11 minuti fa, Metamorfo ha scritto:Era un pò come dire che fossero in una condizione di inferiorità, in quanto immigrati poveri ed ignoranti.
Non è che fosse "un pò come dire", lo si diceva effettivamente, ma subentravano fattori culturali e religiosi (e quindi culturali), legati al fatto che in quegli anni, parlo di fine '800/inizi '900, "bianco", e dunque "civile, apprezzabile e desiderabile" era tutto ciò che era fondamentalmente anglosassone e protestante, e questo perchè era il ceppo dal quale proveniva la classe dirigente americana (ma anche in altri Paesi di cultura anglosassone come l'Australia, in cui le politiche volte a scoraggiare l'immigrazione non-bianca sono durate fino ad anni Settanta inoltrati). Inglesi, tedeschi e scandinavi protestanti andavano bene, già quando subentrava l'elemento cattolico prima ancora di quello etnico iniziavano i problemi.
Su Rick Caruso, la California è da qualche anno "ufficialmente" uno Stato a maggioranza ispanica, anche se con uno scarto minimissimo. Probabile che sia un'escamotage elettorale (del tipo "sono uno di voi!")...
https://m.youtube.com/watch?v=ES2n4M1Ua8I alcune esperienze di vita vissuta
Questa volta posto la notizia in lingua originale altrimenti cominciano i predicozzi sul "giornalismo italiano di parte che deforma le notizie originali".
Un paio di passaggi sintetizzano in pochissime parole cosa è diventato ad oggi il PC.
Cita“If it concerned a play with five white guys that they’d held open auditions for, everything would have been fine. But you can’t ban people right from the start,” Usva theatre programmer Bram Douwes told the Ukrant newspaper.
CitaThe play’s producer, Medeea Anton (24), said the decision to cancel overlooked the important role of the non-acting crew in the production of the play.
“Although there was a restriction on the actors, which are only five people in this production, the rest of our production is majority female. We also have trans people, we have non-binary individuals, the majority of the production is people from the LGBT community,” she said.
“I tried to explain to them that it is a legal thing, and that we are a small, amateur theatre society, and we cannot afford to be sued. But nothing I could say during the meeting could change their minds.”
CitaBut the performances were cancelled after the venue discovered the casting call for the play’s five male roles had been open to men only, something they informed the production team went against a university inclusivity policy.
Ora, una roba del genere non dovrebbe allarmare (perchè secondo me è allarmante) solo ed esclusivamente se fosse tratta da un episodio dei Simpson degli anni d'oro, o al limite un film di Jim Abrahams.
Io non mi stupisco, ormai è tutto gender fluid.
Comunque sto leggendo Via col Vento e dopo tutti i predicozzi sul fatto che sarebbe razzista (forse meglio dire il momento storico rappresentato) nei riguardi delle persone di colore (anzi è anche interessante nelle parti in cui Rossella si sofferma a riflettere sul differente modo di vita tra Nord e Sud), mi stupisco che non sia stato sottolineato come vi siano anche molti riferimenti alla visione praticamente medioevale della donna che emerge.
Se pensiamo che all'epoca una signora appena aveva anche solo il sospetto di poter essere incinta doveva rinchiudersi in casa ed è uno solo degli esempi.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Parlando delle solite corbellerie che accadono praticamente ad ogni edizione del Festival di Sanremo, il discorso del sottosegretario Mazzi in questa intervista per il Corriere mi ha fatto morire dalle risate, specie nella parte iniziale. Anche a me piace definirmi boomer nell'animo, però qui si esagera.
Già parlare di narrazione unidirezionale, nel contesto italiano del 2023, dà una vaga idea di dove si voglia andare a parare in quanto a buffonaggine. Devo dire che comunque alcuni siparietti sanremesi (video meme foto ovunque, impossibile schivarli) hanno lasciato perplessa anche me.
Riscritti i libri di Roald Dahl «per non offendere nessuno», così cambia anche “La fabbrica di cioccolato”
L’editore Puffin Books, d’accordo con gli eredi dello scrittore, ha deciso di riscrivere le sue opere, togliendo i riferimenti potenzialmente offensivi su genere, razza e peso
https://www.open.online/2023/02/20/regno-unito-libri-roald-dahl-censura-parole-non-inclusive/
Cita«Vogliamo assicurarci che le meravigliose storie e i personaggi di Roald Dahl continuino ad essere apprezzati da tutti i bambini di oggi. Quando si ripubblicano libri scritti anni fa, non è insolito rivedere il linguaggio utilizzato insieme all’aggiornamento di altri dettagli, tra cui la copertina e il layout. Il nostro principio guida è stato quello di mantenere le trame, i personaggi e l’irriverenza e lo spirito tagliente del testo originale. Eventuali modifiche apportate sono state piccole e attentamente considerate», ha dichiarato a Variety un portavoce della Roald Dahl Story Company.
CitaSuzanne Nossel, Ceo di Pen America, una comunità di oltre 7.000 scrittori che sostengono la libertà di espressione, ha twittato dicendo di essere «allarmata» dai cambiamenti segnalati e ha avvertito che il potere di riscrivere i libri potrebbe essere abusato. «Tra feroci battaglie contro i divieti sui libri e le restrizioni su ciò che può essere insegnato e letto, l’editing selettivo per rendere le opere letterarie conformi a particolari sensibilità potrebbe rappresentare una nuova pericolosa arma», si legge su Twitter. In passato, allo stesso Dahl era stato chiesto di apportare modifiche alle prime versioni delle sue opere poiché alcuni riferimenti erano stati considerati razzisti.
