15 hours fa, BiancaStark dice:Ribadisco la mia scena finale : Jon a terra con le ferite che incominciano a sanguinare e la corona in un bagno di sangue. Un finale del genere mi sembra coerente con il personaggio, sia dei libri che della serie, e può soddisfare il gusto "perverso" di D&D e Martin, ribadendo, soprattutto, il concetto di Melisandre, esposto a Jon prima della battaglia dei Bastardi, e quello di Beric Dondarion "alla fine vincerà sempre lei (la morte)".
Questa tua soluzione finale mi è sempre piaciuta abbastanza, perché porterebbe comunque Jon alla morte, ma non con la narrativa più banale possibile, cioè quella sul campo. Ma non ho capito se intendi che lascerebbe comunque un suo erede diretto oppure no. Mi sembrerebbe comunque un po' strano non seguire le parole di Tyrion, che parla di assemblea a grandi numeri per eleggere un nuovo sovrano ed erede. Potrebbe accadere così, in effetti.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Io sono curiosa di Sapere come si Avvererà il : COLPISCILO CON LA PUNTA.
Mi sto riguardando dei pezzi e ci sono un sacco di ipotesi e suggestioni.
Tipo questo dialogo nel finale e le indiscrezioni su Tyrion traditore... a me sono venuti i brividi....
Sempre a riguardo dell'epilogo Jon:
Il Corvo di Mormont, che lo chiama Re, lo consideriamo? Potrebbe avere un collegamento col fatto che in effetti in GoT è asceso a Re del Nord, cosa che potrebbe accadere anche in ASOIAF. Ma potrebbe anche riferirsi ai Sette Regni.
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"I thought my song was beginning that day, but it was almost done."
"I'm a stupid little girl with stupid dreams."
"My skin has gone from porcelain, to ivory, to steel."
""I'm Sansa Stark of Winterfell, this is my home. And you can't frighten me."
"Thank you for your many lessons, Lord Baelish. I will never forget them."
Raccolgo l'invito di @JonSnow;, il quale a sua volta raccoglie quello di Metamorfo, nell'alternarci in questa sorta di staffetta che cerca di individuare per i personaggi principali il finale o i finali più probabili o plausibili in relazione al loro percorso evolutivo, limitandoci appunto ai soli eventi narrati in GoT.
Ho scelto di iniziare con uno dei personaggi delle Cronache a me più caro, Sansa Stark, the Northern Girl, the Winterfell's Daughter, ed ho individuato, tra le tantissime, cinque citazioni che a mio avviso rappresentano un po' il fil rouge del suo arco narrativo, secondo me uno dei migliori e coerenti, per mettere insieme ciò che finora abbiamo visto e percepito di lei.
Figlia femmina maggiore di Lord Eddard e Catlyn Stark, ci viene presentata come la classica ragazza di nobili natali, bene educata, rispettosa delle regole ed attenta all'etichetta, con una cortesia ai limiti dell'ipocrisia ("la cortesia è l'armatura di una Lady", le ripeteva sempre Septa Mordane).
Sogna di trasferirsi ad Approdo del Re, tra feste, agi e ogni tipo di piacevolezza, dove vuole sposare il principe Joffrey Baratheon, ragazzo che non conosce affatto ma che nei suoi sogni di ragazzina le sembra l'emblema del perfetto cavaliere; soltanto in seguito all'uccisione del padre dopo l'accusa di tradimento per mano del suo stesso amato ed idealizzato principe, con la complicità della di lui madre, la Regina Cersei, ella vede sgretolarsi velocemente il mondo di illusioni in cui aveva vissuto, fino quasi a rinnegare il suo, di mondo, la sua famiglia, le sue origini, ed inizia un percorso molto lungo e doloroso dentro sé stessa che la porta pian piano ma costantemente a riappropriarsi della propria identità di Stark.
Un percorso, tuttavia, di grande maturazione personale e crescita anche grazie a due figure molto importanti: la già citata Cersei, e Lord Baelish, il quale la inizia ai meccanismi del Gioco del Trono; è proprio qui che la lasciamo, alla fine di GoT7, qui con lui che concludiamo il percorso di Sansa, finalmente capace di liberarsi della ossessiva presenza di Ditocorto, delle sue attenzioni, delle sue manipolazioni, della sua brama di arrivare a lei ed attraverso lei, infine, proprio al Trono di Spade.
