A tal proposito...qualcuno ha aggiornamenti sullo stato evolutivo dell'eolico ad alta quota?
Il 6/3/2021 at 09:26, Lyra Stark ha scritto:Per le auto poi mi ha sempre affascinato l'energia cinetica.
Intendi strategie che utilizzino volani come batterie inerziali per recuperare energia cinetica dalla frenata e riutilizzarla nell'accelerazione? Progetti del genere mi pare esistano ma solo per mezzi più grandi (treni, autobus, tram) e sono ancora sperimentali.
Nella auto elettriche e ibride invece recuperare energia in frenata è la normalità perché il motore elettrico è reversibile, cioè può funzionare anche da generatore.
1 ora fa, joramun ha scritto:A tal proposito...qualcuno ha aggiornamenti sullo stato evolutivo dell'eolico ad alta quota?
Esistono vari progetti sperimentali iniziati negli anni passati. Trovi un elenco qui: https://energycue.it/eolico-troposferico-energia-aquiloni-alta-quota/18945/
Esiste anche un report sulle prospettive di questa tecnologie nel ventennio 2019-2039, ma è a pagamento: https://www.idtechex.com/en/research-report/airborne-wind-energy-2019-2039/632
La transizione ecologica in tempi brevi non sarà semplice e richiederà nel medio termine molti sacrifici economici da parte delle aziende interessate, e il ministro della Transizione Ecologica (ex Ministero Ambiente) Roberto Cingolani lo ha sottolineato in un'intervista: https://www.huffingtonpost.it/entry/roberto-cingolani-la-transizione-ecologica-potrebbe-essere-un-bagno-di-sangue_it_60dd5be9e4b070f97b395e99
Cita“Potrebbe essere un bagno di sangue”. Roberto Cingolani è chiaro: in un'intervista alla Stampa afferma che “per cambiare il nostro sistema e ridurre il suo impatto ambientale bisogna fare cambiamenti radicali che hanno un prezzo. Di conseguenza dovremo far pagare molto la CO2 con conseguenze, ad esempio sulla bolletta elettrica”. Per quanto riguarda, poi, le critiche di Grillo “sono un tecnico scelto dal presidente del consiglio - dice il ministro della Transizione ecologica - Le critiche sono utili, sicuramente avrò fatto scelte non andate in una certa direzione e altre all’opposto. Non ho un partito alle spalle, sto cercando di interpretare il mio servizio in modo che sia utile al Paese. La politica dà delle priorità, io cerco di assecondarle tutte”.
ma infatti il tema è veramente complicato. e purtroppo invece diventa sempre uno scontro quasi ideologico tra varie fazioni.
x fare un esempio basta guardare tutta la polemica sulla plastica e il suo uso. spesso si parte a testa bassa su un tema quando ogni scelta va pesata sia dal punto di vista ambientale sia anche economico. e per fare ciò bisognerebbe farlo in maniera oggettiva e non per bandiera.
del resto il termine sostenibilità è spesso usato a sproposito in quanto si guarda solo l'aspetto ambientale tralasciando quello economico e sociale. invece queste 3 aree dovrebbero riuscire a coesistere insieme e questo è il tema principale del discorso. se guardassimo tutto invece da un verso tralasciando gli altri 2 poi ci sarebbero dei costi enormi da pagare.
A dire il vero però con la plastica abbiamo fatto passi da gigante: esistono le stoviglie biodegradabili (non quelle di legno che oggettivamente danno un cattivo sapore ai cibi, ma in plastica dal grano), coppette e piatti, pellicola biodegradabile, bicchieri e ogni altro tipo di contenitore. Già solo con questi dovremmo abbattere di moltissimo l'inquinamento.
Personalmente poi non ho mai capito perché per l'acqua minerale così amata da tanti non si possa tornare al vetro. Forse jn problema coi vuoti a rendere, però sarebbe il modo più igienico (dato che la plastica compostabile in genere non va bene per i liquidi).
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
proprio sulle bottiglie d'acqua la discussione va fatta in maniera oggettiva. cioè vantaggi/svantaggi. il vetro ho vari problemi: peso che comporta maggior consumo negli spostamenti; poi devi appunto calcolare il doppio dei trasporti; infine cmq dovrai lavarlo ecc e anche qui si vanno a sommare altre spese e altra energia consumata. però bisogna mettere tutto sulla bilancia e vedere effettivamente cosa conviene. poi sul monouso come per esempio bastoncini da caffè sono assurdi. ma anche qui ci sono tutti discorsi anche igienici da affrontare.
ripeto tema complesso ma che andrebbe appunto approcciato dal punto di vista tecnico/oggettivo.
