Darklady, credo di non essere d'accordo con te
Le mie idee le ho sviluppate in maniera molto tranquilla, ferite e lividi ne ho presi come tutti ma mai in relazione a una persona con cui c'era affinità sentimentale.
Se poi l'amore è quella spaventosa dipendenza da un'altra persona che descrivi, alla larga!
Sull'infedeltà: io trovo che sia la fedeltà la vera costrizione, non è assolutamente naturale.
Che poi si parla sempre di infedeltà sessuale, mai affettiva. Insomma, se ami un altro hai cambiato amore, se vai a letto con un altro hai tradito qualcuno. Ci vedo della bigotteria.
saranno ben più felici da sposati, magari con dei figli e potendo chiamare l'altra/o moglie/marito, che non stando insieme convivendo.
Sì?
L'unica differenza che c'è fra il matrimonio e la convivenza è che uno è valido agli occhi della legge, l'altro no.
Comunque, a me non piace proprio l'atto dello sposarsi, la cerimonia. Che sia religiosa o civile, non mi piace.
Derfel, prendersi delle responsabilità è una cosa che va fatta non appena si diventa un po' maturi, sia che tu viva nella bambagia finchè esci di casa sia che la vita ti costringa a crescere in fretta. Avere una certa età vuol dire essere responsabili da un bel pezzo!L'equazione tra la responsabilità e il badare a qualcuno mi sfugge completamente...
A me l'equazione non sembra tanto assurda.Maturare vuol dire imporre la ragione sull'istinto in modo da agire nell'utilità comune.Badare a sè stessi è qualcosa di istintivo,chiunque può badare a sè stesso,per quello non ci vuole un grande impegno e alla fine se si fallisce si deve rendere conto solo a sè stessi.Volersi legare a qualcuno vuol dire essere in grado di badare non solo a sè stessi ma anche alle persone che vogliamo ci restino vicine.Questo vuol dire fare qualcosa che va oltre l'istinto(e non è paragonabile al branco dato che in quello è necessaria la figura del capo dominante mentre nella famiglia se questa figura è presente vuol dire ch c'è qualcosa che non va in quanto l'uguaglianza ed il reciproco rispetto non sono nemmeno considerati...),prendere un impegno,assicurarsi che il proprio bene non sia a discapito dei propri cari ma in loro favore.
Anch'io credo molto nel matrimonio.
Certo,è vero che due persone che si amano possono vivere tutta una vita senza per questo sancire la loro unione davanti al mondo in modo ufficiale.E' inoltre altrettanto vero che una coppia può stare insieme anche senza bambini,specialmente in quei casi quando non possono averne e sono restii a ricorrere ad altre soluzioni.
Però io credo che il matrimonio sia e resterà sempre valido come istituzione. Sposarsi (credo) non vuol dire dichiarare al mondo la serietà dei propri intenti,non solo almeno, ma soprattutto dichiararli a se stesso/a, essere pronto ad ammettere di voler passare la propria vita con una persona e non spaventarsi di ammetterlo. Convivere e sposarsi sono due vie altretanto valide di vivere un amore.La seconda,però,mi sembra più matura,senza per questo voler discriminare chi convive,ci mancherebbe.
Che poi molti matrimoni falliscano è vero,ma solo perchè,come dice Darfel,non si affronta più con serietà questo passo importantissimo. Dire che il matrimonio non ha più senso perchè molti falliscono, poi,mi pare assurdo.Tanto varrebbe non vivere allora,considerato che poi dobbiamo tutti morire prima o poi! Il fallimento dei matrimoni dovrebbe essere uno stimolo a rifletterci più seriamente,non un monito a non sposarsi.
Concordo inoltre pienamente con Cersei sul fatto che passare la vita con la persona amata,crescere dei figli e dar vita ad una famiglia serena ed equilibrata sia una delle cose più belle del mondo. Anch'io conosco persone che si amano da una vita e che sono ancora felici come il giorno del loro matrimonio ed è a loro che guardo quando penso al matrimonio.
Al momento il matrimonio non rientra nei miei progetti,anche perchè mi manca la materia prima ,ma se un giorno trovassi la donna della mia vita,beh...allora mi piacerebbe moltissimo sposarla e creare una famiglia con lei.
PS=scusate la prolissità,ma l'argomento mi sembra importante e meritava un'attenta riflessione .
