Ne parlano tutti molto molto molto bene, io come te voglio stare lontano dai souls anche se un po' mi dispiace perdermi questo tipi di giochi.
DBZ kakarot, gioco super divertente. Un amante della serie lo adorerà al netto dei vari limiti.
14 hours fa, Ancalagon dice:Ne parlano tutti molto molto molto bene, io come te voglio stare lontano dai souls anche se un po' mi dispiace perdermi questo tipi di giochi.
Lo stesso motivo per cui l'ho preso io...son giochi che uno deve provare prima o poi. E mi starebbe piacendo anche, chiariamoci. Lo sforzo di sviluppare un gioco "tosto", di quelli che ti fanno sudare sette camicie lo apprezzo e lo condivido, anche perchè credo che nessun gioco dovrebbe essere troppo semplice, o perde il senso per cui è stato creato.
Però qui ci sono alcune scelte di gameplay che proprio non capisco, quasi che gli sviluppatori si siano impegnati a rendere il gioco "scomodo", oltre che difficile: perchè eliminare la funzione di pausa (si esatto...se si preme "options" si apre il menù con le opzioni e l'inventario, ma il gioco non può essere messo in pausa)? Perchè sviluppare un tutorial che sembra fatto apposta per impedirmi di controllare bene il mio personaggio, con le istruzioni che vengono date tutte all'inizio invece che in "medias res", cosi da potersi impratichire? Perchè non mettere non dico una mappa, ma quanto meno un accenno generico rispetto a dove si dovrebbe andare (anche perchè le ambientazioni sono davvero labirintiche)?
11 hours fa, joramun dice:Però qui ci sono alcune scelte di gameplay che proprio non capisco, quasi che gli sviluppatori si siano impegnati a rendere il gioco "scomodo", oltre che difficile: perchè eliminare la funzione di pausa (si esatto...se si preme "options" si apre il menù con le opzioni e l'inventario, ma il gioco non può essere messo in pausa)? Perchè sviluppare un tutorial che sembra fatto apposta per impedirmi di controllare bene il mio personaggio, con le istruzioni che vengono date tutte all'inizio invece che in "media res", cosi da potersi impratichire? Perchè non mettere non dico una mappa, ma quanto meno un accenno generico rispetto a dove si dovrebbe andare (anche perchè le ambientazioni sono davvero labirintiche)?
Perché quelli di Fromsoftware sono notoriamente ba...di
Io con la serie dei Souls ho un rapporto di odio-amore. Amore perchè sono infinitamente belli, odio perché a volte ho sentito la pulsione di lanciare la play fuori dalla finestra.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
11 hours fa, joramun dice:anche perchè credo che nessun gioco dovrebbe essere troppo semplice
Dipende anche da dove sta la difficoltá e a come é stata implementata: se per rendere il gioco impegnativo mi mandi contro un boss indistruttibile o 50 nemici in un colpo solo, se mi fai una missione in cui un errore in qualsiasi momento richiede di ripartire da capo (20 minuti prima), in cui quello che dovrebbe essere il momento "di respiro" diventa l'ennesimo scontro o in cui devo affidarmi costantemente ai walkhrough per procedere allora non fa per me
il gioco di cui parli sembra un pó tutte queste cose assieme.
A me piacciono i giochi in cui il livello di difficoltá si adatta ad una serata di svago dopo una giornata di lavoro, ragione per cui tutti i miei ultimi giochi li ho sempre giocati in modalitá facile. Si puó intrattenere il giocatore in molti modi, ad esempio tramite scenari interessanti. É come per i film: c'é una differenza tra film lento e film noioso
%d/%m/%Y %i:%s, Manifredde dice:Dipende anche da dove sta la difficoltá e a come é stata implementata
Concordo. Infatti (IMHO) una delle implementazioni migliori del livello di difficoltà è quella di alcune missioni dei Metal Gear, quelle in cui sei paracadutato sul campo di battaglia completamente disarmato e devi trovare il modo di portarti a casa la pagnotta.
