L'attentato secondo me non aveva niente di incredibile o imbarazzante (a parte alcune stupidaggini tipo i preti che per qualche motivo non fanno uscire nessuno dalla chiesa), è quello che è successo dopo a essere ridicolo.
1 hour fa, King Glice dice:M anon scherziamo, è spazzatura di sedei Z.
Inutili perché ? E perché dovrebbe chiudere l'inutile e imbarazzante storyline religiosa ? Ti pare un modo credibile e sensato ?
Mi è parso un modo meraviglioso. The Light of Seven è entrato di diritto nella storia della TV, poi l'abbiamo capito che a te non piace ma amen.
La storyline religiosa è atroce, Martin quando si avventura a parlare di religione sembra Lucas che si avventura a parlare di politica, non ha credibilità, nè profondità e gli manca anche quella leggerezza che in altri ambiti rende possibile sorvolare su certe problematiche.
Dorne fa schifo anche nei libri, il fatto che i capitoli siano scritti decorosamente non basta a salvare una storyline chiaramente spuria e posticcia, così come quella delle Isole di Ferro. Nello show almeno hanno avuto il coraggio di rimediare agli errori compiuti, brutalmente ma almeno...
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
49 minutes fa, Gedeont dice:L'attentato secondo me non aveva niente di incredibile o imbarazzante (a parte alcune stupidaggini tipo i preti che per qualche motivo non fanno uscire nessuno dalla chiesa), è quello che è successo dopo a essere ridicolo.
Ecco hai centrato il punto.
Non parlo dell'atto in se (per quanto sia una soluzione molto di comodo) ma delle conseguenze...
Lo stesso vale per la gestione di Dorne. Bella la vendetta di Verde o ridicolo che basti quello a cancellare Dorne dalla storia.
30 minutes fa, MezzoUomo dice:La storyline religiosa è atroce, Martin quando si avventura a parlare di religione sembra Lucas che si avventura a parlare di politica, non ha credibilità, nè profondità e gli manca anche quella leggerezza che in altri ambiti rende possibile sorvolare su certe problematiche.
Nei libri è completamente diversa, così come lo è la caratterizzazione dei "passeri". Martin lì non parla di religione, parla delle conseguenze della guerra.
55 minutes fa, MezzoUomo dice:
La storyline religiosa è atroce, Martin quando si avventura a parlare di religione sembra Lucas che si avventura a parlare di politica, non ha credibilità, nè profondità e gli manca anche quella leggerezza che in altri ambiti rende possibile sorvolare su certe problematiche.
Dorne fa schifo anche nei libri, il fatto che i capitoli siano scritti decorosamente non basta a salvare una storyline chiaramente spuria e posticcia, così come quella delle Isole di Ferro. Nello show almeno hanno avuto il coraggio di rimediare agli errori compiuti, brutalmente ma almeno...
Mi piacerebbe sapere cos'ha di atroce. Mi pare una conseguenza piuttosto realistica, dopotutto Martin si ispira alla realtà storica. Nei libri abbiamo un uomo molto furbo che approfittando dello stato in cui versa il popolo in seguito alle devastazioni della guerra, al risveglio del sentimento religioso e dell'incompetenza delle autorità per conquistare un potere per se e i suoi seguaci.
La scena dell'esplosione è bella, ma le conseguenza sono ridicole, come se io facessi esplodere il Vaticano e poi venissi eletto Presidente della Repubblica. Nessuna conseguenza, i personaggi ne parlano come se fosse la cosa più normale del mondo, il banchiere che si complimenta con Cersei per aver estirpato la superstizione (ma che cosa ? Sio è ora basta eliminare i vertici di una fede o organizzazione millenaria per metterla a tacere per sempre ? A saperlo.....come se eliminare Bin Laden abbia fatto fatto cessare gli attentati dei fondamentalisti islamici).
Che Dorne faccia schifo è una tua opinione e non giustifica la resa ridicola della serie....idem per le Isole di Ferro.
Secondo me l'Alto Passero è in buona fede. E' senz'altro furbo e politicamente avveduto, ma credo che il suo obiettivo sia veramente risollevare le condizioni del popolo, non potere personale.
Se un elemento narrativo è tratteggiato e tale resta, non è necessario che abbia una grande profondità nè un grande realismo, nè qualche salto logico / forzatura che lo pieghi alle più grandi esigenze della narrazione globale mi scandalizza.
