Naaa io pensavo la Pascale
O più seriamente uno dei figli.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
I figli non credo
Vedremo cosa caverà fuori dal cilindro Berlusconi di certo uno non inviso alla Pascale e a Dudu’
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Se i figli hanno mezzo neurone in più del babbo penso che se ne staranno ben lontani dalla politica...
Nessuno dei figli si è infilato nel ginepraio della politica e hanno fatto benissimo. Il successore al momento non esiste anche se berlusconi dice il contrario..
Chiaramente Berlusconi sta bluffando. Tanto non avrà i numeri x governare. I numeri non li avrà nessuno e si dovrà scendere a patti. E non credo che nè PD nè m5s vorranno affiancare il proprio nome a quello del berlusca. In pratica il berlusca, a meno che non vinca a man basse, rimarrá fregato.
D'altra parte l'unica legge elettorale che avrebbe consentito un po' di governabilità a questo paese, ovvero l'italicum di renzi, è stata osteggiata da tutti. Paradossalmente potrebbero essere proprio renzi e il PD a guadagnarne da questa situazione: sconfitti alle elezioni, ma ago della bilancia in parlamento. E magari, se si tornasse presto a rivotare, gli italiani potrebbero dire... Che alla fin fine, piuttosto di niente, il governo gentiloni non era poi così male...
1 hour fa, Menevyn dice:Se i figli hanno mezzo neurone in più del babbo penso che se ne staranno ben lontani dalla politica...
Anche perché l'azienda di famiglia va benissimo e loro non rischiano di finire in carcere, non hanno motivo di impelagarsi lì in mezzo.
Penso anch'io che nessuno otterrà i voti necessari per governare e si dovrà ricorrere ai soliti compromessi.
Il pareggio alle elezioni mi sa di fake news.. E' solo una sensazione però..
Ma con la legge elettorale che abbiamo se non si arriva al pareggio si arriva comunque a percentuali che non consentono di governare a nessuno.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Secondo me il pareggio è dato solo dall' autostima del pd e dei giornalisti di quella parte politica... Da domani non si potranno più diffondere sondaggi e compariranno le corse dei cavalli o le cronache del conclave.. Il sito youtrend usa questo trucco per aggirare la legge sulla par condicio.
Oddio, parlare di pareggio mi pare alquanto inappropriato Tutti i sondaggi che ho letto danno un vantaggio molto netto al centrodestra in termini di voti; il punto è capire se quel vantaggio è sufficiente per portare alla maggioranza assoluta dei seggi in entrambe le camere oppure no, cosa che, a causa della presenza di un certo numero di collegi uninominali, dipende molto più dalla distribuzione dei voti sul territorio che dalla percentuale totale.
Quella distribuzione peraltro è molto difficile da pronosticare tramite sondaggio (perché fare sondaggi significativi collegio per collegio richiederebbe un investimento enorme), tanto che tutti quelli che ci provano lo fanno sulla base di stime sulle elezioni precedenti... stime che imho in questo momento sono inadeguate, principalmente per la modifica dell'offerta politica e per la presenza di una forza trasversale come il M5S, che raccoglie voti sia a destra che a sinistra, sia tra i moderati che tra i meno moderati (ok, tra questi ultimi di più, imho).
23 hours fa, Gedeont dice:@AemonTargaryen sono perfettamente d'accordo sull'insipienza e malafede che contraddistinguono un po' tutto l'arco politico.
Lo sono molto meno su quanto scrivi sui migranti: è vero, in molti casi (non tutti, anzi) cercano di scappare da condizioni orrende. La soluzione non è però, e non può essere, che li accogliamo tutti noi, non ha senso e soprattutto non ne abbiamo la possibilità. L'immigrazione di massa è un problema che va affrontato, purtroppo le soluzioni proposte sono solo slogan, che ovviamente lasciano il tempo che trovano.
