E veniamo a Tormund che è certamente una figura di secondo piano ma molto importante per le problematiche “politiche” che incarna .
Infatti sei ad una conferenza dello splendido Prof Luciano Canfora ora sul cosmopolitismo di alcuni filosofi dell’antica Grecia e ti viene di pensare a lui ,certamente una figura di spicco tra i seguaci di Mance che è il leader dei Bruti .Lo vediamo per la prima volta nella tenda del capo mentre mangia e viene scambiato per il leader dei Bruti da parte di Jon che si comporta secondo le convenzioni di quel tempo ed e’ sbeffeggiato perché troppo servile per i gusti di chi si sentiva libero e servo di nessuno e che combatteva per il diritto alla vita dopo che un muro costruito per contenere minacce aliene li aveva costretti a vivere nelle peggiori condizioni possibili .E a suo modo ,siccome Mance ha preso a ben volere Jon ,lo accetta e si fida di lui e intanto gli dà lezioni di vita fondamentali affinché Jon Snow compia in modo completo il cammino dell’eroe ma essenzialmente perché capisca che i Bruti sono uomini come lui non belve assetate di sangue come erano descritte.Tormund è un combattente totalmente votato alla causa ,semplice ma letale che fa quello che gli viene detto.Fino alla sua cattura dopo la battaglia a Castello Nero è anche un racconta frottole non da poco utile in siparietti per rompere la tensione ma a conti fatti , ripeto non è al momento , un personaggio che lascia il segno direi che è uno stereotipo classico dei film di guerra e poco più .
Poi abbiamo la svolta :con gli altri Bruti prigionieri assiste al rogo di Mance che ha preferito una morte orribile pur di non sottomettersi ad un re del Sud che avrebbe portato al macello i suoi uomini e vede che Jon non esita a ucciderlo con una freccia per non farlo soffrire .La scena in cui Tormund assiste all’esecuzione è molto intensa e noi vediamo Tormund con le lacrime agli occhi per la terribile fine di un amico che non si era voluto piegare ma che di fatto aveva lasciato allo sbando più totale un popolo che aveva messo assieme in circa 20 anni per assicurarne la sopravvivenza .E grande è la sua sorpresa quando Jon ,che la sua gente aveva imparato ad apprezzare ,colpito certamente dalla fase di Ygritte (e allora perché ci combattete ?)lo convoca per andare a prendere gli altri Bruti ,lui che aveva rifiutato le lusinghe di Stannis ,ma che da Lord Commander aveva deciso di difendere il dominio degli uomini ,ma anche di quelli al di là del muro anche essi uomini e quindi come dicevano alcuni filosofi greci , abitanti di una terra CASA di tutti e non di una fortunata élite che aveva soldi ,potere e tanta ma tanta indifferenza .Ed ha anche una furbizia inaspettata Tormund perché provoca Jon dicendo che deve venire con lui a salvare i Bruti e constata ancora una volta come Jon non ha brama di potere ,non manipola,non usa ,non fa pettegolezzi con tutti ,non mente sfacciatamente e meschinamente il tutto per avere considerazione di gente parimenti meschina ,ma è persona affidabile e leale e anche lui allora sente di dover essere affidabile e leale.
Tormund allora diventa il fedele seguace di Jon ,un altro degli amici veri ,non nobili ,non interessati ,non arrampicatori ma uno di cui fidarsi del tutto che sarà sempre con lui tanto da ammazzare per esempio il signore delle ossa perché stupido ,di mentalità limitata ,incapace di capire quello che Jon sta facendo.
E lo vediamo con le lacrime agli occhi mentre in barca si allontana da Hardhome mentre osservata distrutto dal dolore gente del suo popolo massacrata e trasformata poi in non morti .
E ancora assistiamo alla grande foga in cui scatena la sua ira per il tradimento subito da Jon :non fa sconti a nessuno ,e’ proprio imbestialito per quanto hanno fatto a Jon .
E che dire del calore e dell’affetto e del sollievo con cui abbraccia Jon cose che ovviamente ha pudore di mostrare in pubblico ?