La vediamo Lady di Winterfell, reggente in vece del fratellastro Jon, al quale rimane fedele e leale contro ogni previsione. Seppur mal celando una propria personale ambizione, dettata a mio modo di vedere più da un sincero e profondissimo amore e senso di appartenenza alla sua famiglia ed al Nord che a mera brama di potere, Sansa appare finalmente la donna che era destinata ad essere, la vediamo riflessiva ma risoluta ed autorevole.
A questo punto, e mi scuso per la prolissità del preambolo, ho ipotizzato tre finali per lei:
- Sansa Lady di Winterfell e Protettrice del Nord (o Regina regnante nel caso di un Nord che mantenesse l'autonomia). E' a mio parer il finale a lei più confacente, costretta dagli eventi prima a prendere in sposa Tyrion Lannister, poi il detestabile sadico Ramsay Bolton, si riappropria infine della propria identità di Stark, riconquista anche attraverso le "arti femminili" (insegnamenti di Cersei) la dimora di famiglia, riconosce Jon come Stark a tutti gli effetti e soprattutto come Re del Nord, lo stesso Nord che governa in sua vece. Ella esercita il potere senza venirne però corrotta, così come il dolore non ne ha mai corrotta la natura positiva. In questa ipotesi la vedo solitaria, non una lady consorte, come ribaltamento finale di quelli che erano i suoi sogni iniziali. - Sansa protettrice di un ipotetico figlio o figlia di Jon e Dany, probabilmente dividendosi il compito con Tyrion. (ipotesi che mi affascina meno in virtù del fatto che non immagino un finale senza Jon, anche se lo reputo abbastanza probabile). - Sansa Regina dei Sette Regni, sul Trono di Spade. Ipotesi molto fantasiosa, lo riconosco, poco realistica, anche se la predilezione che D&D hanno da sempre per lei mi portano a non escluderla del tutto. Ovviamente perché questa terza ipotesi si realizzi si dovrebbe avere uno scenario abbastanza traumatico per un sacco di personaggi a lei e a noi molto cari, prima tra tutti una morte di Jon, oppure, colpo di scena, un matrimonio strategico proprio tra i due (anche se non sono fratelli sono comunque cugini, è incesto in ogni caso) che metterebbe le basi per una dinastia Targaryen - Stark sul Trono che garantirebbe particolare stabilità al reame in quanto garantirebbe anche il supporto della Valle di Arryn e di Delta delle Acque. In ogni caso, in Sansa vedo la capacità di ricostruire e di preservare memoria storica di quanto avvenuto, nonché la saggezza e la lungimiranza necessaria affinché alcuni errori non si ripetano in prospettiva futura. Ricordo sempre una frase che Tyrion le dice ad Approdo del Re, dopo l'ennesimo buon viso a cattivo gioco della ragazza ai maltrattamenti di Joffrey: "Sansa Stark, tu sopravvivrai a tutti noi."
Ditemi la vostra.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
___
"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
___
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
34 minutes fa, porcelain.ivory.steel dice:[...] Ricordo sempre una frase che Tyrion le dice ad Approdo del Re, dopo l'ennesimo buon viso a cattivo gioco della ragazza ai maltrattamenti di Joffrey: "Sansa Stark, tu sopravvivrai a tutti noi."
Tocca dunque al percorso e alla meta di Sansa Stark.
Questa citazione, esasperata da un tono ironico e leggero al tempo stesso, ed espressa da Tyrion Lannister, non solo è forse profetica, ma profila forse il fulcro dell'unico possibile sbocco coerente dell'arco narrativo di Sansa Stark.
Ella è destinata all'ascensione e al nuovo inizio. Incarna dentro di sé il dolore e la brutalità di una moltitudine di esperienze che non solo hanno segnato il suo passato, ma anche il suo presente. Sansa è destinata ad assumere un ruolo centrale in una nuova società, ponendosi dunque tra i ricostruttori della stessa, che edificheranno sulle macerie dei distruttori.
