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Il barrierista e il matrimonio
C di Cersei
creato il 08 febbraio 2005

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Calinn Vojnngat
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Calinn Vojnngat
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Inviato il 12 febbraio 2005 23:41

scusa se ho solo 18 anni :wacko: NOn ho esperienza, è vero. Nonstante tutto ritengo di essere abbastanza capace di immedesimarmi in una situazione del genere, forse tralascio molti particolari, ma ti assicuro che non stò ponendo niente di niente come dati di fatto, tutto quello che ho scritto erano mie opinioni, non dati di fatto siccome, come dici tu, non ho esperienza. NOn sono una di quelle persone che stanno a sparlare dietro a qualcuno che non ha scelto di vivere come avrei fatto io.

Il discorso del "puri all'altare" non mi convince molto. Ritengo che farlo prima del matrimonio sia una cosa ammissibilissima se questo comporta la presenza dell'amore, siccome nell'amore non c'è impurità. Tipo, dove sta scritto che non possono esserci sacerdoti donne? Assolutamente da nessuna parte :P è stata la Chiesa maschilista corrotta medioevale a deciderlo, nei tempi in cui la donna era considerata una personificazione del diavolo. Io son cattolica ma preferisco ragionarci sui concetti piuttosto che accettarli come mi vengono rifilati. /me è cattolica molto a modo suo XD

E, comunque, ribadisco che non ho alcun pregiudizio nei confronti dei conviventi siccome lo farei anche io , mi pare vi stiate atteggiando un pò troppo da vittime :wacko: è una mia impressione. Una domanda, come mai detestate il rito matrimoniale?


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Khellendros
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Inviato il 13 febbraio 2005 0:16

Non volevo essere offensivo.

 

Ho avuto anch'io 18 anni, ora ne ho 30, e ti posso assicurare che solo adesso comincio a capire alcune cose che intendevano i miei genitori.

 

Io non intendevo inesperta nel senso di giovane, ma in senso letterale. Se una cosa non l'hai mai provata non la conosci. La maturità non si misura con l'età, ma l'esperienza sì.

 

Provo a spiegare meglio:

 

Dire "Io al suo posto proverei paura" e diverso che dire "Lui prova paura". Il primo è cercare di immedesimarsi, il secondo è dare dati di fatto.

 

Per quanto riguarda il vittimismo, non credo di essere "vittima". Ho solo espresso il mio disappunto in merito ad un paio di frasi che ritengo offensive.

 

Per il resto risponderà Queen Snow.

 

:wacko::wacko:


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Queen Snow
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Queen Snow
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Inviato il 13 febbraio 2005 0:28
Ritengo che farlo prima del matrimonio sia una cosa ammissibilissima se questo comporta la presenza dell'amore, siccome nell'amore non c'è impurità.

 

Vero. Sono d'accordo. Peccato che la Chiesa Cattolica non lo è. E' un dogma, non devi cercare spiegazioni o adattarlo a quello che sei. E' così, e non ci sono scappatoie.

La Chiesa non parla di purezza del sentimento, che dà sempre per scontato, ma di "accoppiamento fuori dal matrimonio", che è ben diverso. A dire il vero la Chiesa prescrive che il sesso all'interno del matrimonio deve essere destinato a scopi riproduttivi, non al soddisfacimento del piacere.

 

Sono questi assolutismi ed imposizioni per me senza senso (come anche quelli che citi tu) che mi hanno portato ad essere atea...

 

 

Una domanda, come mai detestate il rito matrimoniale?

"Detesto" era una parola grossa, una forzatura. La cerimonia religiosa non la concepisco in quanto atea. Intendevo dire che non capisco tutta l'importanza che viene data ad un solo giorno, sia in termini di organizzazione che di spreco di risorse, quando in realtà un'unione, un matrimonio, una convivenza, qualunque cosa sia, si costruisce giorno per giorno. Non è che magicamente ieri siamo fidanzati, oggi siamo sposati e domani siamo felici.

 

Spero di essermi spiegata!!