Ma Tormund è anche un essere umano a tutto tondo e allora eccolo tutto preso da Brienne in scene godibilissime a Castello Nero,tanto per spezzare la tensione del momento.Ed è Tormund ,che ha capito dove Mance ha sbagliato, a convincere i Bruti a combattere per Jon che voleva liberare il fratello Rickon:ancora leale e di grande supporto pur essendo sempre uno spirito libero ed incarnando l’anima di un popolo non servo ma che sceglie il suo capo per meriti e che ad esso è devoto sempre ,specie nel momento del bisogno .
Ergo Tormund è anche lui un personaggio moderno certamente non emblema di quello che un soldato doveva essere in quel mondo medioevale che anche lui a suo modo ,come Sam in un altro ,,contribuirà a cambiare per sempre quel mondo sotto il tacco di pochi arroganti .
La notte prima della battaglia dei bastardi li vediamo ancora i due fedelissimi di Jon ,Tormund e Davos : potranno sembrare scalcagnati e certamente non sono dei grandi e nobili cavalieri ,ma con Samwell Tarly sono il meglio del piccolo seguito ,per scelta loro peraltro , di Jon .
A ben vedere sono in tre ,ad essi si aggiungeranno il mastino ,Mormont ,Gendry ,Beric e fanno sette ,i magnifici 7 samurai .
Essi dovranno confrontarsi con il NK ed i suoi Estranei certamente non legati ad esso per stima ,amicizia ,vero cameratismo in una parola calore contro ghiaccio che al calore si scioglie .
Certamente Tormund non muore nel crollo della barriera e sarà anche lui in prima fila nella impari battaglia contro i non morti ,e’ un generoso lui ed un combattente indomito che difende il popolo cui appartiene ,tutto un grande popolo adesso ,l’umanità tutta .
Credo che sia destinato a morire ,spero non nella battaglia di GI magari per consentire a Jon e famiglia allargata di fuggire e questo perché lo vorrei vedere per più puntate possibili .
Peccato che Brienne sia già prenotata per Jaime ,sarebbe bello che trovasse la morte combattendo con lei e che salvi la donna il cui “sguardo sembra ti mangi il cuore “ sempre perché uomo leale e generoso
Bel personaggio ,limpido soprattutto.
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Intervento bellissimo, @Iceandfire, pieno di osservazioni nuove, acute e sottilissime. Oltre tutto, hai colto davvero l'evoluzione di Tordmund, il cammino di crescita, anzi, proprio l'evoluzione, come nel titolo di questo topic, di un personaggio che a me era sfuggito. Mea culpa: visto Got da troppo tempo -ieri FB mi ha ricordato che "ricorrevano" tre anni esatti da quando ho visto la prima puntata- e sicuramente trascurando questo personaggio, che avevo sottovalutato. Ma il bello di questo 3d è anche che, se un giorno riguarderò la serie, lo farò con occhi nuovi, cogliendo nuovi dettagli e nuova profondità. Apprezzo soprattutto il tuo accostamento con Sam: è vero, loro sono un'avanguardia atipica ed illuminata. Almeno in pectore appartengono già ad un tempo nuovo, alla primavera, anche se vivono nell'inverno e con quello devono fare i conti e lottare con tutte le loro forze. Insieme a Jon, sono i tre "uomini nuovi", nati nella "vecchia epoca" ma che già guardano avanti, verso un modo nuovo di intendere alcuni aspetti fondamentali della società e del mondo. In particolare, il modo di intendere la cultura, per Sam, e per Tordmund il superamento di divisioni e pregiudizi antichi di secoli e tramandati, a volte, semplicemente "perchè sì". Perchè i padri e i padri dei padri consideravano l'altra parte un nemico con cui il venire a patti era impensabile a priori, e allora perchè deviare da quella strada, da una visione che si tramanda da generazioni immemorabili? Così, si finisce con l'adottare lo stesso comportamento, rinsaldando quella convinzione, agendo secondo essa e rendendo ancora più profondo il muro. Che non è solo la Barriera, che a questo punto assume un valore anche simbolico, ma un altro muro, dento la mente ed il cuore. Dandogli ancora più motivo di esistere, in un continuo circolo vizioso.