Sansa non potrà morire. Ella danza con la morte sin dal primo giorno. Tutto ciò che è stata è già morto. I suoi sogni, le sue illusioni, il suo ideale di società e di romanticismo, la sua fedeltà alla mera apparenza, i suoi parenti, i suoi aguzzini, la sua innocenza. Tutto è già stato assassinato e fa parte di un passato che non esiste più, di cui si ha solo l'oscuro riverbero e la confusione del quesito che porta a chiedersi semmai tutto ciò sia avvenuto realmente.
La parte più intima di sé è stata violata. La sua identità, per più tempo, è stata perduta. Ella ha dovuto rinunciare a tutta sé stessa e attraverso il dolore forgiare così una persona nuova. Più consapevole, più disillusa, alla perenne ricerca di un senso di conferma personale e non, sia da dentro sé stessa che dall'ambiente circostante. Perché è nel dolore, nella coscienza inquieta che la pace interiore e la consapevolezza saranno poi raggiunti.
E Sansa, la Sansa di Game Of Thrones, si ritrova a far proprio questo. A lottare tenacemente con la sua nuova intimità. A essere confortata solo e soltanto da un'incomprensione di fondo, da un facile cinismo in cui vale la pena perdersi affinché il peggio dell'essere umano non venga più accolto con smodata sorpresa, ma come un qualcosa di rituale, che non può più prenderla alla sprovvista. Ed è in quest'alienazione che deve cercare di non affondare, di non intaccare la percezione di ciò che di positivo è presente, solo per ansie e timori di un risvolto totalmente negativo.
Le origini del suo character ci riportano ad una posizione di responsabilità e di potere. La ragazzina dai capelli ramati di Grande Inverno vedeva nel potere solo una prospettiva di supremazia, di superiorità totale, di perfezione. Un qualcosa di cui appropriarsi per appagare il proprio ego, inconsciamente o meno. Ma questa Sansa, la donna profondamente violata, fisicamente e non, più volte sola al mondo, ha ora un'altra visione e affinità della posizione di potere e di responsabilità. Un qualcosa di più paterno. Il potere inteso come difficoltà di scelta, come bene superiore, come assoluta responsabilità verso gli altri, che non sono più visti dall'alto verso il basso, ma da una prospettiva paritaria, d'insieme, di coscienza.
Sansa, la donna e la Stark, non dovrà sacrificare materialmente sé stessa, perché ha già sacrificato tutto ciò che aveva, internamente o meno. Ha abbandonato false convinzioni, narcisismi facili o stolide illusioni. Dovrà ora fare lo stesso con il cinismo e con la prospettiva del sospetto. Equilibrio.
E sarà proprio l'Equilibrio ciò che la società di Westeros e i sopravvissuti ricercheranno. L'obiettivo d'insieme stavolta coincide col suo obiettivo personale. E trovando il proprio equilibrio farà lo stesso anche con il nuovo mondo dei costruttori, a cui lei stessa prenderà parte.
E' indubbio che dovrà sopravvivere. Pertanto sarà lei a sedere sullo scranno di Grande Inverno.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
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« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Butto lì due cose superficialissime (perchè sto passando l'ennesima giornata al computer, e devo decidemi a staccare)
Come diceva JonSnow (e, curiosamente, ho scritto anch'io da qualche parte ieri), Sansa ha avuto un cammino molto diverso da quello di quasi tutti gli altri personaggi: tutti hanno subito traumi, percorso cammini lunghi, difficili e dolorosi, che li hanno cambiati profondamente. Ma mentre negli altri casi hanno portato alla luce o affinato o estremizzato qualcosa che già avevano dentro, e che era latente (Bran, Arya), era stato coperto da sovrastrutture imposte dall'esterno (Jaime, in parte il Mastino, Danaerys, Jon) o autoimposte (il Mastino), Sansa è forse l'unica che ha dovuto reinventarsi da zero. "Resettare" (che brutto termine) tutto ciò che era e, sul nulla e in completa solitudine, senza la guida o il riferimento di nessuno, costruire, sulle povere macerie di quella che era stata, una persona completamente nuova. Con qualità (resilienza estrema, ai limiti delle possibilità umane, o perlomeno di una ragazzina di 15 anni o giù di lì; capacità di fingere, mentire, mascherare e tenere dentro di sè; autonomia -lei che, nei progetti da ragazzina, si vedeva solo brillare della luce riflessa da una prestigiosa figura maschile- capacità di cogliere la sostanza e non l'apparenza) che prima non erano in lei in nuce: non c'erano proprio. Lei era l'opposto di tutto questo.