Ma in AFFC mi è toccato sorbirmi centinaia di pagine in cui Martin pretende di convincermi che una specie di Chiesa-fantoccio, un Anglicanesimo in salsa medioevale, si possa agevolmente tramutare in un Credo militante capeggiato dall'Ayatollah Khomeini redivivo e da una schiera di Pasdaran. Personalmente non mi ha convinto per nulla e ho trovato il tutto anche molto mediocre dal punto di vista formale. Se per voi non è così, amen, l'accetto.
Ma anche ove si considerasse credibile quanto mostratoci da Martin e si giudicasse apprezzabile la forma, restano i danni apportati da questa linea narrativa all'impianto complessivo di un un libro già abbastanza zoppo quale AFFC. Ciò in quanto a) quasi tutto il peso della "storyline religiosa" ricade su un unico PoV, per altro non esattamente il più riuscito della Saga e b) si allunga enormemente e - ad oggi, gennaio 2018, apparentemente in modo ben poco necessario - un brodo che al contrario era il momento di cominciare ad addensare.
E qui veniamo a Dorne e Isole di Ferro. Non nego che tra questi ci siano capitoli ben scritti e la storyline è pure interessante. Anche se più che altro quella di Dorne, mentre quella dell'Isola di Ferro, tolta l'Acclamazione del Re è bruttina, suvvia.
Ma anche qui Martin ha sacrificato, più che altro alla sua esigenza - che a volte mi pare sfiori il patologico - di voler "mostrare tutto, raccontare tutto", la forza narrativa dell'opera. Forza narrativa che, invece, dovrebbe essere l'obiettivo centrale di ogni autore, soprattutto in una saga dall'afflato epico spalmata su enne libri pubblicati in x decenni. Invece ci siamo ritrovati a leggere storyline spurie, affidate a una schiera di personaggi(etti) con 2/3 capitoletti a testa, che spezzano il ritmo, sottraggono unitarietà stilistica e negano ad AFFC quell'equilibrio, quella forza che caratterizzava la prima Trilogia. Errore poi ripetuto e anzi incrementato in quel disastro che porta il nome di ADWD.
Di fronte a questi aspetti nello show, dopo una fase chiaramente interlocutoria - e spesso infelice, tipo la famigerata gita a Dorne di Jaime e Bronn - gli autori, probabilmente forti anche del fatto che al distacco dai libri non è corrisposto il temuto calo degli ascolti, ma anzi un vigoroso balzo in avanti, hanno fatto delle scelte e hanno agito di conseguenza. Hanno brutalizzato Dorne, hanno azzerato le Isole di Ferro, hanno completamente cambiato la "storyline religiosa", hanno tagliato corto con il vagabondare di Tyrion e via discorrendo.
Sono scelte forti, non prive di conseguenze e che possono piacere o meno. E sulle quali si può discutere all'infinito, come questo e altre centinaia di forum dimostrano. Ma sono scelte tutto fuorchè casuali o povere, sono scelte fatte avendo quale scopo finale quello di preservare la forza narrativa dello show. E - sempre a mio personalissimo avviso - ci sono riusciti, perchè dopo 7 stagioni e 67 episodi lo show ha ancora una forza incredibile. Cosa che, ahimè, la Saga non ha più.
E questa resta per me la vera "differenza coi libri che mi è piaciuta".
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
%d/%m/%Y %i:%s, MezzoUomo dice:Se un elemento narrativo è tratteggiato e tale resta, non è necessario che abbia una grande profondità nè un grande realismo, nè qualche salto logico / forzatura che lo pieghi alle più grandi esigenze della narrazione globale mi scandalizza.
Ma in AFFC mi è toccato sorbirmi centinaia di pagine in cui Martin pretende di convincermi che una specie di Chiesa-fantoccio, un Anglicanesimo in salsa medioevale, si possa agevolmente tramutare in un Credo militante capeggiato dall'Ayatollah Khomeini redivivo e da una schiera di Pasdaran. Personalmente non mi ha convinto per nulla e ho trovato il tutto anche molto mediocre dal punto di vista formale. Se per voi non è così, amen, l'accetto.
Ma anche ove si considerasse credibile quanto mostratoci da Martin e si giudicasse apprezzabile la forma, restano i danni apportati da questa linea narrativa all'impianto complessivo di un un libro già abbastanza zoppo quale AFFC. Ciò in quanto a) quasi tutto il peso della "storyline religiosa" ricade su un unico PoV, per altro non esattamente il più riuscito della Saga e b) si allunga enormemente e - ad oggi, gennaio 2018, apparentemente in modo ben poco necessario - un brodo che al contrario era il momento di cominciare ad addensare.