In montagna, è tipico che un sentiero, più viene percorso, più risulta battuto, netto, distinto dall'erba circostante: finchè il sentiero, tracciato, all'inizio, con consapevolezza ed intenzione, da un certo momento in poi si mantiene, si traccia da solo. Ecco, l'ostilità tra Bruti -o Uomini Liberi- e uomini del Sud della Barriera, ai tempi di Tordmund, ormai è qualcosa del genere. E Tormund -non Mance, ma Tomund- è il primo che capisce questo meccanismo, ed osa rompere il circolo vizioso, uscire dal sentiero. E in questo persino Mance, il grandissimo Mance di cui addirittura i GDN, pur sapendolo, a rigore, un traditore, parlano con una specie di rispetto, è stato solo il preparatore, colui che ha posto le basi: il passo decisivo lo fa il semplice, rozzo, per certi aspetti ingenuo Tordmund. Ingenuo, ma lungimirante. Come pochissimi figli dei suoi tempi.
(Scusate, ho quasi solo ripetuto il concetto espresso da @Iceandfire. Ma mi piaceva troppo )
Solo per inciso: tra i figli dei vecchi tempi che tuttavia sanno già guardare avanti, "oltre", ho citato anche Jon. Lui più di tutti è destinato ad essere, oltre che colui che sconfiggerà l'orrore, il "ponte" tra due mondi, il vecchio ed il nuovo. Perchè è lui il fulcro di tutto, ovviamente. E non a caso nel caso di Tormund è colui che propone, nel caso di Sam colui che valorizza ed indirizza. Ma soprattutto, è colui che più di tutti affonda le proprie radici nel passato più remoto -l'unione di due casate antichissime, la realizzazione, probabilmente, di una profezia che esiste da tempo immemorabile- e che, ciononostante, più di tutti sa guardare avanti. Rompere col passato, compiere passi e svolte di portata enorme che a molti appaiono impensabili, spesso elementi di disapprovazione e scandalo. Jon sarà quello che più contribuirà all'avvento di una nuova era. Ma ogni indizio indica che, pur essendo un "uomo nuovo", il suo ruolo sarà quello di un distruttore (del vecchio e marcio): pur essendo proteso in avanti, pur guardando avanti e lontano, la Storia ha bisogno di qualcuno che, prima, abbatta il vecchio. E questo ruolo -infausto, doloroso; probabilmente a rischio della stessa vita- è posto sulle sue spalle. A differenza di Sam che, nello scambio di opinioni in questo 3d, pochi giorni fa, è apparso a tutti noi come destinato a sopravvivere, in quanto Narratore, e quindi partecipare alla fase successiva: divenire un costruttore. Della memoria di ciò che è accaduto, sicuramente; ma forse anche del sapere stesso, di un nuovo modo di intenderlo.
E Tormund, per tornare, tramite il confronto, al soggetto di questa parte di discorso... Non so. Io vedrei le sue possibilità fifty-fifty: per me potrebbe sia morire (quindi affiancando il ruolo che temiamo -pur sperando che non sia così- appartenga a Jon, distruggere perchè altri possano costruire) che sopravvivere. Diventando un altro dei costruttori, anzi, ricoprendo entrambi i ruoli: prima distruttore del vecchio, poi costruttore del nuovo.
(Che è la cosa che, personalmente, vorrei. Ma posso fare un'osservazione banale che più non si potrebbe? Ho la sensazione che, in moltissimi film ad alta mortalità di personaggi, quando gli autori si impegnano tantissimo per rendere simpatica e cara al pubblico una figura, anche nelle piccole cose -le battute, i siparietti leggeri degli sguardi con cui si mangia con gli occhi una sbalordita e non esattamente compiaciuta Brienne-... lo fanno perchè intendono farla morire. E stanno preparando l'effettone della scena. )
La limpidezza d'animo mi pare, dunque, essere il tratto distintivo che accomuna tutti gli ultimi personaggi che abbiamo trattato, quelli che ci fa notare @Iceandfire essere giunti, seppur nelle loro differenze e ciascuno per la propria ragione, a fare fronte comune contro il nemico di tutti: la vita contro la morte, tutto ci porta sempre e solo lì.
