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La rocca dei silenzi
L di Lupo Solitario
creato il 17 marzo 2005

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Darrosquall
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Darrosquall
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Inviato il 14 giugno 2005 19:14

ok,signori spero che abbiate la volontà di leggere la mia recensione,specialmente negrore! :unsure:

 

La rocca dei silenzi

 

Sono appena uscito dalla lettura della rocca dei silenzi scritta da Andrea D’Angelo e le sensazioni che provo sono assolutamente positive. Sono sincero: ho acquistato il romanzo inizialmente perché il prologo letto nel sito di D’Angelo mi aveva incuriosito ed ho pensato in ogni caso di fare del bene al mondo del fantasy italiano acquistando questo libro. Perciò è con un senso di gaudio che mi accingo a parlare bene de la rocca dei silenzi, nonostante non mi aspettassi un alto livello di coinvolgimento interiore ma solamente un discreto romanzetto(è questo il mio primo romanzo di D’Angelo). Perché l’intreccio narrativo appassiona,intrattiene,ma incredibilmente fa pensare. Mette in moto un processo di analisi della situazione non comune, grazie al quale il libro continua a vivere in noi nonostante il lettore abbia tolto gia da tempo il segnalibro dalle pagine. Gli spunti per riflettere sono molteplici: le mutazioni genetiche, gli intrighi di potere che attanagliano un palazzo di potere venefico, ingannevole. I numerosi personaggi che partono verso questo antico baluardo ammantato da una coltre di mistero e paura hanno tutti motivazioni diverse, chi mosso da vendetta, chi da ricerca del proprio passato e chi per mera ricchezza. Uno spicca per importanza: Thal Dom Djew, un unico superstite di un antica spedizione verso l’infida rocca che ha visto i suoi amici morire uno dopo l’altro. E’ un reietto, avulso alla torre di Dothrom,ma accetta comunque di far parte di una seconda spedizione decisa da Moenias En D’Hat, grandissimo studioso che fa ombra sul figlio che comanda la torre della sapienza e degli studi magici. Cela qualcosa, ma i suoi buoni propositi non sono messi in discussione da nessuno. Leshà è un’elfa che accetta di partecipare a questa pericolosa spedizione per estirpare il male della rocca dei silenzi e poter operare una magia di resurrezione,permessa ma altamente pericolosa e temuta. Dewera è una forte guerriera che pare sia mossa solamente dalla ricchezza promessa: nessun ideale la guida e non riesce ad integrarsi con altre persone; sembra che non riesca ad amare e a comprendere gli altri. Muèlm è l’allievo di Moenias, un mago insicuro con un brutto passato alle spalle che non riesce a prendere decisioni autonomamente. Mi potrei dilungare ulteriormente e parlare di Mordha, un sicario misterioso(il mio personaggio preferito), di Greon En D’Hat,di Lhoss’m, di Donna Areke e di tanti altri, ma non renderei adeguata giustizia ad ognuno di loro. Sono tutti descritti minuziosamente,con grazia. Andrea D’Angelo è riuscito a creare dei personaggi uno più interessante dell’altro approfondendoli tutti nella stessa misura in uno spazio ridotto, senza togliere ritmo alla storia. Meraviglioso.

L’ambientazione del mondo non è stata trattata in modo sufficiente,né è stato fatto un adeguato background(a parte poche notizie sull’impero Vercey); questo non deve però trarre in inganno in quanto i due fulcri principali(la torre di Dothrom e Ammothàd)costituiscono altri due personaggi viventi all’interno della storia per la splendida descrizione. Le mura dei due palazzi pulsano di vita propria,respirano. Un ulteriore approfondimento del mondo avrebbe solamente reso più pesante il tomo e non avrebbe giovato alla scorrevolezza.

Appunto,la scorrevolezza: Andrea D’Angelo ha fatto l’impresa, è riuscito ad essere altamente ricercato in campo lessicale senza per questo nuocere al fiume di parole che si susseguono impetuose sotto gli occhi del lettore. Mai ho dovuto rileggere più volte una stessa frase per carpirne il significato, sono tutte strutturate magnificamente. Chapeau.

Innegabile è anche la bravura nella stesura dei dialoghi: piuttosto diretti, giungono al lettore e lo colpiscono dritto al cuore. Non si può non menzionare l’uso di insulti diretti che, nonostante possano apparire fuori posto,sono utili e fanno apparire i personaggi più veri. Non sono stati costruiti a tavolino, ma sono espressioni che utilizzerebbero persone che sanno di non essere spiati da uno scrittore in ascolto. E’ importante dire che nella rocca dei silenzi le volgarità si possono contare sulle dita di una mano, non ci troviamo di fronte a un “vaffa” ogni due- tre pagine.

