No Euron, anche augurandoti una lunga vita nel lungo termine morirai
I tuoi figli (come d'altronde anche tu) esisteranno grazie al modello di sviluppo che abbiamo o non esisteranno
Certo non intendevo dire che ciascuno di noi vivrà per sempre. Intendo dire, come hai detto tu stesso, che tutto sta nel delineare un modello di sviluppo che permetta alle future generazioni di vivere bene e in salute.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
5 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:Certo non intendevo dire che ciascuno di noi vivrà per sempre. Intendo dire, come hai detto tu stesso, che tutto sta nel delineare un modello di sviluppo che permetta alle future generazioni di vivere bene e in salute.
Ma anche di nascere
41 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:Avevo letto sul mio libro universitario di Impianti Nucleari (quello scritto da Maurizio Cumo...bei tempi) che una soluzione alternativa potrebbe essere usare il torio, che è molto più comune dell'uranio.
Però sì, è sempre una fonte che prima o poi si esaurirà.
Si, avevo letto anche io della possibilità di utilizzare il torio, che sarebbe anche una soluzione di passaggio interessante, ma da quel che ho capito (leggendo qui) non è propriamente un materiale fissile, quindi per trasformarlo in un combustibile adatto all'utilizzo in una centrale a fissione occorrono una serie di passaggi ulteriori, che richiedono anch'essi energia.
Oltre che dover comunque utilizzare una componente fissile nella reazione, e quindi risiamo da capo a dodici.
22 minutes fa, Zio Frank dice:Ma anche di nascere
Nessuno mi pare abbia mai proposto di sterilizzare la popolazione mondiale. Basta incentivare, come dicevo a Loki di Asgard sempre in questa discussione, forme di controllo delle nascite nei paesi più poveri.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
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Fredegond Shove, The River of Life
La faccio semplice, è applicabile in molte discussioni.
Dobbiamo fare sacrifici per i nostri figli
Chi direbbe di no ? Nessuno
Ma se questi sacrifici sono così sacrificanti da impedirti di averlo questi figli perché non te li potresti mantenere?
Infatti lo scopo è mantenere lo stesso livello di benessere e sviluppo con una tecnologia diversa, più sostenibile. Io non dico che le rinnovabili e le auto elettriche siano la panacea di tutti i mali, vanno molto migliorate. Anche il riciclo ha dei problemi, perché i materiali riciclati sono meno resistenti di quelli normali. Ma sono punti di partenza.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
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Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Ma io con il concetto da te espresso sono daccordo.
Il problema è che poi sono tasse ,meno benessere, e a quanto pare pure un controllo delle nostre abitudini alimentari
3 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:Io non dico che le rinnovabili e le auto elettriche siano la panacea di tutti i mali, vanno molto migliorate.
Credo che le auto elettriche saranno più che altro utilizzate per gestire una fase di passaggio dai combustibili fossili all'idrogeno, che è il vero sviluppo futuro dei trasporti. Il problema è che anche li bisogna spingere la ricerca, perchè al momento è molto complesso sia ricavarlo che stoccarlo.
Anni fa si ipotizzava che l’elettrico potesse essere la soluzione per la mobilità urbana, mentre l’idrogeno quella per le tratte lunghe.
Al momento l’elettrico è quello che c’è (più o meno... ), l’idrogeno è ancora una promessa. Nel frattempo, il trasporto pesante sta andando (con calma) verso LNG.
Ho letto tutta la discussione e, secondo me, va precisata una cosa: molte aziende - grandi e piccole - stanno affrontando il tema della sostenibilità vuoi perché ci sono norme sempre più stringenti, vuoi perché clienti e consumatori hanno aspettative specifiche e valutano marchi e aziende in questo senso, vuoi perché tanti hanno scoperto che un trasporto sostenibile, un packaging sostenibile ecc. aumentano l’efficienza operativa e quindi producono benefici economici. Diciamo quindi che, se alcuni provvedimenti sono solo un costo (vedi plastic tax), molte pratiche invece sono viste come un investimento non solo in immagine, ma anche in competitività.
Provo a dare per assodate e universalmente condivise due cose nel seguito del mio post:
- il clima globale sta radicalmente cambiando verso un continuo e progressivo riscaldamento
- le specie viventi mutano in modo casuale e poi le mutazioni che possono diffondersi più facilmente caratterizzano la specie (o ne generano una nuova) nelle generazioni successive
Se queste premesse non sono accettate, consiglio di non leggere il resto.
Ogni specie vivente ha il suo ciclo vitale. Nasce, nel senso che si differenzia geneticamente da una specie "madre" secondo criteri di classificazione generalmente noti e accettati, fa la sua storia che può durare poche centinaia di migliaia di anni così come centinaia di milioni di anni, e si estingue lasciando o meno altre specie come discendenza.