Se per Davos e Sam l'impegno accanto al loro Jon è una scelta di cuore obbligata, se per Jorah è l'ennesima dimostrazione della propria fedele abnegazione alla sua Regina e la sua ultima occasione di riscattare l'onore perduto, se per il Mastino diventa il fine ultimo, quello per cui ha compiuto tutto il suo doloroso percorso di vita, se per Gendry è provare a se stesso di poter diventare ciò che a lungo gli è stato negato di essere, fiero figlio di cotanto leale indomito padre, se per Beric sarà il nemico da sconfiggere, ancora, un'ultima volta - death is the enemy - per Tormund combattere accanto all'uomo che ha fatto così tanto per il suo popolo è niente più e niente di meno che atto di lealtà.
Non aggiungerò nulla alle vostre già complete riflessioni, mi piace solo sottolineare come sia un outsider, anche per se stesso, uno che non sperava né voleva assurgere al ruolo che invece ora riveste, ma che lo fa con grande dignità e senso del dovere.
Ciò che è mancato a Mance, per nulla criticabile nella sua ottica ed analizzando il suo background, è stato forse la presa di coscienza che la mutazione del suo popolo era già in atto e che pertanto, per il suo bene, avrebbe forse dovuto compiere atto di sottomissione ad un avversario (perchè questo è Stannis, non un nemico, non un re spietato) chiaramente più forte ma che avrebbe anche concesso loro molto di più di quanto osassero sperare.
Scrive Asimov che il cambiamento continuo ed inevitabile si configura come il fattore dominante della nostra società, e che nessuna decisione dovrebbe essere presa senza considerare il mondo non solo com'è ora ma come sarà domani.
Mi trova totalmente d'accordo, in particolar modo credo che questo concetto si addica a chi si pone e si propone di governare, condurre, amministrare sistemi e persone. Dovrebbe essere il faro che guida ogni scelta di chi ha la responsabilità ed il peso di decidere per il bene proprio ed altrui, in ogni ambito.
Tormund non sceglie di essere la nuova guida politica del popolo libero, ma nei fatti lo diviene; e con molta intelligenza e pragmatismo, cosa che all'inizio del suo percorso pare mancargli o comunque è dote messa in ombra dalla sua natura sfrontata e dall'atteggiamento cameratesco, comprende in che direzione dovrà condurre gli uomini, le donne, i bambini, il futuro di chi gli è stato affidato.
Il suo dunque è scegliere di progredire anziché morire.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
___
"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
___
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Bellissimo intervento, come sempre
Per inciso, ho appena rivisto l'inizio della famosa spedizione oltre Barriera (che, al di là di quanto sia discutibile ed inverosimile, contiene, nel suo prologo, vari frammenti didialoghi molto rivelatori... anche dei mille sensi di colpa ed inadeguatezza di Jorah, per esempio, di cui parlavo quando trattavamo questo personaggio). E la differenza di punti di vista tra Mance e Tordmund di cui parli viene proprio esplicitata, condensata -sebbene con la semplicità che gli è propria- in una frase di quest'ultimo: "Quanti del suo popolo -dice Tordmund parlando di Mance- sono morti a causa del suo orgoglio". E' un rimpianto amaro, ma anche una critica molto pesante, sebbene scevra di rancore, fatta di dolore molto più che di condanna. L'accusa di essere rimasto legato ad una visione troppo personalistica ed egocentrata, nel senso di legata alla propria personalità ed indole, che gli ha annebbiato la vista, si è trasformata in un pregiudizio -l'ennesimo, tra Uomini Liberi e uomini del Sud- che non gli ha consentito di vedere, comprendere cosa Stannis, realmente, rappresentasse ed offrisse al Popolo Libero. Di non aver saputo guardare lontano e nel futuro, ponendosi fuori e distante da se stesso. Di non aver avuto quella lungimiranza, quella libertà di pensiero non influenzata da preconcetti e, anche, in fondo, quell'altruismo, quel porre gli altri prima di se stesso (per "condurre gli uomini, le donne, i bambini, il futuro di chi gli è stato affidato", scrivi, molto acutamente, @porcelain.ivory.steel) che la situazione richiedeva. Capacità e valori che, invece, a Tormund, a colui che all'inizio sembrava solo un bel personaggio di contorno colorito, forte in battaglia ed un po' spaccone, appartengono profondamente. E che ne fanno un vero capo per vocazione naturale, non solo carismatico e trascinante, convincente nei discorsi alla sua gente, ma autenticamente dotato delle qualità interiori che un capo, soprattutto in una fase di cambiamenti epocali, deve possedere.