 

 

:wacko::wacko:


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Calinn Vojnngat
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Calinn Vojnngat
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Inviato il 13 febbraio 2005 0:35

ahha bè io credo in Dio prima che nei dogmi imposti dalla Chiesa, che non sempre son quelli di Dio. Anche i cattolici dovrebbero tener conto del fatto che la Chiesa si è corrotta e così è rimasta per un sacco di secoli, ora forse stiamo migliorando, ma non mi piace confondere la Chiesa umana con Dio. Io vedo l'atto sessuale come geto d'amore, non come semplice soddisfazione del piacere. Anche vederlo come atto finalizzato alla riproduzione non comprende la presenza dell'amore, e so che nella dottrina cattolica il concetto che sta alla base di tutto è proprio l'amore :wacko: io il cattolicesimo lo vedo in funzione di questo, non dei dogmi.

Il rito matrimoniale non va visto dal punto di vista materiale, altrimenti diventa ovviamente uno spreco di roba XDDDD /me odia le bomboniere e le folle di parenti XD però mi piace :wacko:


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xaytar
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xaytar
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Inviato il 13 febbraio 2005 0:37
In ogni caso, credo che la maggior parte di questi interventi "assolutisti" siano dovuti agli ardori dell'adolescenza, come diceva Ghost diversi post fa.

 

sono d'accordo...penso che riflettendoci le persone che li hanno scritti poi si son ravveduti...ormai forse l'unico assolutismo rimasto è che non ci sono assolutismi :P

 

Non è vero che il matrimonio uccide l'amore, come non è vero che l'amore è eterno, come non è vero che la convivenza è una scappatoia.

 

Ovviamente le tre verità, prese in senso assoluto, non hanno senso. Ma questo filosoficamente lo sappiamo da secoli. Il matrimonio a volte uccide l'amore, semplicemente perchè ci sono e ci saranno casi in cui è accaduto. L'amore può essere eterno, nel senso che due persone possono amarsi per tutta la vita. E' successo è succedera. La convivenza può essere una scappatoia, non dico che sia il tuo caso, ma a volte può esserlo. Entrambe le tre cose però mi sembrano eventi poco probabili, ma comunque possibili.

 

La verità è che non ci sono realtà assolute, non ci sono "caselline" dove ognuno di noi ci si può mettere dentro comodo comodo. Ognuno di noi fa la sua vita e le sue scelte anche in relazione con gli altri, con le persone che incontra, con il suo vissuto personale. E quindi matura, negli anni, un'opinione piuttosto che un'altra.

 

Questo penso sia il punto focale di tutto, che può aprire un pò la mente. Ogni rapporto è una storia a parte, è difficile trovare due coppie identiche perchè tutte si avvicinano a degli stereotipi. Il problema è che ci avviciniamo incosciamente a questi stereotipi; voglio dire: tu pensi di amare il tuo amato, ma in fin dei conti quello che fai è provare certi sentimenti. Poi, siccome sei stata cresciuta da una cultura in cui esiste l'amore e ti sei fatta un idea di quest'amore, ricolleghi il sentimento che provi a quell'amore "stereotipato" che ti passa la cultura. Unisci a ciò le esperienze, le persone con cui ha avuto a che fare, e ti formerai con la maturità certe opinioni piuttosto che altre: puoi essere o no a favore della convivenza. Il fatto è che questo è frutto del clima culturale in cui vivi, probabilmente se fossi da un altra parte del mondo o del tempo saresti a favore del matrimonio. Quello che mi sembra assurdo è dire: il matrimonio è migliore, o la convivenza è migliore. Ogni coppia prende le sue decisioni per cosa è meglio per loro due; in entrambi i casi ci sono difficoltà e problemi, magari diversi tra loro, pregi e difetti diversi, ma a livello assoluto metterle in una scala di valori è assurdo.

