Scusate, riprendo un pensiero che ho appena aggiunto editando il mio post precedente, ma lo continuo qui, perchè non mi pare corretto continuare a cambiare un post dopo che è stato letto
Che l'evoluzione di Jorah si sia compiuta, in un certo senso, paradossalmente proprio grazie all'immobilità (nella fedeltà e nella lealtà ad una persona), avrebbe persino senso:
per una personalità abituata ad essere fondamentalmente sempre uguale a se stessa, o almeno a seguire sempre lo stesso binario, a non mettersi in discussione, a non cambiare e crescere, l'evoluzione deve coincidere con un cambiamento radicale, semmai scatenato da una crisi ed un crollo; e poi un lento e difficile percorso di re-invenzione di se': e questo è ciò che accade alla maggior parte dei personaggi di Got. Ma Jorah, all'inizio, in un certo senso era l'opposto: una bandiera al vento dell'opportunità del momento, capace di calpestare la propria dignità ed i propri principi per compiacere i capricci di una moglie troppo amante del lusso, di tradire l'onore della famiglia per improvvisarsi mercante di schiavi, poi di cambiare ancora diventando avventuriero e spia... Jorah era abituato a cambiare, a seconda delle circostanze: anche troppo. Ed ha senso, allora, che la sua evoluzione consista nel fermarsi, nell'abbandonare questo suo camaleontismo per una scelta compiuta una volta per tutte e poi mantenuta nel tempo, con rigore e fermezza. Forse l'imparare a non cambiare, a rimanere fermo e saldo qualunque cosa succeda, paradossalmente, è la sua evoluzione.
@porcelain.ivory.steel: condivido appieno la tua osservazione. Nei libri entrambi i personaggi, nonchè il rapporto tra loro, aveva più sfumature, qualche ombra grigio chiaro da entrambe le parti, per usare un'espressione che ultimamente ci è molto consueta, che lo rendeva più realistico e credibile. Nella serie hanno voluto "sbiancarli" entrambi... ma in questo modo si è perso qualcosa. Hanno, loro, perso qualcosa. Per il solito, buon vecchio discorso: l'essere umano non è mai, o quasi mai, tutto bianco o tutto nero. E se ce lo presentano così, diventa poco credibile. O a rischio di macchietta, come Jorah, perchè è così lontano da noi che i suoi sentimenti non ci arrivano. Uno scatto di rabbia (io pensavo, come ho scritto, ad una reazione alle umiliazioni inflittegli da quello sbruffone da quattro soldi di Daaaaaaaaario), un umanissimo gesto di disappunto di fronte ad una delle millemila friendzonature, lo avrebbero reso meno perfetto, ma più simile a noi, e quindi più umano e "vero". Un uomo che, al contrario, incassi qualsiasi ferita, sempre e comunque, senza reagire -a parte l'epressione del volto- o è una specie di santo, o è un fantoccio senza spina dorsale. Evidentemente nelle intenzioni di D&D Jorah doveva essere la prima cosa... ma questa sensazione è arrivata a pochi. A molti, purtroppo, è arrivata la seconda.
(Io, come ho scritto, tendo a dare ancora un'altra lettura, ma mi sa che è condivisa da pochi: senso di colpa e di indegnità, con l'annessa convinzione di non meritare amore, ma meritare solamente di mendicarlo invano. E che venire rifiutato e, a volte, quasi beffato, in fondo sia giusto: una sorta di auto-punizione inconsapevole, insomma; cercata perchè, consciamente o inconsciamente, la si ritiene dovuta. Ma questa, mi rendo conto, è una interpretazione molto particolare, perchè fondata sul mio vissuto e sulla spiegazione che io, personalmente, mi sono data).
Il fatto è che Jorah Mormont è un altro di quei personaggi il cui passato ci viene, sì, narrato, ma soltanto in maniera descrittiva e abbastanza sintetica, quindi non abbiamo un suo punto di vista personale, critico, su quanto è avvenuto e sulle ripercussioni sulla sua coscienza. E' lo stesso Jorah che ne parla a Dany, ma lo fa in maniera fugace, quasi vergognandosene, esplicitando che un sentimento di mortificazione per aver coperto di disonore la propria casata e deluso il padre che brucia ancora.
Quando poi si racconta del valore di Jorah come guerriero e cavaliere durante l'assalto alle mura di Pyke emerge invece lo spessore del combattente, il suo coraggio, ed alla luce di questo a maggior ragione credo che quella macchia sulla coscienza di Jorah non fu una scelta facile per lui ma una costrizione data dalla necessità di tentare di compiacere ancora ed ancora la sua volubile e capricciosa moglie; la sua debolezza fu quella di non avere avuto la forza di pagare il prezzo per l'aver venduto schiavi, l'onta di cui si ricopre in quel frangente e che ancora non si riesce a perdonare è quella.
Ricordiamo che dopo che Ned Stark lo condanna avrebbe il diritto di chiedere di essere mandato tra i GdN in alternativa alla morte per decapitazione, ma egli sceglie la fuga e l'esilio.
Credo che il Jorah di oggi, diciamo così, non farebbe più quella scelta, ed il fatto di averla fatta all'epoca con tutto quello che ne è seguito lo ha a mio parere segnato oltremodo.
E' questa la sua espiazione, lo scegliere di rimanere fedele ad una causa e ad un ideale fino alla fine dei suoi giorni, senza salvacondotto.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
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"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
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Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
In effetti ,a ben vedere,Jorah anche sta avendo un percorso catartico e di rinascita.
Aveva addolorato il padre che lo aveva rinnegato perchè incapace di fredda razionalità,incapace di fare scelte difficili,dato che ha preferito la via facile e non quella tortuosa per risolvere i suoi problemi.
Ma resta un egregio combattente che servirà tantissimo nella guerra contro gli estranei e lo vediamo anche quando si batte senza risparmio sull'isola del lago ghiacciato.
Oltretutto se vediamo quali sono gli eroi combattenti ci rendiamo conto che sono dei bastardi,dei ribelli all'ordine imposto dall'alto,dei rinnegati e dei ribelli che lottano per la loro gente.Lo stesso Jaime che sta arrivando è un ex gran cavaliere ma che ha rinnegato sorella e famiglia voglio dire che in puro stile martiniano ( teoricamente perchè non abbiamo dati di fatto) saranno proprio personaggi non altolocati e dal nome risonante a cercare di salvare il mondo.
Quanto al rapporto Dany-Jorah io credo che D&D lo abbiano raccontato in modo estremamente soft perchè in un primo momento ci volevano dare l'immagine di una Dany vedova inconsolabile ( ma io tutto questo amore vero per Drogo non l'ho mai capito) e poi ci hanno voluto mostrare uno Jorah che non osa entrare in competizione con Daario il toy boy peraltro usa e getta della Targaryen anche per non essere brutalmente rifiutato.
Magari romanticamente avrebbe voluto che lei facesse il primo passo e infatti quando lei gli ordina di guarire ha come un lampo di speranza negli occhi e vive un momento di grande gioia pur sapendo di essere segnato:Dany finalmente mostrava di tenere a lui dopo averlo trattato con freddezza e albagia per tanto tempo.
E' a ben vedere una storia "romantica" che striderebbe e pure tanto con quanto narrato in ASOIAF ma credo che un pizzico di romanticismo in tanto cinismo ed opportunismo non guasti a maggior ragione dopo che ci hanno fatto vedere una Dany violentata o quasi da Drogo
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Io sono veramente ammirata dalla complessità delle considerazioni che riuscite a fare su un personaggio come Jorah, sul quale per quanto riguarda la versione-libri c'è ben poco da dire: è uno sfigato senza speranza, e la catena di errori che inanella nella sua esistenza (non ultimo quello di innamorarsi perdutamente di una donna che non lo vorrà mai) non fa che ribadire il suo destino di sfiga. Perfino l'altro grande "perdente" delle Cronache, Sam, riesce a un certo punto a fare le scelte giuste ed emendarsi dal suo destino, lui no.
E meno male che in GOT hanno avuto la buona idea di controbilanciare la sua figura da perenne loser facendolo interpretare da uno degli attori più affascinanti della serie, perchè questo l'ha reso abbastanza interessante come personaggio. Poi ci sta che Dany non se lo fili comunque (se i tuoi gusti vanno verso i bistecconi nerboruti è difficile che tu subisca il fascino di un distinto gentiluomo anglosassone com Iain Glen) ma perlomeno ce lo siamo filato noi
Ce lo siamo filato noi perché ha grande fascino e grande classe ma figurati se la biondina guardava a questo
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E con questa considerazione, @Pongi, la vittoria è tua!!
Ineccepibile, non c'è che dire. Salta agli occhi di tutti come il casting sia stato in questo caso paradossalmente inefficace, perché Glen è effettivamente uno degli attori più raffinati ed affascinanti della serie e dare di lui l'idea di uno sfigato in amore non è esattamente realistica come cosa.. Sarebbe capitolata pure Cersei secondo me.
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Concordo, però Dany all'inizio è praticamente una bambina e raramente le adolescenti subiscono il fascino degli uomini maturi, per affascinanti che siano. Anche di Drogo, in definitiva, la prima cosa che lei pensa vedendolo è che è più giovane di quanto se lo aspettasse, e s'intuisce già da quello che le cose tra loro si metteranno bene. Se avessero scelto un attore bruttocchio, calvo e peloso come il Jorah dei libri facevano prima ad eliminare il personaggio.
Anche questo è vero, e poi a ben vedere i Mormont non sono brutti affatto, versante maschile almeno, Jeor per esempio è un bell'omaccione pur con i suoi anni. A proposito, immaginiamoci la reazione di lady Lyanna Mormont alla vista dello zio che ha disonorato la famiglia ed è per giunta un perdente in amore.. non me la voglio perdere.
Fronte Dany e Drogo, confermo anche io l'impressione un po' boh di @Iceandfire; nei libri ci spiegano che Dany se lo aspettasse molto più adulto, però è vero anche praticamente la stupra. Tutto questo amore improvviso e totalizzante da dove nasca non si sa. In GoT ci forniscono in parte la risposta: Jason Momoa, ma nei libri il dubbio rimane. Per di più, lei sangue del drago etc etc se non avesse subito il tradimento di Mirri Maz Duur e conseguenze annesse, con pira di Drogo per bruciarne il corpo che ha portato alla nascita dei draghi, sarebbe stata destinata ad una vita di sposa sottomessa di un grande Khal. Stop.
Vedi, certo volte, il destino..
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faccio notare come mentre @Stella di Valyria sarebbe capace di scrivere 3 capitoli al giorno qualcun altro non riesce a scriverne una manciata in quasi un decennio.....
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
Sì, oltre tutto -oltre a cercare l'amore dei vent'anni, non quello paziente e protettivo di un uomo ampiamente adulto (un mia amica, parlando di tutt'altro, delle proprie esperienze con persone reali, li chiamava "l'amore che fa battere il cuore" e "quello che non ti fa più battere il cuore, ma ti dà sicurezza")- Danaerys sembra proprio avere gusti diversi persino esteticamente...
Sapete una cosa? Questo scambio di idee su Jorah mi è piaciuto molto. Mi ha portato ad amare questo personaggio molto di più... anzi, ad amarlo per la prima volta. Ne è anche venuto fuori che, almeno per molti di noi, per uscire dall'effetto "macchietta" sempre in agguato e coglierne il senso autentico va prima ripulito pazientemente di molti momenti eccessivi, passaggi infelici e scelte discutibili di D&D. E poi occorre comunque cercare di guardare non il singolo episodio o la superficie, ma ciò che c'è sotto e dentro: allora finalmente si vede non il fantoccio calpestato e privo di dignità che appare ad una prima lettura, ma l'essere umano, nella propria dignità ferita ma salda, provata ma, a modo suo, intatta. Perchè "dignità" è anche e soprattutto non tradire. E non trascendere, controllarsi, rimanere saldi e fermi e affidabili, qualunque cosa succeda.
Comunque, rimane per definizione un personaggio che si fonda -forse più di qualsiasi altro- sul sentimento, sull'amore più cieco, fuori dal mondo, a modo suo, e persino tenero, in un contesto dominato dall'odio e dall'aggressività. Anche sull'onore, perduto e ritrovato; ma persino questo passaggio, questa purificazione avvengono attraverso l'amore. E anche qui fa capolino l'enorme originalità di Martin: che non ha affidato questo ruolo, probabilmente il più dominato dall'amore di Got, come sarebbe stato facile ed ovvio, ad una figura femminile, ma ha "osato" attribuirlo ad un uomo. E non un molle rampollo che non ha mai conosciuto il crudo mondo reale, ma un uomo d'armi, navigato e vissuto, che in altre situazioni della propria vita ha dimostrato di poter essere coraggioso o addirittura cinico.
Comunque, capisco che possa non piacere a chi cerca più il telefilm d'azione, guerre, spade e teste mozzate; o comunque a parte del pubblico maschile. Perchè è' un personaggio particolarissimo, doppiamente: per come è stato (mal)trattato in fase di sceneggiatura, il che non ne facilita la lettura, anzi, può sviare completamente, e per la sua natura, che è forse un unicum in tutto Got.
@the neck : in effetti, mi sa che nè Martin nè io siamo molto normali Una via di mezzo, invece, direi che sarebbe perfetta
Penso che l'amore di Dany verso Drogo nella serie sia una trasposizione obbligata di quello che si instaura nei libri; la prima notte di Dany con lui nei libri è molto diversa, tutt'altro che uno stupro, e fino a quel momento lei ha vissuto solamente con Viserys, che tutto era tranne che un buon fratello maggiore. Nel momento in cui ha iniziato ad avvicinarsi a Drogo, le dev'essere sembrato la cosa più vicina al principe azzurro.
Mah...io ho sempre trovato più credibile la versione della serie televisiva. Secondo me ci sta che all'inizio lei sia terrorizzata e che lui la prenda senza troppi complimenti, dopotutto lei è praticamente una bambina e lui un barbaro abituato a stupri e saccheggi, non un gentiluomo di corte. Magari le hanno fatto cambiare idea un po' rapidamente, ma è pur sempre più verosimile della versione del libro in cui lui la vezzeggia tutto tenero in mezzo ai prati e lei al primo approccio si comporta già con una disinvoltura da amante navigata.
A me la scena del libro è sempre parsa una delle peggiori cadute di gusto di Martin, un tipico clichè soft porn da bestseller americano d'avventura che mi sembra ben poco in linea con la crudezza realistica a cui ci ha abituati.
Jorah, come accaduto ahimè troppo spesso, negli ultimi due libri a Martin è scappato di mano. La scena di lui nel bordello con la sosia di Daenarys è, boh...
In Asoiaf la scelta di casting per me è convincente, Iain Glen è un bell'uomo molto affascinante, ma ha pure 25 anni più di Emilia Clarke e fa bene la faccia di chi è stato preso a calci dalla vita, che lei lo consideri come un caro zio e lo friendzoni a morte mi pare ci stia perfettamente.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Vero, il ricordo di quella scena laciava perplessa anche me. Ma sono andata a rivederla (nel dvd e QUI): e direi proprio che Jorah, anche se nel bordello, sia da solo, a stordirsi o degradarsi col vino. Quando gli passa davanti la prostituta che imita Danaerys, la guarda con un'espressione che è... è... splendida. Come dicevi tu, Mezzouomo, Glen rende benissimo "l'uomo preso a calci dalla vita"; in questo momento più che mai. E' un peccato, un enorme spreco che abbiano dedicato a dir tanto un secondo a quell'espressione, di un'intensità immensa. E che veramente conferiva a Jorah tutta la misura del suo strazio, la profondità del suo personaggio (ebbene sì); e soprattutto la dignità -calpestata ma, nonostante tutto, in qualche modo paradossale, intatta- di cui tanto spesso la sceneggiatura ha fatto scempio. Quel momento gettato via troppo presto è un capolavoro con cui Iain, senza bisogno di una parola, semplicemente col viso comunica tutta la sconfinata infelicità di Jorah, l'abisso in cui è sprofondato da quando la luce del suo cuore lo ha lasciato e cacciato e quindi gli è stato negato anche il conforto-tormento di vederla, sebbene felice accanto ad un altro uomo. E quanto, adesso, si stia lasciando andare, sprofondare; senza più appigli nè volontà di cercarne. In un bordello, perchè è il luogo più squallido ed infimo, quello che può essere cercato da un uomo che ha deciso di scendere fino al fondo, nel fango. Ma da solo, ad ubriacarsi in un angolo.
E vedere quella prostituta è, per lui, un girare il coltello nella piaga già tanto sanguinante, quella per cui si sta lasciando andare alla deriva, quasi lasciandosi morire, almeno come essere umano. Lo ferisce, sia, immagino, perchè gli ricorda ancora una volta Danaerys -ammesso e non concesso che ci sia un istante, un solo secondo della sua vita in cui non pensa a lei- sia, soprattutto, perchè vede l'immagine della donna della sua vita insudiciata, oscenamente infangata da una prostituta -con quell''abito volgare, che la lascia seminuda- e dagli uomini a cui offre in pasto, con indifferenza, se stessa e colei di cui è la goffa, inaccettabile parodia. Uomini altrettanto volgari, indegni, osceni al confronto dell'altezza morale di Jorah e del tipo di amore che avrebbe offerto, lui, alla vera madre dei Draghi.
Per inciso, la scena ha un finale coerentissimo: Jorah vede Tyrion. E, con lui, la possibilità di tornare da Danaerys, con un pegno che paghi la sua colpa. E allora improvvisamente si riscuote: in un attimo torna se stesso, l'uomo combattivo e d'azione, lucido e deciso. Anche questa sua reazione è molto bella e profondamente umana... profondamente vera.
Condivido tutto, preciso che io mi riferivo alla scena in ADWD, molto peggiore di quella nella serie
(confido che un giorno ci sarà la collettiva presa di coscienza che D&D con S5, 6 e 7 hanno fatto un miracolo...)
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