Nel caso del vetro, il maggior costo del trasporto per singolo pezzo si abbatterebbe nel riutilizzo. Il tema qui è la disponibilità di punti di ricarica per poter ricaricare le bottiglie. Poi va anche detto che in molti comuni l'acqua del rubinetto è buona. Un primo passo è informarsi bene in merito per capire se sia davvero necessario acquistare acqua in bottiglia, tenendo conto che diversamente il vantaggio non è solo per l'ambiente, ma anche per il portafoglio.
Un'altra considerazione da fare quando si parla di bottiglie in plastica o vetro riguarda il ciclo di vita e il ciclo di morte. Se nel primo non è affatto scontato che il vetro sia vincente - anzi, mi pare di aver letto che è vero proprio il contrario -, nel ciclo di morte solo il 30% di una bottiglia in plastica viene riciclato, il resto viene bruciato.
Non ci sono però solo le bottiglie dell'acqua. Si possono ridurre i consumi di plastica in molti modi, ad esempio rinunciando a stoviglie "usa e getta" oppure, come giustamente ha indicato @Lyra Stark, optando per quelle biodegradabili. Costano un po' di più - è vero -, ma in fin dei conti spesso rappresentano una soluzione di comodità. Quante volte potremmo usare piatti e bicchieri in ceramica e vetro, ma decidiamo per la versione "'usa e getta" per non dover lavare tutto al termine della cena?
Un'altra buona abitudine è scegliere confezioni "leggere" o nulle per detersivi e saponi: qui si va dalle "buste" agli shampoo solidi. In questo caso, al ridotto utilizzo di plastica si aggiunge il minor costo economico e ambientale della logistica (trasporto+stoccaggio).
Si può optare per un abbigliamento con ridotte o nulle percentuali di fibre sintetiche, sostituire prodotti "usa e getta" quali salviette struccanti, fazzoletti, pellicola per alimentali ecc. con prodotti riutilizzabili: dalle pellicole in cera d'api (rispetto a cui se qualcuno ha esperienza sono molto curiosa) ai dischetti struccanti lavabili fino al tradizionale fazzoletto in cotone. Si possono valutare soluzioni alternative agli assorbenti femminili come le coppette o gli slip specifici (anche qui: A.A.A. esperienze cercasi) ovvero scegliere assorbenti 100% con cotone naturale che, in alcuni casi, sono del tutto compostabili.
Si possono sostituire gli spazzolini da denti in plastica con quelli in bambù: a fine vita si stacca la testina e si getta il manico nell'umido. Alcuni si gettano del tutto nell'umido. Il costo è pari a un buon spazzolino tradizionale.
Si possono banalmente considerare i prodotti anche tenendo conto anche della confezione e magari scegliendo quelli che non presentano eccessi inutili di film plastico, confezioni multiple ecc. oppure quelle che sono biodegradabili (in questi anni ho trovato vaschette di gelato, capsule del caffè e addirittura buste di insalate che vanno nell'umido).
Ora, secondo me, è veramente difficile fare scelte al 100% sostenibili ed è difficile per la singola persona riuscire a trovare sempre un'alternativa di prodotto che sia non solo ecologicamente, ma anche economicamente sostenibile e che per di più si adatti alle proprie esigenze (la coppetta mestruale, ad esempio, non è una cosa per tutti). Secondo me, però si può iniziare con qualcosa. L'impatto delle bottiglie di plastica è notevole, ma ci sono anche tante altre cose su cui concentrarsi.
Certo 100% magari è difficile comunque secondo me ci sono già molte soluzioni.
Non a caso ho scoperto con piacere che l'Italia è seconda solo alla Germania per percentuale di riciclo e abbiamo già raggiunto e superato le soglie previste dalla UE per il 2025 in tutti i materiali!
2 ore fa, Maya ha scritto:pellicola per alimentali ecc. con prodotti riutilizzabili: dalle pellicole in cera d'api
In c'era d'api no ma nei supermercati di zona adesso usano l'involucro compostabile per l'affettato che è un'ottima cosa! Non ho rilevato aumenti di prezzo.
2 ore fa, Maya ha scritto:Un'altra considerazione da fare quando si parla di bottiglie in plastica o vetro riguarda il ciclo di vita e il ciclo di morte. Se nel primo non è affatto scontato che il vetro sia vincente - anzi, mi pare di aver letto che è vero proprio il contrario -, nel ciclo di morte solo il 30% di una bottiglia in plastica viene riciclato, il resto viene bruciato.