Quello dei souls è un tipo di difficoltà da "puristi", in cui al giocatore è richiesto di essere molto tecnico, molto accorto nell'eseguire i movimenti, paziente, tattico. Che ci sta, ripeto...mi va benissimo. È tutto il resto che proprio non capisco.
Cita
Io con la serie dei Souls ho un rapporto di odio-amore. Amore perchè sono infinitamente belli, odio perché a volte ho sentito la pulsione di lanciare la play fuori dalla finestra.
Ecco...allora...tu che ci hai giocato, mi potresti aiutare a capire un attimo quale sarebbe lo scopo del gioco (a parte morire male)?
Cioè in sostanza si deve arrivare vivi al falò/lanterna successivi?
20 hours fa, joramun dice:Ecco...allora...tu che ci hai giocato, mi potresti aiutare a capire un attimo quale sarebbe lo scopo del gioco (a parte morire male)?
Cioè in sostanza si deve arrivare vivi al falò/lanterna successivi?
La unicità dei soulslike è che hanno dato il via all'omonimo genere. In tutti questi giochi, sia i souls che Bloodborn, la storia non è centrale. C'è una lore ovviamente, anche ben studiata, ma lo scopo principale dei giochi è arrivare alla fine sopravvivendo a combattimenti molto strategici e nemici davvero ostici.
Il gioco si basa molto sul livellamento in primis e poi sulla collaborazione multiplayer per sconfiggere boss che altrimenti sarebbero davvero troppo ostici da buttare giù. Ogni nemico, dal più banale al boss più potente, ha un preciso pattern di attacchi ed è molto difficile andare avanti nel gioco se non si imparano questi pattern in modo da saper reagire in tempo ai colpi.
Il gioco in sè non perdona gli errori, basta una piccola distrazione e si rischia di morire malamente e, essendo che come dicevo gli sviluppatori sono str..i fino al midollo, morire significa non solo ricominciare dall'ultimo falò visitato, che potrebbe essere molto distante da dove sei morto, ma anche perdere tutte le anime acquisite fino a quel punto. Per recuperarle, devi rifare la strada appunto dal falò precedente e recuperare le anime nel punto dove sei morto. Se nel frattempo muori di nuovo, le anime le perdi definitivamente. Ciò significa che rischi di avere giocato mezz'ora o più per ottenere niente in termini di livellamento.
A volte, per riuscire ad arrivare ad un boss abbastanza preparato, devi rifare delle zone più volte per acquisire abbastanza anime da salire di livello.
La gratificazione di questo tipo di giochi è appunto diventare sempre più bravi, quando riesci a sconfiggere un boss ti sembra di avere fatto qualcosa di importante per l'umanità . Inoltre scoprire boss segreti, armature bellissime e armi portentose è sicuramente parte della soddisfazione.
Non sono giochi da serata tranquilla in relax sul divano. Giocandoci devi essere iper concentrato e a volte, quando inizi a morire troppo nello stesso punto o non riesci a sconfiggere un boss diventa una frustrazione, quindi vale la pena giocarci solo se sei in cerca di una sfida. Altrimenti meglio restare sui classici giochi dove la difficoltà non è mai tale da indurti a spaccare il mobilio.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
Una domanda da parte di un profano: chi ve lo fa fare di giocare a giochi così ostici? Il gioco dovrebbe essere come un romanzo o un film, raccontare una bella storia, non essere la scusa per svegliare il vicinato con gli insulti rivolti allo schermo.
14 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:Il gioco dovrebbe essere come un romanzo o un film, raccontare una bella storia
puó essere anche come la settimana enigmistica o la parete verticale per il free climbing, ovvero fornire una sfida impegnativa da affrontare.
Per me, personalmente, é di norma come un romanzo/film, che di sfide impegnative ne ho giá abbastanza... (fanno eccezione alcune avventure grafiche ma, anche qui, ne ho mollata piú d'una che mi pareva troppo complicata).
Personalmente anche io preferisco altro però devo dire che, avendo giocato a dark Souls 2 e 3 (Bloodborne l'ho solo provato), mi hanno risucchiata totalmente. Se mi chiedessi di rigiocarli ti direi assolutamente no, ma averli finiti è stata una bella soddisfazione, da giocatore è anche bello ogni tanto mettersi alla prova.
