Credo (ed è un credo grosso come una casa)che non si tratti tanto di dimostrare qualcosa alla società,quanto piuttosto di mostrare al mondo intero quanto si ama quella persona,cosa si è pronti a fare per lei,come ci si vuole impegnare per lei...
E' come quelle volte in cui ci sentiamo di dire"Vorrei gridarlo al mondo intero".Non è mica per soddisfare la società,è perchè non riusciamo a contenerci noi e vogliamo fare gli altri partecipi della nostra gioia.
Spero di non essere stato confuso .
Ahe... evviva l'espansività...
Dunque premetto che convivo da un anno.
Vorrei sapere alcuni come si permettono di definire immature(mi pare di ricordare anche irresponsabili) le persone che convivono. Avete autorità in materia? Esperienze personali? Avete convissuto per qualche anno, poi vi siete decisi a sposarvi e avete stabilito che ora siete maturi? Prima di esprimere un'opinione personale della quale oltretutto non sapete NIENTE fate ini modo che non diventi un'offesa.
Mi pare anche di aver letto che chi convive non ha il coraggio di "far le cose alla luce del sole".
Ma secondo voi io (e tutti quelli che convivono) vivo in una cantina? o nascosto nelle fogne? oppure mi travesto per uscire di casa?
Allora per mettermi al livello di qualcuno dovrei dire che chi si sposa lo fa per un tornaconto personale? Perche non si sente sicuro del partner e ha bisogno di una "certificato" (civile o religioso che sia)? E se lo dicessi cosa penserebbe Ghost (Scusa se ti cito come esempio) di me? Che io lo dico solo perchè ho fatto una scelta diversa.
E' solo di questo che si tratta una semplice scelta.
Amo di meno la mia ragazza perchè convivo? Ho meno responsabilità? Se secondo voi è così potreste misurare quanto la amo e mostrarmi il risultato a confronto con una coppia sposata? Potreste elencarmi quali responsabilità (personali ovviamente, se sono una persona corretta bastano e avanzano) ho in meno?
FINE DELLA TIRATA.
Opinione personale.
Secondo me il matrimonio è una cosa seria. Però dipende dalla coppia che lo ha contratto quanto è matura per portarlo avanti e quanto no (non sto parlando di età).
Un giorno mi sposerò? e chi lo sa! penso di si, ma lo decideremo io e la mia compagna quando sarà il momento.
...sinceramente credo nel matrimonio e anche nell'amore eterno,
l'idea di sposarmi mi piace, ma so che il matrimonio di per se è un rapporto sociale, l'idea della convivenza è buona e trovo che chi convive/si sposa sia coraggioso: essere in coppia comporta responsabilità.
In ogni caso il matrimonio è una cosa che va presa sul serio: non è la tomba dell'amore se si è diposti a coltivarlo, accudrlo e farlo crescere.
Besos
Anna
Non mi pare nessuno abbia detto che chi convive è immaturo ed irresponsabile, è un'esagerazione che han tirato fuori proprio coloro che sono molto favorevoli a questa cosa.Mi pare si fosse solo detto che il matrimonio comporta più responsabilità, non che è l'unico modo per dimostrare di essere responsabili. Da irresponsabili è giocare con i fiammiferi vicino ad una pompa della benzina. Chi convive non è nè irresponsabile nè immaturo, solo ritengo ci sia una specie di paura di fondo che di certo non si è disposti ad ammettere o di cui non ci si accorge nemmeno, poi ovviamente, ogni caso è diverso. Può darsi che sia così può darsi che non lo sia. Mi sembra che giudicare tramite aggettivi sia una generalizzazione assurda e superficiale, siccome ogni scelta prescinde da avvenimenti precedentemente accaduti che hanno potuto influire sul carattere di ogni persona.