Tra i vari personaggi, è quello che ha compiuto il percorso meno vistoso ed eclatante (in GOT in parte ne hanno accentuato molto la sofferenza, col matrimonio col sadico Ramsay, ma in cambio in altre situazioni, soprattutto con Ditocorto e Jon, l'hanno anche fatta comportare in modi talmente contraddittori e quasi random da confondere un bel po' le idee allo spettatore e ingarbugliare alquanto il per corso in quesione), ma forse il più grande e significativo.
Questo per dire che, se lungo, complesso, difficile e grande è stato il suo lavoro su se stessa, mi aspetterei per lei un finale altrettanto importante, che premi questo percorso o, al di là di discorsi quasi morali sulla vita che premia e simili (la vita non premia nè punisce quasi mai, nella mia esperienza personale; più che altro va maledettamente a caso), gli corrisponda.
Detto questo, non saprei proprio se vedermela regina di questo o di quello, o Lady, o cosa. Quello che so -o meglio, che "sento", che mi sembrerebbe giusto- è che divenga una ricosruttrice. Materiale, per la ricostruzione di un mondo nuovo dopo l'Orrore; ma anche e soprattutto una specie di custode della memoria. Soprattutto di quella Grande Inverno che, ragazzina, tanto disprezzava E, magari, del "branco" Stark a cui così poco sentiva di appartenere.
E all faccia del "scrivo solo due righe perchè voglio staccare": niente, sono senza speranze. Qualcuno mi tolga la tastiera da davanti!!!
premettendo che condivido quasi del tutto le vostre osservazioni su sansa e anche l'alta percentuale di sopravvivenza che ha rispetto agli altri personaggi.....ma se poi invece questo viaggio che l'ha portata in una situazione tale da rigenerarsi totalmente come persona nelle sue convinzioni e atteggiamenti non fosse invece qualcosa di prodromico a un ribaltamento, non solo un resettarsi, del suo arco nella fase conclusiva di GOT? è veramente inverosimile che la possibile caduta di grande inverno o un altro evento non le faccia oltrepassare questa fase di equilibrio in cui, da persona nuova, aveva cominciato a ritagliarsi il proprio spazio senza essere piu in balia degli altri, ma rimanendo nei binari di quello che potremmo considerare come un "buon personaggio"? e se invece le avvisaglie di un qualcosa di recondito, di una possibile oscurita latente che ogni tanto sembravamo pronti a voler cogliere(pur alla fine dubitando quasi tutti che potesse prenderne possesso)non fossero state solo un puro caso, che la fuoriuscita dal branco cosi repentina all'inizio della storia non l'avrebbe condotta alla fine a guidarlo, ma a ribaltarne completamente la personalita fino a diventare una persona capace di stupire anche in negativo? anche in questo caso potrebbe esserci molto amaro nel finale con una sansa che persegue i suoi scopi in modo del tutto inaspettato, che non diventa un vero e proprio villain ma che trova il suo spazio altrove(magari nelle terre di sua madre)diventando lei il lupo solitario del ritrovato branco?
ps ovviamente non me lo aspetto, ma ultimamente mi piace considerare anche scenari meno probabili, altrimenti di cosa discutiamo da qui a un anno?
quanto a daenerys, immaginatevi un finale in cui lei e jon sopravvivono, e in una scena ambientata magari pochi mesi dopo la fine della guerra assistiamo a un jon visibilmente triste e contrariato che osserva da lontano una daenerys che, allontanandosi dalla sala del trono, con tutta la corte presente e alcuni presunti prigionieri circondati da guardie, dice semplicemente, e in modo che lascia spazio a pochi dubbi, "bruciateli tutti".....e poi stop...fine di GOT...tutto da rifare....sarebbe un bel pugno sullo stomaco....
