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Eccesso di politically correct?
M di Metamorfo
creato il 13 dicembre 2019


joramun
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Inviato il 15 settembre 2022 22:38

 

4 ore fa, Metamorfo ha scritto:

Il 99% dei personaggi delle favole, dei super-eroi, degli eroi delle storie fantastiche presenti in libri, fumetti, piccolo e grande schermo, sono bianchi caucasici.

 

E come ho più volte fatto presente in questa discussione, nessuno se ne lamentava. Sono sul forum dal 2007, il Mosè di Ridley Scott è del 2014, e non ricordo all'epoca fosse stato aperto un topi per denunciare il fatto che il regista in persona avesse detto che "se avesse preso Mohamed-tal dei-tali per interpretare Mosè non gli avrebbero finanziato il film". Ma se Ariel diventa creola allora è il politicamente corretto.

 

La verità è che sul fantasy e la presenza dei neri in ruoli immaginari o folkloristici si consuma una battaglia culturale per la supremazia della fantasia bianca che vuole restare bianca e libera di essere ariana e felice, in un mondo che cambia e che sta mettendo in dubbio il ruolo della "bianchezza" come unità di misura di tutto ciò che sembra normale e non "forzato".

È da queste cose che si capisce quanto il nostro sguardo sia stato plasmato dalla "bianchezza". C'è sempre stato un ordine. I bianchi per primi. Poi tutti gli altri da contorno. Ma nessuno dei detrattori della Sirenetta nera ad oggi, avrebbe il coraggio di ammettere che è questo disordine nell'immaginazione bianca, a spaventarli per davvero. E non la poca fedeltà ad un racconto di pura fantasia su un essere mezzo donna e mezzo pesce che per conquistare un principe baratta la voce con una strega piovra che le dona le gambe per magia. Ed è proprio da questo punto che prende forma sto fastidio mostruoso nel vedere gli attori neri fuori dai ruoli tradizionali che i bianchi hanno quasi sempre confezionato per loro (criminali,  sottoproletari, schiavi o  simpatici buffoni sboccati).

 

Di fatto, la fantasia non è altro che un altro paese da decolonizzare.



ziowalter1973
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Inviato il 15 settembre 2022 23:41

Quello che manca all' appello è un' inventiva nera.. Cioè.. manca la creatività originale degli autori di colore. Alla fine il mondo del cinema usa ricicla le solite cose però c' infila sempre un attore di colore.. Io conosco forse una decina di attori di colore ma non penso di conoscere autori di colore. Alla fine mettere gli attori neri in opere ambientate in posti per visi pallidi è come farsi piacere a forza il calcio femminile.. Alla maggior parte dei tifosi di calcio non piace. 


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Inviato il 16 settembre 2022 8:52 Autore
10 ore fa, joramun ha scritto:

 

 

E come ho più volte fatto presente in questa discussione, nessuno se ne lamentava. Sono sul forum dal 2007, il Mosè di Ridley Scott è del 2014, e non ricordo all'epoca fosse stato aperto un topi per denunciare il fatto che il regista in persona avesse detto che "se avesse preso Mohamed-tal dei-tali per interpretare Mosè non gli avrebbero finanziato il film". Ma se Ariel diventa creola allora è il politicamente corretto.

 

 

Un esempio ancora più importante è Gesù Cristo: quanti film ci hanno fatto, e in quanti è interpretato da un attore medio-orientale come dovrebbe essere? E quanti si sono lamentati di questa mancanza di realismo?

 

9 ore fa, ziowalter1973 ha scritto:

Quello che manca all' appello è un' inventiva nera.. Cioè.. manca la creatività originale degli autori di colore. Alla fine il mondo del cinema usa ricicla le solite cose però c' infila sempre un attore di colore.. Io conosco forse una decina di attori di colore ma non penso di conoscere autori di colore. Alla fine mettere gli attori neri in opere ambientate in posti per visi pallidi è come farsi piacere a forza il calcio femminile.. Alla maggior parte dei tifosi di calcio non piace. 

A parte che è pieno di autori afro-americani, secondo te non sono creativi a differenza dei bianchi? Dici che dipende da quello il fatto che si producono poche novità televisive, e non è invece un trend legato ad altro?

E servono autori neri per creare storie in cui ci siano anche personaggi di colore, come se ci debba essere una ripartizione del tipo storie nostre e storie "loro"? 