Come avrete potuto notare,il bilancio è assolutamente positivo. La rocca dei silenzi appassiona, fa pensare….. quali sono quindi gli elementi negativi?All’apparenza non c’è ne sono. O meglio, Andrea D’Angelo raggiunge perfettamente tutti gli obiettivi che si era prefissato prima di scrivere,però ai lettori più esigenti,abituati a saghe lunghissime che sviscerano ogni fottuto elemento del mondo in cui si muovono i personaggi, potrebbero non andare giù certe scelte. I personaggi che si muovono sempre sull’asse Torre di Dothrom-Ammothàd(senza deviazioni e momenti “morti” che possano distrarre dalla trama)ed un finale non epico(ma onesto verso la storia senza nessuna esagerazione che avrebbe stonato) che lascia aperti alcuni interrogativi interessantissimi, potrebbero risultare indigesti a qualcuno. Comunque sarebbe un sacrilegio non leggere questo romanzo che mostra il talento indiscusso in campo fantasy di Andrea D’Angelo e che apre le porte a futuri masterpiece fantasy made in Italy. Dopo anni di buio assoluto, l’Italia finalmente mostra i muscoli in campo fantastico con autori capaci di rivaleggiare e competere con i più quotati scrittori stranieri.


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Lord Lupo
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Lord Lupo
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Inviato il 14 giugno 2005 19:19
L'introduzione delle parolacce, cui credo ti riferissi, non è stata fatta "senza preoccupazioni". Ma ho scelto di inserirle e ho difeso questa mia scelta anche contro il parere dell'editor, che le avrebbe levate. Uno schiaffo per molti lettori di fantasy, ma io non ho mai tollerato le mezze misure e il poco coraggio letterario. E, in fondo, sulla copertina di quel libro ci sono il mio nome e il mio cognome. Se tutte le responsabilità ricadono su di me, voglio che il libro rispecchi il mio pensiero.

E il mio pensiero è che quelle parolacce, di cui non ho abusato (compaiono in 4/5 punti del romanzo e basta), sono al passo con il linguaggio utilizzato dal loro autore

 

A mio parere non è stato un errore, ma non solo per quanto da te detto: siamo comunque in un'ambientazione stile medioevale, con avventurieri, guerrieri anche rozzi, violenza. Pretendere un linguaggio "puro", privo di imprecazioni... non mi parrebbe il massimo del realismo :stralol:

 

P.S.: adeguatamente mascherate da parole inventate - ma non tanto diverse da quelle vere - e con il significato preciso mai detto esplicitamente, ma sono apparse persino in fumetti della Disney :D

Concordo in pieno :unsure:


B
Bael il Bardo
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Bael il Bardo
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Inviato il 14 giugno 2005 20:15

Allora...POST SPOILEROSO!!!

 

 

 

 

Appena finito di leggere il libro mi si pongono stati d'animo diversi, però c'è una sensazione sopra tutte che occupa la mia mente: soddisfazione. Grande soddisfazione di vedere una fine veramente bella, una fine che non lascia affatto l'amaro in bocca, ma anzi ti fa finire di leggere con un sorriso complice...

Grandissimo finale, non saprei cos'altro dire...come detto anche ad altre persone che l'hanno letto, la cosa che più mi ha fatto piacere è stato vedere che il bene non vince sempre, o almeno se vince non fa punteggio pieno (passatemi il modo di dire, non ne trovavo un altro più calzante :unsure: )...cmq come detto nel post precedente, bel fantasy: tetro, truculento, opprimente, a tratti claustrofobico...

Insomma: complimenti Andrea, gran bel lavoro...sarà un libro da regalare :stralol:

 

 

 

 

FINE POST SPOILEROSO


N
necromancer
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necromancer
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Inviato il 16 giugno 2005 23:17

Grandissimo finale, non saprei cos'altro dire.

parole sante!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


N
Negróre
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Negróre
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Inviato il 18 giugno 2005 11:56

Caro Darrossquall, la mia più grande soddisfazione è sapere che il romanzo ti ha fatto riflettere anche dopo l'ultima pagina. Questa, come già scritto in un altro intervento, è sempre la mia ambizione più grande. Laddove l'arte (narrare lo è) è comunicazione, se diventa comunicazione unidirezionale e non suscita riflessione è "arte straccia".