Questa è l'unica Odissea: gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,
colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)
Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )
Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.
(benedettini disertori)
43 minutes fa, Euron Gioiagrigia dice:Una domanda da parte di un profano: chi ve lo fa fare di giocare a giochi così ostici? Il gioco dovrebbe essere come un romanzo o un film, raccontare una bella storia, non essere la scusa per svegliare il vicinato con gli insulti rivolti allo schermo.
Se voglio solo una bella storia ci sono i libri o i film; si chiama gioco perchè ha insita in sè una componente di sfida, che incita il giocatore a mettersi alla prova. Altrimenti sarebbero solo dei bei romanzi interattivi.
3 hours fa, Oathkeeper dice:La unicità dei soulslike è che hanno dato il via all'omonimo genere. In tutti questi giochi, sia i souls che Bloodborn, la storia non è centrale. C'è una lore ovviamente, anche ben studiata, ma lo scopo principale dei giochi è arrivare alla fine sopravvivendo a combattimenti molto strategici e nemici davvero ostici.
Il gioco si basa molto sul livellamento in primis e poi sulla collaborazione multiplayer per sconfiggere boss che altrimenti sarebbero davvero troppo ostici da buttare giù. Ogni nemico, dal più banale al boss più potente, ha un preciso pattern di attacchi ed è molto difficile andare avanti nel gioco se non si imparano questi pattern in modo da saper reagire in tempo ai colpi.
Il gioco in sè non perdona gli errori, basta una piccola distrazione e si rischia di morire malamente e, essendo che come dicevo gli sviluppatori sono str..i fino al midollo, morire significa non solo ricominciare dall'ultimo falò visitato, che potrebbe essere molto distante da dove sei morto, ma anche perdere tutte le anime acquisite fino a quel punto. Per recuperarle, devi rifare la strada appunto dal falò precedente e recuperare le anime nel punto dove sei morto. Se nel frattempo muori di nuovo, le anime le perdi definitivamente. Ciò significa che rischi di avere giocato mezz'ora o più per ottenere niente in termini di livellamento.
Si si, nell'insieme le meccaniche mi sono abbastanza chiare...è proprio che non essendoci una trama "palese" ad orientare l'azione, non essendoci delle missioni a cui a far riferimento, non essendoci manco una cacchio di scritta che ti dica "sopravvivi se ci riesci, st****o!" uno all'inizio non ha ben chiaro verso cosa dirigersi e dove andare.
Thanks
53 minutes fa, joramun dice:
Se voglio solo una bella storia ci sono i libri o i film; si chiama gioco perchè ha insita in sè una componente di sfida, che incita il giocatore a mettersi alla prova. Altrimenti sarebbero solo dei bei romanzi interattivi.
Allora con i souls hai proprio trovato pane per i tuoi denti
Ma alla fine in realtà non è che siano cosi tanto difficili, eh. È più il fatto che hanno una curva di apprendimento mooooolto ripida, e che hanno un sistema che punisce le morti in maniera severa. E poi ci sono delle scomodità oggettive come l'assenza di una mappa (almeno quella delle aree già esplorate come in Horizon Zero Dawn avrebbero potuto metterla) e di un tutorial fatto come si deve.
Io nel dubbio ti consiglio Skyrim. È un gioco che ti sazia davvero, anche se probabilmente non lo finirai mai.
Naaa...vengo da 200 ore spese su The Witcher 3 e un centinaio a Dragon Age Inquisition. Di gdr di quel tipo lì per adesso non ho voglia.
E poi gli open world stile "facciamo la ubergiga mappa e ficchiamoci dentro di tutto" cominciano a stancarmi. Credo non recupererò nemmeno GTA V per lo stesso motivo.
Beh ma un conto è giocarsi un Ac un altro è TW3 o DAI l. Sono molto diversi, il primo ti annoia mentre gli altri due ti deliziano
Skyrim è un capolavoro, devi giocarlo. Capisco però che dopo 200 ore su un OW è giusto cambiare genere.