Ho appena finito l'ombra della profezia :)
Ora non so se continuare con La dimora fantasma di Erikson, il dilemma di drizzt ( mi affascinano i forgotten realms) di Salvatore, o magari leggere l'ultimo capitolo delle Guerre del mondo emerso -un nuovo regno- della Troisi o ancora La spada di shannara di Brooks......etc.....come avete capito sono parecchio indietro :)
Dopo aver finito la quadrilogia su Giulio Cesare (my love :) ) rimango sempre nel mondo romano, rileggiendomi un classico, vecchiotto, ma sempre bello:
Gli ultimi giorni di Pompei, di Edward Bulwer-Lytton.
Diciamolo, ha un tono decisamente tipico del romanticismo e delle scoperte archeologiche del 700-800 (Bulwer-Lytton nasce infatti nell' 1803). La catastrofe di Pompei fa da contorno a una vicenda abbastanza ben costruita anche se a volte può risultare banale.
A chi questo titolo non suonasse nuovo, può darsi che gli sia capitato di vedere il film: il libro è infatti stato oggetto di molti adattamenti cinematografici (che si inseriscono nel cosidetto genere peplum), ma stiamo parlando degli anni 60-70 ^^
Per chi è appassionato di classici ed è nostalgico del periodo romantico e neoclassico^^
Mi hanno regalato 'Eclipse' e letto con calma senza doverlo restituire...è carino. Più dell'inizio di 'New Moon'. Niente di eccezionale però.
La scrittura non ha un'impronta definita ma è corretta e scorrevole; la trama senza sussulti ma anche senza punti morti o staccati. I personaggi non troppo originali nè troppo piatti. In generale mi ha dato l'impressione di un horror 'confezionato' su un collage di idee già viste/lette/sentite da qualche parte in opere dove l'intento era di stupire, terrorizzare o comunque dare emozioni forti, ma ritarate per NON stupire NON spaventare e NON eccedere in alcun modo. Stranissimo.
Un libro, appunto, 'carino'. Da farsi prestare o regalare.
domanda spoiler 13883156777e3f0ad5de7d49e2b9b84f'13883156777e3f0ad5de7d49e2b9b84f
ma perchè in questi libri i vampiri sono sempre fighissimi e i mannari dei deficienti rozzi?
Sto per terminare il libro d'esordio di un autore italiano non professionista (Nino Salamone, Il pianeta degli scheletri).
Dopodiché sono indeciso se dare la precedenza a Morgan o a John Shirley.
Ho terminato da poco un libro che consiglio caldamente: Il libraio di Kabul di Asne Seierstad, toccante testimonianza, scritta in forma di racconto, della convivenza dell'autrice, giornalista norvegese, con una famiglia afghana "benestante" nei mesi successivi alla caduta dei talebani.
Ora sono tornata al romanzo storico con L'ultimo re di Bernard Cornwell, ambientato nell'Inghilterra del IX secolo, dominata dai Sassoni ed invasa dai Danesi; il primo centinaio di pagine è molto avvincente.
Ho finito il primo della ruota del tempo. Sono contentissimo, perchè é il primo libro, che ho letto in inglese senza averlo letto prima in italiano o in tedesco (infatti ci ho messo quasi nove mesi :D). All'inizio la lettura in inglese era un po difficile perchè non ne conoscevo la trama in precedenza, ma poi ci ho fatto l'occhio.
Il libro mi é piaciuto parecchio. La trama si svolge in modo avvincente, i personaggi sono fatti bene e sono molto credibili. Ovviamente non é all'altezza di nessuna cosa che ha scritto lo zio Martin, (ma io sono un attimino di parte quando si parla dello zio Martin).
Sono curioso di sapere come proseguirá, ho sentito alcuni barrieristi dire che il secondo é molto piu bello del primo, che fa un po da "apripista".