In realtà, Darrossquall, mi rendo conto di non avere molto da dire su quanto scrivi. E' un elenco di elogi, che fa molto bene al mio cuore. Tra tutte le cose che scrivi, mi colpisce quella sui dialoghi (personalmente, amo alla follia alcuni dialoghi di questo romanzo - tanto che li ho riletti decine di volte -... e, credimi, anche se sono l'autore, mi stupisco di come i personaggi siano vivi, di come escano di prepotenza nonostante me, che sto lì a "digitarli", osservandoli dialogare strabiliato).

Per me scrivere è guardare un lungo dettagliatissimo film: sono uno spettatore, tranne in alcuni momenti forzatamente più cerebrali.

E, come ti dicevo, secondo me la via per avere dialoghi realistici, e quindi godibili, è subirli durante la prima stesura e ritoccarli il meno possibile durante la revisione (nelle parti dirette; quelle indirette, invece, vanno limate allo spasimo).

 

Che il Dio degli Editori ti ascolti, Darrossquall, e ci lasci scrivere dei "masterpiece fantasy made in Italy" (ma dirlo in inglese non è un po' contraddittorio? >_> ).

 

Ringrazio di cuore anche Bael il Bardo per avermi letto.

Che il finale ti sia piaciuto è per me nota di assoluta soddisfazione: i finali sono uno dei miei pallini, una cosa che affronto con la massima attenzione e cura. Sono, secondo me, il momento in cui l'autore dimostra di avere le idee chiare sulla storia che ha raccontato. E non la tradisce.

Sinceramente, spero di non risultare presuntuoso, penso nel genere fantasy la percentuale di finali all'altezza sia davvero bassa. Più d'uno mi ha detto che ci voleva coraggio per scrivere un finale così. Io dico soltanto che era l'unico finale intellettualmente onesto, l'unico coerente, l'unico possibile.

 

Notavo, Necromancer, che non hai mai inserito il tuo commento a lettura ultimata. Se ti va, lo leggerò con grande attenzione.

 

Alla prossima. Una volta ancora, grazie a tutti.


D
Darrosquall
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Darrosquall
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Inviato il 18 giugno 2005 12:01

ma non c'è uno che non storpi il mio nick...... >_>


K
Khellendros
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Khellendros
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Inviato il 19 giugno 2005 0:09

Come già detto in un altro post ho finalmente letto la Rocca dei Silenzi.

 

Innanzi tutto complimenti Andrea per il romanzo, mi è piaciuto un sacco, approfittando delle ferie lo letto in un giorno.

 

Mi scuso se ripeterò cose già dette in questa discussione, ma al momento non ho voglia di leggermela tutta; lo farò in seguito.

 

A parte un paio di incongruenze (da vero pignolo ^_^ ), ho riscontrato che il libro è molto ben strutturato, come tu stesso dici (l'ho letto da qualche parte) tendi a dare più spazio alla caratterizzazione dei personaggi rispetto a ambientazioni o quant'altro.

 

Solo una cosa non mi è piaciuta: il finale.

Mi è sembrato "tronco", come se fosse stato tagliato. Puzza un po' di seguito...

 

Ho adorato per tutto il romanzo Vorak; mi sembrava quasi un personaggio reale.

 

Nel tuo prossimo romanzo mi troverai sicuramente lettore.

 

Ciao

 

Carlo


D
Darrosquall
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Inviato il 19 giugno 2005 15:48

mamma mia vorak,il nano berserk <_<

 

Io l'ho odiato per tutta la vicenda,una gran testa di .....


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Mornon
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Inviato il 20 giugno 2005 12:02
era l'unico finale intellettualmente onesto, l'unico coerente, l'unico possibile

 

Sarebbe stato incoerente, senza

 

ANTICIPAZIONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

la parte in cui si scopre che l'amico di Muèlm è a conoscenza del complotto, lasciando la continuazione del complotto ed eventuali persone coinvolte meno espliciti?

 

 

FINE ANTICIPAZIONI

 

 

Se sí, perché, a tuo parere? :figo:


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Negróre
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Inviato il 25 giugno 2005 12:13

Scusa Darrosquall per aver storpiato il tuo nomignolo!

 

In un giorno, Khellendros! Con tutta la fatica che m'è costato! <_<

Scherzo, ovviamente.

Grazie di cuore per avermi letto. E mi fa piacere tu l'abbia apprezzato, almeno sono soldi e, soprattutto, tempo ben spesi.

Non ho mai nascosto che La Rocca dei Silenzi avesse un seguito. Tuttavia è un seguito molto diverso da quanto ci si possa aspettare. Il progetto, come già detto altrove, è di tre romanzi. Ma sono volutamente e categoricamente tre romanzi che possono e potranno essere letti singolarmente, legati ma indipendenti. Non si tratta, insomma, di una trilogia monolitica. E ci tengo a sottolinearlo. Non si tratta di una trilogia, punto e basta. Si tratta di tre romanzi singoli. Ecco. :wub:

Il finale, immagino tu parli soltanto dell'ultimissima scena, non è lì per giustificare il seguito. Che bisogno avevo di aggiungere quelle pochissime righe per scriverne uno?