Comunque io sono a favore di un'iniziale convivenza che può sfociare nel martimonio, che è una bella cosa, dal mio punto di vista. Poi che sia un rito più recente di quanto si creda non m'importa, e non capisco come si possa dire che il matrimonio è solo una seccatura perchè decidere gli invitati e robe simili è troppo faticoso -.- a me invece esalta proprio l'impegno che ci si mette per preparare un rito fastoso , ci vogliono giorni e giorni per preparare un solo giorno, ma quando arriva avere la soddisfazione di vedere tutto perfetto, deve diventare come una festa, le feste sono sempre belle , ci si ubriaca, si fa casino...XD E' un pò come cambiare fase della propria vita, poi non è detto che debba essere come la fase post matrimoniale degli altri, basta decidere che sia diversa, più interessante, chi ha detto che due sposati debbano fare una vita diversa da quella precedente al matrimonio? uhm....sto scrivendo cose confuse? XD
Lol atla, sei anche tu qua a gironzolare sulla Barriera quando tra circa un'ora ce ne andiamo sui navigli, eh?
Seriamente, mi sa che il rispetto delle opinioni altrui, specie su una scelta tanto personale come questa, sia fondamentale. Khellendros ha perfettamente ragione.
Una cosa è confrontare i nostri diversi motivi per cui facciamo certe scelte, un'altra è andare ad appioppare etichette a chi fa diversamente.
non mi pare che qualcuno abbia etichettato qualcun'altro...ma anche se fosse stato così, le etichette non sono forse frutto di opinioni?
Non mi piace etichettare la gente e mi dispiace se le mie parole vengono interpretate e fraintese in questo modo :|
Tranqui, non hai etichettato nessuno, tu. ^^
Naturalmente è normale che uno esprima le sue posizioni anche in maniera un po' forte, decisa... se però queste opinioni riguardano il comportamento degli altri bisogna andarci un filo cauti.
/me common sense mode off
/me sparisce a farsi un bagno che tra un'ora scarsa arriva atla: destinazione baldoria!
tutto chiaro. Tu però esprimi un pensiero personale lineare e non offensivo.
A differenza di queste frasi (di cui una è tua):
Per quello che riguarda la convivenza la considero prova di grande immaturità: se uno sta con una persona e sente di amarla davvero allora non deve avere paura di metterlo per iscritto, che sia in municipio o in chiesa.
Non ho detto che chi sceglie di convivere è irresponsabile, solamente che ha paura ad esempio dei vincoli imposti da ognuno dei due tipi di matrimonio. Se uno non vuole sposarsi legalmente è perchè gli è scomodo, ha paura di trovarsi in situazioni scomode. Non sto crocefiggendo la convivenza, per me non è un problema, solo mi pare una cosa troppo semplice, facile e poco interessante.
Inoltre non me ne vogliate ma:
. Se 2 persone si amano e vogliono restare insieme tutta la vita saranno ben più felici da sposati, magari con dei figli e potendo chiamare l'altra/o moglie/marito, che non stando insieme convivendo. Eì proprio l'ufficialità del matrimonio a renderlo un atto di amore eterno.
Penso che la convivenza sia più che altro una prova, un tentativo di vedere se le cose funzionano prima di farsi una promessa che dovrebbe durare tutta la vita. Prolungare la convivenza per 20 o 30 anni mi sembra assurdo: pare di vivere da eterni indecisi, senza voler affermare davvero che la persona che ti sta accanto è il o la compagna per la vita.
Lol atla, sei anche tu qua a gironzolare sulla Barriera quando tra circa un'ora ce ne andiamo sui navigli, eh?
Seriamente, mi sa che il rispetto delle opinioni altrui, specie su una scelta tanto personale come questa, sia fondamentale. Khellendros ha perfettamente ragione.
Una cosa è confrontare i nostri diversi motivi per cui facciamo certe scelte, un'altra è andare ad appioppare etichette a chi fa diversamente.
Grazie Iskall.
E' sempre un piacere "parlare" con te.
Riesci sempre a far comprendere ciò che pensi, lo fai in maniera molto analitica e senza emettere giudizi.
Khellendros, le frasi che hai riportato mi sembrano semplici opinioni, non accuse....
io sono d'accordo con ale..
secondo me la convivenza è il passo prima del matrimonio come lo è anche il fidanzamento...
oggi forse il matrimonio viene visto come qualcosa di bello da fare dopo un anno o due di fidanzamento,logicamente poi chi agisce così avventatamente ne paga le conseguenze accorgendosi "troppo tardi" di aver affrettato un attimo le cose e dunque in quei casi si ricorre al divorzio...
credo che al giorno d'oggi stiamo assumendo degli atteggiamenti troppo leggeri e disimpegnati nei confronti di cose che un tempo erano importanti quali appunto il creare e mantenere una famiglia stabile e forte...
il matrimonio è una cosa molto importante secondo me e come diceva ale è un nuovo capitolo della vita di ognuno e non deve essere per forza la tomba dell'amore,può capitare certo però se si sceglie la persona giusta secondo me può essere soltanto l'esaltazione dell'amore;
bisogna soltanto saperlo coltivare perchè è come ogni sentimento se non viene coltivato appassisce...