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
"Sansa, la donna e la Stark, non dovrà sacrificare materialmente sé stessa, perché ha già sacrificato tutto ciò che aveva, internamente o meno. Ha abbandonato false convinzioni, narcisismi facili o stolide illusioni. Dovrà ora fare lo stesso con il cinismo e con la prospettiva del sospetto. Equilibrio. " Esatto, @JonSnow;, è in questo suo avere sacrificato tutto, è questo suo aver lottato con tenacia da lupi, con le unghie e con i denti non solo per non soccombere ai suoi aguzzini, materiali e psicologici, ma anche per rinascere come nuova Sansa, la Sansa di Winterfell, che io trovo la chiave di lettura più incisiva del suo personaggio. Personaggio che, forse come tanti, all'inizio ho fatto fatica a comprendere, ad amare, a rispettare; da uno Stark ci si aspetta sempre quanto di più alto e lodevole ci sia, lei invece appare frivola, altera, scostante con chiunque non rappresenti altrettanta alterigia.
Invece man mano si scopre che la sua era nient'altro che una corazza fatta per metà di illusioni date dall'indole sognatrice, per l'altra metà probabilmente dall'educazione impartitale da Catelyn. Invece, a diseptto di tutto, è lei che appare come colei che torna per prima tra i fratelli a pensare al branco, a casa, a Winterfell, quasi ossessivamente; è attraverso il suo sacrificio con Ramsey che pone le basi per il ritorno dei lupi. In questo senso, @theneck non riesco ad immaginare Sansa che prima aggrega il branco e poi lo abbandona per andare via in solitaria, è più u atteggiamento che eventualmente mi aspetterei da Arya (ma avremo modo di approfondire più avanti), le altre osservazioni che hai fatto invece le condivido; diciamo che ho volutamente tralasciato la parentesi "dark" di Sansa, quella che nei libri la individua come Alayne, poiché appunto dagli autori non ci è dato sapere se ha realmente mai abbracciato questo suo lato più oscuro, più cupo, più ambiguo, magari anche solo internamente, in una parte recondita di sé; ce lo lasciano subodorare in diverse occasioni, non ultimo prima del "processo" a Ditocorto, ma senza mai palesarcelo. Credo però che nella serie se non l'hanno fatto finora, darle una svolta dark intendo, non lo faranno più. Amano troppo Sophie e Sansa in generale per osare darle una connotazione che sia anche soltanto un pelino più egoistica, ma staremo a vedere.
@Stella di Valyria in realtà non penso lei abbia mai disprezzato Grande Inverno, semplicemente penso che le andasse stretta poiché, come ho detto poco fa, le era stata data una educazione finalizzata a divenire una consorte di un nobile importante, principe o meno. Poi, il suo animo romantico e sognatore hanno fatto il resto, facendole vedere le grige mura di GI, di cui poi avrà tanta nostalgia, come qualcosa di poco attraente, poco appetibile, se paragonato per esempio ai colori ed alle fantasie di Approdo; non è raro, per ragazze di quella età, e di quel lignaggio, fantasticare su chi sposeranno ed in che luogo andranno a vivere, la stessa Myrcella vediamo che una volta a Dorne non vuol fare ritorno ad Approdo.
Lei è di certo uno dei personaggi che arriverà alla fine e di quella fine vedrà nuova alba.
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La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Io vi capisco... Mi piacerebbe un epilogo felice per Sansa... infondo se lo merita. Ha imparato a essere una donna migliore e ne ha superate tante... ma la frase di Ramsey. Sono dentro di te per sempre. IL fatto che mentii nella prima stagione ( questo decreto la morte di Lady... per una sua bugia).
Il gioco che vuol fare Arya con lei: Vediamo chi dice bugie?
Mi fa temere tanto ... ma tanto.
Credo che Sansa sarà presa dalla paura ( cit Arya e SANSA: CHE DISCUTONO.. CITANO PROPRIO COME LA PAURA FACCIA FARE COSE STUPIDE) per un qualche motivo e ancora una volta dirà una bugia per salvarsi ma questa volta. ...