Prima peró devo leggere Hunter's Run scritto dallo zio Martin, nonché da Gardner Dozois e Daniel Abraham. L'ho iniziato ieri e promette davvero bene... :figo:
Cià! :lol:
Ho finito il primo della ruota del tempo. Sono contentissimo, perchè é il primo libro, che ho letto in inglese senza averlo letto prima in italiano o in tedesco (infatti ci ho messo quasi nove mesi :D). All'inizio la lettura in inglese era un po difficile perchè non ne conoscevo la trama in precedenza, ma poi ci ho fatto l'occhio.
Il libro mi é piaciuto parecchio. La trama si svolge in modo avvincente, i personaggi sono fatti bene e sono molto credibili. Ovviamente non é all'altezza di nessuna cosa che ha scritto lo zio Martin, (ma io sono un attimino di parte quando si parla dello zio Martin).
Sono curioso di sapere come proseguirá, ho sentito alcuni barrieristi dire che il secondo é molto piu bello del primo, che fa un po da "apripista".
Prima peró devo leggere Hunter's Run scritto dallo zio Martin, nonché da Gardner Dozois e Daniel Abraham. L'ho iniziato ieri e promette davvero bene... :figo:
Cià! :D
Il secondo, il terzo e il quarto sono imho i libri + belli mai scritti dallo Zio Jordan. Il quarto soprattutto.
Ciao
Bry :lol:
adesso sto leggendo memorie di ghiaccio di erikson e la lama sottile di pullman (questo in realtà lo avevo iniziato a novembre ma me l'ero dimenticato a casa a 600km di distanza, quindi avevo iniziato la saga di erikson)..avrei da leggere anche il coperchio del mare della yoshimoto, ma sono un po' in dubbio..me l'hanno regalato a natale, am non amo le stoie di vita reale...
edito e chiedo sucsa a polgara (in realtà il mio intervento era più lungo, ma al momento di inserire la risposta "impossible visualizza la pagina" e ho perso tutto, e non avevo voglia di riscrivere tutto daccapo...)
La saga di erikson è diventata la mia preferita dopo quella delle cronache, anche se i due fantasy non hanno nulla in comune.
La visione "oscura e distorta" della magia rispetto a quella dei luoghi comuni del fantasy l'ho molto gradita, e anche i momenti di azioni sono scritti molto bene, e anche inusuali (io adoro gli zappatori), ma l'elemento che mi è piaciuto di più è l'estrema malinconia che pervade l'intera saga, che riecheggia (ma che termine!) più forte che mai ogni volta che in qualche modo si accenna alle razze immortali o precedenti a quella umana, Visti i miei gusti, di più non potevo chiedere.
Il secondo volume della saga di pullman mi sta appassionando molto più del primo (bello anche quello, ma un po' troppo infantile per la mia età), e spero che non sia troppo vero che con il terzo capitolo si guasti tutto. Speriamo proprio di no, per chi ama le riflessioni un po' eretiche per ora è consigliatissimo (cit: "perchè lo avete fatto?" "vendetta" , )
/me mod ON
Ragazzi vi ricordo che non dovete solo dire cosa state leggendo....ma dire xkè lo consigliate oppure xkè non lo consigliate! :lol:
Vi prego non contringeteci a chiudere questo topic! :figo:
Sono MOLTO propensa a cambiare il titolo di questo topic....è troppo sviante! :D
/me mod OFF
Polgara
Finito di leggere l'armata perduta di Valerio massimo Manfredi.
lo devo promuovere anche se con qualche riserva:
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il libro è decisamente interessante,primo perchè ci mostra le vicende di senofonte nn con gli occhi maschili o greci ma con quelli di una ragazza normalissima,e sopratutto persiana che viene da un villaggio anonimo e dimenticato che caso vuole ha la fortuna di imbattersi in Senofonte,da lei chiamato per tutto il libro semplicemente Xeno per via di una continua difficolta nella pronuncia dei nomi Greci.
questo è il plot,c'è da dire che come al solito Manfredi tratta una parte fondamentale in modo molto sbrigativo che mi ha fatto perdere parecchio dell'entusiasmo iniziale,anche se nell'ultima mezza pagina del libro si è fatto decisamente perdonare!