Io non sto dicendo che si sta accusando, ma solo che si esprime un'opinione giudicando una scelta altrui senza cognizione di causa. Quello che mi dà fastidio è le cose vengono espresse spesso come "dati di fatto", ma senza un'esperienza personale che possa avvallarli.
Tu stessa dici
"Non ho detto che chi sceglie di convivere è irresponsabile, solamente che ha paura ad esempio dei vincoli imposti da ognuno dei due tipi di matrimonio. Se uno non vuole sposarsi legalmente è perchè gli è scomodo, ha paura di trovarsi in situazioni scomode. Non sto crocefiggendo la convivenza, per me non è un problema, solo mi pare una cosa troppo semplice, facile e poco interessante"
Secondo te i conviventi fanno cose diverse dalle persone sposate tali da poterli giudicare come "poco interessanti", come "facile", come "semplice"?
Mi spieghi quindi qual è la differenza tra le due coppie a parte la firma e i diritti legali? Forse parli così per inesperienza, però ti posso garantire che dalla convivenza derivano molti impegni e molti obblighi, che sono esattamente gli stessi del matrimonio.
Un matrimonio con separazione dei beni senza figli ha lo stesso valore di una convivenza, in caso di separazione.
E quindi qual è la differenza con la convivenza, in questo caso?
Io non sto dicendo che non puoi avere un'opinione, ci mancherebbe, o che non puoi esprimerla, ma dovresti evitare di porre le cose come "dati di fatto", ad esempio dicendo che la convivenza è più comoda o che chi convive ha paura. Non stai parlando di te, di un'esperienza personale, ma stai generalizzando su una cosa che non conosci.
Quoto in pieno Khellendros.
Principalmente perchè CI CONVIVO (non sto scherzando), per cui o gli dò ragione o mi scuoce la pasta.
In ogni caso, credo che la maggior parte di questi interventi "assolutisti" siano dovuti agli ardori dell'adolescenza, come diceva Ghost diversi post fa.
Non è vero che il matrimonio uccide l'amore, come non è vero che l'amore è eterno, come non è vero che la convivenza è una scappatoia.
La verità è che non ci sono realtà assolute, non ci sono "caselline" dove ognuno di noi ci si può mettere dentro comodo comodo. Ognuno di noi fa la sua vita e le sue scelte anche in relazione con gli altri, con le persone che incontra, con il suo vissuto personale. E quindi matura, negli anni, un'opinione piuttosto che un'altra.
L'unica cosa che abbiamo saltato io e Kel, rispetto ad una coppia sposata, è il giorno del matrimonio (e meno male! io personalmente lo detesto). Questo fa di me un'iresponsabile? Una persona immatura? Non credo proprio.
Due cose però volevo sottolineare:
1) Chi di voi professa di essere cattolico, e quindi mi aspetto praticante, mi può spiegare come e se concilia il precetto della Chiesa di arrivare "puri" all'altare? Ho sentito diverse persone (non mi riferisco a nessuno della Barriera) dire che "ci tengono" al matrimonio in chiesa per fede, ma secondo me se accetti i dogmi di una religione, qualunque essa sia, deve rispettarli TUTTI, a prescindere dalla loro "scomodità".
2) Pensavo che il popolo "giovane" fosse più tollerante e più aperto di mentalità rispetto a quello che sto vedendo/leggendo. Trovo che parlare per luoghi comuni in questo caso, più di ogni altro, sia assolutamente fuori luogo.
Ciao!
L'unica cosa che abbiamo saltato io e Kel, rispetto ad una coppia sposata, è il giorno del matrimonio (e meno male! io personalmente lo detesto). Questo fa di me un'iresponsabile? Una persona immatura? Non credo proprio.
Vi faccio notare che ha detto il Giorno non la Notte!!