2 hours fa, porcelain.ivory.steel dice:
Hai ragione, ho proprio sbagliato verbo (chissà perchè mi veniva in mente solo de-prezzato, che non esiste; e allora ho scritto questo. Ma era piuttosto sottovalutato, svalutato. Perlomeno quando pensa all'eleganza, alla vita "mondana" di Approdo. Che, ovviamente, da ragazzina ingenua e che vive nei propri sogni e si basa solo sulle antiche canzoni, vede in un modo irreale ed idealizzatissimo. E pensa che Approdo -la capitale, la grande città e la Corte Reale, pullulanti di languide dame e giovani e bellissimi cavalieri- siano luoghi dove i fatti di queste canzoni possono succedere realmente, mentre è ben più improbabile che qualcosa del genere accada nella più rozza Grande Inverno. Se mi passate la stra-banalità , "l'erba del vicino è sempre pù verde". Soprattutto quando non ne hai mai visto il colore, ma te la dipingi nella tua testa tra un sogno e l'altro.)
2 hours fa, Sguaina la lama rovente dice:ll gioco che vuol fare Arya con lei: Vediamo chi dice bugie?
Mi fa temere tanto ... ma tanto.
Credo che Sansa sarà presa dalla paura ( cit Arya e SANSA: CHE DISCUTONO.. CITANO PROPRIO COME LA PAURA FACCIA FARE COSE STUPIDE) per un qualche motivo e ancora una volta dirà una bugia per salvarsi ma questa volta. ...
Esatto, questo ha lasciato pensare anche me. In realtà se ben vediamo la Sansa di GoT da un certo punto in avanti da pedina diventa lei stessa giocatrice, e lo fa appunto mentendo per opportunismo, per salvarsi la pelle, per mettersi in una posizione di vantaggio, insomma, manipola anche lei. Quanto abbia mutuato ciò da Cersei e Ditocorto e quanto invece era già latente in lei (l'episodio di Lady è emblematico) non possiamo saperlo; di certo all'inizio vediamo una Sansa che seppur ingenua ragazzina ha ben chiari i propri obiettivi e cosa fare o non fare, dire o non dire per perseguirli. In quel caso si sente qausi giustificata a dire una bugia, che poi è un'omissione, ma grave, in quanto scagionerebbe la sorella, pur di non scontentare il suo principe Joffrey, pur di fare ciò che tutti si aspettano da lei: la cosa giusta.
Diciamo che dopo l'addestramento di Ditocorto non riusciamo mai a capire fino in fondo quanto lei realmente abbracci una doppia natura più ambigua, più scaltra, più calcolatrice, alla Cersei insomma, e quanto invece rimanga di fondo pura.
Quella particolare scena con Arya è stata comunque ben costruita, come tutto il loro rapporto ritrovato in Got7, perché io personalmente fino all'ultimo sono stata col fiato sospeso per cercare di capire sia se Sansa tramasse contro Jon, ad un certo punto, sia se realmente non si fidasse della sorella al punto di allontanare Brienne ed essere libera di sbarazzarsi di lei.. come, poi, visto che Arya è diventata una formidabile spadaccina? C'è anche da dire che la bravura di Sophie Turner ha dato molto risalto a questo preciso "gioco" voluto dagli autori, il suo essere naturalmente distante, algida, refrattaria ad un facile trasporto anche nelle espressioni, ha aiutato in questo senso.
Credo abbiano volutamente giocato sul filo dell'incerto perché forse, come dici tu, hanno ancora qualcosa in serbo di inaspettato per lei, un ultimo cambio di registro, un colpo di scena.. ma a questo punto, per avvantaggiare chi? solo se stessa? la sua casata?
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La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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A meno che Ned come spero quel giorno non abbia solo ferito Lady per farla scappare... penso che il Destino Di sansa sia già stato segnato. Morirà al posto di qualcun'altro. Senza colpa di fatto. Mi dispiace. Pero' penso che sopravviverà solo una Stark alla fine. Anche perché uno Stark credo ci saluti in questa stagione. Brann non lo possiamo neppure considerare uno Stark a questo punto.
Oddio, questa sarebbe davvero una svolta inattesa, almeno per me! Ma non è da escludersi, seguendo il tuo ragionamento, che se ho ben capito sintetizzo così; Sansa, così come il suo meta lupo, ci lascerà le penne nel finale per salvare qualcun altro, magari ancora sua sorella Arya, così come Lady fu sacrificata per salvare Nymeria?