I "posti per i visi pallidi" spesso non sono "posti per visi pallidi", ma ci sta bene qualsiasi essere umano (o inumano) con varie sfumature di colore della pelle e di liscezza di capelli.



ziowalter1973
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Inviato il 16 settembre 2022 9:10

Per me potresti pure fare una soap opera con attori colorati (tutte le sfumature di questo mondo) ambientata alle isole kurili, ad asgard, a macao, in giappone etc. Il problema è che non siamo obbligati a farcela piacere, il risultato agli occhi dei più potrebbe risultare posticcio etc. Eliminare la memoria storica di secoli di letteratura e di cinematografia dove gli autori europei hanno raccontato di persone europee è parecchio pretenzioso.. E' lo scopo della cancel culture ma come detto prima non è detto che vada bene a tutti anzi..  


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Inviato il 16 settembre 2022 9:18 Autore
3 minuti fa, ziowalter1973 ha scritto:

 Eliminare la memoria storica di secoli di letteratura e di cinematografia dove gli autori europei hanno raccontato di persone europee è parecchio pretenzioso.. E' lo scopo della cancel culture ma come detto prima non è detto che vada bene a tutti anzi..  

 

Non credo tu abbia capito cos'è la "cancel culture" e la confondi con altro.

Comunque, se, per esempio, fanno una live action di Cappuccetto Rosso, e la bambina è di colore, a te non piacerebbe e non ti andrebbe bene?

 


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Inviato il 16 settembre 2022 9:42
24 minuti fa, ziowalter1973 ha scritto:

Eliminare la memoria storica di secoli di letteratura e di cinematografia dove gli autori europei hanno raccontato di persone europee è parecchio pretenzioso..

La fiaba di Andersen continuerà ad esistere intonsa, esattamente come continua a rimanere intonsa dopo il film animato del 1989, che a sua volta non verrà alterato dal film live action (e son più che sicuro che ci siano stati vari film scrausi che non hanno a loro volta alterato la timeline con la loro esistenza), questi assurdi catastrofismi hanno un po' stancato.


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Inviato il 16 settembre 2022 10:27
11 ore fa, joramun ha scritto:

La verità è che sul fantasy e la presenza dei neri in ruoli immaginari o folkloristici si consuma una battaglia culturale per la supremazia della fantasia bianca che vuole restare bianca e libera di essere ariana e felice, in un mondo che cambia e che sta mettendo in dubbio il ruolo della "bianchezza" come unità di misura di tutto ciò che sembra normale e non "forzato".

Maperfavore. Tra l'altro sarebbe anche ora di sfatare l'altrettanto mitologica idea di un qualche cosa di ariano. Non è possibile che i primi che vogliono contestarla siano poi quelli che la tirano fuori ogni 2 minuti.


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

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Inviato il 16 settembre 2022 12:23
3 ore fa, Metamorfo ha scritto:

Non credo tu abbia capito cos'è la "cancel culture" e la confondi con altro.

Dicesi cancel culture l' espiazione delle "colpe dell' uomo bianco" sbianchettando i fatti storici e omettendone altri. E' un fenomeno made in usa che essendo ideologicamente influente viene diffuso in europa. La cancel culture è l' abbatimento per esempio delle statue di cristoforo colombo o la censura di alcuni passi letterari. 



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Inviato il 16 settembre 2022 13:40
4 ore fa, ziowalter1973 ha scritto:

Eliminare la memoria storica di secoli di letteratura e di cinematografia dove gli autori europei hanno raccontato di persone europee è parecchio pretenzioso

 

Mi duole informarti che nella fiaba di Andersen la sirenetta muore, suicida e friendzonata, liquefacendosi in spuma di mare e diventando puro spirito. 

Quindi i primi a voler "eliminare secoli di memoria storica e letteratura" sono stati proprio quelli della disney col cartone originale.

Che però ti va bene, coi suoi balli caraibici e il lieto fine, vero? 



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Inviato il 16 settembre 2022 13:56

Scusa ma non è che mi freghi poi tanto della storia della sirenetta in se.. Io sono intervenuto nella discussione solo per la questione dell' attrice di colore. Le storture delle trasposizioni delle varie opere sono sempre fatte da cattivissimi uomini bianchi razzisti.. Boh.. il discorso sembra diventare eterno come la diatriba del crocifisso in classe.. 