E qui veniamo a Dorne e Isole di Ferro. Non nego che tra questi ci siano capitoli ben scritti e la storyline è pure interessante. Anche se più che altro quella di Dorne, mentre quella dell'Isola di Ferro, tolta l'Acclamazione del Re è bruttina, suvvia.
Ma anche qui Martin ha sacrificato, più che altro alla sua esigenza - che a volte mi pare sfiori il patologico - di voler "mostrare tutto, raccontare tutto", la forza narrativa dell'opera. Forza narrativa che, invece, dovrebbe essere l'obiettivo centrale di ogni autore, soprattutto in una saga dall'afflato epico spalmata su enne libri pubblicati in x decenni. Invece ci siamo ritrovati a leggere storyline spurie, affidate a una schiera di personaggi(etti) con 2/3 capitoletti a testa, che spezzano il ritmo, sottraggono unitarietà stilistica e negano ad AFFC quell'equilibrio, quella forza che caratterizzava la prima Trilogia. Errore poi ripetuto e anzi incrementato in quel disastro che porta il nome di ADWD.
Di fronte a questi aspetti nello show, dopo una fase chiaramente interlocutoria - e spesso infelice, tipo la famigerata gita a Dorne di Jaime e Bronn - gli autori, probabilmente forti anche del fatto che al distacco dai libri non è corrisposto il temuto calo degli ascolti, ma anzi un vigoroso balzo in avanti, hanno fatto delle scelte e hanno agito di conseguenza. Hanno brutalizzato Dorne, hanno azzerato le Isole di Ferro, hanno completamente cambiato la "storyline religiosa", hanno tagliato corto con il vagabondare di Tyrion e via discorrendo.
Sono scelte forti, non prive di conseguenze e che possono piacere o meno. E sulle quali si può discutere all'infinito, come questo e altre centinaia di forum dimostrano. Ma sono scelte tutto fuorchè casuali o povere, sono scelte fatte avendo quale scopo finale quello di preservare la forza narrativa dello show. E - sempre a mio personalissimo avviso - ci sono riusciti, perchè dopo 7 stagioni e 67 episodi lo show ha ancora una forza incredibile. Cosa che, ahimè, la Saga non ha più.
E questa resta per me la vera "differenza coi libri che mi è piaciuta".
1) La saga di ASOIAF è stata lodata proprio per il suo realismo pena un po...
2) Anglicanesimo ? Credo sia ovvio che il Credo dei Sette sia ispirato alla chiesa Cattolica visti anche i suoi precedenti......
3) Il POV di Cersei è uno die più interessanti. Provaci tu a scriver dil capitolo raccontato d aut personaggio come lei...
4) L'acclamazione di Re è molto interessante invece, fa vedere come funzionano le cose sulle isole e che non sono necessariamente covo di buzzurri pirati....
5) Opinioni tue e non supportate da nulla
6) Visto il risultato facevano prima a non metterle e non chiuderle in maniera cosi sciatta....
7) A me sembrano causali e povere invece.....il fatto che s one discute ancora lo prova.....
8) Quale forza ? L'ultima stagione è ritenuta da tutti una pagliacciata...
%d/%m/%Y %i:%s, MezzoUomo dice:Ma in AFFC mi è toccato sorbirmi centinaia di pagine in cui Martin pretende di convincermi che una specie di Chiesa-fantoccio, un Anglicanesimo in salsa medioevale, si possa agevolmente tramutare in un Credo militante capeggiato dall'Ayatollah Khomeini redivivo e da una schiera di Pasdaran. Personalmente non mi ha convinto per nulla e ho trovato il tutto anche molto mediocre dal punto di vista formale. Se per voi non è così, amen, l'accetto.
Nei libri non succede questo però, al di là di piacere o non piacere, e di sicuro al centro di tutto non c'è la religione. La fede in questione fra l'altro riflette la Chiesa cattolica, non quella anglicana.
E i POV di Cersei per me sono fichissimi, ma qui è questione di gusti.
Per il resto sono completamente d'accordo, non c'era nessun bisogno di raccontare tutto, moltissime cose avremmo potuto venirle a sapere per interposta persona. E' vero che il Kingsmoot è bello e interessante ma se il prezzo da pagare sono tutti gli altri capitoli degli Ironborn allora ne avrei fatto volentieri a meno - e questo vale per molte altre parti degli ultimi libri.