L'unica cosa che rimane da fare, è guardare la scala di valori della cultura in cui si vive: il matrimonio, spogliato da motivi religiosi e sociali, viene considerato come una presa di maggiore responsabilità rispetto alla convivenza. Ma non è un giudizio negativo, non dovete sentirvi attaccati: nessuno qui sta denigrando la convivenza (e se l'ha fatto spero per lui che sia stato un errore da impeto di scrittura, come si diceva prima). Semplicemente, ogni coppia fa bene a scegliere la soluzione per loro migliore, più utile alla loro vita, alle loro esigenze e alle loro opinioni. Tuttavia, nella nostra cultura il matrimonio comporta una maggiore presa di responsabilità (questo non vuol dire che siete immaturi o irresponsabili, anzi) nel senso che è più probabile che chi si sposa sia più maturo e responsabile rispetto a chi convive (dando per scontato che in entrambi i casi la vita di coppia funzioni bene). Ovviamente esistono casi che smentiscono, eppure la probabilità a favore del matrimonio, in questa cultura, esiste. Lo sbaglio è considerarla una cosa assoluta, ma anche nel non prendere atto di questa situazione. Poi, come al solito, è un discorso relativo ad ogni coppia.

 

L'unica cosa che abbiamo saltato io e Kel, rispetto ad una coppia sposata, è il giorno del matrimonio (e meno male! io personalmente lo detesto). Questo fa di me un'iresponsabile? Una persona immatura? Non credo proprio

 

Assolutamente no, hai ragione. E probabilmente la vosta vita di coppia è migliore di tante coppie sposate. Però, come tu dici tra parentesi, ci sono dei motivi psicologici, nn solo culturali, che vi hanno spinto a questa decisione. ed è una cosa buona! La cosa importante è che siete felici, e a quanto pare lo siete :wacko:

 

1) Chi di voi professa di essere cattolico, e quindi mi aspetto praticante, mi può spiegare come e se concilia il precetto della Chiesa di arrivare "puri" all'altare? Ho sentito diverse persone (non mi riferisco a nessuno della Barriera) dire che "ci tengono" al matrimonio in chiesa per fede, ma secondo me se accetti i dogmi di una religione, qualunque essa sia, deve rispettarli TUTTI, a prescindere dalla loro "scomodità".

 

qui si entra in brutto campo, che spazia un pò fuori, ma è interessante. Ovviamente questo problema che si è creato è relativo a dei fatti culturali (rivoluzione sessuale, cambio dei costumi, eccetera) perchè fino a qualche tempo fa c'era cmq la necessità di rimanere puri al matrimonio (e pensate che in alcune culture c'è un obbligo diametralmente opposto!). Il cattolicesimo ha però dimostrato di essere sempre molto malleabile, ed anche in questo caso ha saputo adattarsi. Se andrete a chiederlo ad un prete, o quello parlerà arrabbiato della decandenza dei costumi, oppure vi parlerà del fatto che quella è una cosa simbolica, come la maggior parte dei dogmi delle scritture della chiesa (perchè una delle principali attributi di dio è la compassione, e poi distrugge sodoma e gomorra?). visto simbolicamente, basta arrivare "puri di spirito" e non di corpo al matrimonio :P sembra una cosa banale, ma in realtà il cattolicesimo si sta orientando in blocco verso questa direzione (la maggior parte dei credenti, non me ne vogliano, è mezzo-cattolico, è figlio del cattolicesimo culturalmente mediato dell'ultimo secolo). I dogmi della chiesa si stanno perdendo proprio perchè, dopo tanti secoli, del cattolicesimo, forse la religione più materiale e razionale che abbiamo avuto, stiamo conservando solo la radice simbolica, e orientandoci verso il fideismo.

 

2) Pensavo che il popolo "giovane" fosse più tollerante e più aperto di mentalità rispetto a quello che sto vedendo/leggendo. Trovo che parlare per luoghi comuni in questo caso, più di ogni altro, sia assolutamente fuori luogo.