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Inviato il 16 settembre 2022 14:02
14 ore fa, ziowalter1973 ha scritto:

Quello che manca all' appello è un' inventiva nera.. Cioè.. manca la creatività originale degli autori di colore.

 

Forse non ho capito l'obiezione, ma non mi pare proprio che manchino opere "universali" di autori neri da cui trarre ispirazione. :ehmmm: Basta vedere la quantità di lavori tratti da o ispirati a "I tre moschettieri" o a "Il conte di Montecristo". (Alexandre Dumas "padre" - come opportunamente ricordato ai più dal dott. King in Django Unchained - era nero, mulatto più probabilmente). 

 

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 16 settembre 2022 14:13

Beh.. nel post incriminato ho ammesso la mia ignoranza in materia. :unsure:Ricordo una decina di attori di colore o vagamente colorati ma non saprei indicare un autore di colore (colorato in qualunque modo) che abbia creato un' opera originale con un buon seguito. Come detto prima cinema ne vedo poco e niente, qualche serie tv etc. Ok.. mi è venuta in mente shonda rhymes che ha creato greys anatomy. Certo un medical drama non brilla per originalità ma il successo l' ha avuto.. ;) 



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Inviato il 16 settembre 2022 14:34
20 minuti fa, ziowalter1973 ha scritto:

Scusa ma non è che mi freghi poi tanto della storia della sirenetta in se.. Io sono intervenuto nella discussione solo per la questione dell' attrice di colore. Le storture delle trasposizioni delle varie opere sono sempre fatte da cattivissimi uomini bianchi razzisti.. Boh.. il discorso sembra diventare eterno come la diatriba del crocifisso in classe.. 

 

No il discorso è semplicissimo.

L'arte, la letteratura, la cultura stessa vanno avanti rielaborando, riadattando e risignificando roba che c'era prima. 

La sirenetta della disney è essa stessa una rielaborazione molto marcata (di certo più marcata che non cambiare il colore della pelle della protagonista) di quanto scritto da andersen. 

Ma al cartone dell'89, col suo codazzo di canzoni caraibiche e granchi giamaicani (sebastian in originale ha accento giamaicano, non francese) tipicamente danesi, nessuno dice nulla. L'attrice di colore è "il politicamente corretto".



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Inviato il 16 settembre 2022 14:35
32 minuti fa, Maya ha scritto:

 

Forse non ho capito l'obiezione, ma non mi pare proprio che manchino opere "universali" di autori neri da cui trarre ispirazione. :ehmmm: Basta vedere la quantità di lavori tratti da o ispirati a "I tre moschettieri" o a "Il conte di Montecristo". (Alexandre Dumas "padre" - come opportunamente ricordato ai più dal dott. King in Django Unchained - era nero, mulatto più probabilmente). 

 

 

 

Albert Camus, il primo che mi viene in mente. 



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Inviato il 16 settembre 2022 15:22
53 minuti fa, ziowalter1973 ha scritto:

shonda rhymes che ha creato greys anatomy. Certo un medical drama non brilla per originalità ma il successo l' ha avuto..

 

Shonda Rhimes ha anche creato la serie "Bridgerton" sulla cui qualità complessiva possiamo discutere, ma che ha una sua originalità, oltre ad aver ottenuto anche questo un certo successo. Per stare nel tema: propone un'Inghilterra nei primi dell' '800 in cui esiste una nobiltà di pelle nera. Se non erro anche la regina è nera. Ammetto di non averla vista, ma di aver solo letto in merito.

 

Se ci spostiamo verso i nostri giorni di autori neri di successo le cui opere hanno ispirato o stanno ispirando fiction di successo, così su due piedi mi vengono in mente Alice Walker (vincitrice del premio Pulitzer) che ha scritto "Il colore viola" (da cui è stato tratto l'omonimo film candidato agli Oscar) e Colson Whitehead (due volte premio Pulitzer): da  "La ferrovia sotterranea" è stata tratta una serie in arrivo su Prime.

 

Per quel che riguarda gli autori "colorati"... valgono anche quelli asiatici? Kazuo Ishiguro, premio Nobel per la letteratura, è autore di "Quel che resta del giorno" (anche questo candidato agli Oscar). 

 

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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