mi è piaciuto cme è stato trattato senofonte che appare forte e coraggioso inizialmente per andare sempre più sbiadendo durante il romanzo tanto da diventare un personaggio sfumato e addiritura un uomo mediocre a fine della narrazione!
metto sotto spoiler per chi è intenzionato a leggere il libro.
insomma 6.5 lo consiglio ai fan di manfredi come me e agli appassionati di antichità!
ora ho iniziato(oddio iniziato,in 2 giorni ne ho letto metà...)Falco di mezzanote di Gemmell secondo volume della saga del rigante!è anche più bello del primo Gemmell si fà rimpiangere oltremodo... :lol:
Ho terminato la Trilogia dei Lungavista. Ieri sera ho finito "Il viaggio dell'Assassino", pessima conclusione di una trilogia davvero deludente!!!
Lungo, noisoso, ripetitivo. La conclusione la si capisce già 200 pag prima di leggerla. Boh...mi chiedo se questa è davvero l'autrice straordinaria di cui tutti parlavano 2 annetti fa quando ho deciso di iniziare a leggera.
X l'opinione completa vi rimando al suo topic ---> Robin Hobb
Ora comincio "I Giorni del potere" di C. McCullogh
Ciao
bry :blink:
Dopo aver finito la quadrilogia su Giulio Cesare (my love :blink: ) rimango sempre nel mondo romano, rileggiendomi un classico, vecchiotto, ma sempre bello:
Mi dai una descrizione un pò più approfondita della quadrilogia?
Voglio dire, su cosa si concentra, quanto è realistica, quanto si cerca di introdurre temi recenti, affronta i temi socio-politici o si concentra su inciuci e cortigiane, cosa mostra del carattere di Cesare...
iniziato e finito ieri dopo un'ora "il coperchio del mare" della yoshimoto, regalo di mia madre a natale...nonostante in quel momento abbia notato che mia madre i mie gusti letterari non li conosca proprio, nonostante non sia proprio il mio genere il libriccino si è lasciato leggere (all'inizio stenta un po', forse perchè a parer mio lo stile dell'autrice si adatta molto male alle descrizioni) ma peril resto una lettura tranquillia che ti scivola addosso senza particolari pecche o pregi..un po' come i libri di baricco, però con un po' di emotività in più, insomma qualcosa ti rimane. Non saprei dire se ciò è stato per via delmio parziale riconoscersi nell'ambientazione del libro (di sfondo c'è tutta la descrzione di un paesello balneare in decadenza, cosa che stando vivendo anch'io ho trovato ben fatta e non artificiosa).
Dopo aver finito la quadrilogia su Giulio Cesare (my love :huh: ) rimango sempre nel mondo romano, rileggiendomi un classico, vecchiotto, ma sempre bello:
Mi dai una descrizione un pò più approfondita della quadrilogia?
Voglio dire, su cosa si concentra, quanto è realistica, quanto si cerca di introdurre temi recenti, affronta i temi socio-politici o si concentra su inciuci e cortigiane, cosa mostra del carattere di Cesare...
Guarda...io adoro Cesare, ma sono la prima a dire che come storia è molto falsata. Ora dico gli argomenti fondamentali (li metto sotto spoiler non si sa mai :blink: )
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Il primo libro, "Le porte di Roma" affronta la prima giovinezza, con l'incontro con Mario e la lotta tra questi e Silla. Ci sono due personaggi principali per tutto il libro e anche per i libri successivi: lui e Bruto. Parte da una loro amicizia sin dall'infanzia. Sono praticamente legati tra di loro anche se a un certo punto si dividono per affrontare percorsi diversi. Diciamo che poi il libri cercano di affrontare l'affermarsi di Cesare sulla vita di Roma. Ci sono moltissime figure fittizzie e fatti sconvolti (per dire..Ottaviano gli sta affianco fin da bambino). Il consiglio è di leggerli senza aspettarsi molto come attendibilità storica. Tutto sommanto invece è stata presentata bene la Guerra Gallica. Anche la guerra civile viene presentata in modo abbastanza buono (punto di vista di Cesare, Bruto e Pompeo)...anche qui con enormi falsate storiche...se conosci bene la vita di Cesare ti dico solo una cosa: Giulia, la figlia è viva ed ha anche un figlio. Dal punto di vista del carattere e dei rapporti sentimentali di Cesare, si sofferma sulla figura di Servilia, che essendo madre di Bruto è presente sin dal primo libro. Cleopatra viene menzionata poco rispetto al risalto che le si da in genere. Nei primi due libri poi si da abbastanza spazio a Cornelia, la prima moglie e madre di Giulia. Più in generale la figura viene presentata sempre come forte e decisa, specie negli ultimi due libri: contemporaneamente si ha la figura di Bruto che è sempre più dubbiosa nei confronti di Cesare.