 

Io non ho trovato questa preoccupazione...anzi, un'affermazione in blocco a favore della convivenza mi avrebbe oltremodo preoccupato :P la maturità del popolo "giovane", a mio avviso, sta nel fatto di non assolutizzare il matrimonio come accadeva fino a qualche decennio fa...però sarebbe un errore anche rinnegarlo del tutto e gettarsi nel fosso opposto (la rivoluzione del '60, fortunatamente, c'è già stata ed è finita)

 

Io non sto dicendo che non puoi avere un'opinione, ci mancherebbe, o che non puoi esprimerla, ma dovresti evitare di porre le cose come "dati di fatto", ad esempio dicendo che la convivenza è più comoda o che chi convive ha paura. Non stai parlando di te, di un'esperienza personale, ma stai generalizzando su una cosa che non conosci.

 

proprio perchè ha detto che è un opinione, e ha detto "a mio avviso" (o "secondo me", non ricordo), non parla di dati di fatto :P ad alcuni la convivenza è più comoda, altri convivono perchè hanno paura. Non è generalizzazione, è prendere alcuni esempi reali e possibili. Ovviamente ci sono anche esempi contrari, come il tuo caso, ed è una cosa che ci fa ben sperare a tutti, poichè la cosa più bella, alla fin della battaglia matrimonio/convivenza, è vedere una coppia felice come voi :wacko:


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Inviato il 13 febbraio 2005 0:37
Il discorso del "puri all'altare" non mi convince molto. Ritengo che farlo prima del matrimonio sia una cosa ammissibilissima se questo comporta la presenza dell'amore, siccome nell'amore non c'è impurità

 

A rigor di logica sí; ma, se (e sottolineo "se") la religione che si segue dicesse che all'altare si deve arrivare puri, allora un fedele di quella religione dovrebbe attenercisi, teoricamente, che faccia o no piacere attenersi.

 

Sul matrimonio: idealmente non ho nulla in contrario, anche se penso sia vero che può uccidere la coppia (al pari della convivenza, se attuata come un "matrimonio senza cerimonia"), per mere questioni di abitudine: vedi ogni giorno la stessa persona per anni, l'abitudine può intaccare il rapporto.

Non ricordo chi, tempo fa a un attore (o simile) avevano chiesto come faceva - caso piú unico che raro nell'ambiente - a essere ancora insieme a sua moglie dopo anni; risposta: a parte la (mi pare) sala da pranzo, avevano due stanze per ogni tipo: due bagni, due stanze da letto, due studi, ecc. Si vedevano ai pasti, quando uscivano; per il resto del giorno, se e quando si incontravano nei corridoi.


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Inviato il 13 febbraio 2005 0:41
io credo in Dio prima che nei dogmi imposti dalla Chiesa, che non sempre son quelli di Dio

[...]

io il cattolicesimo lo vedo in funzione di questo, non dei dogmi

 

Tecnicamente parlando, penso che allora non dovresti essere propriamente cattolica: un cattolico si riconosce in quanto segue la religione cattolica, con i suoi dogmi e tutto (religione in cui i sacerdoti interpretano le Sacre Scritture), cerca di non uscirne, e se ne esce cerca di redimersi (confessione).

Se non si seguono i dogmi, i precetti, della religione cattolica, tecnicamente non si è cattolici, no? Proprio per questo sono "nate" altre religioni, dal cattolicesimo, per differenze di vedute :wacko:


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Inviato il 13 febbraio 2005 0:42

scusate, oltre a scrivere tanto sono pure stato lento :P

 

Dire "Io al suo posto proverei paura" e diverso che dire "Lui prova paura". Il primo è cercare di immedesimarsi, il secondo è dare dati di fatto

 

completamente d'accordo :wacko:

 

Sono questi assolutismi ed imposizioni per me senza senso (come anche quelli che citi tu) che mi hanno portato ad essere atea...

 

anch'io ho in un primo tempo ho fatto così :P poi ho scoperto che la chiesa aveva la sua contromossa nel fideismo, allora io ho fatto la mia contro-contromossa con l'agnosticismo :P


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xaytar
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Inviato il 13 febbraio 2005 0:44

Mornon hai perfettamente ragione...infatti i cattolici veri, ormai, saran rimasti pochissimi!!! Ma qui finiamo OT, e rischiamo di dare un aggancio a qualche intervento anticlericale di Blind :wacko:


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Inviato il 13 febbraio 2005 0:49

Piccola parentesi:

 

perchè una delle principali attributi di dio è la compassione, e poi distrugge sodoma e gomorra?

