessivo mio convolgimento nei fatti della storia, che mi ha impedito di avere la necessaria lucidità per dosare al meglio parti discorsive e parti descrittive. Fredde sono piuttosto tutte queste parole che ho scritto finora, perchè espresse attraverso un filtro razionale (altrimenti sarebbero volate le parolacce). O abbiamo un concetto diverso di scrittura coinvolgente o ho sbagliato qualcosa da qualche parte.

 

Sui dialoghi che son vuoti convenevoli, probabilmente risulto pesante, ma mi piacerebbe qualche esempio, perchè a me non ne vengono in mente...ci sono poi dialoghi molto importanti ai fini della trama

 

 

 

 

 

 

(Ido e Nihal al momento dell'abbandono di Nihal dell'addestramento, verso la fine del primo libro, Ido che racconta la sua storia nel secondo, Nihal e Flaren, Nihal e Phos, Nihal e Aster, tutti nel terzo).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Posso essere d'accordo invece sul fatto che il primo libro tende pericolosamente a violare una regola fondamentale dello scrivere: "non dire, mostra". Ti assicuro che la prima stesura era peggiore di questa, e che nei libri successivi mi sembra che il difetto si attenui. Adesso è una cosa cui cerco di porre molta attenzione mentre scrivo.


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xaytar
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Inviato il 19 maggio 2005 10:46

spero che licia non pensi che siamo qui per accusarla e lei per difendersi eh :D cmq sarebbe una cosa interessante sapere se le cronache erano pensate come una trilogia o come un libro unico, poi spezzato per motivi editoriali... :D


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Inviato il 19 maggio 2005 10:49

Qui ti rispondo io al volo, perché sono sicuro della risposta: è stato scritto come un libro unico, che poi la Mondadori ha voluto spezzare.


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Jeyne Westerling
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Inviato il 19 maggio 2005 10:57

Signorina Troisi, per favore, indichi gli spoilers al suo libro...

 

non tutti lo hanno ancora letto e forse alcuni lo faranno.

 

:D

 

 

Ovviamente noi siamo qui a dire cosa ne pensiamo del libro, come facciamo sempre e per tutti, lei è libera di intervenire o meno.

 

:D


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Inviato il 19 maggio 2005 11:10

Sto cercando di evitare spoiler eccessivi, comunque se preferite metto una dicitura in testa a tutti i miei messaggi. Non mi sento accusata, penso possa essere interessante confrontarsi, no?

 

Posso chiedere un favore? Jeyne, potresti evitare il lei? Mi fa sentire un sacco vecchia...


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Doran Nymerios
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Inviato il 19 maggio 2005 11:33

Posso essere d'accordo invece sul fatto che il primo libro tende pericolosamente a violare una regola fondamentale dello scrivere: "non dire, mostra". Ti assicuro che la prima stesura era peggiore di questa, e che nei libri successivi mi sembra che il difetto si attenui. Adesso è una cosa cui cerco di porre molta attenzione mentre scrivo.

cito l'esmpio che conosco (non ho letto gli altri due), e in effetti intendevo proprio il problema del "show, don't tell".

Quanto ai dialoghi, adesso cerco degli esempi, ma intendo dire che in generale i tuoi dialoghi mi sembrano tendere a questo... non che manchino i dialoghi importanti. A volte però anche i dialoghi più ovvi potrebbero essere resi meno ovvi. Tutto qui.


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Inviato il 19 maggio 2005 11:36

Bene oggi ho comprato la versione economica dal primo libro, (anche se non son molto convinto) spero di dovermi ricredere come mi è successo per il GRANDE A. D'angelo


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Inviato il 19 maggio 2005 12:02

Sia ben chiaro che io non voglio convicere nessuno, eh?

Rispondo alle varie critiche perchè mi è stato chiesto e perchè è interessante, ma se un libro non piace non piace, né tanto meno è obbligatorio comprarlo se non ispira.


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xaytar
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Inviato il 19 maggio 2005 13:02

hum, è stato diviso per ragioni editoriali...

chissà se questo ha un pò "distrutto" la trama, cioè chissà se la nostra autrice se l'aspettava, ha dovuto fare delle modifiche per fare due "mezzi finali"...

prendo ad esempio tolkien in cui cmq c'è struttura "tre libri"..

se uno pensa ad un libro unico, la mondadori glielo spezza in tre, svilisce un pò il senso dell'opera...

cioè se io "costruisco" un libro faccio cose diverse di quelle che farei se ne costruissi tre...


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Inviato il 19 maggio 2005 13:13

Allora, questa è una querella antica. Se fosse stato possibile, avrei preferito la pubblicazione in un unico volume. Però il tutto costituiva un libro da circa 1000 pagine, difficile da vendere per tre motivi: il costo sarebbe stato elevato, io sono una sconosciuta, sono italiana.

Quindi, per forza di cose il libro è stato spezzato. In realtà c'era già una struttura tripartita, anche se accennata.

Le modificazioni che ho dovuto apportare alla trama per dividerla in tre sono praticamente inesistenti. Ho aggiunto un paio di sottotrame, ma più che altro ho dovuto inventarmi qualche pagina che potesse fungere da pseudofinale per i primi due libri. Diciamo che l'unico libro che mi sembra avere una sua identità più indipendente è il terzo, gli altri due sono molto legati tra loro. Per me, le Cronache restano un'opera unica, e per questo preferisco i giudizi che si riferiscano a tutti e tre i libri; i personaggi e la storia si sviluppano su tre libri, c'è bisogno di leggerli tutti per poter avere un quadro d'insieme della trama e delle tematiche.

La scrittura cambia un po' da un libro all'altro, sostanzialmente perchè ho fatto l'editing in tre momenti diversi.

 

Comunque, non ho nulla da recriminare nei confronti della Mondadori. Il mio libro non è stat snaturato nell'essere diviso in tre, e capisco le motivazioni di politica editoriale e commerciale che stanno dietro la divisione.


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xaytar
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Inviato il 19 maggio 2005 13:52

grazie per le spiegazioni, ammetto che adesso ho più voglia di continuare la lettura :D


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Inviato il 19 maggio 2005 21:27

Innanzi tutto ciao piccola (dall'alto della mia veneranda età) Licia

 

Premetto che ancora non ho iniziato la lettura del tuo primo libro, ma leggendo i tuoi post mi son imbattuto in questo:

 

e per questo preferisco i giudizi che si riferiscano a tutti e tre i libri;

 

quindi immagino che preferisci pareri in maggioranza positivi (come biasimarti) dato che difficilmente qualcuno a cui non piaccia il primo libro vada avanti leggendoli tutti


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Morgil
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Inviato il 19 maggio 2005 23:40

a volte lo si può fare anche per autolesionismo!! ^_^^_^^_^

scherzo!!!!!

comunque in effetti non puoi dare un parere definitivo se non hai letto tutti i libri!!! ^_^


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Inviato il 20 maggio 2005 9:53

No, in verità preferisco che mi dicano che sono la vergogna del fantasy, che sono raccomandata e che darebbero fuoco a tutti i miei libri: mi piace soffrire. ^_^

 

 

Il problema esiste, e capisco perfettamente che uno che ha detestato il primo libro si fermi a quello. Però d'altronde, per me un giudizio solo sul primo o sul secondo libro equivale a uno che giudica un libro leggendo solo le prime 100 pagine. E ce ne sono di libri le cui prime cento pagine fanno orrore e che si riprendeno nel seguito (non so, Il Nome della Rosa ha un inizio che molti giudicano pesante, e infatti si fermano a quello, anche Il Signore degli Anelli comincia assai in sordina).

In ogni caso, se uno mi dice che Nihal della Terra del Vento è brutto io piglio il commento così com'è, cerco di capire cos'è che fa di quelle specifiche 200 e passa pagine un orrore e traggo le mie conseguenze sulla mia scrittura.


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