Sui migranti non ho scritto quello che riporti, ma il rinvio di senso è interessante. Riporto la mia visione della cosa, che non può non implicare il ricorso anche a dei giudizi di valore – ma non è che chi afferma altre linee sia esente dall'utilizzo di essi, mascherandone invece il ricorso dietro una presunta evidenza per cui non potrebbe che essere come si sostiene.
Qualche numero. Gli arrivi via mare avvenuti negli ultimi anni, con riferimento all'Italia (fonte UNHCR) in termini numerici sono stati: 170100 nel 2014, 153842 nel 2015, 181436 nel 2016 e 119369 nel 2017. Prendendo in considerazione quelli totali sulle coste europee, al di là del milione con riferimento al 2015, si tratta di numeri che delineano un fenomeno importante, ma che su scala europea appare gestibile. La semplificazione secondo cui “li terremmo tutti noi” mi pare eccessiva, e recante un certo tasso di approssimazione.
Per quanto mi riguarda, non è una questione noi-loro. Non deve essere questo l'approccio. Prima si parlava di Europa, di malafede, inconsistenza delle classi dirigenti ed egoismo: è chiaro. Quello che penso è che sia necessario fare ciò che è giusto.
Detta molto spicciola ritengo sia giusto operare una pianificazione a medio-lungo termine (quindi basta ad una gestione emergenziale) che abbia come cuore pulsante programmi di inserimento. Qualcosa che l'Italia dovrebbe fare a prescindere, perché emulare Paesi che dal punto di vista politico hanno fatto passi indietro enormi quanto a solidarietà ritengo sia una prospettiva di regresso profondo. Ed è chiaro che non ci si possa aspettare questo da chi politicamente vive grazie ai flussi migratori ed alle lacerazioni del corpo sociale.
Del resto, è molto più semplice mettere i poveri l'uno contro l'altro piuttosto che la presa di coscienza del fatto che il vero problema concerne la distribuzione della ricchezza, e che il concetto di “frontiera”, inteso come confine invalicabile atto a proteggere una tradizione culturale autoctona, sia un concetto ormai superato. Così come è destinata ad essere superata la dicotomia fra la regola del diritto dei cittadini e l'eccezione di quello degli stranieri.
Ritengo, in ultimo, che il “diritto di avere diritti” di cui parlava la Arendt sia anche dei nuovi arrivati (così come dovrebbe esserlo di quelli che già vivono ai margini). Essi dovrebbero poter partecipare attivamente alle dinamiche della società di cui fanno parte, la nostra (intesa in senso ampio).
In precedenza, sono state fatte giuste considerazioni sull'Unione Europea. È importante, soprattutto in una fase di cambiamento, non rinunciare mai alla ratio. Sicuramente sono necessarie efficaci risposte rispetto al processo di integrazione europea (il fatto che alcuni degli Stati membri si comportino in un certo modo è gravissimo). Ciò non esclude, anzi, è in stretta connessione alle domande di partecipazione attiva di molti, cui è necessario dare risposta. E il tema dei flussi migratori è strettamente connesso a tutto ciò.
Risposte e verità riguardo al futuro non ne abbiamo, ma non per questo bisogna rinunciare a porsi degli interrogativi, soprattutto per quanto riguarda i grandi temi di questo tempo, di cui le migrazioni, il superamento delle frontiere e la società che cambia rappresentano probabilmente una fra le sfide più grandi. Aggiungo, visto il tema "elezioni", che la rassegnazione ed il disimpegno non portano a nulla.
34 minutes fa, AemonTargaryen dice:
Del resto, è molto più semplice mettere i poveri l'uno contro l'altro piuttosto che la presa di coscienza del fatto che il vero problema concerne la distribuzione della ricchezza, e che il concetto di “frontiera”, inteso come confine invalicabile atto a proteggere una tradizione culturale autoctona, sia un concetto ormai superato. Così come è destinata ad essere superata la dicotomia fra la regola del diritto dei cittadini e l'eccezione di quello degli stranieri.
Questo è uno dei problemi della politica, dagli albori. L'uomo medio ha davanti agli occhi "l'uomo nero", il diverso che lo spaventa, e ha in mente soltanto quella questione. Se ci sono altri problemi, più importanti, ma anche più astratti, sono sconosciuti o passano in secondo piano.
Quando l'uomo nero esiste effettivamente, e una parte della politica cavalca quel cavallo, ha scelto quello più forte ed è destinata a vincere.
Nell'Italia attuale, una grande maggioranza delle persone ha in mente soltanto l'argomento immigrazione, che pare diventato l'unica questione importante. I media hanno contribuito ad accentrare l'attenzione sull'argomento (perchè fa audience e quindi lo si "spinge" alla gente fino alla nausea) e una parte della politica ne ha approfittato per guadagnare consensi (e pure la parte restante ha dovuto concentrarsi sull'argomento per cercare di limitare i danni).
Quanto al capire l'inevitabilità del cambiamento e la necessità di adeguarsi, accettare e trasformare in vantaggio, piuttosto che opporsi testardamente, siamo sempre dalle parti della paura del diverso, che qui diventa paura del cambiamento, e nel breve periodo chi si pone contro avrà sempre la meglio.
Nel nostro caso l' uomo nero è veramente nero ed è diventato nero perchè ce l' hanno presentato come bianco. Le politiche pro immigrazione hanno fatto storcere il naso (eufemismo) a parecchia gente che dell' uomo nero gliene importava relativamente poco. La propaganda pro "uomo nero" ha fatto innalzare quella anti "uomo nero" e il risultato lo vedremo il 5 marzo con i risultati delle elezioni. Le frontiere esistono ancora anche se qualcuno da noi le vorrebbe abbattere.
1 hour fa, AemonTargaryen dice:
Del resto, è molto più semplice mettere i poveri l'uno contro l'altro piuttosto che la presa di coscienza del fatto che il vero problema concerne la distribuzione della ricchezza, e che il concetto di “frontiera”, inteso come confine invalicabile atto a proteggere una tradizione culturale autoctona, sia un concetto ormai superato. Così come è destinata ad essere superata la dicotomia fra la regola del diritto dei cittadini e l'eccezione di quello degli stranieri.
Che da tempo sia in atto questo tentativo (che sta riuscendo benissimo) di mettere i poveri, cioè la gente comune, uno contro l'altro per mascherare cosette come la progressiva diminuzione dei diritti civili e il progressivo accentramento della ricchezza in pochissime mani è assolutamente vero, ed è purtroppo la direzione in cui noi, intesi come "occidente", stiamo andando con l'allegra spensieratezza di un lemming.
E' parimenti verissimo che in uno Stato decente non si possono avere leggi diverse per cittadini e stranieri.
Non sono invece d'accordo sul superamento delle "frontiere": le tradizioni culturali di un luogo, qualunque esso sia, sono importanti e non trovo giusto considerarle rimasugli da spazzare via.
Sull'immigrazione credo anch'io che l'unica soluzione possibile siano progetti a lungo termine da implementare a livello di Europa, non di singole nazioni. Proprio per questo dico che chiunque proponga soluzioni semplici e immediate è come minimo un ciarlatano.
L'integrazione sarebbe una cosa auspicabile, solo che in alcuni casi semplicemente non è possibile.
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Siete ormai decisamente OT.
Per ciò che concerne il problema immigrazione, a questo punto, sarebbe oltre che consigliabile, più che necessario aprire un topic a sé stante. Doveste non farlo, ogni altro post concernente l'argomento sarà considerato OT e quindi meritevole di reprimenda.
Il fatto è che questa divagazione sta togliendo fluidità e "consecutio logica" al topic; per quanto sia materia di slogan elettorale, il modo in cui la state affrontando qui non è consono con l'argomento principe della discussione.
Non fatemi ripetere, ok?
Grazie.
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