3 ore fa, joramun ha scritto:
Infatti ho specificato che qualora il documentario dovesse presentare quella afrocentrica come ipotesi maggiormente accreditata e non come ipotesi tra le altre, non impossibile ma ancora tutta da dimostrare , sarebbe da criticare aspramente.
Utilizzare un'attrice di colore e includere frasi come: "Mia madre diceva sempre: non badare a quello che ti raccontano a scuola. Cleopatra era nera" (come sentiamo dire ad una donna di colore nel trailer) è già poco corretto, perchè sembra insinuare possibili cospirazioni, secondo cui Cleopatra fosse nera e qualcuno voglia nasconderlo (piuttosto che spiegare che la possibilità che fosse nera è speculativa e minoritaria).
Non credo andranno molto sulla documentazione storica (tipo le statue che la rappresentano) ed è probabile abbiano spinto più sulla narrativa della potente donna nera e africana, piuttosto che caucasica e greca.
Vabbè magari però guardiamolo questo documentario prima di imputargli poca cura, mancata coerenza storica, superficialità narrativa ecc. 
Che poi, non sono un’esperta eh, ma il colore della pelle di Cleopatra non mi pare l’aspetto più importante volendo raccontarne la storia.
"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)
Ed hai anche ragione però l'afrocentrismo sembra proprio sposare una sorta di "teoria della sostituzione etnica al contrario" e con quel "non badare a cosa ti insegnano a scuola Cleopatra era nera" non è buon inizio.
34 minuti fa, Maya ha scritto:Che poi, non sono un’esperta eh, ma il colore della pelle di Cleopatra non mi pare l’aspetto più importante volendo raccontarne la storia.
È vero, a questo punto potevano farla interpretare da un'attrice bionda e svedese
Apriti cielo poi!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
1 ora fa, Metamorfo ha scritto:Utilizzare un'attrice di colore e includere frasi come: "Mia madre diceva sempre: non badare a quello che ti raccontano a scuola. Cleopatra era nera" (come sentiamo dire ad una donna di colore nel trailer) è già poco corretto, perchè sembra insinuare possibili cospirazioni, secondo cui Cleopatra fosse nera e qualcuno voglia nasconderlo (piuttosto che spiegare che la possibilità che fosse nera è speculativa e minoritaria).
Infatti se il tono complessivo del documentario sarà quello andrebbe cestinato senza troppi ripensamenti.
Ma non possiamo saperlo da un trailer.
8 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:
Considerando che veniamo da cinque decenni di whitewashing senza che nessuno emettesse un fiato, direi proprio di no.
11 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:È vero, a questo punto potevano farla interpretare da un'attrice bionda e svedese
beh, oddio così però avoja a trovare una teoria storica a supporto di questa interpretazione.
"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)
1 ora fa, Maya ha scritto:Che poi, non sono un’esperta eh, ma il colore della pelle di Cleopatra non mi pare l’aspetto più importante volendo raccontarne la storia.
No, però si vede che sono proprio gli autori a porre l'accento su quell'aspetto (quantomeno hanno deciso di farlo nel trailer)
2 ore fa, joramun ha scritto:Considerando che veniamo da cinque decenni di whitewashing senza che nessuno emettesse un fiato, direi proprio di no.
Scusa ma...
3 ore fa, Maya ha scritto:ma il colore della pelle di Cleopatra non mi pare l’aspetto più importante volendo raccontarne la storia.
Quindi...
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
4 ore fa, Metamorfo ha scritto:
No, però si vede che sono proprio gli autori a porre l'accento su quell'aspetto (quantomeno hanno deciso di farlo nel trailer)
Potrebbe essere una mossa di marketing. Qualcosa di simile accade sempre più spesso nelle quarte di copertina dei libri e sulle fascette dove scrivono qualsiasi cosa pur di rendere il prodotto più “trendy”.
Comunque, primo dì giudicare vorrei vederlo questo famigerato documentario/serie tv, posto che il colore della pelle di Cleopatra è proprio l’aspetto che personalmente mi interessa di meno.
"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)
Se gli autori si approcceranno con l'idea (io direi quasi razzistica) che tanto l'Africa sia semplicemente divisa in Africa settentrionale caucasica e africa nera sarà già chiaro l'intento ideologico dell'opera.
Ascoltate l'aneddoto a 39.30
ma è una serie tv o un documentario?
se la prima, va beh scorretto lo stesso, ma ormai hanno già fatto altri personaggi neri andando contro la storia (anna bolena e achille, che si è vero è un personaggio di fantasia ma il suo aspetto è un elemento importante).
se invece è un doc lo trova abb assurdo. fai un prodotto anche educativo ma poi per altre ragioni non segui quella che è la storia. boh
tra l'altro immagino già le polemiche x il casting della serie su harry potter....
Ecco, la vignetta di Natangelo di cui si sta discutendo in queste ore, quella si, fa schifo. Avrà anche come obiettivo satirico quello di prendere per i fondelli Lollobrigida suggerendo una differente "sostituzione etnica", ma lo fa:
1 - Mettendo in mezzo una persona che con la politica e con l'amministrazione del potere non c'entra nulla, e che ha la sola colpa di avere poco gusto nella scelta del partner.
2 - Ficcandoci in mezzo il classico stereotipo sessista della donna che sta a casa a badare alla famiglia ed è sessualmente insoddisfatta perchè il marito non c'è mai.
3 - Aggiungendoci, come ciliegina, lo stereotipo razziale dell'uomo di colore oggettificato a giocattolo sessuale. Uno stereotipo che viene dritto dritto dalla propaganda coloniale e fascista, e che identifica una volta di più la matrice culturale da cui origina il Fatto.
In aggiunta a quello, il meccanismo comico è di una banalità talmente ridicola ed abusata (davvero siamo al livello delle torte in faccia o delle battute su Brunetta basso) che manco fa ridere.
Quello che invece fa molto ridere, ma proprio tanto, è che il moto di sdegno che si vede e si ascolta in queste ore provenga dai nemici del "politicamente corretto" e dai profeti del "ma allora non si può più dire niente!".
Per completezza d'informazione, metto il link alla replica "riparatoria" del vignettista dopo le polemiche: a voi il giudizio!
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
1 ora fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Per completezza d'informazione, metto il link alla replica "riparatoria" del vignettista dopo le polemiche: a voi il giudizio!
Praticamente conferma tutte le criticità che rendevano la vignetta criticabile. Classico esempio di pezza peggio del buco.
Tra l'altro certe argomentazioni a difesa di Natangelo fanno veramente cadere le braccia, tipo "ma invece di preoccuparsi delle parole di Lollobrigida sulla sostituzione etnica". Come se le cose fossero mutualmente escludentisi, e chi ritenga quella di Natangelo una vignetta pessima non possa allo stesso tempo essere assolutamente concorde nel ritenere 923784569786 volte più pericoloso, indegno ed esecrabile il fatto che un Ministro della nostra repubblica condivida e propagandi idee neonaziste.
La saga delle vignette sulla sostituzione etnica prosegue! Chissà se Natangelo ha chiesto il permesso alla sua compagna. 
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
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