Chiedo scusa se è un pochino confusionario come discorso, ma non sapevo proprio da dove partire :blink:
In ogni caso, adesso sto leggendo "la leggenda di Earthsea" di Ursula K. Le Guim. Sono 5 libri, io sn al terzo. All'inizio non mi sembrava granchè ma poi migliora molto!
E' scritto molto bene e in maniera scorrevole. Anche la storia è particolare e si discosta dalle solite storie fantasy...anche qui avevano fatto qualche cosa in tv o al cinema, ma vi assicuro che i libro sono tutta un altra cosa.
Aspetto di finirlo per darvi un parere migliore
Dopo aver finito la quadrilogia su Giulio Cesare (my love :huh: ) rimango sempre nel mondo romano, rileggiendomi un classico, vecchiotto, ma sempre bello:
Mi dai una descrizione un pò più approfondita della quadrilogia?
Voglio dire, su cosa si concentra, quanto è realistica, quanto si cerca di introdurre temi recenti, affronta i temi socio-politici o si concentra su inciuci e cortigiane, cosa mostra del carattere di Cesare...
Guarda...io adoro Cesare, ma sono la prima a dire che come storia è molto falsata. Ora dico gli argomenti fondamentali (li metto sotto spoiler non si sa mai :blink: )
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Il primo libro, "Le porte di Roma" affronta la prima giovinezza, con l'incontro con Mario e la lotta tra questi e Silla. Ci sono due personaggi principali per tutto il libro e anche per i libri successivi: lui e Bruto. Parte da una loro amicizia sin dall'infanzia. Sono praticamente legati tra di loro anche se a un certo punto si dividono per affrontare percorsi diversi. Diciamo che poi il libri cercano di affrontare l'affermarsi di Cesare sulla vita di Roma. Ci sono moltissime figure fittizzie e fatti sconvolti (per dire..Ottaviano gli sta affianco fin da bambino). Il consiglio è di leggerli senza aspettarsi molto come attendibilità storica. Tutto sommanto invece è stata presentata bene la Guerra Gallica. Anche la guerra civile viene presentata in modo abbastanza buono (punto di vista di Cesare, Bruto e Pompeo)...anche qui con enormi falsate storiche...se conosci bene la vita di Cesare ti dico solo una cosa: Giulia, la figlia è viva ed ha anche un figlio. Dal punto di vista del carattere e dei rapporti sentimentali di Cesare, si sofferma sulla figura di Servilia, che essendo madre di Bruto è presente sin dal primo libro. Cleopatra viene menzionata poco rispetto al risalto che le si da in genere. Nei primi due libri poi si da abbastanza spazio a Cornelia, la prima moglie e madre di Giulia. Più in generale la figura viene presentata sempre come forte e decisa, specie negli ultimi due libri: contemporaneamente si ha la figura di Bruto che è sempre più dubbiosa nei confronti di Cesare.
Chiedo scusa se è un pochino confusionario come discorso, ma non sapevo proprio da dove partire :blink:
L'autore è Conn Iggulden giusto? Storia totalmente falsata però almeno l'autore ha avuto il buon senso di indicare alla fine di ogni libro le parti storiche da lui modificate...
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »