Caro collega, anche io conosco la medesima situazione dell'amico Ghost, sentita descrivere così da ginecologi anche piuttosto autorevoli.
Inoltre è vero che spesso l'uomo ha un basso numero di spermatozoi, ma questo causa l'infertilità soprattutto se combinato con un partner femminile piuttosto in là con l'età.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Tu stai analizzando un fenomeno sociale, io sto parlando sopratutto di cause mediche. Inoltre, il tuo discorso è anacronistico in quanto è stato dimostrato come spesso sia l'uomo a non essere in grado di procreare perchè, ad esempio, ha un numero basso di spermatozoi. E comunque, è un problema che va risolto _in coppia_.
Anacronistico??? Ma de che?
Allora, precisiamo le cose, se sai già la risposta alle domande non porle. Io non sono un medico, ma mi piace ragionare. Il discorso fatto per la donna, in ogni caso vale anche per il maschietto, anzi è pure più grave. Le polluzioni notturne arrivano in età adolescenziale e continuano per anni, poi finalmente si decide di usare il seme per questioni più nobili (la procreazione) e ci si accorge che la nostra produzione è scarsa. Magari anni in cui si è abustato del fisico (sigarette, alcolici, ecc.).
Può darsi che persone oggi sterili a quarant'anni lo fossero anche a quindici, ma può anche darsi di no.
Sul fatto che il problema vada affrontato in coppia mi sembra una cosa lapalissiana.
Carissimo, è proprio questo il problema: conosciamo la situazione soltanto dal punto di vista descritto dai ginecologi, i quali - per quanto autorevoli - non hanno mai visitato un uomo. Invece, questo è un problema di _coppia_. L'uomo, tranne in casi rarissimi, non nasce con un basso numero di spermatozoi. Esso si riduce a causa di diversi fattori che il ginecologo non conosce.
Io sono abbastanza informato sul problema, se volete ne possiamo anche discutere.
Credevo che gli Italiani miei compatrioti fossero un po' meno menfreghisti
Pure io....che scemo!
Io lo definisco semplice menefreghismo. Nel senso se il problema mi tocca allora gli ideali fanno la fine di pezza per i piedi, se invece il problema è generale allora via con l'ideologia, il discorso teorico, ecc.Liberissimo, ma non dire che sei coerente
A parte che comunque quanto detto qui non necessariamente indica il voto, a mio parere sono coerente: faccio notare come io mi sia detto d'accordo sulla fecondazione assistita per coppie sterili, mentre il mio dubbio è per coppie normali. Non mi tocca? Sperando di essere normale, e di mettermi con una ragazza normale, allora mi trovo nell'esatta situazione per la quale ho il dubbio: è giusto che una coppia che può avere figli normalmente ricorra alla fecondazione assistita? La mia idea mi toccherebbe. Se io o la mia compagna risultassimo sterili, allora mi ritroverei nella condizione per cui mi sono detto d'accordo, quindi il problema nemmeno si pone. Dov'è il problema? Non vedo incoerenze, onestamente.
Allora, precisiamo le cose, se sai già la risposta alle domande non porle
Magari si chiede perché comunque interessati alle informazioni che hanno gli altri
Sapete perche' coppie sane ricorrono (o ricorrerebbero) alla fecondazione assistita'?
Non ne trovo i motivi.....
sapete spiegarmeli?
A parte il cercare di evitare di avere figli malati e fare una specie di eugenetica (negli Stati Uniti c'è una ditta che vende sperma di noridici, garantendo un figlio alto, biondo e con gli occhi azzurri), non saprei...
Allora persone portatrici di malattie genetiche non rietrano tra le categorie di coppie sane in questo particolare ambito.
L'eugenetica e' un altra cosa.
Selezionare gli embrioni non e' eugenetica, nemmeno la fecondazione eterologa e' eugenetica.
Inoltre garantire il colore biondo dei capelli e' una burlonata perche' e' un tratto dato da insiemi di fattori recessivi.
Allora persone portatrici di malattie genetiche non rietrano tra le categorie di coppie sane in questo particolare ambito
Vero, io parlavo di coppie normali che però hanno paura di...
L'eugenetica e' un altra cosa.Selezionare gli embrioni non e' eugenetica, nemmeno la fecondazione eterologa e' eugenetica
Appunto ho detto "una specie di eugenetica", ma personalmente sono dubbio sul fatto se la scienza debba intervenire in una coppia normale perché "Voglio che Luigi sia biondo!".
garantire il colore biondo dei capelli e' una burlonata perche' e' un tratto dato da insiemi di fattori recessivi
Dillo a chi ci crede
Scusa Mornon mi era sfuggito il quasi.....
Sono dubbioso anch'io circa l'uso dell'eugenetica per certi tipi di caretteri (colore degli occhi, dei capelli, statura potenziale ecc.), mentre non lo sono nel caso si intervenga su altri caratteri.
In questo secondo caso mi riferisco alla associazione di certi alleli con particolari sindromi o malattie.
Per le coppie normali con paura di.....: non ci pensavo forse perche' guardavo troppo da vicino il problema. In effetti non e' possibile allo stato dell'arte controllare tutte le possibili anomalie genetiche (a meno di non disporre di miliardi da spendere)......in questo quadro mi chiedo se la fobia sia piu' o meno giustificata.
A volte sfogliando i libri di embriologia viene da chiedersi come mai si abbiano tanti bambini normali.
Anch'io in questo caso sono dubbioso.....devo rifletterci
Per il colore dei capelli: di mercanti e' pieno il mondo.....hehehehe
Ciao
Scusa Mornon mi era sfuggito il quasi
Nessun problema
Sono dubbioso anch'io circa l'uso dell'eugenetica per certi tipi di caretteri (colore degli occhi, dei capelli, statura potenziale ecc.), mentre non lo sono nel caso si intervenga su altri caratteri
Se gli "altri caratteri" fossero malattie genetiche, disfunzioni o simili, allora è un altro discorso, su cui posso essere d'accordo anche io
Per il colore dei capelli: di mercanti e' pieno il mondo
Questo sí
Non posso vivere in un posto dove le mie idee sono considerate sbagliate anzi peccaminose.
Interessante. Se siam d'accordo con te quindi siamo dalla parte della ragione, viceversa se siam contrari, diventiamo oscurantisti e persecutori?
Una considerazione sul dato elettorale.
Mik diceva di un fenomeno culturale, adombrando (così lo interpreto io, correggimi se sbaglio) il fatto che al Sud non andando a votare sono un pò meno culturalmente avanti del Nord Italia. Al di là delle possibili implicazioni e letture diq uesto dato, non capisco perchè l'italiano che và a votare in un referendum abrogativo è "più avanti" di uno che si astiene...
Inoltre, dai dati, si evince che le regioni che hanno dato il maggior numero di voti, sono quelle storicamente di sinistra (Emila Romagna e Toscana). Non so se sdignifichi che hanno una maggiore cultura della vita deocratica. Sicuramente però sono indottrinate da certi partiti di Sinistra, per dare risultati così alti... In queste regioni i votanti sono coscienti? Oppure l'indottrinamento lo fà solo la Chiesa Cattolica e non i partiti?
Sono disgustato.
questo paese si merita il periodo di decadenza che sta attraversando.
ma vi rendete conto? il referendum ha avuto la stessa affluenza di quello sull'articolo 18!!!!!!!
la cosa più insopportabile è l'esultanza:"il popolo ha dimostrato di sapersi esprimere liberamente"
"il ritorno dei valori","ha vinto la fiducia nel parlamento",ecc.
ehi sveglia:LA GENTE NON HA ESPRESSO UN CAVOLO,SE NE è BELLAMENTE FREGATA!!!!!
"Interessante. Se siam d'accordo con te quindi siamo dalla parte della ragione, viceversa se siam contrari, diventiamo oscurantisti e persecutori?"
Se ti ho dato l'impressione di dare a qulche persona dell'oscurantista o persecutore scusami non era mia intenzione.
Pero' posso dire quello che penso o no.
Non ho mai nascosto di non condividere e a tratti non capire la morale cattolica.
Il fatto che quello che penso possa essere considerato "peccato", puo' inquietarmi o devo stare zitto e mosca?
Mi discpiace veramente se ti sembro malvagio con la chiesa cattolica, ma non ho mai detto a nessuno di non dire quello che pensa anzi ho sempre invitato al confronto.
Comunque grazie della considerazione.
Mik diceva di un fenomeno culturale, adombrando (così lo interpreto io, correggimi se sbaglio) il fatto che al Sud non andando a votare sono un pò meno culturalmente avanti del Nord Italia. Al di là delle possibili implicazioni e letture diq uesto dato, non capisco perchè l'italiano che và a votare in un referendum abrogativo è "più avanti" di uno che si astiene...
Inoltre, dai dati, si evince che le regioni che hanno dato il maggior numero di voti, sono quelle storicamente di sinistra (Emila Romagna e Toscana). Non so se sdignifichi che hanno una maggiore cultura della vita deocratica. Sicuramente però sono indottrinate da certi partiti di Sinistra, per dare risultati così alti... In queste regioni i votanti sono coscienti? Oppure l'indottrinamento lo fà solo la Chiesa Cattolica e non i partiti?
Meno avanti culturalmente?! Trova la parola avanti o indietro nel mio post e ti dò un distintivo da detective, insieme ad un attestato come "falsificatore di prove"
No, Gab, non intendevo nulla del genere, quando ho detto abisso culturale intendevo quello che c'è scritto: una grande differenza nel modo di intendere la politica.
L'analisi che tu fai sulle regioni è assolutamente veritiera, il dato è distorto sia verso l'alto (Emilia, Toscana etc etc) che verso il basso (basilicata puglia etc etc), ed estremizza i risultati, a causa della componente culturale. Se infatti nelle regioni del sud la "presa" cattolica è molto più alta nel "blocco rosso" del centritalia la situazione è invertita.
Come ho detto più volte in precedenza però il distacco delle masse dalla politica e una posizione astensionista a priori oppure, ancor peggio, adottata solo ed esclusivamente per ottenere un risultato pratico, senza una coincidenza tra la teoria (ciò che si pensa) e la pratica (ciò che si fa), è un fenomeno che io aborro (scusate il mughiniano) totalmente, ed è indiscutibilmente la posizione storica dei cattolici (laddove la sinistra, in Italia, è sempre stata enormemente militante). E quando dico aberrante lo intendo da un punto di vista, come è emerso nella discussione, prettamente civico.
In questo senso vale quello a cui alludi, Vaina, perchè credo sarebbe molto più bello se, nel momento in cui viene indetto un referendum (concordo con te, peraltro che le regole debbano essere modificate), la gente fosse così matura e intelligente da informarsi a sufficienza e formulare un proprio personale giudizio. Sì o no che sia. E paradossalmente, quelli che sicuramente hanno votato quello che volevano, sono quelli che hanno votato no (questo perchè tra chi ha votato sì è presente proprio una parte di quella sinistra militante di cui sopra).
Sarebbe bello perchè credo che la civiltà progredisca nel momento in cui alle persone vien naturale di pensare con la propria testa, checchè ne dica il Papa, Ruini, Casini, Pera, Bertinotti, Veltroni, Fassino, mia nonna o Topo Gigio. E il voto, nello specifico sarebbe espressione di tutto questo.
Ciauz