Un capo naturale, anche, per una cosa fondamentale che, nella sua semplicità e rozzezza, istintivamente e per la sua nobilità interiore, ha capito. E che invece non solo a Mance, ma alla maggior parte dei re e lord del Sud -a parte Jon- è sfuggita, o sfugge di proposito. Perchè con quella frase apparentemente semplice, anche se acuta (e Tormund è proprio così: con una sua intelligenza e profondità, anche se semplice e lineare), Tormund ha espresso una grande verità: che un capo deve, prima di tutto, affrancarsi da se stesso. Dalle proprie pulsioni od aspirazioni personali, ma anche dal proprio carattere individuale. Perchè questo è una delle mille insidie che possono annebbiargli la vista, renderlo incapace di guardare lontano, sfumare -come nel caso specifico di Mance di fronte a Stannis- dall'orgoglio personale al pregiudizio. Almeno nel momento in cui esercita il proprio ruolo, un capo deve dimenticare l'essere umano che è, e farsi sola funzione. Per il suo popolo, per la gente che è chiamato a proteggere. Ma più ancora -e questo è il messaggio, l'innovazione, la svolta epocale di Tormund e Jon, ma forse lo sarebbe stata anche per Stannis, anche se in modo più duro ed aspro stava proponendo qualcosa di simile- per l'intero genere umano, al di là di Barriere di ghiaccio o altre, immateriali, interiori. E le Barriere di ghiaccio, ce l'hanno insegnato proprio i Bruti, a volte -con forza fisica, preparazione, abilità e coraggio- si riescono a scalare. Quelle interiori, sono cento, mille volte più difficili.
Mance, pur essendo colui che ha preparato il terreno, pur avendo avuto una grande dose di lungimiranza, per il propri tempi, nell'unificare il mosaico di tribù degli Uomini Liberi, per certi versi nel momento cruciale si è ancora rivelato un capo appartenente al "vecchio mondo". Tordmund, come diceva @Iceandfire, è un capo che vede già quello nuovo. Che appartiene già a quello nuovo.
Bellissimo intervento, come sempre
Per inciso, ho appena rivisto l'inizio della famosa spedizione oltre Barriera (che, al di là di quanto sia discutibile ed inverosimile, contiene, nel suo prologo, vari frammenti di dialoghi molto rivelatori... anche dei mille sensi di colpa ed inadeguatezza di Jorah, per esempio, di cui parlavo quando trattavamo questo personaggio). E la differenza di punti di vista tra Mance e Tordmund di cui parli viene proprio esplicitata, condensata -sebbene con la semplicità che gli è propria- in una frase di quest'ultimo: "Quanti del suo popolo -dice Tordmund parlando di Mance- sono morti a causa del suo orgoglio". E' un rimpianto amaro, ma anche una critica molto pesante, sebbene scevra di rancore, fatta di dolore molto più che di condanna. L'accusa di essere rimasto legato ad una visione troppo personalistica ed egocentrata, nel senso di legata alla propria personalità ed indole, che gli ha annebbiato la vista, si è trasformata in un pregiudizio -l'ennesimo, tra Uomini Liberi e uomini del Sud- che non gli ha consentito di vedere, comprendere cosa Stannis, realmente, rappresentasse ed offrisse al Popolo Libero. Di non aver saputo guardare lontano e nel futuro, ponendosi fuori e distante da se stesso. Di non aver avuto quella lungimiranza, quella libertà di pensiero non influenzata da preconcetti e, anche, in fondo, quell'altruismo, quel porre gli altri prima di se stesso (per "condurre gli uomini, le donne, i bambini, il futuro di chi gli è stato affidato", scrivi, molto acutamente, @porcelain.ivory.steel) che la situazione richiedeva. Capacità e valori che, invece, a Tormund, a colui che all'inizio, invece, sembrava solo un bel personaggio di contorno colorito, forte in battaglia ed un po' spaccone, a volte persino buffo, quasi avesse -anche, non solo- un ruolo di alleggerimento rispetto a personaggi di maggior spessore, appartengono profondamente. E che ne fanno un vero capo per vocazione naturale, non solo carismatico e trascinante, convincente nei discorsi alla sua gente, ma autenticamente dotato delle qualità interiori che un capo, soprattutto in una fase di cambiamenti epocali, deve possedere.
Posso aggiungere una banalità?
Considerazione puramente tecnica, non sulla personalità di Tordmund ma sulle possibili inenzioni di D&D:
Ieri ho rivisto, appunto, i dialoghi e buona parte della spedizione oltre Barriera. E quel momento in cui Tormund va sul tenero, dicendosi innamorato di Brienne e sognando una famiglia con lei, con dei figli; immaginandoseli, addirittura, alti e forti... "tecnicamente", pessimo segno, per il Nostro. Perchè resto dell'idea, già espressa, che quando gli sceneggiatori "super-classici" (non certo Martin, che si diverte a sconvolgere le regole: ma Got non è più di Martin da un pezzo) fanno di tutto per renderti amato, simpatico e persino tenero un personaggio, è perchè ne stanno preparando la morte e stanno facendo del loro meglio per renderla più straziante per lo spettatore medio. E Tordmund, che prima se ne esce con quella battuta sul fatto che le donne sono la cosa migliore della vita, e se non ci sono "ci si arrangia con quello che c'è" (il che, per inciso, preoccupa tantissimo il povero Gendry, per motivi che possiamo immaginare Con il consueto effetto comico di "alleggerimento" che non c'entra nulla con il pathos della situazione ma, ormai ci siamo abituati, è tanto caro a D&D; e se non altro c'entra tantissimo con Tormund, è Tormund fino in fondo) e poi improvvisamente, perse tutte le caratteristiche irriverenti, scherzose e dissacranti che gli sono proprie, svolta spudoratamente in direzione "ah, come vorrei essere un papà accanto alla donna che amo"... pessimo indizio per il suo destino narrativo. Pessimo.
infatti era la puntata "giusta" quella per farlo uscire di scena, limitandosi(tra i personaggi noti)al solo thoros li hanno un po steccato, ero convinto infatti che salutasse uno tra tormund e il mastino!
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
Entrambi sono beniamini del pubblico pagante ,e per inciso meritano una morte degna ,non buttata lì
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Comunque su Tormund buona parte del merito va a Kristofer Hivju, l'attore che lo interpreta. Il Tormund di GoT è in buona parte una sua creatura. Pare sia un tipo abbastanza eccentrico, per usare un eufemismo, perenemmente in character, ma il lavoro suo l'ha fatto alla grande.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
5 hours fa, the neck dice:infatti era la puntata "giusta" quella per farlo uscire di scena, limitandosi(tra i personaggi noti)al solo thoros li hanno un po steccato, ero convinto infatti che salutasse uno tra tormund e il mastino!
Be', ma voglio sperare che, se devono trovare la morte, questo avvenga, come dice Ice, in un modo degno della statura dei personaggi. Il Mastino, in particolare, merita qualcosa di enorme, una scena madre con pathos a mille. E Tordmund, pur non avendo l'immensa profondità psicologica ed umana del Mastino, il suo enorme carico di dolore e il suo titanico sforzo di rinascita (si capisce che Sandor è, con book-Jon, il mio personaggio preferito? ), è una presenza ormai quasi costante, fondamentale per molte svolte-cardine della narrazione; nonchè, insieme a Davos e Sam, fisicamente, in questo momento, lontano, uno dei pochissimi esseri umani veramente vicini a Jon, al Jon uomo oltre che al Jon Re del Nord (posso dire "amici", anche se parlando di uomini adulti e di guerrieri suona un po' naif?). Se deve morire, mi aspetto come minimo un gesto eroico, grandioso e disperato. E una scena clou, che si prenda tutto il tempo -e l'emozione, e il dolore- necessari... Dopo la gaffe della morte off screen di Stannis (che continuo a pensare come necessità dovuta alla possibilità di doverlo svelare, successivamente, sopravvissuto, per una eventuale scelta di Martin), D&D hanno gestito benissimo la morte di Hodor: ecco, se proprio deve succedere -anche se, come vi ho ripetuto fino alla noia (scusate) che io me lo vedrei tra i costruttori, e che se lo fanno morire a mio parere sarà più per una scelta di spettacolarità che per una logica narrativa- mi aspetto un momento del genere. Così doloroso, così intenso e così potente. Come minimo.
Piccola digressione dal tema del topic, ma nemmeno poi tanto visto che parliamo di percorsi evolutivi e mete finali: non dimentichiamo mai da dove si parte, ossia da Martin, da ciò che egli ha comunicato agli sceneggiatori volere come finale ultimo di tutto e quali personaggi far sopravvivere e quali no.
Non dimentichiamo le carneficine delle stagioni precedenti, a ben vedere è la S7, inaspettatamente, quella quasi del tutto priva di morti celebri.
Ovvio che in tanti ci lasceranno, tanti protagonisti minori ma anche tantissimi dei principali, che sono ormai i nostri beniamini.
L'importante è, come dice @Iceandfire, dare morte degna e congrua ad ognuno.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
___
"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
___
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
5 hours fa, MezzoUomo dice:Comunque su Tormund buona parte del merito va a Kristofer Hivju, l'attore che lo interpreta. Il Tormund di GoT è in buona parte una sua creatura. Pare sia un tipo abbastanza eccentrico, per usare un eufemismo, perenemmente in character, ma il lavoro suo l'ha fatto alla grande.
Concordo e del resto si vede che Kristofer è una persona non banale e di fuoco ,cioè molto passionale.
Ci aggiungo che potrebbe averci messo del suo nello sviluppo del carattere di Tormund che è sempre pronto a fare la cosa giusta condividendola e magari pure ispirandola .
Tormund e’ molto fiero di essere a suo modo un GdN, lui che li aveva combattuti ma non aveva l’aridità mentale di Thorne che non considerava i Bruti come esseri umani che avevano diritto ad una vita decente e a non essere considerati solo come bestie feroci da cacciare .E anche questa è una lezione che Tormund da.
Piccola nota :stiamo parlando dei percorsi di vari protagonisti di GoT perché GoT va avanti nella storia mentre ASIOIAF è inchiodata da tempo ad un evento chiave che non sappiamo neanche come sarà risolto ,non necessariamente nel modo migliore se avremo un Jon Dark e assetato di vendetta (per gli spettatori di GoT Jon è un eroe dolente e senza rancore o gratuita crudeltà ,altruista , estremamente triste per quello che sa sta per accadere e pure perché sa di dover ancora ammazzare e non avere alcuna serenità o gioia eppure va avanti ed è il cardine della storia ).
Quindi stiamo sviscerando i percorsi narrati da D&D,ispirati minimamente da Martin,ma essenzialmente frutto della loro sensibilità di uomini moderni e del loro percorso mentale .
Credo che abbiano fatto un buon lavoro ,oltretutto molto ce lo hanno solo suggerito lasciando a noi di trarre considerazioni varie da quanto mostrato ma lo hanno pur sempre suggerito.
E non era semplice ne’ tantomeno facile credo.