Ogni specie vivente vive questo percorso nell'ignoto: subisce le mutazioni del proprio patrimonio genetico così come quelle agli altri elementi del proprio ecosistema, senza poterle valutare e reagire proattivamente agli impatti.
L'uomo ha timidamente, grazie a individui e intuizioni che sono andati oltre l'immediato e hanno arricchito discipline come la biologia, la matematica, la genetica (solo per citare quelle più direttamente coinvolte), raggiunto una consapevolezza tale da poter apprezzare gli effetti del proprio operato e iniziare a vedere almeno i più evidenti e macroscopici rapporti di causa-effetto delle proprie azioni.
E gli effetti li stiamo vedendo sotto i nostri occhi. Nel nostro piccolo mondo italico, periodi sempre più prolungati di calura estrema e siccità, scioglimento dei ghiacci alpini e conseguente perdita della fonte d'acqua primaria per oltre un terzo della popolazione italiana nonché per una parte maggioritaria di agricoltura e industria. Altrove, fenomeni come desertificazione inarrestabile, riduzione delle scorte di acqua dolce immediatamente fruibile, innalzamento del livello dei mari.
Ovunque abbiamo depauperazione e cancellazione di ecosistemi complessi, che sono gli ecosistemi più duttili e resistenti ai cambiamenti.
Ovunque abbiamo sovrasfruttamento delle risorse del pianeta, che è un modo per dire che stiamo vivendo a credito. A differenza del credito finanziario, dove l'Argentina può fare default per la nona volta e i creditori chiudono un occhio, qui non c'è un creditore con cui andare a trattare per rinegoziare il debito, per promettergli che prima o poi faremo i bravi ma intanto dovrebbe fornirci sull'unghia qualche miliardo di tonnellate di pesci a fondo perduto perché i mari si stanno spopolando. Se i mari si spopolano, si spopolano.
Possiamo far finta di non saperlo. Possiamo fingere di essere leoni, tirannosauri o trilobiti, rinunciare al nostro essere umani e andare avanti così.
Possiamo saperlo e possiamo fregarcene. Per chi coglie la citazione, il metodo Cornelius: "Arraffa quel che puoi, finché puoi". Possiamo coscientemente dire che il nostro stile di vita è irrinunciabile, che se non faccio arrivare le fragole dal Sudafrica per poterle mangiare a gennaio non sono contento, e chissenefrega del costo che ci vuole per soddisfare questo "bisogno". Questo metodo può condurre ad un miglioramento delle condizioni di vita per singoli o per gruppi ristretti di persone nel breve termine.
Oppure possiamo tentare di adattarci, un adattamento non genetico ma di apprendimento, consci che - così come quello genetico - potrebbe non essere per il meglio, ma consci che la strada corrente non è sicuramente la migliore a livello di specie.
Adattamento in che direzione?
- L'unica forma reale di libertà è la colonizzazione spaziale, se non in forma abitativa almeno in forma di reperimento di risorse, acqua, metalli, eccetera. Siamo però ben lontani da questo obiettivo, e se anche l'agenda spaziale fosse al primo posto nella mente dei governi - e non lo è, purtroppo - serve del tempo per consentirci di arrivare al livello tecnologico necessario.
- Sgradevole a dirsi, ma la via più facile è il controllo delle nascite. Tornare ai livelli di 100 anni fa, ricalibrando la piramide demografica e stanziando le immani risorse finanziarie che servono per evitare la disintegrazione di ogni forma di welfare.
- Cambiare abitudini, che non significa tornare nelle caverne e mangiare bacche, ma significa accettare che una discreta parte delle nostre attuali consuetudini sono in fondo capricci. Mangiare carne ai livelli di USA o Australia è necessario? Prendere la macchina per fare 500 metri è necessario? La cementificazione selvaggia delle coste è necessaria?
- Piantare alberi. Piantare alberi. Piantare alberi. Il riscaldamento globale è generato dall'uomo? Piantare alberi ci consente di riparare almeno in parte al danno. Il riscaldamento globale non è generato dall'uomo? Piantare alberi ci consente di esercitare un controllo sul clima per mantenerlo su binari a cui noi siamo più adatti. Ci vorranno trenta anni affinché il rinnovo del parco automobilistico consenta di dimezzare le emissioni? Piantare alberi costa meno ed è più rapido. I deserti avanzano? Piantare alberi per fermarli. L'acqua dolce scompare? Piantare alberi la trattiene. La scomparsa dei ghiacciai del Kilimangiaro è legata molto più al mancato apporto di umidità dovuto alla deforestazione che all'incremento delle temperature. Piantare alberi è la soluzione a basso costo per qualsiasi problema. Certo, gli alberi occupano spazio. Bene, rendiamo gli alberi parte integrante degli spazi antropizzati.
- Ricerca e sviluppo di soluzioni che possano ridurre l'impronta antropica, credo che Maya abbia affrontato bene l'argomento sopra quindi non mi dilungo in merito.