Opinione personale: il fatto che vengano pubblicate versioni "rivedute e corrette" delle opere di Dahl, destinate a un pubblico di bambini, in sé per sé non mi sembra uno scandalo. Le fiabe che tutti noi abbiamo imparato nella nostra infanzia sono spesso edulcorazioni degli scabrosi testi originali. L'importante è che le edizioni originali non siano censurate, ma rimangano a disposizione di chi voglia leggerle, purché corredate di prefazioni in cui i riferimenti potenzialmente offensivi siano analizzati e contestualizzati (un po' come dicevamo tempo fa per la premessa critica a Via col vento).
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
1 ora fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Le fiabe che tutti noi abbiamo imparato nella nostra infanzia sono spesso edulcorazioni degli scabrosi testi originali
Più che altro, i libri per l'infanzia hanno quasi sempre intenti educativi, quindi che elementi potenzialmente discriminatori vengano eliminati mi pare non sensato, ma anche opportuno. Però non tutti i libri di Dahl rientrano in questo filone.
1 ora fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:L'importante è che le edizioni originali non siano censurate, ma rimangano a disposizione di chi voglia leggerle, purché corredate di prefazioni in cui i riferimenti potenzialmente offensivi siano analizzati e contestualizzati (un po' come dicevamo tempo fa per la premessa critica a Via col vento).
Qui sono meno convinto. Via col vento non è un film per bambini che "certe cose" non le capiscono, già trovo che il disclaimer iniziale sia eccessivo per le Ducktales, ma Via col vento, un film del '39, tratto da un romanzo dello stesso periodo... è' davvero così assurdo o intollerabile che ricalchi mentalità e società della sua epoca? E a te, spettatore adulto, devo proprio venire a spiegartelo con 30 secondi di scritte sullo schermo? Mah...
Se non sbaglio quel disclaimer era opzionale, potevi anche non guardarlo, così come una persona può saltare la prefazione di un libro.
Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.
Enrico Berlinguer
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
2 ore fa, Menevyn ha scritto:E a te, spettatore adulto, devo proprio venire a spiegartelo con 30 secondi di scritte sullo schermo?
Guarda, fa ridere parecchio anche me. Sono 3000 anni che ogni generazione fruisce, studia e impara dalle opere che lo precedono, e mai si é sentito il bisogno di dire "si peró guarda che é un'opera vecchia che ricalca mentalitá dell'epoca etc". Certo che é cosí, altrimenti mi sarei letto/guardato qualcosa di nuovo, no?
Peró, alla fine, vedo queste cose un pó come i disclaimer che ti dicono di non mettere il gatto nella lavatrice: avvisi che servono piú a chi li scrive che a chi li legge
Di questo passo sarà molto divertente vedere tra vent'anni una edizione di ASOIAF rivisitata secondo i canoni del "pensiero progressista". Mi chiedo come tratteranno quei passaggi un pochino scabrosi che tendono a riempire le pagine dei cinque libri di Martin (che saranno cinque anche tra qualche decade, ma non voglio divagare).
Per il resto, nulla di nuovo sul fronte cultura dei piagnisteo PC.
8 ore fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:Opinione personale: il fatto che vengano pubblicate versioni "rivedute e corrette" delle opere di Dahl, destinate a un pubblico di bambini, in sé per sé non mi sembra uno scandalo. Le fiabe che tutti noi abbiamo imparato nella nostra infanzia sono spesso edulcorazioni degli scabrosi testi originali. L'importante è che le edizioni originali non siano censurate, ma rimangano a disposizione di chi voglia leggerle, purché corredate di prefazioni in cui i riferimenti potenzialmente offensivi siano analizzati e contestualizzati (un po' come dicevamo tempo fa per la premessa critica a Via col vento).
Concordo 100%.
6 ore fa, Menevyn ha scritto:Via col vento, un film del '39, tratto da un romanzo dello stesso periodo... è' davvero così assurdo o intollerabile che ricalchi mentalità e società della sua epoca? E a te, spettatore adulto, devo proprio venire a spiegartelo con 30 secondi di scritte sullo schermo?
Adulto è un termine contenitore che preso a sè vuol dire tutto e non vuol dire niente. Ci possono essere diversi livelli di consapevolezza, diversi livelli di alfabetizzazione, diversi livelli di capacità critica. Anche a livello anagrafico, "adulto" tecnicamente comprende dal ragazzetto diciottenne che lo vede al cineforum al cinquantenne cinefilo. Quindi non ci vedo nulla di assurdo se si introduce una cornice introduttiva di un paio di minuti per contestualizzare quello che stanno per vedere.
Più che altro mi chiedo se non serva un disclaimer per ogni film, che non vorrei mai a qualcuno venisse in mente di fare fuori metà della popolazione mondiale per risolvere il problema del sovraffollamento.
Tra l'altro segnalo anche la differenza tra film e libro di Via col vento che ho appena finito di leggere (poi farò una bella recensione appassionata). Il problema si poneva solo per il film e solo per la questione razziale? Perché volendo ci sarebbero molti elementi da criticare rispetto al nostro sentire moderno.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Ed anche fosse dove starebbe il problema: nessuno li legge quindi non contano! Non è quello che pensi delle prefazioni dei libri?