"Il lupo solitario perisce, ma il branco sopravvive".. potrebbe allora essere inteso anche in questo senso? lettura davvero interessante.
Io la vedo ancora tra quelle che sopravvivono alla fine, e che assume il ruolo di ricostruttrice, ma ammetto che a questa variante non avevo mai pensato.
Ci hanno in effetti più volte chiarito come il destino dei ragazzi Stark sia profondamente interconnesso con quello dei loro meta lupi.
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La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Sansa voleva abbandonare Rickon . Lo ricordi?
Disse che ormai non c'era nulla da fare per lui perché nelle mani di Ramsey... mi chiedo.
Sarà lei rapita? O uno Stark sarà rapito e vedremo la sua vera natura?
Arya gli rimprovera che per salvarsi tradi' e questo lo dice anche Lyanna M.
Penso che l' arco evolutivo finale di Sansa ruoterà intorno a questo.
Non butterei neppure un alleanza Tyrion / Sansa...
DI fatto Arya/ Tyrion avranno il loro bel da fare a mio avviso.
HO rivisto la prima puntata e mi ero scordata un particolare.
Quando i Lannister arrivano a grande inverno Arya dice solo una cosa più' volte. Dov'è il folletto? Dov'è il Folletto?
Poi Sinceramente è un incontro che aspetto tanto tanto e che nessuno si fila..
Sono fra i due personaggi più' amati da tutti e dallo stesso Martin...
Vuoi che non ci combineranno nulla?
Una sfida fra due menti tutto tranne che stupide e molto curiose.
Mentre Sansa e Jamie dicono: Sono lento ma imparo.
Questo non possiamo dirlo per Arya e Il folletto.
DI sicuro imparano entrambi molto in fretta.
Sì sì, ho compreso il tuo ragionamento. Tu sostieni che in Sansa c'è sempre stato il seme non dico del tradimento ma dell'autoconservazione, in virtù della quale ha scelto per esempio di mentire sulla questione di Arya e Joffrey, e nella infelice presa di coscienza della sorte ormai già segnata di Rickon. Seguendo questo ragionamento ci sta, ma io credo appunto che le cose siano andate diversamente, ossia che sulla questione Arya/Joffrey lei semplicemente si sia trovata, ricordiamoci a circa 13 anni, a dover scegliere se contraddire il suo idealizzato principe davanti a mezza corte, facendolo inoltre passare come un codardo e bugiardo, cosa che tra l'altro Re Robert percepisce e sottolinea, e l'omettere una cosa che scagionerebbe la sorellina. Non poteva immaginare che Cersei pretendesse addirittura la testa di uno dei meta lupi. Lei sbaglia, lo sappiamo tutti, glielo dice Ned, ma vedo in lei solo la volontà di non fare o dire cose inappropriate per quella specifica situazione. Certo che è stata egoista, ma era nella fase in cui pensava che il modno ruotasse attorno a lei ed alla sua futura felicità.
Discorso diverso su Rickon: Sansa conosce Ramsay e sa benissimo che essendo l'ultimo erede maschio legittimo in vita di Ned (in quel momento nessuno immagina che Bran sia vivo) rappresenta l'unica vera minaccia alla sua pretesa legittima su GI; sa inoltre che se il popolo del Nord sapesse che c'è un erede di Eddard Stark in vita si schiererebbe di certo con quest'ultimo e non con Ramsay, e per questo motivo soprattutto R. non può permettersi di lasciare Rickon in vita, in nessun caso. Conosce altresì la natura sadica di Bolton, ed avverte Jon di non cascare nel suo tranello perché Rickon è già spacciato, non rimarrà in vita. Lei lo dice perché sa, ed è quello che infatti accade.
"Quando i Lannister arrivano a grande inverno Arya dice solo una cosa più' volte. Dov'è il folletto? Dov'è il Folletto?" questo io lo intendo più come la naturale curiosità di una bambina come Arya nel voler vedere a tutti i costi un personaggio presentatole come "particolare", tutto qui.
Se invece ci saranno altri sviluppi per il duo Arya/Tyrion in questo momento non riesco ad immaginarli.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.