Poi si può discutere se le alternative presentate dallo show siano un miglioramento, ad esempio tagliare il viaggio di Tyrion è stata un'ottima idea, parcheggiare il nano a Meereen a bere e sciorinare battute che non fanno ridere un po' meno. Stesso discorso per Brienne, gli Ironborn e così via.
@Gedeont Il "Papa" della religione ufficiale di Westeros viene nominato dal potere temporale, e non per nulla è un Alto Septon e non un Pontefice. Mi sembra lo schema tipico dell'Anglicanesimo e non del Cattolicesimo. Anche molti altri elementi mi fanno propendere per questa analogia. Ma concordo che siamo nel campo delle opinioni, quindi ci sta che tutto sommato ognuno si tenga la sua, così come sui capitoli di Cersei o sulla validità delle scelte dello show.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
47 minutes fa, Gedeont dice:
esempio tagliare il viaggio di Tyrion è stata un'ottima idea, parcheggiare il nano a Meereen a bere e sciorinare battute che non fanno ridere un po' meno. Stesso discorso per Brienne, gli Ironborn e così via.
Ah si indubbiamente.
Se per viaggio intendo le parti con Penny.
Perché i Griff andavano messi.
1 hour fa, MezzoUomo dice:@Gedeont Il "Papa" della religione ufficiale di Westeros viene nominato dal potere temporale, e non per nulla è un Alto Septon e non un Pontefice.
No, viene eletto da un concilio di prelati ("Most Devout" in inglese, in italiano non so), il cui voto poi chiaramente è soggetto a influenze esterne. Uguale al papa, insomma.
Il titolo è un titolo, uno vale l'altro. Il papa attuale si chiama "Alto Passero" se è per quello.
@King Glice sì mi riferivo principalmente a Penny, ma avrei evitato anche molte altre parti. Tutte tranne quelle con Griff, per la precisione.
2 hours fa, MezzoUomo dice:@Gedeont Il "Papa" della religione ufficiale di Westeros viene nominato dal potere temporale, e non per nulla è un Alto Septon e non un Pontefice.
Come detto da Gedeont l'Alto Septon è scelto da un conclave.
Ti confondi con la serie dove il Passero riceve il titolo da Cersei in persona.
Martin stesso ha dichiarato che per il Credo dei 7 si è ispirato alla Chiesa Cattolica e all'idea della Trinità, cosi come gli Antichi Dei rimandano ai culti animistici, quello di R'holr allo Zoroastrismo e cosi via...
Che Martin lo dica conferma la mia tesi. L'Alto Septon è eletto dai Most Devout ma è scelto dal potere temporale (Acok 49) . E non ha alcun potere temporale. Al contrario del Papa cattolico, che per 11 secoli ha esercitato ambedue i poteri. Poi oh, ognuno la può pensare come vuole.
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18 minutes fa, MezzoUomo dice:Che Martin lo dica conferma la mia tesi. L'Alto Septon è eletto dai Most Devout ma è scelto dal potere temporale (Acok 49) . E non ha alcun potere temporale. Al contrario del Papa cattolico, che per 11 secoli ha esercitato ambedue i poteri. Poi oh, ognuno la può pensare come vuole.
No.
Viene scelto dal conclave, punto, poi ovviamente ci sono le interferenze esterne cosi come nella scelta del Gran Maestro, ce in teoria è eletto anche lui da un conclave, ma possono esserci ingerenze esterne (Tywyn richiama Pycelle perchétem che i Tyrrel possano far elegger eun Gran Maestro a loro favorevole).
Tyrion ne nomina un altro, ma credo sia implicito che abbia fatto richieste al conclave, invece nel libro se ti ricordi l'Alto Passero costringe con la forza il conclave ad eleggerlo.
Sul potere temporale, se hai letto i libri dovresti sapere che non ne ha avuti per tutta la durata della dinastia Targaryen e per buona parte di quella Baratheon, prima era un capo politico pure lui e aveva dalla sua il Credo Militante, poi sciolto dai Targaryen appunto, fino quando l'Alto Passero non intorta Cersei e riottiene il riarmo del Credo, quindi da quel momento in poi diventa anche lui una figura temporale.
E non sono opinioni, ma fatti riportati nei libri.
Nella serie ovviamente è stato tutto pasticciato.....
Per il resto Martin ha detto chiaro e tondo, nella sua visione delle cose il Credo dei 7 è la Chiesa Cattolica. Se poi si vuole negare pure la parola dell'autore....