10 minutes fa, Lord Beric dice:Piantare alberi. Piantare alberi. Piantare alberi. Il riscaldamento globale è generato dall'uomo? Piantare alberi ci consente di riparare almeno in parte al danno. Il riscaldamento globale non è generato dall'uomo? Piantare alberi ci consente di esercitare un controllo sul clima per mantenerlo su binari a cui noi siamo più adatti. Ci vorranno trenta anni affinché il rinnovo del parco automobilistico consenta di dimezzare le emissioni? Piantare alberi costa meno ed è più rapido. I deserti avanzano? Piantare alberi per fermarli. L'acqua dolce scompare? Piantare alberi la trattiene. La scomparsa dei ghiacciai del Kilimangiaro è legata molto più al mancato apporto di umidità dovuto alla deforestazione che all'incremento delle temperature. Piantare alberi è la soluzione a basso costo per qualsiasi problema. Certo, gli alberi occupano spazio. Bene, rendiamo gli alberi parte integrante degli spazi antropizzati.
Anche perchè. mi permetto di aggiungere, se pure si volesse mettere in discussione la teoria del global warming (ma ancora c'è qualcuno che se la sente di farlo?), e che ritiene che l'impatto dell'uomo sulle emissioni di CO2 sia trascurabile o non dimostrato, la deforestazione è certamente di origine antropica.
Gli alberi non si tagliano da soli.
Cita- Sgradevole a dirsi, ma la via più facile è il controllo delle nascite. Tornare ai livelli di 100 anni fa, ricalibrando la piramide demografica e stanziando le immani risorse finanziarie che servono per evitare la disintegrazione di ogni forma di welfare.
Io fare i bonus famiglia al contrario: invece che tot soldi per ogni figlio fatto, tassazione extra per ogni figlio oltre il primo. Cosi è difficile andare avanti.
Ricordiamo che quando si fanno quei calcoli sul consumo idrico e si afferma che allevare un maiale costa TOT litri di acqua, che allevare un bovino costa TOT litri di acqua, si dimentica sempre di ricordare che alla cima di quella piramide c'è sempre l'uomo, e che un uomo in meno vuol dire agire a cascata su tutta la piramide dei consumi.
Cita- Cambiare abitudini, che non significa tornare nelle caverne e mangiare bacche, ma significa accettare che una discreta parte delle nostre attuali consuetudini sono in fondo capricci. Mangiare carne ai livelli di USA o Australia è necessario? Prendere la macchina per fare 500 metri è necessario? La cementificazione selvaggia delle coste è necessaria?
Tra l'altro le persone spaventate da queste affermazioni spesso non considerano che quello che si sta sostenendo è sopratutto il ricorso al km 0 e alla filiera (ac)corta. Motivo per cui, anche qui sul forum, si è spesso discusso con persone vegane: produrre e processare un hamburger di seitan e spedirlo dall'altro lato del mondo è molto più impattante che non mangiare la gallina dell'allevatore del mio paese
13 hours fa, joramun dice:Io fare i bonus famiglia al contrario: invece che tot soldi per ogni figlio fatto, tassazione extra per ogni figlio oltre il primo. Cosi è difficile andare avanti.
Questo funzionerebbe solo se lo facessero in ogni paese del mondo. Proporre questa idea solo in Occidente e lasciare che in Asia, Africa e Sudamerica la popolazione continui ad aumentare sarebbe piuttosto ingiusto, e anche inefficace visto la popolazione occidentale è già in contrazione.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
15 hours fa, Lord Beric dice:le specie viventi mutano in modo casuale e poi le mutazioni che possono diffondersi più facilmente caratterizzano la specie
Tecnicamente credevo fosse che gli individui di una specie portatori delle mutazioni che consentono un miglior adattamento alle condizioni ambientali contingenti hanno più possibilità di sopravvivere e pertanto nel tempo consentono il diffondersi di quella mutazione specifica finché non si assesta a livello di specie.
Tuttavia questi discorsi basati sul funzionamento "secondo natura" secondo me dovrebbero considerare ormai anche gli interventi dell'uomo sulle genetica di piante e animali (per alcuni insetti accade già e non dubito si procederà alle altre specie col tempo).
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
4 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:Questo funzionerebbe solo se lo facessero in ogni paese del mondo. Proporre questa idea solo in Occidente e lasciare che in Asia, Africa e Sudamerica la popolazione continui ad aumentare sarebbe piuttosto ingiusto, e anche inefficace visto la popolazione occidentale è già in contrazione.
Certo, dovrebbe essere una soluzione adottata a livello globale. Anche se probabilmente in Africa nell'immediato sarebbe più appropriata una seria diffusione dell'utilizzo del preservativo.
Che tassarli mi pare abbastanza surreale, al momento