 

In due parole, "Antico Testamento": dall'Antico al Nuovo Testamento Dio ha un cambiamento, a quanto ne so, diventando piú compassionevole, meno punitivo verso i peccatori, e simili :wacko:


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Inviato il 13 febbraio 2005 0:49
nella dottrina cattolica il concetto che sta alla base di tutto è proprio l'amore :wacko:

Non l'amore sessuale però Aleh. E questo fa, filosoficamente non poca differenza. Anche perchè altrimenti Gesù sarebbe andato a letto con tutti coloro che incontrava (credo che se la Bibbia Cattolica dice il vero non mi vedrete più scrivere sul forum perchè morirò fulminato sul posto XD ).

Rimane poi il fatto, che ognuno interpreta come vuole, del cambiamento di rotta nella posizione della Chiesa Cattolica rispetto all'atto sessuale. Direi che Xay ha chiarito perfettamente la cosa :wacko:

 

 

 

 

 

 

Ciauz :wacko:


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Inviato il 13 febbraio 2005 0:59

:wacko:

 

aiuto!!!

 

Da dove comincio?

 

 

Allora... confermo che siamo una coppia felice (Khellendros fischietta e guarda il soffitto, cosa vorrà dire?)

 

Religione:

 

Argomento complicato e delicato, bisognerebbe aprire un 3D ad hoc e credo che potrebbe essere interessante.

Sono d'accordo con te, nell'interpretazione della Chiesa Cattolica attuale. Credo che sia naturale che anche la Chiesa, come tutto, si evolva e si adatti al mutamento della vita sociale delle persone. E che quindi cose come la non-purezza sessuale o l'infedeltà siano state in qualche modo accettate anche dalla Chiesa.

 

Quindi: cattolico -> fideista -> deista -> agnostico -> ?

 

Dovremmo aprire davvero un 3D!!

 

Matrimonio e similia:

 

Il punto focale di tutto è veramente scegliere la soluzione più adatta al proprio modo di essere, cercando di non modificare quello che si è per "accontentare" qualcuno (es. i genitori). Tutto qui. Poi, è chiaro che ci deve essere amore, rispetto e fedeltà, ma questi sono valori - credo - universali, a prescindere da come si decide di vivere.

Poi, giorno per giorno, si costrusce la vita della coppia.

 

Sembra quasi facile detta così!

 

 

:wacko::wacko::wacko:


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Calinn Vojnngat
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Inviato il 13 febbraio 2005 1:03

miiiiiik >< per me quello è amore ! Non è riproduzione nè tantomeno semplice piacere èé E poi pare che ci sia la possibilità che Maria Maddalena fosse la donna di Gesù XP

La Chiesa riguardo al sesso proibisce la lussuria, ovvero l'atto sessuale senza amore :P ammetto che alla fine la lussuria c'è sempre, ma è il peccato più naturale e giustificabile e decisamente irresistibile XD


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Damien Amfar
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Inviato il 13 febbraio 2005 1:11

Non ci siamo capiti Aleh. Tu hai detto che il cattolicesimo, anzi il cristianesimo, è basato sullo stesso amore di due persone che fanno l'amore (scusate la ripetizione :wacko: ). In realtà è profondamente diverso, l'amore cristiano è l'amore universale, ben diverso dall'amore sessuale (che è quello che tu sperimenti andando a letto con qualcuno, quello di cui parli tu).

Di qui la mia "correzione".

 

Spero di essermi spiegato meglio.

 

 

 

 

Ciauz :wacko:


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Inviato il 13 febbraio 2005 1:15

mwhahahah sis. Ho capito mikelah XD Uhm bè per me l'amore è uno, universale e non, è un sentimento solo XDD /me semplice


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