Mi sembra molto meno artificioso fare sì che ognuno badi al proprio bene.
Ci si aiuta solo in caso di guai, mica 8 ore al giorno...
Guardiano, non ho detto di non sposarsi perchè falliscono. Dico che falliscono perchè il matrimonio in sè è sbagliato. E non falliscono solo in tempi recenti, è solo che prima era proibito divorziare... ci sarà pure un motivo se c'è stato bisogno di una costrizione per impedire lo scioglimento, no?
Eh eh,abbiamo postato in contemporanea Iskall!
Spero che qualcuno legga anche il mio post,allora.
Premessa... ho un rapporto pessimo con le promesse... se prometto non esistono giustificazioni che, di fronte a me stesso, mi consentano di infrangere quella promessa. Questo significa che prometto poco o mai anche nel privato.
Per quanto riguarda il matrimonio religioso... non me la sento... non oso giurare davanti a Dio qualcosa che non sono certo al 2.000.000 per cento di mantenere vivo in eterno... non che io non creda che l'amore possa durare in eterno, anzi... però davanti a Dio è un giuramento che non mi sento di fare. Questo lo dico da persona non eccessivamente praticante, ma che cmq ancora crede che Dio esista... e insomma... almeno sulle promesse fatte davanti a lui ci andrei piano... se non proprio per fede almeno per prudenza.
Il matrimonio civile... non riesco a vederci nulla più che dei fogli di carta (è una promessa fatta di fronte agli uomini, dunque dello stesso valore che può avere mettermi sull'orlo della fontana di Trevi e gridare che amerò quella donna per tutta la vita).
Tutto ciò che ho scritto è suscettibile di variazioni dovute alla crescita, alla maturazione, a botte in testa, a ictus, a pistole puntate alla tempia, a lavaggio del cervello... o a follia (è che cos'è l'amore se non la più dolce delle follie? mai dire mai insomma...)
P.S. Faccio una veloce rettifica a ciò che ho scritto... ho detto poco sopra che penso esista l'amore eterno... e mi correggo... per dire che l'amore eterno esiste bisognerebbe chiarire l'idea di amore... e non è fattibile temo. Intendevo solo che si può secondo me trascorrere una vita felice con una persona accanto fino alla morte... sono due concetti sensibilmente diversi...
Ho trovato l'ispirazione
Posso consigliare una cosa? Lasciate che il tempo passi, che gli anni facciano il loro effetto sugli ardori adolescenziali e post adolescenziali.
Dopodichè il vostro modo di vedere le cose cambierà. Sarete un po' più cinici, meno disillusi, ma magari anche un po' più felici. Smetterete di dire "il matrimonio mai", oppure "il matrimonio è sinonimo di amore eterno", ma sarete sposati/conviventi oppure single incalliti. Insomma vivrete le cose di cui state parlando.
Allora la vostra opinione riguarderà non il matrimonio, ma il vostro matrimonio. E non vi preoccuperete di generalizzare per giustificare l'eventuale fallimento della vostra unione (se questa strada avrete scelto) oppure della vostra scelta di lupo solitario.
PS quanto alle fregnacciate che avete scritto sulla natura vi faccio notare che in natura esistono esempi di unioni monogame. E poi vorrei vedere dove sono tutte queste unioni infelici.
Quest'uomo ha ragione.
Anche se io resto dell'idea che fra il matrimonio e la convivenza non passi tanta differenza.
Credo di essermi spiegata male:
Non è assolutamente definibile come dipendenza quella che intendo!
....Io odio le coppie tipo "cicci-pucci-bau-bau",
"Amore, tesoro",
"Orsetta, Topolina"
oppure "se tu non vieni, allora non vado neanch'io"..... Ecc. ecc. ecc.
Per carità!
Vade Retro!!
Sono per l'indipendenza l'uno dall'altra, e l'assoluto rispetto dei reciproci spazi!
Volevo dire che quando stai con una persona da tanto tempo, (tanti anni, per intenderci) i casi sono 2:
O siete veramente innamorati e quindi, come che sia, il vostro rapporto è maturato al punto di prendere adeguate decisioni in merito;
Oppure siete insieme da così tanto tempo che l'abitudine e la consuetudine di stare, appunto, insieme ha strangolato il vostro rapporto e sopito i sentimenti che provate l'uno per l'altra......Ovvio che è un'opinione assolutamente personale, non pretendo certo di avere ragione!