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
La cosa bella del Tormund di GOT è che ci viene presentato all' inizio come un antagonista di Jon (per esempio quando nella 4x9 gli dice "avrai dovuto ammazzarti prima" o qualcosa del genere"), poi esce fuori la sua anima da "mattacchione" (presente anche nei libri). Come giustamente facevano notare Mezzouomo ed Iceandfire, gran parte del merito è dell' attore; in un' intervista leggevo che sarebbe suo il merito della "ship" con Brienne: sul copione c'era solo scritto "Fissa Brienne perché non hai mai visto una donna così grossa" e lui ha creato una storia d' amore (genio dell' improvvisazione). La cosa bella del rapporto tra lui e Jon è che ricalca il rapporto con Mance; d' altra parte Jon è stato l' unico che ha veramente capito il Popolo Libero (il che è ancora più significativo, visto che Jon è il legittimo Re). Per me, alla fine, il Popolo Libero sarà inglobato nel Regno del Nord (io credo ancora all' indipendenza del Nord), mantenendo però una loro autonomia (come i Clan delle Montagne e gli Skagosi). Sul destino di Tormund: non penso arriverà alla fine. Ci saranno varie battaglie e risulterebbe forzato se lui sopravvivesse a tutte.
21 hours fa, the neck dice:infatti era la puntata "giusta" quella per farlo uscire di scena, limitandosi(tra i personaggi noti)al solo thoros li hanno un po steccato, ero convinto infatti che salutasse uno tra tormund e il mastino!
Il fatto che siano sopravvissuti quasi tutti è sembrato forzato anche a me: in fondo doveva essere una battaglia disperata! Più che far morire Tormund, io avrei fatto morire Jorah l' Andalo (in realtà il personaggio mi piace molto, e gli avrei evitato la sofferenza di vedere sbocciare l' amore tra Jon e Dany). Ma la cosa che mi ha dato più fastidio è che, dovendo sceglierne uno da sacrificare, abbiano scelto proprio Thoros, (soltanto io ho pianto la sua morte?), talaltro per uno stupidissimo orso, che per me era uno spreco di minuti e CGI
"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".
Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S. (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);
Concordo tranne che per la chiosa finale.L'uccisione dell'orso zombie ( spettacolo a parte ) serve per farci capire che:
a) esistono anche animali non morti
b) che sono particolarmente negativi e cioè feroci; non abbandonano la lotta va vanno fino in fondo
c) che essi possono essere ammazzati con il vetro di drago o con il fuoco,tradotto che Viserion sarà probabilmente ucciso dal fuoco di un suo fratello ,Drogon che è una sorta di capobranco dei draghi ,o più difficilmente Rhaegal ( che ci viene sempre e solo mostrato sullo sfondo).
Tornando a Tormund è un generoso non un tattico ( e lo vediamo nella scena del consiglio di guerra la notte prima della battaglia dei bastardi-la famosa manovra a tenaglia lo manda in tilt-) e da generoso morirà, per me ovvio.
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
3 hours fa, Figlia dell' estate dice:Ma la cosa che mi ha dato più fastidio è che, dovendo sceglierne uno da sacrificare, abbiano scelto proprio Thoros, (soltanto io ho pianto la sua morte?), talaltro per uno stupidissimo orso, che per me era uno spreco di minuti e CGI
Sai cosa? Io penso che, oltre alle motivazioni (tutte possibili, eh) citate da Ice, ci potesse anche essere la semplice esigenza pratica di... rendere Beric non più immortale, ma, eliminando dai giochi colui che aveva il potere di riportarlo in vita, portarlo "alla pari" con gli altri. In vista di qualcosa che gli dovrà accadere nell'ottava stagione.
Non per niente D&D lo fanno proprio dire esplicitamente a qualcuno (forse a Sandor?): "Adesso anche tu hai una sola vita da giocarti". E mi pare di aver notato altre volte che, quando un concetto avrà importanza decisiva nel seguito, spesso lo sottolineano facendolo spiegare esplicitamente ad un personaggio.