Ecco io ho sempre saputo che il vetro si può riciclare all'infinito mentre la plastica una volta riciclata non si può più riciclare una seconda... ma non so quanto corrisponda al vero.
3 ore fa, rhaegar84 ha scritto:infine cmq dovrai lavarlo
In teoria devi comunque lavare tutto prima di introdurre nella raccolta differenziata (il che a volte pare un controsenso posso essere d'accordo). Io per esempio adotto questa soluzione: tengo tutti gli involucri usati per contenere i cibi e quando ho finito di lavare i piatti metto anche quelli nel lavandino e li lavo così non spreco più acqua o detersivo. Ovviamente in questo caso non necessitano risciacquo.
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si ok intendevo che vanno lavate le bottiglie una volta rientrate in azienda. per questione igieniche avranno qualche ciclo di lavaggio sicuramente. questo sul reso. cmq era solo un esempio x capire come bisogna cercare sempre di soppesare le cose x capire poi le migliori soluzioni.
poi sul monouso proprio immediato lì si che bisogna intervenire. la bottiglia nel momento che viene riempita svolge al sua funzione. la bacchetta da caffè giusto qualche secondo per mescolare (poi altre alla plastica c'è pure la confezione).
altre cose assurde le confezioni di frutta e verdura. tipo mela già tagliata con tutto involucro tra plastica e pellicola. questi sono proprio degli sprechi. costa più la confezione che il prodotto.
Le recenti alluvioni in Germania ed altri fenomeni climatici estremi (incendi in Siberia, ondate di caldo in Canada) potrebbero essere dovute al cambiamento climatico: https://www.ilpost.it/2021/07/19/cambiamento-climatico-alluvioni-germania/
Questo si, però noto che comunque rispetto a 10 anni fa sono stati fatti molti passi in avanti. Secomdo me però più che a casa il problema è in giro, nei luoghi pubblici dove o non è sempre facile trovare i contenitori giusti, oppure mancano del tutto (vedi a scuola ) o non è sempre agevole separare i vari materiali.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Il recente rapporto ONU sul cambiamento climatico non è per niente ottimista, ma del resto la situazione (si veda il problema incendi) è sotto gli occhi di tutti: https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/08/09/news/cambio_climatico_il_rapporto_ipcc_i_cambiamenti_climatici_sono_diffusi_rapidi_e_si_stanno_intensificando_-313410983/
Già è abbastanza triste vedere come il problema sia noto,gli effetti anche ma nessuno faccia nulla. Personalmente trovo sconvolgente che quegli scenari che si vedevano in molti film di fantascienza da piccoli adesso stiano trasformandosi anche abbastanza velocemente in realtà.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Il 10/8/2021 at 13:22, Euron Gioiagrigia ha scritto:Il recente rapporto ONU sul cambiamento climatico non è per niente ottimista, ma del resto la situazione (si veda il problema incendi) è sotto gli occhi di tutti: https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/08/09/news/cambio_climatico_il_rapporto_ipcc_i_cambiamenti_climatici_sono_diffusi_rapidi_e_si_stanno_intensificando_-313410983/
Eh si, siamo proprio nella pupù. E ve lo ricordate quando facevamo i disinvolti prendendo in giro una quindicenne che aveva la sola colpa di voler sensibilizzare (nel modo dei quindicenni, come era ovvio che fosse) sulla questione, dandole della manipolata, della cacciatrice di fama e tutto il resto? Bei tempi.
13 minuti fa, joramun ha scritto:Bei tempi.
Senza fare la solita inutile ironia, io rimango convinto che i modi con cui Greta Thunberg cercasse di sensibilizzare l'opinione pubblica fossero sbagliati: se poni l'attenzione su un tipo di problema, devi anche proporre le soluzioni, di questo ne sono rimasto convinto. Detto questo, le soluzioni dovranno venire da uno sforzo comune, ma non vedo tutta questa collaborazione internazionale e non vedo soprattutto le intenzioni da parte dei principali inquinatori che sono gli USA, il cui stile di vita è davvero eccessivamente impattante e dove anche questo tema finisce per essere politicizzato. Tempo fa leggevo di un sondaggio in cui si diceva che di quelli favorevoli ad una futura abolizione delle auto a benzina/diesel la maggior parte fossero elettori democratici, mentre di quelli contrari alla loro abolizione la grande maggioranza fossero elettori repubblicani. Finché gli USA non usciranno da questa dicotomia ideologica accecante temo che non potremo stare molto tranquilli.