Sul tradimento posso anche darti ragione....è un'argomento talmente soggettivo e....aggiungerei, di comodo, per certe persone, che si potrebbe aprire una discussione a se stante in merito....
Kisses :smack:
In generale:Per me il matrimonio è un'imposizione sociale che è stata funzionale alle necessità economiche delle persone in una società in cui la donna non era autosufficiente.
E' una brutta costrizione perchè l'amore non è praticamente mai eterno, mentre disfare un matrimonio (quando bastava convivere) è una lunga faccenda legale.
La convivenza poi per me ha senso solo quando ci sono dei figli, che hanno quindi bisogno della costante presenza di entrambi i genitori.
C'è del vero nel detto secondo cui il matrimonio è la tomba dell'amore, perchè la frequentazione totale ammazzerebbe perfino un'amicizia, figuriamoci un sentimento più delicato.
E poi l'uomo non è fatto per essere monogamo. Com'è possibile che di fidanzati ce ne siano più d'uno e poi misteriosamente il coniuge è uno solo? La risposta è proprio nelle difficoltà di sciogliere un matrimonio legale.
Personalmente:
Sposarmi mai, la convivenza no perchè se ha senso solo per i figli... beh, io di figli non ne voglio avere. Per fortuna non è obbligatorio farne, è una delle strade nella vita così come tante altre.
E penso che se molta gente fosse più onesta con se stessa e non facesse figli solo perchè "vanno fatti" avremmo molti meno bambini infelici.
Dovremmo frequentarci di + !!!!!!!
Ma io nn ci penso dato che non ho tempo per conoscere nessuna son sempre in palestra
Quoto anche io Ghost, come Meera
In realtà l'idea è quella, in questo momento io non mi sognerei mai di convivere (dando per scontato che mettere nero su bianco il mio sentimento per qualcuna lo farò solo in quanto scrittore ), ma sono certo che cambierò idea in futuro. Come sono anche certo che non entrerò mai in chiesa vestito da sposo
In poche parole... credo che nel vivere con un'altra persona ci sia uno stimolo unico al mondo e credo nel volerlo sperimentare (detto in maniera fin troppo razionale). Chiamatelo matrimonio, chiamatela convivenza, come vi pare, per quanto mi riguarda potremmo avere 2 appartamenti separati, sullo stesso pianerottolo.
"Vieni da me stasera?"
Ahhhh questo sarebbe pheego
Ciauz
Non posso che concordare con il buon vecchio "amico" Filippo.Nonostante ciò ciascuno ha il proprio punto di vista che,come giustamente detto,è sempre soggetto a cambiamenti.Quindi io che ora credo fermamente nel matrimonio(anche se nelle relazioni sentimentali sono un disastro e un fallimento come pochi...)tra qualche anno potrei anche cambiare idea(in fondo sono in una famiglia che io non definirei mai felice,con dei genitori che stanno insieme dai tempi del liceo,e che comunque io non prenderei mai come esempio perchè li detesto,e una sorella diciottenne che non crede nel matrimonio e che non vuole bambini;quindi il mio punto di vista è estremamente personale e non certo derivato da influenze familiari....)e definirlo inutile o falso...
Caro necro, ecco i vantaggi dell'essere donna in uno sport in cui le donne sono in minoranza
Cmq è vero che in palestra ci si concentra solo sull'allenamento, che spreme abbastanza, quindi non c'è tempo per altro. E in genere è molto meglio così.
Quanto al tempo "libero", oltre a essere poco è meglio non impiegarlo per sprecare energie che invece servono tutte nello studio e nell'allenamento... cioè pensare e muoversi
Una precisazione per quelli che mi quotano (ah, come mi sento Yoda ), ma poi distinguono tra matrimonio e convivenza.
A parte che mai dire mai, qual'è il problema? Nel senso si alla convivenza, no al matrimonio perchè non volete essere conformisti? Passerà...
Avete paura del matrimonio perchè troppo legante? Credete davvero che qualche migliaio di euro in azzeccagarbugli (ma poi scusate volete dare una possibilità al fiden alleaten MezzoUomo di vivere anche lui o no?) vi cambierebbe la vita nel caso di una rottura seria di una relazione matura?