 

SPOILER "La Rocca dei Silenzi"

 

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Quella scena è lì per chiudere il cerchio, per dare un senso ad alcune cose apparentemente irrisolte - e dette tra le righe lungo la vicenda, se ci pensi bene. Chiude il cerchio, non ne apre un altro.

Ti faccio soltanto una domanda, tanto per farti capire di quali sensi nascosti parlo: che Moenias en'Dhat si sia immolato alla causa, ipotizzando chissà quali temende conseguenze, soltanto a causa di un'unica rocca sperduta? L'autore ha reso plausibile la spedizione verso la Rocca dei Silenzi, ma non ha ancora reso appieno giustizia a quelle tante vite perdute. Dal mio punto di vista, insomma, appaiono ancora un sacrificio troppo grande... perché, dunque? :scrib:

 

Mi segnaleresti quali sono le incongruenze che hai trovato? Mi interessa molto.

 

E riprendendo la tua domanda, Mornon, dobbiamo intenderci. Se tu parli del finale come dell'ultima brevissima scena, come fa Khellendros, allora capisco la tua perplessità.

Il mio concetto di finale è più ampio, però. E abbraccia, come sempre nei miei romanzi, più scene... le fasi finali, il chiudersi della trama e delle sottotrame.

Il finale, inteso in questo senso, è coerente e spietato, perché nulla termina in modo positivo se così fosse inverosimile e nulla termina in modo negativo per mero sadismo narrativo.

In questo senso, il finale (inteso nel mio senso) è onesto (con tutti) e coerente.

 

.

 

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Grazie ancora a tutti, a presto.


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Jeyne Westerling
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Jeyne Westerling
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Inviato il 04 luglio 2005 11:30

Sono a pagina 165 quindi non dico ancora nulla dell'opera...

 

però mi devo lamentare con Andrea...

;)

infatti questa mattina sono arrivata in ritardo al lavoro, chiaramente per causa sua

 

 

 

;):D

 

Insomma.. stavo leggendo la rocca dei Silenzi e ho bucato la mia fermata... sono scesa a Garibaldi invece che a Centrale...(per i non milanesi le fermate sono: centrale, gioia, garibaldi)

 

:D:D


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Darrosquall
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Inviato il 04 luglio 2005 22:33

queste sono cose che non si possono perdonare ad uno scrittore,più che un personaggio incoerente


N
Negróre
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Negróre
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Inviato il 06 luglio 2005 8:15
però mi devo lamentare con Andrea...

:huh:

infatti questa mattina sono arrivata in ritardo al lavoro, chiaramente per causa sua

Oh, be'... Jeyne... scusami. :huh:


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Jeyne Westerling
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Jeyne Westerling
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Inviato il 06 luglio 2005 10:48

Giuro, che mi stava accadendo anche oggi.... solo che avevo una riunione e ho dovuto prestare più attenzione...

 

Immagino si sia capito, ma esplicito che mi piace molto: bello, proprio bello, mi tengo le domande in fondo perchè altrimenti mi inquino la lettura :huh:

 

 

Cmq i nomi nn mi paiono impossibili, sarà che di solito se il nome è impronunciabile, non lo leggo: mi limito a guardarlo.


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Jeyne Westerling
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Jeyne Westerling
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Inviato il 11 luglio 2005 18:32

Finito^__^

un ottimo libro: ben struttrato, coinvolente, con ottimi personaggi e bellissimi dialoghi..

ora mi impegno e faccio una recensione "seria" ma prima visto che abbiamo qui l'autore:

 

spoiles

 

 

 

 

E' già stato detto, ma pare anche a me che Lhoss’m si sia lasciato convincere troppo presto da Greon, quasi volesse essere convinto.... che non volesse andare fino in fondo.

 

Questa è l'unica cosa che non mi ha convinto...

poi avrei qualcosa da dire sulla trama, :D chiaramente non è una critica,manco una osservazione, ma un renderti partecipe dei sentimenti di un tuo lettore..

 

Concordo che la morte di Thal Dom fosse inevitabile, ma avrei TANTO voluto vedere morto anche quell'insopportabile nano, ho tanto sperato che Leshà scoccasse la freccia o che il nano incontrasse Mordha...

 

Aggiungo che se prima i nani mi stavano antipatici ora proprio li non li sopporto, sarà che detesto gli ottusi e quello ne era l'icona vivente.

 

:D


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